45) "15 coltellate in pieno giorno": quell'orrore mentre fa joggingRosa Scognamiglio
23 marzo 2021
https://www.ilgiornale.it/news/cronache ... 1616500266 La vittima, Marta Novello, è stata accoltellata da un ragazzo di 17 anni. Ferita gravemente all'addome, la giovane è stata sottoposta a un delicatissimo intervento chirurgico. Le sue condizioni sono critiche
È stata colta di spalle, scaraventata in un fossato e accoltellata all'addome. Sono ore decisive per Marta Novello, 26enne trevigiana che, nel tardo di ieri, è stata assalita da uno sconosciuto armato di coltello in via Marignana, a Mogliano Veneto, in provincia di Treviso, mentre faceva giogging.
L'aggressore, stando a quanto riporta il Corriere.it, sarebbe un ragazzo moglianese di 17 anni. A quanto pare si tratterebbe di una tentata rapina finita male ma, al momento, non si esclude nessuna ipotesi.
L'aggressione choc
I fatti risalgono a lunedì 22 marzo, pressappoco alle ore 17. Marta, figlia di Luigi Novello, noto ingegnere ed esponente politico locale, è stata accoltellata mentre faceva attività motoria. Secondo quanto si apprende dal sito d'informazione online TrevisoToday, la 26enne stava passeggiando in via Marignana, una stradina di campagna, quando un avventore armato di coltello l'avrebbe assalita di spalle, all'altezza dell'agriturismo "Al Vecio Moraro". Dalla prima ricostruzione dell'accaduto, sembrerebbe che la giovane abbia provato a difendersi ma, nel corso della colluttazione, sarebbe finita in un fossato insieme al suo assalitore. A quel punto, lo sconosciuto avrebbe estratto un coltello dalla tasca dei pantaloni per colpire la 26enne con 20 fendenti, di cui 8 inferti tra addome e torace. A dare l'allarme ai carabinieri sono stati 2 operai che lavoravano in zona, attirati dalle grida disperate della vittima.
Soccorsa dai paramedici del Suem, Marta è stata trasportata in codice rosso al pronto soccorso dell'ospedale Ca'Foncello di Treviso riportando lesioni profondissime ai polmoni, motivo per cui è stata sottoposta ad un intervento chirurgico d'urgenza. Le sue condizioni, nonostante l'intervento tempestivo dei sanitari, sono gravissime.
L'assalitore è un minorenne (nordafricano di seconda generazione)
Stando a quanto si apprende da il Corriere.it, l'aggressore è un ragazzo moglianese di 17 anni. Il giovane sarebbe rimasto in attesa dei carabinieri salvo poi essere prelevato dai militari della Stazione di Mogliano. Arrestato subito dopo il misfatto e condotto presso la caserma di via Cornarotta, il 17enne dovrà rispondere verosimilmente del reato di tentato omicidio. L'arma dell'aggressione è stata ritrovata a pochi metri dal fossato. L'ipotesi più accreditata, al momento, è che si sia trattato di una tentata rapina finita male ma non si escludono altre piste.
"Questa è una strada di campagna con delle ville molto belle - ha commentato il sindaco di Mogliano Veneto, Davide Bortolato - frequentata da tantissime persone che passeggiano o fanno jogging e la ragazza da come si è capito stava proprio facendo una passeggiata. Un episodio inquietante, speriamo di capire bene come sono andate le cose e il vero motivo di ciò che è successo. Il fatto che l’aggressore non abbia neanche 17 anni è un aspetto ancora più inquietante".
Salvini: "Prego per Marta"
Parole di profondo sconcerto e accorato dispiacere sono state espresse anche dal leader di Lega Nord Matteo Salvini non appena appresa la notizia della drammatica vicenda. "Una preghiera per Marta di Mogliano Veneto (Treviso) che combatte per la vita, solo disprezzo per il vigliacco aggressore: sconvolge la giovanissima età (16 anni) e il fatto che, secondo quanto si apprende, avesse già precedenti penali", ha scritto il leader del Carroccio su Facebook.
Una preghiera per Marta di Mogliano Veneto (Treviso) che combatte per la vita, solo disprezzo per il vigliacco...
Treviso, ragazza di 26 anni accoltellata mentre correEnrico Ferro
23 marzo 2021
https://www.repubblica.it/cronaca/2021/ ... 3DsharebarTREVISO - Una ventina di coltellate sferrate con foga, una dopo l’altra, anche dopo la caduta in un fossato. Una ragazza di 26 anni è stata aggredita lunedì pomeriggio mentre faceva jogging in mezzo alla campagna. L’agguato l’ha teso un ragazzino di 16 anni, nordafricano di seconda generazione, ora in stato di arresto con l’accusa di tentato omicidio.
