Il mondo orrendo di Sleepy Joe e della sua banda Biden Biden

Il mondo orrendo di Sleepy Joe e della sua banda Biden Biden

Messaggioda Berto » gio mag 13, 2021 6:00 pm

Elenco: 100 fallimenti di Biden in 100 giorni, da ‘America First’ a ‘America last”
1 maggio 2021

https://osservatorerepubblicano.com/202 ... rica-last/

Quando Joe Biden ha preso il microfono sul podio della Camera mercoledì sera per il suo primo discorso in una sessione congiunta del Congresso, la sua attenzione si è posta su ciò che sente di aver raggiunto – come il rallentamento della pandemia di Coronavirus – nei suoi primi 100 giorni e i suoi piani per costruire l’azione politica dei prossimi anni su quel successo. E giustamente.

Ma per metà di quella Camera, l’attenzione è stata posta sulla suo inaspettata “svolta a Sinistra“, il suo fallimento nel fare qualsiasi tentativo per favorire l’unità nazionale come invece aveva ha promesso, il suo programma di tasse e spese, e la catastrofe al confine tra Stati Uniti e Messico.

“Ha promesso unità ma ci ha consegnato all’unilateralismo. Non è riuscito a riaprire completamente le scuole per gli studenti della scuola pubblica americana, ma ha aperto le nostre frontiere agli immigrati illegali. Ha distrutto migliaia di posti di lavoro degli americani attraverso regolamenti schiaccianti, mentre rilanciava il radicale Green New Deal e altre politiche climatiche estreme”

Ha detto il rappresentante James Comer, Repubblicano del Kentucky e membro del Committee on Oversight and Reform della Camera.

“In poche parole, siamo passati da ‘America First‘ a ‘America Last‘ sotto il presidente Biden”

Ha aggiunto Comer, che ha preso di mira almeno sette iniziative di Biden per le indagini.

La lista, fornita a Secrets e mostrata qui sotto, è una lunga lista che evidenzia le promesse non mantenute ed i cambiamenti alle politiche rispetto all’ex presidente Donald Trump, che i Repubblicani avevano applaudito e creduto migliorassero la nazione.

Naturalmente, il Team Biden, i media e i Democratici vedono una lista fatta solamente di successi. Il capo dello staff della Casa Bianca Ron Klain ha twittato un titolo che paragona Biden al presidente a Franklin D. Roosevelt, ed un importante collaboratore di MSNBC ha mostrato una timeline di vittorie sul suo account Twitter.

I punti salienti della lista di Comer, tuttavia, dimostrano quanto Biden si sia spostato a Sinistra, specialmente nell’aumentare le tasse, sulla spesa pubblica, nell’espandere l’aborto, nell’appoggiare la trasformazione della città di Washington, D.C. in uno stato, nell’aggiungere regolamenti, nell’ampliare l’Obamacare, e persino nel fornire “570 milioni di dollari per ulteriori congedi pagati ai dipendenti federali in modo che possano guardare i loro figli a scuola su Zoom“.

Quasi un terzo della lista di Comer tocca la crisi di confine, una potenziale piaga politica che sta facendo arrabbiare sempre di più persone, secondo i sondaggi.

Al N. 1 c’è probabilmente il più grande fallimento di Biden: “Ha promesso unità ma ha solo spinto per un’agenda di parte e progressista”.

Il sondaggista Bill McInturff ha notato che il divario di opinione sotto Biden è più alto che mai.

WashingtonExaminer.com

1 Ha promesso unità ma ha solo spinto per un’agenda di parte e progressista
2 Ha firmato più ordini esecutivi nella sua prima settimana di qualsiasi altro presidente in passato, ignorando il ruolo del ramo legislativo
3 Non è riuscito a riaprire le scuole – il 50% delle scuole non si riunisce ancora completamente in presenza
4 Si è impegnato a seguire la scienza e ad ascoltare gli esperti medici, ma sta seguendo i sindacati degli insegnanti invece che i dottori Walensky e Fauci sulla riapertura delle scuole che hanno detto che non c’è alcuna ragione medica per le scuole di rimanere chiuse
5 Ha provocato la crisi alla frontiera
6 Non ha un piano per affrontare la crisi al confine da lui stesso provocata
7 Ha fornito solo un accesso limitato e censurato dei media alle strutture sovraffollate che ospitano i migranti
8 Ha incaricato la vicepresidente Kamala Harris, che una volta ha paragonato l’ICE al KKK, come plenipotenziaria per la crisi alla frontiera
9 Il presidente Biden e la vicepresidente Harris non hanno ancora visitato il confine meridionale
10 Ha proposto di inviare 4 miliardi di dollari ai paesi corrotti del Centro America per prevenire l’immigrazione illegale
Ha soppresso degli accordi di asilo cooperativo con il Messico
Ha aperto la porta agli individui che minacciano la sicurezza nazionale dell’America revocando le restrizioni di viaggio del presidente Trump
Ha soppressò lo stato di “emergenza nazionale” al confine meridionale
Ha soppresso i protocolli di protezione dei migranti
Non ha utilizzato pienamente il Titolo 42 alla frontiera
Ha soppresso la costruzione del muro di confine nonostante gli stanziamenti approvati dal Congresso
Ha rilasciato migliaia di attraversatori illegali del confine arrestati di recente dalla custodia senza nemmeno emettere un avviso di comparizione al tribunale dell’immigrazione
Ha proposto una amnistia per gli immigrati illegalmente residenti
Ha bloccato le deportazioni
Ha permesso agli stranieri criminali di essere rilasciati nelle comunità americane
Ha permesso l’invio di fondi federali alle “città santuario” che non cooperano con le agenzie federali per il rimpatrio dei migranti illegali individuati e sottoposti a fermo
Ha proibito agli ufficiali federali incaricati dell’applicazione della legge sull’immigrazione di usare termini statutari corretti come “straniero”.
Ha eliminato le multe per gli immigrati illegali che non lasciano gli Stati Uniti.
Ha permesso la violazione delle linee guida del CDC al confine
Ha rilasciato gli stranieri positivi al COVID in Texas
Ha nominato Chris Magnus a capo della U.S. Customs and Border Protection (CBP), anche se si oppone alle politiche di immigrazione incentrate sulla deterrenza
C’è numero sempre più crescente di immigrati illegali che sfuggono alla cattura da parte delle pattuglie di confine
Aumento del 400% dei migranti arrestati nel marzo 2021 rispetto al marzo 2020
Aumento del 486% dei minori stranieri non accompagnati (UAC) che arrivano al confine nel marzo 2021 rispetto al marzo 2020
1056% di aumento delle famiglie che arrivano al confine nel marzo 2021 rispetto al marzo 2020
Oltre 5.000 migranti con condanne penali arrestati dal CBP nell’anno fiscale 2021, tra cui omicidio, aggressione e reati sessuali
Un numero record di minori stranieri non accompagnati (UAC) in custodia del governo
Ha impiegato la forza lavoro federale che ha poca o nessuna formazione per occuparsi dei minori stranieri non accompagnati (UAC)
Ha assegnato un massiccio contratto a una no-profit gestita da un ex funzionario del Biden-Harris Transition Team per aiutare a gestire l’ondata di minori stranieri non accompagnati (UAC)
Ha aperto 12 nuovi rifugi temporanei per ospitare i minori stranieri non accompagnati (UAC)
Ha speso 60 milioni di dollari a settimana per ospitare i minori stranieri non accompagnati (UAC)
Ha cessato di condurre i controlli sulle impronte digitali dell’FBI dei membri adulti della presunta famiglia che si presenta con un minore straniero non accompagnato (UAC)
Ha forniti vaccini agli immigrati illegali
Ha influito sull’accurata ripartizione del censimento del 2020 per includere gli stranieri illegali
Si è tornati a proporre un test di educazione civica obsoleto per gli individui che cercano di ottenere la cittadinanza
Ha rescisso la regola del presidente Trump sulle “cariche pubbliche” che richiedeva agli immigrati di essere autosufficienti e di non appoggiarsi più ai programmi di assistenza pubblica
Ha cancellato il Keystone Pipeline, distruggendo migliaia di posti di lavoro ben retribuiti
Ha aderito all’accordo di Parigi, sfavorendo gli Stati Uniti e lasciando gli americani a sostenere i costi di bollette energetiche sempre più alte, salari più bassi, meno posti di lavoro, meno produzione di energia
Ha fermato il leasing per l’estrazione di petrolio e gas dei terreni federali
Ha provocato l’aumento dei prezzi del gas
Ha aggiunto più burocrazia al processo di regolamentazione richiedendo al capo di ogni agenzia federale di rivedere ogni regolamento, politica e documento di orientamento emesso durante il mandato del presidente Trump che l’amministrazione Biden ritiene incoerente con la sua agenda sul clima
Ha permesso alla California di fissare standard di carburante più severi e dettare le norme sulle emissioni dei veicoli in tutto lo stato
Ha annullato gli sforzi dell’amministrazione Trump per ridurre gli oneri normativi che richiedevano l’annullamento di due regolamenti prima di crearne uno nuovo
Ha rescisso un ordine esecutivo di buon governo che richiedeva alle agenzie di pubblicare le linee guida online in un database facilmente accessibile
Ha annullato le “rules on rules” dell’amministrazione Trump presso il Dipartimento dei Trasporti, riducendo le informazioni disponibili per il rulemaking, consentendo l’abuso di documenti di orientamento ed eliminando il giusto processo nelle aggiudicazioni
Ha cancellato il piano del presidente Trump per permettere a più medici di prescrivere un farmaco per il trattamento degli oppioidi
Ha aderito all’Organizzazione Mondiale della Sanità senza che questa sia stata sottoposta alle necessarie riforme
Ha nominato Xavier Becerra come segretario dell’HHS, nonostante non abbia alcuna esperienza nel campo dell’assistenza sanitaria, abbia fatto causa alle Little Sisters of the Poor e abbia chiuso le chiese in California durante la pandemia
Ha nominato l’ex segretaria del Dipartimento della Sanità della Pennsylvania, Rachel Levine, ad un posto di primo piano dell’HHS, anche se ha emesso un ordine che mandava i pazienti COVID-positivi alle case di cura per gli anziani
Si rifiuta di ritenere il governatore di New York Andrew Cuomo responsabile per il suo ordine e l’insabbiamento delle morti nelle casa di cura per anziani
Non è riuscito a stabilire una strategia nazionale dei test sul COVID-19
Ha falsamente affermato di avere un piano di distribuzione dei vaccini quando in realtà si è basato sul piano del presidente Trump
Ha firmato un ordine esecutivo che impone l’uso di mascherine sulle proprietà federali, ma ore dopo è stato avvistato senza mascherina su una proprietà federale
Ha emesso l’ordine esecutivo che permette l’applicazione della critical race theory nei posti di lavoro federale
Ha rescisso le riforme sulla forza lavoro federale per dare potere alla burocrazia federale e permettere al massiccio potere burocratico di non essere controllato
Ha rescisso le riforme sulla forza lavoro federale per ridurre il tempo che i dipendenti federali trascorrono in attività sindacali invece che nel loro lavoro
Ha revocato gli sforzi del presidente Trump per espandere l’accesso agli apprendistati in tutta l’America
Non applicherà una regola dell’Office of Labor-Management Standards che richiede ai sindacati di rivelare alcuni dati finanziari
Sostiene il salario minimo di 15 dollari, che si stima distruggerà 1,4 milioni di posti di lavoro
Ha firmato un pacchetto di spesa di 2.000 miliardi di dollari in legge con la scusa dei “ristori COVID”, anche se circa 1.000 miliardi di dollari di spesa precedente rimangono ancora inutilizzati
Ha speso solo il 5% dei fondi previsti nel pacchetto di spesa dei Democratici per riaprire le scuole nel 2021
Ha speso 1 miliardo di dollari dei contribuenti per una campagna di promozione dei vaccini contro il COVID-19 dopo aver messo in discussione la loro sicurezza ed efficacia durante le elezioni del 2020
Ha permesso un salvataggio di stati decotti e mal gestiti con 350 miliardi di dollari senza vincoli
Ha impedito agli stati che ricevono il “recovery relief funds” di tagliare le tasse per i residenti all’interno dei loro confini
Ha fornito 570 milioni di dollari per ulteriori congedi retribuiti ai dipendenti federali in modo che possano guardare i loro figli a scuola su Zoom
Ha promulgato la più grande espansione dell’Obamacare sin dalla sua creazione nel 2010
Ha rimosso il consigliere generale del National Labor Relations Board (NLRB) ed il suo vice, una mossa senza precedenti
Ha licenziato dai comitati consultivi scientifici dell’EPA i membri che non condividono le convinzioni ambientali radicali dei Democratici
Ha rimosso un rispettato scienziato che stava supervisionando il National Climate Assessment degli Stati Uniti
Ha incaricato il procuratore generale di rendere più facile per i detenuti delle prigioni avere il materiale per l’accesso alle urne
Nominato David Chipman a capo del Bureau of Alcohol, Tobacco, Firearms, and Explosives, nonostante abbia una lunga esperienza nel cercare di limitare i diritti del secondo emendamento degli americani
Ha spinto il Dipartimento di Giustizia a perseguire riforme sostanziali sulle armi che attaccano i diritti del secondo emendamento dei cittadini rispettosi della legge
Ha sostenuto l’ampliamento della Corte Suprema
Ha sostenuto la riforma dell’ostruzionismo al Senato, che ha difeso per anni mentre era al Senato degli Stati Uniti
Sostiene la H.R. 1 per inviare denaro pubblico ai politici democratici
Sostiene un disegno di legge incostituzionale per concedere la statualità alla capitale Washington, D.C.
Ha ritirato le regole di buon senso che richiedono alle università statunitensi e alle scuole K-12 con programmi di scambio all’estero di rivelare i legami finanziari o altre connessioni con l’Istituto Confucio cinese, che cerca di influenzare studenti e adulti a credere alla propaganda del Partito Comunista Cinese
Ha proposto una regola per stabilire le priorità per le sovvenzioni nei programmi di storia americana e di educazione civica, in particolare i “progetti che incorporano prospettive diverse dal punto di vista razziale, etnico, culturale e linguistico” come la critical race theory ed il Project 1619
Ha respinto i regolamenti messi in atto dall’ex segretario Betsy DeVos per proteggere gli studenti universitari nelle audizioni del Titolo IX
Ha emesso un ordine esecutivo che nega i finanziamenti alle scuole a meno che non permettano l’accesso ai trans nei bagni, negli spogliatoi e nelle squadre sportive femminili
Ha rrescisso l’ordine del presidente Trump che vieta di spendere fondi federali all’estero per finanziare gli aborti
Ha revocato la politica Pro-life del presidente Trump di impedire che i fondi federali siano stanziati ad organizzazioni che fanno riferimenti all’aborto
Ha congelato la regola dell’amministrazione Trump volta ad abbassare i prezzi di insulina ed EpiPen
Ha riportato gli Stati Uniti ad impegnarsi con il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, non riformato.
Ha nominato Linda Thomas-Greenfield come ambasciatrice delle Nazioni Unite, nonostante abbia tenuto un discorso all’Istituto Confucio e che da allora abbia detto che “il suprematismo bianco è cucito nei nostri documenti e principi fondamentali”.
Ha riconsiderato l’abolizione delle sanzioni all’Iran per rientrare nel difettoso Iran Nuclear Deal
Ha rilasciato il suo bilancio per l’anno fiscale 2022 quasi 70 giorni dopo la scadenza di legge
Propone di aumentare le spese non legate alla difesa del 16% nell’anno fiscale 2022, nonostante abbia già firmato una legge di spesa di 2.000 miliardi di dollari
Ha proposto una tassa del 43,4% sulle plusvalenze
Ha proposto un aumento delle tasse, che potrebbe colpire le famiglie, non solo gli individui, che guadagnano più di 400.000 dollari all’anno, rompendo una promessa fatta al popolo americano
Ha proposto un piano per le cosiddette “infrastrutture” da 2.000 miliardi di dollari, dove solo il 6% della spesa è in strade e ponti
Propone di spendere 600 miliardi di dollari per le disposizioni radicali del Green New Deal nel pacchetto sulle “infrastrutture”
Ha spacciato false argomentazioni sulla legge elettorale della Georgia e ha incoraggiato la MLB a spostare l’All-Star Game, che sta danneggiando le piccole imprese locali della zona di Atlanta
Ha sostenuto gli sforzi della Speaker Nancy Pelosi per ribaltare i risultati di una corsa congressuale in Iowa, nonostante i risultati siano stati certificati da funzionari elettorali statali bipartisan
Ha accantonato la nuova commissione per studiare la riforma della polizia, favorendo invece una legislazione di Sinistra ed anti-poliziotti.





