Natixon-Nadison-Nadiža-Natisone

Natixon-Nadison-Nadiža-Natisone

Messaggioda Berto » lun gen 06, 2014 5:27 pm

Natixon, Nadison, Nadiža, Natisone

Natixon (Natisone)
Nadison in friulano, Nediža in dialetto sloveno locale, Nadiža in sloveno, Natisone en tajan e Natixon en veneto.

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... Natisa.jpg

Natisone
http://it.wikipedia.org/wiki/Natisone
Il Natisone (Nadison in friulano, Nediža in dialetto sloveno locale, Nadiža in sloveno) è il più importante fiume del Friuli orientale, principale tributario del fiume Torre e sub-affluente dell'Isonzo.
Il toponimo veniva menzionato già in epoca classica ( "Natisa" in Naturalis Historia libro III, capitolo 126 di Plinio il Vecchio) e, successivamente, in epoca longobarda ("ad pontem Natisonis fluminis" in Historia Langobardorum libro V, capitolo 23 di Paolo Diacono).
L'origine si suppone risalga al latino "natare" ossia nuotare o scorrere.
Il fiume dà il nome alle Valli del Natisone che sono formate dal bacino del fiume Natisone, dal confine con la Slovenia fino alla frazione di Ponte San Quirino, e dalle valli dei suoi tre principali affluenti (Alberone, Cosizza ed Erbezzo).

http://www.natisone.it
http://www.matajur.it

Natissa
http://it.wikipedia.org/wiki/Natissa
Natissa (Natisse in friulano standard, Natissa in friulano locale) è il nome del fiume che attualmente attraversa il paese di Aquileia.
Il Natissa (di genere maschile, secondo gli abitanti del luogo) nasce ai confini fra Aquileia e Terzo di Aquileia, in località Roncùs, zona ricca di risorgive.
Dopo aver attraversato il centro abitato di Aquileia, il Natissa riceve le acque del fiume Terzo in località Ponte delle Vergini, per poi sfociare nella laguna di Grado, dopo qualche chilometro.
...
In epoca romana, quando Aquileia era un porto di notevole importanza, nel Natissa confluivano le acque del Natisone e del Torre, rendendolo largo 48 metri.

...

http://www.canoafriuli.com/2007/12/21/f ... e-e-storia

Il Natisone, fiume di circa 60 km di lunghezza, nasce dal Monte Maggiore e, dopo aver transitato per un breve tratto in Slovenia, rientra in Italia ad Ovest del monte Matjur, andando poi a confluire nel Torre.

Durante il periodo romano, questo fiume scendeva impetuoso, con un percorso più lineare, sin alla pianura.

In località Premariacco, nel corso del tempo, scavò il suo letto (?), congiungendosi poi con il Torre e, unito alle sue acque, andò a cingere la città di Aquileia.

Qui, un ramo finiva diretto in mare, presso l’attuale località di Belvedere, mentre l’altro solcava l’attuale letto, andando a congiungersi con il Terzo, andando poi a sfociare assieme nella laguna di Grado.

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... vedere.jpg

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... /Terso.jpg


La storia del Natisone è legata indissolubilmente a quella dell’Isonzo, giacchè, nel corso dei millenni, quest’ultimo formò grossi depositi alluvionali che formarono un terrapieno, ad Est del monte Matajur, che di fattò ostacolò il normale deflusso dell’acqua verso valle.

http://it.wikipedia.org/wiki/Matajur

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... ajur-c.jpg


Per questo motivo, dietro al monte, si formò un lago allungato, alimentato sia parzialmente dall’Isonzo che dal Natisone, il cui corso era pressoché parallelo a quello dell’Isonzo, e pure a breve distanza.

