L'accoglienza forzata, indiscriminata e scriteriata è una delle peggiori violazioni dei diritti umani, civili e politici dei cittadini dei vari paesi del mondo e un crimine contro l'umanità.Migranti, Papa Bergoglio: ‘No a chiusura identitaria, Mediterraneo mare del meticciato’22 Giu 2019
https://stopcensura.info/migranti-papa- ... eticciato/ ROMA, 21 GIU – Il Papa invita al dialogo, a considerare il Mediterraneo un “ponte”, evitando “ogni tentazione di chiusura identitaria”, aggiungendo che «Il Mediterraneo è il mare del meticciato». Nel suo intervento alla Facoltà Teologica dell’Italia meridionale, a Napoli, ha citato “tutti i naufraghi della storia” nel contesto del Mediterraneo ed ha invitato i teologi ad essere “rete” a fare “solidarietà”.
“Ora che il cristianesimo occidentale ha imparato da molti errori e criticità del passato, può ritornare alle sue fonti sperando di poter testimoniare la Buona Notizia”. La teologia “può aiutare la Chiesa e la società civile a riprendere la strada in compagnia di tanti naufraghi (clandestini, ndr), incoraggiando le popolazioni del Mediterraneo a rifiutare ogni tentazione di riconquista e di chiusura identitaria”.
Chiusure che “si alimentano e crescono con le paure”. “Con i musulmani – ha aggiunto – siamo chiamati a dialogare per costruire il futuro delle nostre società e delle nostre città; siamo chiamati a considerarli partner per costruire una convivenza pacifica”.
https://youtu.be/D-ToDnBAhi0 PIANI DI METICCIATO FRA EUROPEI E AFRICANI NELLE PAROLE DEL PAPAhttps://www.youtube.com/watch?v=n4WXnv-zbRY Migranti, Papa: "Vanno aiutati"
08 luglio 2019
https://www.lapresse.it/vaticano/migran ... 019-07-08/ BERGOGLIO, IL METICCIATO, I PRETI RIGIDI, IL CLIMA. STRANE OSSESSIONI SENILI.26 Settembre 2019
Marco Tosatti
https://www.marcotosatti.com/2019/09/26 ... ni-senili/ Cari Stilumcuriali, la conversazione avuta dal Pontefice regnante con i gesuiti nel suo viaggio in Africa recente ha offerto molti spunti di riflessione, e –permettetemi – anche di stupore, e indignazione. Super Ex in questo commento ne ha sottolineati alcuni. Personalmente, mi ha colpito molto l’elogio del meticciato, come valore assoluto. Mi chiedo se papa Bergoglio abbia chiaro che cosa sia stato il processo di “meticciato” nel corso della Storia. Quante lacrime e sangue abbia prodotto, per esempio, nel sub-continente da cui proviene, e come in altre parti del continente, vedi America del Nord, o in Australia e Nuova Zelanda, i locali siano stati così meticciati che sono praticamente scomparsi. O in Egitto, per esempio, dove gli autoctoni – che, stranamente, sono ancora cristiani – siano stati così meticciati da essere ancora oggi oggetto di persecuzione continua. E gli esempi potrebbero continuare a lungo. E adesso il Primate d’Italia, vescovo di Roma (?!) ci incita, sull’onda della ripresa alla grande del traffico di umani dall’Africa, complice il Governucolo dalla Chiesa sponsorizzato e partorito, a lasciarci meticciare. Grazie, prima Lei, Santità! Ma come sono bravi questi vescovi e preti! Tutti meticci con la pelle e la Patria degli altri….
Ora abbiamo la conferma: i preti abusatori, i molestatori, i pedofili che violentano i bambini…non sono un vero problema. Il problema sono i sacerdoti rigidi, con il cappello a falde. Basta rileggere un passo dell’ennesima intervista a padre Spadaro su Repubblica, per comprendere meglio il Bergoglio-pensiero:
“Non avete mai visto giovani sacerdoti tutti rigidi in tonaca nera e cappello a forma del pianeta Saturno in testa? Dietro a tutto il rigido clericalismo ci sono seri problemi. Una delle dimensioni del clericalismo è la fissazione morale esclusiva sul sesto comandamento…”.
Tralasciamo di analizzare la sicumera, l’arroganza, l’imprudenza con cui l’uomo si esprime abitualmente e troppo frequentemente, e pensiamo bene al contenuto. Il sesto comandamento condanna gli atti impuri, quindi, per esempio, proprio gli abusi di prelati omosessuali su giovani seminaristi; quindi gli atti pedofili!
