La crisi economico finanziaria della Grecia

Re: La Grecia, Greça, Greghia

Messaggioda Berto » mer lug 08, 2015 11:14 am

Caprotti patron di Esselunga: «I greci in crisi? Perché non lavorano»

http://video.corriere.it/caprotti-patro ... 8f22f7c1da
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Re: La Grecia, Greça, Greghia

Messaggioda Berto » mer lug 08, 2015 6:03 pm

Grecia, Tsipras all'Europarlamento: "Soldi alle banche, mai al popolo". Atene chiede nuovi aiuti in cambio di riforme
08 luglio 2015

http://www.ansa.it/sito/notizie/economi ... 33673.html


Oggi c'è stato l'atteso discorso di Tsipras al Parlamento europeo. Il premier greco ha colto l'occasione per attaccare l'austerity: 'Lanciamo un dibattito sul debito, senza tabù, ha chiesto. 'I soldi dati alla Grecia non hanno mai raggiunto il popolo, sono serviti solo a salvare le banche', ha sottolineato ???. Tsipras ha anche annunciato la volontà di abolire le pensioni baby ???. Poi il premier greco ha risposto alle critiche del Ppe ('Saranno altri europei a pagare il tuo debito') chiedendo un taglio del debito per poter essere in grado di restituire i soldi. 'E' una corsa contro il tempo', ha avvertito il presidente del Consiglio europeo Tusk. Atene ha adesso quattro giorni per presentare un piano o sarà default. E una forte critica a Tsipras è stata mossa dal presidente della Commissione Ue Juncker: 'Senza l'interruzione dei negoziati avremmo raggiunto un'intesa'. Ma un sostegno alla Grecia è arrivato dal Pse: 'Non accetteremo mai il Grexit'. Intanto in una lettera inviata al Fondo salva stati (Esm) la Grecia ha chiesto aiuti per tre anni in cambio di riforme, da varare già dalla prossima settimana, in campo fiscale e pensionistico. La situazione per ora si fa sempre più difficile, la Bce ha fermato la Ela a 89 mld, e il ministro delle Finanze ellenico ha annunciato la chiusura delle banche fino a venerdì.

I 5 giorni più lunghi per la Grecia e l'Ue

Tsipras infiamma Strasburgo. Il premier greco nell'atteso discorso al Parlamento europeo ha chiesto "un taglio del debito per poter essere in grado di restituire i soldi: ricordo - ha detto rispondendo alle critiche del Ppe - che il momento di massima solidarietà nella Ue è stato nel 1953 quando venne tagliato il 60% del debito tedesco, dopo la Guerra". "Ci sono distorsioni del passato che devono essere superate, come la questione delle pensioni. Vogliamo abolire le pensioni baby in un Paese che si trova in una situazione disastrosa. Servono le riforme, ma vogliamo tenerci il criterio di scelta su come suddividere il peso", ha sottolineato il premier. "Se avessi voluto trascinare la Grecia fuori dall'euro non avrei fatto le dichiarazioni che ho fatto dopo il referendum, io non ho un piano segreto per l'uscita dall'euro e vi sto parlando davvero con il cuore in mano", ha aggiunto.

"I soldi dati alla Grecia non hanno mai raggiunto il popolo, i soldi sono stati dati per salvare le banche europee e greche", ha detto in mattinata Tsipras nel suo intervento al Parlamento europeo ???. "La mia patria si è trasformata in un laboratorio sperimentale di austerità, ma l'esperimento non ha avuto successo". "La lotta alla disoccupazione è il primo obiettivo della nostra proposta", ha affermato il premier greco chiedendo "rispetto" per il 'no' uscito dal referendum. "Oggi invieremo la nostra richiesta all'Esm" e "spero che nei prossimi giorni risponderemo a questa crisi per tutta l'eurozona".

La lettera inviata da Atene all'Esm contiene la richiesta di un prestito triennale per onorare le scadenze obbligazionarie e garantire la stabilità del sistema finanziario ellenico. Lo scrive Bloomberg che ha visionato il documento nel quale però non verrebbe specificata alcuna cifra.
In cambio del prestito triennale al fondo salva stati (Esm), la Grecia propone di varare una serie di riforme, già la prossima settimana, sia sul fronte del "fisco" che del "sistema pensionistico". E' scritto nella lettera inviata dal neoministro dell'Economia greca all'Esm e pubblicata dal 'Brusselsblog' del Financial Times. "La Grecia è decisa a onorare i debiti finanziari a tutti i suoi creditori in toto e con tempistiche appropriate". E' quanto si legge nella lettera. "Rinnoviamo l'impegno a restare un paese membro dell'Eurozona e a rispettare le sue regole".

Al suo ingresso alla plenaria dell'Europarlamento Tsipras è stato accolto da applausi e urla di incitazione. Molti lo hanno atteso per stringergli la mano, scattare foto e selfie. Ecco il VIDEO:

Juncker, senza stop negoziati avremmo intesa - "Senza l'interruzione dei negoziati avremmo raggiunto un'intesa: la Commissione Barroso non ha mai svolto confronti diretti come abbiamo fatto noi. Prima erano i tecnocrati a trattare, oggi i Commissari, compreso il Presidente". Lo ha detto il Presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker replicando a Tsipras.

