Il sud della penisola italica - i meridionali

Re: Il sud della penisola italica - i meridionali

Messaggioda Berto » gio nov 21, 2019 9:02 am

Palermo, i cinque del clan di Cosa Nostra col reddito di cittadinanza. Ecco la supervilla
Cinque, su nove fermati, percepivano il contributo mentre si occupavano degli affari di mafia. La residenza con piscina e idromassaggio sequestrata a Ficarazzi
di ROMINA MARCECA
19 novembre 2019

https://palermo.repubblica.it/cronaca/2 ... tCQSwtnBj0

Uomini di Cosa nostra ma col reddito di cittadinanza. Cinque dei nove fermati dalla squadra mobile nel blitz antimafia messo a segno oggi dalla squadra mobile, percepivano il reddito di cittadinanza. Uno di loro è Stefano Marino, uno dei due capi della famiglia di Brancaccio. La moglie percepiva 500 euro al mese mentre il marito, con il fratello Michele, si occupava degli affari di Cosa nostra: dalle rapine, al traffico di droga e fino alle truffe alle assicurazioni con la collaborazione degli “spaccaossa”.

La scoperta più eclatante è quella di una villa a Ficarazzi, in provincia di Palermo, del valore di 300mila euro. È di Nicolò Giustiniani, braccio destro dei fratelli Stefano e Michele Marino della famiglia di Brancaccio. Giustiniani percepiva anche il reddito di cittadinanza per 900 euro.

Gli investigatori, coordinati dal capo della Mobile Rodolfo Ruperti e dal funzionario Gianfranco Minissale, dentro alla villa hanno trovato statue di leoni a bordo di una piscina di 6 metri per 10 con idromassaggio. E poi una grande cucina con un tavolo per oltre 20 ospiti. La residenza è stata sequestrata.

Nelle intercettazioni i poliziotti della squadra mobile hanno captato Giustiniani mentre si consigliava con un uomo su dove installare la piscina. “Che dici la metto qua?”. L’altro interlocutore gli riferiva i costi: “E mi diceva che aveva un costo di 5mila euro, poi dice le luci a led quelle che volevi tu, che si cambia di colore mi ha detto che costano 3mila euro e l'acqua calda ci vuole l'impianto che costa 8mila euro”. Altri tre erano beneficiari del contributo erano Ignazio Ficarotta, Pietro Di Paola e Angelo Mangano.



Palermo, i falsi incidenti con gli "spaccaossa". Nelle casse della mafia i maxi risarcimenti: 9 fermi
Blitz a Brancaccio della squadra mobile. Gli uomini del clan accusati anche di estorsioni, traffico di droga e autoriciclaggio
di ROMINA MARCECA
19 novembre 2019

https://palermo.repubblica.it/cronaca/2 ... 241391420/

È l'ennesimo affare che Cosa nostra non si lascia sfuggire. Ma stavolta dietro al business ci sono le vite di disperati che sono disposti a farsi spaccare le ossa pur di intascare poche centinaia di euro. Erano i mafiosi di Brancaccio a incassare i maxi risarcimenti per alcuni dei falsi incidenti organizzati dalle due gang, scoperte a partire dall'anno scorso, che si occupavano di truffe assicurative. È uno dei retroscena del blitz antimafia messo a segno dalla squadra mobile questa mattina nel mandamento dei Graviano. Nove i fermi di indiziato di delitto disposti dalla direzione investigativa antimafia della procura.

I fermati dovranno rispondere, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione, associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, autoriciclaggio, danneggiamento fraudolento di beni assicurati ed altro. L'indagine della squadra mobile è stata coordinata dai pm della Dda di Palermo: il procuratore aggiunto Salvatore De Luca, Francesco Gualtieri, Francesca Mazzocco, Daniele Sansone.

Le indagini della squadra mobile si sono concentrate sul mandamento mafioso di Brancaccio e sulle famiglie mafiose di corso dei Mille e Roccella.

Accanto agli storici interessi per le rapine e lo spaccio di droga, controllato attraverso una struttura di pusher sul campo, è emerso il business delle truffe assicurative con i falsi incidenti e i falsi feriti.
La polizia nell'agosto del 2018 e nell'aprile 2019 arrestò di decine di malviventi privi di scrupoli. Una mamma si fece fratturare una caviglia e un braccio per 800 euro.