Policy Paper – I problemi pratici e legali con uno Stato di Washington D.C.
Questo articolo è tratto e tradotto da un Policy Paper del Republican Policy Committee del Senato degli Stati Uniti d’America.
2 maggio 2021

https://osservatorerepubblicano.com/202 ... ngton-d-c/


PUNTI CHIAVE

I Democratici alla Camera e al Senato hanno proposto di concedere la maggior parte delle terre del Distretto di Columbia ad un nuovo Stato, da chiamare “Washington, Douglass Commonwealth”.

Il rimasuglio del Distretto Federale di Columbia avrebbe ancora 3 voti del Collegio Elettorale, con il presidente e la sua famiglia potenzialmente gli unici elettori che assegneranno quei voti.

Il piano provocherebbe spinose questioni costituzionali e creerebbe un nuovo stato molto diverso dagli stati attuali.

Nella loro spinta per creare uno stato diverso da qualsiasi altro nell’Unione, i Democratici hanno ignorato i problemi pratici e legali che graverebbero sul Distretto Federale e sul sistema elettorale nel suo complesso. Poiché sarebbe necessario un emendamento costituzionale per concedere a D.C. stessa la statualità, il piano dei Democratici prevede di concedere la maggior parte della terra dell’attuale Distretto di Columbia ad un nuovo stato, che si chiamerà “Washington, Douglass Commonwealth“. Il rimanente Distretto Federale di Columbia sarebbe minuscolo, e comprenderebbe diversi edifici federali, tra cui il Campidoglio e la Casa Bianca.

GLI ASPETTI BIZZARRI DI UNO STATO A WASHINGTON D.C. E DEI RIMASUGLI DEL DISTRETTO DI COLUMBIA

Lo stato che emergerebbe sotto l’attuale piano dei Democratici sarebbe costituzionalmente fastidioso e altamente insolito in molti modi. A giudicare dai recenti risultati elettorali, sarebbe di gran lunga lo stato più politicamente schierato del paese, e se il suo parlamento riflettesse l’attuale consiglio comunale, sarebbe l’unico stato senza dei funzionari Repubblicani eletti in nessun ramo nel governo statale. Nel frattempo, il Distretto Federale rimasto dopo la creazione di uno Stato di D.C. potenzialmente assegnerebbe al presidente e alla sua famiglia tanti voti nel Collegio Elettorale quanto lo stato del Vermont. Anche gli onesti sostenitori della statalizzazione di Washington riconoscono che attualmente non esiste una soluzione plausibile ad alcuni di questi problemi.

IL PIANO DEMOCRATICO PER LO STATO DI D.C.

Il Distretto di Columbia è una creazione della Costituzione, che limita ciò che il Congresso può fare per cambiare il suo status senza un emendamento costituzionale. L’articolo I, sezione 8, clausola 17 della Costituzione stabilisce che il Congresso ha potere legislativo “esclusivo” su “tale distretto (non superiore alle dieci miglia quadrate) che può, per cessione di particolari stati e l’accettazione del Congresso, diventare la sede del governo degli Stati Uniti”.

Poiché la Costituzione è così chiara su questo punto, sarebbe necessario un emendamento costituzionale per rendere effettivamente il Distretto di Columbia, come attualmente stabilito, uno stato. Data l’implausibilità di un emendamento costituzionale su questo punto, i Democratici al Congresso hanno un piano diverso per la statalizzazione di Washington.

Il piano non darebbe tecnicamente a D.C. la statualità. Piuttosto, creerebbe un nuovo stato, da chiamare Washington, Douglass Commonwealth, da una concessione di terreni, fatta dal governo federale, che consiste nella maggior parte dell’attuale Distretto di Columbia. Il Congresso ridurrebbe la superficie del Distretto Federale di Columbia per includere solo alcuni edifici del governo federale, come il Campidoglio, la Casa Bianca e la Corte Suprema.

ARGOMENTI COSTITUZIONALI

Evitando di rendere la sede del governo federale uno stato, il piano dei Democratici evita la necessità di un emendamento costituzionale per permettere la statalizzazione di Washington. Ma così facendo, il piano crea nuove questioni costituzionali.

La Costituzione delinea come la terra può entrare in possesso del Distretto di Columbia – “cessione da particolari stati” – ma non come la terra può lasciarlo. Mentre questo potrebbe sembrare significare che il Congresso possa restituire la terra, disposizioni simili nella Costituzione riguardanti la statualità sollevano qualche dubbio. Per esempio, la clausola di ammissione dà al Congresso il potere di ammettere nuovi stati ma nessun potere di espulsione o di secessione. La Corte Suprema ha affermato nel 1868 che una volta che uno stato entra nell’unione, il rapporto è “indissolubile”. Su questa linea, alcuni studiosi di diritto hanno sostenuto che proprio come la Costituzione fornisce un modo per gli stati di entrare ma non di lasciare l’unione, la Costituzione fornisca un modo ai terreni di entrare nel Distretto di Columbia ma non, al contrario, di essere ceduti.

Ad opporsi a questa visione giuridica è il fatto che nel 1846 il Congresso concesse indietro dei terreni ceduti dalla Virginia per formare l’originale Distretto di Columbia. Questa restituzione di terra, tecnicamente definita una “retrocessione“, fu contestata alla Corte Suprema nel 1875 da un residente di Alexandria che cercava di evitare di pagare le tasse alla Virginia. La Corte Suprema non si pronunciò sulla costituzionalità della retrocessione per risolvere il caso, e lasciò la retrocessione in vigore. Gli osservatori nel corso del tempo non hanno concordato sul fatto che la questione fosse stata risolta. Il presidente William Taft credeva che la retrocessione fosse incostituzionale e voleva, nel 1909, che la terra della Virginia fosse restituita al Distretto. In teoria, se la Corte Suprema ora ritenesse che la terra non possa lasciare il Distretto per formare il Commonwealth di Douglass, potrebbe anche mettere in discussione la legalità della retrocessione, anche se è stata accettata come fatto per 175 anni.

Un’altra questione derivante dal piano dei Democratici è il divieto costituzionale di formare nuovi stati dalla giurisdizione di qualsiasi altro stato senza il consenso delle legislature degli stati interessati. La terra che costituisce l’attuale Distretto di Columbia è stata concessa dal Maryland, quindi alcuni studiosi di legge hanno sostenuto che il Maryland avrebbe dovuto acconsentire alla concessione della terra ad un nuovo stato. Altri sostengono che il Maryland abbia rinunciato definitivamente alla sua rivendicazione sulla terra con la sua concessione al governo federale. In entrambi i casi, la Corte Suprema dovrà probabilmente chiarire lo status di tali concessioni di terreni in un caso futuro, se il piano dei Democratici per D.C. vera implementato.

Infine, il 23° emendamento crea bizzarri problemi con i voti del Collegio Elettorale per l’ipotetico Distretto Federale di Columbia rimpicciolito. L’emendamento, ratificato nel 1961, garantisce al Distretto non più Grandi Elettori di quelli del più piccolo stato dell’unione, che attualmente sono 3 Grandi Elettori. I Grandi Elettori non dipendono dalla popolazione del Distretto. Secondo il piano dei Democratici, i residenti del nuovo, più piccolo Distretto, sarebbero probabilmente solo il presidente e la famiglia del presidente che vivono alla Casa Bianca. La famiglia presidenziale otterrebbe effettivamente tre voti al Collegio Elettorale. L’articolo II, sezione 1, clausola 2 della Costituzione prevede però che nessuna persona “che ricopra una carica di fiducia o di profitto sotto gli Stati Uniti” venga nominata Grande Elettore. Questo termine include il presidente. Quindi, se un presidente vivesse da solo alla Casa Bianca, è possibile che nessun residente del distretto possa effettivamente servire come Grande Elettore.

L’attuale versione della proposta di legge dei Democratici per la statalizzazione di Washington, D.C. richiede procedure accelerate per considerare l’abrogazione del 23° emendamento, ma l’abrogazione richiederebbe la ratifica di tre quarti degli stati. Un numero così grande di stati che votano per la ratifica richiederebbe la ratifica sia di stati repubblicani che democratici, e uno dei partiti politici vedrebbe sacrificati tre voti elettorali garantiti nelle prossime elezioni presidenziali.

UN NUOVO TIPO DI STATO

Lo Stato di Washington, Commonwealth di Douglass sarebbe insolito sotto molti aspetti, presentando nuove domande su come gli stati possono o dovrebbero funzionare. La superficie media di uno stato americano è di circa 76.000 miglia quadrate. Il Rhode Island, lo stato più piccolo, è di 1.545 miglia quadrate. Washington, Commonwealth di Douglass sarebbe di 68 miglia quadrate, meno di un ventesimo della dimensione del Rhode Island.

Il nuovo stato sarebbe anche di gran lunga lo stato più politicamente schierato dell’Unione. Il risultato più divaricato nelle elezioni presidenziali del 2020 tra gli stati attuali è stato quello di Donald Trump che ha ricevuto il 70% dei voti nel Wyoming. Al contrario, Joe Biden ha ricevuto il 93% dei voti a Washington, D.C. Attualmente non ci sono funzionari repubblicani eletti a Washington, D.C. e se Washington, D.C. diventasse uno stato ed il suo parlamento riflettesse l’attuale composizione del consiglio comunale, sarebbe l’unico governo statale in cui gli esponenti di uno dei due principali partiti politici degli Stati Uniti non ricoprirebbero alcuna carica elettiva.

RPC.Senate.gov

Che cos’è il Republican Policy Committee?

Il Republican Policy Committee (RPC) del Senato degli Stati Uniti è stato istituito nel 1947. Il senatore Roy Blunt del Missouri ne è il 16° presidente ed è il quarto membro della leadership repubblicana al Senato degli Stati Uniti. Il comitato promuove le politiche repubblicane fornendo posizioni sulla legislazione, sul dibattito in aula e sulle votazioni. L’RPC fornisce anche un’analisi approfondita su questioni specifiche, soluzioni politiche ed alternative, e una guida strategica. Fornisce anche un’analisi registrata dei voti e gestisce la trasmissione televisiva interna di RPC. Nella tradizione dei presidenti passati, l’RPC fornisce un forum per i senatori repubblicani per discussioni politiche. Questo si svolge principalmente attraverso un pranzo settimanale dove vengono discusse le policy. L’RPC ospita anche i direttori del personale repubblicano e i direttori legislativi per discutere le commissioni del Senato e l’agenda politica.

