Reddito di cittadinanza: come funziona, requisiti e a chi spetta. Guida TParticolo scritto da: Giancarlo Manzi
28 settembre, 2018
https://www.termometropolitico.it/13094 ... ziona.htmlIl nodo reddito di cittadinanza sta per arrivare ‘al pettine’ del nuovo governo Lega-5 Stelle. I pentastellati, che ne hanno fatto un cavallo di battaglia per eccellenza della loro proposta politica, si giocano moltissimo sul sussidio anti-povertà. Non a caso Luigi Di Maio, qualche giorno fa, ha rassicurato – “Va fatto subito” – aprendo ad uno spazio di manovra entro la prossima legge di bilancio. E ieri il premier Conte alla Camera, giocando di sponda e accennando ai dati sui 5 milioni di cittadini che vivono sotto la soglia di povertà certificata dall’Istat, ha ribadito l’impegno sulla misura. Parole pubbliche che cozzano però con le indiscrezioni in merito allo stop al reddito di cittadinanza che sarebbe stato imposto dal Ministro dell’Economia Giovanni Tria, ‘coadiuvato’ dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, il leghista Giancarlo Giorgetti.
Il problema resta sempre lo stesso: le coperture. Per il reddito di cittadinanza servono infatti, milione più milione meno, almeno 15 miliardi di euro. Più altri 2 miliardi per riformare i centri per l’impiego, gli uffici da cui dovranno passare tutte le richieste e che saranno il cardine operativo del sussidio. Secondo Repubblica, l’esecutivo starebbe allora pensando a una trattativa con l’Europa per ottenere da Bruxelles una flessibilità dello 0,5% utile a finanziarlo. Oltre all’utilizzo dei 3,4 miliardi di euro del Fondo Sociale Ue.
Reddito di cittadinanza: requisiti e a chi spetta
Il ‘numero principe’ del reddito di cittadinanza è rappresentato dalla soglia di povertà Istat, sotto la quale un nucleo familiare va considerato povero: 780 euro al mese. Ebbene, con la misura (fonte il disegno di legge presentato nel 2013), il M5S intende far percepire tale somma a tutti. Sia per intero, a chi non guadagna nulla. Sia tramite un’integrazione, a beneficio di chi lavora o ha una pensione (appunto si parla di ‘pensione di cittadinanza’), ma non raggiunge la soglia. La platea in attesa è di circa 9 milioni di persone.
I requisiti in sintesi: essere maggiorenni. Disoccupati o inoccupati. ‘Vantare’ un reddito o pensione sotto i 780 euro al mese. La misura però, sia chiaro, è rivolta ai nuclei familiari, non a tutti indiscriminatamente. Esempio: se in una famiglia entrambi i genitori sono disoccupati, il nucleo ha diritto a 1680 euro (780+780). Se uno o entrambi lavorano, ma con stipendio sotto la soglia Istat, si ha diritto all’integrazione fino ai 780 euro.
Reddito di cittadinanza: come mantenerlo e quando decade
Ovviamente, non si possono ‘mantenere’ le famiglie in eterno. Ci sono, dunque, dei paletti che, se non rispettati, fanno decadere il diritto a percepire il reddito di cittadinza. Innanzitutto, bisogna iscriversi a un centro per l’impiego. L’idea è che lo Stato aiuti temporaneamente chi è in difficoltà, fino a che i cittadini non trovino un impiego. Per farlo, devono dedicarsi almeno 2 ore al giorno alla ricerca di un’occupazione. In parallelo, è obbligatorio inoltre frequentare dei corsi di formazione e impiegare 8 ore a settimana in progetti comunali legati alla collettività. Durante questo periodo (senza soglie temporali), il reddito è garantito. Ma decade nel caso in cui la persona rifiuti per tre volte consecutive un lavoro proposto per il tramite del centro per l’impiego.
Reddito di cittadinanza: i punti controversi
La proposta presenta comunque alcuni punti controversi. In particolare, nei riguardi dei liberi professionisti. Chi vuole accedere al reddito di cittadinanza, infatti, deve necessariamente chiudere, se ne è in possesso, la propria partita IVA. Questo perché i centri per l’impiego proporrebbero soltanto lavori con contratti a subordinazione, spesso incompatibili con alcune professioni. Un aspetto che potrebbe incentivare la chiusura di tante attività autonome.
Ancora, nelle pieghe della ‘regola dei tre lavori’, esiste una sottigliezza su cui non si è quasi mai dibattuto. Il disegno di legge prevede che il sussidio sia ritirato nel caso in cui venisse dimostrata la palese volontà, da parte di un cittadino, di ottenere un esito negativo in un eventuale colloquio di lavoro, con l’obiettivo di prolungare all’infinito il diritto a percepire il sussidio. Alcuni detrattori pensano che la suddetta prescrizione conceda troppo potere discrezionale a chi valuta queste condotte, aprendo la strada ad accordi sotto banco o malversazioni.
Altro nodo, quello relativo alle zone del paese più depresse dal punto di vista economico. In questi territori, che si trovano loro malgrado di fronte a una carenza quasi strutturale di occupazione, il rischio è che il reddito di cittadinanza si trasformi in un ‘vitalizio’ a tutti gli effetti. Con prevedibili effetti negativi sul bilancio dello Stato.