Le acque uscenti da questo lago, venivan da esso convogliate nel Natisone , che deve il suo nome attuale all’originale denominazione di Natisso.
Nel 585 d.C. si verificò un lungo periodo caratterizzato da incessante piovosità, che provocò l’alluvione che sconvolse interamente l’attuale Friuli.
Il terrapieno che di fatto definiva il lago dietro al Matajur e che sbarrava parte dell’acqua che doveva poi rifluire nell’Isonzo, venne spazzato via e l’acqua del lago si riversò violentemente nel letto dell’Isonzo, che raddoppiò la sua portata, impoverendo di fatto il Natisone, che, prima di questo fatto, correva di suo fino al mare,cingendo Aquileia, senza incontrarsi col Torre, come fece da quell’alluvione in poi.

Questo fu il colpo di grazia che mise definitivamente fine a ciò che restava del complesso porto fluviale di Aquileia, ma già nei secoli precedenti, per vicissitudini legate alla storia dell’insuperata Roma (???), il corso del Natisso venne manipolato e deviato.
Infatti, nel 361 d.C. la capitale della Decima Regio si alleò con Costanzo II contro Giuliano l’Apostata e venne circondata dal nemico.

L’esercito di Giuliano l’ Apostata cercò di conquistarla assediando la zona del porto utilizzando tra l’altro tre imbarcazioni, ma senza risultato: decise allora di deviare le acque del Natisso, iniziando una variazione artificiale del suo percorso che secoli dopo, sarebbe stato stravolto naturalmente dall’alluvione del 585 d.C.
In quest’occasione bellicosa, quando i legionari di Giuliano l’Apostata si accinsero ad assediare la città protetta dal Natisso, ancora ricco d’acqua, decisero di deviare a monte il corso del fiume, immettendolo nel letto di un vicino torrente-oggi l’attuale Judrio, affluente dell’Isonzo-in prossimità dell’attuale ponte sul Torre, a Versa, facendo compiere al corso d’acqua un angolo quasi retto.

Seppur deviato, il Natisone continuò e continua tutt’ora a portare acqua ad Aqulieia, anche se in minima quantità.
Nella zona da S. Giovanni al Natisone a Versa, le sue acque sprofondano nel letto per poi ricomparire in superficie, come risorgiva, nella zona meridionale di Aiello.

Per tornare al tramonto della potenza mercantile di Aquileia,nel 394 d.C., Teodosio volle che venisse innalzato un imponente sistema murale costituito da una doppia fortificazione:si può immaginare che con questo sistema, resosi necessario, il porto aquileiese non fosse funzionante, a causa dell’ingombro delle mura e per il fatto che le imbarcazioni dovevano far la fila, attendendo il prorio turno ai varchi aperti nelle fortificazioni per caricare e scaricare. Per questo motivo le navi vennero dirottate verso il porto marittimo di Grado e da lì, con i carri, le merci venivan trasportate ad Aquileia, il che significò l’inizio della dismissione del porto fluviale. ???

Con i cortesi e fondamentali insegnamenti, spunti ed indicazioni della cara amica Marisa Bernardis.

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... ntighi.jpg
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Re: Natixon-Nadison-Nadiža-Natisone

Messaggioda Berto » lun gen 06, 2014 5:32 pm

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... atixon.jpg

Casteliere de Nexasio
http://www.crsrv.org/it/istria_tempo/PDF/45-70.pdf
Nesazio è il più forte castelliere istriano sul Quarnero. Sorse all'incirca nel 15° secolo a.C. ed è annoverato tra le più antiche sedi in cui veniva praticata la cremazione dei defunti.
...
Ed eccoci quindi giunti al Bronzo recente (1350-1200) e finale (1200-1000) quando, come sappiamo, anche l’Italia mediana è interessata dalla comparsa delle facies protovillanoviane [Peroni 1996, 250, 340], rappresentate soprattutto dai tipici Campi di Urne (e quindi dal rito crematorio) e dall’uso di urne biconiche per la raccolta delle ceneri, oltre che da una particolare tipologia ceramica e metallurgica, di cui vedremo fra poco gli stretti legami con le culture carpato-danubiane.
http://it.wikipedia.org/wiki/Nesazio

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... -ourne.png

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... xasio1.jpg


Edronemie toponemi d’Ouropa ke podaria easr ligà a la Coltura de li Castelàri, de li Canpi de Orne, de Onetiçe e de Luxasia:

