Favoreggiamento ai clandestini Manette per il sindaco di RiaceLuca Romano - Mar, 02/10/2018
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 83097.html Mimmo Lucano è finito in manette nell'operazione "Xenia" della Guardia di Finanza. È il paladino dell'accoglienza
Alla fine sono scattate le manette. Domenico Lucano, il sindaco di Riace pro-accoglienza, è stato arrestato dalle fiamme gialle. A portarlo in manette è stata l'operazione Xenia.
Le accuse sono di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e fraudolento affidamento diretto del servizio per la raccolta dei rifiuti.
A spiegare l'operazione è stata una nota della procura di Locri: "I finanzieri del Gruppo di Locri hanno eseguito, alle prime luci dell'alba, un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Locri, che dispone gli arresti domiciliari nei confronti di Domenico Lucano, sindaco del Comune di Riace e il divieto di dimora per la sua compagna, Tesfahun Lemlem, nell'ambito dell'operazione denominata 'Xenia'". Di fatto questo arresto arriva dopo le indagini sulla gestione dei finanziamenti erogati dal Viminale proprio per l'accoglienza dei rifugiati. Lo scorso agosto il sindaco aveva protestato per i tagli e per il ritardi nell'erogazione dei fondi da parte del ministero. Molto vicino a Roberto Saviano più volte ha messo nel mirino il ministro degli Interni, Matteo Salvini, per le sue politiche per frenare i flussi legati all'immigrazione.
Intanto il gip di Locri Domenico Croce ha però rigettato sette delle accuse ipotizzate nei confronti di Lucano. Tra le accuse che sono state "smontate" dal Gip ci sono l’associazione a delinquere alla truffa aggravata, il falso al concorso in corruzione, l’abuso d’ufficio alla malversazione. E il pm di fatto afferma che il Gip su questo caso si è limitato a fornire un "acritico recepimento delle conclusioni raggiunte all’esito di una lunga attività della Gdf di Locri. Sulla gestione dei fonti destinati ai migranti il magistrato rileva che benché siano emerse diffuse e gravi irregolarità e una gestione tutt’altro che trasparente, il diffuso malcostume emerso nel corso delle indagini non si è tradotto in alcuna delle ipotesi delittuose ipotizzate".
Ecco i REATI contestati al sindaco di RIACE, alla corte del quale sfilavano SAVIANO, LERNER, BOLDRINI e compagni:https://www.facebook.com/comitatocittad ... 1995609779 - finti matrimoni per far restare i migranti in Italia;
- fatture false per gonfiare i costi dell'accoglienza;
- appalti fraudolenti per la gestione dei rifiuti;
- affidi irregolari per la gestione dell'accoglienza.
Ma per loro è un IDOLO da incensare dedicandogli fiction televisive e riviste internazionali. Perchè per loro è così che si deve amministrare: fregando soldi allo Stato per foraggiare gli amici lucrando su dei poveri disgraziati...
Riace, il sindaco Lucano intercettato: «Vado contro queste leggi balorde»«Il sindaco di Riace Domenico Lucano organizzava nozze di convenienza tra riacesi e straniere»
https://www.ilmessaggero.it/primopiano/ ... 11725.htmlPer la procura di Locri, il sindaco di Riace Domenico Lucano manifestava «particolare spregiudicatezza, nonostante il ruolo istituzionale rivestito, nell'organizzare veri e propri 'matrimoni di convenienza' tra cittadini riacesi e donne straniere al fine di favorire illecitamente la permanenza di queste ultime nel territorio italiano». È quanto risulta dalle carte dell'inchiesta che ha portato ai domiciliari il primo cittadino per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
Secondo l'accusa, «il sindaco Lucano, unitamente alla sua compagna Tesfahun Lemlem» ha «architettato degli espedienti criminosi, tanto semplici quanto efficaci, volti ad aggirare la disciplina prevista dalle norme nazionali per ottenere l'ingresso in Italia».
