I rom non rispettano Ermes: "Non mi dispiace sia morto"Parla la madre di uno dei ladri: "Se dicessi che mi dispiace direi una bigia". Rom pronti a ottenere i soldi del risarcimento
Giuseppe De Lorenzo - Sab, 07/11/2015
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 91737.htmlNon hanno rispetto nemmeno per la morte. Non hanno rispetto per Ermes Mattielli, morto d'infarto dopo la condanna a 5 anni e 4 mesi per aver sparato a due ladri rom.
"Se dicessi che mi dispiace, direi una bugia". A parlare è Sonia Caris, la madre di Cris, il malvivente rom che insieme a Blu Helt in quella notte del 13 giugno 2006 cercò di rubare il poco che era rimasto al rigattiere vicentino.
Nessun perdono per "l'uomo che ha tentato di uccidere mio figlio, ma non ho augurato il male a nessuno". La donna è stata intervistata dal Gazzettino di Vicenza: è dal giorno in cui il figlio venne raggionto dai colpi di fucile di Ermes che chiede "giustizia". "Avevano sbagliato - ammette - ma questo non significa che dovesse morire. Perché con nove pallottole in corpo è un miracolo che sia sopravvissuto".
Certo, peccato che - scherzo del destino - alla fine subire il danno peggiore sia stato proprio l'uomo onesto che avrebbe volentieri vissuto in tranquillità vivendo del lavoro della sua ricicleria.
La signora si è sempre detta soddisfatta del risarcimento di 135mila euro disposto dal giudice. E il risarcimento da 135mila euro? "Eh, amen", risponde. Ma quei soldi i rom potranno ottenerli: lo Stato e la legge gli permetteranno di prendere "in eredità" la casa e le poche proprietà di Mattielli. "Non sono nessuno per giudicare - continua la signora in merito alla morte di Ermes - ma si vede che è così che doveva andare. Ho 40 anni ma ne dimostro molti di più perché nella vita ho sofferto tanto. E tante pene le ho patite anche per questa disgrazia".
Forse non quante Ermes. Che dopo aver perso il lavoro e la libertà, ci ha rimesso anche la vita.
Dopo la morte di Ermes sarà lo Stato a risarcire i due ladri romSecondo la legge i rom si approprieranno della casa di Ermes. Intanto l'avvocato di Ermes attacca: "Era preoccupato dal pignoramento"
Giuseppe De Lorenzo - Sab, 07/11/2015
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... tect=falseErmes Mattielli è morto d'infarto dopo il calvario giudiziario che lo aveva condannato a 5 anni e 4 mesi di galera.
Gli unici ad uscire indenni (e più ricchi) da questa vicenda sono i due ladri rom, che proprio dall'ex rigattiere attendevano i 135mila euro di risarcimento che il giudice ha disposto. Li riceveranno dallo Stato.
Sul futuro dell’eredità, quello che è certo è che Ermes non aveva parenti stretti: “Non ci sono genitori, moglie, figli né fratelli o sorelle - spiga l’avvocato di fiducia di Mattielli, Maurizio Zuccollo - credo abbia solo qualche cugino”. Ma questi potranno rifiutarsi di ricevere l’eredità, viste le modeste proprietà del rigattiere e quel risarcimento da 135mila euro. Così, in assenza di eredi, lo Stato diventerà proprietario dei beni di Ermes, adoperandosi per il pagamento del dovuto ai rom.
“L’art. 596 del codice civile - spiega a ilGiornale l’avvocato Marco Tomassoni - enuncia che, in mancanza di altri successibili, l’eredità è devoluta allo Stato italiano: l’acquisto avviene di diritto senza bisogno di accettazione e non può farsi luogo a rinunzia”. Il secondo comma dell’art. 586 prevede inoltre che lo Stato risponda dei debiti del defunto intra vires (ovvero nei limiti di ciò che ha ricevuto dal defunto stesso) e che “provveda alla liquidazione dell'eredità nell'interesse di tutti i creditori e legatari” che abbiano presentato dichiarazione di credito. Ovvero i due rom, che potranno andare dal notaio per togliere da morto quello che non erano riusciti a rubare a Mattielli in vita. E spostando sullo Stato l’onere del risarcimento.
Secondo l'avvocato del pensionato di Arsiero, Maurizio Zuccolo, l'infarto di Ermes si inserisce in un momento di grossa preoccupazione per il rischio che la sua casa - l'unica cosa di cui disponeva - gli venisse tolta per risarcire i rom. "Era preoccupato per il futuro, aveva paura gli pignorassero la casa per pagare i 135mila euro: era preoccupato come può esserlo chiunque si trovi in quella situazione".
Si può comprendere. Resta l'amarezza di una vicenda nata nel segno di due rom delinquenti (ed ora più ricchi) e finita con la morte di un onesto cittadino. Non può non indignare.
