Par on Parko de l'Astego

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Messaggioda Berto » mer mar 29, 2017 10:44 am

Par on Parko de l'Astego
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Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Par on Parko de l'Astego

Messaggioda Berto » mer mar 29, 2017 10:45 am

Parco Natural
https://it.wikipedia.org/wiki/Area_naturale_protetta
Le aree naturali protette, chiamate comunemente anche riserve naturali o oasi naturali, sono delle aree naturali che hanno la funzione di mantenere l'equilibrio ambientale di un determinato luogo, aumentandone la biodiversità. Si tratta di aree naturali caratterizzate da paesaggi eterogenei e abitate da diverse specie di animali e vegetali.
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Re: Par on Parko de l'Astego

Messaggioda Berto » mer mar 29, 2017 10:46 am

Parco brolo-orto-jardin de Lastego
https://photos.google.com/album/AF1QipP ... d0I4GiyFhA

Immagine



Parco del Brenta
https://www.facebook.com/parco.delbrenta.1

Parco regional del Mincio
https://it.wikipedia.org/wiki/Parco_reg ... del_Mincio
Parco del Delta del Po
http://www.parcodeltapo.org/index.php/it
http://www.parcodeltapo.it/pages/intro.php

Parco del Sile
http://www.parcosile.it
Il Parco Naturale Regionale del fiume Sile si estende su una superficie di 4.152 ettari, compresa all'interno di 11 territori comunali distribuiti nelle province di Padova, Treviso e Venezia.
L'area delle sorgenti si trova tra Casacorba di Vedelago (Treviso) e Torreselle di Piombino Dese (Padova) originando il più lungo fiume di risorgiva d'Italia: 70 km circa da Casacorba di Vedelago (Treviso) a Portegrandi di Quarto d'Altino (Venezia), la foce naturale nella Laguna di Venezia, prima dello scavo del "Taglio del Sile".
Fin dai tempi più remoti il clima mite dell'area, la navigabilità delle acque, la vicinanza con il mare, la copiosità di risorgive e la ricchezza boschiva del territorio circostante (il paesaggio, per quanto simile, non era comunque quello attuale) attraggono al Sile popolazioni che si fermano lungo le sue rive.

https://it.wikipedia.org/wiki/Parco_nat ... Fiume_Sile
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Re: Par on Parko de l'Astego

Messaggioda Berto » mer mar 29, 2017 10:46 am

Cile, la più grande donazione di terra mai fatta da un privato: così nasceranno 5 parchi
La vedova di Tompkins, fondatore di North Face, ha donato al Paese 400mila ettari di terra. Era il grande sogno del marito che spese milioni: "Proteggete la biodiversità"
GIACOMO TALIGNANI
17 marzo 2017

http://www.repubblica.it/ambiente/2017/ ... 10-S1.6-T1

NESSUNO voleva credergli. Perché un ultra milionario dovrebbe continuare a comprare ettari e ettari di terra senza farci niente? Cosa aveva intenzione di realizzare con tutti quegli acri acquistati fra Cile e Argentina? C'è chi arrivò perfino ad accusarlo di voler nascondere scorie nucleari americane, pur di trovare una soluzione all'enigma.

E invece Douglas Tompkins, eco-milionario fondatore di North Face, voleva soltanto salvare la natura e quegli sterminati boschi, fiumi e foreste del Cile: sua moglie ha regalato 400mila ettari al governo del Cile per preservarne la biodiversità e creare cinque nuovi parchi nazionali.

E' la donazione di terra - da un privato a un governo - più grande che sia mai esistita. A firmare per Douglas insieme al presidente cileno Michelle Bachelet c'era la sua seconda moglie Kris, ex amministratore delegato del marchio Patagonia.

Tompinks è morto nel 2015 all'età di 72anni a seguito di una ipotermia: aveva avuto un incidente in kayak proprio mentre pagaiava fra le terre cilene. La sua fortuna, a lui che era appassionato di escursionismo e montagna, nacque nel 1964 quando fondò North Face (marchio di abbigliamento tecnico famosissimo al mondo che lo scorso anno, anche per la sua impronta "etica", ha guadagnato 2,3 miliardi di dollari). Nel 1968 l'imprenditore vendette North Face per dedicarsi al marchio Esprit insieme alla prima moglie. Ceduto anche quest'ultimo 27 anni fa, con il sostegno di Yvon Chouinard (fondatore Patagonia), iniziò a dare vita al suo sogno: anno dopo anno comprò migliaia di ettari in Cile per poterlo "salvare" dai latifondisti e da tutti coloro che volevano sfruttarlo. E' arrivato a possedere fino a 890mila ettari in Sud America spendendo quasi 400milioni di dollari.

