Favorire la migrazione clandestina è un crimine universale

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Messaggioda Berto » mer nov 07, 2018 4:08 am

L'Onu adesso minaccia l'Italia: "Dl Sicurezza? Vi monitoriamo"
Bartolo Dall'Orto - Lun, 05/11/2018

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 97184.html


L'allarme dell'Unchr sul dl Sicurezza in discussione al Senato: "Monitoreremo attentamente l'impatto dei nuovi provvedimenti sulle persone sotto il nostro mandato"

L'Onu si immischia ancora negli affari italiani.

E lo fa attaccando a viso aperto il dl Sicurezza voluto e scritto dal ministro dell'Interno Matteo Salvini. Il decreto sta già facendo traballare il governo, con la folta truppa di inossidabili grillini pronti a non votare il testo così come partorito dal Viminale e dalla Commissione. E mentre il governo pensa a imporre la fiducia per blindare la norma, l'Unhcr sostiene che il dl "in materia di protezione internazionale e immigrazuione e sicurezza pubblica" rischia di ledere i diritti dei richiedenti asilo e dei rifugiati.

"Come già esplicitato nelle osservazioni e raccomandazioni dettagliate inviate al Governo e al Parlamento nelle ultime settimane - si legge nella nota diffusa dall'organizzazione dell'Onu - l'Unhcr intravede un rischio in particolare rispetto alle nuove misure relativi alla detenzione amministrativa in attesa dell'identificazione o dell'espulsione, le cosiddette procedure accelerate alla frontiera, e le domande d'asilo reiterate".

Insomma: quasi tutti. Il motivo? I provvedimenti ideati da Salvini "non forniscono garanzie adeguate, soprattutto per le persone vulnerabili e quelle con esigenze particolari, come per esempio le persone che hanno subito abusi e torture". L'Unhcr sottolinea poi che ai richiedenti asilo (ricordiamolo: solo nel 20% dei casi ottiene una forma di protezione internazionale) devono essere garantiti gli standard e i servizi nei centri di accoglienza perché "ospiteranno tutti i richiedenti asilo (tranne i minori non accompagnati) per l'intera durata della procedura d'asilo". Lamenta che questo sono posti in zone lontane dai "servizi di base", come se a crearli fosse stato il dl Sicurezza. E invece il quadro disegnato dall'Onu è il prodotto del sistema di accoglienza pensato e ideato dai governi (di sinistra) che si sono susseguiti dal 2014 ad oggi.

L'Unhcr critica inoltre il ridimensionamento del sistema Sprar compreso nel dl Sicurezza e "raccomanda che gli standard nel sistema di seconda accoglienza per i beneficiari di protezione internazionale, casi speciali e minori non accompagnati siano conservati". Legittimo, per carità. L'Onu definisce l'ex Sprar "un modello di buone pratiche di integrazione, ed è nell'interesse non solo dei rifugiati ma anche delle comunità che li ospitano che questo sia mantenuto". Non tutti la pensano così.

Diverso invece il discorso per quanto riguarda uno dei cardini del decreto di Salvini. Ovverto l'abolizione della protezione umanitaria a vantaggio di permessi per "casi speciali" più dettagliati del precedente documento, che veniva utilizzato con particolare facilità dalle Commissioni territoriali per concedere un paio di anni di documenti ai richiedenti asilo. Per ora l'Unhcr "prende atto dell'intenzione del Governo di regolamentare la protezione umanitaria", ma si aspetta "un approccio aperto all'applicazione delle nuove norme per garantire un sostegno alle persone più vulnerabili".

Attesa che si tradurrà in una sorta di controllo del Belpaese. L'Unhcr promette infatti che "monitorerà attentamente l'impatto dei nuovi provvedimenti sulle persone sotto il suo mandato". Il motivo? Molti richiedenti asilo, rifugiati e apolidi in tutto il Paese sarebbero "preoccupati per l'impatto negativo dei nuovi provvedimenti sulla loro situazione individuale".



Alberto Pento
L'ONU è uno strumento politico e un'arma militare in mano ai nazi maomettani che si servono dell'immigrazione per destabilizzare l'Occidente, in particolare l'Europa
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Messaggioda Berto » mer nov 07, 2018 4:09 am

Adesso gli studenti devono elencare "i benefici dell'immigrazione"
Giuseppe Aloisi - Lun, 05/11/2018

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 97286.html

Gli studenti dei licei italiani chiamati a misurarsi con l'immigrazione, ma per un libro di storia l'arrivo dei migranti comporta solo note positive

Alcuni libri destinati ai licei fanno misurare gli studenti con esercizi incentrati sull'immigrazione.

E fin qui, nulla di strano. Il quotidiano La Verità, però, ha deciso di spulciare pagina per pagina alcuni testi, riuscendo a evidenziare la presunta persistenza di una certa "propaganda migrazionista".

