Beppe Grillo fischiato a Oxford attacca gli studenti: «Avete lasciato l'Italia»https://www.ilmessaggero.it/politica/gr ... 33511.htmlSi appalesa tra gli studenti della Oxford Union tutto impettito. Cappotto color fumo e una benda sugli occhi, la mano tesa in segno di saluto e il passo ieratico di chi giù pregusta gli incensi sui tabloid d'Oltremanica. Ma dopo una serie di lazzi grotteschi e risposte urticanti l'Elevato finisce fischiato. E così, dopo un'ora e un quarto di resistenza, la platea dell'ateneo britannico travolge la performance di Grillo con un coro di «buu!».
«Buffone!», gli grida qualcuno. «Mettiamo fine a questa farsa», lo incalza un altro. «Imbarazzante. Una caporetto», è la sintesi di Cristian Trovato, studente catanese dell'università di Oxford che ha postato sui social un frammento dello show. Pur di regalarsi vita facile nella prestigiosa sede dei dibattiti dell'ateneo britannico che in passato aveva ospitato giganti del Novecento come il Dalai Lama e Madre Teresa, Beppe Grillo ce l'aveva messa tutta. No ai giornalisti in sala. Ma dove non arriva la stampa («il vero pericolo populista», sibila agli studenti), arriva proprio quella rete magnificata dal comico a puntare i riflettori sul flop. Presentato come «uno dei politici più rappresentativi d'Europa», il Garante si becca la prima ondata di gelo quando prova a spiegare il suo ingresso in sala bendato.
Beppe versione Tiresia risponde che lo ha fatto «perché non vuole vedere questa Uk, imprigionata dalle discussioni su Brexit in una finta democrazia», racconta ancora Trovato. Dopo l'imbarazzo palpabile, il comico però non demorde. Spiega che è contrario a un altro referendum inglese «perché sarebbe la negazione della democrazia». Silenzio perplesso. Prova a scaldare il pubblico con qualche vecchia zampata, ma niente. Tenta con i soliti slogan contro la finanza. Li mescola persino a una digressione sui barboni accampati in giro per Oxford. Si autodefinisce «un comico governativo». Ma niente. Non è aria. Il pubblico comincia a snervarsi.
Grillo continua peraltro a parlare a raffica in italiano, e lascia indietro il povero traduttore che finisce a fare il comprimario involontario del suo spettacolino. «Imbarazzante. La maleducazione di parlare ad una platea internazionale in italiano impedendo al traduttore di tradurre», assicura chi c'era. Ma è quando arrivano le odiate domande, che il clima in sala si fa incandescente. Beppe, memore degli insulti sul web dopo la firma sul manifesto di Burioni in compagnia di Renzi, perde la pazienza. «Nessuno si è mai sognato di andare contro i vaccini, per noi ci vuole un'informazione capillare, non l'obbligo».
Uno studente lo accusa però di essere contraddittorio, tra gli applausi liberatori della sala. È solo l'antipasto dello strappo, che arriva plateale quando gli studenti britannici rinfacciano al Movimento, alfiere della democrazia diretta, un'ondata di espulsioni dei dissidenti senza precedenti. «Nessuno manda via nessuno», nega Grillo. Che poi passa al contrattacco. «Cosa volete? Avete lasciato il vostro Paese», replica agli studenti di stanza a Oxford. Molti, italiani come Trovato, urlano di non aver abbandonato la loro terra e lasciano la sala furiosi. Infine cala il sipario, tra rari applausi e fischi sonori. «Buffone», è il coro che si leva. E Grillo bofonchia imbarazzato: «Non siete cortesi».
A sentire il comico però è andata di lusso. Oxford? «Bellissimo, era pienissimo». Litigi? Ma quando mai. «Non ho attaccato nessuno, nessun insulto». «Penso di aver dato una buona impressione», assicura in tv. Ma in tanti dentro al Movimento pensano invece che l'Elevato non ne azzecchi più mezza. Dal surreale controdiscorso di San Silvestro al manifesto per la scienza non è stato proprio un trionfo, ultimamente. Senza contare le uscite sulla Tav e sulla cannabis, e lo scambio di amorosi sensi con Fico a Napoli che hanno molto indispettito Di Maio. «Se Beppe vuole giocare al guastatore nella speranza di coccolare la sinistra del Movimento che è stata fatta a pezzi, ormai è fuori tempo massimo. Ben gli sta la figuraccia di Oxford, ormai non incanta più nessuno», è la chiosa invelenita di un parlamentare stellato.
Beppe Grillo umiliato dagli studenti di Oxford: «Vai via buffone» martedì 15 gennaio
Enesto Ciecaquaglia
http://www.secoloditalia.it/2019/01/bep ... QNeigQ6jaE Pensava che gli studenti di Oxford fossero come certi studenti italiani che sono simpatizzanti per il M5S. Ma si sbagliava di grosso. La giornata passata ieri da Beppe Grillo nella prestigiosa università inglese verrà probabilmente rcordata come una delle più umiliani nella carriere del “garante” del Movimento 5 Stelle.