E’ emerso adesso dalle indagini che le maxi liquidazioni del danno finivano nelle casse di Cosa nostra, tolte le spese da destinare agli "spaccaossa" e agli altri partecipi alla messa in scena.
Molte delle polizze assicurative per i falsi incidenti organizzati a Palermo erano nelle mani dei boss di Brancaccio. In più di un caso la squadra mobile ha ricostruito come le organizzazioni degli spaccaossa venissero minacciate dalla mafia se le polizze non venivano cedute al clan. In un caso è stata contestata anche una estorsione.

Per la prima volta viene contestato il reato di associazione mafiosa per lo spaccio di droga. Il clan di Brancaccio si occupava prevalentemente di cocaina, che distribuiva sul territorio. I pusher vivevano sotto lo stretto controllo dei boss. Sono in corso grossi sequestri di beni mobili ed immobili.

"Dall'indagine viene fuori uno spaccato ancora più desolante e deprimente. Quello di un'organizzazione, sempre più in difficoltà, in cui gli uomini del disonore, usando il potere mafioso e approfittando dei disagi di uomini ai margine della società, speculino su emarginazioni, disagi, fragilità". A dirlo è stato il questore di Palermo, Renato Cortese, durante la conferenza stampa convocata per illustrare i dettagli del blitz antimafia che ha portato a 9 fermi, assestando un duro colpo al mandamento di Brancaccio.
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Re: Il sud della penisola italica - i meridionali

Messaggioda Berto » sab nov 30, 2019 9:40 am

Corruzione Anas per la manutenzione stradale: nove arresti
30 novembre 2019

http://www.cataniatoday.it/cronaca/corr ... gpOTmCiFn8

I finanzieri del comando provinciale della guardia di finanza di Catania stanno eseguendo un’ordinanza di misure cautelari emessa dal gip del tribunale etneo nei confronti di 9 persone, 6 in carcere e 3 agli arresti domiciliari. Sono indagati, in concorso, per corruzione perpetrata nell’esecuzione di lavori di rifacimento delle strade affidati all’Anas, per l'Area Compartimentale di Catania e nella sostituzione di barriere incidentate e nella manutenzione delle opere in verde lungo le arterie stradali. Il provvedimento di oggi è la terza misura adottata dal gip etneo, nell’ambito dell’operazione “Buche d’Oro”, condotta dal Nucleo di Polizia Economico- Finanziaria di Catania, delegata e coordinata da questa Procura che ha già portato all’emissione di 9 misure restrittive, al controllo di appalti per milioni di euro.
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Re: Il sud della penisola italica - i meridionali

Messaggioda Berto » sab nov 30, 2019 5:31 pm

"La Sicilia è destinata al fallimento. Vige la raccomandazione anche per pulire i cessi"
25 novembre 2019

https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/1 ... bjV3yPzkgI

Partiti in cerca di un lavoro. Gli emigranti esistono anche in Italia. Vanno verso il nord del Paese, verso l’Europa, verso l’America. Lasciano la famiglia come a inizio Novecento, con una ideale “valigia di cartone”. Ecco alcune delle loro storie raccontate a valigiadicartone.ilfatto@gmail.com

Sono partito nel 2005 dalla provincia di Messina perché non riuscivo a trovare un lavoro dignitoso e pagato. Ho provato di tutto ma era sempre la solita storia: lavorare come un cane e pagato quando il padrone voleva. Ho tenuto duro sperando e fidandomi degli amici, ma alla fine ho capito che non avrei mai potuto tenermi la mia dignità, farmi una vita e una famiglia.

La mia terra è bella ma ho capito che vige solo lo sfruttamento e la raccomandazione vale anche per pulire i cessi. A distanza di 14 anni da quel giorno, da quando avevo davvero in mano la mia valigia di cartone, rifarei la stessa scelta di scappare in Veneto. La mia famiglia mi ha sempre aiutato. Dopo essermi laureato a Padova, lavoro in un Comune della provincia di Treviso.

Penso al Sud come a una perla in mano a pirati senza scrupoli. Stare da solo e lontano da tutti è stata dura per i primi 5 anni. Ma la mia educazione, il coraggio e la voglia di vincere mi hanno aiutato e mi hanno permesso con il tempo di trovare la mia strada. Non scendere a compromessi mi ha dato il sorriso e la sicurezza che volere è potere e la fortuna aiuta gli audaci.