No, non è questo il problema, spiega l’uomo che si è circondato di persone con un passato quantomeno discutibile, che ha assolto gli atti immorali di Ricca con una battuta (“Chi sono io per giudicare?”), che ha protetto sino all’inverosimile il cardinal Donald Wuerl, accusato di aver coperto degli abusatori; che ha strappato da un processo argentino per immoralità monsignor Zanchetta; che ha visto decimare il suo famoso C9, perché ben due dei suoi pupilli sono stati costretti dalla magistratura a rendere conto del fatto di aver coperto abusatori; che ha difeso a spada tratta ecclesiastici pedofili cileni sollevando un polverone modniale…!
La Chiesa è sconvolta dagli scandali sessuali, ma cosa volete che sia!
Il sesto comandamento, poi, condanna anche l’adulterio, per sdoganare il quale il nostro ha convocato un sinodo farsa e imposto un documento eretico, Amoris laetitia. Ma volete davvero rimanere alla condanna vetero testamentaria dell’adulterio?
Se poi l’adulterio distrugge le famiglie, lascia soli i figli, diventa spesso motivo di ricorso all’aborto…volete per caso paragonare queste quisquilie con la gravità costituita dai 5 sacerdoti nel mondo che portano il Saturno? Loro sono il cancro nella Chiesa, ve lo dico, io, il misericordioso!
E la prostituzione? Non è forse generata dalla violazione del sesto comandamento? Non provoca forse la schiavizzazione di innumerevoli donne? Sarà pure, ma portare il Saturno…
Pedofilia, abusi omosessuali, adulteri, aborti, prostituzione, gender, utero in affitto…cosa volete che siano? Queste cose, tutte connesse al sesto, stavano a cuore ad Albino Luciani, Giovanni Paolo II, al cardinal Caffarra, a Benedetto XVI, ai quei retrogradi dei professori dell’Istituto guidato da monsignor Livio Melina… Degli ossessionati.
Come ossessionati dal quinto sono i pro life e ossessionati dal primo sono coloro che non vogliono confondere Manitù, Baal e Allah con Gesù Cristo.
Per fortuna è arrivato Bergoglio a toglierci dalle ossessioni. A imporci l’unica ossessione accettabile, buona, santa: l’ossessione per i migranti e per il clima.
Papa Francesco: "La xenofobia distrugge anche il popolo di Dio""Si vuole bloccare quel processo così importante che dà vita ai popoli e che è il meticciato. Costruire muri significa condananrsi a morte"
di ANTONIO SPADARO
25 settembre 2019
https://www.repubblica.it/vaticano/2019 ... 236862828/ Giovedì 5 settembre, durante il suo viaggio in Mozambico, Papa Francesco ha incontrato in maniera privata un gruppo di 24 gesuiti. Il colloquio è avvenuto in Nunziatura, al termine della giornata di impegni del Pontefice.
All'arrivo, i gesuiti hanno applaudito Francesco, che ha chiesto ai presenti di formare un cerchio con le sedie. Il Papa ha successivamente invitato i gesuiti a porre le domande. Repubblica anticipa parte del colloquio, la cui versione integrale verrà pubblicata domani sul sito della rivista La civiltà cattolica.
I poveri si fanno affascinare da alcune sètte protestanti e sperano di diventare ricchi aderendovi. Come fare affinché la nostra evangelizzazione non sia proselitismo?
"Ci sono sètte che non si possono davvero definire cristiane.
Predicano Cristo, sì, ma il loro messaggio non è cristiano. Nulla a che vedere con la predicazione di un luterano o di un altro cristiano evangelico serio. Questi cosiddetti "evangelici" predicano la prosperità, promettono un Vangelo che non conosce la povertà, ma cercano semplicemente di fare proseliti. È proprio quello che Gesù condanna nei farisei del suo tempo. Oggi una signora mi ha avvicinato con un giovane e una giovane. Mi è stato detto che facevano parte di un movimento un po' fondamentalista. Mi ha detto: "Santità, vengo dal Sud Africa.
Questo ragazzo era indù e si è convertito al cattolicesimo. Questa ragazza era anglicana e si è convertita al cattolicesimo". Me lo ha detto in maniera trionfale, come se avesse fatto una battuta di caccia con il trofeo. Mi sono sentito a disagio e le ho detto: "Signora, evangelizzazione sì, proselitismo no"".