«Proprio per disattendere queste leggi balorde vado contro la legge», dice in un colloquio intercettato dalla Guardia di finanza. Lucano parla del caso di una donna cui è stato rifiutato per tre volte il permesso di soggiorno: «Io la carta d'identità gliela faccio, sono un fuorilegge. Non mando neanche i vigili, mi assumo io la responsabilità. La iscriviamo subito. Fino ad ora la carta d'identità l'ho fatta così».
Il sindaco di Riace Domenico Lucano ha dimostrato una «spigliatezza disarmante, nonostante il ruolo istituzionale rivestito», nell'ammettere «pacificamente più volte, e in termini che non potevano in alcun modo essere equivocati, di essersi reso materialmente protagonista ed in prima persona adoperato, ai fini dell'organizzazione di matrimoni 'di comodo'», afferma il procuratore di Locri Luigi D'Alessio, in una nota.
Al riguardo viene riportato un dialogo intercettato dalla Guardia di finanza sul matrimonio di una cittadina straniera cui era già stato negato per tre volte il permesso di soggiorno. «Lei - dice Lucano - ha solo la possibilità di tornare in Nigeria. Secondo me l'unica strada percorribile, che lei si sposa! Io sono responsabile dell'ufficio anagrafe, il matrimonio te lo faccio immediatamente con un italiano. Mi fa un atto notorio dove dice che è libera e siccome è richiedente asilo non vado ad esaminare i suoi documenti perché uno che è in fuga dalle guerre non ha documenti. Se succede questo in un giorno li sposiamo».
Il blog delle stelle - Riace non era un modello: è finita l'era del business dell'immigrazionedi MoVimento 5 Stelle
di Carlo Sibilia, sottosegretario al Ministero degli Interni
https://www.ilblogdellestelle.it/2018/1 ... l?s=wslink"Zero fondi per Riace. Abbiamo deciso di ridurre a zero la speculazione sull’accoglienza. Per Riace non ci sono coperture e il nostro governo si è posto l’obiettivo di eliminare i finanziamenti a pioggia in tema di politiche migratorie". Queste le mie dichiarazioni rese in occasione della visita in Calabria il 6 agosto scorso. Oggi, dopo l'arresto del sindaco di Riace nell'ambito dell'operazione Xenia effettuata dalla Guardia di Finanza, sono più comprensibili.
Il sistema dell'accoglienza targato Pd ha creato più indagati che integrati. Il governo del cambiamento ha dichiarato guerra al business dell'immigrazione. Nel DL sicurezza ci saranno già risposte importanti.
In primis operiamo una stretta doverosa sui controlli delle spese di danari pubblici.
Grazie alla nostra azione non sentiremo mai più frasi come “Con gli immigrati si fanno molti più soldi che con la droga” uscire dalla bocca dei malavitosi.
Deve chiudersi l'era in cui associamo l'integrazione a "Mafia Capitale" o all'inchiesta su consorzio "Maleventum" dove secondo i pm è emerso un “sistema criminale” che faceva affari sulle assegnazioni pilotate dei migranti, sul sovraffollamento dei centri, sulla falsa attestazione di presenze degli ospiti, con la connivenza di alcuni pubblici dipendenti. Fino ad arrivare alle indagini odierne per "favoreggiamento dell'immigrazione clandestina".
Un'economia drogata che ha avuto ripercussioni folli sulle casse dei comuni, alcuni dei quali hanno trascurato servizi essenziali come rifiuti, mensa scolastica, trasporto pubblico per concentrarsi sugli appetitosi finanziamenti a pioggia.
Con noi finisce tutto questo. Ora le cooperative avranno l'obbligo di rendicontare i fondi ricevuti fino all'ultimo centesimo. E' finita l'era del business dell'immigrazione. Nessuno vuole scappare da un paese in cui si trova bene.
Bisogna fare di tutto per stringere accordi con i paesi di provenienza dei migranti e rendere le vite delle persone più sicure e degne di essere vissute.