É il caso, per esempio, di "L' occhio della Storia. Corso integrato di storia e geografia" edito da Laterza e stilato da Andrea Giardina e Claudio Cerre. Tra i virgolettati riportati dal quotidiano diretto da Belpietro, quello secondo cui "oggi la scuola deve favorire l' integrazione dei figli degli immigrati e quindi la creazione di una società plurietnica e multiculturale". Saremmo, insomma, dalle parti dell'orientamento politico. Il testo in questione arriverebbe ad asserire quello che tanti leader politici, in questi ultimi anni, hanno sostenuto: l'arrivo dei migranti è la conditio sine qua non per la copertura delle future pensioni. I meccanismi pensionistici del Belpaese sarebbero destinati al fallimento "a meno che - si legge - non prosegua una immigrazione abbastanza consistente da ingrossare le classi in età lavorativa". Siamo alle solite, insomma. Solo che in questa circostanza, dovendoci studiare sopra, gli studenti potrebbero avere pochi margini di discussione.

Poi arriva tutta la parte dedicata alla bontà dei fenomeni migratori. I migranti, dicono gli autori, "per la maggior parte" sono "entrati in Italia legalmente, con un normale visto d' ingresso, ma poi non lo hanno rinnovato o non hanno chiesto il permesso di soggiorno". Un'affermazione quantomeno opinabile. Gli sbarchi, invece, sarebbero stati vittime di "cattiva informazione, molto allarmismo e dati spesso difficili da interpretare". La percezione che alcuni avrebbero su questi fenomeni sarebbe del tutto distorta, tanto che l'unica visione corretta sarebbe quella per cui i migranti "sono una risorsa per i Paesi di origine perché ne alimentano l' economia inviando denaro, le cosiddette "rimesse". I migranti sono una ricchezza anche per il Paese che li riceve perché rivitalizzano la struttura demografica - con nuovi nati e un incremento della popolazione giovanile - e sostengono l' economia". Sembra di assistere a un comizio elettorale? Ma c'è dell'altro.

C'è spazio pure per una sorta di elegia riservata alle invasioni barbariche, che vengono presentate come un modello positivo: "Questo fenomeno migratorio ha contribuito alla costruzione di quel mondo romano-barbarico che è alla base della nostra Europa, quella stessa Europa che oggi si sente spaventata e minaccia dall' arrivo di masse di migranti e rifugiati". Con buona pace, per farla corta, delle nostre radici e della nostra identità latina. Finita qui? Non proprio. Nel testo si trovano pure un altro paio di riferimenti: quello all'ostruzionismo sull'accoglienza del presidente dell'Ungheria e quello, fotografico, inerente il Festival Sabir, una manifestazione a favore dell'immigrazione organizzata da Caritas, Arci, Cgil ecc...

Il libro sembrerebbe voler rispondere a molte domande sul futuro dell'Europa. Risposte cui gli studenti possono attingere. Al lettore il compito di valutare se i punti di vista elencati siano corretti o no.
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Messaggioda Berto » mer nov 07, 2018 4:11 am

Adesso gli studenti devono elencare "i benefici dell'immigrazione"
Giuseppe Aloisi - Lun, 05/11/2018

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 97286.html

Gli studenti dei licei italiani chiamati a misurarsi con l'immigrazione, ma per un libro di storia l'arrivo dei migranti comporta solo note positive

Alcuni libri destinati ai licei fanno misurare gli studenti con esercizi incentrati sull'immigrazione.

E fin qui, nulla di strano. Il quotidiano La Verità, però, ha deciso di spulciare pagina per pagina alcuni testi, riuscendo a evidenziare la presunta persistenza di una certa "propaganda migrazionista".

É il caso, per esempio, di "L' occhio della Storia. Corso integrato di storia e geografia" edito da Laterza e stilato da Andrea Giardina e Claudio Cerre. Tra i virgolettati riportati dal quotidiano diretto da Belpietro, quello secondo cui "oggi la scuola deve favorire l' integrazione dei figli degli immigrati e quindi la creazione di una società plurietnica e multiculturale". Saremmo, insomma, dalle parti dell'orientamento politico. Il testo in questione arriverebbe ad asserire quello che tanti leader politici, in questi ultimi anni, hanno sostenuto: l'arrivo dei migranti è la conditio sine qua non per la copertura delle future pensioni. I meccanismi pensionistici del Belpaese sarebbero destinati al fallimento "a meno che - si legge - non prosegua una immigrazione abbastanza consistente da ingrossare le classi in età lavorativa". Siamo alle solite, insomma. Solo che in questa circostanza, dovendoci studiare sopra, gli studenti potrebbero avere pochi margini di discussione.