Le origini di RPC risalgono al 1947 e al suo presidente fondatore, il senatore Robert A. Taft dell’Ohio. Il Comitato fu creato in seguito a una proposta bipartisan del Comitato congiunto sull’organizzazione del Congresso nel 1946. L’RPC era originariamente composto da nove senatori repubblicani. Essi fornivano a tutti gli altri senatori repubblicani una descrizione delle discussioni della riunione ed il presidente teneva una conferenza per la stampa della stampa dopo la riunione. Le discussioni politiche oggi includono tutti i senatori repubblicani.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Messaggioda Berto » gio mag 13, 2021 6:00 pm

L'amministrazione Biden terminerà una sezione di 13 miglia del muro di confine voluto da Donald Trump in Texas.
L'Osservatore Repubblicano
13 maggio 2021

https://www.facebook.com/ORepubblicano/ ... 4293384240

L'amministrazione Biden permetterà di completare un breve tratto del muro di confine voluto dall'ex presidente Donald Trump nel sud-est del Texas, dopo un congelamento iniziale di tre mesi su tutti i progetti su e giù per il confine tra gli Stati Uniti e il Messico di 2.000 miglia, dicono i rapporti.
Un tratto di 13,4 miglia di barriera nella Rio Grande Valley del Texas sarà completato, ha detto il Corpo degli Ingegneri dell'Esercito a Fox News mercoledì. La decisione di continuare la costruzione del muro è il risultato della "pressione dei residenti locali [e] dei politici", ha scritto il giornalista Bill Melugin su Twitter.
"A sostegno del programma di infrastrutture di confine del CBP, l'USACE ha ripristinato il supporto alla progettazione e costruzione finanziato dal DHS su circa 13,4 miglia di barriere nella Rio Grande Valley che sono state parzialmente scavate o che sono a vari livelli di costruzione quando il lavoro sul muro è stato messo in pausa per la revisione", ha detto l'ente del Dipartimento della Difesa in una dichiarazione. L'agenzia Customs and Border Protection del Dipartimento della Sicurezza Nazionale non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento.
I costruttori hanno spianato delle porzioni di terreno in modo che i veicoli potessero accedere al lungofiume. Quando la costruzione del muro è stata interrotta a gennaio, i vuoti rimasti non sono stati riempiti. Poiché la regione è soggetta a inondazioni, la parte inferiore in cemento del muro serve anche da sistema di argine per evitare che l'acqua si faccia strada nelle zone adiacenti. Le lacune nel sistema del muro mettono a rischio i residenti se le acque del fiume Rio Grande dovessero ingrossare.
I progressi del muro nella Rio Grande Valley sono stati più lenti che in altre regioni lungo il confine. Sette miglia sono state completate a novembre 2020. Altre 103 miglia sono state finanziate e pronte per partire, che andrebbero ad aggiungersi alle 55 miglia di barriere già esistenti. Gli agenti della Border Patrol nella valle sono responsabili di 277 miglia di frontiera in gran parte invaso dalle sterpaglie che seguono il corso del fiume, che è anche un confine internazionale.
Il Texas sud-orientale è l'unico luogo dove il muro si raddoppia come un sistema di argini. A causa delle inondazioni nella regione, i pianificatori governativi hanno impiegato più tempo a considerare come costruire un muro che potesse fungere anche da sistema in grado di trattenere le acque. Una struttura di cemento è stata eretta di fronte a un terreno più alto, e un muro d'acciaio a doghe di 18 piedi è stato montato in cima. Il muro qui è arretrato di circa un miglio a nord del fiume Rio Grande perché il terreno paludoso vicino al fiume non poteva sostenere il peso di tali costruzioni.
Progetti di muri di confine sono stati intrapresi in tutti e quattro gli stati che abbracciano le 2.000 miglia di confine con il Messico. Nessun progetto è stato avviato sul confine canadese perché gli attraversamenti illegali sono molto rari.
Mentre Biden ha fermato la costruzione del muro a seguito di una protesta del suo partito durante l'amministrazione Trump, la costruzione di muri di confine finanziati dal governo non è una novità. I progetti sono decollati negli anni '90, quando l'ex presidente democratico Bill Clinton ha approvato una serie di assunzioni nella Border Patrol e i primi progetti di barriere di contenimento.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Il mondo orrendo di Sleepy Joe e della sua banda Biden Biden

Messaggioda Berto » lun giu 07, 2021 5:23 pm

Dalla carenza di gas all'inflazione, la leadership di Joe Biden improvvisamente sotto attacco.
L'Osservatore Repubblicano
13 maggio 2021

https://www.facebook.com/ORepubblicano/ ... 0636747939

I giorni successivi ai primi 100 giorni di Joe Biden sono partiti male, con una carenza di carburante per gran parte della costa orientale, un'impennata dell'inflazione, un rallentamento delle assunzioni nonostante un numero record di offerte di lavoro, nuovi scontri in Medio Oriente e una crisi di confine irrisolta.
I prezzi al consumo di beni e servizi sono aumentati dello 0,8% in aprile, il Dipartimento del Lavoro ha riferito mercoledì, il più grande salto mensile in più di un decennio. L'indice dei prezzi al consumo è aumentato del 4,2% negli ultimi 12 mesi, il più veloce aumento su base annua dal 2008.
Le azioni sono crollate sul rapporto con l'inflazione, con i tre principali mercati statunitensi che hanno perso almeno l'1,99% o più del loro valore. Il Dow Jones Industrial Average è sceso di 681 punti per chiudere a 33.587.
Uscendo da un incontro nello Studio Ovale con Mr. Biden, il leader della minoranza repubblicana della Camera, Kevin McCarthy, ha detto di aver sollevato le questioni dell'aumento dei prezzi della benzina e di altri beni, il confine e la necessità di far tornare più bambini a scuola.
"Quei numeri che abbiamo sentito oggi sull'inflazione dovrebbero terrorizzare ogni americano", ha detto McCarthy, Repubblicano della California. "Non si tratta di sapere se ci sarà un aumento delle tasse - avete appena avuto il più grande aumento delle tasse da più di 10 anni, e vi colpisce già".
Forse la crisi più inaspettata è stato l'attacco cibernetico alla fine della settimana scorsa che ha "spento" il Colonial Pipeline, causando l'interruzione delle forniture di benzina in 12 stati della costa orientale ed il Distretto di Columbia. I funzionari dell'amministrazione mercoledì hanno fatto marcia indietro sulla loro previsione che il problema sarebbe stato risolto entro venerdì, dato che lunghe code per la benzina persistevano in diversi stati.
In North Carolina, due terzi delle stazioni di servizio sono rimaste senza benzina mercoledì. In Virginia e in Georgia, almeno il 40% delle stazioni di servizio erano vuote.
Il segretario ai trasporti Pete Buttigieg ha di nuovo messo in guardia la gente contro l'accaparramento di benzina. Ma la crisi ha spinto un'amministrazione che dà la priorità alle politiche sul cambiamento climatico a rilasciare deroghe per permettere agli stati colpiti di vendere carburante invernale, che contribuisce ad aumentare le emissioni e l'inquinamento atmosferico nella stagione più calda.
L'amministratore dell'EPA, Michael Regan, ha detto che le emissioni non dovrebbero creare più inquinamento atmosferico a breve termine.
"In questo momento, non prevediamo problemi di qualità dell'aria da queste emissioni limitate", ha detto.
I Repubblicani hanno accusato l'amministrazione di non riuscire a rispondere rapidamente ed efficacemente alla serie di sfide, dai nuovi scontri tra palestinesi e Israele, all'economia.
"Abbiamo una crisi del carburate in corso. Abbiamo una guerra in Medio Oriente. Potremmo avere una crisi d'inflazione in arrivo", ha detto il senatore Ted Cruz, Repubblicano del Texas. "Le politiche di Biden stanno fallendo su tutta la linea: economicamente, internamente e all'estero".
Alla domanda se l'amministrazione è in grado di gestire le sfide crescenti, l'addetto stampa della Casa Bianca Jen Psaki ha risposto: "Questo è il motivo per cui noi siamo qui".
"Il presidente sapeva, avendo servito come vice presidente per otto anni, che quando entri e sei il leader del mondo libero e stai supervisionando un paese che sta ancora lavorando attraverso una pandemia e una ripresa economica, devi essere preparato a destreggiarti tra più sfide, più crisi allo stesso tempo", ha detto. "Ed è esattamente quello che stiamo facendo in questo momento".
Il rapporto sull'inflazione ha dato ai leader dei Repubblicani più munizioni per i loro argomento contro gli aumenti delle tasse proposti dal signor Biden, per le società e per gli individui che guadagnano più di 400.000 dollari.
"State vedendo salire i costi degli alimenti, i costi degli alloggi, i costi del legname", ha detto il signor McCarthy. "C'è inflazione ovunque, quindi aumentare le tasse è il più grande errore che si possa fare".
Il leader della minoranza del Senato Mitch McConnell, che ha anche partecipato alla riunione alla Casa Bianca, ha detto che il GOP del Senato ha una "linea rossa" sull'aumento delle tasse per pagare i 4.000 miliardi di dollari di spesa per le infrastrutture del signor Biden.
"Non siamo interessati a riaprire la legge fiscale del 2017", ha detto il repubblicano del Kentucky. "Abbiamo entrambi chiarito questo al presidente. Questa è la nostra linea rossa. Crediamo che nel febbraio del 2020 abbiamo avuto la migliore economia degli ultimi 50 anni. E crediamo che questo sia stato uno dei motivi principali".
I tagli fiscali sotto l'ex presidente Donald Trump hanno abbassato l'aliquota dell'imposta sulle società a una media del 21%. Il signor Biden ha proposto di alzarla al 28%.
La signora Psaki, citando gli studi del Consiglio dei Consulenti Economici della Casa Bianca, ha detto che l'aumento dei prezzi era previsto e dovrebbe essere temporaneo, poiché il paese "sta vivendo una massiccia transizione dal rallentamento occorso durante la pandemia alla riaccensione dell'interruttore".
Ha detto che le tariffe aeree sono aumentate del 10% ma "sono ancora quasi il 20% al di sotto dei livelli di prezzo pre-pandemia", e che i prezzi crescenti degli hotel sono ancora al di sotto dei livelli pre-pandemia.
Ha anche detto che l'aumento dei prezzi riflette "la pressione della catena di approvvigionamento", citando l'esempio dei prezzi più alti per le auto e i camion usati perché la carenza di chip per semiconduttori ha portato a meno auto nuove disponibili.
Passando alle carenze di benzina, McCarthy ha detto che la nazione non ha vissuto code simili al distributore "da quando [Jimmy] Carter era presidente".
"E l'idea che spendere più trilioni di dollari in questa economia quando si ha un vincolo di fornitura è in realtà l'inverso che si vuole fare per mantenere l'America [in crescita], e assicurarsi che non si abbia l'inflazione a sua volta in crescita", ha detto.
Dalla sua base nel sud della Florida, Donald Trump ha deriso il presidente dicendo che i paragoni con il signor Carter sono "molto ingiusti per Jimmy Carter".
"Jimmy ha gestito male crisi dopo crisi, ma Biden ha creato crisi dopo crisi", ha detto il signor Trump. "Prima c'è stata la crisi dei confini di Biden (che lui si rifiuta di chiamare crisi), poi la crisi economica di Biden, poi la crisi di Israele di Biden, e ora la crisi della benzina di Biden. Joe Biden ha avuto il peggior inizio di qualsiasi presidente nella storia degli Stati Uniti, e un giorno paragoneranno i futuri disastri all'amministrazione Biden e diranno "Na No, è stato meglio Jimmy!"


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Di Biden e di quanto sta accadendo a Gaza e in Israele
Mario Del Pero
14 maggio 2021

https://mariodelpero.italianieuropei.it ... n-israele/

Nella gerarchia di priorità della politica estera di Joe Biden, l’intrattabile questione israelo-palestinese stava probabilmente nelle ultime posizioni. Perché l’esperienza insegna che per i presidenti americani vi è stato quasi sempre un baratto negativo tra il capitale politico investito e i risultati ottenuti; perché le tante questioni sul campo sembrano essersi incancrenite al punto tale da risultare ormai ingestibili; perché un impegno attivo implicherebbe un reiconvolgimento in quel Medio Oriente dal quale l’amministrazione si vorrebbe almeno in parte disimpegnare.

Nessun inviato speciale e nessun ambizioso piano, insomma. Anzi, una esplicita subordinazione del dossier israelo-palestinese a una politica mediorientale che nelle intenzioni avrebbe dovuto permettere di modificare il contesto regionale e guadagnare tempo vitale. La linea della fermezza assunta verso l’Arabia Saudita e della mano tesa, ma con non poche condizionalità, all’Iran doveva servire per moderare entrambi i contendenti, reintegrare gradualmente Teheran nel gioco diplomatico mediorientale e dare finalmente risposta a una tragedia umanitaria, quella yemenita, tanto drammatica quanto dimenticata. La stabilizzazione che ne sarebbe conseguita avrebbe potuto beneficiare della stessa diplomazia trumpiana, quegli accordi di Abramo tra Israele e alcuni paesi del Golfo che, nati in funzione anti-iraniana, avrebbero costituito il tassello di un’operazione più ampia. Accompagnata da una graduale ripresa dei rapporti tra Stati Uniti e Autorità Nazionale Palestinese e da un nuovo impegno economico statunitense (Biden ha annunciato poche settimane fa il ripristino di programmi di aiuti ai palestinesi di circa 250 milioni di dollari, che Trump aveva cancellato), questa stabilizzazione avrebbe infine dovuto permettere di rilanciare un impegno diretto sul conflitto arabo-israeliano. Che negli auspici sarebbe stato facilitato anche dall’uscita di scena di Benjamin Netanyahu e dalla riattivazione in Israele di una dialettica politica capace di produrre maggioranze di governo meno estreme e irresponsabili di quelle degli ultimi anni.