La giovane, Marta Novello, di Mogliano Veneto (Treviso), studentessa di Lingue, è ricoverata in condizioni disperate all’ospedale Ca’ Foncello: ha un polmone perforato. L’aggressione è avvenuta intorno alle 17 lungo una strada alberata a cavallo tra le province di Treviso e Venezia, con i frutteti e le ville degli imprenditori.
Marta correva e ascoltava la musica con le cuffie auricolari. Il sedicenne l’ha rincorsa in bicicletta, fino a un certo punto. Quando si è trovato vicino ha lasciato cadere la bici e l’ha rincorsa a piedi, tenendo in pugno un coltello da cucina. Poche e brusche parole di minaccia, poi i fendenti al petto. Marta Novello ha provato a difendersi nel corpo a corpo con il suo aggressore.
Entrambi sono rotolati in un fossato ma anche in quel frangente ha continuato a colpirla. Provvidenziale l’intervento di due operai, che passavano di lì alla fine del turno di lavoro e che inizialmente avevano scambiato quel groviglio di corpi nel fossato per un incidente stradale. Sono scesi per aiutare entrambi, li hanno fatti uscire dall’acqua. Solo in un secondo momento si sono resi conto che la ragazza sanguinava e aveva ferite ben diverse da quelle di un incidente stradale.
Sono riusciti quindi a bloccare l’adolescente, che quasi in stato di choc ha atteso l’arrivo della gazzella dei carabinieri. Quello del sedicenne è un nome noto alle forze dell’ordine, nonostante la giovane età ha già più di qualche precedente penale. Interrogato in caserma, non ha però fornito alcuna motivazione sul movente.
Gli investigatori dell’Arma sono portati a pensare che si sia trattato di un tentativo di rapina ma non si esclude nemmeno l’atto sconsiderato dovuto a una patologia psichica. Marta Novello è entrata subito in sala operatoria per un lungo intervento chirurgico. “Una preghiera per la ragazza che combatte per la vita, e solo disprezzo per il vigliacco aggressore”, ha commentato il leader della Lega Matteo Salvini.
Caro Mattino di Padova, perché non scrivi a caratteri cubitali che il 16enne è un magrebino già noto alle forze dell'ordine?Michele Favero
Se un Indipendentista Veneto, si trovasse in qualche modo, protagonista anche di una piccola baruffa chioggiotta, sarebbe sbattuto in prima pagina con nome e cognome, indirzzo di casa, professione, parenti , amici e tessera sanitaria , come già avvenuto.
Ma nel caso sia un magrebino, noto alle forze dell'ordine, il titolone si riduce a 16enne, anche se non si tratta di un piccolo litigio ma di un'aggressione con tentato OMICIDIO!!
Fosse per me ci sarebbe la fustigazione in piazza del soggetto e i lavori forzati a vita...ma in Italia lo ritroveremo fuori a breve.
Il magrebino può essere un disadattato, il Venetista è sicuramente un criminale, un complottista, un terrorista, un pericoloso sovversivo che con il tanko poteva uccidere migliaia di persone.
Congratulazioni
P.S. a scanso di equivoci, io ho solo voluto sottolineare come vi sia un modo completamente differente di scrivere la notizia se il cittadino è un cittadino del " mondo " o un cittadino Veneto Indipendentista.
Il razzismo è nei ns confronti!!
Michele Favero
Malik che ha accoltellato Marta guidava baby gang: era il suo vicino di casaIl padre di Malik, un immigrato africano, l’ha abbandonato prima che nascesse. E così lui porta il cognome della mamma (italiana) che, da ragazza-madre (e anche altro…), l’ha cresciuto con l’aiuto dei nonni che abitano con loro. Certo, non è una famiglia ricca ma neppure disagiata, tanto che i servizi sociali di Mogliano non se ne sono mai dovuti occupare. «Potete chiederlo ai suoi amici o all’allenatore: mio figlio è un bravo ragazzo», spiega la donna. È disperata e confusa. «Non so cosa gli sia preso, il perché abbia fatto una cosa del genere. Ma ciò che importa, al momento, è che quella povera ragazza torni a stare bene».
Se non fosse stata confusa, oggi non avremmo Malik tra le palle.