"Vediamo la perdita di biodiversità come una delle più grandi crisi del nostro tempo" diceva, e fece di tutto per combatterla: l'ultimo atto lo ha portato avanti sua moglie che ha donato al governo cileno una superficie grande come la sola Capo Verde. Una enorme area che diventerà protetta e che entrerà a far parte di un gigantesco parco nazionale da un totale di 4,5milioni di ettari grandi come tre volte lo Yellowstone e lo Yosemite Park messi insieme (così il 20% di tutto il Cile sarà "zona protetta").

L'accordo prevede la creazione di cinque nuovi parchi nazionali e la fondazione Tompkins sostiene che le aree naturali genereranno un indotto di 270 milioni di dollari annui in ecoturismo dando lavoro a più di 40mila persone. Secondo il National Geographic, gli sforzi dell'imprenditore americano hanno protetto più terra rispetto a quelli di qualsiasi altro privato fino ad oggi.

"E' la realizzazione del sogno di Doug - ha detto la moglie Kris -. Lui aveva capito i rischi del cambiamento climatico molto prima che se ne parlasse nel dibattito politico. Per il Cile è un grande giorno".

E non è finita: fra le terre acquistate e difese dai Tompkins c'è anche un'ampia parte del territorio della Patagonia che fra pochi mesi - sostiene la vedova di Douglas - sarà ceduto al governo argentino alla stessa condizione, ovvero che sia trasformata in un'area protetta.
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Re: Par on Parko de l'Astego

Messaggioda Berto » mer mar 29, 2017 10:47 am

Nuova Zelanda, fiume sacro maori ottiene personalità giuridica
Il principe Harry in visita sul fiume Whanganui il 14 maggio 2015 (afp)

Chiusa una battaglia legale durata 170 anni. Ora le acque sacre saranno rappresentate quale ''essere indivisibile e vivente con tutti i suoi elementi fisici e spirituali''. E' la prima volta al mondo

http://www.repubblica.it/ambiente/2017/ ... -160667805

Le acque sacre ai Maori che scorrono per 145 chilometri ora sono considerate come un essere vivente.
Dopo 170 anni il fiume Whanganui, in Nuova Zelanda, ha ottenuto una personalità giuridica, dopo una battaglia legale durata 170 anni. Sarà rappresentato congiuntamente da un membro nominato dalla comunità maori e uno nominato dal governo.

Il riconoscimento è arrivato grazie allo storico trattato di Waitangi, sottoscritto nel 1840 da un rappresentante della corona inglese e da 40 capi delle tribù Maori dell'Isola del Nord. Da allora, archiviato il lungo conflitto fra popolazioni locali e colonizzatori, la Nuova Zelanda divenne colonia inglese.
Whanganui in bianco e nero: la storia del fiume sacro ai maori

Da allora quell'accordo garantisce sostanziale protezione agli interessi e alle proprietà tradizionali dei Maori, che oggi vedono risconosciuta l'importanza di difendere ''salute e benessere'' del fiume, come ha sottolineato il portavoce della comunità locale Gerrard Albert a Radio New Zealand. "Abbiamo sempre creduto che il fiume Whanganui sia un insieme indivisibile e vivente con tutti i suoi elementi fisici e spirituali, dalle montagne del centro dell'Isola del Nord fino al mare".
La nuova legge mette fine al più lungo contenzioso nella storia del Paese, ha detto il ministro per il trattato di Waitangi, Christopher Finlayson. "Questa legge riconosce la profonda connessione spirituale fra il locale popolo Whanganui Iwi e il loro fiume ancestrale. Ne riconosce le tradizioni e usanze e crea una base solida per il futuro del fiume".



Fiumi e fonti sagre
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Re: Par on Parko de l'Astego

Messaggioda Berto » mer mar 29, 2017 11:43 am

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Re: Par on Parko de l'Astego

Messaggioda Berto » sab mag 13, 2017 9:26 pm

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