Non deprediamo,non uccidiamo i nostri figli, la nostra gente

Non deprediamo,non uccidiamo i nostri figli, la nostra gente

Messaggioda Berto » gio mag 04, 2017 6:40 pm

Non deprediamo e non uccidiamo la nostra gente e i nostri figli
viewtopic.php?f=196&t=2605


Non deprediamo e non uccidiamo la nostra gente con l'irresponsabile accoglienza indiscriminata e scriteriata a spese delle scarse risorse pubbliche, dei nostri figli e nipoti e dei nostri compaesani e concittadini
https://www.facebook.com/alberto.pento/ ... 1364760216


Prima del proprio diritto a emigrare, esiste il dovere di chiedere agli altri il permesso di essere accolti e il loro insindacabile diritto a negarlo.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Non deprediamo e non uccidiamo i nostri figli

Messaggioda Berto » gio mag 04, 2017 6:41 pm

Non deprediamo e non uccidiamo la nostra gente e i nostri figli,
ricordiamoci che
in un paese come l'Italia, in crisi economica e sociale profonda, senza lavoro, con un'imposizione fiscale spaventosa e con un debito che è tra i più alti del mondo,
ogni clandestino, ogni finto profugo, ogni migrante irregolare senza risorse e senza lavoro, ogni vero profugo in eccesso che per irresponsabile umanitarismo favorite e per cui sostenete e giustificate l'accoglienza, l'assistenza e il mantenimento a spese delle risorse comuni, del bene di tutti i cittadini, magari aumentando ulteriormente e irresponsabilmente il debito pubblico e l'imposizione fiscale
è un rubare risorse e vita ad almeno due cittadini italiani ed europei o impedire la nascita di almeno due nostri figli che le nostre famiglie e i nostri giovani non possono generare per mancanza di lavoro, per povertà, perché non riescono a metter su casa e famiglia.
Poi ricordiamoci che tutta questa gente foresta assistita e mantenuta, che non lavora perché non c'è lavoro o perché trova più comodo farsi mantenere e/o che delinque rubando, rapinando, spacciando, sfruttando la prostituzione e che è inculturalmente diversa e senza rispetto per noi e per i nostri sacrosanti diritti umani in casa nostra e che ci disprezza perché cristiani e che magari per questo vorrebbe sterminarci, sono un grave pericolo per tutta la nostra società, per la nostra umanità e la nostra vita.



Tutto quello che viene dato a questi invasori
viene tolto a te,
alla tua famiglia,
ai tuoi figli,
ai tuoi vecchi,
alla tua gente,
ai tuoi concittadini,
ai tuoi ammalati,
ai tuoi disoccupati,
ai tuoi lavoratori,
alle tue imprese,
ai tuoi poveri,
ai tuoi nipoti,
alla tua terra,
alla tua cultura,
al tuo futuro
e alla tua vita;

senza contare
che nessuno di questi invasori ha un diritto assoluto ad essere accolto,
e che molti non hanno nemmeno alcun diritto relativo, all'accoglienza e all'ospitalità;
che buona parte sono criminali comuni e parassiti
e che tanti altri sono terroristi e nazisti maomettani che possono nuocere gravemente alla tua gente, al tuo paese, alla tua famiglia e alla tua vita;

che lo stato italiano è pieno di debiti che gravano sulle spalle dei cittadini per generazioni e che non ha risorse e lavoro nemmeno per le sue genti, per i suoi figli già nati e per farne nascere altri.
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Re: Non deprediamo e non uccidiamo i nostri figli