Reddito di cittadinanza 2018/ Ultime notizie: Salvini, "Abolirà la povertà? Io abolirei i pareggi del Milan"Reddito di cittadinanza in arrivo. Come funziona e a chi spetta? Domande che restano aperte dopo i 10 miliardi che sono stati previsti con la Nota di aggiornamento del Def 29 settembre 2018 - agg. 29 settembre 2018, 0.35 Bruno Zampetti
http://www.ilsussidiario.net/News/Econo ... Def/841414 Luigi Di Maio negli ultimi giorni è finito nel mirino delle opposizioni per una frase pronunciata nel salotto di Porta a Porta da Bruno Vespa:"Con pensione e reddito di cittadinanza che introduciamo con questa Legge di Bilancio, avremo abolito la povertà". Una dichiarazione sicuramente forte, ma cosa ne pensa il suo alleato di governo Matteo Salvini? Come riportato dall'Agi, il leader della Lega ha preferito smarcarsi con una battuta:"Mi piacerebbe anche abolire il cattivo tempo e i pareggi del Milan ma purtroppo con decreto non ci riesco". Una frase, quella del segretario federale del Carroccio, da prendere evidentemente con le molle poiché pronunciata con una chiara finalità ironica, ma se è vero che anche scherzando si possono suggerire delle profonde verità ecco che allora la presa in giro "bonaria" da parte di Salvini nei confronti dell'altro vicepremier sembra raccogliere tutte le perplessità dell'anima governativa leghista nei confronti del reddito di cittadinanza. (agg. di Dario D'Angelo)
REDDITO DI CITTADINANZA, I REQUISITI PER RICEVERLO
Con la decisione di impostare un deficit al 2,4% per finanziare la Manovra appare ormai scontato che si libereranno diversi miliardi per la realizzazione del reddito di cittadinanza. Ma adesso è tanta la curiosità rispetto a come verrà strutturata la riforma da parte del governo, chiamato a fugare tutti i dubbi su una misura bollata da più parti come "assistenzialista". Come riportato da Il Sole 24 Ore, Luigi Di Maio al termine del Cdm di ieri sera ha parlato di circa 10 miliardi di euro da stanziare in favore di oltre 6 milioni di italiani in condizione di povertà. Ma chi ha diritto nello specifico al reddito di cittadinanza? Ci sarebbero 4 requisiti: la ricerca attiva del lavoro, il completamento dei percorsi di formazione, l'involontarietà della disoccupazione e il reddito familiare. Sarà davvero questa la misura in grado di "abolire la povertà" come promesso da Luigi Di Maio? (agg. di Dario D'Angelo)
REDDITO DI CITTADINANZA, SARA' IL PIU' GENEROSO D'EUROPA
"Sarebbe il più generoso in Europa in termini monetari e uno dei meno stringenti in termini di obblighi per il beneficiario", questa l'analisi del quasi premier Carlo Cottarelli sul reddito di cittadinanza. L'economista a capo dell'Osservatorio CPI ha analizzato la proposta del Movimento 5 Stelle paragonandola agli altri esempi in Europa e il risultato è sorprendente: in Italia avremmo il reddito di cittadinanza più generoso, il più basso in base ai requisiti e il più alto in termini di assegno. I 780 euro al mese infatti superano i 530 euro della Francia, i 400 euro della Germania e del Regno Unito. "Oltre a un livello di sussidio relativamente elevato il rischio di un effetto perverso sull’offerta di lavoro proviene anche dal minore collegamento previsto in Italia tra il beneficio e la partecipazione in programmi di attivazione e/o accettazione dell’offerta di lavoro. Tutti i Paesi europei richiedono ai percettori di redditi minimi garantiti di essere disposti a lavorare e nella gran parte questo comporta l’obbligo di adesione e partecipazione a un programma di integrazione sociale e formazione lavorativa, che, se disatteso, comporta la perdita del reddito minimo" ha aggiunto Cottarelli. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
REDDITO DI CITTADINANZA, LE DOMANDE DOPO IL DEF
Il reddito di cittadinanza ci sarà. Con l’approvazione della Nota di aggiornamento al Def 2018 il Governo ha infatti fissato i saldi di bilancio per l’anno prossimo, prevedendo un deficit al 2,4%, ponendo di fatto le basi per la manovra finanziaria che dovrà essere messa a punto nelle prossime settimane. In ogni caso l’esecutivo ha già deciso che nella Legge di bilancio ci saranno alcune misure, oltre alla cancellazione degli aumenti dell’Iva, tra cui appunto il reddito di cittadinanza. Il comunicato diffuso da palazzo Chigi parla nello specifico di “introduzione del reddito di cittadinanza, con la contestuale riforma e il potenziamento dei Centri per l’impiego”. Per questa misura probabilmente verranno messi sul piatto 10 miliardi di euro. Resta da capire quali saranno i requisiti per poter accedere alla misura e soprattuto da quando sarà erogata.
IL RUOLO DEI CENTRI PER L’IMPIEGO
Il reddito di cittadinanza, infatti, dovrà essere erogato dai Centri per l’impiego, che andranno quindi primariamente potenziati. Nelle scorse settimane Luigi Di Maio aveva fatto capire che sarebbe stato marzo il mese importante per i Cpi. Importante sarà poi capire per quanto tempo si potrà godere del reddito di cittadinanza e quante offerte di lavoro sarà possibile rifiutare per non perdere il sussidio. I 780 euro al mese, secondo uno studio pubblicato dall’Osservatorio sui conti pubblici italiani dell’Università Cattolica, guidato da Carlo Cottarelli, è il più generoso d’Europa, tenendo conto che è pari alla soglia di povertà. Rispetto ad altri paesi, quindi, in valore assoluto non è il più alto, ma lo è tenendo conto di quella che è la soglia di indigenza. Ora non resta che attendere la Legge di bilancio per conoscere i dettagli sul reddito di cittadinanza.