È un “nero a metà” figlio di una giovane ragazza madre italiana, che ha vissuto per qualche tempo all’estero, delegando l’educazione e il sostentamento del figlio al nonno. Il padre, di origine centrafricana, non c’è mai stato. Il figlio è attualmente detenuto nel carcere minorile di Santa Bona, con l’accusa di tentato omicidio.
Accoltellata mentre corre a Mogliano, l'aggressore era vicino di casa di MartaIl passato da calciatore in parrocchia, poi le baby gang. L’arrestato era tra i ragazzi segnalati dalle forze dell’ordine in centro città per i disordini anti assembramenti. I dirigenti del calcio: «Con noi era educato»
24 marzo 2021
https://mattinopadova.gelocal.it/region ... 3Dsharebar Accoltellata mentre corre, stasera Mogliano prega per MartaAnnullata la veglia in parrocchia, rimane l'invito per una preghiera personale alle 20.30: chi vorrà potrà accendere una candela e metterla sul davanzale di una finestra. Ieri operazione agli arti superiori
Angelo Giordano |
24/03/2021
https://www.oggitreviso.it/accoltellata ... rta-249863MOGLIANO - Annullata la veglia di preghiera per Marta Novello, inizialmente in programma per stasera: sarebbe stata troppa la partecipazione delle persone per stringersi intorno ai familiari.
E in tempo di pandemia purtroppo non sarà possibile.
L’iniziativa si sarebbe dovuta tenere nella parrocchia di Marocco. Ma come spiega il parroco don Vanio, ognuno potrà unirsi in preghiera personale alle 20.30: chi desidera può porre una candela accesa sul davanzale di casa affinché la luce e il calore della prossimità possa portare forza a Marta.
La giovane attualmente si trova in terapia intensiva del Ca’ Foncello di Treviso, sedata e in coma farmacologico. Le condizioni sono stabili. Ieri pomeriggio è stata sottoposta a un intervengo chirurgico agli arti superiori. La prognosi rimane riservata.
Sta tutt’ora lottando per sopravvivere dopo essere stata accoltellata più volte lunedì pomeriggio da un minorenne, al momento in carcere.
«Come sta la ragazza?». I tormenti di Malik tra i bulletti del paeseAndrea Priante
23 marzo 2021
https://corrieredelveneto.corriere.it/t ... d896.shtml«Come sta la ragazza?», si è sentito chiedere ieri mattina l’avvocato Matteo Scussat. Di fronte, in una sala del carcere minorile di Treviso, un ragazzino di colore che si è appena rovinato la vita. Lo chiameremo Malik, anche se non è il suo vero nome, perché ha appena 15 anni. È lui che lunedì pomeriggio, in una strada di campagna a Mogliano Veneto, ha aggredito Marta Novello infierendo con una ventina di coltellate. «Abbiamo parlato a lungo, mi ha raccontato come sono andate le cose: la dinamica e il movente. Gli ho suggerito di prendersi ancora qualche ora per riflettere su ciò che ha fatto, ne riparleremo presto. E poi spiegheremo tutto al magistrato» assicura il difensore. Che poi aggiunge: «È scosso e preoccupato per le sorti della ragazza».
Nessun precedente penale
Nessun precedente penale, fino a due giorni fa la vita di Malik non era diversa da quella di molti adolescenti: la mattina seguiva le lezioni dell’istituto alberghiero, i pomeriggi si presentava puntuale agli allenamenti della Marocco Asc, la squadra di calcio del quartiere. «Gioca con noi fin da quando era bambino» racconta il presidente della società sportiva, Moreno Fornasier. «È un ragazzone alto 1.85, fisico possente, per un paio d’anni ha giocato in una squadra più importante ma non è riuscito a sfondare e quindi è tornato da noi. Fu sua madre a pregarmi di riprenderlo: “Qui ha dei punti di riferimento”, mi disse. E devo ammettere che si è comportato bene, un giovane sorridente e disponibile. Anche se mi ha sempre fatto una pena enorme, per via di tutte le difficoltà che ha dovuto affrontare».
La famiglia
Il padre di Malik, un immigrato africano, l’ha abbandonato prima che nascesse. E così lui porta il cognome della mamma (italiana) che, da ragazza-madre, l’ha cresciuto con l’aiuto dei nonni che abitano con loro. Certo, non è una famiglia ricca ma neppure disagiata, tanto che i servizi sociali di Mogliano non se ne sono mai dovuti occupare. «Potete chiederlo ai suoi amici o all’allenatore: mio figlio è un bravo ragazzo», spiega la donna. È disperata e confusa. «Non so cosa gli sia preso, il perché abbia fatto una cosa del genere. Ma ciò che importa, al momento, è che quella povera ragazza torni a stare bene».
