Albenga, Albano, Albalonga, Albula, Albione, Albegna, Albinia, AlbisAlbengahttps://it.wikipedia.org/wiki/AlbengaIl nome attuale arriva dal latino
Albíngaunum ??? che è identico ad
Albium Ingaunum, cioè città capoluogo + genitivo plurale ligure in -um. L'etnonimo Ingauni è formato da ing, di origine indoeuropea, e auno, comune alla zona gallo-ligure. Quanto ad
Albium deriverebbe da
alb/alp un'antica radice preindoeuropea (roccia, altura) ???, spesso associata erroneamente all'"albium" latino che significa bianco o chiaro ???. Il primo nome fu
Albium Ingaunum, ma quando venne conquistata dai romani il nome divenne
Albingaunum, subito dopo la caduta di Roma divenne
Albingauno ed intorno all'anno mille il nome diventa
Albingano.
Alba Longahttps://it.wikipedia.org/wiki/Alba_Longa Alba Longa (o Albalonga) fu una città del Latium vetus, a capo della confederazione dei popoli latini (populi albenses). Fu distrutta da Roma sotto il re Tullo Ostilio, dopo l'anno 673 a.C.
« Anche il nome di Alba s'incontra spesso in Liguria. Un luogo di questo nome trovasi a occidente del Rodano nel territorio degli Elvii. A settentrione di Massalia (Marsiglia) conosciamo una popolazione montana ligure degli "Aλβιείς", Albienses o Albiei, e nel suo territorio Alba Augusta. Seguono in direzione orientale sulle coste italiane Albium Intemelium, Albium Ingaunum, Alba Decitia. Non lontana dal versante settentrionale degli Appennini trovasi sul Tanaro Alba Pompeia. Da ciò viene il quesito, se non sia la stessa voce ligure contenuta nel nome di Alba Longa. Al tentativo di spiegare questo nome con l'aggettivo latino "albus" contraddice non solo che da qualche attributo non siasi giammai formato un nome di luogo, ma anche la considerazione che l'aspetto di Alba Longa debba destare una impressione opposta all'aggettivo latino. Questo luogo è collocato sopra materiali vulcanici dei monti Albani, e il colore fondamentale della regione è grigioscuro. »
(W. Helbig, Die Italiker in Der Poebene, 1879)
Giuseppe Sergi, facendo riferimento alle affermazioni di Helbig sulla strana natura del nome "Alba Longa", conviene che «il colore dei monti Albani è scuro, bluastro quasi, e va al nero in alcune ore del giorno.» Quindi Alba Longa non poteva apparire molto "alba". Ma oltre Alba Longa si hanno nomi derivati da Alba come i monti Albani, il lago Albano, e, più importante di tutti, il nome di Albula, già nome del Tevere. Sergi si chiede quindi se Alba Longa non sia stato un abitato ligure.
La fondazione di Alba, secondo la tradizione che vuol essere storia, così è descritta da Dionigi di Alicarnasso:
« Nel trentesimo anno dopo fondata Lavinio, Ascanio, figlio di Enea, fondò un'altra città; e dai Laurentini e da altri Latini e da quanti altri desideravano una sede migliore, trasportò gente nella città recentemente costrutta, cui aveva posto nome "Alba", la quale in lingua greca vuol dire λευκή ["bianca" in italiano], ma per distinguerla da altra città che aveva lo stesso nome, vi aggiunse una parola, che con la prima forma un insieme, "Alba Longa", cioè, Λευκή μακρά »
(Dionigi di Alicarnasso, I, 66)
Quale fosse quest'altra "Alba", e dove, Dionigi non lo dice, né adduce il motivo per il quale la nuova sia detta "Longa" (μακρά).