Immigrazione, è stato arrestato il sindaco di Riace Domenico Lucanohttps://www.tpi.it/2018/10/02/arrestato-sindaco-riace Il sindaco di Riace, Domenico Lucano, è agli arresti domiciliari dall’alba di martedì 2 ottobre 2018. Lucano è accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
L’indagine, coordinata dalla Procura di Locri, verte sulla gestione dei finanziamenti erogati dal ministero dell’Interno e dalla Prefettura di Reggio Calabria al Comune di Riace, per l’accoglienza dei rifugiati e dei richiedenti asilo politico.
Nell’ambito dell’operazione, denominata “Xenia”, è stato disposto anche il divieto di dimora per la compagna del sindaco, Tesfahun Lemlem, nell’ambito dell’operazione .
Domenico Lucano (chi è) era indagato dalla Procura di Locri per abuso d’ufficio, concussione e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche in relazione alla gestione del sistema di accoglienza.
Insieme a lui era indagato anche Fernando Antonio Capone, presidente dell’associazione “Città Futura-don Pino Puglisi”.
Lucano è considerato un simbolo dell’accoglienza dei migranti. Per il suo rivoluzionario modello, che ha permesso al piccolo Comune calabrese di rinascere, il sindaco era stato inserito da Fortune nel 2006 tra i 50 uomini più influenti al mondo.
Ad agosto 2018 il primo cittadino aveva iniziato uno sciopero della fame contro il taglio dei fondi destinati ai progetti di accoglienza. In occasione del Riaceinfestival, aveva detto: “Riace è un messaggio pericoloso perché dimostra che l’accoglienza è possibile”.
Nella sua battaglia per un sistema d’accoglienza diverso, ha spesso incontrato le ostilità del vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini, che lo aveva definito “uno zero”.
Dopo l’arresto del sindaco, Salvini ha commentato su Twitter: “Accidenti, chissà cosa diranno adesso Saviano e tutti i buonisti che vorrebbero riempire l’Italia di immigrati! Io vado avanti. #portichiusi #cuoriaperti”.
Negli atti che hanno portato al suo arresto Lucano viene definito un sindaco “spregiudicato” che, nonostante il ruolo istituzionale rivestito, organizzava veri e propri “matrimoni di convenienza” tra cittadini riacesi e donne straniere, al fine di favorire illecitamente la permanenza di queste ultime nel territorio italiano.
Dalle indagini, scrivono gli inquirenti, sarebbe emerso come il primo cittadino e la sua compagna avessero architettato degli “espedienti criminosi, tanto semplici quanto efficaci”, volti ad aggirare la disciplina prevista dalle norme nazionali per ottenere l’ingresso in Italia.
“Particolarmente allarmanti”, si legge ancora, si sono rivelate “non solo la lunga serie di irregolarità amministrative e di illeciti penalmente rilevanti che costellavano la realizzazione del progetto, ma anche e soprattutto l’estrema naturalezza con la quale Lucano e la sua compagna si risolvevano a trasgredire norme civili, amministrative e penali”.
Lucano, sempre secondo l’accusa, avrebbe ammesso di essersi reso materialmente protagonista ed in prima persona adoperato, ai fini dell’organizzazione di matrimoni “di comodo”.
Inoltre, la Procura di Locri contesta all sindaco l’affidamento diretto del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti della cittadina, al di fuori delle procedure di gara previste dal codice dei contratti pubblici, a favore di due cooperative sociali, la “Ecoriace” e L’Aquilone”.
Secondo l’accusa, le due coop non avevano i requisiti di legge richiesti per l’ottenimento del servizio pubblico, perché non iscritte nell’apposito albo regionale previsto dalla normativa di settore.
Le indagini avrebbero dimostrato come Lucano, “al precipuo scopo di ottenere il suo illecito fine, a seguito dei suoi vani e diretti tentativi di far ottenere quella iscrizione”, si sia determinato ad istituire un albo comunale delle cooperative sociali cui poter affidare direttamente, secondo il sistema agevolato previsto dalle norme, lo svolgimento di servizi pubblici”.
Alla “Ecoriace” e alla ” Aquilone”, con questo sistema, era stato affidato il servizio dall’ottobre 2012 fino all’aprile 2016.
