Migranti, onlus sotto accusa a Milano. Undici arresti 2 luglio 2019
https://www.lastampa.it/milano/2019/07/ ... 1.36636579 Facevano carte false per partecipare ai bandi. E, quando arrivavano, i soldi dei finanziamenti prefettizi a stretto giro sparivano dai conti correnti, tramite prelievi in contanti, giroconti e assegni. Sono quattro in tutto le Organizzazioni senza scopo di lucro che si occupano di accoglienza dei migranti coinvolte nell’operazione “Fake Onlus” che, questa mattina, ha portato una persona in carcere e cinque ai domiciliari. Ad altre cinque sono stati imposti gli obblighi di dimora e di firma. Tutti sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere, truffa allo Stato e autoriciclaggio. Le indagini, condotte dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Lodi, hanno permesso di scoprire profitti illeciti su un giro di finanziamenti di circa 7 milioni e mezzo di euro.
Le onlus coinvolte, che operavano tra Lodi, Parma e Pavia, sono: “Volontari senza frontiere” “Milano solidale”, “Amici di Madre Teresa” e “Area solidale”. Il pm Gianluca Prisco, che con la collega Ilda Boccassini ha coordinato le indagini, sottolinea che si tratta di «eccezioni» e che «ci sono tante altre onlus che invece fanno un grande lavoro e gestiscono bene l’accoglienza dei migranti».
I gestori di fatto delle onlus coinvolte nell’inchiesta avrebbero utilizzato buona parte dei soldi (almeno 4 milioni e mezzo su 7 milioni e mezzo di euro ottenuti illecitamente tra il 2014 e il 2018) per «scopi personali». Sono tutte organizzazioni gestite ufficialmente da teste di legno ma collegate «a noti pluripregiudicati appartenenti alla ’ndrangheta». Molti di questi personaggi, che erano detenuti, riuscivano ad accedere ai benefici di legge facendosi assumere in queste cooperative. Le onlus sarebbero state «sfruttate per fare ottenere a persone recluse, attraverso il rilascio di documentazione falsa, la concessione della misura alternativa alla detenzione da parte del magistrato di sorveglianza».
In queste strutture i migranti venivano ospitati. Ma il loro numero era sempre inferiore a quello dichiarato. In più non venivano mai realmente erogati molti dei servizi sulla carta garantiti, come la mediazione culturale, la tutela legale e così via. «Il business dell’immigrazione - ha dichiarato il ministro dell’Interno Matteo Salvini commentando l’inchiesta - ha fatto gola ad alcune onlus di Lodi: stamattina è scattata l’operazione con l’impiego di più di cento finanzieri. Meno sbarchi e meno soldi per i professionisti dell’accoglienza: così risparmiamo, difendiamo l’Italia e investiamo per assumere più forze dell’ordine. La pacchia è finita».
Il sindaco di Lodi sulle Fake Onlus: “Un esito che non sorprende”Anche il Sindaco leghista Sara Casanova ha espresso il proprio pensiero.
3 luglio 2019
https://giornaledilodi.it/politica/il-s ... -sorprende In merito al caso delle Fake Onlus scoppiato ieri, anche il Sindaco leghista Sara Casanova tramite comunicato stampa ha espresso il proprio pensiero.
Il sindaco di Lodi sulle Fake Onlus: un esito che non sorprende
“L’indagine portata avanti per ben due anni dal Comando provinciale della Guardia di Finanza di Lodi ha avuto un esito che purtroppo non sorprende. Dietro le onlus dedite all’accoglienza dei profughi sul nostro territorio si nascondeva un’attività malavitosa che per anni ha speculato sulle vite dei migranti, a spese degli italiani e dei lodigiani. Al centro dell’inchiesta c’è il consorzio Area Solidale, già finito nel mirino della Finanza con alcuni arresti nel 2016.”
L’amministrazione comunale è sempre stata sull’attenti
“Questa Amministrazione comunale ha sempre cercato di mantenere viva l’attenzione sulla gestione dei profughi. Uno dei primi atti, dopo il mio insediamento nel 2017, era stato richiedere all’allora Prefetto chiarezza sul numero di persone collocate nei centri di accoglienza e sui metodi adottati dalle cooperative, questo per accertare che le strutture ospitanti, a Selvagreca e all’Olmo, fossero idonee e soprattutto per garantire la sicurezza dei cittadini. Per il centro di via Selvagreca, in particolare, si sono rese necessarie ben quattro ordinanze, di cui l’ultima del marzo di quest’anno, per ripristinare lo stato dei luoghi che, si è scoperto, erano stati modificati con opere edilizie abusive, per contenere e ridurre il sovraffollamento e per ingiungere la rimozione dei rifiuti non correttamente smaltiti, la pulizia e la sanificazione dei locali.”
Si chiude un capitolo della città di Lodi
“In questi giorni si chiude un triste capitolo per la nostra città che ci spinge a riflettere sull’importanza di in lavorare in rete con la Prefettura e con le forze dell’ordine, per evitare che episodi del genere si ripetano e per controllare che dietro a progetti di accoglienza non si nascondano solo occasioni di business senza scrupoli”.