Falbarie a ła Volkswagen (Fiat, Renault, Citroën)

Re: Falbarie a ła Volkswagen (Fiat, Renault, Citroën)

Messaggioda Berto » mer mag 03, 2017 10:43 am

Gruppo Volkswagen, balzo degli utili: +44% e vendite in crescita a due cifre
03 maggio 2017

http://www.ilsole24ore.com/art/motori/2 ... m=facebook


Forte del buon primo trimestre, la casa automobilistica tedesca Volkswagen si lascia alle spalle lo scandalo dei motori diesel truccati e conferma le ambizioni per il 2017. Nei primi tre mesi dell'anno, l'utile di Volkswagen è salito del 43,9% a 3,4 miliardi di euro per un fatturato in crescita del 10,3% a 56,2 miliardi di euro. Per l'intero anno, la Volkswagen continua a prevedere un aumento del 4% delle vendite. Il taglio dei costi sta dandofrutti dopo la ristrutturazione dopo il Dieselgate, per il quale la casa automobilistica ha accantonato 22,6 miliardi di euro a copertura.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Falbarie a ła Volkswagen (Fiat, Renault, Citroën)

Messaggioda Berto » sab apr 14, 2018 8:02 am

Volkswagen, la svolta. Finisce l'era Muller, arriva Herbert Diess
di Omar Abu Eideh | 13 aprile 2018

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/0 ... ss/4289977

Si chiama Herbert Diess il nuovo grande capo del Gruppo Volkswagen, già ad del marchio omonimo: ha 59 anni e sostituisce il sessantaquattrenne Matthias Müller. Quest’ultimo, ex numero uno di Porsche, aveva preso le redini del colosso tedesco subito dopo la deflagrazione del caso dieselgate. Incarico – ereditato da Martin Winterkorn – che ha mantenuto due anni e mezzo, portando VW group fuori dalle secche e dando avvio al processo di elettrificazione della gamma. Un’impresa compiuta, specie se considerata coi bilanci alla mano: nel 2017 VW Group ha venduto 10,7 milioni di veicoli, 13,8 miliardi di profitti operativi (al netto delle spese lo scandalo emissioni) e un risultato netto di 11,6 miliardi (5,4 nell’esercizio precedente). Numeri record.

Tuttavia sembra che ora la riorganizzazione delle attività del Gruppo abbisogni di un nuovo leader per far brillare ulteriormente i conti di VW e massimizzare il ritorno per gli azionisti: a condurre il nuovo assetto societario sarà, quindi, Diess. Il manager tedesco ha gestito il brand Volkswagen mentre era nell’occhio del ciclone dieselgate ed è stato artefice di una ristrutturazione importante per la marca, passata anche per il taglio del personale e dei costi produttivi. Un uomo in grado di spremere ulteriore valore dal gigante europeo dell’auto, sulla falsa riga di quanto fatto con la marca che ha guidato: non è un caso che il mercato azionario abbia risposto positivamente all’avvicendamento apicale.

Del resto, è lo stesso Gruppo a parlare di un cambiamento “molto radicale” della struttura societaria, che inizierà con la formazione di tre gruppi di marchi: uno per i brand che generano volumi di vendite (include VW, Seat e Skoda), uno dedicato al mercato premium (Audi) e uno al superpremium (Porsche, Bugatti e Lamborghini). Una maniera per rendere più definiti e redditizi i rispettivi profili operativi. Sulla lista delle “cose da fare” per Diess c’è anche lo scorporare il business dei mezzi pesanti della divisione Truck & Bus (veicoli commerciali VW e camion Man e Scania): primo passo per la quotazione in Borsa, auspicata da molti analisti.

Il cambio della guardia al vertice comporta, a pioggia, nuove nomine per i manager a capo dei 12 marchi del Gruppo: lo stesso Diess sarà responsabile anche delle attività di Ricerca e Sviluppo e per quanto concerne la connettività dei veicoli. Rupert Stadler invece, alle redini di Audi, curerà le vendite dell’intero gruppo. Oliver Blume, Ceo Porsche, sarà reggente delle attività produttive, mentre il direttore finanziario Frank Witter gestirà pure l’Information Technology. Ciò, secondo le aspettative dei tedeschi, dovrebbe semplificare la gestione delle attività, ottimizzare le sinergie e, come detto, proiettare VW verso una nuova fase della sua storia.
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Re: Falbarie a ła Volkswagen (Fiat, Renault, Citroën)

Messaggioda Berto » sab mag 05, 2018 10:12 pm

Dieselgate, l’ex ad di Volkswagen Group incriminato negli Stati Uniti: “Sapeva del software vietato”
Andrea Barsanti
2018/05/04

http://www.lastampa.it/2018/05/04/motor ... agina.html

Martin Winterkorn, ex Ceo del gruppo Volkswagen, oggi 70enne pensionato a 3 mila euro al giorno, sarebbe stato informato della manipolazione sulle emissioni dei motori diesel, che a settembre 2015 portò allo scoppio del “dieselgate”, già nel maggio del 2014 (e successivamente anche nel luglio del 2015), ma assieme ad altri manager avrebbe deciso di confermare la pratica illegale. L’accusa, pesantissima, arriva direttamente dal ministero della Giustizia americano che lo accusa di complicità nella frode e di aver contribuito alla violazione sulle norme ambientali (quelle che adesso Trump vuole allentare).