Messaggioda Berto » gio mag 04, 2017 6:41 pm

Con gli oltre 1000 eruro mensili (un adulto ci costa oltre mille euro un bambino ci costa quasi 3000 euro)
che costa l'accoglienza, l'assistenza e il mantenimento di ogni clandestino, di ogni finto profugo, di ogni migrante irregolare senza risorse e senza lavoro, di ogni vero profugo in eccesso
che per scriteriato umanitarismo favorite sostenete e giustificate a spese delle scarse risorse comuni, del bene di tutti i cittadini, magari aumentando ulteriormente e irresponsabilmente il debito pubblico e l'imposizione fiscale che soffoca e deprime l'economia, le imprese, i lavoratori, i giovani e l'ntera società,
ogni nostra giovane famiglia potrebbero generare e mantenere almeno due figli, due nuovi nati; e molte nuove famiglie potrebbero nascere e darci la gioa dei figli e nuova speranza di vita per il domani.
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Re: Non deprediamo e non uccidiamo i nostri figli

Messaggioda Berto » gio mag 04, 2017 6:42 pm

Non esiste alcuna legge universale, naturale, divina o umana che ci obblighi, a prescindere dalla nostra volontà e dalle nostre possibilità, a soccorrere e ad accogliere, ospitare e mantenere indiscriminatamente tutta questa gente che viene dall'Africa.
Se ci fosse un qualche obbligo in tal senso sarebbe una mostruosità criminale, un orrenda e disumana forma di riduzione in schiavitù e pertanto andrebbe assolutamente e giustamente rifiutata.


La schiavitù è un crimine contro l'umanità, sempre.
La solidarietà e l'accoglienza imposta e obbligatoria è una delle peggiori e più odiose forme di schiavitù e di oppressione.
posting.php?mode=post&f=149


Non vi è alcuna differenza tra il costringere qualcuno ad accogliere, indipendentemente dalla sua volontà e la costrizione nei matrimoni forzati; e la costrizione nella deportazione passiva e contraria, corrispondente alla importazione forzata: sono tutti casi di crimini contro l'umanità

https://it.wikipedia.org/wiki/Matrimonio_forzato

https://it.wikipedia.org/wiki/Deportazione


Accoglienza o ospitalità imposta o forzata è una forma di riduzione in schiavitù, un odioso crimine contro l'umanità
viewtopic.php?f=196&t=2420

Migrare e non migrare, accogliere e non accogliere, diritti e doveri
viewtopic.php?f=194&t=2498
Non esiste alcun dovere assoluto ad accogliere e alcun diritto assoluto ad essere accolti.
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Re: Non deprediamo e non uccidiamo i nostri figli

Messaggioda Berto » gio mag 04, 2017 6:42 pm

Noi non dobbiamo proprio nulla agli africani,
se cercano di andarsene dallAfrica sono affari loro e non è assolutamente vero che è colpa e responsabilità economica e politica nostra di noi europei e occidentali;
non è assolutamente vero che in Africa vi sono carestie dovute a nostre responsabilità sul clima alterato come mondo industrializzato; carestie che produrrebbero decine di milioni di migranti economici, da miseria e da fame.
La verità è che in Africa fanno figli come le cavallette, irresponsabilmente e poi non hanno le risorse per sfamarli, mantenerli e dargli un futuro; fanno anche più di 5 figli a coppia enoi mediamente per le enormi difficoltà che abbiamo a vivere ne facciamo meno di 1 per coppia.
Non siamo noi che dobbiamo preoccuparci di questi figli dell'Africa; non sono nostri e dobbiamo loro nulla, ma proprio nulla. Che si arranginio.
Anche in questo caso se vi fosse una qualche costrizione ad accogliere questa gente che l'Africa genera e che poi rigetta, sarebbe un'altra forma mostruosa e disumana di riduzione in schiavitù.

A questa gente che l'Africa non sfama, vi si aggiungono anche africani criminali, farabutti, approfittatori e parassiti di ogni risma.

Noi europei, a tutta questa gente africana non dobbiamo assolutamente nulla, ma niente di niente.