Poi arriva tutta la parte dedicata alla bontà dei fenomeni migratori. I migranti, dicono gli autori, "per la maggior parte" sono "entrati in Italia legalmente, con un normale visto d' ingresso, ma poi non lo hanno rinnovato o non hanno chiesto il permesso di soggiorno". Un'affermazione quantomeno opinabile. Gli sbarchi, invece, sarebbero stati vittime di "cattiva informazione, molto allarmismo e dati spesso difficili da interpretare". La percezione che alcuni avrebbero su questi fenomeni sarebbe del tutto distorta, tanto che l'unica visione corretta sarebbe quella per cui i migranti "sono una risorsa per i Paesi di origine perché ne alimentano l' economia inviando denaro, le cosiddette "rimesse". I migranti sono una ricchezza anche per il Paese che li riceve perché rivitalizzano la struttura demografica - con nuovi nati e un incremento della popolazione giovanile - e sostengono l' economia". Sembra di assistere a un comizio elettorale? Ma c'è dell'altro.

C'è spazio pure per una sorta di elegia riservata alle invasioni barbariche, che vengono presentate come un modello positivo: "Questo fenomeno migratorio ha contribuito alla costruzione di quel mondo romano-barbarico che è alla base della nostra Europa, quella stessa Europa che oggi si sente spaventata e minaccia dall' arrivo di masse di migranti e rifugiati". Con buona pace, per farla corta, delle nostre radici e della nostra identità latina. Finita qui? Non proprio. Nel testo si trovano pure un altro paio di riferimenti: quello all'ostruzionismo sull'accoglienza del presidente dell'Ungheria e quello, fotografico, inerente il Festival Sabir, una manifestazione a favore dell'immigrazione organizzata da Caritas, Arci, Cgil ecc...

Il libro sembrerebbe voler rispondere a molte domande sul futuro dell'Europa. Risposte cui gli studenti possono attingere. Al lettore il compito di valutare se i punti di vista elencati siano corretti o no.


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Messaggioda Berto » mer nov 07, 2018 4:14 am

Favoreggiamento dell’immigrazione clandestina: arrestato ex vice prefetto di Savona
ELENA ROMANATO
2018/11/06

https://www.lastampa.it/2018/11/06/savo ... agina.html

Un ex vice prefetto di Savona, Andrea Giangrasso, 69 anni, è stato arrestato questa mattina all’alba dai carabinieri nell’ambito di un’indagine che andava avanti da mesi. I militari gli contestano l’accusa di favoreggiamento alla permanenza di immigrati clandestino i sul territorio, falso ideologico per induzione e falso materiale.
L’ex vice prefetto (ora in pensione) è stato arrestato su un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice delle indagini preliminari Fiorenza Giorgi su richiesta del pubblico ministero Giovanni Battista Ferro. Perquisizioni sono in corso da parte dei carabinieri. Indagati anche un medico di Savona, Paolo Rossi, e un consulente del lavoro, Matteo Riccio, finalese. E con loro un ex albergatore di Pietra Ligure, Massimo Aresta, un egiziano abitante a Savona, Moustafa Salam, e un suo connazionale, Ibrahim Bedir, già coinvolti nell’indagine che un anno fa era sfociata in una decina di arresti. Quest’ultimo, Bedir, che per la vecchia vicenda è agli arresti domiciliari, sarebbe stato il regista dell’ingresso di suoi connazionali in Italia, trovando una sponda in prefettura nel funzionario finito in manette oggi e potendo contare sulla sua esperienza e conoscenza delle complesse normative legate ai flussi migratori .

La vicenda risaliva agli anni 2013 e 2014 quando il funzionario della prefettura era ancora in servizio. Secondo le contestazioni dei carabinieri sarebbe stato il punto di riferimento di un meccanismo che consentiva a immigrati clandestini di sanare la propria posizione e ottenere permessi di soggiorno per motivi di lavoro. Una forzatura delle procedure, sempre secondo quanto ricostruito dagli investigatori, coordinati dal capitano Alberto Azara, comandante del nucleo investigativo provinciale, che si sarebbe compiuta attraverso anche l’esibizione di certificati medici falsi e redatti da un medico compiacente. Sarebbero dodici i casi irregolari monitorati dai militari in mesi di indagini, pedinamenti, appostamenti, con scatti di fotografie, filmati. Giangrasso aveva conosciuto Bedir quando quest’ultimo si era rivolto alla prefettura per regolarizzare la posizione del figlio.
Da lì sarebbe nata un’amicizia e una collaborazione tra i due che avrebbe portato il vice prefetto a dargli una mano nella gestione delle pratiche riguardanti gli immigrati. In cambio, secondo la ricostruzione dei carabinieri, il funzionario della prefettura avrebbe ricevuto di tanto in tanto dei regali, come il biglietto per le partita della Juventus, il gadget elettronico, un lavoro di manutenzione in casa.

