Natixon, Nadison, Nadiža, Natisone
Natixon (Natisone)
Nadison in friulano, Nediža in dialetto sloveno locale, Nadiža in sloveno, Natisone en tajan e Natixon en veneto.
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Natisone
http://it.wikipedia.org/wiki/Natisone
Il Natisone (Nadison in friulano, Nediža in dialetto sloveno locale, Nadiža in sloveno) è il più importante fiume del Friuli orientale, principale tributario del fiume Torre e sub-affluente dell'Isonzo.
Il toponimo veniva menzionato già in epoca classica ( "Natisa" in Naturalis Historia libro III, capitolo 126 di Plinio il Vecchio) e, successivamente, in epoca longobarda ("ad pontem Natisonis fluminis" in Historia Langobardorum libro V, capitolo 23 di Paolo Diacono).
L'origine si suppone risalga al latino "natare" ossia nuotare o scorrere.
Il fiume dà il nome alle Valli del Natisone che sono formate dal bacino del fiume Natisone, dal confine con la Slovenia fino alla frazione di Ponte San Quirino, e dalle valli dei suoi tre principali affluenti (Alberone, Cosizza ed Erbezzo).
http://www.natisone.it
http://www.matajur.it
Natissa
http://it.wikipedia.org/wiki/Natissa
Natissa (Natisse in friulano standard, Natissa in friulano locale) è il nome del fiume che attualmente attraversa il paese di Aquileia.
Il Natissa (di genere maschile, secondo gli abitanti del luogo) nasce ai confini fra Aquileia e Terzo di Aquileia, in località Roncùs, zona ricca di risorgive.
Dopo aver attraversato il centro abitato di Aquileia, il Natissa riceve le acque del fiume Terzo in località Ponte delle Vergini, per poi sfociare nella laguna di Grado, dopo qualche chilometro.
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In epoca romana, quando Aquileia era un porto di notevole importanza, nel Natissa confluivano le acque del Natisone e del Torre, rendendolo largo 48 metri.
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http://www.canoafriuli.com/2007/12/21/f ... e-e-storia
Il Natisone, fiume di circa 60 km di lunghezza, nasce dal Monte Maggiore e, dopo aver transitato per un breve tratto in Slovenia, rientra in Italia ad Ovest del monte Matjur, andando poi a confluire nel Torre.
Durante il periodo romano, questo fiume scendeva impetuoso, con un percorso più lineare, sin alla pianura.
In località Premariacco, nel corso del tempo, scavò il suo letto (?), congiungendosi poi con il Torre e, unito alle sue acque, andò a cingere la città di Aquileia.
Qui, un ramo finiva diretto in mare, presso l’attuale località di Belvedere, mentre l’altro solcava l’attuale letto, andando a congiungersi con il Terzo, andando poi a sfociare assieme nella laguna di Grado.
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La storia del Natisone è legata indissolubilmente a quella dell’Isonzo, giacchè, nel corso dei millenni, quest’ultimo formò grossi depositi alluvionali che formarono un terrapieno, ad Est del monte Matajur, che di fattò ostacolò il normale deflusso dell’acqua verso valle.
http://it.wikipedia.org/wiki/Matajur
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Per questo motivo, dietro al monte, si formò un lago allungato, alimentato sia parzialmente dall’Isonzo che dal Natisone, il cui corso era pressoché parallelo a quello dell’Isonzo, e pure a breve distanza.
Le acque uscenti da questo lago, venivan da esso convogliate nel Natisone , che deve il suo nome attuale all’originale denominazione di Natisso.
Nel 585 d.C. si verificò un lungo periodo caratterizzato da incessante piovosità, che provocò l’alluvione che sconvolse interamente l’attuale Friuli.
Il terrapieno che di fatto definiva il lago dietro al Matajur e che sbarrava parte dell’acqua che doveva poi rifluire nell’Isonzo, venne spazzato via e l’acqua del lago si riversò violentemente nel letto dell’Isonzo, che raddoppiò la sua portata, impoverendo di fatto il Natisone, che, prima di questo fatto, correva di suo fino al mare,cingendo Aquileia, senza incontrarsi col Torre, come fece da quell’alluvione in poi.
Questo fu il colpo di grazia che mise definitivamente fine a ciò che restava del complesso porto fluviale di Aquileia, ma già nei secoli precedenti, per vicissitudini legate alla storia dell’insuperata Roma (???), il corso del Natisso venne manipolato e deviato.
Infatti, nel 361 d.C. la capitale della Decima Regio si alleò con Costanzo II contro Giuliano l’Apostata e venne circondata dal nemico.
L’esercito di Giuliano l’ Apostata cercò di conquistarla assediando la zona del porto utilizzando tra l’altro tre imbarcazioni, ma senza risultato: decise allora di deviare le acque del Natisso, iniziando una variazione artificiale del suo percorso che secoli dopo, sarebbe stato stravolto naturalmente dall’alluvione del 585 d.C.
In quest’occasione bellicosa, quando i legionari di Giuliano l’Apostata si accinsero ad assediare la città protetta dal Natisso, ancora ricco d’acqua, decisero di deviare a monte il corso del fiume, immettendolo nel letto di un vicino torrente-oggi l’attuale Judrio, affluente dell’Isonzo-in prossimità dell’attuale ponte sul Torre, a Versa, facendo compiere al corso d’acqua un angolo quasi retto.
Seppur deviato, il Natisone continuò e continua tutt’ora a portare acqua ad Aqulieia, anche se in minima quantità.
Nella zona da S. Giovanni al Natisone a Versa, le sue acque sprofondano nel letto per poi ricomparire in superficie, come risorgiva, nella zona meridionale di Aiello.
Per tornare al tramonto della potenza mercantile di Aquileia,nel 394 d.C., Teodosio volle che venisse innalzato un imponente sistema murale costituito da una doppia fortificazione:si può immaginare che con questo sistema, resosi necessario, il porto aquileiese non fosse funzionante, a causa dell’ingombro delle mura e per il fatto che le imbarcazioni dovevano far la fila, attendendo il prorio turno ai varchi aperti nelle fortificazioni per caricare e scaricare. Per questo motivo le navi vennero dirottate verso il porto marittimo di Grado e da lì, con i carri, le merci venivan trasportate ad Aquileia, il che significò l’inizio della dismissione del porto fluviale. ???
Con i cortesi e fondamentali insegnamenti, spunti ed indicazioni della cara amica Marisa Bernardis.
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