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... Natisa.jpg

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... uileia.jpg



Castelari furlani

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... xq98ax.jpg

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... telaro.jpg

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... /5mts9.jpg

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... strian.jpg

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... rta450.jpg



Storia del Friul

Friul/Friuli, Furlania
viewtopic.php?f=163&t=819

Friul/Friuli, Priula, Friola, Feriole, Feriolo, Ferriol, Frejus
https://docs.google.com/file/d/0B_VoBnR ... JoWWc/edit
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Re: Natixon-Nadison-Nadiža-Natisone

Messaggioda Berto » lun gen 06, 2014 6:00 pm

MAURIZIO PUNTIN

BREVE EXCURSUS SUL NOME DI AQUILEIA E SULLA SUA TOPONIMIA DALL’ANTICHITÀ
AL MEDIOEVO
http://www.comune.aquileia.ud.it/upload ... astica.pdf

L’Italia a motivo della sua storia plurimillenaria è uno dei paesi con il patrimonio toponimico più
stratificato e complesso. In particolare nell’Italia settentrionale si va dagli strati ritenuti più antichi fra i quali si annoverano quelli derivati da lingue preindoeuropee cosiddette “di frammentaria attestazione” (1), a quelli che rimandano a lingue anarie conosciute almeno parzialmente come l’etrusco (Adria, Felsina (2), Mantova, Modena ??? ecc.). Hanno trovato invece una qualche interpretazione etimologica gli idronimi ed i toponimi che derivano da lingue di origine indoeuropea come il venetico (Venezia, Oderzo, Padova, Po, Trieste ecc.) ed il celtico (Belluno, Bologna, Ivrea, Milano, Treviso ecc.).

...
Ma la maggior parte di questo enorme patrimonio italiano ha origine comprensibilmente nella lingua latina e nelle diverse parlate romanze regionali. ??? (No xe vero e el me laoro lo fa ben vedar!!! )
...
Natissa, fiume Natissa

I sec. a.C./ I sec. d.C. “ κατα τÕν Νατίσωνα” (186); VI sec. “ Natissa amnis” (Jordanes); XII sec. “ ultra Flumen Natisam” (187); 1330 “ Pecia terre juxta flumen Nadisoni” (188); 1355 “ super ripam fluminis natisse” (189).

L’antico nome del fiume Natiso (Natiso, -onis) ci giunge con ben quattro varianti popolari (190): il fr. centrale Nadisòn (evoluzione normale del Friuli), il fr. aquileiese Natìssa (191), lo sloveno del cividalese Nadiža / Nedíža (da forme romanze ???), ed infine una forma veneto-gradese Nassiòn (19).
La particolare variante Natìssa verrebbe accostata di primo acchito ad una rara continuazione dell’antico nominativo latino Natiso (???), con cambio di genere forse influenzato da una tradizione locale che sottintendeva in molti grandi idronimi l’appellativo “acqua”: cfr. in friulano “ la (‘aga / aghe’) Livenza, la Celìna, la Tôr, la Fèle, la Midùna, la Plâf ” ecc..
Ma il mantenimento della dentale sorda, strano nel romanzo del nord Italia (stesso discorso per la –s- sorda) potrebbero spiegarsi anche con il permanere in Friuli del ricordo di due varianti dello stesso idronimo, corrispondenti a due tradizioni linguistiche diverse (193).
Riguardo all’etimologia dell’idronimo si può ritenerlo indoeuropeo (???), connesso “… con una radice che si ritrova nel latino n a t a r e (quindi fiumi ‘dalle acque placide’?)” (194); secondo il Prosdocimi “… per la morfologia (- (i)s-on) si affianca a Togison(us) e si qualifica come venetico” (195).
Una conferma del carattere venetico dell’idronimo sembra venire dal nome di un torrente della zona cenedese (Tv), il Piavesòn (1261 Plavisoni) (196).