La Sicilia è destinata al fallimento in tutti i settori: mi vergogno io per loro che usano e abusano dei siciliani onesti.
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Re: Il sud della penisola italica - i meridionali

Messaggioda Berto » dom dic 22, 2019 11:19 pm

Prosciugavano i conti correnti dei clienti: arrestati 18 tra dirigenti e dipendenti di Poste e banche
Cronache della Campania
20 dicembre 2019

https://www.cronachedellacampania.it/20 ... rXpHhQ0HmA


Avrebbero truffato ignare vittime con la complicità di funzionari postali e bancari, capaci di fornire oltre ai loro nominativi dati sensibili per prosciugarne i risparmi. I Carabinieri della Compagnia Roma Eur stanno eseguendo nelle province di Roma e Napoli un’ordinanza che dispone misure cautelari nei confronti di 19 indagati (10 in carcere, 8 ai domiciliari e un obbligo di dimora), ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata all’indebito utilizzo di carte di credito e alla frode informatica, tramite accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico, nonché sostituzione di persona, truffa, ricettazione e riciclaggio. Tra gli arrestati anche un vice direttore di un ufficio postale e un impiegato di banca che avevano il ruolo di assicurare all’associazione informazioni privilegiate e un avvocato del Foro di Roma con collegamenti internazionali.
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Re: Il sud della penisola italica - i meridionali

Messaggioda Berto » mar dic 24, 2019 9:30 pm

Raffica di arresti all'alba, truffa all'INPS e false fatture. Cento militari in azione tra Foggia e Chieti
19 Dicembre 2019

https://www.immediato.net/2019/12/19/ra ... IY8nHZyXnY

Blitz “Hydra” coordinato dalla Procura della Repubblica, smantellata associazione a delinquere. Sequestrati diversi immobili, tre società e valori vari per alcuni milioni di euro

Da stanotte è in corso una vasta operazione di Polizia Giudiziaria denominata “Hydra”, nelle province di Foggia e Chieti. In azione finanzieri del Nucleo di Polizia Economica-Finanziaria di Foggia e carabinieri del Nucleo Investigativo sempre del capoluogo dauno, blitz coordinato dalla Procura della Repubblica.

Raffica di arresti: contestati a vario titolo i reati di associazione a delinquere, autoriciclaggio, truffa aggravata all’INPS e false fatturazioni. Sequestrati diversi immobili, tre società e valori vari per oltre due milioni di euro. Un centinaio, in tutto, i militari coinvolti sui vari obiettivi operativi, con l’ausilio dei rispettivi Nuclei Elicotteri.

I dettagli dell’attività anticrimine, tuttora in atto, verranno forniti più tardi in conferenza stampa presso i locali della Procura della Repubblica di Foggia.


Foggia, truffa con false fatturazioni all'Inps: cinque arresti. Le indagini partite da un caso di lupara bianca
L'operazione denominata Hydra effettuata da guardia di finanza e carabinieri
19 dicembre 2019

https://bari.repubblica.it/cronaca/2019 ... 243837812/

Operazione dei finanzieri del Nucleo di polizia economica-finanziaria di Foggia e dei carabinieri del Nucleo Investigativo sempre del capoluogo coordinata dalla Procura della Repubblica di Foggia, nella notte fra mercoledì 18 e venerdì 19 dicembre. Contestati a vario titolo i reati di associazione a delinquere, autoriciclaggio, truffa aggravata e false fatturazioni per operazioni esistenti.

In manette cinque persone. Sequestrati diversi immobili, tre società e valori vari per un valore complessivo di alcuni milioni di euro. Un centinaio, in tutto, i militari coinvolti sui vari obiettivi operativi, con l'ausilio operativo dei rispettivi Nuclei Elicotteri. L'operazione è stata denominata 'Hydra'.

"Abbiamo accertato l'esistenza di un'associazione per delinquere finalizzata alla creazione di società fantasma e alle fittizie assunzioni per far usufruire della disoccupazione". Lo ha sottolineato il procuratore capo di Foggia, Ludovico Vaccaro, parlando dell'operazione.