Atene smentisce di star preparando moneta parallela - Il ministero delle Finanze ellenico ha smentito oggi che il governo di Atene stia approntando un piano per introdurre una valuta parallela, o dei certificati detti IOU (I Owe You, Pagherò), per pagare stipendi e pensioni dei dipendenti statali alla fine di luglio. Citando fonti non identificate, Kathimerini aveva riferito che la Ragioneria Centrale ellenica si starebbe preparando ad emettere i 'pagherò' qualora Atene ed i suoi creditori non dovessere raggiungere un accordo entro la fine di luglio.

Il Ppe a Tsipras, hai distrutto la fiducia in Europa - "Con il referendum lei ha distrutto la fiducia in Europa". Così il leader del Ppe Manfred Weber, vicino alla cancelliera Angela Merkel, al premier della Grecia Alexis Tsipras dopo il suo intervento in plenaria a Strasburgo. "Lei ha un bilancio catastrofico, non rappresenta la speranza", ha aggiunto.

Pse, non accetteremo mai Grexit e Ue senza Grecia - "Per noi socialisti l'Europa senza la Grecia non esiste" e anche se "lei non appartiene al mio partito, noi socialisti non accetteremo mai un Grexit". Così Gianni Pittella, presidente del gruppo dei socialisti europei, a Tsipras. "Ci opponiamo a speculatori politici, dobbiamo fare di tutto per salvare la Grecia e salvare l'Europa".

Min.Finanze, banche chiuse fino a venerdì - Le banche in Grecia resteranno chiuse almeno fino a venerdì, così come fino a venerdì prossimo resteranno in vigore i controlli sui capitali. Lo rende noto il ministero delle finanze ellenico, secondo quanto riferisce Bloomberg.

Salvini a Tsipras, avete mostrato che il re è nudo - "Ringrazio Tsipras ed il popolo greco e i cittadini che hanno scelto con coraggio di uscire da questa gabbia" dove c'è gente "a cui fa schifo la democrazia" e "parla male del referendum" perché quando il "popolo sceglie, boccia queste scelte idiote" così il leader della Lega nord Matteo Salvini nel suo intervento all'Europarlamento. Tuttavia dice Salvini, "gli rimprovero di non andare fino infondo" ma ha il merito di aver mostrato "che il re è nudo".
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Re: La Grecia, Greça, Greghia

Messaggioda Berto » gio lug 09, 2015 8:08 pm

Crisi Grecia, Tsipras prepara pacchetto di riforme. Tusk: “Rendere il debito sostenibile”. Ma Merkel esclude taglio

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/07 ... le/1858151
...

Comenti:
WindGale • 25 minuti fa

Il mercato del lavoro greco è quello meno flessibile della UE e il loro sistema previdenziale è una truffa per il resto degli Europei che ne pagano il conto.
Vi sono 560 categorie usuranti persino parrucchieri e concierge contro le 10-12 dell'Italia e le 5 della Germania. Ovviamente questo concede a quasi tutti i greci di andare in pensione prestissimo scaricando l'intero onere sullo stato e quindi su tutti noi.
Gli enti previdenziali Greci coprono circa il 20% del totale, il resto viene trasferito dallo stato; UE trasferisce fondi allo stato greco ERGO noi paghiamo i baby pensionati Greci.
Al di là delle chiacchiere di Tsipras questo è stato uno dei punti che ha reso rovente la trattativa e su cui Germania e alleati, tra cui noi, giustamente non volevano cedere.
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Re: La Grecia, Greça, Greghia

Messaggioda Berto » dom lug 12, 2015 7:45 am

Grupo PPE

Esteban González Pons ha exigido hoy a Alexis Tsipras ante el pleno del PE que deje de abusar de la buena fe de todos los europeos. González Pons calificó de “injusto” el hecho de que sean “los trabajadores de toda Europa quienes paguen por los errores de los políticos griegos” y cuestionó si sería “democracia o soberanía hacer un referéndum en cualquier otro país de la UE sobre si hay que dar o no más dinero a Grecia”. Te dejamos el video con su intervención.

https://www.facebook.com/GrupoPPE/video ... 7114881183


Esteban González Pons ha richiesto oggi a Alexis Tsipras davanti alla plenaria del PE che smetta di abusare della buona fede di tutti gli europei. González Pons ha definito " ingiusto " il fatto che siano " i lavoratori di tutta Europa che paghino per gli errori dei politici greci " e ha messo in dubbio se sarebbe " democrazia o sovranità fare un referendum in un qualsiasi altro paese dell'UE su se bisogna dare o non dare più soldi alla Grecia ". Ti lasciamo il video con il suo intervento.
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Re: La Grecia, Greça, Greghia