Ultimamente il Trumper ha proposto che “una forma antica celtica *nodisa (‘acqua’, ‘linfa vitale’ > ‘fiume’), che richiama anche fonologicamente il teonimo Nouden[t]-s con cui viene incrociata > (personalizzazione) *Nodis[s]a, potesse essere ulteriormente incrociata con la base latina na-, na-t- ‘nuotare’, già relata con simili forme celtiche, per dare sia Natiss- che Natis- ... Ed ha ipotizzato dunque che il punto di partenza per il nome del Natisone sia il nome stesso dell’acqua rafforzato da quello del dio celtico Marspiter Noudens, divinità re-degli-dei, re pescatore, re delle acque superiori (cielo) e di quelle inferiori (fiumi)” (197).
In effetti le formanti in questione (- (i)s-on) si rintracciano anche in aree abitate nell’antichità da popoli celtici come gli Helvetii (çelti o forse jermani ?): cfr. il fiume Nozon nel Cantone di Vaud, 642 Novisonam Fluviolum, 1049 Novisonem Fluviolum (198).
...
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Re: Natixon-Nadison-Nadiža-Natisone

Messaggioda Berto » lun gen 06, 2014 6:01 pm

Cfr. Atisone
Origini e percorsi del popolo cimbro
http://www.cansiglio.it/biblioteca/alic ... cimbro.pdf

Livio stesso riprende da Plutarco e che costituisce il primo anello della catena di errori storici commessi in seguito. Plutarco, nella sua opera Fortuna dei Romani, narra di come nel 102 a. C. il console Quinto Lutazio Càtulo venga inviato a fronteggiare i Cimbri penetrati in Italia dalle Alpi Occidentali: abbandonato dai soldati, il console non riesce ad allontanare i Cimbri dalla riva sinistra dell'Atisone, "apud Athisonem flumen" scrive Plutarco.
L'Atisone è un modesto corso d'acqua che nasce nelle Alpi Pennine, scorre lungo la Valle d'Ossola fino al Lago Maggiore.
Tale fiume ha cambiato nome nel corso dei secoli: Atibona, Atisone, Atosa, Tose e oggi Toce.

Il copista di Tito Livio si è reso colpevole di aver trascritto "ad flumen Athesim" in luogo di "ad flumen Athisonem"; errore che Dal Pozzo reputa comprensibile in considerazione del fatto che i copisti del tempo ben conoscevano il fiume Athesim ossia l'Adige, facilmente confuso con il meno noto Athisonem.

L'abate Dal Pozzo attribuisce allo scrittore Lucio Anneo Floro, autore di un'opera scritta a distanza di un secolo e mezzo dalla battaglia ai Campi Raudii e composta da due libri in cui si IV aver cooperato racconta la storia delle guerre di Roma nei settecento anni che vanno dalla fondazione ad Augusto, l'imprudenza di avere accettato tale versione senza una necessaria indagine preliminare tesa ad accertare la correttezza della fonte. Questa serie di equivoci costituisce le fragili fondamenta della "ipotesi cimbra" teorizzata da eruditi e scrittori veronesi tra cui il già citato Marzagaja, il veronese Marco Pezzo e il marchese Scipione Maffei.

Toce (Tòss in piemontese e in insubre ossolano)
http://it.wikipedia.org/wiki/Toce
Il Toce, o più propriamente "la" Toce (Tòss in piemontese e in insubre ossolano), è il fiume principale della Val d'Ossola e si allunga da nord a sud per tutta la valle.
La Toce era anticamente chiamata la Tuxa e la sua etimologia potrebbe derivare dal fiume Athesis (Athisone), citato da Plutarco nei suoi racconti bellici riguardanti i barbari.
La sua origine sarebbe dunque così spiegata: Athosone - Athos - La Tos e infine La Toce (???).
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Re: Natixon-Nadison-Nadiža-Natisone

Messaggioda Berto » lun gen 06, 2014 6:02 pm

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Re: Natixon-Nadison-Nadiža-Natisone

