Patteggia otto mesi per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina
10 marzo 2018
http://www.aostaoggi.it/cronaca/11956-p ... stina.html
A pocesso ad Aosta un egiziano già condannato per un episodi analogo
Ha patteggiato otto mesi di reclusione e una multa di 10.000 euro Ahmed Elzeki Abdalla, egiziano di 48 anni processato in tribunale ad Aosta dopo essere stato fermato e arrestato lo scorso dicembre dalla polizia al Traforo del Monte Bianco mentre accompagnava in Francia un gruppo di cittadini stranieri. Uno di loro era senza documenti.
L'uomo, accusato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, è già stato recentemente condannato (1 anno e 4 mesi e 40.000 euro di multa) per un precedente tentativo di oltrepassare il confine francese con quattro immigrati irregolari.
Il giudice gli ha concesso i domiciliari.
M.C.
"Nasconde un clandestino sull'auto", arrestata a Palermo una donna pisana
2018/02/10
http://palermo.gds.it/2018/02/10/nascon ... ana_801535
PALERMO. La Polizia di stato ha arrestato una donna pisana D.B.T. di 35 anni accusata di favoreggiamento all’immigrazione clandestina.
Gli agenti nel corso di controlli al porto sulle navi provenienti da Tunisi, hanno trovato in una Fiat Punto nella nave «Cruise Bonaria» giunta al porto di Palermo un tunisino. Pare il fratello del compagno che la donna stava cercando di fare entrare illegalmente in Italia. Il giovane era nascosto sotto una coperta dentro la vettura.
L'immigrato clandestino è stato identificato e denunciato per violazione delle norme sull'immigrazione clandestina ed affidato al comandante della nave per essere rimpatriato. Nel corso della direttissima l’arresto è stato convalidato e condannata a 8 mesi di reclusione e 10 mila euro di multa. L’auto è stata sequestrata.
Nei guai per il passaggio ad un’irachena - Bolzano
Una trentenne del Burgraviato rischia una pesante condanna per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina
29 maggio 2017
http://www.altoadige.it/cronaca/bolzano ... migrazione
BOLZANO. Per la legge austriaca rischia una pesante condanna, la trentenne del Burgraviato che, alcune settimane fa, ha dato un passaggio in macchina ad una clandestina di origine irachena. Quella che doveva essere una breve vacanza in Germania per l’altoatesina si è così trasformata in un vero e proprio incubo quando a Gries am Brenner, il comune al di là del confine, è stata bloccata dalla polizia austriaca.
Tutto è iniziato per caso, per fare un piacere al suo padrone di casa che le aveva chiesto di dare un passaggio ad una conoscente. Una donna fuggita dall’Iraq con in testa un unico obiettivo: raggiungere i parenti in Germania, per cominciare una vita nuova. Un sogno difficile da realizzare se come nel suo caso non hai i documenti e quindi per la legge sei una clandestina.
Ormai i controlli di qua e al di là del Brennero sono sempre più rigorosi, difficile riuscire a superare i confini usando treni e pullman. Altrettanto rischioso e costoso rivolgersi ai passatori.
Più facile, ma soprattutto con maggior possibilità di riuscita, il passaggio ottenuto da un’insospettabile.
Ma qualcosa è andato storto. La macchina, una vecchia Audi sulla quale le due donne viaggiavano, è stata fermata dalla polizia austriaca al confine. E in quel momento sono iniziati i guai, per l’irachena che non aveva i documenti e per l’altoatesina che le aveva dato il passaggio. Accompagnata nella stazione di polizia, la donna ha cercato di spiegare di non sapere che la persona che sedeva al suo fianco era una clandestina. Per lei è scattata la denuncia e rischia ora una condanna per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. «Quando si dà un passaggio a qualcuno - raccomanda il capo della squadra Mobile di Bolzano Giuseppe Tricarico - bisogna assicurarsi che abbia i documenti in regola. I tassisti come gli autisti dei Flixbus che vanno Oltrebrennero li chiedono sempre. La denuncia o l’arresto per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina scatta a prescindere dal fatto che uno sapesse o meno e il passaggio l’abbia dato gratis o dietro pagamento, quest’ultima semmai è un’aggravante».