All'Africa e agli africani non dobbiamo nulla
viewtopic.php?f=194&t=2494

Tassi di natalità nel mondo
https://it.wikipedia.org/wiki/Stati_per ... alit%C3%A0

Diritti Umani Universali che non esistono
viewtopic.php?f=25&t=2584
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Re: Non deprediamo e non uccidiamo i nostri figli

Messaggioda Berto » gio mag 04, 2017 6:53 pm

L'uomo che non può più dire no o sì e la cui volontà non conta nulla ed è in ogni caso calpestata non è più un uomo libero ma è divenuto uno schiavo.

L'uomo che non può più dire no o sì e la cui volontà non conta nulla ed è in ogni caso calpestata non è più un uomo libero ma è divenuto uno schiavo.

Quando gli altri dispongono di te, della tua libertà, della tua volontà, dei tuoi beni, della tua famiglia, della tua terra, tu non sei più padrone di te stesso ma sei diventato una proprietà altrui, uno schiavo.
http://www.treccani.it/enciclopedia/schiavitu
Condizione propria di chi è giuridicamente considerato come proprietà privata e quindi privo di ogni diritto umano e completamente soggetto alla volontà e all’arbitrio del legittimo proprietario.

antropologia

Da un punto di vista antropologico, la s. è istituzione presente in numerose società umane, per la quale è spesso difficile trovare definizioni universalmente valide. Attualmente, si tende a considerare la s. come un sistema sociale complesso, piuttosto che cercare definizioni minime dell’istituzione o di cosa sia uno schiavo. Se, per es., per s. si intendesse solo lo sfruttamento coercizzato e non retribuito del lavoro umano, gran parte dei fenomeni di s. in società non occidentali non potrebbero essere definiti tali. Allo stesso modo, se si adottasse un criterio giuridico, che consideri lo schiavo un oggetto, un bene alienabile da parte del suo proprietario, non potrebbero essere mai compresi fenomeni come, per es., la s. degli Ashanti del Ghana, dove lo schiavo, spesso proveniente da società conquistate in cui non vigeva la fondamentale regola dell’appartenenza matrilineare, pur non godendo per questo motivo di un completo status sociale, poteva diventare politicamente ed economicamente importante. D’altro canto, se si ritenesse la s. un fenomeno storico legato in maniera univoca alla presenza di sistemi di mercato e connesso allo sviluppo di un’economia capitalista di scala mondiale, un buon numero dei rapporti di s. tipici di società non europee finirebbero per essere esclusi dall’analisi. È possibile dunque sostenere che la s., così come si è realizzata nella storia dei rapporti tra Occidente e mondi ‘altri’ o nelle forme in cui è stata praticata all’interno della storia europea, non è che una particolare forma di sfruttamento del lavoro umano, mentre le concezioni giuridiche, economiche e sociali a essa associate sono spesso molto distanti da modi ‘altri’ di concettualizzare un rapporto di schiavitù.


Accoglienza o ospitalità imposta o forzata è una forma di riduzione in schiavitù, un odioso crimine contro l'umanità
viewtopic.php?f=196&t=2420
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Re: Non deprediamo e non uccidiamo i nostri figli

Messaggioda Berto » gio mag 04, 2017 8:12 pm

Chi ama tutti in realtà non ama nessuno, nemmeno se stesso; allo stesso modo che chi vuole aiutare tutti di fatto non aiuta nessuno nemmeno se stesso.

La demenza irresponsabile di Bergoglio, dei suoi vescovi e dei falsi buoni che fanno del male e che non rispettano i nostri diritti umani
viewtopic.php?f=132&t=2591

Immigrazione e ordine nella carità - L'"accoglienza" indiscriminata è la negazione dell'amore di Dio
21 dicembre 2016, San Tommaso Apostolo
http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/ ... arita.html

Aiutare gli stranieri più dei compatrioti è immorale? - San Tommaso d’Aquino sul dovere di aiutare i vicini
30 aprile 2017, Santa Caterina da Siena
http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/ ... u-dei.html
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Re: Non deprediamo e non uccidiamo i nostri figli

