Prese le bestie: tutti clandestini, massacravano gli anziani
CARABINIERI ROVIGO
Arrestati quattro giovanissimi marocchini
1 settembre 2018
https://www.rovigoindiretta.it/2018/09/ ... ialnetwork
ROVIGO – Per ora di certo, secondo gli investigatori c’è solo che i quattro giovanissimi marocchini arrestati hanno messo a segno una feroce rapina a Goito, nel Mantovano, picchiando alle 3 di notte due fratelli sui 55 anni ai quali erano entrati in casa.
Li hanno intercettati i carabinieri che con 60 persone almeno battevano il triangolo Padova-Verona-Rovigo a seguito delle violente rapine avvenute in quelle zone. Ora, però, chiusa la fase dell’arresto in flagranza, si apre quella delle indagini per cercare di accollare alla banda tutti gli altri colpi in sospeso, una quindicina circa.
Tra queste quindici, anche una serie di rapine che aveva fatto scattare l’allarme sicurezza vista la brutalità con la quale, dopo essersi introdotte nelle abitazioni, le bestie avevano infierito sugli anziani proprietari per rubare poche centinaia di euro. Nella provincia di Rovigo i malviventi avevano colpito una coppia di ultrasettantenni a Giacciano con Baruchella nella notte del 22 agosto, infierendo su di loro anche con un piede di porco (LEGGI ARTICOLO http://www.rovigoindiretta.it/2018/08/t ... -stranieri ). La seconda rapina, invece, è avvenuta a distanza di due giorni, in località Piacentina, a Occhiobello, dove i rapinatori si erano introdotti nell’abitazione di una donna sola portandole via soldi e auto, non prima di averla aggredita e strattonata (LEGGI ARTICOLO http://www.rovigoindiretta.it/2018/08/a ... ldi-e-auto ). Un episodio avvenuto solo poche ore prima della brutale incursione dei rapinatori in un’altra abitazione, ad Arquà Polesine dove le bestie hanno picchiato una coppia ultrasessantenne lasciando sui loro fragili corpi sfregi e contusioni varie (LEGGI ARTICOLO http://www.rovigoindiretta.it/2018/08/e ... i-di-botte ).
Da parte dei carabinieri della Compagnia di Castelmassa e del Nucleo Investigativo di Rovigo, una risposta pronta e immediata ad un fenomeno criminale che stava terrorizzando la cittadinanza e il Polesine tutto.
Come le bestie: col piede di porco contro gli anziani
GIACCIANO CON BARUCHELLA
Indagano i carabinieri
agosto 2018
http://www.rovigoindiretta.it/2018/08/t ... -stranieri
GIACCIANO CON BARUCHELLA – Sono volati anche colpi di piede di porco. Magari non vibrati con tutta la forza, magari vibrati non tanto per fare del male, ma per rintuzzare ogni possibile volontà di resistenza. Magari, magari, magari tutto, ma intanto fa venire i brividi, pensare a due coniugi ultrasettantenni violati in questa maniera, dopo che tre sconosciuti, incappucciati, avevano fatto irruzione nella loro abitazione.
Questa, secondo le prime ricostruzioni, la dinamica della rapina messa a segno, nella notte, in abitazione, da parte di tre stranieri ai danni di due anziani. Un episodio allarmante, sul quale stanno indagando i carabinieri. Tutto è accaduto, secondo una prima ricostruzione dei fatti, poco dopo le 22.30 di mercoledì 22 agosto, in via Dosso. Qui, tre individui, a volto coperto, si sono introdotti, secondo le prime ricostruzioni, nell’abitazione di due coniugi, di 76 e 71 anni, Renzo Baratella e Antonietta Valentini.
Li hanno aggrediti e chiusi in un magazzino, per poi sparire nella campagne dopo avere preso contanti per 250 euro circa e gioielli. I due anziani, liberatisi dopo mezzora circa, hanno riportato lievi contusioni. La rapina è avvenuta in una zona estremamente isolata, proprio all’estremità di via Dosso dopo la quale ci sono i campi. Una brutta esperienza dopo la quale, comprensibilmente, marito e moglie hanno scelto di non restare a casa. Anche il sindaco Natale Pigaiani, nella mattinata, ha cercato di raggiungerli per portare loro conforto, ma non li ha trovati in casa.
Secondo le prime informazioni, i ladri avrebbero agito in maniera coordinata, attaccando da due ingressi all’abitazione. Evidentemente, avevano in mente sin dall’inizio di mettere a segno una rapina, ai danni dei due coniugi, in pensione dopo una vita come imprenditori agricoli. Ultimamente avevano messo in affitto la propria azienda, mantenendo comunque l’abitazione.
Gli investigatori, in questo momento, tendono ad escludere un furto degenerato in rapina. In questa direzione, infatti, tra gli altri elementi porta il fatto che i tre, a quanto emerso, avessero il volto coperto, quando hanno posto in essere la propria azione. Possibile sapessero che la casa dei due anziani coniugi non era dotata di sistemi di allarme o altri deterrenti. Anche se sul cancello, infatti, figura un grosso cartello di “attenti al cane”, pare che questo sia piuttosto risalente nel tempo e che ormai non ci fosse più nessun animale a fare la guardia.