Guida alpina soccorre una migrante incinta al confine francese: rischia 5 anni di carcere
giuseppe legato
2018/03/19
http://www.lastampa.it/2018/03/19/crona ... agina.html
Alla fine, il pugno di ferro delle autorità francesi ha colpito duro. Una guida alpina francese rischia cinque anni di carcere per aver soccorso una donna nigeriana, all’ottavo mese di gravidanza, che il 10 marzo stava cercando di attraversare il confine tra Italia e Francia insieme al marito ed ai due figli piccoli. L’uomo è stato indagato dalla magistratura francese per violazione delle leggi sull’immigrazione.
A renderlo noto, con un comunicato stampa, un’associazione umanitaria, una delle tante che, a cavallo del confine italo-francese, e generalmente in collegamento con colleghi italiani, cerca di dare una mano alle centinaia di migranti che, blindato il più agevole confine di Ventimiglia, controllato anche elettronicamente il pericolosissimo tunnel ferroviario del Frejus e riempito i convogli ferroviari che vanno a Modane di gendarmi, tentano di raggiungere il territorio francese attraverso i valichi alpini, in particolare quelli frequentati dagli sciatori come, appunto, il Monginevro e Bardonecchia. Anzi, quest’ultima meta è la più gettonata da chi vuole passare in Francia clandestinamente o quantomeno senza incappare nella gendarmeria ché sul versante italiano tutta l’attenzione è concentrata sull’evitare tragedie come quella che sarebbe potuta accadere al Monginevro se la guida francese non avesse soccorso la donna nigeriana.
La guida ha incontrato la donna, il marito e i figli di due e quattro anni in mezzo alla neve, nei pressi del passo del Monginevro, a 1900 metri di altitudine, e li ha caricati in auto per raggiungere l’ospedale alle porte di Briançon, in Francia.
Un pattuglia della Gendarmerie ha però bloccato l’auto e ha condotto l’uomo in caserma. La donna è stata portata in ambulanza al pronto soccorso dove ha partorito.
La strada scelta per attraversare il confine deve essere apparsa alla famiglia nigeriana più semplice, certamente meno pericolosa di quella che dalla Valle Stretta sopra Bardonecchia sale al Col d’Echelles per poi scendere a Nevache: pochi chilometri che con la neve alta diventano un’insidia mortale. Quasi tutti quelli che ci provano, prima di partire contattano e si portano appresso il numero di telefono del Soccorso alpino e di varie associazioni umanitarie. Più volte le pattuglie del Soccorso alpino sono salite al colle per trarre in salvo migranti in pericolo. Tutta un’altra storia quando i clandestini riescono a superare il confine perché, oltre al gelo, devono sfuggire ai controlli della Gendarmerie che li attende tra i boschi o a valle. Quando ciò accade, vengono immediatamente riportati in Italia: in auto o in treno accompagnati dai gendarmi.
Migranti, soccorre donna incinta al confine tra Italia e Francia: guida alpina rischia cinque anni di carcere
19 marzo 2018
https://www.facebook.com/ilFattoQuotidi ... 2592413974
Cinque anni di carcere per avere soccorso una donna all’ottavo mese di gravidanza che cercava di attraversare il confine. È la condanna che rischia una guida alpina francese. Il 10 marzo scorso, infatti, ha aiutato una donna nigeriana incinta che insieme al marito e due figli piccoli stava cercando di recarsi in Francia dall’Italia. La magistratura francese ha indagato la guida alpina con l’accusa di aver violato le leggi sull’immigrazione. A raccontare la vicenda, con un comunicato stampa, è un’associazione umanitaria.
La guida alpina ha trovato la donna, il marito e i figli di due e quattro anni e mezzo erano in mezzo alla neve, nei pressi del passo del Monginevro, a 1.900 metri d’altezza. Li ha quindi caricati in auto per portarli all’ospedale alle porte di Briançon, in Francia. Un pattuglia della Gendarmerie ha però bloccato l’auto e ha condotto l’uomo in caserma. La donna è stata portata in ambulanza al pronto soccorso dove ha partorito.