Messaggioda Berto » dom lug 12, 2015 8:16 am

Tsipras all'assemblea legislativa: "Non sto svendendo il Paese. Misure dolorose e lontane dalle promesse della campagna elettorale, ma è il meglio che si potesse fare". Syriza si divide, buona parte delle opposizioni lo sostiene. Da Bruxelles trapela che le proposte greche sono considerate "base di trattativa" per un salvataggio da 74 miliardi di euro, ma la Germania gela tutti: "Fare di più"

di GIULIANO BALESTRERI - 11 luglio 2015

http://www.repubblica.it/economia/2015/ ... -118831565

MILANO - Questa volta il ministro greco delle Finanze, Euclid Tsakalotos, non si presenterà a Bruxelles a mani vuote. Di più: dopo mesi di trattative culminate nel referendum che domenica scorsa ha rigettato le proposte dei creditori internazionali e dopo le dimissioni di Yanis Varoufakis, un accordo tra la Grecia e i partner internazionali è davvero possibile. Il piano di riforme del governo greco è stato valutato come una buona base di partenza dai creditori e nella notte ha ottenuto l'approvazione del Parlamento di Atene. Al premier Alexis Tsipras, però, potrebbe non bastare l'aver perso per strada una parte della sua maggioranza per evitare l'uscita della Grecia dall'euro. Secondo la stampa tedesca, infatti, serviranno "misure supplementari" per raggiungere gli obiettivi di bilancio e maggiori riforme.

La parola passa ora all'Eurogruppo, che si riunisce nel pomeriggio, e ai leader Ue, che si incontreranno domani sera a Bruxelles per la riunione decisiva. A preoccupare sono proprio le resistenze della Germania che non solo ancora non si è espressa ufficialmente sul piano, ma ha ribadito la necessità dell'incontro di domani. D'altra parte la riunione odierna dei ministri finanziari non è chiamata a varare un nuovo piano di aiuti chiesto ufficialmente da Atene, ma a valutare la possibilità della Grecia di restare nell'euro dopo.

Il voto ad Atene. A favore della mozione che dà mandato all'esecutivo per la trattativa sulla base del piano hanno votato 251 deputati su 300, i no sono stati 32, otto le astensioni. Con alcun vistose defezioni di esponenti di Syriza: tutti e otto gli astenuti appartengono al partito del premier, due dei suoi rappresentanti si sono espressi contro e sette non erano in Aula. In totale 17 deputati di Syriza su 149 hanno manifestato il proprio dissenso. E si tratta di pezzi da novanta, come l'ex ministro delle Finanze Yanis Varoufakis, ufficialmente assente per ragioni famigliari, o il presidente dell'assemblea Zoe Constantopoulou e il ministro dell'Energia e leader dell'ala sinistra del partito Panagiotis Lafazanis, che si sono limitati a rispondere "presente" al momento di voto, di fatto astenendosi. A favore hanno votato i deputati della destra nazionalista di Anel così come almeno 100 esponenti dell'opposizione: la maggioranza dei centristi filo europei di To Potami (che conta 17 parlamentari) ma anche molti del centrodestra di Nea Dimokratia (76) e del socialista Pasok (13). Un quadro che pone a Tsipras un grave problema politico in vista dell'attuazione dell'eventuale accordo con i creditori.

Il discorso di Tsipras. Le proposte presentate ai creditori sono "lontane" dalle promesse fatte da Syriza in campagna elettorale, ha ammesso Tsipras concedendo qualcosa all'ala radicale del suo partito e a quella parte dell'opinione pubblica che anche stasera è scesa in piazza ad Atene per ribadire il proprio "no" all'austerità. Il piano contiene misure che il governo è stato costretto ad adottare, ma è "il migliore possibile", sicuramente "migliore di quello presentatoci come ultimatum", ha proseguito il premier: "Non ho chiesto un 'no' al referendum per uscire dall'euro ma per rafforzare i negoziati. Ho fatto quanto umanamente possibile in difficili circostanze. Abbiamo raggiunto la soglia limite, da questo momento in poi davanti a noi si estende un campo minato". "Non sto svendendo la Grecia", ha assicurato rimarcando che gli aumenti fiscali e i tagli alla spesa sono senza dubbio dolorosi ma serviranno a far restare il Paese nella zona euro e che "per la prima volta c'è sul tavolo una discussione sostanziale sulla ristrutturazione del debito. Dobbiamo mantenere in vita il popolo greco".

Verso salvataggio da 74 miliardi. Mentre il Parlamento di Atene discuteva il piano da Bruxelles emergeva il giudizio "positivo" dei creditori sulle proposte greche, considerate "una base per la trattativa" in vista di un nuovo piano di salvataggio (il terzo dal 2010) del valore di 74 miliardi di euro, (58 dall'Esm e 16 dal Fondo monetario internazionale), una cifra superiore rispetto ai 53 miliardi e mezzo chiesti dalla Grecia. Le tre istituzioni, sempre secondo fonti Ue, sono state "favorevolmente sorprese" dal documento trasmesso nella notte tra giovedì e venerdì da Atene, contenente misure "molto simili a quelle proposte dalla Commissione" europea a fine giugno e bocciate dagli elettori greci nel referendum di domenica scorsa. Tuttavia l'esito degli incontri non è scontato e, anzi, ci sarebbero pressioni per spingere la Grecia a nuove concessioni.