Gli stranieri coinvolti in questo giro di permessi di soggiorno ottenuti irregolarmente (con la questura di Savona e la direzione territoriale del Lavoro completamente estranee, ma a loro volta indotte all’errore dalle documentazioni che solo apparentemente erano regolari) avrebbero pagato a Bedir denaro per arrivare in Italia con i flussi migratori e poi, per rimanerci non da clandestini, altri soldi che servivano a versare i contributi all’Inps per attività lavorative stagionali.
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Messaggioda Berto » dom nov 25, 2018 10:19 pm

???

Migranti, gruppo di esperti Onu accusa il governo: "Criminalizza le ong"
2018/11/22

https://www.repubblica.it/cronaca/2018/ ... fcQ0V6Dnlw

Le nuove critiche sulle politiche per l'accoglienza dopo l'inchiesta con sequestro della nave Aquarius

Il governo italiano criminalizza le ong. L'accusa arriva da un gruppo di esperti indipendenti Onu (gli Special rapporteurs) all'indomani dell'inchiesta con sequestro della nave Aquarius per lo smaltimento di scarti e vestiti infetti dei migranti come rifiuti ordinari. Il pool di esperti esprime preoccupazione "per le continue campagne diffamatorie contro le organizzazioni della società civile impegnate in operazioni di ricerca e salvataggio nel Mediterraneo, così come la criminalizzazione del lavoro dei difensori dei diritti dei migranti".

Il governo italiano - denunciano gli esperti Onu - ha reso quasi impossibile per le navi delle Ong continuare a salvare i migranti nel Mar Mediterraneo. Questo ha comportato un aumento dei migranti che muoiono in mare o che scompaiono. Gli esperti Onu hanno contattato il governo italiano in merito alle loro preoccupazioni e "attendono una risposta".

"Il governo deve rispettare i valori sanciti dalla Costituzione italiana e gli impegni internazionali sottoscritti", avvertono.

Caso Aquarius, guerra alle ong con un cavillo
di GIANLUCA DI FEO

Per gli esperti Onu "l'abolizione dello status di protezione umanitaria, l'esclusione dei richiedenti asilo dall'accesso ai centri di accoglienza incentrati sull'inclusione sociale e la durata prolungata della detenzione nei Cie minano fondamentalmente i principi internazionali dei diritti umani e condurranno certamente a violazioni di diritti umani internazionali".

Da Riace a Lodi, il muro del cavillo per fermare l'immigrazione
di ALESSANDRA ZINITI

"Da quando è entrato in carica nel giugno 2018 - proseguono - il nuovo governo italiano ha attuato le misure anti migranti per cui si batteva. Il Decreto legge sicurezza arriva mentre in Italia c'è un clima di odio e discriminazione, sia nei confronti dei migranti e di altre minoranze, sia nei confronti della società civile e dei privati che difendono i diritti dei migranti. Durante la recente campagna elettorale, alcuni politici hanno alimentato discorsi che abbracciavano spudoratamente la retorica razzista e xenofoba anti-immigrati e anti-stranieri. Le persone di origine africana e rom sono state particolarmente colpite. Durante e subito dopo la campagna elettorale, le organizzazioni della società civile hanno registrato 169 episodi di matrice razzista, 126 dei quali riguardano l'incitamento all'odio razziale, anche in manifestazioni pubbliche. In 19 casi si sono registrati episodi di violenza".
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Messaggioda Berto » sab dic 08, 2018 9:47 pm

Finalmente i complici europei nazi comunisti degli scafisti africani nazi maomettani chiudono bottega e mettono in disarmo il loro criminale barcone che ci portava la morte in casa


Svizzera: negata bandiera alla nave Aquarius di Medici senza frontiere
EUROPA UE, NEWS
martedì, 4, dicembre, 2018

http://www.imolaoggi.it/2018/12/04/sviz ... pwsMcn-jqQ

Il governo della Svizzera ha negato la bandiera elvetica alla nave Aquarius, gestita da Medici senza frontiere (Msf) e SOS Mediterranee, come invece avevano chiesto alcuni deputati. Dopo la decisione di Panama di ritirare i suoi documenti alla Aquarius tre parlamentari svizzeri (un socialista, un liberal-radicale e un centrista) avevano chiesto a fine settembre al loro paese di concedere la bandiera svizzera a fini umanitari, come consente la legge sulla navigazione.
Con un parere reso il 30 novembre e pubblicato sul sito del Parlamento svizzero, il governo spiega che le operazioni di soccorso ai migranti nel Mediterraneo hanno bisogno di un ”approccio coordinato di lungo termine” sulla questione dell’ammissione dei rifugiati, ”fondato su una ripartizione equa delle responsabilità”.
Berna ritiene che non basti ”compiere dei negoziati ad hoc per ogni nave che trasporta persone in situazione di emergenza” e chiede che ”venga trovata una soluzione europea percorribile che rispetti le regole di soccorso in mare e garantisca dei porti di sbarco sicuri, come pure un meccanismo di ripartizione delle persone che sbarcano”.
”Di conseguenza il Consiglio federale (cioè il governo – ndr) ritiene che non è in condizioni di applicare alla nave Aquarius la clausola di eccezione della legge sulla navigazione marittima”, conclude. (IL NORD)