«Mettiamo fine a questa farsa»
Prima Beppe Grillo sì è presentato con gli occhi bendati ricevendo solo qualche freddo applauso. Certe trovate possono impressionare qualche spettatore di cabaret, non certo studenti e professori di uno dei più importanti atenei del mondo. Al momento del confronto con il pubblico. Grillo – come ricostruisce il Corriere delle Sera– ha cominciato a non rispondere alle domande e a fare battute. A quel punto il pubblico si è innervosto, anche perché il comico, che parlava in italiano, era affiancato da un interprete che sembrava più una spalla comica che un compito professionista. Il finimondo è scoppiato quando Grillo ha parlato dei vaccini «Buu!» , «buffone!», «mettiamo fine a questa farsa!»: queste le parole più “gentile” piovite addosso allo showman genvese. Grillo ha tentato di sdrammatizzare mormorando «non siete cortesi…». Ma la frittata era fatta e la brutta figura rimediata.
Gli studenti di Oxford a Grillo: «Un’occasione persa»16 gennaio 2019
https://www.corriere.it/politica/19_gen ... f434.shtmlIl 14 gennaio 2019 Beppe Grillo è stato invitato a parlare alla Oxford Union, la storica società di dibattiti basata a Oxford ma indipendente dall’Università. Come studenti e ricercatori italiani a Oxford, siamo andati all’evento con l’intenzione di capire e confrontarci con il pensiero di una figura pubblica che ha influenzato in maniera determinante la cultura politica del nostro paese negli ultimi anni. Dopotutto, la natura stessa della Oxford Union invita non soltanto ad ascoltare, ma anche ad interagire – in maniera informata – con i personaggi pubblici chiamati a dibattere. Molti di noi sono arrivati preparati, come (futuri) specialisti in temi che spaziano dalla scienza all’economia e alla politica. Abbiamo consultato fonti diverse: studi specifici, quotidiani nazionali, opinioni autorevoli e fonti ‘primarie’ quali il blog e video di diversi interventi tenuti da Beppe Grillo. Purtroppo, per come si è svolto l’incontro, riteniamo che si sia persa un’occasione simbolica per un confronto (qui il Caffè di Gramellini, «Oxford Vaffa University»).
Fin dall’inizio dell’evento il traduttore ha fatto fatica a trovare spazio per rendere accessibile la verve espositiva di Beppe Grillo, portando il vasto pubblico non italiano a seguire l’incontro con difficoltà. I maggiori ostacoli comunicativi si sono riscontrati al momento delle domande. Spesso Grillo ha iniziato le sue risposte screditando le fonti d’informazione utilizzate dagli studenti. Ha accusato il mediatore dell’evento di essere stato fuorviato dai media italiani, presentati come di parte. Uno studente italiano ha chiesto all’interlocutore la sua opinione sulla tesi del libro Supernova, secondo cui il Movimento 5 Stelle avrebbe tradito i propri valori fondanti. Grillo ha risposto che l’autore aveva risentimenti personali. Ad altre domande su dichiarazioni attinenti alla scienza espresse nel passato (e.g. AIDS e vaccini), ha risposto che queste non riflettono il suo pensiero in quanto tratte da spettacoli comici. Come fonti affidabili da cui attingere per il suo pensiero e l’influenza sul M5S, Grillo ha citato il suo blog e quello del Movimento, fonti purtroppo difficilmente accessibili a un pubblico straniero a causa della barriera linguistica.
In risposta alle critiche rivolte all’attendibilità delle fonti citate, Grillo ha sviato in molti casi gli argomenti, parlando di altro. Per questo, ci piacerebbe avere un ulteriore chiarimento su quella che ci era sembrata una contraddizione di fondo durante il monologo iniziale e su un punto fondamentale della relazione tra esperti, politica e democrazia. Da un lato, è stata riconosciuta l’importanza dello studio e dell’approfondimento nelle materie scientifiche – riscontrata, tra le altre cose, dalla firma del Patto trasversale per la Scienza di pochi giorni fa. Dall’altro, Grillo ha portato avanti attacchi contro il ruolo degli «esperti». Sfortunatamente, la sua risposta si è concentrata sulle qualità e l’importanza della contraddizione come metodo euristico.
E infine, durante l’intervento, Grillo ha affermato che noi italiani a Oxford abbiamo «abbandonato il Paese». In quanto rappresentanti di un gruppo eterogeneo, di orientamenti politici diversi – accomunato però dall’amore per l’Italia ma anche dal rispetto per l’onestà intellettuale – riteniamo questa affermazione ingiusta. A nostro avviso, il rigore scientifico, l’analisi critica e l’approfondimento nella ricerca sono valori fondanti di ogni disciplina, nonché ricchezze da mettere a disposizione del bene comune. A titolo personale, intendiamo fare esattamente questo, ognuno nell’ambito delle proprie conoscenze e competenze. Il futuro del nostro Paese ci sta a cuore. In democrazia, il dialogo ci porta avanti. Speriamo che, in futuro, ci siano occasioni per riprendere il dibattito di lunedì.
Sara Bicknell Federico Bonomi Lorenzo Caravaggi Geri Della Rocca De Candal Beatrice Faleri Roberto Ganau Paolo Marimon Giuliano Natali Nicola Pinzani Flaminia Pischedda Filippo Ugolini Elenza Zanchini di Castiglionchio