Winterkorn, costretto a dimettersi nel settembre del 2015, rischierebbe fino a 25 anni di carcere e una multa fino a 275 mila dollari. Ma l’ex numero uno del colosso tedesco – che è indagato anche in Germania – si troverebbe al sicuro in patria, paese dal quale non rischia l’estradizione, almeno per ora. Con quello di Winterkorn sale a nove il numero dei manager del gruppo VW che le autorità americane vorrebbero alla sbarra. Due di questi, Oliver Schmidt e James Liang, entrambi di cittadinanza tedesca, sono già stati condannati rispettivamente a 7 anni e 3 anni e 4 mesi di galera. “Chi prova a frodare gli Stati Uniti pagherà un prezzo molto alto”, ha garantito Jeff Sessions, il ministro della giustizia dell’amministrazione Trump.

Le accuse contro Winterkorn (quattro i capi d’imputazione a suo carico) sono contenute in documenti resi pubblici dal tribunale di Detroit e i cui atti sarebbero stati depositati già in marzo. Diversi giornali, a cominciare dall’edizione domenicale della Bild Zeitung, avevano avanzato già nel 2016 il sospetto che il Ceo fosse a conoscenza dell’esistenza del software vietato. Il top manager sarebbe stato informato in forma scritta da un collaboratore che alle autorità non poteva venire data “una motivazione plausibile per il drammatico aumento delle emissioni di NOx”.

Nel documento interno citato dal quotidiano si leggeva anche che “è presumibile che le autorità vogliano verificare se Volkswagen abbia implementato i propri sistemi con un software per la centralina di controllo del motore in grado di rilevare la presenza di dispositivi di analisi”. Il dieselgate era esploso dopo la scoperta del cosiddetto “defeat device” montato su alcuni tipi di motore a gasolio per un totale di 11 milioni di veicoli nel mondo, 600 mila dei quali commercializzati negli Stati Uniti.

In termini economici il gruppo ha provvisoriamente “saldato” con 25 miliardi di euro il conto con le autorità ed i consumatori (ma ci sono numerosi fronti ancora aperti), ma per quello penale le somme non sono ancora state tirate. Tre anni dopo che Ferdinand Piech, il defenestrato “patriarca” del gruppo che qualche mese prima della deflagrazione del dieselgate aveva preso pubblicamente le distanze da Winterkorn senza spiegarne il motivo, anche la giustizia americana assume una posizione chiara. E dimostra di non credere alle parole del Ceo: “Non sono a conoscenza di alcun atto illegale da parte mia”, aveva assicurato il giorno delle dimissioni.
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Re: Falbarie a ła Volkswagen (Fiat, Renault, Citroën)

Messaggioda Berto » dom mag 20, 2018 11:07 am

Diesel, arriva la svolta tecnologica per abbattere le emissioni
Corrado Canali
2018-05-18

http://www.ilsole24ore.com/art/motori/2 ... d=AERbehqE

Alla Bosch ha annunciato una vera e propria svolta nella tecnologia per il diesel.
Già oggi, un'auto compatta come la Volkswagen Golf, dotata della tecnologia diesel Bosch, riesce a raggiungere valori medi di emissione di ossidi di azoto al di sotto dei 13 mg/km. Un valore che è circa un decimo del limite che verrà imposto dalla normative europea a partire dal 2020.
L'aspetto sorprendete di questo risultato è che i tecnici Bosch sono riusciti a realizzare questo importante risultato semplicemente perfezionando le tecnologie esistenti. Non sono serviti componenti aggiuntivi che avrebbero, infatti, aumentato i costi.

Il nuovo sistema di propulsione diesel Bosch si basa ampiamente su componenti che sono disponibili sul mercato o molto prossimi alla produzione. Pertanto è disponibile con effetto immediato per i costruttori che vorranno incorporarlo nei loro progetti di produzione.

