Le xe tante!
Se scuminsia co coele de l’eredetà romana (l’oro lè poco e le patake tante) … se pasa a coele de l’arestograsia venesiana ke no la ga savesto valorixar e fondarse co coela de tera e ke la ga làsa la tera veneta e el so povolo en man a Napoleon … dapò coele de la borghexia ke la ga fato suo el mal portà de Napoleon e de la Talia, arikendose so la mexeria de milioni de veneti morti de fame, de malatia, de goera o ke li xe stasti costreti a migrar par colpa de Napoleon e de la Talia Saboiarda.
I veneti col capelo en man vanti de morir o de migrar
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Diario1797 pdf
https://docs.google.com/file/d/0B_VoBnRLQEo4bnNmT1h3bHlUQWkwVlBOSUExZXVSZw/edit
Scipione Maffei e el so projeto de Reforma de la Repiovega Veneta
(Projeto ke no lè mai stà rengà o descuso en Major Consejo e tegnesto senpre sconto)
http://it.wikipedia.org/wiki/Scipione_Maffei
Alla conclusione del viaggio europeo, scrisse, nel 1737, il Consiglio politico, rivolto al governo veneziano, in cui denunciò la debolezza veneziana nei confronti degli stati europei. Nel Consiglio politico, Maffei metteva in discussione tutto il delicato e complesso sistema di equilibri del governo di Venezia (fondato sul dominio di un ristretto numero di famiglie patrizie veneziane e sull’esclusione di uomini dalla Terraferma), svelandone la decadenza e proponendo una soluzione ardita. Avvertiva la crisi anche fisiologica della classe dirigente veneziana, ed offriva una prima critica a quella che sarebbe stata la soluzione poi scelta dal Senato, cioè la cooptazione di un certo numero di famiglie patrizie della Terraferma nei ruoli della città. Questa soluzione rimandava semplicemente il problema.
Venezia aveva in realtà creato un sistema opposto a quello dell’antica Repubblica romana, grande esempio seguito da Maffei, estraniando da sé e dalle responsabilità la maggior parte dei suoi sudditi.
La fragilità di Venezia, la sua impossibilità di fare una politica estera convincente, la sua chiusura in una neutralità che nascondeva l’impotenza, erano il frutto di questo sistema, che aveva escluso i patriziati delle città della Terraferma. Mancava l’amor di patria, unica possibilità per resistere alle crescenti pressioni degli stati europei.
La soluzione di Maffei era dunque il coinvolgimento di tutti i cittadini, con un trasferimento del potere dal popolo al Senato e il coinvolgimento delle popolazioni conquistate, “sul modello di Roma Repubblicana” (Mi diria cofà coelo xvisaro!).
A fianco al modello romano Maffei poneva esempi come il modello inglese e olandese, un sistema non assoluto, in cui le rappresentanze conservavano alcuni poteri fondamentali.
Rivoluzione inglese e monarchia costituzionale
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