Con tale decisione, scrivono ancora gli inquirenti, “in sostanza, si procedeva fraudolentemente all’artificioso riconoscimento (del tutto sganciato dalla normativa vigente e dunque sprovvisto di validi effetti) in capo alle due cooperative dei presupposti necessari per la disapplicazione delle regole in materia di selezione, da parte delle amministrazioni pubbliche, dei soggetti cui aggiudicare servizi, lavori od opere”.
Lucano, dopo aver rilevato la mancanza dei presupposti necessari per l’iscrizione nell’albo regionale delle due coop, avrebbe fatto approvare approvare alla giunta da lui presieduta un albo comunale simile a quello previsto dalle norme, poi avrebbe suggerito al Consiglio comunale di procedere all’ assegnazione diretta per poi procedere più volte, alla proroga dell’affidamento.
Affidando in via diretta alla “Ecoriace” ed alla “Aquilone” i servizi di raccolta e trasporto rifiuti, Lucano avrebbe procurato alle due cooperativo un ingiusto vantaggio patrimoniale quantificato in circa un milione di euro.
No ai domiciliari ma al 41bisQuesto non è un uomo buono ma cattivo, irresponsabile, parassita, che danneggia il nostro paese e i cittadini italiani ed europei, che ci deruba e ci porta in casa parassiti, nemici e criminali.Ecco chi lo difende (costoro andrebbero perseguiti per istigazione a delinquere):Mimmo Lucano, violare la legge per rispettarne una umana e morale è una scelta disperatadi Andrea Taffi
2018/10/02
https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/1 ... ta/4663101 Il sindaco di Riace, Mimmo Lucano, è agli arresti domiciliari con l’accusa, tra le altre, di aver favorito l’immigrazione clandestina. Quello del sindaco Lucano sembrava un modello ideale di approccio all’accoglienza verso i migranti, un tentativo istituzionale di integrazione, di rispetto, di solidarietà e di speranza. La Procura della Repubblica di Locri ha detto che non è così, e io non voglio certo mettermi a sindacare su ipotesi di reato che altri magistrati (quelli giudicanti) saranno eventualmente chiamati a valutare in sede dibattimentale. Quello che, in questa vicenda, ha colpito la mia attenzione è il contenuto delle intercettazioni sulle quali si basa l’accusa, delle parole cioè che il sindaco di Riace dice al telefono alla sua compagna, anche lei destinataria di un provvedimento restrittivo.
Il sindaco Lucano si autodefinisce “fuorilegge”, si tratteggia come “un disobbediente sociale”. Sa benissimo di abusare del suo potere, di commettere delle irregolarità amministrative, degli illeciti penali, eppure (questo mi è parso) rivendica la necessità di quel comportamento, senza arroganza, quasi che il suo ruolo di sindaco, lungi dal giustificarlo, lo costringesse a quelle scelte sbagliate. Il sindaco, si sa, deve rispettare la legge come uomo, e deve anche essere (come primo cittadino) un simbolo di rettitudine, un esempio, come tutti gli uomini delle istituzioni. Eppure un sindaco ha doveri anche verso i suoi concittadini, deve essere di esempio anche per loro, deve ascoltare le loro richieste di aiuto. E proprio nell’ottica di questo “doppio compito”, che si innesta il paradosso di tutta questa vicenda.
Il sindaco di Riace (lo ammette lui stesso) non condivide le leggi italiane sull’immigrazione (le definisce “balorde”), leggi che, secondo lui, non aiutano i migranti, complicano loro la vita, e portano a decisioni umanamente inaccettabili. Per questo, nel rispetto dei suoi doveri di sindaco verso i suoi concittadini, siano essi tali per anagrafe o per ridistribuzione, forza la legge, esercita oltremisura il suo potere, e fa tutto questo per garantire quel risultato di giustizia (morale e sociale) che le leggi sull’immigrazione (secondo lui) non consentono di ottenere.
