L’envension de ła Padania o Padagna
Inviato: mer gen 15, 2014 9:38 pm
L’envension de ła Padania o Padagna
viewtopic.php?f=93&t=399
Oh, dai ancò e dai diman el Marki del jornal l’Endependensa (ex diretore de la Padania) el se ga xvelà par coel ke lè on talego padan antiveneto, antilengoa veneta e co la spuseta de “l’enteletual talian” ke spresà le lengoe dite dialeti e el maneja o manipola li mesaj:
Italiani, l’arte di girarsi dall’altra parte per non vedere che sono in cacca
http://www.lindipendenza.com/italiani-l ... o-in-cacca
...
E questa critica, ahimè, vale anche per molti di noi padani, che anziché affrontare la dura realtà e cercare di venirne fuori, facilmente si augurano l’apparizione di un simil Crapone al grido del “ghe pensi mi”. Ridestatevi: ormai dobbiamo pensarci noi!
...
El me comento:==========================================================================================================================
Alberto Pento
9 Giugno 2013 at 8:31 am #
Finaké sto jornal el sarà par i padani, mi veneto, no ghe darò gnanca on skeo, pur vendoghene asè poketi.
Te sovegno Marki ke a sto mondo ghè pur li veneti e no sol ke li padani.
Stame ben!
gianluca (Marki)
9 Giugno 2013 at 8:59 am #
e allora comincia a scrivere in talian… tanto gli schei non li avresti dati lo stesso perché trovavi un’altra scusa
Pento Alberto (la me resposta ke nol ga piovegà)
No no a Enclave de Faco a ghe davo el me contributin.
Faco/Facco lè el redator cao de l'Endependensa.
Sto omo, el Marki, nol ga creansa, lo gò xnaxà da suito!
Sta ki la xe na boletina ke go catà tra le carte de l’abonamento a Enclave de Faco:
http://img191.imageshack.us/img191/5218 ... nclave.jpg
=======================================================================================================================================
Par el padan Marki łi veneti no łi ghè, par lù a ghe lomè tałiani e padani.
O ci teniamo i nostri soldi o sarà troppo tardi. Altro che Grillo!
http://www.lindipendenza.com/o-ci-tenia ... che-grillo
Oneto e Marki nemighi de li veneti ?
A le olteme elesion Marki e el so jornal li ga sostegnesto el patacaro fanfaron de Janino e el ga el corajo de scrivar ke l’M5S lè stà on specieto par le lodole on sanbelo per li eletori bauki ... ke muxo da pertega!
L'Editoriale 10 Giugno 2013 871 viewsO ci teniamo i nostri soldi o sarà troppo tardi. Altro che Grillo!
di GIANLUCA MARCHI
Beppe Grillo ha definito il Parlamento un luogo maleodorante? “Innanzitutto ci siamo anche noi là dentro. Quindi io non condivido questa linea. Mi piacerebbe invece che in questa fase ci fosse più proposta e soprattutto maggiore comunicazione delle nostre attività parlamentari”. Un altro dei senatori del M5S, il triestino Lorenzo Battista, prende le distanze dalle ultime esternazioni del suo leader in una saga che sta diventando ridicola, se non si inserisse in una fase tragica per tanti, troppi cittadini.
Vedete, ieri scrivevo che gli italiani sono maestri nel girare la testa dall’altra parte per non voler guardare in faccia la cacca in cui stanno affondando, cacca prodotta da loro e solo da loro, e non causata da qualche “nemico” esterno, che di questi tempi è di moda individuare nella Germania di Angela Merkel. I tedeschi magari ci darebbero volentieri una spinta per finire definitivamente sommersi (in questo un po’ miopi, perché rischiano di far saltare un mercato privilegiato per le loro merci), ma non possono essere accusati di aver creato il pantano (e uso un eufemismo) in cui stanno affondando italiani e padani insieme, questi ultimi rei di essersi fatti “italianizzare” per comodità e per spirito imbelle.