Gli arrestati sono: Giovanni Putignano di Torremaggiore, 41 anni e il fratello Domenico di 40; Maurizio Granchelli, 50 anni, commercialista di Lucera; Nicola Paradiso, 40 anni e Michele Rubino di 39. Sono accusati di aver assunto fittiziamente, in società fantasma, 74 persone ritenute vicine agli indagati, per poi licenziarle dopo il tempo minimo previsto affinché potessero percepire le indennità di disoccupazione.

Indennità che, in parte, per gli inquirenti venivano quindi versate al principale indagato Giovanni Putignano. Un danno per l'Inps di circa 500 mila euro. Cuore della truffa, ha spiegato il sostituto procuratore Antonio Laronga, "è la società Ricicla srl di Torremaggiore che in passato ha avuto rapporti anche con enti locali, dai quali ha ricevuto appalti di gestione rifiuti e che fa capo ai fratelli Putignano. Intorno a questa società sono state create tre cooperative fantasma - precisa - che non hanno mai operato e che non hanno neppure una sede effettiva, il cui unico compito era emettere documenti fiscali ovvero fatture per operazioni inesistenti, che hanno consentito a Ricicla srl di ottenere uno sconto di imposta di circa 750mila euro, ed inoltre di indicare, nelle dichiarazioni elementi passivi fittizi, per circa 1,8 milioni".

Gli introiti illeciti venivano riciclati attraverso la società GP Gamma Service acquistando immobili. Nel blitz sono stati così sequestrati 16 immobili, tra box, appartamenti e locali a Pescara, Rodi Garganico, Torremaggiore e San Paolo di Civitate, per un valore complessivo di un 1,1 milioni di euro, oltre a beni per un altro milione tra polizze assicurative, conti correnti, un tir, un motociclo e tre società, di cui due cessate e una, la Ricicla srl, affidata all'amministratore giudiziario.

Le indagini sono partite da un caso di lupara bianca avvenuto nel 2017. I carabinieri stavano indagando sulla scomparsa del trentenne Matteo Masullo di Torremaggiore, di cui non si hanno notizie dal 7 febbraio di due anni fa. Una scomparsa ritenuta dagli inquirenti forse collegata all'omicidio di Giuseppe Anastasia, avvenuto due giorni prima.

Tramite intercettazioni telefoniche, i carabinieri hanno accertato stretti rapporti tra Masullo e due degli indagati per le truffe all'Inps: Giovanni Putignano e Nicola Paradiso, già arrestati per reati in materia di armi. I due sono risultati estranei ai fatti di sangue, ma secondo le indagini coinvolti nella truffa. Putignano è risultato in contatto anche con il boss storico della mafia foggiana Rocco Moretti (estraneo all'inchiesta sulla truffa all'Inps).
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Re: Il sud della penisola italica - i meridionali

Messaggioda Berto » mar mar 17, 2020 3:30 pm

Calabria. Quinto esponente di Fratelli d’Italia arrestato per mafia in otto mesi
16 marzo 2020

https://sud.gaiaitalia.com/calabria/cal ... otto-mesi/

La bionda leader di Fratelli d’Italia, così impegnata a gridare che il governo deve cadere – nel bel mezzo della crisi da Coronavirus, perché la responsabilità politica è tutto per una leader, per quanto bionda – si trova alle prese con un problema un po’ più serio del quale sembra guardarsi bene dal gridare al vento, o dal parlare alla stampa.

Alle leader di Fratelli d’Italia accade infatti che un esponente del suo partito in Calabria viene arrestato per mafia. E’ il quinto in otto mesi, secondo quanto riferisce Contropiano.org, pericolosissimo covo di infidi comunisti che descrivono così i fatti che vedono coinvolto Domenico Creazzo nei consigliere regionale di Fratelli d’Italia in Calabria.

Un neo consigliere regionale di Fratelli d’Italia in Calabria, Domenico Creazzo, è stato arrestato ieri e posto ai domiciliari nell’ambito di una operazione antindrangheta, coordinata dalla Dda di Reggio Calabria. L’operazione ha determinato 65 ordinanze di custodia cautelare di cui 53 in carcere e 12 agli arresti domiciliari. Domenico Creazzo non è però l’unico politico coinvolto, è stata infatti chiesta anche una autorizzazione a procedere, con l’accusa di scambio elettorale politico-mafioso, per il senatore di Forza Italia Marco Siclari, fratello del sindaco di Villa San Giovanni, a sua volta coinvolto, nel dicembre scorso, in un’altra inchiesta della Procura di Reggio. Per il parlamentare sono stati invocati gli arresti domiciliari.