Quella del sindaco di Riace è (secondo me) una scelta disperata: la consapevole violazione della legge per il rispetto di un’altra legge, umana e morale, fatta esclusivamente di solidarietà. Se le accuse saranno dimostrate, il sindaco di Riace sarà condannato, e io non voglio certo qui giustificare il suo comportamento: c’è una legge e, per quanto sbagliata possa essere o possa sembrarci, la si deve rispettare. Eppure io credo che questa storia, comunque vada a finire, ci insegni che una legge, oltre che rispettata, debba anche essere valutata in termini di efficacia alla luce delle sue violazioni, soprattutto quando queste sono consapevoli e mosse da impulsi ed esigenze morali, che se non possono mai giustificare un illecito, certo, ma che sono comunque in grado di farcelo comprendere, di farci capire, cioè, perché quell’illecito è stato compiuto.
Da Lerner a Fassina: "soccorso buonista" per il sindaco di RiaceLuca Romano - Mar, 02/10/2018
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 83167.htmlIl sindaco di Riace è stato arrestato con l'accusa di favoreggiamento all'immigrazione clandestina. La sinistra lo difende
L'operazione che ha portato ai domiciliari il primo cittadino del paesino calabrese nasce da un'indagine che durava da mesi. Oltre ai metodi "spregiudicati" per combinare nozze tra cittadini di Riace e donne straniere per farle restare in Italia, l'inchiesta ha fatto luce anche sul rapporto tra il Comune e le cooperative che gestiscono due milioni di euro l'anno per i progetti di accoglienza. Gli atti dell'inchiesta di fatto parlano anche di "scarsa chiarezza nelle fatturazioni" e di raggiri amminisrativi da parte del primo cittadino. Lucano però è da sempre il paladino dell'accoglienza. Una vera e propria icona di quella parte della sinistra che predica porte aperte per i miganti.
E così, subito dopo l'arresto, è arrivato il "soccorso rosso" a difesa del sindaco finito in manette. Il primo a schierarsi dalla parte del sindaco è il Pd della Calabria con le parole del responsabile organizzativo, Giovanni Puccio: "Non entriamo nel merito del lavoro della magistratura, a cui in via esclusiva spetta il compito di indagare e fare luce su eventuali ipotesi di reato, ciò che invece ci preme sottolineare è il valore del modello di integrazione e umanità che Mimmo Lucano è riuscito a realizzare a Riace. Un sistema vero di accoglienza e solidarietà, in cui gli ultimi hanno finalmente trovato dignità e diritti, in cui un borgo destinato ad appassire e spopolarsi ha recuperato vitalità. Riace è il simbolo di come, anche in questi tempi bui e attraversati da odiosi sentimenti di xenofobia e intolleranza, la convivenza con il diverso e l'accoglienza ai diseredati possano trovare diritto di cittadinanza nelle nostre comunità".
A stretto giro arriva la solidarietà da parte di Leu con il sgretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni: "Sono molto colpito dall'arresto di Mimmo Lucano, Sindaco di Riace. Proprio in un luogo che grazie alle iniziative di Mimmo è rinato. In una piccola comunità dove si fanno accoglienza e integrazione vera". Immancabile il commento di Gad Lerner che su Twitter si schiera subito dalla parte di Lucano: "Il mandato di arresto per il sindaco di #Riace è uno schiaffo in faccia a chi pratica il dovere dell'accoglienza e conferma la pulsione fascistoide di cui sta cadendo preda il nostro paese. Solidarietà piena a #MimmoLucano". A difesa del primo cittadino calabrese è arrivato anche Alessandro Gassman: "#MimmoLucano favoreggiamento all'integrazione #stayhuman". Dalla parte di Lucano anche Stefano Fassina che a Omnibus La7 afferma: "Totale solidarietà a Mimmo Lucano, Sindaco di Riace. Dimostrerà il valore umano e sociale esemplare dei suoi atti". Insomma il fronte "buonista" adesso si compatta su Lucano. Ma scorda gli atti dell'inchiesta.