Il percorso scelto dalla famiglia di origine nigeriana è considerato meno pericoloso rispetto alla strada che dalla Valle Stretta sopra Bordonecchia porta al Col d’Echelles e scende poi a Nevache. Tutti quelli che scelgono quella strada, infatti, contannao poi il soccorso alpino, che più volte ha dovuto salvare i migranti in pericolo. Diversa la questione quando i migranti riescono a superare il confine: ad attenderli infatti c’è la gendarmeria che li preleva dai boschi e li riporta in Italia.
Gino Quarelo
Favorire l'immigrazione clandestina e illegale è un crimine, è una grave violazione della solidarietà nazionale e di concittadinanza. Va punita severamente ed esemplarmente. Rubare, sottrarre, estorcere, raggirare le risorse e i beni nazionali come il territorio, la cittadinanza, l'ospitalità, l'accoglienza, i diritti civili, .... è un delitto grave che mina alla base la solidarietà di un paese, di una comunità, di una nazione, di uno stato. Chi assume tali comportamenti non va considerato un uomo buono e responsabile ma irresponsabile e malvagio.
I veri buoni e responsabili accolgono a loro spese, adottano legalmente chi ritengono di dover aiutare, ... non introducono illegalmente e di nascosto qualcuno scaricandolo sulle spalle della comunità.
John Sebastian Moran
Termini come "Estorcere,rubare" applicate a concetti come solidarietà e diritti divili? Il delitto grave è che esista gente come lei. Solidarietà con belve senza coscienza e senza dignità umana come lei solo perché per caso siamo nati nella stessa nazione? Ma anche no, grazie.
Gino Quarelo
I ladri sono ladri sempre e comunque e chi li favorisce è altrettanto delinquente specialmente se recidivo. Abbia rispetto per gli animali che difendono il loro territorio, le loro tane, i loro piccoli, la loro famiglia e comunità con le unghie e con i denti e fino all'ultimo respiro e che rispettano i valori i doveri e i diritti animali e umani universali. Lei è una persona incivile e malvagia.
John Sebastian Moran "animali che difendono il loro territorio" ecco, lei e quelli come lei siete proprio questo e nulla più. Ma di quali diritti umani universali va cianciando? Non sa neanche quali sono. Lei è il prototipo dell'incivile inadatto a vivere in una società moderna, privo di umana pietà. Più che malvagio, per lei viene proprio in mente la definizione di "banalità del male". Mi fa pena.
John Sebastian Moran
Ah vabbè, come non detto, ho visto il suo profilo. E' senza dubbio un bot. Se non lo è, ha serio bisogno di aiuto psichiatrico qualificato e urgente.
Gino Quarelo
L'immigrazione clandestina e illegale è un crimine in ogni paese del mondo e va perseguita penalmente come va perseguito e condannato il delinquente che la promuove, favorisce, sostiene e pratica.
Simone Mesot
Guida alpina malvagissima! Io gli darei l'ergastolo per un gesto così atroce, mostro.
Chiara Roveta
Bhe..Uno che scrive forza Trump. .e poi che non può non amare gli ebrei..Si è già capito tutto...Trump. .che sparerebbe a vista ai messicani se potesse..