Gli schieramenti. Dalla parte di Atene si sono schierati Francia, Italia, Malta, Cipro, gli "amici" della Grecia. Persino il falco, ma mediatore, presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem è soddisfatto dopo aver letto gli impegni del governo di Atene. Ma da Berlino arriva un silenzio assordante, che si spezza solo per frenare gli entusiasmi di chi, come il presidente del Consiglio Matteo Renzi, sperava che un accordo oggi all'Eurogruppo facesse venire meno la necessità del summit Ue di domenica: "Il vertice sarà ancora necessario, anche se si dovesse arrivare a un accordo", ha chiuso il portavoce del governo tedesco.
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Re: La Grecia, Greça, Greghia

Messaggioda Berto » dom lug 12, 2015 9:32 pm

Grecia, le condizioni dell’Eurogruppo: 3 giorni per le riforme e pignoramento dei beni pubblici per 50 miliardi

12 luglio 2015

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/07 ... di/1866962

Mission impossible per Alexis Tsipras con l’unica alternativa sul piatto costituita dall’uscita dall’euro. Per poter avviare i negoziati sul nuovo piano di aiuti Atene dovrà approvare in tre giorni un complessissimo piano di riforme e trasferire a un fondo esterno beni pubblici per oltre 50 miliardi di euro. O, in alternativa, decidere autonomamente di avviare delle trattative per uscire dall’euro, visto che i trattati non prevedono l’espulsione di un Paese dalla moneta unica. Questi i punti essenziali delle condizioni individuate dall’Eurogruppo dopo 14 ore di riunione per poter iniziare a parlare di un terzo “salvataggio” della Grecia. Ai quali va aggiunto, cosa non da poco, che ad Atene non sarà concesso nessun taglio del debito, ma solo una rimodulazione dei tempi e dei modi di pagamento. E’ quanto si legge in una bozza di documento discusso ma non approvato dai ministri delle Finanze della zona euro e da loro trasmesso ai leader politici dei Paesi della moneta unica a valle di una due giorni di trattative costellate da indiscrezioni e duri strappi tra falchi e colombe, che si sono scontrati senza esclusione di colpi per ottenere gli uni una chiusura definitiva ad Atene e gli altri una nuova apertura. E se a leggere la bozza del documento ministeriale sembra aver prevalso il primo fronte, ma non così nettamente da far approvare il testo, per un verdetto definitivo bisognerà comunque attendere la decisione dei politici che si sono riuniti a metà pomeriggio.
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NIENTE TAGLIO DEL DEBITO PER UN MEMORANDUM DA 86 MILIARDI - “L’Eurogruppo sottolinea che nessun haircut (taglio del debito, ndr) può essere intrapreso. Le autorità greche reiterano il loro impegno inequivocabile a onorare i propri obblighi finanziari con tutti i creditori pienamente e nei tempi stabiliti”, si legge nel testo elaborato dall’Eurogruppo e passato all’Eurosummit come base per le conclusioni finali. “L’Eurogruppo è pronto a considerare possibili misure addizionali per ammorbidire ulteriormente il servizio del debito greco, se necessario, per assicurare che le necessità finanziarie restino a un livello sostenibile. Queste misure, incluso un allungamento del periodo di grazia e dei periodi di ripagamento, saranno condizionate alla piena implementazione delle misure da concordare in un possibile nuovo accordo tra le istituzioni (la ex Troika, ndr) e la Grecia e saranno considerate solo dopo il completamento positivo della prima fase”.

Quanto ai numeri, l’Eurogruppo “prende nota delle urgenti necessità finanziarie della Grecia, che sottolineano il bisogno di progressi molto rapidi per arrivare a una decisione per un nuovo Memorandum. Le necessità finanziarie sono stimate ammontare a 7 miliardi di euro per il 20 luglio e altri 5 miliardi per la metà di agosto”, recita il documento. Inoltre l’ammontare totale del nuovo programma di aiuti finanziato dal fondo Esm da 82-86 miliardi dovrebbe comprendere un cuscinetto fra 10 e 25 miliardi di euro per il settore bancario “per affrontare i bisogni di possibili ricapitalizzazioni bancarie“.

