Arsiero. Il funerale di Mattielli diventa protesta al grido di ‘Stato assassino’. 09/11/2015
http://www.altovicentinonline.it/politi ... otogalleryNon è passato inosservato l’ultimo viaggio di Ermes Mattielli. E non sono stati i centinaia di presenti, tra civili e autorità politiche, accorsi per l’estremo saluto all’artigiano morto prematuramente pochi giorni fa, ad aver reso la cerimonia funebre un evento pubblico che Arsiero non dimenticherà tanto presto.
‘Dentro le preghiere, e fuori gli striscioni’, aveva avvisato il parroco. E così è stato per tutta la cerimonia funebre, con una chiesa gremita di fedeli, assiepati anche nel sagrato e sulle scale esterne, dove striscioni di protesta contro una condanna considerata ingiusta e vessilli della Serenissima erano posizionati ovunque. Non mancava però, soprattutto per chi conosceva Mattielli di persona, chi era arrivato fin lì solo per il desiderio di una preghiera.
Tutto sembrava tranquillo fino a che il feretro non è stato caricato sul carro funebre e le autorità sono scese in piazza per accompagnarlo a piedi al cimitero.
A quel punto alcune persone hanno iniziato ad urlare contro i sindaci che erano a capo del corteo: ‘Stato assassino, via il tricolore’, impedendo di fatto al corteo di procedere oltre. Sono seguiti momento di tensione che si toccava con mano, il corteo ha circondato i sindaci, altre voci contro l’autorità costituita si sono aggiunte alle grida dei venetisti. Giornalisti e cameramen hanno circondato gli amministratori per immortalare l’evento e cogliere un primo commento a caldo. Alcuni presenti protestavano per far mantenere alla cerimonia il carattere puramente religioso.
Mentre i Carabinieri tentavano di non fare precipitare la situazione, agli slongan di indipendenza venivano aggiunti insulti e provocazioni verso i sindaci di Velo, Cogollo, Nanto e il vicesindaco di Arsiero, impossibilitati a muoversi. Sacerdote e parrocchiani, tra cui i chierichetti che portavano la croce, si sono tenuti prudentemente in disparte, per evitare di alimentare altre tensioni.
funerale ermes 10
Nell’imbarazzo del momento, mentre dalla folla piovevano offese, Gildo Capovilla e Giordano Rossi, primi cittadini di Cogollo e di Velo d’Astico, hanno preso la decisione di togliere la fascia tricolore, seguiti poi dal sindaco di Laghi Ferrulio Lorenzato.
Il sindaco di Nanto Ulisse Borotto e il vicesindaco di Arsiero Michele Sartori non hanno invece ceduto alle provocazioni ed hanno continuato ad indossarla, mostrando tuttavia una certa tensione. Alla fine il corteo è proseguito senza ulteriori soste fino al camposanto.
Lì non sono mancati altri momenti di agitazione tra Carabinieri e indipendentisti, tra le cui fila erano presenti anche Lucio Chiavegato e Fabio Padovan. Le forze dell’ordine hanno chiesto i documenti ad alcuni di questi, che hanno opposto resistenza. La vicenda si è conclusa finalmente quando i venetisti sono stati scortati di nuovo fino in piazza del municipio.
Solo verso le 16.30 la folla si è dispersa e la tensione si è placata.
Arsiero. “Ci siamo tolti le fasce tricolore solo per abbassare i toni”09/11/2015
http://www.altovicentinonline.it/politi ... are-i-toniUna nota citazione recita ‘non perdere mai una buona occasione per tacere’.
E secondo qualcuno, questo detto avrebbero dovuto ricordarselo tutte quelle persone che oggi erano presenti ai funerali di Ermes Mattielli e hanno schiamazzato slogan politici talmente forte da costringere alcuni sindaci a togliere la fascia tricolore per farli tacere.
Un folto gruppo di indipendentisti veneti, nel vedere i 5 sindaci presenti sfilare con la fascia tricolore, ha chiesto a gran voce di toglierla come segno di protesta verso uno stato che, a loro dire, si è reso colpevole della morte di Mattielli applicando nei suoi confronti una giustizia che tutela i delinquenti a scapito degli onesti.
Il vicesindaco di Arsiero e il sindaco di Nanto non l’hanno fatto, ma Giordano Rossi, Gildo Capovilla e Angelo Lorenzato (rispettivamente primi cittadini di Velo d’Astico, Cogollo del Cengio e Laghi), hanno riposto il tricolore intuendo che non c’era altro modo per far tacere le urla.
“Abbiamo tolto la fascia tricolore per rispetto della solennità della cerimonia – ha commentato Giordano Rossi – Il cugino di Ermes aveva tentato di far capire a quel gruppo di facinorosi che si stava celebrando un funerale e non era quello il luogo delle polemiche politiche, ma loro non hanno voluto sentire ragioni e hanno continuato a sbraitare contro lo stato italiano.
Anche io avrei qualcosa da ridire sulla legge e la giustizia – ha continuato – ma non era oggi il contesto per farlo. Mi dispiace che Ermes non abbia potuto godere di quella pace e serenità che lui amava tanto, nemmeno nel giorno del suo funerale. Io non contesto le opinioni, ma esibire slogan politici a un funerale è fuori luogo. C’era gente che voleva seguire il feretro pregando – ha concluso – Per questo io e altri due sindaci abbiamo tolto la fascia perché era l’unico modo per far tacere i riottosi e riportare il silenzio che la circostanza meritava”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Gildo Capovilla, che ha commentato: “Una cerimonia funebre merita silenzio e oggi invece c’erano tante persone che hanno strumentalizzato il momento per esibire i loro slogan politici. Non voglio entrare nel merito delle idee, ma ritengo che non fosse la circostanza giusta per fare polemiche”.
Claudio Guglielmi è stato notato perché è arrivato ai funerali senza la fascia tricolore. Qualcuno ha parlato di protesta, ma il sindaco di Valdastico ha subito smentito: “Ero senza fascia perché ho voluto presenziare come privato cittadino e non come sindaco. guglielmi valdastico 2014Sinceramente, quando mi sono trovato lì con altri sindaci, ho avuto l’incertezza di andare a prendere la fascia ed entrare anche io con il mio ruolo istituzionale, ma poi ho preferito rimanere in disparte e sono rimasto fuori dalla chiesa. La vicenda di Mattielli – ha continuato – mi ha toccato molto a livello personale, perché io stesso di recente ho subito due furti in abitazione e uno in azienda. E ho condiviso la mia rabbia proprio con Ermes, che ero andato a trovare di recente. Mi ha raccontato che, oltre alla condanna del risarcimento, la Procura gli aveva dato una sanzione elevata a causa di un deposito trasformato in discarica. E mi aveva detto ‘non datemi soldi, che tanto trovano il modo di portarmeli via’. E’ proprio come segno di vicinanza personale e non istituzionale a Mattielli – ha concluso – che ho deciso di non indossare la fascia. Ma non c’era nessuna protesta”.
Anna Bianchini
https://www.facebook.com/76646426342134 ... 8727792228