Marito e moglie sarebbero rimasti profondamente turbati dall’accaduto, come è ben comprensibile. “Non possiamo dire nulle – spiega la figlia Daniela – dal momento che sono in corso le indagini dei carabinieri. Solo che i miei genitori sono sotto shock, per la cattiveria dei banditi. Non posso aggiungere altro”.
Una dinamica che ricorda molto, molto da vicino, quella avvenuta il giorno di Ferragosto a Borgo Veneto, nell’Estense, tra Saletto e Megliadino San Fidenzio. Anche in quella occasione, verso le 22.30, due anziani coniugi, di 79 e 69 anni, subirono, verso le 22.30, l’assalto nella loro abitazione a scopo di rapina. E anche in quella occasione volarono colpi di piede di porco.
Aggredita in casa dai rapinatori e depredata di soldi e auto
RAPINA A OCCHIOBELLO
Colpo in località Piacentina
http://www.rovigoindiretta.it/2018/08/a ... ldi-e-auto
OCCHIOBELLO – Poco prima della terrificante rapina con annesso pestaggio a due anziani coniugi di Arquà Polesine, avvenuta verso le 23.40 di venerdì 24 agosto, un episodio molto simile era avvenuto a Occhiobello, in via Cavriane, località Piacentina (LEGGI ARTICOLO), ai danni di una donna, sola in casa, che si è trovata i rapinatori, probabilmente gli stessi di Arquà Polesine, all’interno dell’abitazione. In questo caso, per fortuna, non si è scatenata una furia cieca come ad Arquà, ma comunque i ladri sono andati piuttosto per le spicce: hanno strattonato e scosso con violenza la donna, alla ricerca di soldi.
Non ne hanno trovati molti e a quel punto hanno portato via anche la vettura, una Mini. Anche su questo episodio stanno indagando i carabinieri. L’auto è stata trovata, alcune ore dopo, non molto distante dall’abitazione di Lauretta Milani, questo il nome della donna vittima della rapina. Un episodio che ha, comprensibilmente, scosso a fondo la comunità di Occhiobello.
“Il nostro comando di polizia locale – spiega l’assessore comunale alla Sicurezza Irene Bononi – ha fatto un ottimo lavoro, mettendosi subito in campo e recuperando l’auto rubata dopo poche ore. Confidiamo che le forze dell’ordine trovino i colpevoli nel più breve tempo possibile”.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, la 78enne, insegnante in pensione, stava guardando la televisione, al piano inferiore, verso le 22.30. I malviventi sarebbero penetrati prima al piano superiore, utilizzando una scala, presa da un magazzino vicino, e sfruttando le finestre semiaperte per fare prendere aria all’abitazione. Non trovando soldi, sarebbero scesi e qui avrebbero aggredito la donna. La avrebbero colpita anche con un ceffone, per poi strattonarla pesantemente.
In casa non c’era comunque molto, visto che l’anziana usa prevalentemente il Bancomat. Il bottino, quindi, appare costituito da un centinaio di euro circa, dal momento che, come detto, l’auto è poi stata abbandonata poco lontano. Nel panico e nella confusione, la donna ha chiamato in soccorso il nipote, residente nella vicina Ferrara.
Numerose le similitudini con il colpo di Arquà Polesine. Oltre al numero di banditi, tre, che hanno agito, e le modalità con le quali si sarebbero nascosti il volto, passamontagna tirati sino alla bocca, anche le poche parole pronunciata: “Zitta”. E poi: “Soldi”. Nel corso dell’assalto sarebbe stata impiegata anche una roncola, usata per minacciare l’anziana.
"Erano bestie. Ci hanno massacrati di botte"
DOPPIO ASSALTO NELLA NOTTE
Colpiti anziani ad Arquà e a Occhiobello
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ARQUA’ POLESINE – Lei se li è trovati davanti in soggiorno, mentre stava per portare fuori il cane. “Ho cercato di prendere il cellulare, mi hanno cominciato a picchiare”. Lui era in camera da letto, distante una decina di metri. “Mi ero buttato là perché c’è fresco – racconta – sono corso quando ho sentito mia moglie urlare, mi hanno dato subito un pugno in faccia”. Sui corpi, i segni della furia. Il marito, 68 anni, ha sfregi e contusioni varie, graffi, tagli. Alla moglie è andata peggio. La schiena è un unico, tremendo ematoma. Segno di un pestaggio feroce, condotto con una pala in legno da cereali, usata con tanta violenza da spaccarla contro il corpo della donna (vedi foto).
Sono sconvolti, i due coniugi di Arquà Polesine residenti in via Provinciale vittima di una rapina in abitazione, verso le 23.40 della serata di venerdì 24 agosto (LEGGI ARTICOLO). Un episodio molto, molto simile a quello avvenuto due giorni prima a Giacciano con Baruchella, in via Dosso (LEGGI ARTICOLO). C’è il sospetto che i banditi possano essere gli stessi che a Ferragosto avevano agito, con una dinamica molto simile, a Borgo Veneto, zona Este. A accomunare tutti questi episodi, il numero dei rapinatori, tre, e l’arma con la quale si presentano: un piede di porco, oltre che il fatto di arrivare con cappucci che li coprono dalla testa alla bocca.
