LuxasiaLuxasiahttp://it.wikipedia.org/wiki/Lusazia http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... uxasia.jpghttp://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... -ourne.pngBiskupinhttp://it.wikipedia.org/wiki/Biskupinhttp://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... upin-1.jpghttp://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... upin-2.jpg Olt, Aluta, .... Lea, Lua, Luamaro, Leida, Leira, Loira ..., Limena, Emona, Limone, ..., Lyon, Lutetia, Luxasia, ..., Melegnan, Lignan, Legnago, ..., Lugan, Lugo, Palugana Palù, ..., Mel, Melma, Mala, Mara, Mos, Morsa, ...,https://docs.google.com/file/d/0B_VoBnR ... BXNGs/edit viewtopic.php?f=45&t=497===============================================================================================================================================
Da:
http://www.archeologia.com/forum/ediliz ... chita.html Leggendo il catalogo "Terramare la più antica civiltà padana" mi sono trovato di fronte a un contributo di Klaus Goldmann:
"considerazioni su tecniche e metodi di bonifica idraulica nell'età del bronzo in Europa centrale"
Klaus Goldmannè archeologo del Museo di preistoria e protostoria di Berlino responsabile del programma di recupero dei beni archeologici.
http://www.parcomontale.it/bookshop.shtml http://www.parcomontale.it/europa.shtml Per sommi capi riassumo le sue ipotesi perchè comunque si riferiscono a un periodo storico e a una regione geografica che forse esula dagli studi di molti.
Territorio: tutta la porzione dei bacini fluviali dell'Elba fino al mare del nord e di Oder e Vistola fino al Baltico.
I primi abitanti occupano la regione intorno al 5000 a.C. applicando una serie di intensi disboscamenti nel tentativo di accaparrarsi terreno fertile.
Dal II millennio ci si riferisce in quest'area alla
civiltà di Lausitz (una delle culture dei Campi di Urne in Europa), nota n 1.
Secondo l'autore la necessità di bonificare ha due cause, non per forza coincidenti:
-mutazione di condizioni climatiche,
-espansione demografica.
Ed è permessa solo dalla presenza di una comunità già raccolta in forme protostatali, con un'identità forte, capace di agire sulla natura con uno sforzo collettivo e ben mirato.
Elenca poi 7 tipologie di bonifica:
1) Disboscamento di altipiani per la messa a cultura
In ambito idraulico
2) Imbrigliamento dei corsi d'acqua: il regime di questi fiumi è tale da avere picchi di portate anche 30 volte sopra la loro media. Questo determina ovviamente continuo rischio esondazione e spostamento del corso del fiume stesso con danneggiamento di tutti i terreni prossimi al fiume.
Il riscontro di insediamenti su "isola" lungo l'Oder nell'attuale Oderbruch fa ipotizzare che nell'età del Bronzo si incanalasse l'acqua verso le superfici di pascolo (anche molto estese) nelle quali si costruivano anche i villaggi rialzati.
3) Prosciugamneto di zone umide dall'interramento di laghi: questi terreni erano particolarmente poveri di minerali, se non si potevano arricchire con la tecnica suddetta di imbrigliamento dei corsi e il conseguente afflusso di acqua ricca di minerali nel terreno stesso, si poteva riccorrere all'uso sistematico di sabbie per lo sfruttamento agricolo. Strati di queste sabbie emergono in torbiere in età del bronzo, ma alcuni sostengono che siano piuttosto la prova di un periodo arido.
4) Prosciugamento di laghi o parte di essi principalmente per laghi morenici era ottenibile anche solo con approfondimento e pulitura di canali di scolo esistenti (non ho ben capito se si riferisce a canali naturali, altrimenti mi sfugge chi li avrebbe costruiti), prove di questi interventi sarebero nelle oscillazioni di quota dei laghi tra l'età del bronzo (con centri abitati) e epoche documentate fino all'odierna.
5) Irrigazione di zone aride: tipiche della regione racchiusa tra questi tre fiumi, che tagliano fuori intere aree come lo Spreewald che venne reso fertile in età del bronzo tramite derivazione dal sistema fluviale dell'Elster Nera e della Neisse (affluenti di Elba e Oder). Tracce di un fossato per deviazione a sud dell'Elster Nera sono emerse presso la città di Cottbus, questa deviazione alleggerì anche il rischio inondazione.