Un nuovo colpo al partito degli onestissimi di Fratelli d’Italia che incappano uno dopo l’altro, per un totale di cinque in pochi mesi, in personaggi che purtroppo per Meloni non hanno comportamenti coerenti con l’immagine di onestà e rettitudine che la bionda leader che votò tutte le misure che ora taccia di misure inutili, comprese quelle dell’odiata Fornero, vuole dare alla sua formazione lanciata verso l’Olimpo di nuovo astro del neofascismo post-leghista ed odiaiolo dello Stivale.

L’articolo dei pericolosi comunisti di Contropiano.org continua qui, e dà un’altra serie di informazioni interessanti, oltre ad ironizzare su certa stampa che sembra avere già deciso che sarà la bionda della Garbatella la prossima vincitrice delle elezioni dimenticandosi di parlare anche dei fatterelli calabresi di cui sopra. Vigendo naturalmente la presunzione d’innocenza. Perché qui i forcaioli non siamo certo noi.
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Re: Il sud della penisola italica - i meridionali

Messaggioda Berto » mer mag 20, 2020 11:27 am

Mafia, schiaffo al clan dell'Acqusanta: ecco i nomi dei 90 arrestati
Sandra Figliuolo 12 maggio 2020

Novanta arresti eseguiti dalla guardia di finanza con l'operazione scattata all'alba nella zona dell'Acquasanta e arrivata sino al Nord Italia. Indagate complessivamente 111 persone. Presunti boss, gregari, insospettabili professionisti e anche prestanome come un ex concorrente del Grande fratello. Ecco l'elenco completo dei soggetti nell'inchiesta "Mani in pasta".


https://www.palermotoday.it/cronaca/maf ... -nomi.html


Terremoto nel clan dell'Acqusanta, 90 arresti

Il gip Piergiorgio Morosini ha disposto il carcere per 46 persone: Pietro Abbagnato, Fabrizio Basile, detto “Fabio” o “u fasuluni”, Giulio Biondo, Filippo Canfarotta, Fabio Chiarello, Andrea e Salvatore Ciampallari, Salvatore Ciancio, Letizia Cinà, Paolo Attilio Remo Cotini, Gianpiero D’Astolfi, Danilo D’Ignoti, Lorenzo Di Salvo, Giovanni Di Vincenzo, Francesco Ferrante, Francesco Pio Ferrante, Giovanni Ferrante detto “Nanni”, Michele Ferrante, Angelo Fontana, Gaetano Fontana, Giovanni Fontana, Rita Fontana, Nunzio Gambino, Salvatore Giglio, Roberto Giuffrida, Ivan Gulotta, Roberto Gulotta, Giovanni Mamone, Giulio Mutolo, Sergio Napolitano, Domenico Onorato, Santo Pace detto “Santino”, Domenico Passarello detto “Mimmo”, Emilia Passarello, Giuseppe Patuzzo, Gaetano Pensavecchia, Luigi Pensavecchia, Gaetano Pilo, Michela Radogna, Liborio Sciacca, Giuseppe Scrima (classe 1944), Giuseppe Spallina, Angela Teresi, Domenico Zanca, Francesco Charles Fabio e Filippo Lo Bianco.


Immobili, società e cavalli: sequestro da 15 milioni

Il giudice ha invece disposto gli arresti domiciliari per 44 persone: Cristian Ammirata, Antonino Arnone, Lorenzo Badalamenti, Salvatore Badalamenti, Salvatore Barrale, Tommaso Bassi, Antonino Bonura detto “bombolo”, Cosimo Cangelosi, Antonino Conticelli, Alessandro De Martin, Tommaso Di Lorenzo, Antonino Di Vincenzo, Leonardo Distaso, Giuseppe Gambino, Tommaso Gambino, Giovanni Giannusa, Domenico La Mattina, Ivan Martorana, Davide Matassa, Gerardo Antonio Orvieto Guagliardo detto “Jonathan”, Mauro Parussati, Raffaele Pensavecchia, Domenico Pitti, Giuseppe Davide Pizzo, Massimiliano Regge, Carmelo Rubino, Roberto Russello, Rosolino Ruvolo, Giuseppe Salamone, Alessio Salerno, Alessio Sardisco, Giuseppe Scrima (classe 1986), Marco Spina, Pasquale Tanzillo, Massimo Tarantino, Giuseppe Todaro Bruno (classe 1973), Nicolò Todaro Bruno (classe 1969), Elvis Vessichelli, Francesca Zaami, Riccardo Colombo, Pietro Leonardo Ambrogio Cotini, Laura Fabio, Vittorio Stanislao Pontieri e Daniele Santoianni.
I retroscena: "Guerra tra i clan per lo 'scaro'"