Aquarius chiude i battenti. L’imbarcazione non svolgerà più operazioni di soccorso in mare.
6 dicembre 2018

https://www.ogginotizie.it/aquarius-chi ... so-in-mare

Sei in: Home / Edizione Nazionale / Aquarius chiude i battenti. L’imbarcazione non svolgerà più operazioni di soccorso in mare.
Lo rende noto l’ufficio stampa di Mfs

L’imbarcazione delle ong Medici Senza Frontiere (Msf) e Sos Mediterranee non svolgerà più operazioni di soccorso in mare.

“Dopo due mesi in porto a Marsiglia senza riuscire a ottenere una bandiera, e mentre uomini, donne e bambini continuano a morire in mare, Msf e Sos Mediterranee sono costrette a chiudere le attività della nave Aquarius. Una scelta dolorosa, ma purtroppo obbligata, che lascerà nel Mediterraneo più morti evitabili, senza alcun testimone”.

“In un crescente clima di criminalizzazione dei migranti e di chi li aiuta, si perde di vista il principio stesso di umanità”, dichiara Claudia Lodesani di Mfs.”Finché le persone continueranno a morire in mare o a subire atroci sofferenze in Libia, cercheremo nuovi modi per fornire loro l’assistenza umanitaria e le cure mediche di cui hanno disperatamente bisogno”.

Gabriele Eminente, direttore generale di Msf: “È un giorno buio. Non solo l’Europa ha fallito nel garantire la necessaria capacità di ricerca e soccorso, ma ha anche sabotato chi cercava di salvare vite umane. La fine di Aquarius vuol dire più morti in mare, più morti evitabili che avverranno senza alcun testimone”.

Nel proprio comunicato Msf sottolinea che: “Gli Stati membri dell’Europa hanno alimentato terribili sofferenze consentendo alla guardia costiera libica di intercettare più di 14mila persone in mare e riportarle forzatamente in Libia, in aperta violazione del diritto internazionale. Ma nel 2015, l’Europa aveva preso un impegno al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite: nessuna persona soccorsa in mare sarebbe stata costretta a tornare in Libia”. Con l’interruzione delle attività da parte delle Aquarius, non ci saranno più navi nel Mediterraneo impegnate a soccorrere le imbarcazioni di migranti? Msf rileva che “nonostante i recenti sforzi di altre organizzazioni, non c’è un’adeguata capacità di ricerca e soccorso nel Mediterraneo centrale”.
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Re: Favorire la migrazione clandestina è un crimine universa

Messaggioda Berto » sab dic 08, 2018 9:48 pm

Conte interviene alla 73esima Assemblea Generale dell'ONU
https://www.youtube.com/watch?v=qyQM8pc ... ture=share


Migrare e invadere la casa e il paese altrui non è un diritto ma un crimine, ed è un dovere impedirlo
viewtopic.php?f=205&t=2813
https://www.facebook.com/permalink.php? ... 7003387674
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Favorire la migrazione clandestina è un crimine universale

Messaggioda Berto » sab dic 08, 2018 10:05 pm

"Lucano lucrava sui migranti anche per ottenere voti"
Luca Fazzo - Sab, 08/12/2018

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... Q2aadfyD_Y

Il Riesame sul sindaco di Riace: "Non può gestire denaro pubblico, viola la legge con naturalezza"

«Soltanto di Città Futura sono 100 voti, mi sono fatto un conto, tutti quelli che lavoriamo». Parola di Mimmo Lucano, sindaco di Riace divenuto un eroe dell'accoglienza prima e dopo l'arresto chiesto e ottenuto nei suoi confronti dalla Procura di Locri per una lunga serie di reati.