Messaggioda Berto » lun gen 06, 2014 6:07 pm

Cfr. co :
Lusatian Neisse
http://en.wikipedia.org/wiki/Lusatian_Neisse
The Lusatian Neisse (Czech: Lužická Nisa; German: Lausitzer Neiße; Polish: Nysa Łużycka; Sorbian: Łužiska Nysa) is a 252 km (157 mi) long river in Central Europe. The river has its source in the Jizera Mountains near Nová Ves nad Nisou, Czech Republic, reaching the tripoint with Poland and Germany at Zittau after 54 km (34 mi), and later forms the Polish-German border on a length of 198 km (123 mi). The Lusatian Neisse is a left tributary of the Oder river, into which it flows between Neißemünde-Ratzdorf and Kosarzyn north of the towns of Guben and Gubin.
According to the 1945 Potsdam Agreement in the aftermath of World War II, the river became part of the Polish western border with Germany (the Oder-Neisse line). It is the longest and most notable of the three rivers named Neisse (Neiße) (German) or Nysa (Polish) (the two other rivers being Nysa Kłodzka (Glatzer Neisse) and Nysa Szalona (Wütende Neiße or Jauersche Neiße). It is therefore often simply called Nysa or Neisse. An older Polish variant, no longer used, was Nissa.
Since the river runs through the historic region of Lusatia, the adjective before the name of the river Neisse differentiates this particular river from the Nysa Kłodzka (Glatzer Neisse) and the small Nysa Szalona (Wütende Neiße or Jauersche Neiße) in Silesia.

Silesia
http://en.wikipedia.org/wiki/Silesia
Silesia ( /saɪˈliːʒə/ or /saɪˈliːʃə/; Polish: Śląsk [ɕlɔ̃sk]; German: Schlesien (help•info); Silesian German: Schläsing; Czech: Slezsko; Silesian: Ślůnsk [ɕlonsk]; Latin: Silesia) is a historical region of Central Europe located mostly in Poland, with smaller parts also in the Czech Republic, and Germany.
Silesia is rich in mineral and natural resources, and includes several important industrial areas. Silesia's largest city and historical capital is Wrocław. Other large cities are Opole and Katowice in Poland, Ostrava and Opava in the Czech Republic, Görlitz in Germany. Its main river is the Oder (in German; in Polish and Czech: Odra).
The names of Silesia in the different languages most likely share their etymology—Latin and English: Silesia; Polish: Śląsk; Old Polish: Ślążsk[o]; Silesian: Ślůnsk; German: Schlesien; Silesian German: Schläsing; Czech: Slezsko; Slovak: Sliezsko; Kashubian: Sląsk; Upper Sorbian: Šleska; Lower Sorbian: Šlazyńska. The names are all related to the name of a river (now Ślęza) and mountain (Mount Ślęża) in mid-southern Silesia. The mountain is a prehistoric holy place.
Ślęża is listed[1] as one of the numerous preindoeuropean topographic names in the region (see old European hydronymy). The name Ślęża may come from the Silingi, a probably Vandalic (West Slavonic or East Germanic) people that may have migrated south from the Baltic Sea along the Elbe, Oder and Vistula rivers in the 2nd century. Alternatively, the name of the Silingi tribe may come from the name of the river or mountain.

Slesia
http://it.wikipedia.org/wiki/Slesia
La Slesia (in polacco: Śląsk; in tedesco: Schlesien; in ceco: Slezsko; nel dialetto locale: Schläsing o Ślunsk) è una regione storica dell'Europa centrale, appartenente per la maggior parte alla Polonia e in misura minore alla Repubblica Ceca ed alla Germania. La Slesia corrisponde all'alto e medio corso del fiume Oder (Odra) ed è delimitata nettamente a sud dalla catena montuosa dei Sudeti. Suo capoluogo storico nonché centro principale è la città di Breslavia.

Schlesien
http://de.wikipedia.org/wiki/Schlesien
Schlesien (schlesisch: Schläsing; schlonsakisch: Ślůnsk; polnisch: Śląsk; tschechisch: Slezsko; lateinisch und englisch: Silesia) ist eine Region in Mitteleuropa beiderseits des Ober- und Mittellaufs der Oder und erstreckt sich im Süden entlang der Sudeten und Beskiden.