Gino Quarelo
Accogliere e non accogliere, buone regole umane e civili da rispettare
1) In Italia c'è il debito pubblico più elevato dell'occidente dopo la Grecia, esistono milioni di poveri, milioni di disoccupati, milioni di famiglie che non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese, milioni di giovani che non possono farsi una famiglia, una casa e dei figli per difficoltà economiche, centinaia di migliaia di giovani costretti a emigrare "legalmente" ogni anno per avere un futuro lontano dalla loro terra di origine, le imprese sono soffocate dalle tasse e sono costrette a chiudere, a fallire o a delocalizzare, centinaia di lavoratori autonomi e di imprenditori si suicidano ogni anno (anche per colpa delle amministrazioni pubbliche che non pagano i loro debiti), vi sono le paghe da lavoro dipendente più basse dell'occidente; vi sono i disabili, gli ammalati e i vecchi maleassistiti e trascurati; vi sono milioni di parassiti, di ladri, di farabutti, di fanulloni, di bugiardi, di privilegiati, di truffatori, di mafiosi, di irresponsabili (tra cui i governanti, tra i dipendenti pubblici e gran parte di coloro che si promuovono come "buoni" dediti al bene altrui e di tutti gli uomini della terra specialmente degli ultimi o fantomatici ultimi). In queste condizioni non esistono risorse e prospettive per poter aiutare, accogliere, ospitare e integrare offrendo un lavoro e un futuro dignitoso a chicchessia proveniente dal resto del mondo; oltretutto l'accoglienza e l'ospitalità non dignitose, non integranti e pelose sono una vergogna e danneggiano in primo luogo i migranti bisognosi e secondariamente tutti i cittadini e le loro comunità.
2) i beni di un paese (stato, comunità, nazione) quali le risorse economiche pubbliche, i diritti civili e/o di cittadinanza, il territorio, la cultura generale, l'identità e le tradizioni locali delle varie comunità (etnie, popolazioni, genti native, indigene, autoctone), la sicurezza civile, il sostegno pubblico, sono beni esclusivi di tutti i suoi cittadini (e a quelli equiparati ai cittadini aventi la residenza per lavoro, studio e altro) ed è un crimine gravissimo scialacquarli, sperperarli, dilapidarli, malversarli, dispensarli con prodigalità, rubarli ai propri cittadini bisognosi per darli ad altri, ... ed è altrettanto criminale non difendere i valori civili e sociali, la cultura e le tradizioni dei propri cittadini lasciandoli disprezzare, calpestare, violare, negare, oltraggiare dai non cittadini, dai migranti, dagli ospiti che in tali casi dovrebbero essere privati dei diritti di cittadinanza, della possibilità di richiederla e/o espulsi più o meno immediatamente a seconda della gravità dei casi.
3) è una violazione gravissima delle leggi fondamentali di ogni paese e dei diritti umani, civili e politici dei suoi abitanti e cittadini, mettere a rischio i loro beni, la loro vita, il loro ordine civile, sociale e culturale, permettendo a chiunque di poter entrare nel paese senza essere ben certificato, documentato e dotato di risorse sufficenti a mantenersi per tutto il periodo di permanenza;
in particolare lasciar entrare liberamente criminali comuni e politici, terroristi e nazisti maomettani (siano essi fondamentalisti o moderati con la loro incivile e disumana idolatria politico religiosa portatrice: di demenziali e criminali discriminazioni umane e sociali, irrisolvibli conflitti civili e politico religiosi; di orrore, terrore e morte).
4) la solidarietà con stranieri (tra cui il soccorso, l'accoglienza, l'ospitalità) imposta per coercizione statale dei governi contro la volontà dei cittadini (sia pure di una loro parte) specialmente in mancanza di risorse e di possibilità di lavoro, è tra le più odiose, aberranti forme di schiavitù e la sua imposizione è un tradimento della fraternità "della cittadinanza o nazionale" e un crimine contro l'umanità.
5) Ogni cittadino in possesso delle piene facoltà mentali e dei diritti civili, nel rispetto delle leggi esistenti e della sicurezza del proprio paese, è libero di disporre della sua vita e dei suoi beni personali adottando, accogliendo e ospitando, assumendosi però la piena responsabilità civile e penale e rispondendone in solido con la sua libertà personale e con il suo intero patrimonio.
6) Le convenzioni e i trattati internazionali sul soccorso e dell'asilo umanitario e politico vanno considerate e rispettate unicamente se compatibili: con le possibilità economiche, con la tenuta sociale e politica, con la sicurezza, la cultura, le tradizioni e i valori civili del paese e non debbono arrecare alcun danno e alcuna violazione dei diritti umani, civili e politici dei cittadini del paese il cui bene è il supremo e prioritario valore per lo stato, le sue istituzioni e i governi.