LE RIFORME DA ATTIVARE IN 3 GIORNI E IL RITORNO DELLA TROIKA – Per ottenere queste concessioni risibili se non nulle, Tsipras dovrebbe ottenere in tre giorni dal suo Parlamento il via libera a piano di riforme complesso e variegato che passa per “la razionalizzazione del sistema dell’Iva e l’ampliamento dell’imponibile per incrementare gli incassi”; una riforma “per migliorare la sostenibilità di lungo periodo del sistema pensionistico“; l’adozione di un nuovo codice di procedura civile per accelerare la giustizia civile e ridurre i costi; la salvaguardia della “piena indipendenza legale dell’Elstat”, l’istituto di statistica; la creazione del Fiscal Council istituito dal Fiscal Compact per controllare i bilanci e il recepimento della direttiva comunitaria sul nuovo sistema europeo di salvataggio delle banche, il cosiddetto bail in, che affianca l’intervento esterno (bail out) ad appunto quello interno, cioè il contributo a vario titolo di azionisti e correntisti con depositi al di sopra dei 100mila euro. Questione non da poco, quest’ultima, visto che un intervento sulle banche greche sembra ormai inevitabile, ma senza il recepimento della direttiva sarebbe tecnicamente impossibile. Dulcis in fundo, il documento, impone ad Atene di accettare il ritorno delle missioni di controllo della Troika. Il testo parla infatti di “normalizzare pienamente i metodi con le istituzioni, incluso il necessario lavoro sul campo, per migliorare l’implementazione e il monitoraggio del programma”.
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Re: La Grecia, Greça, Greghia

Messaggioda Berto » lun lug 13, 2015 11:34 am

Grecia, raggiunto l’accordo: “86 miliardi in cambio di riforme e maxiprivatizzazioni”

Dopo oltre 17 ore di trattative - è stato il vertice più lungo della Storia dell'Ue - raggiunta l'intesa tra Atene e i creditori: ad Atene 86 miliardi in cambio di riforme (iva, pensioni e codice di procedure civile su tutte) da approvare entro mercoledì e di un fondo in cui far confluire 52 miliardi di asset greci "da privatizzare per realizzare profitti, abbattere il debito e ricapitalizzare le banche". A dare l'annuncio il premier belga Michel su Twitter: "Agreement". Tsipras si toglie la giacca: "Prendete pure questa" (fanfaron!)
di F. Q. | 13 luglio 2015


http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/07 ... ta/1869044

Un nuovo programma di aiuti del Fondo Salva-Stati da 86 miliardi in cambio di un fondo in cui far confluire 52 miliardi di asset greci “da privatizzare per realizzare profitti, abbattere il debito e ricapitalizzare le banche”. E’ l’accordo raggiunto dopo 17 ore di negoziati all’Eurosummit di Bruxelles sul caso Grecia. Alle 8.40 – al termine del vertice più lungo della storia dell’Unione Europea – il premier belga Charles Michel ha dato l’annuncio su Twitter con una sola parola: “Accordo“. Un’intesa subordinata all’approvazione a tempo di record delle riforme chieste dall’Ue: Iva, pensioni, Istituto nazionale di statistica, codice di procedura civile e norme “Brrd” sulle banche in caso di fallimento. “Entro mercoledì devono essere adottate le misure indicate nell’accordo, prima che noi possiamo sottoporre la cosa ai nostri parlamenti”, ha spiegato la cancelliera tedesca Angela Merkel.

Nel documento elaborato dall’Eurosummit si legge che si parlerà dell’allungamento dei tempi di pagamento del debito solo dopo che Atene avrà approvato le riforme e queste ultime saranno giudicate soddisfacenti dalle istituzioni europee. Inoltre il governo greco deve “intraprendere sul mercato del lavoro revisioni rigorose e di modernizzazione della contrattazione collettiva” e “in linea con la rilevante direttiva Ue e la migliore pratica, dei licenziamenti collettivi, seguendo il calendario e l’approccio concordato con le istituzioni”.
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“Abbiamo evitato il piano per uno strangolamento finanziario e per il collasso del sistema bancario – ha commentato Alexis Tsipras – abbiamo ottenuto l’alleggerimento del debito e finanziamenti a medio termine” e “evitato il trasferimento dei nostri beni all’estero”, ha detto ancora il premier greco. “Abbiamo lottato duro” a Bruxelles ora lo faremo in Grecia contro “gli interessi” consolidati. “Un accordo umiliante”, lo definisce invece Panagiotis Lafazaris, ministro dell’Energia e leader dell’ala radicale di Syriza, il partito del premier.

Dijsselbloem: “Accordo che ripristina fiducia tra Atene e Ue”
“Abbiamo raggiunto un ‘Greekment” – ha detto il presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk, in conferenza stampa con il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker e il numero uno dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem – lo abbiamo fatto a condizioni molto severe, ma la decisione dà alla Grecia la possibilità di rimettersi in carreggiata e evita le conseguenze economiche negative che un fallimento dei negoziati avrebbe comportato. Un accordo che consente ripristinare la fiducia tra Atene i partner dell’Eurozona”. “La Grexit non ci sarà, il pacchetto di aiuti alla Grecia è stato accettato dall’Eurogruppo”, ha proseguito Juncker, presidente della Commissione Ue. “Sarà istituito un fondo in cui far confluire asset greci per 52 miliardi e sarà basato in Grecia”, ha spiegato Dijsselbloem, secondo cui il fondo “privatizzerà asset di Stato per realizzare profitti, e servirà ad abbattere il debito e alla ricapitalizzazione delle banche, cui andranno 25 miliardi”. A questo proposito, racconta una fonte, il premier greco Alexis Tsipras, durante le lunghe ore di negoziato, avrebbe anche fatto il gesto di sfilarsi la giacca e offrirla agli interlocutori, come a dire che la Grecia non sa davvero più cos’altro offrire.