Silingi
http://it.wikipedia.org/wiki/Silingi
I Silingi (in latino Silingae, in greco Σιλίγγαι - Silingai) erano un insieme di tribù germanica facente parte dell'etnia dei Vandali. Erano originari della Bassa Slesia, la cui denominazione deriva probabilmente proprio dal termine "Silingi" (il fiume presso il quale erano insediati fu denominato dopo le invasioni slave del V - VI secolo Silingja (oggi Ślęża). Le tribù slave che vissero presso il fiume Slęža furono quindi chimate Ślężani e la terra degli Slęžani fu successivamente denominata Śląsk in polacco, Slezsko in ceco, Silesia in latino e Schlesien in tedesco).
I Silingi presero parte ai movimenti migratori dei Vandali, arrivando ad insediarsi, insieme ad Asdingi, Suebi e qualche tribù di Alani, nella penisola iberica intorno al 409.
Nel 418, condotti dal loro Re Frédébal, furono duramente sconfitti dai Visigoti, alleati di Roma, arrivati nella penisola per "ripulirla" da quelli che consideravano i veri "Barbari". Gli Suebi furono costretti a ritirarsi nella Galizia, gli Alani subirono fortissime perdite e i Silingi furono quasi sterminati e il loro Re morì in battaglia.
Le popolazioni di questi ultimi due gruppi etnici, scacciate dalle terre conquistate e senza re, si ritirarono nella Betica (odierna Andalusia) decidendo di sottomettersi all'autorità del re asdingo Gunderico.

http://en.wikipedia.org/wiki/Silingi

Cfr. co l’edronemo Sile e col kinome Silea (Tv), ke li xe parenti del Saale e del Sele

Saale
http://it.wikipedia.org/wiki/Saale
La Saale è un fiume tedesco lungo 413 km. Si forma presso Zell, nel massiccio del Fichtelgebirge in Baviera, e sfocia nell'Elba.
Sele
http://it.wikipedia.org/wiki/Sele

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... 0/sele.jpg


Lausitzer Neiße
http://de.wikipedia.org/wiki/Lausitzer_Nei%C3%9Fe
Die Lausitzer Neiße (obersorb. Łužiska Nysa‚ niedersorb. Łužyska Nysa, tschech. Lužická Nisa, poln. Nysa Łużycka, früher auch Görlitzer Neiße) ist ein 254 km langer linker Nebenfluss der Oder. Die Lausitzer Neiße ist der längste der Neiße-Flüsse und bildet, als Ergebnis des Zweiten Weltkrieges, einen Teil der deutsch-polnischen Grenze. Aufgrund ihrer Eindeutigkeit in Bezug auf Deutschland wird sie deshalb häufig nur mit Neiße bezeichnet.

Neiße
http://it.wikipedia.org/wiki/Nei%C3%9Fe
La Neiße (in sorabo: Łužiska Nysa, ceco: Lužická Nisa, tedesco: Lausitzer Neiße, polacco: Nysa Łużycka) è un fiume che nasce e scorre in Repubblica Ceca per 54 km per poi segnare il confine (linea Oder-Neiße) tra Polonia e Germania per altri 198 km, per un totale di 252 km. Si getta nell'Oder vicino a Guben. Nasce presso le Montagne della Jizera, vicino a Nová Ves nad Nisou (monti lusaziani).
La presenza dell'aggettivo "lusaziano" negli idronimi locali è dovuta alla necessità di distinguere questo corso d'acqua dal fiume Nysa Kłodzka (ted. Glatzer Neiße), che scorre in Slesia e che prende il nome dalla città ora polacca di Kłodzko (ted. Glatz).

http://it.wikipedia.org/wiki/Nysa_(disambigua)
Nysa (Neiße), città della Polonia sudoccidentale;
Nysa Kłodzka (Glatzer Neiße), fiume della Polonia, tributario dell'Oder;
Nysa Łużycka (Lausitzer Neiße), fiume che nasce nella Repubblica Ceca e segna il confine tra Germania e Polonia.
Nysa, antica città greca e romana dell'attuale Turchia.