Messaggioda Berto » gio mag 04, 2017 9:28 pm

Orrore in stazione: richiedente asilo stupra, morde e rapina una 17enne Lui finge un malore, lei vuole aiutarlo
di E. B.

http://www.ilgazzettino.it/nordest/trie ... 31269.html

TRIESTE - La ragazza era riversa a terra, in stato di choc, con una ferita al ginocchio e numerose ecchimosi sul viso. È stata rapinata, picchiata e violentata da un 26enne iracheno. Richiedente asilo

È accaduto ieri sera, attorno alle 22.30: sul posto la polizia alleratat da tre ragazze. La 17enne stesa a terra, studentessa triestina, ha riferito agli operatori di essere tornata dopo uno stage tenutosi in una vicina località, in serata. Mentre era ancora a bordo del bus, nei pressi della stazione ferroviaria , aveva notato un uomo riverso a terra. Scesa dal mezzo si era diretta immediatamente verso di lui con l’intento di prestargli soccorso. L'uomo le ha chiesto aiuto pregandola di accompagnarlo. I due si sono quindi diretti verso un’area della stazione dove sono presenti vagoni in disuso. Improvvisamente l’atteggiamento dell’uomo è cambiato: l'iracheno ha trascinatato la vittima dentro il bagno di una delle carrozze e lì è iniziato il peggiore degli incubi.

Dopo aver frugato nella sua borsetta impossessandosi di poche decine di euro, ha costretto la 17enne a bere da una bottiglia di whisky al fine di vincerne la strenua resistenza e poi ha iniziato a colpirla ripetutamente e a violentarla. Ultimata la violenza, la ragazza è riuscita ad allontanarsi seguita dall’aggressore. Dopo avere chiesto aiuto ad alcuni passanti, la giovane è salita su un autobus, allontanandosi dalla zona e a quel punto è stata soccorsa e ricoverata all'ospedale Burlo Garofolo. L'aggressore è stato rintracciato a poca distanza dal luogo della violenza da una pattuglia in servizio investigativo del Commissariato di Opicina ed è stato arrestato. Si tratta di Govand Mekail, 26enne iracheno, con precedenti di polizia per rapina impropria e maltrattamenti in famiglia. Ora si trova al carcere del Coroneo. La vittima, al momento ancora sotto shock, presenta tumefazioni ed ecchimosi in varie parti del corpo, nonché segni di morsi a dimostrazione della brutalità con la quale è stata aggredita.

REAZIONI «La violenza sessuale è un atto odioso e schifoso sempre, ma risulta socialmente e moralmente ancor più inaccettabile quando è compiuto da chi chiede e ottiene accoglienza nel nostro Paese». Lo afferma la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, commentando il tentativo di stupro «In casi come questi riesco a capire il senso di rigetto che si può provare verso individui che commettono crimini così sordidi. Sono convinta che l'obbligo dell'accoglienza umanitaria non possa essere disgiunto da un altrettanto obbligatorio senso di giustizia, da esercitare contro chi rompe un patto di accoglienza. Per quanto mi riguarda, gesti come questo devono prevedere l'espulsione dal nostro Paese, ovviamente dopo assolta la pena. Se c'è un problema di legislazione carente in merito bisogna rimediare».
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Re: Non deprediamo e non uccidiamo i nostri figli

Messaggioda Berto » sab mag 13, 2017 7:15 pm

Migranti, blitz contro l'Ong: identiatari bloccano la nave che va in Libia
La manifestazione di alcuni militanti di Generazione Identitaria. Si piazzano con una barca di fronte alla nave della Ong. Sgomberati dalla Guardia Costiera
Claudio Cartaldo - Sab, 13/05/2017

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 96686.html

Un blitz a tutti gli effetti che ha bloccato per qualche tempo la nave di Sos Mediterranée, una delle Ong più attive nel recupero migranti al largo delle coste della Libia.