Dopo la revoca degli arresti domiciliari, Lucano si sta esibendo in una lunga serie di esternazioni. Ora la sentenza del tribunale di Reggio Calabria che gli ha revocato i domiciliari ma ha confermato la gravità delle prove contro di lui rivela aspetti inediti e sconcertanti della disinvoltura con cui il primo cittadino di Riace ha trasformato i fondi per l'accoglienza dei migranti in una formidabile macchina di consenso elettorale. I fini di Lucano saranno stati anche nobili, scrivono i giudici nella sentenza, ma intanto ha pensato anche e robustamente ai fatti propri: «Ad un certo punto ha perso la bussola ed il senso dell'orientamento della legalità, tanto da far prevalere sugli scopi e le ragioni umanitarie la voglia di apparire e di presentare all'esterno un sistema che era tutt'altro che perfetto» si legge nella sentenza firmata dal presidente della sezione, il giudice Tommasina Cotroneo.

Le motivazioni della sentenza erano state depositate già da settimane, ma i difensori di Lucano si erano ben guardati dal divulgarle: perché se da un lato trasformavano in un semplice divieto di dimora gli arresti domiciliari disposti a carico di Lucano, sancivano esplicitamente la gravità degli elementi d'accusa a carico del sindaco. E aggiungevano, come si scopre ora, nuovi dettagli oltre a quelli contenuti nell'ordinanza di custodia eseguita a suo carico all'inizio di ottobre. Ma ieri sera a divulgare l'ordinanza (che anche la magistratura reggina aveva rifiutato di rendere nota) provvedono due piccoli siti locali, ilDispaccio.it e laCnews24.it. E si capisce perché i legali di Lucano avevano evitato di far girare il documento.

«Lucano - scrive il tribunale - non può gestire la Cosa pubblica né gestire denaro pubblico mai ed in alcun modo. Egli è totalmente incapace di farlo e, quel che ancor più rileva, in nome di principi umanitari ed in nome di diritti costituzionalmente garantiti viola la legge con naturalezza e spregiudicatezza allarmanti». Dagli atti, scrive il giudice, emerge «un Lucano afflitto da una sorta di delirio di onnipotenza e da una volontà pervicace ed inarrestabile di mantenere quel sistema Riace rilucente all'esterno, ma davvero opaco e inverminato da mille illegalità al suo interno».

Nell'ordinanza vengono riportare intercettazioni inedite in cui si scopre che uno dei criteri impiegati da Lucano nel distribuire i fondi della accoglienza era la «redditività» in termini di voti. Lucano calcolava i voti «che gli sarebbero derivati dalle persone impiegate presso le associazioni e/o destinatarie di borse lavoro e prestazioni occasionali; persone, molte delle quali, inutili a fini lavorativi o addirittura non espletanti l'incarico loro affidato, sovrabbondanti rispetto ai bisogni, eppure assunte o remunerate anche in via occasionale per il ritorno politico-elettorale». In una conversazione registrata dalla Guardia di finanza di Locri, il sindaco è esplicito sino alla brutalità: «Devo vedere le elezioni comunali di Riace, l'integrazione dei rifugiati, hai capito in quale ottica ragiono io?».

I giudici si soffermano «sul brulicare di stratagemmi, emerso a piene mani dall'indagine, al fine di coprire i buchi contabili e giustificare le spese a seguito della chiesta rendicontazione da parte della Prefettura». E concludono: «Non può limitarsi il Lucano nel suo delirio di onnipotenza ed è per questo che è socialmente pericoloso e non gli può essere consentito di ricoprire cariche pubbliche e di gestire denaro pubblico».




La finta accoglienza pagava pure casa alla figlia di Lucano
2018/12/10

https://www.recnews.it/2018/12/10/la-fi ... -di-lucano

Il Tribunale del Riesame parla chiaro: il sistema Riace ha garantito tornaconti anche ai familiari dell’ex sindaco. Benefits anche per gli amici, ospitati all’interno delle case che dovevano essere per i migranti

La relazione del Tribunale dei Riesame di cui abbiamo già dato conto, oltre ad ampliare il quadro di per sé già allarmante profilato dalla Procura di Locri, fuga ogni dubbio sul fatto che il sindaco di Riace abbia tratto vantaggi personali dal Sistema che lui stesso ammetteva fosse tale: “Non dobbiamo perderli i soldi della Prefettura – dice alla fidata Cosimina Ierinò chiamata a ricucire gli ammanchi delle rendicontazioni – dobbiamo studiare un sistema. Gli spariamo pure due-tremila euro al mese…assistenti sociali, addetti alla rendicontazione, assistente legale”.

Il “pericoloso” Lucano, come lo definiscono gli inquirenti, è pronto a tutto. In gioco c’è l’immagine costruita a fatica (“dobbiamo fare una bella realtà perché viene l’ambasciatore greco”), ma anche la salvezza dai controlli dell Guardia di Finanza che si facevano via via sempre più frequenti: “Diciamogli che” era il mantra che metteva d’accordo tutti: lo stesso Lucano, impiegati e presidenti delle associazioni preposte all’accoglienza. E’ nel corso di uno di questi colloqui per accordarsi sull’immagine da restituire che uno degli indagati ammette i bonifici inviati per coprire le spese abitative della figlia di Lucano, Martina, universitaria fuori sede.

