https://www.facebook.com/VotaFranzJosefUdine14 nov. 1866, il Re d'Italia nel Friuli "liberato".
Cosa comportò la "liberazione" per il Friuli? Miseria ed emigrazione, leggete un po'...
La situazione economica di Marziano Ciotti rispecchiava quella del Friuli di allora, che risentiva di una profonda crisi agricola che coinvolgeva anche i comparti produttivi collegati (…) improvvisamente molte realtà produttive in regione persero le quote di esportazione verso l’Impero austriaco e non seppero adeguarsi alle nuove sfide del mercato.
Le tassazioni imposte dall’Italia, e soprattutto il modo autoritario di riscuoterle, scoraggiò gli investimenti necessari a poter competere con le più moderne industrie della Lombardia. In una relazione della Camera di Commercio di Udine si legge di una fabbrica di Cividale dedita alla tessitura della canapa il cui titolare si è già spaventato all’idea che potesse colpirsi non solo da una tassa, ma anche dalle infinite misure vessatorie per riscuoterla, che si odono progettate.
La maggior parte delle industrie erano allora basate sulla trasformazione di prodotti agricoli e di allevamento, come le concerie, le birrerie e distillerie, l’industria serica, le fabbriche di sapone e colla animale (…) nel 1857 si produssero 200 mila chilogrammi di seta e nei 5 anni dal 1865 al 1870 la produzione complessiva fu di soli 100 mila chilogrammi.
Al già depresso mondo agricolo si aggiunsero le tasse italiane e prima fra tutte la famigerata tassa sul macinato. I problemi di riscossione vengono risolti applicando, in ogni mulino, un apposito contatore che rileva i giri delle macine.
Nella sola provincia di Udine 88 mulini chiudono appena introdotta la tassa. Durante i primi sei anni di funzionamento dei contatori (dal 1871 al 1877) sui 715 mulini rimanenti, vengono elevate 705 contravvenzioni e 12 processi si concludono con la condanna al carcere.
Numerose saranno le manifestazioni contro l’imposizione della tassa sul macinato e verranno soppresse con arresti e azioni di polizia(...) Fu colpita anche l’attività della distillazione con formalità dispendiose per ottenere le licenze e tasse tanto pesanti che scoraggiarono i distillatori. Questo aprì le porte al contrabbando di distillati di ogni tipo che, causa anche la mancanza del vino, diffusero in modo grave l’alcolismo nelle campagne.
Anche la tassa sul sale, che lo rendeva più caro che in Austria, istigò il contrabbando, con annessa repressione e danno alla salute. Così si esprimeva l’avvocato Moretti ad una seduta del Consiglio Provinciale del 1867:
È inutile che io rammenti il gridìo elevatosi all’annuncio dell’aumento del prezzo del sale. È inutile che io ricordi come esso sia il principale condimento ai cibi del povero agricoltore; quanto danno da un uso troppo limitato possa derivare alla salute pubblica particolarmente nel Friuli, ove la pellagra miete un numero sempre più crescente di vittime; quanto pregiudizio dalla deficenza del sale derivi all’agricoltura e alla pastorizia; quanto siano ristrette le condizioni economiche e manchi sovente all’agricoltore il denaro necessario a provvedersi del sale.
Da quanto tratteggiato si può capire che le popolazioni friulane, dedite all’agricoltura, vivevano in condizioni di povertà estrema e fu proprio questa condizione ad ingigantire il fenomeno migratorio, che era stato sempre presente ma che negli anni successivi alla liberazione diviene di massa.
In particolare si avrà un flusso migratorio verso l’Argentina tra il 1876 e il 1880 di ben 80 mila friulani pari al 13% della popolazione di allora. Il 26 aprile del 1869 il Giornale di Udine scriveva:
"L’emigrazione ha preso in quest’anno proporzioni a dir vero allarmanti; tutti i nostri più validi e robusti lavoratori sono partiti a frotte in cerca di lavoro (...)
L’enorme migrazione, che noi veggiamo ognor andar più crescendo, è il vero termometro, il vero sintomo delle miserrime condizioni in cui versano le arti, le industrie, le intraprese e il capitale nella nostra provincia, e costituiscono un problema economico-sociale che non è più della portata dei Municipi, ma che merita e deve essere studiato e sciolto dal governo di Firenze."
Il cadavere di Marziano Ciotti suicida, sarà trovato sulla grata di ferro battuto della birreria Dormisch sul Ledra. Era il settembre del 1887, il canale Ledra era la prima opera pubblica eseguita in Friuli dall'Italia, che nei 21 anni precedenti aveva solo saccheggiato.
liberamente tratto da:
http://www.latanadellorso.altervista.or ... Ciotti.pdf