Sono invece indagate a piede libero 21 persone per le quali il gip ha respinto la richiesta della Procura di applicare una misura cautelare: Daniele Aiello, Gioacchino Basile, Giuseppe Casesa, Rosario D’Antoni, Luigi De Francesco, Giovanni La Rosa, Gianluca Panno, Rosa Trovato, Simone Alaimo, Nunzia Arcara, Agostino Aromatico, Carmelo De Luca, Angela Ferracane, Rosario Li Vigni, Rosa Lo Cacciato, Fabio Pensavecchia, Paola Pensavecchia (classe 1992), Paola Pensavecchia (classe 1995), Alfonsa Valenti e Nadia Vitale e Pierfulvio Pecoraro.
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Re: Il sud della penisola italica - i meridionali

Messaggioda Berto » mer mag 20, 2020 11:27 am

Arrestato il Procuratore di Taranto Capristo: pressioni per indirizzare indagini
di GIULIANO FOSCHINI
19 maggio 2020

https://bari.repubblica.it/cronaca/2020 ... 257060253/

Il procuratore di Taranto Carlo Maria Capristo è agli arresti domiciliari su ordine della procura di Potenza. L’inchiesta nasce da un fascicolo della procura di Trani, aperto quando Capristo già si era trasferito a Taranto. E sulla quale, secondo la ricostruzione, avrebbe comunque provato a fare pressioni per indirizzarne l’esito.

Il Procuratore cercò di indurre il pm di Trani, Silvia Curione, a perseguire ingiustamente una persona per usura facendo temere al magistrato ritorsioni sul marito, il pm Lanfranco Marazia, suo sostituto alla Procura di Taranto. Anche ex procuratore di Trani, Antonino Di Maio, è indagato per abuso d'ufficio e favoreggiamento.

Oltre a Capristo, sono agli arresti domiciliari l'ispettore Michele Scivittaro, in servizio presso la Procura di Taranto, e gli imprenditori pugliesi Giuseppe, Cosimo e Gaetano Mancazzo. Secondo l'accusa, gli indagati avrebbe compiuto "atti idonei in modo non equivoco" a indurre la pm di Trani a perseguire penalmente una persona che gli imprenditori, considerati i mandanti, avevano denunciato per usura.

Il magistrato, però, non solo si oppose fermamente, ma denunciò tutto. Per la denuncia - ha stabilito l'inchiesta - non vi erano presupposti né di fatto né di diritto. Capristo e Scivittaro, inoltre, sono "gravemente indiziati di truffa ai danni dello Stato e falso".

L'ispettore risultava presente in ufficio e percepiva gli straordinari, ma in realtà stava a casa e svolgeva "incombenze" per conto del procuratore. Stamani sono state eseguite perquisizioni a carico di altre persone e anche di un altro magistrato, che è indagato per abuso d'ufficio e favoreggiamento personale.
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Re: Il sud della penisola italica - i meridionali

Messaggioda Berto » mer mag 20, 2020 11:28 am

'Ndrangheta: scovati 101 boss con reddito cittadinanza

È quanto emerso dall'operazione "Mala civitas" condotta dalla Guardia di finanza di Reggio Calabria
20 maggio 2020