“Hanno accertato gli operanti documentalmente – scrivono i giudici – che a far data dal 4 gennaio 2015 fino al 16 novembre 2016, Zurzolo (colui che effettuava i bonifici per Martina Lucano, ndr) aveva effettuato versamenti per complessivi 9200 euro per il pagamento del canone di locazione in favore della figlia dell’indagato. Si tratta di bonifici di 400 euro cadauno per “canone affitto Lucano Martina“. “Lui a me il favore me lo ha fatto – dice Zurzolo a un altro indagato – ma io poi non sono rimasto indietro, gli ho mandato miei attrezzi, miei operai, lui queste cose se le dimentica”. “Quando gli facevi i bonifici alla figlia pure“, è la risposta di Ammendolia. “I bonifici che gli facevo alla figlia ogni mese”, conferma Zurzolo.

Una seconda forma di utile veniva generata dalle case che dovevano essere destinate ai migranti. “La gestione allegra e senza misura del denaro pubblico – sottolineano ancora i giudici – trova peraltro riscontro riguardo a talune case (Atena, Piazza e Lollo), non destinate all’accoglienza dei rifugiati e degli immigrati, ma destinate a una sorta di asserita politica dell’accoglienza e utilizzate per ricevere ospiti del Lucano provenienti da ogni parte d’Italia in occasione delle manifestazioni estive, come il Riace film festival o la festa patronale”.

“Sapete invece a me cosa mi preoccupa di più della rendicontazione e cose varie? Le due case Atena e Piazza”, dice Cosimina Ierinò a Lucano e a un’altra interlocutrice. “Ma tu metti paura agli stupidi così, sembra che ti cali il pane Cosimina, ma che cazzo dici? Quelle là neanche risultano da nessuna parte”, è una delle tante ammissioni di Lucano che, in netta discordanza con quanto continua a professare, per gli uomini e donne di Legge valgono più di mille premi e convegni facciata.
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Re: Favorire la migrazione clandestina è un crimine universa

Messaggioda Berto » mer dic 12, 2018 10:38 pm

Migranti, altri guai per l'ong "Open arms" Per i pm c'è "violenza contro il governo"
Luca Fazzo - Mer, 12/12/2018

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... GeAEe9E55c

La Procura di Ragusa: il Viminale è parte lesa della nave spagnola

Non solo favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, che è l'accusa già più volte contestata alle associazioni di volontari che soccorrono migranti in mare.

Ai responsabili di Open Arms la Procura di Ragusa contesta, a chiusura delle indagini sui «salvataggi» effettuati nel marzo 2018, anche l'accusa di violenza privata ai danni del governo italiano, ed in particolare del ministero degli Interni. Rifiutando di seguire le indicazioni che venivano loro fornite, e presentandosi con il carico di profughi a Pozzallo, di fatto Open Arms avrebbe costretto con la forza le autorità italiane ad accogliere 216 migranti che secondo il governo dovevano essere consegnati ad un altro paese: violando così le prerogative del Viminale (e le disposizioni del ministro dell'epoca: che era ancora il pd Marco Minniti).

L'inedita accusa è contenuta nel provvedimento che il procuratore della Repubblica di Ragusa, Fabio D'Anna, e il pm Santo Fornasier hanno notificato ieri ai due dirigenti della Ong spagnola - il comandante della nave, Marc Reig Creus, e la responsabile delle operazioni Ana Isabel Montes Mier - nonché al ministero dell'Interno, individuato come parte offesa della vicenda. Al centro della vicenda ci sono i due interventi che la nave dei volontari effettua il 15 marzo al largo delle coste libiche. La nave viene autorizzata dall'Imrcc di Roma, la centrale di coordinamento dei salvataggi, a soccorrere un gommone, individuato col codice Sar 166. Ma di loro iniziativa i volontari decidono di intervenire in aiuto di un altro gommone in difficoltà, il Sar 164, nonostante le indicazioni contrarie dell'Imrcc. Inoltre, si legge nell'avviso di fine indagini, il reato consiste «una volta giunti in prossimità del più vicino porto di La Valletta per effettuare il soccorso medico di alcuni migranti, nell'omettere volutamente di richiedere alle autorità maltesi l'autorizzazione allo sbarco ovvero l'indicazione di un porto sicuro, nonostante a ciò sollecitati sia dalle autorità italiane che dalle autorità spagnole, e da ultimo decidendo di dirigersi verso le acque territoriali italiane».

