L'Austria chiude le moschee legate a Islam radicale 6 novembre 2020
https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/ ... f1700.htmlA Vienna è stato il giorno della reazione. Dopo l'attentato di matrice islamista che lunedì sera ha seminato il terrore nel cuore della capitale facendo 4 vittime, il governo di Sebastian Kurz ha deciso di chiudere le moschee vicine all'Islam radicale, di procedere a numerosi arresti nell'entourage del giovane jihadista e di sospendere il numero uno degli 007 di Vienna.
L'Austria sceglie dunque la linea dura contro l'estremismo, sulla scia di quanto fatto pochi giorni fa anche da Emmanuel Macron dopo la decapitazione del professore di storia Samuel Paty e l'attentato di Nizza.
Il presidente francese e il cancelliere austriaco si incontreranno lunedì a Vienna per discutere proprio di sicurezza e delle proposte da avanzare insieme a Bruxelles, dalla riforma di Schengen a un eventuale 'European Act'. "Lo scopo del terrore islamista è conficcare un cuneo nella nostra società e questo non lo permetteremo", ha spiegato la ministra dell'Integrazione e dei culti Susanne Raab in conferenza stampa. Il jihadista ventenne, Kujtim Fejzulai, autore dell'attacco alla capitale "aveva ripetutamente frequentato due moschee di Vienna", alla periferia della città, dove si sarebbe radicalizzato. Queste saranno chiuse e le associazioni sciolte, ha fatto sapere il ministro dell'Interno Karl Nehammer. Una delle due faceva parte dell'Iggoe, l'associazione austriaca della comunità islamiche, che a sua volta ha fatto sapere di averla sospesa "per essere andata contro la dottrina e aver violato la legge islamica del 2015".
"La libertà religiosa è un bene prezioso che deve essere protetto dagli abusi", ha detto il responsabile della comunità islamica Uemit Vural, sottolineando la presa di distanza dall'islam radicale. Intanto salta la prima testa tra i servizi austriaci, colpevoli "di errori platealmente non tollerabili", ha accusato il ministro dell'Interno per cui era "necessario trarne le conseguenze": il responsabile degli 007 di Vienna Erich Zwettler ha quindi offerto le sue dimissioni da capo del Ltv, i servizi di informazione e antiterrorismo. L'attentatore austriaco-macedone avrebbe avuto contatto, la scorsa estate a Vienna, con persone tenute sotto osservazione dai servizi tedeschi. Questa segnalazione, unita al tentativo di Fejzulai di procurarsi armi in Slovacchia, avrebbe dovuto mettere in allerta i servizi austriaci ben più di quanto non sia accaduto, ha sostenuto il capo della Polizia di Vienna Gerhard Puerstl.
L'Austria fa la guerra all'islam: moschee chiuse, espulsi imamClaudio Cartaldo
Ven, 08/06/2018
https://www.ilgiornale.it/news/mondo/la ... 38075.htmlLa Turchia protesta contro il Cancelliere d'Austria, Kurz: "Misura razzista". Salvini appoggia Vienna: "Libertà di culto, ma basta estremismo"
Non solo l'idea di aprire un campo profughi fuori dall'Ue per valutare le richieste d'asilo dei migranti.
L'Austria guidata da Sebastian Kurz, uno dei nuovi "alleati" di Matteo Salvini, si dimostra sempre più orientata a destra (in fondo, nella maggioranza c'è pur sempre l'Fpoe di Heinz Christian Strache). E ora ha deciso di dare il via a una vera e propria guerra all'islam politico.
Il giro di vite è stato annunciato dallo stesso Cancelliere austriaco. Vienna ha deciso di espellere "vari" imam e di chiudere ben 7 moschee. I predicatori che lasceranno Vienna sono tutti finanziati a vario titolo dall'estero. La decisione nasce da una inchiesta che riguarda uno scandalo che ha fatto molto discutere dalle parti austriache. In alcune foto, pubblicate dal settimanale di centro-sinistra Falter, mostravano una rievocazione storica della campagna di Gallipoli, scontro armato simbolo della potenza dell'impero Ottomano. Negli scatti si vedevano ragazzini in uniforme militare che marciavano, sventolavano bandiere e si fingevano morti con il drappo turco sui corpi. Quelle immagini erano state riprese dentro una delle più grandi moschee di Vienna, gestita dall'Unione islamico-turca d'Austria, una di quelle che sono legate alla comunità turca del capoluogo austriaco e alla Direzione turca degli Affari religiosi (Diyanet). "Società parallele, l'islam politico e la radicalizzazione non hanno posto nella nostra società", ha detto Kurz senza esitazioni.
