Este
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Este, città madre dei Veneti antichi
Città di antichissima origine, Este sorge in provincia di Padova o nella zona meridionale dei Colli, Euganei.
Dista 30 km da Padova, 60 da Venezia e Bologna e solo 8 dal comune di Monselice ed è raggiungibile percorrendo la A13, con uscita a Monselice, oppure percorrendo la S.S. n. 16 Padova-Rovigo e la S.S. n. 10 Padana Inferiore.
La città di Este deve il suo toponimo al fiume Adige, Athesis per i Romani, che scorreva in questo territorio fino al 589, quando la celebre rotta ricordata da Paolo Diacono ne spostò il corso di qualche chilometro più a sud.
La romanizzazione del Veneto fu un processo pacifico: i Veneti si allearono ai Romani contro i Galli, ed ottennero lo statuto di colonia romana.
Este riuscì a mantenere una propria autonomia amministrativa fino alla fine dell'Età repubblicana, mentre l'accentramento politico dell'Età imperiale non permise il mantenimento delle antiche magistrature.
Dopo il crollo dell'Impero romano l'abitato di Este subì un rovinoso attacco da parte delle truppe di Attila, riducendosi ad un semplice villaggio rurale. La città rinacque dopo il Mille, raccogliendosi intorno al castello del suo feudatario Azzo, poi Azzo II d'Este. I Signori di Este, dopo aver ottenuto il titolo marchionale, diedero vita ad una delle principali dinastie italiane e trasferirono la loro capitale a Ferrara (1239).
Conquistata per ben due volte da Ezzelino da Romano, che ne fece distruggere il Castello (1238 e 1249), Este nel XIV secolo fu contesa fra gli Scaligeri, i Carraresi ed i Visconti fino all'atto di spontanea sottomissione a Venezia nel 1405, che segnò l'inizio di un lungo periodo di pace.
Durante la dominazione di Venezia la città conobbe un periodo di ricchezza economica e sviluppo demografico, purtroppo interrotto dalla drammatica pestilenza del 1630.
La risistemazione amministrativa voluta da Napoleone e l'affermarsi di una classe media diedero nuovo impulso alle municipalità, che promossero iniziative di notevole interesse, quali la nascita del Museo Nazionale Atestino e l'apertura delle scuole pubbliche. Lo sviluppo di Este proseguì anche dopo l'annessione al Regno d'Italia, nel 1866: oggi la città è un centro agricolo, artigianale ed industriale di notevole rilievo.