Cosa deve fare ora Atene
Entro mercoledì 15 luglio, cioè tra due giorni, la Grecia dovrà adottare la riforma dell’Iva, quella delle pensioni, quella dell’Elstat (l’istituto nazionale di statistica) e introdurre tagli semi-automatici alla spesa in caso di deviazioni dall’obiettivo del surplus primario. E’ quanto si legge nell’accordo siglato stanotte a Bruxelles. Entro il 22 luglio, prosegue il testo, la Grecia dovrà adottare invece la riforma del codice di procedura civile e recepire la direttiva Brrd (Bank Recovery and Resolution Directive) sul fallimento degli istituti di credito. “Solo conseguentemente alla implementazione legale delle prime quattro misure su menzionate – recita il documento – così come alla assunzione di tutti gli impegni inclusi in questo documento dal Parlamento greco, verificato dalle istituzioni e dall’Eurogruppo, potrà essere presa la decisione di dare mandato alle istituzioni di negoziare un memorandum di intesa”.

Fino all’ultimo la “Grexit temporanea” nel documento
Nelle prime stesure il testo conteneva anche la minaccia di avviare, in caso di mancato accordo, “negoziati per una uscita temporanea dalla zona euro”, a quel punto anche “con possibile ristrutturazione del debito”. Una parte poi sparita nelle successive limature del testo.

Krugman: “Vendetta pura, colpo fatale all’Ue”
L’accordo sulla Grecia fa discutere per le pesantissime condizioni che l’Europa ha posto alla Grecia per ricevere un nuovo piano di aiuti e rimanere nell’eurozona. Nella notte si è diffuso il trend hashtag “ThisIsACoup” (“Questo è un colpo di Stato“) che subito è divenuto virare sul web, anche in paesi quali Germana e Finlandia che sono risultati i paesi in prima fila per imporre condizioni così dure ad Atene. “Il trend hashtag ThisIsACoup è giustissimo – scrive il premio Nobel per l’Economia Paul Krugman nel suo blog sul New York Times – queste condizioni vanno aldilà di una vendetta pura, è la completa distruzione della sovranità nazionale e nessuna speranza di sollievo”. Si tratta, ha aggiunto Krugman, di un tradimento grottesco di tutto ciò che il progetto europeo avrebbe dovuto rappresentare. “Il progetto europeo – prosegue Krugman – è un progetto che ho sempre lodato e sostenuto e gli è stato appena inferto un colpo terribile, forse fatale. E qualunque cosa tu pensi di Syriza, o della Grecia, non sono stati i greci a farlo”.

Guardian: “Tsipras sottoposto a waterboarding”
Il quotidiano britannico The Guardian ha definito “waterboarding mentale” il trattamento subito dal premier greco Alexis Tsipras, al quale sarebbe stato intimato di fare le riforme o di rassegnarsi a vedere il suo Paese fuori dall’euro e le sue banche collassare. Quello che ora tutti si chiedono è come finirà questa vicenda e se a pagarne le conseguenze, nel medio periodo, non sarà forse anche la Germania, la cui leadership potrebbe essere intaccata dall’esibizione di tanta asprezza.

10.52 – Minsitro Lafazaris (Syriza): “Accordo umiliante”
“Accordo umiliante”. Così Panagiotis Lafazaris, ministro dell’energia e leader dell’ala radicale di Syriza, definisce il compromesso raggiunto ad Atene in una nota a nome di ‘Piattaforma di sinistra’ pubblicata sul sito parapolitika.

10.37 – Bild delusa: “86 miliardi per i greci”
“86 miliardi per i greci!”. Lo scrive Bild on line, titolando sull’accordo raggiunto a Bruxelles su Atene. “Svolta nel grexit-dramma – si legge – dopo tutte le promesse sul fatto che non ci sarebbe stato un terzo pacchetto di aiuti…86 miliardi per i greci!”. Sulla edizione cartacea, uscita prima dell’intesa, il tabloid di Axel Springer che per settimane ha agitato una campagna pro- Grexit aveva scritto: “Europa morbida, Schaeuble duro”.

10.27 – Hollande: “La Grecia resta nell’euro, ha vinto l’Europa”
“Un accordo è stato trovato. La Francia lo cercava, lo voleva. La Grecia resta nella zona euro. L’Europa ha vinto”. Così il presidente francese, François Hollande, parlando al termine dell’Eurosummit.

9.58 – Rajoy: “Nessuna vendetta per il referendum”
Il premier spagnolo, Mariano Rajoy, non ritiene che ci sia stata una “vendetta” nei confronti della Grecia per avere indetto il referendum. Ai giornalisti che gli hanno posto domande al termine dell’Eurosummit Rajoy ha risposto: “Assolutamente. Le misure che sono state presentate sono ragionevoli e le hanno approvate tutti i Paesi dell’euro, inclusa la Grecia”, ha detto.