Mara Dallaj
Sig.Quarelo qui non si tratta di immigrazione clandestina, ma di aver soccorso un essere umano ,in questo caso una donna che doveva partorire, .....quando si perde l'umanita' , quando non si riconosce il bisogno di soccorere chi sta male ....si perde la civilta'...e lei e' diventato questo . Una persona cinica , egoista incivile.
Gino Quarelo
Mara Dallaj ha scritto:
Sig.Quarelo qui non si tratta di immigrazione clandestina, ma di aver soccorso un essere umano, in questo caso una donna che doveva partorire, .....quando si perde l'umanita' , quando non si riconosce il bisogno di soccorere chi sta male ....si perde la civilta'...e lei e' diventato questo . Una persona cinica, egoista, incivile.
Gino Quarelo scrive:
Mi dispiace per lei ma si tratta di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, la guida alpina fa parte di un'associazione a delinquere che si occupa proprio di favorire questo delitto; se si fosse trattato di un caso di incontro fortuito la guida alpina avrebbe dovuto chiamare/ informare/allertare le forze dell'ordine, oltre che portare la donna all'ospedale, cosa che mi pare non abbia fatto e non avesse intenzione di fare, per fortura che c'era una pattuglia che li ha intercettati lungo la strada.
Io non faccio il salvatore di clandestini a spese del mio paese, per me è incivile, irresponsabile, cinico ed egoista chi si erige a salvatore dei clandestini a danno e a spese dei suoi concittadini.
La mia umanità, il mio senso di responsabilità civica mi porta a considerare innanzi tutto il bene della mia comunità e non di chi entra furtivamente e illegalmente nel mio paese generando una molteplicità di problemi, di rischi, di pericoli, di difficoltà, destabilizzandolo, depredandolo, mancando di rispetto alla nostra gente, minacciandola, uccidendola, derubandola, spacciando droghe, terrorizzandola diffondendo il nazismo maomettano, consumando le già scarse risorse che caso mai dovrebbero essere destinate alla nostra gente bisognosa che è tanta.
Come ultima cosa, considerato che lei si erge a giudice della mia umanità e civiltà e a insegnante, le chiedo per coerenza, visto che dovrebbe dare l'esempio, quanti clandestini, migranti economici e rifugiati politici o abientali, veri o finti, africani, asiatici e maomettani accoglie e ospita a casa sua o della sua famiglia a spese sue e sotto la sua responsabilità civile, penale ed economica?
La repressione penale dell’immigrazione clandestina
inserito in Diritto&Diritti nel ottobre 2001
di Enrico Lanza
https://www.diritto.it/articoli/penale/lanza.html
1. Introduzione. 2. Il delitto di favoreggiamento dell’ingresso clandestino degli stranieri. 3. Il delitto di favoreggiamento della permanenza illegale. 4. L’esimente dell’art. 12, comma 2°, t.u. 5. Conclusioni.
1. Introduzione
Le ragioni dell’abbandono dei luoghi d’origine, per approdare in contesti territoriali, sociali, economici e culturali a volte diametralmente opposti ai propri, costituiscono tema di grande complessità, da affrontare ed analizzare con gli strumenti delle scienze sociali; in una disamina solo giuridica sono considerate acclarate affermazioni che, pur meritando un’approfondita e critica attenzione nelle sedi opportune, fanno parte del bagaglio culturale di generale percezione.
Ciò premesso, non può non rilevarsi come l’immigrazione costituisca un fenomeno, da sempre esistito e dalla dimensione progressivamente crescente, che nasce dalle differenze presenti nelle realtà locali e dall’aspirazione dell’uomo al superamento di queste, estrinsecazione del bisogno di raggiungimento di un eden terreno.
Ovviamente non sono univoche le motivazioni del partire, pure in tensione fra bisogno di sopravvivenza ed aspirazioni ‘marcopoliste’, fra nostalgico abbandono e nomadismo ideologico. Lo stereotipo dell’immigrato, che si ha in mente, è quello tuttavia dell’emarginato in condizioni di miseria, alla disperata ricerca di una terra generosa, più generosa della sua: questi si ritiene arrechi nell’immediato pregiudizi alla tranquillità ed alla pace collettive.