Livio, invece, scrive:
« is Ascanius, ubicumque et quacumque matre genitus - certe natum Aenea constat - abundante Lavini multitudine florentem iam, ut tum res erant, atque opulentam urbem matri seu novercae relinquit, novam ipse aliam sub Albano monte condidit, quae ab situ porrectae in dorso urbis Longa Alba appellata est »
(livio, I, 3)
Qui c'è da osservare che la città si fondava sub monte Albano, vuol dire che già questo monte aveva un nome, che, potrebbe secondo Sergi essere ligure-siculo in quanto non potrebbe significare bianco, come sarebbe in lingua latina, per via della palese colorazione scura-bluastra tendente al nero dei monti Albani. Dionigi, che aveva accolto la tradizione dagli autori della tradizione romana, traduce infatti Alba per Λευκή, Bianca.
Sergi dopo aver esaminato il nome "Alba Longa" passa ad osservare i suoi derivati e si sofferma su "Albula", antico e primitivo nome del Tevere, come Livio, Plinio, Virgilio (Albula nomen) scrissero. Si conclude che il nome non può aver a che fare con la colorazione in quanto Virgilio stesso chiama flavus il Tevere perché trasporta sabbia, poi ancora lo chiama "caeruleus", "ceruleo", e anche Orazio lo chiama flavum.
Esiste un altro fiume Albula nel Piceno, ricordato da Plinio il Vecchio nell'enumerare abitati e fiumi della quinta regione italica, il Piceno; e nomina anche fra altre città "Numana", a Siculis condita. Ciò significa che la regione era occupata dai Siculi, i quali diedero i nomi dei fiumi e degli abitati secondo il loro linguaggio.
Ancora altro fiume di nome Albinia si trova nel territorio che fu etrusco, ora Albenga, e non perché fosse bianco o albus.
Poi abbiamo ancora una città Alba vicina al Fucino, un monte Alburnus in Lucania, un fiume Alba in Sicilia, ricordato da Diodoro Siculo; e nella Liguria Alba Pompeia, Alba Decitia, e Albium o Album o Alba Intemelium e Ingaunum; Albiei e Alba nella Provenza; Alba nella Baetica, e Alba fiume a nord-est della Spagna.
Ancor più sorprendente il ricordo di Strabone, che le Alpi prima avevano il nome di Albia, e albius mons era detta la sommita delle Alpi ora Giulie.
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... ni-540.jpghttp://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... merano.jpghttp://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... nos-37.jpghttp://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... 1-elba.jpghttp://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... /07/59.jpghttp://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... Albion.jpg http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... /Ambra.jpghttps://it.wikipedia.org/wiki/AlbioneAlbione è l'antico nome della Gran Bretagna. Oggi viene usato poeticamente per riferirsi a tutto il Regno Unito o solo all'Inghilterra.
È anche la base del nome gaelico della Scozia, Alba.
Il termine gallo-latino Al-biōn (medio irlandese Albbu, protoceltico *Alb-i̯en-), insieme ad altri toponimi europei e mediterranei, come Alpe e Albania, ha due possibili etimologie, entrambe plausibili: *al-bo, protoindoeuropeo oppure *alb-, protoalbanese. Ma molto più probabilmente deriva dal gaelico al-bio, la Scozia era chiamata Alba (e talvolta anche l’Irlanda), mentre il Galles era anche nominato Yr Alban.
Attestazioni nella letteratura
L'antico e anonimo scrittore del VI secolo a.C., il cui periplo delle isole britanniche fu tradotto nel IV secolo d.C. da Postumio Rufio Festo Avienio (vedi Periplo massaliota) non usa il nome di Britannia, ma parla dell'"Isola degli Ierni e degli Albioni". Allo stesso modo Pitea di Marsiglia (circa 320 a.C.) parla di "Albioni e Ierni". Tuttavia, la sua definizione di arcipelago britannico non è chiara e sembra includere qualunque isola occidentale, compresa Thule. Tuttavia, nel I secolo d.C. questo nome si riferiva ormai inequivocabilmente all'odierna Gran Bretagna. Il testo pseudo-aristotelico noto come De Mundo (393b) afferma che "Albioni e Ierni raggiunsero le due isole più ampie, dette britanniche". Plinio il Vecchio nel suo Naturalis historia, però, usa il termine "Alba" per riferirsi proprio a tutta l'isola britannica.
Albegnahttps://it.wikipedia.org/wiki/Albegna L'Albegna è un fiume della provincia di Grosseto, nella Toscana meridionale.