A scatenare la loro furia sarebbe stata la reazione della donna, che chiedeva aiuto. Sia lei che il marito raccontano la vicenda, per quanto ancora sconvolti, domandando però di non rivelare i nomi o pubblicare i loro volti. Hanno timore che i banditi possano tornare a vendicarsi. Hanno visto la loro ferocia, sanno che, potendo e se convenisse loro, lo farebbero senza battere ciglio. Il bottino è poca cosa: poco più di 200 euro, alcuni gioielli, borselli in parte lasciati poi poco distante da casa.
“Erano bestie – raccontano i due – parlavano poco, non in italiano”. “In particolare uno di loro era un animale. Picchiava e diceva solo ‘zitta! Soldi! Zitta! Soldi!”. Sull’episodio stanno indagando i carabinieri, nella speranza sia possibile individuare i responsabili. Difficile, a questo punto, non pensare ci sia una banda che sta seminando il panico in Polesine e non solo. Anche perché, sempre nella serata di venerdì 24 agosto, un’ora prima, un’altra rapina era stata commessa a Occhiobello, in via Cavriane.
Qui, una donna che si trovava da sola in casa si è vista all’interno dell’abitazione i rapinatori, che l’hanno strattonata e bloccata – per fortuna non picchiata – portandole via soldi e contanti (LEGGI ARTICOLO).
Dopo la fuga dei rapitori, il marito è corso fuori casa, per chiedere aiuto. La prima auto l’ha scansato, senza fermarsi, non altrettanto la seconda, che ha prestato soccorso, consentendo di lanciare immediatamente l’allarme. I carabinieri sono intervenuti con tutte le forze a disposizione e lavoreranno senza sosta per tutto il tempo necessario. Tutti i cittadini possono aiutarli, in questa come in altre evenienze: segnalando ogni minima circostanza sospetta, senza timore di disturbare o sbagliare.
Pare che, poco prima della rapina, un tentativo analogo fosse stato fatto a casa di un vicino. Nella mattinata, poi, nuovo sopralluogo dei carabinieri, per cercare ulteriori riscontri, acquisire nuove testimonianze, magari sperando che, col passare delle ore, emergano nuovi particolari, nuove indicazioni.
Anche il sindaco Chiara Turolla ha cercato di portare conforto alle due vittime del tremendo episodio, promettendo che si cercherà di potenziare ancora di più la videosorveglianza (LEGGI ARTICOLO).
Gino Quarelo
Chiediamo conto delle responsabilità e dei danni a chi li ha fatti entrare, a chi non li ha espulsi, a chi promuove l'invasione e consente direttamente e indirettamente a questi criminali di farci del male: stato, frefetture, magistratura, forze dell'ordinne, prefetture, guardia costiera, chiesa cattolica e preti, associazioni e partiti pro invasione, pro accoglienza, pro nazismo maomettano.
Gino Quarelo
A questa gentaglia schifosa andrebbe applicata l'aggravante dell nazismo maomettano e andrebbero perseguiti anche con la Legge Mancino.
Rapine violente in abitazioni: arrestata banda di nordafricani
I quattro si introducevano nelle ville tra le province di Verona, Mantova e Rovigo: immobilizzavano i proprietari, spesso anziani, e li picchiavano per estorcere denaro
Giorgia Baroncini - Sab, 01/09/2018
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 70285.html
Sorprendevano i proprietari delle abitazioni nel sonno: li picchiavano e minacciavano di morte al fine di farsi consegnare denaro e oggetti di valore.
Quattro nordafricani, sospettati di oltre 15 rapine in un mese tra il Veneto e la Lombardia, sono stati arrestati dai carabinieri di Verona e di Rovigo. La banda, secondo quanto accertato dall'Arma, si introduceva nelle ville tra le province di Verona, Mantova e Rovigo.
I fatti
L'ultimo episodio è stato registrato nella notte di giovedì 30 in una villa nel mantovano. Due fratelli proprietari dell'abitazione sono stati immobilizati e picchiati con un manganello. Come riporta Repubblica, le vittime, di 52 e 66 anni, hanno sentito i loro cani abbaiare in cortile nel cuore della notte. Il più anziano è uscito e si è trovato di fronte quattro individui incappucciati e armati con le attrezzature appena rubate nel capannone dietro l'abitazione. La banda ha fatto irruzione in casa dove c'èra anche la madre dei due che però non è stata toccata. "Dateci soldi e catenine", avrebbero urlato gli aggressori.
L'arresto
Gli assalitori sono scappati con duecento euro, tre telefonini e l'automobile di uno dei fratelli. Poco prima avevano svaligiato anche la casa del vicino. Dopo aver dato l'allarme, le forze dell'ordine si sono messe sulle tracce della banda, bloccata poco dopo. I componenti del gruppo hanno un'età compresa tra 25 e 30 anni e vivono in Italia da irregolari.