Un programma molto futuribile e non particolarmente realistico, quello di Biden. Figlio del convincimento che di questione intrattabile appunto si tratta. Che ad affrontarla quasi sempre ci si scotta e si finisce per pagare un dazio politico, come ben scoprì Obama, il quale non fece certo mancare il tradizionale sostegno statunitense a Israele, ma fu comunque pesantemente attaccatto ed esposto anche all’umiliazione di vedere il primo ministro di un altro paese, Netanyahu appunto, denunciare aspramente il Presidente degli Usa di fronte al Congresso. Il rapporto con Israele divide peraltro gli Usa e gli stessi democratici statunitensi, dove le leve più giovani appaiono sempre meno inclini a sostenere la “relazione speciale” con Israele e invocano invece un cambiamento di rotta, se necessario riducendo il massiccio trasferimento annuale di alta tecnologia militare a Tel Aviv. Secondo i sondaggi Gallup, per esempio, laddove le preferenze degli elettori repubblicani vanno 80 a 10 a Israele, esse sono sostanzialmente in pareggio (43 a 38) tra gli elettori democratici, una maggioranza dei quali (circa 2 a 1) ritiene che per giungere a una qualche soluzione gli Usa debbano oggi esercitare una maggiore pressione su Israele e non sui palestinesi.

Insomma, Biden avrebbe sperato di poter guardare altrove e attendere tempi migliori. Ma se è vero che la politica internazionale raramente ti permette di farlo, questo vale ancor più per la questione israelo-palestinese. La reazione del Presidente è stata quella convenzionale: pieno sostegno a Israele; denuncia degli attacchi di Hamas e “altri gruppi terroristici”; invito a rispettare il pluralismo religioso di Gerusalemme, “città di pace”. Poco, troppo poco, sia per la destra repubblicana, che grida al tradimento dell’alleato israeliano, sia per la sinistra democratica, che invoca un impegno più deciso e una maggior fermezza nei confronti di Netanyahu.



Pollak: l'amministrazione Biden premia i palestinesi per la violenza e l'incitamento ad essa.
L'Osservatore Repubblicano
11 maggio 2021

https://www.facebook.com/ORepubblicano/ ... 6003487069

Immaginate l'assurdità di una situazione in cui il primo ministro di Israele Benjamin Netanyahu chiama Joe Biden per esprimere preoccupazione sul modo in cui il governo federale americano sta trattando i partecipanti alla rivolta del Campidoglio, o sulla "violenza della polizia" contro gli afro americani.
Questo è l'equivalente di quello che il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan ha fatto questo fine settimana, quando ha chiamato la sua controparte israeliana per esprimere "serie preoccupazioni" sui disordini che sono stati fomentati dai palestinesi e che sono incitati dall'Autorità Nazionale Palestinese.
Gli "scontri" a Gerusalemme non sono il risultato delle politiche israeliane, come sostengono gli attivisti anti-israeliani, ma sono uno sforzo per fare pressione sulla Corte Suprema israeliana su una disputa di proprietà che si è snodata nei tribunali per decenni - e per distrarre la pubblica opinione dal fatto che il presidente Mahmoud Abbas, ora nel 17° anno del suo primo mandato quadriennale, ha nuovamente rinviato le elezioni.
Essi coincidono anche con la fine del Ramadan - spesso un periodo di proteste anti-israeliane, specialmente in Iran - e la data dell'indipendenza di Israele nel calendario secolare, il 15 maggio, che è un'occasione che i palestinesi chiamano "Nakba", la "catastrofe".
La disputa sulle proprietà a Sheikh Jarrah, un quartiere di Gerusalemme, non riguarda la "pulizia etnica" degli arabi, ma degli ebrei. Le famiglie ebree possedevano delle case lì prima della guerra del 1948. Quando le truppe giordane, guidate dagli inglesi, presero Gerusalemme Est, cacciarono gli ebrei e permisero ai proprietari arabi di prendere il sopravvento. Dopo che Israele ha preso la zona nella guerra del 1967, gli ebrei hanno rivendicato le loro case. La questione su cosa fare con gli occupanti è una spinosa questione legale in cui non ci sono risposte facili.
I palestinesi hanno usato l'occasione per affermare, come spesso fanno, che Israele stia minacciando di rimuovere tutti i residenti arabi da Gerusalemme e di attaccare i siti sacri islamici sul Monte del Tempio, che Israele custodisce dal 1967. Il tutto è una noiosa replica dei precedenti sforzi per dipingere Israele come l'aggressore e per incoraggiare la pressione sul governo israeliano.
L'amministrazione Biden sta al gioco, o deliberatamente per creare della "distanza" con Israele - come Biden ha fatto durante l'amministrazione Obama - o perché sono stupidi.
Va osservato che Sullivan è facilmente soggetto dalle bufale. È stato uno dei principali promotori della bufala della "collusione con la Russia", testimoniando (erroneamente) al Congresso che Michael Flynn avesse violato il Logan Act, e ragguagliando i "professionisti dell'informazione" del paese, falsamente, sulla presunta collusione di Flynn con il governo russo.
Ma l'amministrazione Biden non è solo un osservatore passivo. Probabilmente, ha contribuito a fomentare la violenza.
Il mese scorso, Joe Biden ha dato ai palestinesi impegni per centinaia di milioni di dollari dei contribuenti statunitensi - probabilmente in violazione del Taylor Force Act, che impedisce il finanziamento dell'Autorità Nazionale Palestinese da parte degli Stati Uniti finché non cesserrà di pagare i terroristi e le loro famiglie. Biden non ha cercato alcuna concessione dai palestinesi in cambio di quel finanziamento - nessun nuovo negoziato con Israele quindi, nessuna fine dell'incitamento all'odio.
Ora l'amministrazione Biden sta premiando i palestinesi per la violenza chiedendo a Israele di fermare gli scontri - come se Israele desiderasse su tutto quel che accade in quelle zone. Il paese non ha ancora un nuovo governo diverse settimane dopo le elezioni di marzo e la violenza sta minacciando di interrompere i negoziati di coalizione tra i partiti di opposizione che vogliono sostituire l'attuale primo ministro Netanyahu. Il paese è ancora in lutto dopo la morte di 45 pellegrini religiosi in una ressa il mese scorso.
Ironicamente, il governo che andranno a sostituire Netanyahu sarebbe, teoricamente, più favorevole alla prospettiva di Biden sul Medio Oriente. Premiando la violenza palestinese e aiutandoli ad isolare Israele nella comunità internazionale, Biden sta rendendo più difficile per i partiti di opposizione ebraici di lavorare con i partiti arabi di Israele, i cui voti sono necessari per la formazione della coalizione di governo.
In questo modo, l'intervento di Biden è tanto sprovveduto quanto distruttivo.
Questo non sarebbe successo sotto Donald Trump.



Il Senato del Missouri vota per bloccare l'applicazione delle leggi federali sulle armi.
L'Osservatore Repubblicano
15 maggio 2021

https://www.facebook.com/ORepubblicano/ ... 7573256912

I senatori del Missouri giovedì hanno approvato una legge per bloccare la polizia locale dall'applicazione delle leggi federali sulle armi, inviando la legge alla Camera poche ore prima della scadenza di venerdì dei legislatori.
Il Senato statale, a maggioranza repubblicana, ha votato 22-10 a favore della legge.
Se promulgata, la misura del Missouri penalizzerebbe i dipartimenti di polizia locale se i loro agenti faranno rispettare le leggi federali sulle armi. Queste agenzie potrebbero essere citate in giudizio e dovrebbero affrontare un minimo di 50.000 dollari di multa.
Le forze dell'ordine federali potrebbero ancora applicare le leggi federali sulle armi, ma agli agenti del Missouri verrebbe impedito di dar loro una mano.
I sostenitori Repubblicani di questa legge hanno detto che sono preoccupati dalla possibilità di nuove restrizioni provenienti dal livello federale sulle armi sotto Joe Biden e la Camera degli Stati Uniti a maggioranza democratica.
Il governatore repubblicano dell'Idaho, Brad Little, ha firmato una legge simile martedì.


La Segretaria all'Energia Jennifer Granholm, rispondendo a una domanda di un giornalista sulla crisi delle pompe di benzina e in che modo questa sia un'occasione per muoversi in una direzione più ecosostenibile.
L'Osservatore Repubblicano
14 maggio 2021

https://www.facebook.com/ORepubblicano/ ... 3499957986

"Sì, voglio dire, siamo ovviamente 'all in' per assicurarci di raggiungere gli obiettivi del presidente di arrivare al 100% di elettricità pulita entro il 2035 e a emissioni zero entro il 2050", ha detto la Granholm. "E, sapete, se guidate un'auto elettrica, tutto questo non vi riguarda, chiaramente."
Come affrontare la carenza di benzina alle pompe quindi? Comprare un auto elettrica ovviamente!
Molti potrebbero dire, ma è stato un attacco hacker, che colpa ne ha Joe Biden o la sua amministrazione?
Certo, la spiegazione ufficiale è che una misteriosa banda di criminali informatici ha violato il software di un importante fornitore di carburante americano chiamato Colonial Pipeline. Il Colonial Pipeline gestisce più di due milioni di barili al giorno, che è circa la metà della fornitura di diesel, benzina e carburante avio della East Coast. Non è un problema da poco in un paese - come tutti i paesi della terra - che si basa ancora quasi interamente sui combustibili fossili per sopravvivere.
Ma non preoccupatevi, dice ancora il segretario all'energia Granholm, già un incompetente governatore del Michigan, in un'altra dichiarazione.
"Non è che abbiamo una carenza di benzina. È che abbiamo questa crisi di approvvigionamento". Oh. È una carenza di rifornimenti...
La Casa Bianca non si immischia negli affari delle aziende private, a meno che le aziende private non usino qualche pronome sbagliato in una frase. Ma nei casi in cui è in gioco la semplice fornitura di carburante dell'intera costa orientale, la Casa Bianca è sostanzialmente "libertaria", non si immischia. Siamo onesti, la Casa Bianca approva questo disastro. Sì, alcune stazioni di servizio sono chiuse, ma progettano di chiuderle tutte, di chiudere ogni stazione di servizio in tutti gli Stati Uniti, per sempre, per far posto a qualche nuovo mezzo di trasporto non ancora ben definito che sostituirà magicamente i motori a benzina che abbiamo usato per più di cento anni.
Questa è la rivoluzione verde. Quindi, chi se ne frega di qualche vecchio oleodotto?
Ricordate che nel suo primo giorno di mandato, Joe Biden, ha già chiuso un oleodotto...?


Sean Hannity: Dov'era il governo federale durante l'hack del Colonial Pipeline? Il conduttore di 'Hannity' si chiede se Joe Biden ha approvato il pagamento del riscatto agli hacker informatici.
L'Osservatore Repubblicano
14 maggio 2021

https://www.facebook.com/ORepubblicano/ ... 2923295377

Hannity: I nemici dell'America sanno che Joe Biden è pronto al compromesso ogni volta che sia possibile.
Il conduttore di "Hannity" si è chiesto perché l'amministrazione darebbe anche solo un centesimo ad un paese (la Russia) che cerca di distruggere Israele e che odia gli Stati Uniti
Sean Hannity ha fatto a pezzi l'amministrazione Biden giovedì su "Hannity", dicendo che i nemici stranieri degli Stati Uniti stanno "calpestando" gli americani.
SEAN HANNITY: "Joe, dov'era il governo federale su questo? Perché l'azienda che gestisce il Colonial Pipeline è stata lasciata a cavarsela da sola contro dei criminali internazionali russi? O la tua amministrazione ha effettivamente approvato il pagamento del riscatto ai criminali russi? Perché, sapete, il pagamento del riscatto, nel caso non lo sappiate, incentiva gli attacchi in futuro. Perché non farlo di nuovo? Ha chiaramente funzionato la prima volta, e a proposito, cosa hai intenzione di fare riguardo alla Russia Joe? Cosa farai con il tuo amico Vladimir Putin? Hai chiamato Putin? Hai almeno chiesto a Hunter con zero esperienza di chiamare i suoi amici oligarchi russi che hanno pagato la sua azienda milioni di dollari e con zero esperienza, o forse sei solo troppo stanco Joe? Ecco il tuo promemoria di stasera, Joe... sei il presidente degli Stati Uniti. Dobbiamo rispondere qui, Joe. Cosa farete?"
"Quando i nemici dell'America ci camminano sopra, e quando possono vedere un presidente debole, fragile e cognitivamente in difficoltà, e quando sanno che la sua nascente amministrazione è pronta e disposta al compromesso ogni volta sia possibile, lo faranno, e ne stanno già traendo pieno vantaggio."