Ebbene, questo costume tipicamente italico di attribuire al Crapone (ricordate Mussolini?) di turno capacità taumaturgiche, cioè di affidarsi all’uomo della provvidenza capace (si spera!) di togliere le castagne dal fuoco senza farci pagare dazio o comunque cercando di farlo pagare a qualcun altro, di recente si è incarnato in Beppe Grillo e nella sua sgangherata truppa di “cittadini” parlamentari, impegnati a contabilizzare scontrini, a calcolare le diarie da trattenere o restituire, e a inseguire tutta una serie di cazzate immani che già hanno diffuso la delusione generalizzata verso molti elettori del Movimento 5 Stelle fiduciosi nel miracolo di San Gennaro. I grillini si stanno rivelando un’armata brancaleone, dove in molti non disdegnano di mettere le mani sui privilegi personali e sulle laute identità che l’ingresso in Parlamento assicurano. Il M5S ha alimentato nei cittadini/elettori la convinzione che bastasse far dimagrire i costi della politica per risolvere i problemi dell’Italia e in molti boccaloni c’hanno creduto o hanno voluto crederci, perché il tutto si sarebbe risolto nel dimagrimento degli altri, i politici appunto, e non nel proprio.
C’è voluto poco per capire che quello era solo uno specchietto per le allodole – intendiamoci, è sacrosanto il taglio drastico dei costi della politica, ma esso non risolve la cancrena di uno Stato fallito, al massimo mette qualche cerottino in un corpo in disfacimento – , e nel marasma che ne sta seguendo il Crapone Beppe Grillo alza sempre più il tono delle sue sparate, cercando in questo modo di coprire le magagne del suo esercito senza generali e il “nulla” della sua proposta politica. Così già in molti lo appenderebbero a testa in giù in qualche piazza.
No, cari italiani e cari padani creduloni, lo dico e lo ripeto: non ci sono più Craponi del tipo “ghe pensi mi”. Rendiamoci conto, noi abitanti del Nord, che non possiamo più permetterci di “regalare” all’Italia oltre 90 miliardi di euro, come successo ancora nel 2012, sperando così di salvare le nostre pensioni e i nostri Bot, sostenendo quelli degli altri. Quando capiremo che dobbiamo tenerci i nostri soldi, senza quote, senza se e senza ma, speriamo non sia ormai troppo tardi.
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Oh, dai ancò e dai diman el Marki del jornal l’Endependensa (ex diretore de la Padania) el se ga xvelà par coel ke lè on talego padan antiveneto, antilengoa veneta e co la spuseta de “l’enteletual talian” ke spresà le lengoe dite dialeti e el maneja o manipola li mesaj:
Italiani, l’arte di girarsi dall’altra parte per non vedere che sono in cacca
http://www.lindipendenza.com/italiani-l ... o-in-cacca
...
E questa critica, ahimè, vale anche per molti di noi padani, che anziché affrontare la dura realtà e cercare di venirne fuori, facilmente si augurano l’apparizione di un simil Crapone al grido del “ghe pensi mi”. Ridestatevi: ormai dobbiamo pensarci noi!
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El me comento:==========================================================================================================================
Alberto Pento
9 Giugno 2013 at 8:31 am #
Finaké sto jornal el sarà par i padani, mi veneto, no ghe darò gnanca on skeo, pur vendoghene asè poketi.
Te sovegno Marki ke a sto mondo ghè pur li veneti e no sol ke li padani.
Stame ben!
gianluca (Marki)
9 Giugno 2013 at 8:59 am #
e allora comincia a scrivere in talian… tanto gli schei non li avresti dati lo stesso perché trovavi un’altra scusa
Pento Alberto (la me resposta ke nol ga piovegà)
No no a Enclave de Faco a ghe davo el me contributin.
Faco/Facco lè el redator cao de l'Endependensa.
Sto omo, el Marki, nol ga creansa, lo gò xnaxà da suito!
Sta ki la xe na boletina ke go catà tra le carte de l’abonamento a Enclave de Faco:
http://img191.imageshack.us/img191/5218 ... nclave.jpg
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Par el padan Marki łi veneti no łi ghè, par lù a ghe lomè tałiani e padani.
O ci teniamo i nostri soldi o sarà troppo tardi. Altro che Grillo!
http://www.lindipendenza.com/o-ci-tenia ... che-grillo
Oneto e Marki nemighi de li veneti ?