La reazione della Turchia
Sulla questione si è subito espressa anche la Turchia. Che ha definito la decisione dell'Austria "il risultato di un'ondata discriminatoria, populista, islamofoba e razzista". Ibrahim Kalin, assistente e portavoce del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, ha detto attaccato Kurz sostenendo che il suo obiettivo è quello di ottenere "un dividendo politico, marginalizzando le comunità musulmane".
Salvini appoggia Kurz
Un messaggio di approvazione all'iniziativa di Vienna è arrivato invece da Matteo Salvini. "Credo nella libertà di culto, non nell'estremismo religioso. Chi usa la propria fede per mettere a rischio la sicurezza di un Paese va allontanato! Spero già la prossima settimana di incontrare collega ministro austriaco per confrontarci su linee d'azione", ha scritto il ministro dell'Interno su Twitter.
Linea dura di Parigi contro l'Islam radicale: inchiesta su 76 moschee, 18 rischiano la chiusuraLa linea dura di Macron dopo gli attacchi di Parigi e Nizza ha scatenato proteste in tutti il mondo islamico.
04 dicembre 2020
https://europa.today.it/attualita/parig ... schee.html La lotta in Francia contro quello che Emmanuel Macron ha definito il “separatismo islamico” non si arresta. Il ministro dell'Interno francese, Gerald Darmanin, ha annunciato l'avvio, nei "prossimi giorni", di "un'azione massiccia e senza precedenti” per scoprire e fermare eventuali luoghi di radicalizzazione. La lotta al rischio del terrorismo si è intensificata dopo gli attentati di Parigi e Nizza, in cui prima il 16 ottobre è stato decapitato nella capitale francese il professore Samuel Paty, dopo che quest'ultimo aveva mostrato ai suoi alunni alcune delle vignette di Charlie Hebdo sul profeta ritenute blasfeme, e a cui poi è seguito il 29 dello stesso mese un secondo attacco in cui nella città del sud della Francia in cui sono state uccise tre persone.
I controlli
"Nei prossimi giorni saranno controllate 76 moschee sospette di separatismo e quelle che dovranno essere chiuse lo saranno", ha spiegato Darmanin che, secondo quanto anticipato da Le Figaro, aveva inviato a tutti i prefetti una nota in cui dettagliava le azioni da intraprendere. Nel documento, il ministro prende di mira 76 luoghi di culto, 16 nella regione di Parigi e 60 nel resto della Francia, da controllare. Di questi 76 luoghi di culto, 18 saranno oggetto di "azioni immediate" su richiesta del ministro dell'Interno, che possono andare fino alla chiusura. Secondo le informazioni attenute dal quotidiano dei 18 "obiettivi", tre si trovano a Seine Saint Denis: una ha ignorato una decisione di chiusura presa dal sindaco della città, la seconda ufficialmente chiusa nel 2019 ha continuato ad organizzare preghiere e la terza è stata oggetto di parere contrario da parte della commissione di sicurezza.
L'ira di Erdogan
La notizia ha scatenato ancora una volta le ire del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, secondo cui la Francia dovrebbe "sbarazzarsi il più presto possibile" del suo presidente. "Macron è un problema per la Francia, che con lui sta vivendo un periodo assai pericoloso: spero che il Paese si sbarazzi del problema Macron il più presto possibile" ha attaccato Erdogan, che ha parlato al termine della preghiera del venerdì nell'ex Basilica di Santa Sofia, trasformata in moschea nel luglio scorso.