Mark Levin addita Biden di essere un creatore di crisi: "È una pandemia umana". Il mondo è "più pericoloso" a causa di Joe Biden nell'ufficio ovale.
L'Osservatore Repubblicano
15 maggio 2021

https://www.facebook.com/ORepubblicano/ ... 9416628061

Biden e i Democratici hanno creato il problema dell'inflazione con la loro ideologia marxista.
Il conduttore di 'Life, Liberty & Levin' dice che tutto ciò che potrebbe andare male sta andando male a causa delle politiche di Joe Biden e del Partito Democratico americano.
Il conduttore di Fox News Mark Levin ha descritto Joe Biden come una "pandemia umana" per le sue politiche "marxiste" durante un'apparizione su 'Hannity', accusando l'amministrazione Biden di aver creato diverse crisi nei suoi primi 100 giorni.
MARK LEVIN: "Ognuna di queste crisi che avete menzionato è stata creata da Joe Biden. Joe Biden è una pandemia umana. Questo è esattamente ciò che è. Dal confine, alla valuta, all'inflazione, il prezzo del cibo, il prezzo della benzina, il prezzo dei giocattoli e della plastica e dell'acciaio - e via discorrendo. Ha aperto un vaso di Pandora per l'inflazione e questo è un vaso difficile da richiudere."
"Ma i Democratici sono abituati a questo genere di cose, dato che creano inflazione, e recessione, e depressione per tutto il tempo, prendendo i nostri soldi - e soldi che non esistono nemmeno - e gettandoli dappertutto per dare soldi alla loro base elettorale mentre seguono questa ideologia marxista di guerra di classe e oppressione dell'oppressore."
"Joe Biden è il più grande presidente, non per i nostri alleati ma per i nostri nemici. Hamas lo vede, la Jihad islamica lo vede, i terroristi palestinesi lo vedono - ecco perché stanno facendo quello che stanno facendo. I cinesi comunisti lo vedono, e fanno le pernacchie a Biden. Putin lo vede, lo vedono tutti. Il mondo è molto più pericoloso perché Biden è nello Studio Ovale. È assolutamente patetico."
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Il mondo orrendo di Sleepy Joe e della sua banda Biden Biden

Messaggioda Berto » mer giu 16, 2021 12:48 am

La fonte di tutta la frustrazione democratica
L'Osservatore Repubblicano
6 giugno 2021

https://www.facebook.com/ORepubblicano/ ... 4171561252

Durante il suo discorso a Tulsa martedì 1 giugno, il presidente Biden ha cercato di esortare il Congresso ad approvare la legge democratica di "riforma" elettorale che i critici considerano un'imposizione federale incostituzionale sull'autorità degli stati di gestire le elezioni. Ma allo stesso tempo, Biden ha spiegato perché questo probabilmente non accadrà, almeno senza grandi cambiamenti alla legge.
"Giugno dovrebbe essere un mese di azione a Capitol Hill", ha detto Biden. "Sento tutte le persone in TV che dicono: 'Perché Biden non l'ha fatto? Beh, perché Biden ha solo una maggioranza di, effettivamente, quattro voti alla Camera e un pareggio al Senato, con due membri del Senato che votano più con i miei amici repubblicani".
Molti osservatori si sono concentrati sulla menzione di Biden di "due membri del Senato" che votano più con i repubblicani che con i democratici. Lo hanno preso come un attacco ai senatori democratici Joe Manchin e Kirsten Sinema, che hanno frustrato Biden e altri democratici non andando d'accordo con alcuni piani democratici come l'eliminazione dell'ostruzionismo legislativo. (Il nucleo della dichiarazione di Biden, tuttavia, era falso; né Manchin né Sinema votano più con i democratici che con i repubblicani. Sono democratici e votano come democratici.
La vera chiave delle osservazioni di Biden era la frase "un pareggio al Senato". Indica il problema fondamentale dei Democratici a Washington. Sono indicati ovunque come il partito di maggioranza, con il controllo della Casa Bianca, della Camera dei Rappresentanti e del Senato. Ma in uno di questi organismi, il Senato, non controllano, di fatto, la maggioranza dei seggi. Il Senato è in parità, 50 democratici e 50 repubblicani, con i democratici che hanno il controllo nominale solo perché il vicepresidente Kamala Harris può rompere i vincoli nella loro direzione. Quindi i democratici hanno il controllo, ma è un controllo molto tenue.
Eppure Biden e i suoi alleati democratici vogliono far passare misure legislative gigantesche, storiche, di vasta portata, come la legge elettorale e alcuni disegni di legge di spesa multimiliardari. Al presidente piace quando gli altri lo paragonano a Franklin Delano Roosevelt e Lyndon Johnson nella portata delle sue ambizioni. Ma non può essere FDR, e non può essere LBJ, con soli 50 voti al Senato. Loro avevano enormi maggioranze al Senato; Biden non ha affatto una maggioranza.
La frustrazione democratica è ovunque. Recentemente il senatore Bernie Sanders ha espresso rabbia verso i repubblicani che non hanno votato per creare una commissione per indagare sulla rivolta del Campidoglio del 6 gennaio. Il voto dovrebbe spronare i democratici ad eliminare l'ostruzionismo, ha detto Sanders. "Siamo chiari", ha twittato Sanders. "Se 10 senatori repubblicani non possono nemmeno votare per una commissione bipartisan per indagare sull'insurrezione del 6 gennaio, 10 senatori repubblicani non voteranno per qualcosa di significativo per migliorare la vita del popolo americano. Dobbiamo abolire l'ostruzionismo e agire ora".
Ma perché i democratici avrebbero bisogno che dieci repubblicani votino con loro per raggiungere i 60 voti richiesti per rompere l'ostruzionismo? Perché i democratici hanno solo 50 voti. Se avessero una maggioranza effettiva al Senato - diciamo 53 o 54 voti - avrebbero bisogno solo di sei o sette repubblicani che si uniscano a loro per raggiungere l'obiettivo dei 60 voti. E, a proposito, sei senatori repubblicani hanno votato per una commissione, e un settimo ha detto che avrebbe votato per una commissione se fosse stato presente. Se i Democratici avessero avuto la maggioranza effettiva dei seggi del Senato, avrebbero potuto raccogliere i 60 voti necessari per rompere un ostruzionismo sulla commissione.
Ma non hanno i voti. È così semplice. E l'unica persona che se ne rende conto più di chiunque altro è il presidente, che in un'altra vita ha trascorso 36 anni nel Senato degli Stati Uniti. Durante quel periodo, il senatore Biden era in maggioranza, ed era in minoranza. C'è stato anche un breve periodo, solo pochi mesi, nel 2001, quando il Senato era in parità 50-50 ed era impossibile fare granché. Ora, con il Senato di nuovo in parità 50-50, Biden sa qual è il suo problema. Anche il resto del Partito Democratico dovrebbe rendersene conto.


Il senatore moderato Manchin affossa le speranze che la legge elettorale dei dem possa passare e chiarisce anche che preserverà l'ostruzionismo al Senato che prevede almeno 60 voti per far approvare un disegno di legge.
L'Osservatore Repubblicano
6 giugno 2021

https://www.facebook.com/ORepubblicano/ ... 8868227449

Con un senato in pareggio, 50 dem contro 50 repubblicani con solo il voto in più del Vicepresidente Harris, la posizione di Manchin distrugge le speranze dei dem di far avanzare la loro agenda progressista-liberal.
Il senatore democratico Manchin rompe con i dem sulla legge elettorale S1: " Una legislazione sbagliata" per unire gli Stati Uniti
Il senatore della Virginia Occidentale Joe Manchin ha detto domenica 6 giugno che voterà contro la legge elettorale di vasta portata dei suoi colleghi democratici, il For the People Act, perché è troppo di parte.
"È il pezzo di legislazione sbagliato per riunire e unire il nostro paese, e non lo sosterrò perché penso che ci dividerebbe di più. Non voglio essere in un paese che è diviso ulteriormente", ha detto Manchin su "Fox News Sunday".
"Penso che ci siano un sacco di grandi cose in quel pezzo di legislazione, ma ci sono un sacco di cose che fondamentalmente non riguardano direttamente il voto", ha detto il senatore.
Il disegno di legge, noto anche come S1, è la più grande revisione della legge elettorale degli Stati Uniti in almeno una generazione e copre molti aspetti del processo di voto, tra cui richiedere agli stati di registrare automaticamente gli elettori idonei e offrire la registrazione degli elettori nello stesso giorno.
La misura richiede anche agli stati di offrire 15 giorni di voto anticipato e permette il voto assente senza scuse, che 14 stati dovrebbero implementare. Gli stati che già lo permettono dovrebbero conformarsi agli standard della S.1.
Manchin ha anche dettagliato la sua opposizione al For the People Act in un op-ed nel Charleston Gazette-Mail.
"Vogliamo davvero vivere in un'America in cui un partito può dettare e pretendere tutto ciò che vuole, quando vuole? Ho sempre detto: 'Se non posso andare a casa e spiegarlo, non posso votarlo'. E non posso spiegare una riforma elettorale strettamente di parte o far saltare le regole del Senato per accelerare l'agenda di un partito", ha scritto Manchin.
Manchin ha ribadito il suo sostegno all'ostruzionismo nell'op-ed.
"Con questo in mente, alcuni democratici hanno nuovamente proposto di eliminare la regola dell'ostruzionismo al Senato per far passare il For the People Act con il solo supporto democratico. Hanno tentato di demonizzare l'ostruzionismo e convenientemente ignorare come è stato fondamentale per proteggere i diritti dei democratici in passato", ha scritto.
Il rappresentante Mondaire Jones, D-N.Y., ha respinto Manchin su Twitter e ha detto che l'op-ed del legislatore della West Virginia dovrebbe essere intitolato "Perché voterò per preservare Jim Crow". È anche apparso su MSNBC e ha detto che l'op-ed è "intellettualmente poco serio".
Nel frattempo, Manchin e un altro democratico dalla mentalità bipartisan, il senatore Kyrsten Sinema dell'Arizona, stanno affrontando la pressione per sostenere la legge di riforma del voto.
Un gruppo liberal dark-money sta lanciando pubblicità nei loro stati di origine nel tentativo di convincere i loro elettori in West Virginia e Arizona a fare pressione per sostenere il For the People Act.






Donald Trump ha accusato Joe Biden di stare «distruggendo» gli Stati Uniti con le «fallimentari politiche migratorie» della sua amministrazione. Intervistato da Newsmax, Trump ha anche criticato Biden per la sua gestione delle tensioni in Medio Oriente e con la Cina.

6 giugno 2021

https://www.facebook.com/groups/1059950 ... 6002181241

«Se non avesse fatto nulla, in questo momento avremmo il confine più forte della storia. Tutto quello che doveva fare era niente», ha dichiarato Trump riferendosi al fatto che negli ultimi mesi Biden ha revocato una serie di politiche sull’immigrazione e sulla sicurezza delle frontiere adottate dalla precedente amministrazione.
Trump ha dichiarato durante l’intervista: «Avevo risolto tutto con gli altri Paesi, che si trattasse di Guatemala, Honduras, El Salvador, Messico. E anche il Messico, resta in Messico. In altre parole, queste persone dovrebbero restare in Messico e non possono entrare nel nostro Paese. Ma loro hanno rovinato pure quello. È semplicemente pazzesco quello che hanno fatto».
Trump ha anche spiegato che i Paesi del triangolo settentrionale (Guatemala, Honduras ed El Salvador) stanno «aprendo le loro prigioni»: «A proposito, stanno arrivando i loro prigionieri, assassini, tossicodipendenti, spacciatori, e i trafficanti di esseri umani. E li accettiamo, perché hanno aperto i confini. La domanda è se lo fanno per incompetenza, cosa che mi capita di pensare, o perché credono davvero che le frontiere aperte siano un bene per questo Paese? Cosa che non sono. Non avremo più un Paese. Stanno distruggendo il nostro Paese».
Secondo i dati della Us Customs and Border Protection (Cbp) pubblicati l’11 maggio, gli arresti e le detenzioni al confine tra Stati Uniti e Messico hanno raggiunto livelli record lo scorso mese.



Il DOJ (Dipartimento di Giustizia) farà causa allo stato della Georgia per le recenti restrizioni contenute nella legge statale sul voto.

L'Osservatore Repubblicano
25 giugno 2021

https://www.facebook.com/ORepubblicano/ ... 7023571300

Il procuratore generale Merrick Garland dovrebbe fare un annuncio ufficiale più tardi venerdì.
"Questa causa è nata dalle bugie e dalla disinformazione che l'amministrazione Biden ha spinto fin dall'inizio contro l'Election Integrity Act della Georgia", ha detto il governatore della Georgia Brian Kemp in una dichiarazione di venerdì.
"Joe Biden, Stacey Abrams e i loro alleati hanno cercato di forzare una presa di potere elettorale incostituzionale attraverso il Congresso - e hanno fallito. Ora, stanno armando il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti per portare avanti la loro agenda di estrema sinistra che mina l'integrità delle elezioni e autorizza il governo federale a sconfinare nella nostra democrazia".
Il Segretario di Stato della Georgia Brad Raffensperger ha anche condannato la mossa in una dichiarazione a Fox News, denunciando l'amministrazione Biden per aver fatto " il gioco di Stacey Abrams e diffondere più bugie sulla legge elettorale della Georgia".
"Le loro bugie sono già costate alla Georgia 100 milioni di dollari e hanno fatto ottenere al presidente quattro Pinocchi. Non è una sorpresa che avrebbero reso operative le loro bugie con tutta la forza del governo federale. Non vedo l'ora di incontrarli, e batterli, in tribunale", ha detto.
La prevista causa arriva due settimane dopo che Garland ha detto che il Dipartimento di Giustizia avrebbe esaminato un'ondata di nuove leggi negli stati controllati dai repubblicani che inaspriscono le regole di voto. Ha promesso di agire se i procuratori trovassero attività illegali.
Abrams ha twittato la notizia venerdì, dicendo che gli americani di tutte le razze, partiti e codici postali "hanno un alleato sui diritti di voto" nel Dipartimento di Giustizia e ha ringraziato il procuratore generale.
La mossa arriva nel momento in cui cresce la pressione sull'amministrazione Biden per rispondere alle leggi sostenute dal GOP che sono state portate avanti negli stati quest'anno. Uno sforzo per rivedere le leggi elettorali è stato bloccato questa settimana dai senatori repubblicani.
Più di 20 leggi sul voto guidate dal GOP sono passate in 14 stati, secondo il Brennan Center for Justice, che fa ricerche sul voto e sostiene l'accesso allargato.
La nuova legge sul voto della Georgia richiede l'identificazione degli elettori per i voti per corrispondenza e limita il numero di caselle per la consegna dei voti ad Atlanta.
Con la legge, la legislatura dominata dal GOP si è data una maggiore influenza su un consiglio statale che regola le elezioni e ha dato a quel consiglio il potere di rimuovere i funzionari elettorali locali ritenuti non performanti.
Questo ha sollevato la preoccupazione che il consiglio statale possa intervenire nelle operazioni degli uffici elettorali di contea gestiti dai Democratici nella zona metropolitana di Atlanta, il centro di potere democratico dello stato.


