El Tiepolo on vero pareota veneto-venesian https://it.wikipedia.org/wiki/Congiura_del_Tiepolo Tra la fine del Duecento e gli inizi del Trecento, si combatteva a Venezia una lotta tra le famiglie esponenti di quel partito "popolare" che si batteva per il mantenimento del vigente sistema comunale e la fazione aristocratica, che tentava invece di prendere per sé il potere.
Si trattava essenzialmente d'una lotta tra le famiglie patrizie, essenzialmente le dodici casate apostoliche e le antiche famiglie ducali, e i cittadini "arricchiti" che, dopo aver sostenuto i nobili nella presa del potere contro il vecchio sistema monarchico-ducale, si vedevano ora costrette a cederlo nuovamente ai vecchi "proprietari". In questo quadro, i potenti casati dei Querini, dei Tiepolo e dei Badoer, si erano trovati ad appoggiare, contro gli interessi del resto della classe patrizia, le istanze delle famiglie medio-piccole, divenute loro bacino di potere e clientela.
Nel 1289 era sfumata di un soffio l'elezione a Doge del popolare Jacopo Tiepolo, già acclamato dalla popolazione, in favore di Pietro Gradenigo, capo del partito aristocratico.
Nel 1297 gli aristocratici erano infine riusciti a varare una riforma costituzionale, la Serrata del Maggior Consiglio, che aveva di fatto avviato il processo di esclusione di nuove famiglie dal Governo della Repubblica.
Le successive leggi del 1298-1299 avevano ulteriormente inasprito la situazione e, nonostante un fallito tentativo insurrezionale guidato nel 1300 da Marin Bocconio, i popolari vennero sempre più chiusi in un angolo, incapaci di opporsi anche ai successivi provvedimenti dello stesso 1300 e del 1307.
La guerra di Ferrara, fortemente voluta dagli aristocratici per il possesso della città estense ed il controllo sul Po e sulle saline di Comacchio, costando a Venezia lo scontro con il Pontefice, la scomunica ed un alto prezzo di vite umane, sembrava però mettere in discussione il neonato predominio aristocratico.