9.58 – Merkel: “Ora possibile ristabilire la fiducia”
La cancelliera tedesca Angela Merkel ritiene che la fiducia tra i partner dell’Eurozona “potrà essere ristabilita” se quanto concordato sarà applicato nei tempi e nei modi stabiliti. “Abbiamo creato le condizioni per raccomandare al Bundestag di approvare l’avvio del negoziato”, ha detto ancora la Merkel, in riferimento al fatto che il Parlamento tedesco dovrà ora esprimersi sull’accordo raggiunto.

9.52 – Tsipras: “Abbiamo evitato il trasferimento dei nostri beni all’estero”
“Abbiamo ottenuto l’alleggerimento del debito e finanziamenti a medio termine” e “abbiamo evitato il trasferimento dei nostri beni all’estero”, ha detto Alexis Tsipras lasciando l’Eurosummit. “Abbiamo lottato duro” a Bruxelles ora lo faremo in Grecia contro “gli interessi” consolidati, ha detto ancora il premier greco.

9.47 – Renzi: “Accordo importante e non scontato”
“E’ stata una nottata di grande impegno e anche di qualche tensione”, è stato raggiunto, “un accordo importante che in molti momenti della nottata non è apparso scontato”, ha detto il premier Matteo Renzi al termine dell’Eurosummit. “L’Italia ha evitato il rischio di contagio” dal caso greco “attraverso il percorso di riforme fatto”, ha detto ancora Renzi.

9.28 – Hollande: “Grecia nel cuore della nostra civilizzazione”
“Privata della Grecia, sarebbe privata di un Paese che è al cuore della nostra civilizzazione, che è nella nostra storia, nella nostra cultura, nel nostro modo di vivere. La Grecia ha voluto entrare nell’Ue dopo la dittatura e ha voluto entrare nella zona euro. La Grecia vuole restare nell’eurozona”. Lo ha detto il presidente francese François Hollande.

9.28 – Juncker: “Greci non umiliati, né vincitori né sconfitti”
“Non penso che i cittadini greci siano stati umiliati” e “in questo compromesso, perché si tratta di un compromesso, non ci sono vincitori né sconfitti”, ha detto il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker.
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Re: La Grecia, Greça, Greghia

Messaggioda Berto » lun lug 13, 2015 10:00 pm

Grecia, Di Maio: «Tsipras ha tradito il referendum e la democrazia» E Salvini attacca: «Una buffonata»

http://www.corriere.it/economia/15_lugl ... 2ffa.shtml

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Re: La Grecia, Greça, Greghia

Messaggioda Berto » mar lug 14, 2015 2:20 pm

Grecia, Varoufakis attacca: "Come il golpe dei Colonnelli". Sciopero contro Tsipras
Il sindacato Aedy ha invitato gli iscritti a scioperare domani per 24 ore. Si allarga il fronte interno per il premier che ha siglato l'accordo con i creditori. Intanto salta una rata da 450 milioni di rimborso al Fmi, ma Atene paga i creditori privati per evitare il default. Schaeuble pensa ai 'pagherò' per finanziare il prestito ponte
di GIULIANO BALESTRERI e RAFFAELE RICCIARDI
14 luglio 2015
http://www.repubblica.it/economia/2015/ ... -119035291

MILANO - Alexis Tsipras è sempre più stretto tra le pressioni politiche interne e quelle di piazza. Il premier greco che ha firmato l'accordo con i creditori Ue per un piano da 86 miliardi di aiuti, il terzo dalla crisi economica, in cambio di pesanti riforme si ritrova il partito spaccato, con la fronda più radicale fortemente contraria all'intesa, e anche il partito di governo Anel (di destra) ha forti perplessità sul fornire il suo supporto. Anche il sindacato greco che rappresenta i dipendenti settore pubblico (Aedy) scende in pista e invita i propri iscritti a scioperare domani per 24 ore in segno di protesta contro il nuovo accordo raggiunto dal governo di Atene ed i creditori internazionali per il salvataggio della Grecia che prevede nuove e più dure misure di austerità. Una mossa che segue le manifestazioni di contrarietà in piazza Syntagma, della sera di lunedì. Nel coro degli attacchi torna a farsi sentire l'ex ministro delle Finanze, Yanis Varoufakis, che grida al golpe richiamando gli eventi del 1967. Insomma, il clima ad Atene resta rovente mentre le esigenze finanziarie si fanno stringenti: salta un nuovo pagamento al Fmi mentre l'Eurogruppo dibatte di come fornire tecnicamente sostegno immediato con un prestito ponte e il falco Wolfgang Schaeuble rispolvera il tema dei 'pagherò' da far emettere ad Atene. Una deriva pericolosa, che per alcuni potrebbe rappresentare un tentativo di far tornare in gioco l'emissione di una moneta parallela e quindi la Grexit.