Me despiaxe ke no li gapie copà col ghe ga sparà!Via l'onto tricolor!http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... _logo3.gifhttps://www.facebook.com/DavideGuiottoV ... 4587659916https://www.facebook.com/giustiziaperErmes/?fref=tshttps://www.facebook.com/fabio.padovan5 ... 55?fref=nfINSORGENZA VENETA!
Oggi ai funerali del povero, povero Ermes abbiamo sentito palpitare forte e chiara la voglia di INSORGENZA dei Veneti, che non hanno saputo più stare a testa bassa, timorosi, succubi e schiavi di fronte a tanta arroganza e ingiustizia.
VIA LE FASCIE TRICOLORI! Un segnale chiaro, cui hanno dovuto obbedire i Sindaci più sensibili.
Richiesto dei documenti, non potevo accettare anche questa ulteriore prova. Nulla di personale contro le persone dentro le divise, ma il mio rifiuto è stampato dentro il cuore. Non posso riconoscere autorità a chi rappresenta uno stato vile che calpesta i diritti della gente più debole. L'italia è diventata una entità straniera in una terra che vuole diventare libera, lontana dalle pastoie legulee di Roma. Grazie di cuore ai patrioti che non hanno voluto lasciarmi "portar via", che si sono opposti con una carica de corajo formidaile, sbigottendo le stesse Forze dell'ordine. Quando i Carabinieri hanno cominciato ad attorniarmi in cimitero, ho subito sentito nell'aria le vibrazioni di chi cominciava, in silenzio per il luogo, a mettersi tra me e gli uomini in divisa. Mi giro e Massmo dall'Antonia è al mio fianco e Alberto Veneziano e Lucio Chiavegato, e via via tanti altri.
Riposa in pace Ermes e scusa se abbiamo inveito contro gli ipocriti che in prima fila si pavoneggiavano col tricolore.
Migliaia di patrioti veneti, uomini, donne, giovani hanno oggi sentito una voce che li chiamava ad Arsiero. Chi gliel'ha fatto fare? L'egoismo?, l'attaccamento all'italia?, l'ossequio per i potenti?
Erano tutti lì, prima di tutto per renderti onore, ed è stato un enorme onore. Tu uomo semplice, hai riempito chiesa, piazza e strade, più dei "potenti". Il tuo onorato nome era gridato, e per te dai cuori, spontaneo, saliva, appena mormorato, il nostro commosso "L'eterno Riposo".
Grazie ai fradei patrioti Veneti per quanto avete fatto oggi per me.
Grazie Signore Iddio per aver dato al Veneto, e a me oggi, questi fratelli, VERI, lì impavidi col cuore in mano a gridare ai Carabinieri: NO!
https://www.facebook.com/agironi/videos ... 1896461670 https://www.facebook.com/naxilia/videos ... 3799390968 Arsiero. Il funerale di Mattielli diventa protesta al grido di ‘Stato assassino’. 09/11/2015
http://www.altovicentinonline.it/politi ... otogalleryNon è passato inosservato l’ultimo viaggio di Ermes Mattielli. E non sono stati i centinaia di presenti, tra civili e autorità politiche, accorsi per l’estremo saluto all’artigiano morto prematuramente pochi giorni fa, ad aver reso la cerimonia funebre un evento pubblico che Arsiero non dimenticherà tanto presto.
‘Dentro le preghiere, e fuori gli striscioni’, aveva avvisato il parroco. E così è stato per tutta la cerimonia funebre, con una chiesa gremita di fedeli, assiepati anche nel sagrato e sulle scale esterne, dove striscioni di protesta contro una condanna considerata ingiusta e vessilli della Serenissima erano posizionati ovunque. Non mancava però, soprattutto per chi conosceva Mattielli di persona, chi era arrivato fin lì solo per il desiderio di una preghiera.
Tutto sembrava tranquillo fino a che il feretro non è stato caricato sul carro funebre e le autorità sono scese in piazza per accompagnarlo a piedi al cimitero.
A quel punto alcune persone hanno iniziato ad urlare contro i sindaci che erano a capo del corteo: ‘Stato assassino, via il tricolore’, impedendo di fatto al corteo di procedere oltre. Sono seguiti momento di tensione che si toccava con mano, il corteo ha circondato i sindaci, altre voci contro l’autorità costituita si sono aggiunte alle grida dei venetisti. Giornalisti e cameramen hanno circondato gli amministratori per immortalare l’evento e cogliere un primo commento a caldo. Alcuni presenti protestavano per far mantenere alla cerimonia il carattere puramente religioso.
Mentre i Carabinieri tentavano di non fare precipitare la situazione, agli slongan di indipendenza venivano aggiunti insulti e provocazioni verso i sindaci di Velo, Cogollo, Nanto e il vicesindaco di Arsiero, impossibilitati a muoversi. Sacerdote e parrocchiani, tra cui i chierichetti che portavano la croce, si sono tenuti prudentemente in disparte, per evitare di alimentare altre tensioni.
funerale ermes 10
Nell’imbarazzo del momento, mentre dalla folla piovevano offese, Gildo Capovilla e Giordano Rossi, primi cittadini di Cogollo e di Velo d’Astico, hanno preso la decisione di togliere la fascia tricolore, seguiti poi dal sindaco di Laghi Ferrulio Lorenzato.
