Un primo caso che mi si presenta è quello di Deborah Faithttps://www.facebook.com/groups/8365048 ... 5606473446 https://www.facebook.com/deborah.fait?fref=mentions La mia solidarietà all'amica Deborah Fait per avere avuto il coraggio di scrivere una lettera aperta a papa Francesco relativamente alle sue dichiarazioni a seguito dell'annuncio di Donald Trump di dichiarare Gerusalemme capitale di Israele. Cosa che di fatto è da settanta anni a questa parte.
Per questa lettera, nello stile di Deborah, senza peli sulla lingua, ma certamente non dileggiante, è stata sospesa da Facebook, credo per un mese.
A lei un abbraccio affettuoso nell'attesa di leggerla di nuovo, se non qui, su Informazione Corretta, dove non ha mai fatto mancare la sua voce.
https://www.facebook.com/permalink.php? ... ment_reply Questo è il testo della lettera - Magnifica la "Lettera aperta al Papa" di Deborah Faithttps://www.facebook.com/x.kisenefrega/ ... 7575074782 Egregio Pontefice,
Sono qui a scrivere per esprimerle il mio disappunto come essere umano alle sue esternazioni dopo la dichiarazione di Donald Trump su Gerusalemme Capitale di Israele.
Non appena la decisione del presidente americano è diventata pubblica, lei è stato tra i primi a commentarla e lo ha fatto esattamente come io mi aspettavo.
Nessuna parola di pace, nessuna raccomandazione agli arabi (palestinesi) di evitare violenze e terrorismo, nessun appello alla calma, tantomeno un accenno al diritto di Israele di avere riconosciuta la propria capitale millenaria.
Le sue parole, del tutto faziose e dirette esplicitamente allo stato ebraico, sono state :" "Non posso tacere la mia profonda preoccupazione per la situazione che si è creata negli ultimi giorni e, nello stesso tempo, rivolgere un accorato appello affinché sia impegno di tutti rispettare lo status quo della città, in conformità con le pertinenti risoluzioni delle Nazioni Unite.
Gerusalemme è una città unica, sacra per gli ebrei, i cristiani e i musulmani, che in essa venerano i luoghi santi delle rispettive religioni, ed ha una vocazione speciale alla pace. Prego il Signore che tale identità sia preservata e rafforzata a beneficio della Terra Santa, del Medio Oriente e del mondo intero e che prevalgano saggezza e prudenza, per evitare di aggiungere nuovi elementi di tensione in un panorama mondiale già convulso e segnato da tanti e crudeli conflitti".
Mi chiedo per quale motivo lei abbia trovato necessario invocare lo status quo dal momento che ( e lei lo sa perfettamente) Israele ha sempre garantito, nonostante gli attacchi di guerra arabi e il terrorismo palestinese, la libertà di culto per tutte le religioni. Non solo per le tre religioni monoteiste ma anche per i Bahai che, fuggiti dalle persecuzioni in Iran, si sono rifugiati in Israele dove hanno, a Haifa, il loro tempio più bello, e per tutte le altre fedi esistenti nel Paese.
Perché ha voluto mettere la mani avanti sapendo perfettamente che Israele è una democrazia e come tale si comporta nei confronti di ogni religione?
E poi di quale status quo parla? Quello interpretato dai palestinesi con la loro violenza, con le continue pretese, con il veto di salire sul Monte se non dopo previo benestare del waqf?
Quando questa terra era occupata dall'islam, prima i turchi e poi la Giordania, ebrei e cristiani non potevano accedere ai propri luoghi santi. Erano interdetti, quando non venivano rasi al suolo, e il Kotel, sacro agli ebrei perchè unico muro rimasto in piedi dalla distruzione del Tempio di Salomone, era addirittura chiuso da un altro muro a ridosso del quale erano state sistemate le latrine pubbliche.
E lei Pontefice parla di status quo sapendo perfettamente che attualmente gli ebrei possono accedere al Monte del Tempio (Bet haMikdash) solamente in orari stabiliti dagli arabi e quando riescono ad arrivarci vengono assaliti da donne e uomini e bambini palestinesi che urlano, strattonano e sputano loro addosso.
È questo il suo prezioso status quo, egregio Pontefice?