A metterlo a segno nel porto di Catania sono stati i ragazzi di Generazione Identitaria, che hanno pubblicato le foto sui loro social network.

Il blitz contro l'Ong

L'azione dimostrativa risale a ieri sera ed è stata realizzata con un gommone, piazzato di fronte alla Aquarius. Nei video pubblicati online da Lauren Southern si vedono i militanti di Generazione Identitaria accendere fumogeni dalla loro piccola barca e cantare "No more illegal immigrazione" (basta immigrazione illegale). La Acquarius inizia la sua uscita dal porto ma gli identitari gli bloccano la strada. "Mettiti davanti, devono fermarsi", dice qualcuno dalla piccola imbarcazione mentre si vede avanzare l'enorme nave di salavataggio su cui operano anche volontari di Medici Senza Frontiere. Dopo qualche istante si sente una voce gridare ad un megafono, non è ancora chiaro se dalla Guardia Costiera o dalla Ong: "Togliersi dalla rotta della nave".


Il comunicato di Generazione Identitaria

"Poco fa - scrivevano sui social gli autori del blitz - attivisti di Generazione Identitaria Italia e Identitäre Bewegung Österreich, assieme alla giornalista Lauren Southern, presso il porto di Catania, muniti di un'imbarcazione, hanno bloccato la nave Aquarius, mentre tentava di salpare verso le coste libiche in attesa di imbarcare altri immigrati irregolari destinati alla nostra sostituzione etnica".

Ovviamente in poco tempo la Guardia Costiera è intervenuta per rimuovere il blocco e permettere agli attivisti di Sos Mediterranée di riprendere il largo. "Pacificamente, ma con fermezza - continua Generazione Identitaria - abbiamo condotto quest’azione, per protestare contro la grande sostituzione del nostro popolo ma anche contro le assurde morti in mare che queste Ong causano alimentando l’illusione di un Eldorado inesistente. Tutto ciò avviene quotidianamente nel Mediterraneo, e noi abbiamo detto basta. Mai più sbarchi, ma più genocidio silenzioso contro gli europei, mai più morti in mare". La Guardia Costiera, secondo quanto riportato dai ragazzi su Twitter, li ha trattenuti per qualche ora in custodia e poi li ha rilasciati.
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Re: Non deprediamo e non uccidiamo i nostri figli

Messaggioda Berto » dom mag 14, 2017 7:54 pm

“I nostri figli ci chiederanno il conto”: Meluzzi affonda i buonisti dell’immigrazione

11 maggio 2017

http://www.ilprimatonazionale.it/cronac ... ideo-64133

Roma, 11 mag – “Ci ritroveremo a vivere in una città come Lagos, dove c’è la mafia nigeriana e dove se ti vogliono rubare un anello non ti staccano l’anelli ma ti staccano il dito. Chiunque di voi sia stato lì sa cosa vuol dire: se ti vogliono rubare un orologio tagliano il braccio con un machete”. Non usa mezzi termini Alessandro Meluzzi, noto psichiatra e opinionista, intervenendo ad una recente puntata di Matrix.
http://www.ilprimatonazionale.it/wp-con ... azione.mp4
“Non oso pensare cosa saranno le città italiane – prosegue Meluzzi nella sua analisi – inondate da mezzo milione di disperati fuori controllo provenienti da zone ad altissimo tasso di criminalità e da zone in cui il valore della vita umana è pressoché uguale a nulla. Se noi non accettiamo questa sfida e non accettiamo che questa cosa dev’essere arginata, i nostri figli ce ne chiederanno il conto”.
“L’immagine di quello che viene buttato dallo Stato – conclude, evidenziando che il problema non è solo delle finanze pubbliche ma proprio sociologico e antropologico – ci sembrerà nulla in confronto a quello che noi vedremo se non assumeremo lucidamente le responsabilità che una classe politica, giuridica, etica e civile dovrebbe assumere e che non sta assumendo in nome di un buonismo idiota e senza costrutto“.
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