La ricerca del lavoro e della felicità si scontra inevitabilmente con grandi problemi pratici, a cominciare da quelli relativi alla disponibilità ed alla capacità degli stati destinatari dei flussi di fornire le occasioni cercate dagli immigrati[1].
La problematica dell’immigrazione trova così ampio spazio nelle testate dei quotidiani, considerata quasi come una piaga sociale[2], per un verso da regolamentare, anche perché c’è bisogno di manodopera che svolga le attività manuali più umili e logoranti, che i cittadini rifiutano, per altro verso da reprimere, per una sorta di difesa patriottica dei confini dalle invasioni di gente di diversa nazionalità, causa di disordine pubblico e criminalità[3].
Si scontrano, vien detto, due modelli di società, eredi dell’ideale, ormai in crisi, dello stato-nazione: il modello ‘neogiacobino’, di una società universale multirazziale, in cui hanno minore rilevanza i legami culturali, linguistici, comportamentali, storici, assiologici, religiosi, che sono il presupposto per definire come nazione un gruppo sociale, e nel quale si diventa cittadini per atto dello Stato; ed il modello ‘cristiano’, in cui è recuperata l’idea dello stato-nazione ed il problema dell’immigrazione deve essere oggetto di puntuale disciplina, poiché il diritto di trasferirsi in un contesto diverso da quello d’origine va comunque conquistato[4].
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Il delitto di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina alla luce della L.189/02
Di Redazione Altalex
2010/07/23
http://www.altalex.com/documents/news/2 ... a-l-189-02
Il delitto di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina alla luce delle modifiche apportate al T.U. 286/1998 dalla L. 189/2002
dott. Pierpaolo Zaccaria
Introduzione
Negli ultimi anni si è assistito ad una forte accelerazione del fenomeno della mobilità e dello spostamento di stranieri da un paese ad un altro riconducibile per lo più al differenziale di benessere tra stati in via di sviluppo e stati sviluppati. Come evidenziano quotidianamente le vicende di cronaca giudiziaria, molto spesso è proprio la criminalità organizzata internazionale a gestirne l’ingresso clandestino. Il problema dell’immigrazione clandestina è reso ancora più drammatico se si pensa che, dopo essere stati introdotti nei paesi di destinazione, i “trafficati” vengono spesso inseriti in circuiti criminali e sfruttati come fonti di nuovi profitti illeciti (ad es. nel campo della prostituzione, dello spaccio di droga, furti o accattonaggio, lavoro nero ecc.). Al fine di reprimere le manifestazioni criminali che si sono sviluppate attorno al fenomeno dell’immigrazione, il Legislatore ha provveduto all’adozione del Testo Unico 286 del 1998, contenente la disciplina dell’immigrazione e delle condizioni degli stranieri.
Il succitato Testo Unico, emanato con il decreto legislativo del 25 luglio 1998, n. 286, trova applicazione, in forza dell’art. 1 dello stesso, e salvo che sia diversamente disposto, nei confronti dei cittadini di Stati non appartenenti all’Unione europea e agli apolidi, indicati come stranieri”. Il T.U. 286/98 è stato integrato con delle significative modifiche dalla Legge del 30 luglio 2002, n. 189 (nota come la legge Bossi-Fini), importanti in quanto si delineano in maniera più dettagliata le ipotesi di reato, tra cui quello del favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, rendendo penalmente rilevanti tali attività parassitarie e lucrative e andando a colpire in maniera più diretta l’attività svolta dalle organizzazioni criminali dedite al traffico degli stranieri sia in Italia che all’estero. “Le modificazioni apportate con la legge 189/02 hanno accentuato il carattere di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica …in parte capovolgendo la visione solidaristica in una esclusivamente repressiva” (Cass. Pen., sez III, sent. n. 3162/03).
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Favorire l'immigrazione e l'emigrazione clandestina è un crimine universale
viewtopic.php?f=194&t=2754