Il sindaco di Nanto Ulisse Borotto e il vicesindaco di Arsiero Michele Sartori non hanno invece ceduto alle provocazioni ed hanno continuato ad indossarla, mostrando tuttavia una certa tensione. Alla fine il corteo è proseguito senza ulteriori soste fino al camposanto.
Lì non sono mancati altri momenti di agitazione tra Carabinieri e indipendentisti, tra le cui fila erano presenti anche Lucio Chiavegato e Fabio Padovan. Le forze dell’ordine hanno chiesto i documenti ad alcuni di questi, che hanno opposto resistenza. La vicenda si è conclusa finalmente quando i venetisti sono stati scortati di nuovo fino in piazza del municipio.
Solo verso le 16.30 la folla si è dispersa e la tensione si è placata.
Arsiero. “Ci siamo tolti le fasce tricolore solo per abbassare i toni”09/11/2015
http://www.altovicentinonline.it/politi ... are-i-toniUna nota citazione recita ‘non perdere mai una buona occasione per tacere’.
E secondo qualcuno, questo detto avrebbero dovuto ricordarselo tutte quelle persone che oggi erano presenti ai funerali di Ermes Mattielli e hanno schiamazzato slogan politici talmente forte da costringere alcuni sindaci a togliere la fascia tricolore per farli tacere.
Un folto gruppo di indipendentisti veneti, nel vedere i 5 sindaci presenti sfilare con la fascia tricolore, ha chiesto a gran voce di toglierla come segno di protesta verso uno stato che, a loro dire, si è reso colpevole della morte di Mattielli applicando nei suoi confronti una giustizia che tutela i delinquenti a scapito degli onesti.
Il vicesindaco di Arsiero e il sindaco di Nanto non l’hanno fatto, ma Giordano Rossi, Gildo Capovilla e Angelo Lorenzato (rispettivamente primi cittadini di Velo d’Astico, Cogollo del Cengio e Laghi), hanno riposto il tricolore intuendo che non c’era altro modo per far tacere le urla.
“Abbiamo tolto la fascia tricolore per rispetto della solennità della cerimonia – ha commentato Giordano Rossi – Il cugino di Ermes aveva tentato di far capire a quel gruppo di facinorosi che si stava celebrando un funerale e non era quello il luogo delle polemiche politiche, ma loro non hanno voluto sentire ragioni e hanno continuato a sbraitare contro lo stato italiano.
Anche io avrei qualcosa da ridire sulla legge e la giustizia – ha continuato – ma non era oggi il contesto per farlo. Mi dispiace che Ermes non abbia potuto godere di quella pace e serenità che lui amava tanto, nemmeno nel giorno del suo funerale. Io non contesto le opinioni, ma esibire slogan politici a un funerale è fuori luogo. C’era gente che voleva seguire il feretro pregando – ha concluso – Per questo io e altri due sindaci abbiamo tolto la fascia perché era l’unico modo per far tacere i riottosi e riportare il silenzio che la circostanza meritava”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Gildo Capovilla, che ha commentato: “Una cerimonia funebre merita silenzio e oggi invece c’erano tante persone che hanno strumentalizzato il momento per esibire i loro slogan politici. Non voglio entrare nel merito delle idee, ma ritengo che non fosse la circostanza giusta per fare polemiche”.
Claudio Guglielmi è stato notato perché è arrivato ai funerali senza la fascia tricolore. Qualcuno ha parlato di protesta, ma il sindaco di Valdastico ha subito smentito: “Ero senza fascia perché ho voluto presenziare come privato cittadino e non come sindaco. guglielmi valdastico 2014Sinceramente, quando mi sono trovato lì con altri sindaci, ho avuto l’incertezza di andare a prendere la fascia ed entrare anche io con il mio ruolo istituzionale, ma poi ho preferito rimanere in disparte e sono rimasto fuori dalla chiesa. La vicenda di Mattielli – ha continuato – mi ha toccato molto a livello personale, perché io stesso di recente ho subito due furti in abitazione e uno in azienda. E ho condiviso la mia rabbia proprio con Ermes, che ero andato a trovare di recente. Mi ha raccontato che, oltre alla condanna del risarcimento, la Procura gli aveva dato una sanzione elevata a causa di un deposito trasformato in discarica. E mi aveva detto ‘non datemi soldi, che tanto trovano il modo di portarmeli via’. E’ proprio come segno di vicinanza personale e non istituzionale a Mattielli – ha concluso – che ho deciso di non indossare la fascia. Ma non c’era nessuna protesta”.
Anna Bianchini
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