I vertici di Open Arms erano stati accusati dalla Procura di Catania di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e di associazione per delinquere. Questa seconda accusa era caduta e il fascicolo era stato trasmesso per competenza alla Procura di Ragusa: che ha deciso di contestare il nuovo reato di violenza privata, trasformando il ministero dell'Interno in vittima degli sbarchi illegali.
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Re: Favorire la migrazione clandestina è un crimine universa

Messaggioda Berto » mer dic 19, 2018 7:17 am

La sinistra regalò 40mila permessi ai migranti. Ma solo 3.600 lavorano
Giuseppe De Lorenzo - Mar, 18/12/2018

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 18250.html

Salvini limita il ricorso al permesso di soggiorno umanitario. La sinistra protesta ma chi l'ha avuto non è stato integrato col rischio di finire nella criminalità

Il permesso di soggiorno umanitario era diventato una sorta di "tana libera tutti". Quei richiedenti asilo che non ottenevano la protezione internazionale o lo status di rifugiato, spesso si trovavano in tasca un permessino biennale giustificato dalle più svariate ipotesi.

Qualcosa come 40mila clandestini trasformati con una firma in regolari e poi abbandonati a loro stessi senza reali prospettive d'integrazione.

Questo è, o meglio era, il sistema tenuto in piedi per tre anni dai governi a guida Pd. Nell'era Renzi, Letta e Gentiloni le commissioni territoriali per il diritto d'asilo hanno licenziato migliaia di permessi di soggiorno per motivi umanitari. Nel 2014 il 28% dei richiedenti ottenevano questo tipo di documento. Nel 2015 il 22%. Nel 2016 il 21% e nel 2017 il 25%. Questa "ampia discrezionalità" era una peculiarità tutta italiana, visto che mentre Roma "regalava" tutele umanitarie il resto delle capitali Ue lo utilizzava solo in forma residuale.

Con l'arrivo di Salvini al Viminale le cose sono cambiate un po'. Le direttive inviate alle commissioni hanno imposto maggior rigidità nelle valutazioni e magicamente i permessi di soggiorno sono crollati prima al 13% (ottobre) e poi al 5% (novembre) del totale dei richiedenti asilo. Un'inezia, rispetto al passato. Poi il dl Sicurezza ha ristretto definitivamente la concessione del documento, limitandone le situazioni di applicazione: se in passato per riconoscere la protezione era sufficiente la generica (e indefinita) previsione dei "seri motivi di carattere umanitario", oggi i diritti assicurati devono essere concreti e reali. E vengono elencati dettagliatamente nella norma.

La sinistra lamenta il rischio che i migranti cui verrà negata la tutela umanitaria diventino fantasmi irregolari che si aggirano per le città nostrane senza arte né parte. "Finiranno in mezzo a una strada", dicono. "Aumenteranno i clandestini", ripetono. Impossibile escluderlo, certo. Ma occorre fare due considerazioni. La prima: "fantasmi" lo erano anche ai tempo dei documenti regalati a tutti. Il ministero fa sapere infatti che su circa 40mila tutele umanitarie riconosciute dalle commissioni territoriali negli ultimi tre anni, solo 3.200 sono poi state convertite in permessi di lavoro. Tradotto: la maggior parte degli immigrati con quel tipo di documento sono rimasti nel Belpaese senza fare un bel niente. Regolari sì, ma comunque disoccupati, criminali o senzatetto. In alcuni casi sono diventati stupratori o assassini senza pietà, come insegnano le violenze di Rimini, a Pamela Mastropietro o a Desirée Mariottini. Anche l'aspirante terrorista dell'Isis di bari aveva ottenuto un soggiorno facile.

Il nullaosta umanitario non ha prodotto dunque alcuna inclusione sociale o lavorativa automatica dello straniero. Anzi. Tutto il contrario. Dunque perché ridurne l'applicazione? Semplice (e qui siamo alla seconda considerazione): i "fantasmi" col permesso regolare non si possono espellere, se non hanno documenti in tasca invece sì. Semplice. Stringere le maglie permetterà di assicurare diritti "concreti e reali" ai migranti che ne hanno davvero diritto e cacciare tutti gli altri.

Resteranno ancora nel Belpaese "le vittime di tratta, le vittime di violenza domestica o di grave sfruttamento lavorativo, chi versa in condizioni di salute di eccezionale gravità, chi non può rientrare nel proprio Paese perché colpito da gravi calamità, chi compie atti di particolare valore civile, nonché coloro i quali, pur non avendo i requisiti per il riconoscimento di una forma di protezione internazionale, corrono comunque il rischio, in caso di rimpatrio, di subire gravi persecuzioni o di essere sottoposti a torture". Saranno esclusi, per esempio, quei migranti che lamentavano di essere in fuga dalla "setta" degli Ogboni che per la Cassazione nient'altro è che una normale "confraternita".

E sarà finalmente la fine di una peculiarità tutta italiana.
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