All'inizio di questa lettera ho scritto che mi aspettavo le sue parole e le spiego perchè.
Se lo ricorda il massacro a Charlie Hebdò e al Superkosher di Parigi? Se li ricorda i morti al grido di Allahu Akhbar? E si ricorda qual'è stato il suo commento rilasciato sull'aereo che la riportava a Roma da uno dei suoi tanti viaggi all'estero?
Io me lo rammento bene perchè è stato in quel momento che ho perso stima e illusione nei suoi confronti. "Ma se qualcuno offende la mia mamma, beh, io gli do un pugno" queste sono state le sue parole, crudeli e pericolose, che giustificavano i terroristi assassini di giornalisti colpevoli di aver fatto satira su Maometto.
Dopo questo fatto dovevano arrivarne altri ad aumentare la mia disillusione, mi riferisco quando a Betlemme lei fece fermare la macchina per andare davanti al muro salvavita...nostra, a pregare.
Lei forse non sapeva che quel muro era stato costruito per bloccare i terroristi che ogni santo giorno entravano in Israele e fare decine e decine di morti tra la popolazione civile? Come dice? Lo sapeva? E allora perchè è andato proprio là a pregare? E' stato forse costretto dal suo caro amico Abu Mazen? Può darsi, non lo so, sono generosa e le do il beneficio del dubbio anche se credo che un Sommo Ponetfice abbia la facoltà di dire di no a un terrorista.
Non le do invece nessun beneficio per quella messa recitata sotto una gigantesca immagine di Gesù Bambino coperto da una kefiah palestinese.
Non mi dica, egregio Pontefice, che lei, proprio lei, capo assoluto della Chiesa cattolica, non sa che Gesù era ebreo, che come tale è vissuto e come tale è morto, come ebreo ha celebrato il proprio Bar Mitzvà a Gerusalemme, davanti ai rabbini, all'età di 13 anni, come ogni bambino ebreo. Non mi dica che non lo sapeva!
E allora perchè? Cosa l'ha indotta a compiere un atto di tale offesa per tutto il mondo cristiano? Cosa può averla convinta a sottomettersi alle fantasiose favole della lercia propaganda araba? La ragion di stato? Quale stato?
Non esiste nessuno stato palestinese , esiste solo un' accozzaglia di terroristi, (autoproclamatisi palestinesi quando questo nome era degli ebrei che vivevano nel Mandato britannico di Palestina) che vogliono distruggere uno stato sovrano, Israele!
A questi episodi mi va di aggiungere il suo volto serio e corrucciato quando è andato in visita al Tempio Maggiore di Roma, si vedeva lontano un miglio che non era felice nè sereno. Si capiva che non le piaceva proprio trovarsi là, forse temendo di fare cosa sgradita ai musulmani. Non doveva preoccuparsi, però, dal momento che solo due anni prima era andato a prostarsi, scalzo e piegato fino a terra, nella moschea blu di Istanbul dove si era graziosamente intrattenuto, pieno di sorrisi e generoso di abbracci. Secondo me, poteva bastare ad equilibrare le cose persino per l'intolleranza e l'odio islamico per gli infedeli ebrei.
Concludo questa mia avendo davanti agli occhi la visione di lei che, il giorno successivo alla dichiarazione di Donald Trump, ha ricevuto, senza por tempo in mezzo, una delegazione palestinese per il dialogo inter-religioso. E li ha acolti con queste parole "Per la Chiesa cattolica è sempre una gioia costruire ponti ed è una gioia particolare farlo con personalità religiose e intellettuali palestinesi".
Sembra una barzelletta, egregio Pontefice, è una barzelleta!
A questo punto, amareggiata da tanta parzialità di chi dovrebbe essere del tutto imparziale, la saluto assicurandola che, nonostante il suo amore per la dittatura palestinese, Israele, fulgida democrazia, garantirà sempre la libertà di culto che la rende l'unico paese del Medio Oriente dove i cristiani sono liberi di pregare e di vivere rispettati e tranquilli.
Purtroppo ai pochi rimasti nei territori di Abu Mazen e di Gaza non è concesso.