Quanto detto in una conferenza stampa da Biden qualche giorno fa sul 2° emendamento sono solo falsità.
L'Osservatore Repubblicano
29 giugno 2021

https://www.facebook.com/ORepubblicano/ ... 8636632472

E se lo dice pure il Washington Post....
Il Washington Post dà a Biden quattro pinocchio per le "false" affermazioni sul cannone
Il Washington Post ha controllato l'affermazione del presidente Joe Biden che l'acquisto di cannoni era proibito dal Secondo Emendamento e ha etichettato l'affermazione come "falsa".
Il Post ha citato Biden dicendo: "E potrei aggiungere: Il Secondo Emendamento, dal giorno in cui è stato approvato, ha limitato il tipo di persone che potevano possedere una pistola e che tipo di arma si poteva possedere. Non si poteva comprare un cannone".
Il Post ha parlato con Dave Kopel dell'Independent Institute, che ha detto: "Tutto in quella dichiarazione è sbagliato".
Ha notato che nel 1791, l'anno in cui fu ratificato il Secondo Emendamento, "non c'erano leggi federali sul tipo di arma che si poteva possedere, e nessuno stato limitava il tipo di arma che si poteva possedere".
Il Post ha anche parlato con Kermit Roosevelt dell'Università della Pennsylvania, che ha osservato: "Penso che quello che sta dicendo qui è che il Secondo Emendamento non è mai stato inteso per garantire a tutti il diritto di possedere tutti i tipi di armi, il che credo sia vero".
Tuttavia, Roosevelt ha notato che la dichiarazione di Biden "come formulata... suona come se il Secondo Emendamento stesso limitasse la proprietà, il che non è vero".
Il Post sottolinea che Biden ha fatto un'affermazione simile nel maggio 2020, quando ha detto: "Non era permesso possedere un cannone durante la guerra rivoluzionaria come individuo". PolitiFact ha trovato che l'affermazione del maggio 2020 è falsa.
Il Post dà a Biden quattro Pinocchio sulle sue più recenti affermazioni sui cannoni, notando che sono "false".
Il 26 giugno 2021, Breitbart News ha notato che non c'era un grande divario tra il tipo di armi possedute dall'esercito britannico e i coloni durante la rivoluzione americana. Perciò, quando l'esercito britannico dilagò nel Sud durante la rivoluzione americana, affrontò contadini, proprietari terrieri e altri coloni che erano armati con armi molto simili alle loro. C'era poca, se non nessuna, differenza tra i moschetti e le altre armi da fuoco britanniche e i moschetti e le altre armi da fuoco usate dai coloni.
I coloni, spesso non in uniforme, furono in grado di devastare i soldati regolari britannici in uniforme e addestrati e alla fine li costrinsero ad arrendersi il 19 ottobre 1781.


I dem hanno fatto proprio il motto "defund the police" oltre che urlarlo nelle manifestazioni e nei comizi da un anno e ora ipocriticamente accusano i repubblicani di volere ridurre i finanziamenti alle forze di polizia....
L'Osservatore Repubblicano
30 giugno 2021

https://www.facebook.com/ORepubblicano/ ... 6093201393

Fact Check: La Casa Bianca afferma falsamente che il GOP sostiene la riduzione dei fondi per la polizia
Affermazione: La Casa Bianca lunedì ha di nuovo avanzato l'idea che i repubblicani sono quelli che cercano di ridurre i fondi per la polizia perché hanno votato contro il piano di aiuti per il coronavirus da 1,9 trilioni di dollari del presidente Joe Biden.
VERDETTO: FALSO. I repubblicani non hanno votato per ridurre i fondi per la polizia opponendosi al piano di salvataggio americano di Biden.
L'affermazione della Casa Bianca è stata diffusa per la prima volta dal consigliere senior del presidente Joe Biden, Cedric Richmond, su Fox News Sunday.
Egli ha detto:
Parliamo di chi ha ridotto i fondi per la polizia. Quando eravamo al Congresso l'anno scorso e cercavamo di far passare un piano di salvataggio - scusate, non il piano di salvataggio, ma un piano di soccorso d'emergenza per le città che erano in ristrettezze economiche e stavano licenziando poliziotti e vigili del fuoco - sono stati i repubblicani ad opporsi. E di fatto, non hanno ottenuto finanziamenti fino al piano di salvataggio americano, che il nostro piano ha permesso ai governi statali e locali di ricostituire i loro dipartimenti di polizia e fare le altre cose che sono necessarie.
L'addetto stampa della Casa Bianca, Jen Psaki, ha ripetuto una versione dello stesso argomento durante il briefing quotidiano alla Casa Bianca.
Ma questo è fuorviante.
Il massiccio pacchetto di aiuti di Biden per il coronavirus ha fornito 360 miliardi di dollari ai governi locali che affrontano carenze di bilancio a causa della pandemia, ma non era specificamente diretto a finanziare la polizia.
Una ricerca dei termini "polizia" o "forze dell'ordine" nel testo della legge di 242 pagine che Biden ha firmato non rivela alcuna menzione di finanziamenti diretti alle forze dell'ordine.
Anche se la Casa Bianca ha usato come argomento di discussione che le ampie sovvenzioni alle località potrebbero essere usate per aiutare i dipartimenti di polizia e i primi soccorritori, il piano di salvataggio americano non includeva finanziamenti specifici per assumere più agenti di polizia.
Mercoledì scorso, Biden ha ricordato ai governi locali che potrebbero usare i fondi diretti a loro dal governo federale per rafforzare le loro forze dell'ordine, anche se il finanziamento non era esplicito.
"Ora stiamo fornendo più indicazioni su come possono usare i 350 miliardi di dollari a livello nazionale che il piano di salvataggio americano ha a disposizione per aiutare a ridurre il crimine e affrontare le cause alla radice", ha detto Biden in un discorso alla Casa Bianca mercoledì, aggiungendo che i fondi potrebbero essere utilizzati per "assumere agenti di polizia necessari per la polizia comunitaria e per pagare i loro straordinari".
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Il mondo orrendo di Sleepy Joe e della sua banda Biden Biden

Messaggioda Berto » mer giu 16, 2021 12:48 am

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Messaggioda Berto » mer giu 16, 2021 12:49 am

25) Manipolazione criminale della agenzie federali e della giustizia da parte della banda democratica Biden Biden che è sicuramente assai peggio di Putin l'autocrate antidemocratico russo




L’amministrazione Biden userà la forza della legge per schiacciare il dissenso politico
30 aprile 2021

https://osservatorerepubblicano.com/202 ... -politico/

Mentre l’FBI fa irruzione nella casa di Rudy Giuliani lascia libero Hunter Biden.

Questo articolo è adattato dal commento di apertura di Tucker Carlson dell’edizione del 28 Aprile 2021 di “Tucker Carlson Tonight”.

Joe Biden ha tenuto il suo primo discorso a una sessione congiunta del Congresso. Il discorso equivaleva a una molliccia casseruola di luoghi comuni progettati per calmare i vostri sospetti che qualcosa di strano o spaventoso possa accadere e per rassicurarvi che tutto andrà bene, anzi, meglio. In questo modo, aveva lo stesso intento narcotizzante della sua stessa campagna elettorale. Ve la ricordate? “Non preoccupatevi. Siamo moderati. Faremo tornare tutto normale”. Qualunque cosa pensiate di Joe Biden, quella si è rivelata una delle più grandi bugie mai raccontate. In quattro mesi, questa Casa Bianca ha cambiato l’America più rapidamente e più radicalmente di qualsiasi altra prima di lei. Si sono mossi così velocemente e con un’aggressività così sbalorditiva che anche le persone che sono pagate per tenerne il conto, come noi, riescono a malapena a tenere il passo. Ogni cambiamento che hanno imposto ha spostato il paese nella stessa direzione: lontano dalla democrazia dove ogni elettore ha lo stesso potere di un elettore, e verso qualcosa di molto diverso, verso la tirannia. La cosa più inquietante è che non hanno esitato ad usare la forza della legge per punire i loro avversari politici. Ecco l’ultima, che potrebbe essere la più spaventosa:

Alle 6:00 del mattino di mercoledì, gli agenti federali hanno fatto irruzione nella casa dell’ex sindaco di New York Rudy Giuliani. Hanno sequestrato i suoi beni personali, compresi i suoi dispositivi elettronici, che includevano tutte le sue comunicazioni e registrazioni digitali. Prima di fare questo, i federali hanno avvisato i loro alleati della campagna elettorale del Partito Democratico, The Lincoln Project. Il Lincoln Project si è poi vantato online di aver saputo che il raid stava avvenendo. Potreste aver immaginato che il The Lincoln Project fosse finito, ve lo avevamo detto, infatti. Credevamo che fosse definitivamente screditato da uno scandalo di molestie sessuali sui minori. Cosa che hanno ammesso. Ma non era così. Sotto questa amministrazione, il The Lincoln Project è più forte che mai – abbastanza forte da sapere di un raid dell’FBI prima che accada. E naturalmente, è più forte, perché il The Lincoln Project è un alleato della Casa Bianca, e quindi, per definizione, possono fare quello che vogliono, e lo fanno.

Ma Rudy Giuliani, invece, non è un alleato politico della Casa Bianca. Era l’avvocato personale dell’ex presidente – le cui comunicazioni i federali stanno ovviamente leggendo. Questo è stato il reato di Giuliani: essere l’avvocato di Trump – questo, e avere la faccia tosta di cercare di saperne di più su cosa esattamente Joe Biden e suo figlio stessero facendo in Ucraina diversi anni fa. Il Dipartimento di Giustizia ha annunciato oggi che fare troppe domande sui rapporti di Biden in Ucraina è ora un crimine. L’hanno chiamato in un altro modo, ma è quello che ha fatto Giuliani.

L’unico dispositivo elettronico che i federali non hanno sequestrato nel raid era una copia dell’hard disk di Hunter Biden dal suo laptop. Giuliani ne aveva una copia nel suo appartamento. Ad un certo punto, gli agenti l’hanno presa e l’hanno guardata. Ma quando Giuliani disse loro che proveniva da Hunter Biden, l’hanno messa giù e l’hanno lasciata lì. Era l’unica cosa che non volevano. Questo è molto strano se ci pensate. Il Dipartimento di Giustizia ora ci sta dicendo che Giuliani era in qualche modo coinvolto nella manomissione straniera della nostra democrazia. La Russia, implicitamente, era coinvolta. Quindi si potrebbe pensare che vogliano esaminare la copia di Rudy Giuliani stessa del portatile di Hunter Biden.

Perché? Perché Hunter Biden stesso ci ha detto in televisione che quel portatile, quel disco rigido, potrebbe essere legato direttamente all’intelligence russa. Il finto portatile russo, con tutte le foto ritoccate di Hunter Biden che fuma finto crack russo con finte prostitute russe. Perché l’FBI non dovrebbe voler vedere la copia di Rudy Giuliani? Beh, si potrebbe pensare che lo vogliano. Perché, come ci ha detto Joe Biden durante il dibattito di ottobre in TV, credeva che Rudy Giuliani fosse una (citazione) “pedina” dell’intelligence russa.

Joe Biden: “Siamo in una situazione in cui abbiamo paesi stranieri che cercano di interferire nel risultato delle nostre elezioni. Il suo stesso consigliere per la sicurezza nazionale gli ha detto che ciò che sta accadendo con il suo amico, Rudy Giuliani, viene usato come una pedina russa. Gli vengono fornite informazioni che sono russe. Informazioni che non sono vere.”

Oh, gli vengono fornite informazioni dall’intelligence russa, da Vladimir Putin. Quindi, se Rudy Giuliani stesse lavorando per il governo russo, come l’attuale presidente ha affermato in pubblico, si potrebbe pensare che il Dipartimento di Giustizia di Biden voglia tutte le prove relative alla Russia che può ottenere dall’appartamento di Rudy Giuliani.

Oh, ma non l’hanno fatto, non è quello che volevano. Invece, hanno spiegato che avevano un mandato di perquisizione per tutte le comunicazioni tra Giuliani e, tra gli altri, un giornalista chiamato John Solomon. Se il nome suona familiare, John Solomon appare spesso su ‘Hannity‘ con Sean Hannity.