Come è cambiata la sua esperienza di Dio da quando è stato eletto Papa?
"Credo che la mia esperienza di Dio non sia cambiata. Resto sempre lo stesso di prima. Avverto un senso di maggiore responsabilità, senza dubbio. La mia preghiera di intercessione poi si è fatta molto più ampia di prima. Ma anche prima vivevo la preghiera di intercessione e avvertivo la responsabilità pastorale. Parlo al Signore come prima. E poi commetto gli stessi peccati di prima. L'elezione a Papa non mi ha convertito di colpo, in modo da rendermi meno peccatore. Sono e resto un peccatore. Per questo mi confesso ogni due settimane. Mi conforta molto sapere che Pietro, l'ultima volta che appare nei Vangeli, è ancora insicuro come lo era prima. Leggere dell'ipocrisia di Pietro mi conforta tanto e mi mette in guardia. Soprattutto mi aiuta a capire che non c'è alcuna magia nell'essere eletto Papa. Il conclave non funziona per magia".
Come si fa a evitare di cadere nel clericalismo nel corso della formazione al ministero sacerdotale?
"Il clericalismo è una vera perversione nella Chiesa, pretende che il pastore stia sempre davanti, stabilisce una rotta, e punisce con la scomunica chi si allontana dal gregge. Insomma: è proprio l'opposto di quello che ha fatto Gesù. Il clericalismo condanna, separa, frusta, disprezza il popolo di Dio. Il clericalismo confonde il "servizio" presbiterale con la "potenza" presbiterale. Il clericalismo è ascesa e dominio. In italiano si chiama "arrampicamento". Il clericalismo ha come diretta conseguenza la rigidità. Non avete mai visto giovani sacerdoti tutti rigidi in tonaca nera e cappello a forma del pianeta Saturno in testa? Dietro a tutto il rigido clericalismo ci sono seri problemi. Una delle dimensioni del clericalismo è la fissazione morale esclusiva sul sesto comandamento. Una volta un gesuita mi disse di stare attento nel dare l'assoluzione, perché i peccati più gravi sono quelli che hanno una maggiore "angelicità": orgoglio, arroganza, dominio. E i meno gravi sono quelli che hanno minore angelicità, quali la gola e la lussuria. Ci si concentra sul sesso e poi non si dà peso all'ingiustizia sociale, alla calunnia, ai pettegolezzi, alle menzogne".
Cosa pensa di questa xenofobia dilagante?
"La xenofobia e l'aporofobia - fobia che rappresenta la paura per la povertà o per i poveri, ndr - oggi sono parte di una mentalità populista che non lascia sovranità ai popoli. La xenofobia distrugge l'unità di un popolo, anche quella del popolo di Dio. E il popolo siamo tutti noi: quelli che sono nati in un medesimo Paese, non importa che abbiano radici in un altro luogo o siano di etnie differenti. Oggi siamo tentati da una forma di sociologia sterilizzata. Sembra che si consideri un Paese come se fosse una sala operatoria, dove tutto è sterilizzato: la mia razza, la mia famiglia, la mia cultura, come se ci fosse la paura di sporcarla, macchiarla, infettarla. Si vuole bloccare quel processo così importante che dà vita ai popoli e che è il meticciato. Mescolare ti fa crescere, ti dà nuova vita. Sviluppa incroci, mutazioni e conferisce originalità. Il meticciato è quello che abbiamo sperimentato, ad esempio, in America Latina. Da noi c'è tutto: lo spagnolo e l'indio, il missionario e il conquistatore, la stirpe spagnola e il meticciato.
Costruire muri significa condannarsi a morte. Non possiamo vivere asfissiati da una cultura da sala operatoria, asettica e non microbica".
Ho sentito che i missionari francesi usavano dare come penitenza per i peccati di far piantare alberi. Cosa ne pensa?
"Mi sembra un'intuizione pastorale molto creativa! Da quel che mi dici si è trattato di una penitenza sociale, ambientale, che si prende cura di costruire la società. Quando sono andato alla Città dell'amicizia, padre Pedro mi ha fatto vedere alcuni pini. Mi ha detto che li aveva piantati proprio lui 20 anni fa.
Questo è davvero molto bello".
Tutte le demenzialità e le incoerenze di un uomo che non merita il mio rispetto e che ci fa tanto del maleviewtopic.php?f=199&t=2933 https://www.facebook.com/alberto.pento/ ... 6636654604