A le olteme elesion Marki e el so jornal li ga sostegnesto el patacaro fanfaron de Janino e el ga el corajo de scrivar ke l’M5S lè stà on specieto par le lodole on sanbelo per li eletori bauki ... ke muxo da pertega!
L'Editoriale 10 Giugno 2013 871 viewsO ci teniamo i nostri soldi o sarà troppo tardi. Altro che Grillo!
di GIANLUCA MARCHI
Beppe Grillo ha definito il Parlamento un luogo maleodorante? “Innanzitutto ci siamo anche noi là dentro. Quindi io non condivido questa linea. Mi piacerebbe invece che in questa fase ci fosse più proposta e soprattutto maggiore comunicazione delle nostre attività parlamentari”. Un altro dei senatori del M5S, il triestino Lorenzo Battista, prende le distanze dalle ultime esternazioni del suo leader in una saga che sta diventando ridicola, se non si inserisse in una fase tragica per tanti, troppi cittadini.
Vedete, ieri scrivevo che gli italiani sono maestri nel girare la testa dall’altra parte per non voler guardare in faccia la cacca in cui stanno affondando, cacca prodotta da loro e solo da loro, e non causata da qualche “nemico” esterno, che di questi tempi è di moda individuare nella Germania di Angela Merkel. I tedeschi magari ci darebbero volentieri una spinta per finire definitivamente sommersi (in questo un po’ miopi, perché rischiano di far saltare un mercato privilegiato per le loro merci), ma non possono essere accusati di aver creato il pantano (e uso un eufemismo) in cui stanno affondando italiani e padani insieme, questi ultimi rei di essersi fatti “italianizzare” per comodità e per spirito imbelle.
Ebbene, questo costume tipicamente italico di attribuire al Crapone (ricordate Mussolini?) di turno capacità taumaturgiche, cioè di affidarsi all’uomo della provvidenza capace (si spera!) di togliere le castagne dal fuoco senza farci pagare dazio o comunque cercando di farlo pagare a qualcun altro, di recente si è incarnato in Beppe Grillo e nella sua sgangherata truppa di “cittadini” parlamentari, impegnati a contabilizzare scontrini, a calcolare le diarie da trattenere o restituire, e a inseguire tutta una serie di cazzate immani che già hanno diffuso la delusione generalizzata verso molti elettori del Movimento 5 Stelle fiduciosi nel miracolo di San Gennaro. I grillini si stanno rivelando un’armata brancaleone, dove in molti non disdegnano di mettere le mani sui privilegi personali e sulle laute identità che l’ingresso in Parlamento assicurano. Il M5S ha alimentato nei cittadini/elettori la convinzione che bastasse far dimagrire i costi della politica per risolvere i problemi dell’Italia e in molti boccaloni c’hanno creduto o hanno voluto crederci, perché il tutto si sarebbe risolto nel dimagrimento degli altri, i politici appunto, e non nel proprio.
C’è voluto poco per capire che quello era solo uno specchietto per le allodole – intendiamoci, è sacrosanto il taglio drastico dei costi della politica, ma esso non risolve la cancrena di uno Stato fallito, al massimo mette qualche cerottino in un corpo in disfacimento – , e nel marasma che ne sta seguendo il Crapone Beppe Grillo alza sempre più il tono delle sue sparate, cercando in questo modo di coprire le magagne del suo esercito senza generali e il “nulla” della sua proposta politica. Così già in molti lo appenderebbero a testa in giù in qualche piazza.
No, cari italiani e cari padani creduloni, lo dico e lo ripeto: non ci sono più Craponi del tipo “ghe pensi mi”. Rendiamoci conto, noi abitanti del Nord, che non possiamo più permetterci di “regalare” all’Italia oltre 90 miliardi di euro, come successo ancora nel 2012, sperando così di salvare le nostre pensioni e i nostri Bot, sostenendo quelli degli altri. Quando capiremo che dobbiamo tenerci i nostri soldi, senza quote, senza se e senza ma, speriamo non sia ormai troppo tardi.