Allora, perché sono interessati a John Solomon? Beh, non lo sappiamo, ma ecco un’ipotesi: ad un certo punto, il reportage di John Solomon ha scoperto il fatto che una figura chiave nell’indagine di Mueller – un uomo d’affari ucraino chiamato Konstantin Kilimnik – era in realtà un informatore del governo degli Stati Uniti. Ora, questo era un fatto essenziale da sapere, ma Robert Mueller non l’ha rivelato nel suo rapporto finale. Invece, ha dipinto l’ucraino come un agente russo.

Ora, questa era una bugia, una bugia per omissione. E questa bugia ha contribuito a sostenere la bufala della collusione. John Solomon ha smontato quella bugia. Sembra che quelli di Biden non l’abbiano dimenticato.

Il pretesto dell’FBI per indagare Giuliani è che ha violato qualcosa che nessuno in America ha mai sentito nominare qualche anno fa, chiamato FARA, il Foreign Agents Registration Act. Per 50 anni, solo sette persone hanno affrontato accuse penali per aver violato il FARA. Solo una è stata condannata. Infatti, il manuale del procuratore degli Stati Uniti al DOJ dice che si dovrebbe avvertire i lobbisti che non rispettano il FARA, non perseguirli, avvertirli. La maggior parte delle violazioni sono state ignorate – e lo sono ancora – ed è estremamente comune a Washington. E non è per la Russia che la gente fa lobbying. Vengono trattate come una questione civile.

Ma tutto questo è cambiato quando Trump è stato eletto. Le indagini sul FARA sono diventate uno strumento che il DOJ ha usato contro i Repubblicani chiacchieroni e scomodi. Ci sono stati più procedimenti giudiziari per violazione del FARA negli ultimi tre anni di quanti ne abbiamo visti nell’ultimo mezzo secolo. Crimini processuali, armati contro gli oppositori politici. Gli oppositori politici sono prominenti a Washington, e in particolare nell’amministrazione Biden.

Roger Stone ha un dottorato in questa materia. Roger Stone non è mai stato eletto a fare niente. Si potrebbe sostenere che non abbia mai esercitato alcun profondo potere politico. Ma è stato a lungo un consigliere informale di Donald Trump. Nel 2019, per questo “reato“, Roger Stone è stato arrestato con l’accusa di aver mentito al Congresso su un argomento che, onestamente, nessuno ora sembra più ricordare. Quali erano i dettagli? Nessuno lo sa. E a proposito, il contesto è questo: “mentire al Congresso“, succede di continuo. Più o meno ogni giorno. E a volte, fa molto male al paese.

James Clapper, l’ex direttore dell’Intelligence Nazionale, ha mentito al Congresso quando disse che la NSA non stava spiando milioni di americani. La NSA lo faceva, in violazione dei nostri diritti costituzionali. James Brennan, l’ex direttore della CIA, ha mentito quandodisse che la CIA non stava spiando il Senato degli Stati Uniti. Potete immaginare un’agenzia di intelligence che spia un ramo del potere legislativo? Stava accadendo e lui ha mentito al riguardo. Un altro caso di spergiuro.

Ecco la cosa interessante: né Clapper né Brennan sono stati perseguiti. Infatti, entrambi hanno ottenuto lavori migliori. Perché se la sono cavata? Sono dalla parte giusta. Roger Stone, al contrario, ha consigliato Donald Trump. Ecco cosa gli è successo.

Jon Berman, della CNN: “Un filmato esclusivo che state guardando ora dalla CNN, quando l’FBI arriva alla residenza di Roger Stone a Fort Lauderdale, in Florida, prendendolo in custodia… Di nuovo, sono arrivati prima dell’alba, poco dopo le 6:00, una dozzina di agenti ci hanno detto.”

La CNN è stata informata di questo raid prima che accadesse. Immaginate un paese in cui il Dipartimento di Giustizia – uomini armati che possono spararvi e farla franca – può usare i media americani a fini politici per danneggiarvi prima ancora che siate stati processati. Questo è marcio.

È stata una delle più grottesche dimostrazioni di giustizia corrotta che si può vedere in una vita. Alla fine, Roger Stone ha ottenuto una grazia presidenziale negli ultimi momenti dell’amministrazione Trump. Ma le molestie sono continuate. L’amministrazione Biden ha ora annunciato che sta facendo causa a Stone per il mancato pagamento di interessi e sanzioni sulle sue tasse. Stava pagando le tasse, una cosa non facile quando il suo processo lo ha lasciato incapace di lavorare. Quando il giudice del caso gli ha detto che non poteva nemmeno parlare in pubblico. Era completamente al verde.

Stone aveva pagato quasi tutto quello che doveva. Stava negoziando un accordo per il resto. Stava negoziando con il governo, come fanno molti. E poi, il giorno dopo l’inaugurazione di Biden, i federali si sono ritirati dalla negoziazione e lo hanno perseguito pubblicamente.

Roger Stone è al verde. Hanno distrutto la sua vita.

Ma indovinate chi sta alla grande in questi giorni?

Hunter Biden. Anche Hunter Biden ha problemi di tasse. Lo sappiamo dal suo portatile. Indica che potrebbe aver preso milioni dai funzionari del partito comunista in Cina. Ha pagato le tasse su questo? Il Dipartimento di Giustizia a un certo punto stava ordinando anche questo. Avevano un’indagine penale sulla questione fiscale di Hunter Biden. Ma ultimamente non se n’è sentito parlare molto. Strano. O forse non così strano. Il giorno dell’inaugurazione, Joe Biden ha nominato un nuovo capo della Divisione Criminale del DOJ.

Quell’uomo, Nicholas McQuaid, è stato per anni socio dell’avvocato difensore di Hunter Biden. Divertente come funziona.

Sotto la guida di McQuaid, i federali sono diventati più aggressivi che mai nell’usare la forza della legge per schiacciare il dissenso politico. Nelle fughe di notizie ai media, per esempio, i federali hanno annunciato che stavano indagando il deputato Matt Gaetz per il reato di traffico sessuale. Lo si può leggere sul New York Times. Hanno doverosamente scritto un intero pezzo al riguardo. Quella storia ha essenzialmente distrutto Gaetz, lo ha tolto completamente dallo scenario come forza retorica. Qualunque siano i suoi difetti, Gaetz è intelligente, articolato e coraggioso. Matt Gaetz è stato uno dei pochissimi membri del Congresso che si è preoccupato di opporsi permanentemente a Washington per conto dei suoi elettori. Ora è un “trafficante di sesso”.

Quindi la domanda è: chi esattamente ha trafficato sessualmente con Matt Gaetz? Non possiamo rispondere a questa domanda, perché nessuna accusa è stata presentata. Rimane solo lo stigma. La cosa notevole è che c’è apparentemente del materiale sul portatile di Hunter Biden che suggerisce che fosse coinvolto anche lui nell’abuso sessuale di minori. Se è così, l’FBI lo saprebbe, perché hanno una copia del portatile.

Eppure ecco la cosa divertente: nessuno ha fatto trapelare nulla di questo al New York Times o a POLITICO o alla NBC News. Hunter Biden non è stato accusato di questo, non di abusi sessuali. Non è stato accusato di un reato federale per armi da fuoco che ha commesso. Possiamo dirlo in modo definitivo. Ha mentito su un controllo dei precedenti, ha commesso un reato.

Quindi andrà in prigione? Oh, No. Sta andando alla grande. Hunter Biden ha ottenuto un contratto milionario per un libro ed un lavoro come insegnante a Tulane. È bello essere il figlio del presidente…

Non è bello essere un elettore di Trump. Questo è molto chiaro ora. Un procuratore federale di parte ha spiegato che i Repubblicani che hanno anche solo sconfinato al Campidoglio il 6 gennaio saranno trattati come Al Qaeda:

Michael R. Sherwin: “Dopo il 6, abbiamo avuto un’inaugurazione il 20. Così ho voluto assicurarmi, e il nostro ufficio ha voluto assicurarsi che ci fosse uno ‘shock and awe‘ per poter accusare il maggior numero di persone possibile prima del 20. E ha funzionato perché abbiamo visto attraverso i post dei media che la gente aveva paura di tornare a Washington perché pensavano: “Se andiamo lì, verremo accusati”… Volevamo eliminare quegli individui che essenzialmente si stavano prendendo gioco del pubblico per quello che avevano fatto.”

Quello che avete appena letto è l’opposto della giustizia. In un sistema giusto, si puniscono le persone per i crimini che hanno commesso allo stesso modo di tutti gli altri che hanno commesso quei crimini. Non si puniscono delle persone in più per mandare un messaggio politico, o per scoraggiare comportamenti futuri che potrebbero scomodare una parte politica, o per fermare il dissenso. Ed è esattamente quello che hanno fatto. E non è legale. Un giudice della corte distrettuale, Christopher Cooper, ha appena rilasciato un uomo che è stato in detenzione su richiesta del DOJ per quattro mesi.

Quell’uomo, un sessantenne di nome Richard Barnett, aveva fatto l’errore di entrare nell’ufficio di Nancy Pelosi senza permesso. Non l’ha bruciato. Non ha fatto del male a nessuno. Per quel crimine, è stato rinchiuso in isolamento. Lì è stato presumibilmente picchiato dalle guardie carcerarie, compresa una che gli ha detto di odiare tutti i bianchi.

Il giudice Cooper – un nominato da Obama – ha dovuto informare il DOJ questa settimana che Richard Barnett, anche se non gli può piacere per chi ha votato, ha ancora dei diritti. Ha rilasciato Barnett dal carcere.

Questo caso non è stato il solo. È uno degli oltre 36 manifestanti del 6 gennaio che è stato tenuto in isolamento in un carcere di Washington per mesi. Questo è così sproporzionato, specialmente considerando che delle persone che hanno dato fuoco a degli edifici, compresi quelli federali, e violentato altri, escono di prigione in un giorno.

L’isolamento è un trattamento così egregio che anche i Democratici – tra cui Dick Durbin ed Elizabeth Warren – stanno parlando contro di esso.

“L’isolamento è una forma di punizione crudele e psicologicamente dannosa”

ha detto Elizabeth Warren.

“E stiamo parlando di persone che non sono ancora state condannate per niente”.

Può avere torto su tutto il resto, ma su questo ha ragione. In una democrazia funzionante, ogni membro del Partito Democratico direbbe la stessa cosa. Anche i Repubblicani lo direbbero. A proposito, dove sono i Repubblicani? Cosa fa Mitch McConnell per vivere? Ma sono stati in gran parte in silenzio su questo abuso dei diritti umani. Ci sarebbero richieste per l’immediato rilascio di ogni manifestante non violento che è andato al Campidoglio il 6 gennaio. Ma non ci sono. Quindi la Casa Bianca probabilmente ne rinchiuderà degli altri.

FoxNews.com





Rudy Giuliani risponde all'irruzione dei federali nel suo appartamento di NYC
L'Osservatore Repubblicano
19 aprile 2021

https://www.facebook.com/ORepubblicano/ ... 9721023364

L'ex sindaco Rudy Giuliani mercoledì ha accusato gli agenti federali di aver ignorato le copie dei dischi rigidi dei computer di Hunter Biden quando hanno fatto irruzione nel suo appartamento - ed ha accusato l'indagine sui suoi rapporti in Ucraina di "Trump Derangement Syndrome".
In una dichiarazione rilasciata dal suo avvocato, Giuliani ha detto che l'FBI ha "fermamente rifiutato" di prendere gli hard disk quando "li ha offerti in diverse occasioni".
"Tenete a mente che gli agenti non potevano leggere gli hard disk fisici senza collegarli, ma hanno preso la parola del signor Giuliani che gli hard disk erano copie dell'hard disk di Hunter Biden e che non contenevano nulla di pertinente al signor Giuliani", si legge nella dichiarazione.
"La loro fiducia sulla credibilità del sig. Giuliani vi dice tutto quello che dovete sapere su questo caso".
L'incursione sarebbe legata ad un'indagine sull'ipotesi che Giuliani avesse fatto illegalmente pressioni sull'ex Presidente Donald Trump per conto di funzionari e oligarchi in Ucraina - dove l'ex sindaco è andato a scavare nel torbido contro l'allora candidato Joe Biden e suo figlio, Hunter.
L'indagine è cresciuta dal processo in corso di Lev Parnas e Igor Fruman, due soci d'affari che presumibilmente hanno contribuito a presentarlo a funzionari ucraini, e che sono in attesa di processo per accuse non correlate di finanziamento della campagna, ha riferito il New York Times.
La dichiarazione dell'avvocato Robert Costello ha descritto l'azione di mercoledì contro Giuliani un esempio di come il Dipartimento di Giustizia stia "calpestando i diritti costituzionali di chiunque sia coinvolto o difenda legalmente l'ex presidente Donald J. Trump".
"È oltraggioso che la Trump Derangement Syndrome sia andata così lontano tanto che l'odio abbia guidato questo attacco ingiustificato e non etico contro il procuratore degli Stati Uniti e Sindaco che ha fatto di più per ridurre il crimine rispetto a praticamente qualsiasi altro nella storia americana", si legge nella dichiarazione.
"Il signor Giuliani rispetta la legge, e può dimostrare che la sua condotta come avvocato e cittadino è stata assolutamente legale ed etica".
La dichiarazione ha anche detto che i dispositivi elettronici sequestrati a Giuliani sono "pieni di materiale coperto dal segreto professionale e da altri privilegi costituzionali".
"I mandati di perquisizione coinvolgono solo un'indicazione di un presunto incidente di mancata registrazione come agente straniero. Il sindaco Giuliani non solo ha negato questa accusa, ma si è offerto due volte negli ultimi due anni, attraverso il suo avvocato Bob Costello, di dimostrare che ciò è completamente falso",si legge nella dichiarazione.
"Due volte l'offerta è stata rifiutata"
L'ufficio del procuratore di Manhattan, che sta conducendo l'indagine, ha rifiutato di commentare le irruzioni di mercoledì nell'appartamento e nello studio legale di Giuliani.