6) Deviazione e collegamento di corsi d'acqua: alcuni affluenti e alcuni rami secondari di questi fiumi mostrano andamenti contrari alle leggi di formazione dei fiumi, come lo Sprea che taglia alcune dorsali. L'ipotesi è che questi andamenti siano stati forzati in età del Bronzo con dighe e fossati, la datazione è consentita dal fatto che centri fortificati importanti sorgevano sugli spartiacque, nelle biforcazioni o negli sbocchi di questi rami.
7) Dighe sulle coste marine: possibilità solitamente rifiutata a priori.
Alla foce di Oder e Vistola esistono i "Bodden- Gewässer " una sorta di polder sommersi dal XII secolo d.C. "Bodden" sarebbe una parola di origine germanica che indica i terreni fertili e non i fondali marini, anche da questo nasce l'ipotesi già nel II millennio a.C. l'uso massiccio di dighe esterne abbia protetto questi terreni, anche se sono in molti a credere che questi cordoni litoranei siano dovuti all'effetto delle maree.
Il problema dello studio di questi fenomeni è dovuto soprattutto al deterioramento di queste opere avvenuto a partire degli ultimi secoli a.C. e proseguito con alterne vicende fino al XVIII secolo.
Spero di non aver omesso niente e di aver ricalcato bene le argomentazioni dell'autore.
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Da:
http://www.europaveneta.org/areacultura ... naria.html Origine centroeuropea L'altra ipotesi piú accreditata - presente nelle fonti classiche (Tacito, Tolomeo, ecc.) e consolidatasi solo nell'Otto-Novecento - sostiene un'origine centroeuropea dei Veneti.
In base ai progressi scientifici ottenuti e all'impegno posto negli ultimi settantanni dai ricercatori polacchi nell'archeologia sperimentale, siamo in possesso di documentazione sufficiente per sgombrare il non facile campo da alcuni equivoci, tuttavia il mondo accademico italiano non ha dimostrato sempre pacatezza ed obiettivitá su questo affascinante tema.
In Boemia nel 1800 a.c. circa si affermó la florida Cultura d'Aunjetitz, che si propagherá in tutta la Cechia, la Slovacchia, la Polonia, la Germania, l'Ungheria, l'Austria, la Slovenia, nei Balcani, in Anatolia e nella futura Venetia. Mercanti provenienti dal centroeuropa continueranno ad arrivare nella nostra terra, portando assieme alle mercanzie ricordate la loro cultura materiale e spirituale e preparando l'arrivo dei Veneti, popolo formatosi nell'humus della successiva Civilta Lusaziana - nata nel territorio tra la Polonia, la Cechia e la Germania orientale - nell'etá del Bronzo Medio (1500 a.c.).
La cultura di Lausitz, frutto di un processo unificatore di diverse culture locali, si diffuse innanzitutto in Boemia, in Slovacchia, in Ucraina occidentale ed in Moravia.
I Veneti costituirono la piú antica nazione d'Europa e vengono considerati come i portatori della Civiltá dei Campi di Urne (G. Devoto, H. Krane, ecc.); la cremazione dei morti é comunque solo l'aspetto piú evidente della loro nuova concezione della vita e dell'aldilá, della nuova religione.
Se si paragonano i reperti archeologici di cultura materiale dei Veneti lusaziani (polacchi) e dei Veneti della Venetia et Histria, cosí come la struttura sociale, le credenze religiose e l'economia, i risultati sono sorprendenti dando ragione alla scuola storica polacca, agli studiosi sloveni giá citati, e ad altri ricercatori nel sostenere un'origine comune centroeuropea.
Dal 1200 a.c. circa una migrazione di Veneti si sposterá in varie direzioni d'Europa, anticipata nel Veneto di almeno 150-200 anni da avanguardie venete di mercanti, artigiani, ecc.; le ultime indagini di paletnologia, infatti, hanno dimostrato che a partire dalla fine dell'Etá del Bronzo Medio (1400-1350) e per tutto il Bronzo Finale (1200-1000) le necropoli delle Terramare del Veneto erano caratterizzate dalla pratica esclusiva dell'incinerazione, con ossuari in ceramica contenenti i resti cremati dei defunti. (G. Leonardi - Universitá di Padova a. a. 1999-2000).