Facebook e la Rai: la saga continuahttps://www.facebook.com/deborah.fait?fref=mentions Commento di Deborah Fait
Appena riammessa su Facebook dopo tre giorni di blocco per aver osato scrivere che i musulmani usano il venerdì per dar vita a disordini e violenza, vengo a sapere che la mannaia della censura si sta abbattendo su altri amici, tutti indistintamente puniti non appena scrivono le parole proibite: islam o musulmani.
Alcune persone che hanno pubblicato questo articolo della BBC News
http://www.bbc.com/news/world-asia-41981430Facebook e la Rai: la saga continuaCommento di Deborah Fait
http://www.informazionecorretta.com/mai ... I.facebookAppena riammessa su Facebook dopo tre giorni di blocco per aver osato scrivere che i musulmani usano il venerdì per dar vita a disordini e violenza, vengo a sapere che la mannaia della censura si sta abbattendo su altri amici, tutti indistintamente puniti non appena scrivono le parole proibite: islam o musulmani.
Alcune persone che hanno pubblicato questo articolo della BBC News
http://www.bbc.com/news/world-asia-41981430 di colpo si son viste tagliate fuori dal social e bloccate con la motivazione che il post contiene "nudi" che sarebbero le immagini di alcuni abitanti della giungla di Sumatra, ripresi nel video, i quali difficilmente, in quel ambiente, potrebbero vestirsi in giacca e cravatta.
Per capire se si trattava di un errore o di vera pazzia, ho sfidato la fortuna e ho pubblicato sulla mia pagina Facebook lo stesso articolo. Bene, nel giro di mezz'ora, ecco arrivarmi un messaggio di rimozione dello stesso perchè è vietato pubblicare "nudi" e il monito...se continui sarai bloccata.
Ormai le cose sono due, siamo alla pura follia oppure il social è caduto in mano a redattori fortemente allergici a chiunque esprima una pur minima critica al mondo islamico.
È molto difficile vivere serenamente questo clima di censura degno della Stasi, la libertà di espressione è completamente calpestata e, si badi bene, non parlo di offese, mi riferisco a una legittima critica dello strapotere e delle ingiustizie che ogni persona normale e civile nota nella società islamica.
Per capire i metodi che usa Facebook nel gestire i suoi utenti, che saremmo tutti noi, con il permesso di un amico di cui tralascio il nome, pubblico questo esperimento fatto in seguito al rifiuto di FB di cancellare offese e volgarità contro Israele con la solita formula "Il post non viola i nostri standard":"Stanco di segnalare a Facebook contenuti e pagine neonaziste o semplicemente antisemite con la certezza di ricevere solo e sempre la stessa risposta "il post non è stato rimosso perché non viola i nostri Standard", ho provato a fare un esperimento: ho creato un account falso con cui ho pubblicato di volta in volta delle schifezze di diverso genere, che di volta in volta ho segnalato dal mio account vero.
Ed ecco i risultati:
BISOGNA CANCELLARE ISRAELE DALLA FACCIA DELLA TERRA
il post non è stato rimosso perché non viola i nostri Standard
BISOGNA CANCELLARE L'ITALIA DALLA FACCIA DELLA TERRA
il post non è stato rimosso perché non viola i nostri Standard
BISOGNA CANCELLARE LA CINA DALLA FACCIA DELLA TERRA
il post non è stato rimosso perché non viola i nostri Standard
Questo significa che per facebook è lecito cancellare degli Stati dalla faccia della terra. Ho provato allora a vedere se è altrettanto lecito cancellare dei popoli:
BISOGNA CANCELLARE I NEGRI DALLA FACCIA DELLA TERRA
il post è stato rimosso
BISOGNA CANCELLARE GLI EBREI DALLA FACCIA DELLA TERRA
il post non è stato rimosso perché non viola i nostri Standard
Sicché gli ebrei possono essere eliminati. Ma mi viene un dubbio: forse per facebook gli ebrei non sono un popolo, ma i seguaci di una religione. Allora rifaccio l'esperimento con le religioni:
BISOGNA CANCELLARE GLI EBREI DALLA FACCIA DELLA TERRA
il post non è stato rimosso perché non viola i nostri standard
BISOGNA CANCELLARE I CRISTIANI DALLA FACCIA DELLA TERRA
il post non è stato rimosso perché non viola i nostri Standard
BISOGNA CANCELLARE I MUSULMANI DALLA FACCIA DELLA TERRA
il post è stato rimosso
BISOGNA CANCELLARE I BUDDISTI DALLA FACCIA DELLA TERRA
il post non è stato rimosso perché non viola i nostri Standard
Sicché gli unici che non si possono cancellare sono i musulmani. Il motivo può essere uno soltanto: i fondamentalisti islamici fanno paura e li si asseconda. In questo modo, loro diventano sempre più potenti, e noi del Sud lo sappiamo bene perché è la stessa cosa che è avvenuta con le mafie, più le abbiamo temute e più si sono rafforzate.