https://www.ansa.it/calabria/notizie/20 ... 19aaa.html

Più di 101 boss e gregari delle principali cosche di 'ndrangheta calabresi hanno richiesto e riscosso il reddito di cittadinanza. E' quanto emerso dall'operazione "Mala civitas" condotta dalla Guardia di finanza di Reggio Calabria che ha portato alla denuncia dei richiedenti e fruitori e di ulteriori 15 sottoscrittori delle richieste irregolari di sussidi di indigenza.
Nella rete dei finanzieri sono finiti elementi di spicco delle cosche di Gioia Tauro o delle 'ndrine reggine dei Tegano e Serraino ma anche capibastone della Locride appartenenti ai Commisso-Rumbo-Figliomeni di Siderno, Cordì di Locri, Manno-Maiolo di Caulonia e D'Agostino di Canolo. Tutti sono stati segnalati all'Inps per l'avvio del procedimento di revoca dei benefici ottenuti e il recupero di somme già elargite per circa 516 mila euro. L'erogazione del sussidio avrebbe comportato fino al termine del periodo di concessione previsto un ulteriore esborso per 470 mila euro. Le indagini svolte dai finanzieri hanno inizialmente interessato una platea di oltre 500 soggetti gravati da pesanti condanne passate in giudicato, per reati riferibili ad associazione di stampo mafioso e hanno interessato le Procure di Reggio Calabria, Locri, Palmi, Vibo Valentia e Verbania. I boss e gregari individuati risultano essere organici alle maggiori cosche della provincia di Reggio Calabria con diramazioni anche in altre realtà del Paese e ruoli gerarchici diversificati all'interno delle loro consorterie.
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Re: Il sud della penisola italica - i meridionali

Messaggioda Berto » dom dic 06, 2020 1:16 am

Coronavirus, "tra 10 minuti muori". Orrore all'ospedale Moscati di Taranto: pazienti maltrattati prima del decesso
Marzia Coppola
05 dicembre 2020

https://www.liberoquotidiano.it/news/it ... muori.html


Trattamento disumano e sparizione di oggetti personali: l'ospedale Moscati di Taranto travolto prima dalla seconda ondata di coronavirus e poi dalle polemiche per presunti maltrattamenti ai danni degli anziani pazienti malati di Covid. E ora, dopo le denunce dei parenti, nel mirino degli inquirenti ci sarebbero almeno 7 morti legate a condizioni di ricovero inadeguate. Secondo le accuse dei parenti, dall'ospedale sarebbero inoltre sparite fedi, collane e altri preziosi, e il personale sanitario si sarebbe adoperato anche per far sparire dai telefonini dei degenti immagini e video compromettenti.


"Maledetto virus". Alberto Matano senza parole: parto finito in tragedia, l'ambulanza non arriva. Testimonianza da brividi

Le testimonianze sono sconvolgenti. "Mia madre è stata ricoverata in quei giorni per una crisi respiratoria. È stata maltrattata da alcuni addetti che le rispondevano in malo modo. Non è stata cambiata per ore. È rimasta anche senza cibo e dopo due giorni dalla sua morte ci siamo accorti che nella borsa mancavano la fede e un altro anello, che indossava al momento dell’ingresso in ospedale", ha spiegato la signora Tina Abanese a Repubblica. Il padre di Donato Ricci invece prima di morire avrebbe gridato"chiamate la Polizia, portatemi via da qui". Sconvolgente il caso di Francesco Cortese, che avrebbe chiamato la figlia implorando: "Venitemi a prendere, qui muoio". Al telefono con un medico, la donna si sarebbe sentita rivolgere queste parole: "Suo padre non collabora, non vuole mettersi la maschera Cpap, fra dieci minuti morirà, preparatevi!". "Ci sentiamo piombare addosso d’improvviso queste parole terribili - spiega la figlia a Repubblica -. Quel medico sembrava una bestia inferocita, contro di noi e mio padre. Ho avuto solo la forza di chiedere della saturazione, e per tutta risposta ho ricevuto altre urla. 'Non c'è saturazione, vedrete che fra poco muore! È qui, mi sta ascoltando, fra poco morirà!’. Neanche i veterinari con i cani si comportano in questa maniera. Non gli è stata somministrata nessuna terapia, solo ossigeno, solo la Cpap". Il confine tra la malasanità e il mix di stress e impreparazione che sono costretti a fronteggiare i medici in un ospedale non adeguatamente attrezzato è labile.


Riguardo all'accusa di furto e sparizione di oggetti personali, l'Asl ha risposto parlando di "un evento spiacevole ma possibile, soprattutto durante le procedure di emergenza o di radiodiagnostica, in quanto è necessario rimuovere qualunque oggetto metallico indossato dai pazienti", ma che ingenerale tutti i presidi sono dotati "di casseforti e aree dedicate in cui vengono repertoriati e custoditi piccoli oggetti di valore e altri effetti personali dei pazienti presi in carico nei percorsi assistenziali".
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