Riace, il (folle) appello dei Leu: "Arrestate Salvini per crimini contro l'umanità"Claudio Cartaldo - Mar, 02/10/2018
http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 83195.htmlL'ex vicepresidente Gavino Angius commenta così l'arresto di Mimmo Lucano, sindaco di Riace, per la gestione dei migranti
Sono ricominciati gli appelli per vedere Matteo Salvini in manette. A sinistra già è partito il “soccorso rosso” al sindaco di Riace Mimmo Luca, arrestato oggi con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
E mentre i vari Lerner, Rossi Fassina si schierano a fianco del primo cittadino, c’è anche chi chiede una sorta di contrappasso. Invocando gli arresti pure per il ministro dell’Interno.
L'appello contro Salvini
Commentando l’arresto del sindaco di Riace, infatti, l’ex vice presidente del Senato, e ora membro di Leu, Gavino Angius, si è lasciato prendere dall’entusiasmo: “Arrestate Salvini per crimini contro l’umanità”, ha detto Angius.
Salvini risulta ancora indagato per sequestro di persona dopo i noti fatti della nave Diciotti. Resta da capire però per quale motivo Leu vorrebbe far ingabbiare l’inquilino del Viminale e come questo sia legato ai fatti di Riace. Chissà. Di certo c'è che continua l'attacco della sinistra contro il ministro dell'Interno, che però su Facebook e nelle dichiarazioni ufficiali continua a rispedire al mittente le critiche. "Io vado avanti", ripete ogni giorno il leader della Lega.
Fiorello difende Lucano e Gasparri attacca: "Quanto è costata la fiction?"Franco Grilli - Mar, 02/10/2018
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 83215.htmlIl caso dell'arresto del sindaco di Riace, Mimmo Lucano ha sollevato non poche polemiche. Scontro tra Fiorello e Gasparri
Il caso dell'arresto del sindaco di Riace, Mimmo Lucano ha sollevato non poche polemiche.
Il sindaco pro-accoglienza è stato da sempre un simbolo delle "porte aperte" per la sinistra. Anche la Rai ha voluto "omaggiare" il sindaco di Riace con una fiction che racconta il suo "modello" di integrazione sui migranti.
E adesso, dopo l'arresto, proprio quella fiction, il cui protagonista è Beppe Fiorello, è entrata nel mirino del senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri: "Mesi fa, intervenendo nella commissione di vigilanza Rai, sono riuscito a impedire la trasmissione di una fiction che la Rai ha realizzato per celebrare le gesta pro immigrati del sindaco di Riace. Siamo garantisti e attendiamo, a maggior ragione dopo il suo arresto, che si accertino eventuali responsabilità. Ma un conto sono le valutazioni penali, che devono essere specifiche e prudenti. Altro è la celebrazione precoce di un sindaco la cui opera è sempre stata al centro di mille polemiche. La responsabile della fiction Rai, Andreatta, dovrebbe ancora scusarsi per le spese che ha causato. Quanti milioni di euro ha buttato la Rai per la fiction dedicata a Riace?". E su quanto accaduto nel piccolo paesino calabrese è intervenuto proprio Fiorello: "Crederò in te più di prima. Qualcuno si porterà sulla coscienza la vita di un uomo straordinario,io lo so che Mimmo non sopporterà questa vergogna, ora cerco parole per difenderlo ma mi rendo conto che non va più difeso, va amato come lui ama il prossimo. Siamo tutti in pericolo, punto. Il sindaco #domenicolucano è stato arrestato per aver accolto non per aver favoreggiato, allora #arrestatecitutti". E al Papa chiede: "Lei la parola la spieghi lei a questa politica la differenza tra accogliere i bisognosi e favorire le mafie". Va ricordato che viale Mazzini aveva già sopseso la messa in onda della fiction proprio perché era in corso un'inchiesta della Guardia di Finanza che ha portato poi all'arresto del primo cittadino.
Favoreggiamento immigrazione clandestina, arrestato il sindaco di Riacehttp://www.rainews.it/dl/rainews/artico ... f1bae.html 02 ottobre 2018La Guardia di Finanza del Gruppo di Locri ha eseguito, alle prime luci dell'alba, un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Locri, che dispone gli arresti domiciliari nei confronti di Domenico Lucano, sindaco del Comune di Riace.