I racconti di chi lo conosce
In realtà c’è chi racconta che Malik, negli ultimi tempi, avesse preso una brutta strada. «È un bulletto che ha agito in modo criminale, probabilmente sotto l’effetto di sostanze stupefacenti» assicura il sindaco di Mogliano Veneto, Davide Bertolato. «Passava le ore con gli amici, bulli come lui, nei parchi e nelle piazze». Il gruppo di adolescenti è conosciuto alla polizia locale, che pare sia dovuta intervenire più volte, nei mesi scorsi, per identificarli e farli sgomberare visto che si davano appuntamento nella cittadina trevigiana in barba alle norme anti-contagio che vietano gli assembramenti. Inoltre c’è quel riferimento al fatto che Malik assumesse della droga: una voce che gira in paese e che il sindaco rende esplicita. Ma la verità la conosce solo lui.
Marta Novello ricorda l’aggressione. La frase prima di svenire: «Voleva il mio portafoglio»Andrea Priante
25 marzo 2021
https://www.corriere.it/cronache/21_mar ... b4bc.shtmlMarta Novello che «risponde alle cure», che «sta sempre meglio» e che oggi potrebbe finalmente lasciare il reparto di Rianimazione. Marta che, dopo il risveglio dal coma, «parla ed è lucida». Ma, soprattutto, Marta che è «perfettamente consapevole di quanto accaduto» e che «ricorda l’aggressione subita».
Verso lo scioglimento della prognosi
Le notizie che filtrano dall’ospedale di Treviso sembrano mettere fine all’angoscia dei giorni scorsi, quando questa studentessa di 26 anni aveva dovuto subire due interventi chirurgici (ai polmoni e agli arti) dopo che lunedì, mentre faceva jogging in una stradina periferica di Mogliano, è stata ferita da oltre venti pugnalate inflitte da un ragazzino di appena 15 anni. Il direttore della funzione ospedaliera dell’Usl 2, Stefano Formentini, è ottimista: «Nelle prossime ore scioglieremo la prognosi, per fortuna la paziente continua a migliorare».
L’ipotesi della rapina finita male
C’è dell’altro. In queste ore Marta Novello avrebbe fatto cenno, con alcuni operatori sanitari, a quanto accaduto l’altro pomeriggio. Ricorda di quel ragazzo che le si è avvicinato armato di coltello, i fendenti, la paura. E questa è una buona notizia anche per i carabinieri che, dopo aver arrestato il minore con l’accusa di tentato omicidio, stanno indagando per ricostruire dinamica e movente. L’ipotesi principale resta quella della rapina finita male. E su questo fronte, una conferma importante pare l’abbia fornita proprio la studentessa che lunedì, prima di perdere i sensi, avrebbe detto ai due operai che l’hanno soccorsa: «Voleva rubarmi il portafoglio».
Il nodo della motivazioni del gesto
Resta da capire perché il quindicenne avesse un disperato bisogno di denaro. «Non abbiamo problemi economici — aveva raccontato sua madre al Corriere — e mio figlio non faceva uso di droghe, fumava solo qualche sigaretta». In attesa di scoprire il contenuto delle chat nel telefonino dell’adolescente, i carabinieri oggi conosceranno anche la sua versione: stamattina, in un’aula del tribunale per i minorenni di Venezia, è prevista l’udienza di convalida dell’arresto. Difeso dall’avvocato Matteo Scussat, la notte della rapina il ragazzino si era avvalso della facoltà di non rispondere. Ma oggi potrebbe finalmente decidere di parlare, spiegando al magistrato Giulia Dal Pos perché abbia cercato di uccidere quella giovane runner pugnalandola col coltello «rubato» poco prima da un cassetto della cucina, mentre sua madre stava facendo la doccia.
La perizia psichiatrica
E proprio la mamma del quindicenne ha detto che lui era cambiato, a partire dal lockdown. «L’unica ipotesi che riesco a fare è questa: che il suo cervello abbia avuto una sorta di blackout». Pure l’avvocato Scussat parla di «modalità e circostanze dell’azione che fanno pensare a un disagio, a un disturbo che andrà indagato». E allora appare sempre più probabile che venga suggerito al magistrato di sottoporre il minore a una perizia psichiatrica, per stabilire se fosse pienamente in sé quando ha aggredito Marta.