Le cause sociali
Per il segretario del del Partito socialista francese, Olivier Faure, bisogna essere duri contro l'islamismo radicale, ma anche contro le cause alla base del fenomeno. "La Repubblica e la laicità non possono apparire come semplici strumenti di repressione. C'è anche un mix di sociale, di discriminazione, di umiliazioni sulle quali prosperano i predicatori di odio", ha detto il politico in un'intervista al quotidiano Libération. Per Faure bisogna dimostrare che la laicità e la Repubblica "proteggono tutti". "A forza di metterla in tutte le salse, (la laicità) finisce per essere percepita sempre di più come uno strumento costruito contro l'Islam", sottolinea il leader del centrosinistra francese. Faure propone di agire nelle scuole, favorendo il mix sociale, di creare una procura specifica contro le discriminazioni e di rafforzare i servizi di intelligence.
Luigi Lucantoni
concordo sul fatto che i musulmani non abbiano ancora abbastanza luoghi di culto adeguati in Italia (sembra che nella mia (piccola) città verrà edificata una moschea vera e propria), anche perché in loro assenza (di moschee architettoniche) si finisce col favorire l'ostilità e potenziali focolai di radicalismo (che in occidente si sono sempre generati e accresciuti in ambienti privati). Quanto poi al trattamento delle minoranze religiose una persona civile è tenuta a condannare qualunque forma di persecuzione o discriminazione di qualsiasi gruppo maggioritario ai danni di uno minoritario. Io condanno tutte le persecuzioni da parte dei musulmani ai danni di minoranza religiose, come quelle da parte di non musulmani ai danni di minoranze musulmane. Dai commenti che leggo sopra resto basito se tengo presente il nome di questo gruppo.
Gino Quarelo
Luigi Lucantoni il tuo è un ragionamento del tutto sbagliato e contradittorio e non sta in piedi.
L'ostilità e il radicalismo sono insiti nell'Islam, nella sua dottrina, nel suo criminale fondatore Maometto e nel suo demenziale Corano e sono testimoniati dai comportamenti di Maometto in vita e dei suoi seguaci lungo millequattrocento anni di storia di questa mostruosità politico religiosa.
Pertanto una persona civile ha il dovere di manifestare ostilità e avversione profonda e di contrastare in ogni modo l'insediamento e la diffusione di ideologie e pratiche politico religiose discriminatorie, offensive, minacciose e assassine come è l'Islam o nazismo maomettano al pari del nazismo hitleriano, secondo il principio elementare e universale: chi non rispetta non merita rispetto.
Nessuno discrimina e contrasta il buddismo, l'induismo, il taoismo, il sikhismo, il confucianismo, lo zoroastrismo, l'ebraismo ... proprio perché queste ideologie e pratiche religiose non sono discriminatorie, minacciose, violente e assassine e rispettano le altre religioni e le leggi civili dei paesi che le ospitano: non uccidono gli apostati, non uccidono chi le critica, non aggrediscono, non diffondono disprezzo e odio e non istigano all'omicidio e allo sterminio.
Le uniche ideologie-teologie-pratiche politico-religiose ammissibili e accettabili nei paesi civili sono o dovrebbero essere esclusivamente quelle che non violano i valori, i doveri e diritti umani naturali universali, civili e politici e che sono con essi completamente compatibili:
quindi
non debbono essere violente, minacciose, intimidatorie, costrittive, ricattatorie;
non debbono promuovere e indurre alla discriminazione, alla depredazione, al disprezzo, alla schiavitù, alla dhimmitudine, all'odio, al suicidio, all'omicido, allo sterminio;
non debbono trasformare gli uomini in mostruosità acritiche, fanatiche, ossessionate, criminali, disumane;
non debbono generare conflitti etnici, civili, religiosi e politici sia nazionali che internazionali;
non debbono come esempi esaltare figure criminali di assassini, predatori, bugiardi, sterminatori, invasati;
devono promuovere la pace, la fratellanza, la responsabilità, la proprietà, la libertà di parola di pensiero e di critica, la solidarietà volontaria e non forzata;
debbono rispettare i paesi, i popoli, le comunità, le etnie, le culture, le tradizioni e accettare tutte le diversità che promuovono la vita e il bene e che sono compatibili con i valori, i doveri e diritti umani naturali universali, civili e politici.
Se il nazismo hitleriano e Hitler rientrano in questa casistica e vanno giustamente banditi dal consesso civile, allo stesso modo dovrebbero essere banditi anche il nazismo maomettano e Maometto perché sono mille volte peggio.