Nysa Kłodzka
http://it.wikipedia.org/wiki/Nysa_K%C5%82odzka
Nysa Kłodzka, o Neisse di Glatz (in tedesco Glatzer Neiße), è un fiume della Polonia sudoccidentale.
Nasce dai monti Sudeti, presso Międzylesie, poco lontano dal confine ceco: bagna le città di Kłodzko e Nysa e, dopo un percorso di 182 km, confluisce nell'Oder a sudest di Brzeg.
Ha un bacino idrografico di 4.565 km².
L'aggettivo "Kłodzka" (relativo a Kłodzko) serve a distinguerlo dall'omonimo fiume della Lusazia.

Kladská Nisa
http://cs.wikipedia.org/wiki/Kladsk%C3%A1_Nisa
Kladská Nisa (polsky Nysa Kłodzka [nysa kuodska]) je řeka na jihozápadě Polska (Dolnoslezské, Opolské vojvodství). Její délka činí 195 km. Povodí má rozlohu 4500 km².

http://de.wikipedia.org/wiki/Glatzer_Nei%C3%9Fe

Nysa Kłodzka
http://en.wikipedia.org/wiki/Nysa_K%C5%82odzka
The Nysa Kłodzka (German: Glatzer Neiße, Czech: Kladská Nisa) or Eastern Neisse is a river in southwestern Poland, a left tributary of the Oder, with a length of 182 km (21st longest) and a basin area of 4,566 km² (3,744 in Poland).
Before 1945 the area was part of Germany. After the war it was discussed by the Western Allies as one possible line of the western Polish border. Attempts were made to negotiate a compromise with the Soviets on the new Polish-German frontier; it was suggested that the Nysa Kłodzka be made the line of demarcation. However the Soviets rejected the suggestion and insisted that the southern boundary between Germany and Poland be drawn at the Lusatian Neisse.


Iller
http://de.wikipedia.org/wiki/Iller
Die Iller (lat. Hilaria, kelt. ilara = eilig; in einigen Atlanten der besseren Lesbarkeit wegen Jller geschrieben) ist ein rechter Nebenfluss der Donau. Der 147 Kilometer lange Fluss entsteht im Oberallgäu und mündet bei Ulm in die Donau. Im Verhältnis zu ihrem Einzugsgebiet von 2.152 km² weist der Gebirgsfluss eine große Abflussmenge auf. Mit einer Wasserführung von 70,9 m³/s übertrifft sie die Donau deutlich, die an der Einmündung ein Volumen von 53 m³/s hat und damit hydrologisch als Nebenfluss der Iller gelten könnte. Auf der Liste der Flüsse Bayerns liegt die Iller damit auf dem siebten Platz.

http://it.wikipedia.org/wiki/Iller_(fiume)
Il fiume Iller (antico nome latino: Ilargus) è un fiume tedesco che scorre in Baviera e confluisce nel Danubio alla sua destra orografica. Le sue fonti si trovano a circa 2000 m s.l.m. nelle Alpi, al confine tra Austria e Germania. Vicino a Oberstdorf, a 783 m s.l.m., si riuniscono tre piccoli fiumi, Breitach, Stillach e Trettach. È a partire da questo punto che il fiume prende il nome di Iller. Da qui scorre poi verso nord attraversando Sonthofen, Immenstadt e Kempten. Tra Lautrach (presso Memmingen) e Ulma traccia il confine tra la Baviera e il Baden-Württemberg per circa 50 chilometri. Presso Ulma l'Iller sfocia nel Danubio a 470 metri d'altezza.


Schwarze Elster
http://de.wikipedia.org/wiki/Schwarze_Elster
Die Schwarze Elster, obersorbisch Čorny Halštrow, ist ein 179 Kilometer langer, rechter Nebenfluss der Elbe in den deutschen Bundesländern Sachsen, Brandenburg und Sachsen-Anhalt.