L'accusa è di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina ed illeciti nell'affidamento diretto del servizio di raccolta dei rifiuti.
Disposto inoltre il divieto di dimora per la sua compagna, Tesfahun Lemlem, nell'ambito dell'operazione denominata "Xenia".
La misura cautelare - si legge in una nota - rappresenta l'epilogo di approfondite indagini, coordinate e dirette dalla Procura della Repubblica di Locri, svolte in merito alla gestione dei finanziamenti erogati dal Ministero dell'Interno e dalla Prefettura di Reggio Calabria al Comune di Riace, per l'accoglienza dei rifugiati e dei richiedenti asilo politico.
Matrimoni di convenienza
Dalle indagini dei finanzieri del Gruppo di Locri è emersa "la particolare spregiudicatezza del sindaco, nonostante il ruolo istituzionale rivestito, nell'organizzare veri e propri 'matrimoni di convenienza' tra cittadini riacesi e donne straniere - spiega la procura di Locri - al fine di favorire illecitamente la permanenza di queste ultime nel territorio italiano".
Intercettato dice: vado "contro leggi balorde"
"Proprio per disattendere queste leggi balorde vado contro la legge" dice, in un colloquio intercettato dalla Guardia di finanza, Domenico Lucano. Il sindaco parla del caso di una donna cui è stato rifiutato per tre volte il permesso di soggiorno: "Io la carta d'identità gliela faccio, sono un fuorilegge. Non mando neanche i vigili, mi assumo io la responsabilità. La iscriviamo subito. Fino ad ora la carta d'identità l'ho fatta così".
A Roma manifestazione per Lucano
Un presidio di solidarietà al sindaco di Riace è stato organizzato alle 17,30 a piazza dell'Esquilino, nel cuore del quartiere multiculturale di Roma. L'iniziativa, lanciata dal centro Baobab, l'associazione di volontari che si occupa della gestione dei migranti nella Capitale, è stata organizzata per sostenere Mimmo Lucano, "per fargli sentire che non è solo, per guardarci e riconoscerci in strada nel momento in cui le istituzioni usano tutte le loro forze per stroncare un'esperienza che ha mostrato come si possa davvero costruire un altro mondo". "Colpendo lui - affermano gli organizzatori - si cerca di arrestare un'idea di convivenza, un'idea di società di pace".
Saviano: "Primo passo verso Stato autoritario"
Chiamato in causa direttamente dal vicepremier Matteo Salvini, Roberto Saviano interviene sugli arresti domiciliari disposti nei confronti del sindaco di Riace per favoreggiamento dell'immigrazione illegale. "Questo governo, attraverso questa inchiesta giudiziaria, da cui Mimmo saprà difendersi in ogni sua parte, compie il primo atto verso la trasformazione definitiva dell'Italia da democrazia a stato autoritario. Con il placet di tutte le forze politiche", commenta lo scrittore su Facebook. "Mimmo Lucano è agli arresti domiciliari. La motivazione è favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. La verità è che nelle azioni di Mimmo Lucano non c'è mai finalità di lucro, ma disobbedienza civile. Disobbedienza civile: questa è l'unica arma che abbiamo per difendere non solo i diritti degli immigrati, ma i diritti di tutti. Perché tutti abbiamo il diritto di vivere una condizione di pace sociale, tutti abbiamo il diritto di vivere senza cercare colpevoli, e se il ministro della Mala Vita, Matteo Salvini, ha subito individuato in Mimmo Lucano un nemico da abbattere, il Pd non ha mai compreso che se davvero voleva ripartire da qualche parte per ritrovare un barlume di credibilità (ora è troppo tardi), avrebbe dovuto farlo da Riace, da Mimmo Lucano. E invece Mimmo è solo, e la Bossi-Fini è ancora lì a inchiodare, a bloccare chiunque decida di accogliere e di salvare vite. Legge-obbrobrio, frutto del peggiore berlusconismo, ma che nessun governo ha osato cambiare".