CI VORREBBE UNA BELLA BOMBA ATOMICA SU TEL AVIV: LA VERA SOLUZIONE FINALE!
il post non è stato rimosso perché non viola i nostri Standard
Questa è dunque la situazione di Facebook, difficile da credere ma del tutto vera. Da questo esperimento si capisce, senza ombra di dubbio, che chiunque può essere offeso e minacciato addirittura di morte purchè non appaia la parola islam.
Questo comportamento molto equivoco e sinistro sta convincendo alcune persone ad abbandonare Facebook ed è un peccato perchè le numerose pagine islamo-naziste o semplicemente antisemite non avrebbero più nessun controllo, sarebbero libere di pubblicare ogni tipo di nefandezza. Lo sono comunque ma almeno ogni tanto si riesce a dar loro fastidio.
Passiamo alle dolenti note della Rai.
E' di giovedì il mio commento su Telekabul, Rai 1:
http://www.informazionecorretta.com/mai ... 0&id=68706 Benissimo, a questo punto, visto che non succede granchè e che la situazione è tranquilla rispetto alle tragiche aspettative strombazzate da arabi e media, ci si augurerebbe un po' di silenzio, invece no! Mai stanchi, hanno ripreso le notizie inutili di ieri anche su Rai 2 :
http://www.tg2.rai.it/ e su Rainews 24
http://www.rainews.it/dl/rainews/live/C ... d4ce9.html .
Carlo Paris continua a parlare di disordini anche se in Israele è tutto tranquillo. Se a Gaza si agitano e marciano urlando come ossessi, beh, Israele c'entra come i cavoli a merenda, è il loro particolare modus vivendi.
Paris accenna, molto timidamente, al sindaco di Nazareth che, per ritorsione a Trump, ha annullato tutte le manifestazioni festive del Natale, dimenticandosi di dirne il nome, Alì Salam, e la religione, islamica.
Nazareth è una città israeliana a popolazione mista dove, dagli anni 90, la maggioranza è diventata islamica con conseguenti vessazioni nei confronti degli arabi cristiani che, per paura, non si sono mai ribellati.
Immagine correlata
Padre Gabriel Nadaf
L'unico ad opporsi è Padre Gabriel Nadaf, di cui abbiamo scritto varie volte, che riceve costanti minacce di morte a causa della sua fedeltà a Israele e perchè invita i giovani arabi cristiani a prestare il servizio militare nell'esercito "dell'unico paese che ci difende e rispetta la nostra religione"
http://www.jpost.com/Blogger/Gabriel-Naddaf Finora nessuna protesta è pervenuta contro la decisione del sindaco Salam.
Tutti rassegnati a subire e ad essere lentamente annientati dalla prepotenza islamica. Da Nazareth voliamo a Milano dove la preside di un Istituto superiore ha eliminato la parola Natale, per non parlare di quei tanti sacerdoti che rifiutano il presepe per non turbare i musulmani.
http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca ... 5dd99.html Insomma, mala tempora currunt, e chi dovrebbe difendere le tradizioni cristiane, pusillanamente, tace.
Risultati immagini per deborah fait
Deborah Fait
"Gerusalemme, Capitale di Israele, unica e indivisibile"
http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90 Gino Quarelo Certo che è terribile che su facebook non si cancillino in post che incitano alla violenza sugli ebrei e alla distruzione di Israele; come se facebook si fosse fatto complice dell'antisemitismo e dell'antisionismo e dell'antisraelismo. Veramente terribile!