Elementi di questa tecnologia sono presenti nei veicoli di nuova produzione e forniscono dei risultati già eccellenti. Bosch stima che la tecnologia presentata nei veicoli utilizzati nei test potrà essere una dotazione di serie entro due o tre anni. Fino ad allora i veicoli a gasolio si avvicineranno gradualmente al traguardo di 13 mg/km di emissioni di ossidi di azoto.
Se tutti i veicoli diesel saranno dotati nei prossimi dell'ultima tecnologia Bosch per gli scarichi, fanno sapere I tecnici del brand il tasso di inquinamento a livello locale e in città in particolare sarebbe trascurabile e rimarrebbe comunque entro i limiti fissati dalla UE.
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Re: Falbarie a ła Volkswagen (Fiat, Renault, Citroën)

Messaggioda Berto » lun giu 18, 2018 8:29 am

Dieselgate, Volkswagen pagherà risarcimento da 1 miliardo in Germania
2018/06/14

http://www.auto.it/news/news/2018/06/14 ... okieAccept

Un tribunale tedesco condanna il gruppo tedesco a un maxi risarcimento. Diess: "Lavoriamo con forza alla riparazione del nostro passato"

Settimana complessa per l'auto tedesca. Dopo l'annuncio del maxi richiamo imposto a Mercedes e le perquisizioni a carico dell'amministratore delegato Audi, Volkswagen dovrà pagare, secondo quanto ha stabilito la procura di Stato di Braunschweig, una multa da 1 miliardo di euro. Il gruppo ha risposto in un comunicato che "riconosce le sue responsabilità" e che non procederà a ricorrere contro la decisione della procura. "Lavoriamo con forza alla riparazione del nostro passato", ha dichiarato l'amministratore delegato del gruppo VW, Dieter Diess.

La sanzione vera e propria consiste in 5 milioni di euro, a cui si aggiungono i 995 milioni che VW deve dare a titolo di risarcimento per i vantaggi che ha tratto dall'utilizzo di un dispositivo software fraudolento. Il gruppo Vw dovrà trasferire il miliardo, specifica la procura, entro 6 settimane al Land della Bassa Sassonia, il secondo maggiore azionista di Volkswagen. La motivazione della sanzione è la "violazione nell'obbligo di supervisione" dei veicoli diesel. Secondo la procura questi mancati controlli sarebbero "concausa" del fatto che dalla metà del 2007 fino al 2015 "sono state vendute e messe in circolazione un totale di 10,7 milioni di veicoli con il motore diesel dei tipi EA 288 (Gen 3), negli Usa e in Canada, e del tipo EA 189, nel resto del mondo, con una funzione software non ammessa", si afferma in un comunicato reso noto da Wolkswagen. Il software in questione, in pratica, non controllava, come avrebbe dovuto, la soglia limite di emissione dei gas nocivi.

Oltre ad ammettere la responsabilità, il gruppo VW contestualmente si augura che, con il pagamento di questa sanzione, si chiudano tutti i procedimenti a suo carico non solo in Germania ma anche nel resto d'Europa. "Volkswagen ammette la sua responsabilità per la crisi sul diesel e vede in questo un ulteriore passo per il suo superamento", ha detto il neo amministratore delegato di Volkswagen, Dieter Diess. Il gruppo, come è noto, dall'autunno del 2015 è incappato nello scandalo scoppiato negli Usa, per il quale il suo ex Ceo, Martin Winterkorn, rischia attualmente 25 anni di carcere e una sanzione che potrebbe prosciugargli il patrimonio, a quanto riferisce la stampa tedesca.
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Re: Falbarie a ła Volkswagen (Fiat, Renault, Citroën)

Messaggioda Berto » mar giu 19, 2018 8:45 pm

Dieselgate, arrestato Ruper Stadler il numero 1 di Audi: rischio occultamento prove
18/06/2018

http://www.auto.it/news/news/2018/06/18 ... 082259d9f9

ROMA - Il ceo dell'Audi, Rupert Stadler è stato fermato dalla polizia tedesca, che ha giustificato l'arresto parlando di "rischio di occultamento di prove". Lo riferisce la Dpa, citando fonti della Volkswagen. Il manager è indagato nell'ambito del dieselgate. Soltanto una settimana fa la procura di Monaco II aveva disposto perquisizioni nelle abitazioni private e negli uffici personali del ceo e di un altro membro del board. Audi ha già confermato la messa in stato di arresto. "Confermiamo che Stadler è stato arrestato in via preliminare", ha dichiarato un portavoce della casa automobilistica tedesca.

Il gruppo automobilistico tedesco è sotto indagine dal 2015 da parte della procura di Monaco di Baviera, oltre che dalle autorità di diversi paesi, per lo scandalo delle emissioni truccate.

La scorsa settimana Vw, di cui il marchio Audi fa parte, ha accettato di pagare, riconoscendo la propria responsabilità, la sanzione di 1 miliardo di euro decisa dalla procura di Stato di Braunschweig. Ma i guai giudiziari del gruppo, come ricorda Bloomberg, sono maggiori coinvolgendo non solo la Germania ma altri 55 paesi e comprendono anche la manipolazione del mercato azionario. Complessivamente il gruppo ha dovuto accantonare 27 miliardi di euro per fare fronte a sanzioni, riacquisto azioni e costi mentre gli investitori la accusano di aver informato il mercato troppo tardi dell'inchiesta.
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