17) Calderoli nel 2010 abrogò il regio decreto del 1866 di annessione all'Italia dei territori veneti e la successiva legge del 1867; per cui i Veneti oggi sarebbero indipendenti e non più cittadini italiani liberi di esercitare la loro sovranità indipendenteLIFE a Strasburgo contro lo Stato Italiano
13 Aprile 2011
Daniele Quaglia
https://www.life.it/1/life-a-strasburgo Dopo tutte le vicissitudini collegate ai ricorsi contro la Camera di Commercio, LIFE Treviso aderisce nel 2005 all’APV (Autogoverno del Popolo Veneto). A novembre 2006, LIFE TV a firma Daniele Quaglia, invia una diffida diffida-richiesta allo Stato Italiano, reo di occupare il nostro territorio in maniera illegittima, e intima allo stesso di abbandonare il territorio del Veneto entro 90 giorni. L’intimazione rimane inascoltata e così scatta una citazione in giudizio presso il tribunale di Venezia contro il Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano e l’allora presidente del Consiglio dei Ministri, Romano Prodi, in quanto rappresentanti dello Stato italiano, occupante illegittimo del territorio Veneto. La citazione in giudizio è presentata da LIFE Treviso nella persona del suo presidente Daniele Quaglia e dallo stesso come libero cittadino. Il 20 febbraio 2008 arriva la sentenza con la quale il Giudice Zacco dichiara il “difetto assoluto di giurisdizione”: una sentenza insperata che magicamente ci apre le porte della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo. LIFE allora apre una sottoscrizione di mandato alla quale rispondono 1350 cittadini che si dichiarano Veneti e che conferiscono mandato a LIFE Treviso e a Daniele Quaglia di agire presso la Corte Europea di Strasburgo. Il legale incaricato in breve tempo prepara il ricorso, Ricorso-Strasburgo che sarà depositato alla Corte Europea il 2 giugno 2008. Dopo 20 giorni arriva notizia che il ricorso è stato accettato e dichiarato ammissibile. Nei giorni 7-8 ottobre 2010 una delegazione LIFE composta da Agnoletti Geremia, Daniele Quaglia, Sanson Antonio e Zambon Danilo si recherà a Strasburgo per chiedere spiegazione del ritardo sulla discussione del ricorso e le eventuali previsioni. Gli incaricati ci hanno garantito che nonostante i ritardi causati da un sovraccarico di lavoro, la Corte dovrebbe discutere il nostro ricorso entro i primi mesi del 2011. Quindi ci siamo e aspettiamo fiduciosi ma serenamente realistici.(QD)
Strasburgo: ricorso LIFE, nuova integrazione.
15 Giugno 2011
Daniele Quaglia
https://www.life.it/1/strasburgo-inviata-integrazioneLo Stato italiano dovrà dimostrare la ragione della sua ingiustificata presenza sul territorio del Popolo Veneto anche dopo il 15 dicembre 2010.
È stata inviata il 14 giugno 2011 una nuova integrazione al ricorso depositato il 2 giugno 2008 presso la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e già oggetto di una nostra visita di verifica a Strasburgo l’8-9 ottobre 2010.
http://www.life.it/life-a-strasburgo Questo nuovo filone è conseguenza logica del decreto “Calderoli” del 15 dicembre 2010 che ha abrogato decreto e relativa legge che sancivano l’annessione della Venezia al Regno d’Italia del 1866.
Ci siamo avvalsi di appunti messi a disposizione da
http://www.doveneto.org/images/stories/ ... ssione.pdf e dell’aiuto di nostri consulenti legali per spostare tale questione in un tribunale internazionale evitando il ristagno nella putrida palude italica.
Per comodità mettiamo a dsposizione anche la versione PDF Strasburgo nuova integrazione
https://www.facebook.com/quagliadan/pos ... 3529394746 Alberto Pento
Potresti ricordarci cosa rispose la CEDU di Strasburgo al ricorso LIFE sull'abrogazione del decreto regio e della successiva legge ottocentesca di annessione del Veneto allo Stato italiano?
Daniele Quaglia
Mai risposto kofà a dir NO PARLO, NO SENTO, NO VEDO
Alberto Pento
Si vede che hanno ritenuto il tutto irricevibile, non pertinente e strumentale.
Daniele Quaglia
ricorso rigettato perché non rispettoso degli artt. 34 e 35 della convenzione (senza specificare i punti non rispettati e senza possibilità di appello).
Protocollo addizionale alla Convenzione per la salvaguardia dei Diritti dell'Uomo e delle Libertà fondamentali
https://www.coe.int/it/web/conventions/ ... treaty/005Articolo 34
Ricorsi individuali
La Corte può essere investita di un ricorso da parte di una persona fisica, un’organizzazione non governativa o un gruppo di privati che sostenga d’essere vittima di una violazione da parte di una delle Alte Parti contraenti dei diritti riconosciuti nella Convenzione o nei suoi protocolli. Le Alte Parti contraenti si impegnano a non ostacolare con alcuna misura l’esercizio effettivo di tale diritto.
Articolo 35
Condizioni di ricevibilità
1La Corte non può essere adita se non dopo l’esaurimento delle vie di ricorso interne, come inteso secondo i principi di diritto internazionale generalmente riconosciuti ed entro un periodo di sei mesi a partire dalla data della decisione interna definitiva.
2La Corte non accoglie alcun ricorso inoltrato sulla base dell’articolo 34, se:a è anonimo; oppure se è essenzialmente identico a uno precedentementee saminato dalla Corte o già sottoposto a un’altra istanza internazionale d’inchiesta o di risoluzione e non contiene fatti nuovi.
3La Corte dichiara irricevibile ogni ricorso individuale presentato ai sensi dell’articolo 34 se ritiene che:a)il ricorso è incompatibile con le disposizioni della Convenzione o dei suoi Protocolli, manifestamente infondato o abusivo; o se il ricorrente non ha subito alcun pregiudizio importante,salvo che il rispetto dei diritti dell’uomo garantiti dalla Convenzione e dai suoi Protocolli esiga un esame del ricorso nel merito e a condizione di non rigettare per questo motivo alcun caso che non sia stato debitamenteesaminato da un tribunale interno.
4La Corte respinge ogni ricorso che consideri irricevibile in applicazione del presente articolo. Essa può procedere in tal modo in ogni stato del procedimento.