Black Elster
http://en.wikipedia.org/wiki/Black_Elster
The Black Elster or Schwarze Elster is a 179 km long river in eastern Germany, in the states Saxony, Brandenburg and Saxony-Anhalt, right tributary of the Elbe. Its source is in the Upper Lusatia region, near Elstra.
The Black Elster flows through the cities Kamenz, Hoyerswerda, Senftenberg, Lauchhammer, Elsterwerda, Bad Liebenwerda, Herzberg and Jessen. It flows into the river Elbe at Elster (Elbe), upstream from Wittenberg.

Elster (Elbe)
http://it.wikipedia.org/wiki/Elster_(Elbe)
Elster (Elbe) è un comune tedesco di 2.599 abitanti, situato nel land della Sassonia-Anhalt.
http://en.wikipedia.org/wiki/Elster_(Elbe)
Elster is a village and a former municipality in Saxony-Anhalt, Germany located in Wittenberg district. Since 1 January 2011, it is part of the town Zahna-Elster. From 2005 until 2011 it belonged to the administrative municipality (Verwaltungsgemeinschaft) of Elbaue-Fläming, before 2005 it belonged to the administrative community of Elster-Seyda-Klöden.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Natixon-Nadison-Nadiža-Natisone

Messaggioda Berto » lun gen 06, 2014 6:12 pm

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Re: Natixon-Nadison-Nadiža-Natisone

Messaggioda Berto » lun gen 06, 2014 6:16 pm

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nass <nasser oder nässer, nasseste oder nässeste> adj
1 (von Wasser durchtränkt, bedeckt) bagnato: seine Stirn war nass vor Schweiß, aveva la fronte madida di sudore; nasse Augen bekommen, avere le lacrime agli occhi; nasse Haare haben, avere i capelli bagnati; nass werden {PERSON}, bagnarsi; (vom Regen) auch prendere l'acqua fam; ich bin bis auf die Haut/Knochen nass geworden, mi sono bagnato (-a) fino all'osso; ganz/[durch und durch] nass, (bagnato) fradicio, zuppo
2 (regenreich) {MONAT, SOMMER, TAG, WETTER} piovoso, umido
3 <präd> (noch feucht) {FARBE, TINTE, WUNDE} fresco
4 (halb geschmolzen) {SCHNEE} papposo
* sich nass machen fam {KLEINKIND}, farsi la pipì addosso fam, bagnarsi; mach dich bloß nicht nass! slang (reg dich nicht auf), oh, rilassati!, datti una calmata! fam; triefend nass, (bagnato) fradicio, zuppo.
Nass <-es, ø> n geh
1 (Getränk): das edle/kostbare Nass (Bier), la buona birra; (Wein), il buon vino, il nettare degli dei
2 (Regen) pioggia f
3 (Wasser zum Schwimmen): das kühle Nass, il liquido elemento, l'acqua fresca.

Nässe <-, ø> f
1 (starke Feuchtigkeit) umidità f: vor Nässe schützen!, teme l'umidità!, conservare in luogo asciutto!
2 (nasses Wetter) tempo m piovoso/umido, pioggia f: bei der Nässe willst du den Hund ausführen?, vuoi portare fuori il cane con questa pioggia?; bei Nässe (auf Verkehrsschild), in caso di pioggia; bei Nässe auf den Straßen vorsichtig fahren, sul (fondo) bagnato guidare con prudenza.
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Re: Natixon-Nadison-Nadiža-Natisone

Messaggioda Berto » mer ago 06, 2014 8:42 am

Timavo, Timoncio, Timok, Timiş, Timau, Timia
viewtopic.php?f=45&t=314

Tore/Torre (etimołoja)
viewtopic.php?f=45&t=328&p=1090#p1090

Istria, Istros (Donau)
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Donau, Danubio
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Friul/Friuli, Priula, Friola, Feriole, Feriolo, Ferriol, Frejus
https://docs.google.com/file/d/0B_VoBnR ... JoWWc/edit

Gravo, Grado, Grau/Grao (etimołoja e storia)
https://docs.google.com/file/d/0B_VoBnR ... ZPak0/edit

Albio, labio, Alba, Albia, Albione, Elba, Alpi, alpago, alveo, ...
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Ilàxi (Illasi) o Progno
viewtopic.php?f=45&t=1016
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