Varoufakis all'attacco. Una "resa della Grecia" che accetta di diventare "vassallo dell'Eurogruppo". Una totale "umiliazione" del Paese e un "completo annullamento della sovranità nazionale". Così l'ex ministro delle Finanze rincara la dose di polemiche verso Tsipras, con toni sempre più aspri e paragonando quanto imposto dall'Eurosummit ad Atene al "golpe dei colonnelli" in Grecia del 1967. Il vertice dei leader dell'area euro è stato "a dir poco il culmine di un colpo di stato. Probabilmente - scrive Varoufakis sul suo blog - la maggiore differenza economica è che mentre nel 1967 le proprietà pubbliche non vennero prese di mira, nel 2015 i poteri che si muovono dietro il golpe hanno chiesto la cessione di tutte le proprietà pubbliche rimanenti, in modo da metterle a disposizione del rimborso di un debito pubblico insostenibile e non pagabile. Gli europei, anche quelli a cui della Grecia non importa un accidenti, faranno bene a stare attenti".

Gli scioperi. Clima rovente anche in pazza. All'astensione del lavoro degli statali, la prima nei sei mesi del governo Syriza guidato dal premier Tsipras, farà seguito una manifestazione convocata nel pomeriggio nella centrale piazza del Parlamento. Anche l'associazione delle farmacie elleniche, ha preannunciato, sempre per mercoledì, uno sciopero di 24 ore contro la prevista liberalizzazione del settore che dovrebbe aprire alla vendita di medicinali over-the-counter anche nei supermercati e concedere, sempre ai supermercati, licenze per aprire punti vendita al loro interno. "Non lo permetteremo", ha detto il presidente dell'associazione, Giorgos Lourantos, alla radio greca.

Saltato il pagamento al Fmi. Mentre si seguono con apprensione questi sviluppi interni, che dovrebbero provare all'approvazione dell'accordo nella giornata di domani e grazie al supporto di tutte le opposizioni, sul fronte finanziario nella notte il Fondo monetario internazionale ha detto di non aver ricevuto il pagamento di 456 milioni di euro che la Grecia avrebbe dovuto all'istituzione di Washington. Gli arretrati salgono in questo modo a 2 miliardi di euro, visto che lo scorso 30 giugno Atene è diventata la prima economia avanzata a mancare un pagamento al Fondo per 1,6 miliardi complessivi. Come ha spiegato il portavoce dell'Fmi, "la richiesta delle autorità greche per un'estensione degli obblighi sui pagamenti dovuti il 30 giugno sarà discussa dal board esecutivo nelle prossime settimane".

Rimborsati i "samurai bond". E' invece partito un altro pagamento, ben minore per entità ma di grande importanza tecnica: Atene ha rimborsato a un gruppo di privati giapponesi i cosiddetti "samurai" bond per 20 miliardi di yen, pari a 148 milioni di euro, che erano stati emessi una ventina d'anni fa. La notizia è arrivata direttamente dalla Mizuho Finalcial che gestisce le obbligazioni: si tratta di uno snodo importante, perché l'eventuale mancato pagamento avrebbe rappresentato la prima insolvenza verso i creditori privati, che avrebbe aperto potenzialmente a un default con clausole di richiesta di rimborso su altri strumenti. Un insieme di fattori che spiega l'estrema necessità con la quale Atene si attende lo sblocco del prestito ponte in discussione all'Eurogruppo: 7 miliardi entro il 20 luglio, per onorare i nuovi impegni con la Bce (3,5 miliardi più interessi), i vecchi con il Fmi e pure pagare pensioni e stipendi agli statali già arrabbiati, come dimostra lo sciopero.
Atene, la militante di Syriza brucia la bandiera davanti al Parlamento

Prestito ponte, si studiano soluzioni. Per trovare quelle risorse d'emergenza si stanno studiando varie soluzioni e - secondo quanto riportato dall'Handelsblatt, il falco tedesco Wolfgang Schaeuble avrebbe proposto all'Eurogruppo di far emettere ad Atene dei 'pagherò' (i cosiddetti Iou, I owe you) come parte del finanziamento. Un'idea che per molti sherpa sarebbe un primo passo verso una valuta parallela. Le altre opzioni sul tavolo sono la riattivazione del fondo di salvataggio europeo Efsf (quello poi superato dall'Esm), che ha ancora a disposizione 11,5 miliardi ma per il quale è necessaria l'approvazione di tutti i Paesi della Ue. Ancora, il ricorso agli utili da interesse registrati dalla Bce e dalle Banche centrali nazionali sui titoli di stato ellenici in portafoglio che, per il 2014 e il 2015, ammontano a 3,2 miliardi. Infine, è possibile anche la concessione di prestiti bilaterali alla Grecia, con la Francia come candidata più probabile, ma soltanto come misura di integrazione al vero e proprio prestito-ponte.
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Re: La Grecia, Greça, Greghia

Messaggioda Berto » mer lug 15, 2015 9:19 pm

Ke fanfaron sto Jurieto Kiexa:

https://www.youtube.com/watch?v=EvRNhS1-32M
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