Lindsey Graham difende Rudy Giuliani, dice che l'FBI potrebbe aver abusato del suo potere.
L'Osservatore Repubblicano
29 aprile 2021

https://www.facebook.com/ORepubblicano/ ... 4851023851

Il senatore Lindsey Graham mercoledì ha difeso Rudy Giuliani dopo che l'FBI ha fatto irruzione nell'appartamento dell'ex sindaco di New York - con Graham che dice che i giudici emettono mandati di perquisizione "abbastanza facilmente" e che è preoccupato che Giuliani possa ricevere un trattamento ingiusto.
Il Repubblicano della Carolina del Sud, che è un avvocato ed ex presidente della Commissione Giudiziaria del Senato, ha detto che gli abusi investigativi dell'FBI contro gli associati dell'ex presidente Donald Trump in passato lo rendono diffidente sulla giustificazione del raid.
"Sono molto sospettoso di molte di queste cose. Ci è stato detto mille volte che tutti nel Trumpworld erano agenti russi. Si è rivelato non essere vero", ha detto Graham ai giornalisti a Capitol Hill.
"Conosco Rudy da molto tempo. Perché qualcuno emette un mandato di perquisizione non significa che sei colpevole".
Graham ha detto che Giuliani, che ha servito come avvocato personale di Trump, potrebbe essere stato trattato male dall'FBI, che notoriamente ha ingannato la Foreign Intelligence Surveillance Court per sorvegliare il consigliere della campagna di Trump del 2016 Carter Page - traendo un rapporto dell'ispettore generale ed un raro rimprovero dal tribunale. L'ex avvocato dell'FBI Kevin Clinesmith si è dichiarato colpevole di aver falsificato i documenti presentati alla corte.
"Tutte le accuse in passato che hanno sconvolto la vita delle persone - Carter Page, [George] Papadopoulos - non so se questa sia una continuazione di quelle storie, o ci sia qualcosa. Lasciamo che il processo vada avanti", ha detto Graham.
Il raid, secondo quanto riferito, fa parte di un'indagine volta ad accertare se Giuliani abbia illegalmente fatto pressioni su Trump per conto di uomini d'affari ucraini. Ma Graham ha detto di essere preoccupato che l'indagine possa aver guadagnato credito solo dopo che Joe Biden è entrato in carica il 20 gennaio.
"Sono molto scettico su queste cose, dato quello che ho visto venire fuori dall'FBI e dall'indagine di Mueller. Penso che le persone che stanno indagando sull'Ucraina e sulla Russia sotto Trump avessero tenuto una discrezione più elevata. E Rudy come tutti gli altri è presunto innocente", ha detto Graham.
"Un mandato di perquisizione può essere emesso, a seconda di chi è il giudice, abbastanza facilmente. Vediamo cosa succede. Ma gli abusi di potere in passato dovrebbe allarmare tutti. E non facciamo il passo più lungo della gamba".
Giuliani è noto per i suoi tentativi di indagine sul lavoro da 83.000 dollari al mese di Hunter Biden nel consiglio di amministrazione della società energetica ucraina Burisma mentre suo padre Joe Biden era responsabile della politica sull'ucraina nell'amministrazione Obama. L'inchiesta di Giuliani è stata una parte importante nel caso dei Democratici contro Trump durante il suo primo impeachment, dove sostenevano che avesse sollecitato l'Ucraina a indagare sui Biden.
Giuliani ha poi giocato un ruolo fondamentale nel rendere pubblico il contenuto di un computer portatile che apparteneva ad Hunter Biden, compresi i documenti che sembrano collegare il Joe Biden alle relazioni d'affari di suo figlio in Cina e in Ucraina.
Un riparatore di computer del Delaware ha fornito a Giuliani una copia del disco rigido ed il NYPost ha riportato quei contenuti durante la campagna presidenziale del 2020.


Il figlio di Rudy Giuliani, Andrew, chiama il raid dell'FBI "disgustoso"
L'Osservatore Repubblicano
29 aprile 2021

https://www.facebook.com/ORepubblicano/ ... 4214356248

Il figlio di Rudy Giuliani mercoledì ha criticato l'FBI per aver fatto irruzione nell'appartamento e nello studio legale di suo padre - e ha affermato che è stato un giudice nominato dall'ex presidente Barack Obama a firmare il mandato.
"Questo è disgustoso. È assolutamente assurdo. Ed è la continua politicizzazione del Dipartimento di Giustizia, come abbiamo visto", ha detto Andrew Giuliani fuori dallo sciccoso edificio dell'appartamento di suo padre a Manhattan sulla 66esima Strada Est.
"E deve finire. Se questo può accadere all'avvocato dell'ex presidente, questo può accadere a qualsiasi americano. Quando è troppo è troppo".
Le incursioni sarebbero legate a un'indagine sull'ipotesi che Giuliani abbia fatto illegalmente pressione sull'ex amministrazione Trump per conto di funzionari e oligarchi in Ucraina - dove ha viaggiato mentre cercava di scavare nel torbido sull'allora candidato Joe Biden e suo figlio, Hunter.
Andrew - che sta considerando di candidarsi a Governatore di New York - ha anche ribadito l'affermazione di suo padre secondo cui i federali hanno rifiutato di prendere le copie del disco rigido del computer di Hunter Biden che erano in possesso di Giuliani.
"L'unica prova che non hanno preso oggi è l'unica prova incriminante che c'era lì dentro", ha detto.
"E non appartiene a mio padre. Appartiene al figlio dell'attuale presidente".
Dopo le sue brevi osservazioni, Andrew ha iniziato a rientrare all'interno dell'edificio quando un giornalista gli ha gridato che è stato un giudice ad aver firmato il mandato.
"Risponderò anche a questo. Un giudice dell'era Obama l'ha firmato!", ha detto.



ELEZIONI TRUFFA NEGLI USA......LA PROCURA DI NEW YORK SOSPENDE LA LICENZA DI LEGALE A GIULIANI.....ERA L'AVVOCATO DI TRUMP !
27 giugno 2021
https://www.facebook.com/livio.braga.9/ ... 8476612366

Giuliani on Suspension of His Law License: 'America Is Not America Any Longer'
By Ivan Pentchoukov

https://www.theepochtimes.com/giuliani- ... 76064.html

Rudy Giuliani, who served as the personal attorney for former President Donald Trump, on June 24 harshly criticized the decision by the New York State Bar to revoke his law license.

“America is not America any longer. We do not live in a free state,” Giuliani said on Newsmax TV. “We live in a state that’s controlled by the Democrat Party, by [Gov. Andrew] Cuomo, by [New York City Mayor Bill] de Blasio, and the Democrats.

“We have a double standard. There’s no doubt if I was representing Hillary Clinton, I’d be their hero.”

The Appellate Division of the New York State Supreme Court concluded on June 24 (pdf) that Giuliani knowingly made false claims about the 2020 election, and the court suspended his law license.

“We conclude that there is uncontroverted evidence that respondent communicated demonstrably false and misleading statements to courts, lawmakers and the public at large in his capacity as lawyer for former President Donald J. Trump and the Trump campaign in connection with Trump’s failed effort at reelection in 2020,” the court said.

Giuliani told Newsmax that he loves practicing law and wasn’t happy about the decision. The former New York City mayor said he’s been part of “some of the most bitter litigation imaginable” without the kinds of complaints that led to the suspension of his license.

Giuliani had served as Trump’s lawyer and spearheaded a legal effort after the conclusion of the Nov. 3, 2020, election, alleging that Trump was fraudulently denied victory in several battleground states, including Nevada, Wisconsin, Michigan, Pennsylvania, and Georgia.

As part of that effort, Giuliani spoke to lawmakers in several states, urging them to assert their constitutional power and intervene in the certification of presidential electors. None of those states ended up taking action. The U.S. Congress certified Joe Biden as the winner of the 2020 presidential election.

In a statement after the court’s decision, Giuliani’s lawyers told The Epoch Times: “We are disappointed with the Appellate Division, First Department’s decision suspending Mayor Giuliani prior to being afforded a hearing on the issues that are alleged.

“This is unprecedented as we believe that our client does not pose a present danger to the public interest. We believe that once the issues are fully explored at a hearing Mr. Giuliani will be reinstated as a valued member of the legal profession that he has served so well in his many capacities for so many years.”

Trump panned the court’s decision.

“Can you believe that New York wants to strip Rudy Giuliani, a great American Patriot, of his law license because he has been fighting what has already been proven to be a Fraudulent Election?” Trump said in a statement, describing the case as a “witch hunt.”

Jack Phillips contributed to this report.




Trump torna in campo e spaventa i dem. E scatta un nuovo assalto giudiziario
Valeria Robecco
29 Giugno 2021

https://www.ilgiornale.it/news/politica ... 1624956185

Ieri incontro tra legali e pm sulle accuse penali per motivi fiscali. Lui: "Mi perseguitano da quando mi sono candidato nel 2015"
Trump torna in campo e spaventa i dem. E scatta un nuovo assalto giudiziario

Il ritorno di Donald Trump sulla scena politica e il suo sogno di tornare alla Casa Bianca nel 2024 vacillano sotto il peso delle varie inchieste contro di lui e la sua società. Proprio ieri, secondo fonti della Cnn, gli avvocati della Trump Organization avrebbero incontrato i pubblici ministeri nel tentativo di convincerli a non perseguire le accuse contro l'azienda. Da alcune indiscrezioni è emerso infatti come sempre ieri scadesse il termine ultimo per i legali della Trump Organization per convincere le autorità di Manhattan a non procedere con le accuse penali per motivi fiscali. Nel mirino del procuratore Cyrus Vance ci sarebbe la società dell'ex presidente e il suo direttore finanziario Allen Weisselberg. Nel provvedimento non ci sarebbe invece alcun riferimento a The Donald o a membri della sua famiglia, ma è evidente che le accuse potrebbero creare non pochi problemi al futuro della carriera politica del tycoon.

Il legale della società, Ron Fischetti, ha accusato le autorità di New York di voler procedere solo perché non sono riuscite finora a strappare nessuna collaborazione a Weisselberg, ritenuta una figura chiave dell'entourage di Trump. I pm - spiegano i media - hanno analizzato il fatto che la società di Trump abbia utilizzato valutazioni fuorvianti delle sue proprietà per ingannare i finanziatori e le autorità fiscali, e anche se siano state pagate le tasse sulle indennità accessorie per i dirigenti dell'azienda. L'ex inquilino della Casa Bianca - che possiede ancora le sue attività attraverso un fondo gestito dai figli Eric e Donald Jr, oltre che da Weisselberg - definisce le indagini come nient'altro che una «caccia alle streghe» progettata dai democratici per danneggiare le sue prospettive politiche future. «È iniziata il giorno in cui sono sceso dalle scale mobili della Trump Tower e non si è mai fermata», precisa, riferendosi all'inizio della sua campagna elettorale nel 2015.

L'ex presidente, intanto, ha dato il via sabato sera in Ohio a una serie di comizi per sostenere i candidati del Grand Old Party alle Midterm del prossimo anno, che alcuni hanno tuttavia definito il «tour della vendetta» contro i repubblicani «traditori». Ancora non ha sciolto le riserve su una sua eventuale candidatura nel 2024, ma oltre alle indagini legali a complicare ulteriormente il quadro è il susseguirsi di indiscrezioni che lo riguardano. Dall'essere stato scaricato dalla figlia prediletta Ivanka per le continue lamentele sulle «elezioni rubate» alle sue presunte richieste di reprimere con la forza le manifestazioni dopo l'uccisione di George Floyd a Minneapolis, l'estate scorsa. Un nuovo libro sull'ex amministrazione Usa scritto dal giornalista del Wall Street Journal Michael Bender (dal titolo Frankly, We Did Win This Election; The Inside Story of How Trump Lost) racconta infatti le giornate di fuoco del maggio e giugno 2020, e il pressing dell'allora Comandante in Capo per far intervenire l'esercito contro i manifestanti. Pressioni alle quali il capo delle forze armate Mike Milley oppose resistenza. «Dovremmo spaccargli la testa. È così che dovremmo trattare queste persone», avrebbe detto Trump quando migliaia di manifestanti di Black Lives Matter scesero in piazza in America per manifestare contro la violenza della polizia dopo la morte di Floyd.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Il mondo orrendo di Sleepy Joe e della sua banda Biden Biden

Messaggioda Berto » mer giu 16, 2021 12:49 am

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Messaggioda Berto » mar giu 29, 2021 7:38 pm

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Messaggioda Berto » mar giu 29, 2021 7:39 pm

26)
Gli USA di Biden sempre più violenti



America sempre più violenta e Joe Biden corre ai ripari
Roberto Vivaldelli
24 giugno 2021

https://it.insideover.com/politica/amer ... ipari.html

L’America è sempre meno sicura e il Presidente Joe Biden corre ai ripari. I dati parlano chiaro: i crimini violenti e gli omicidi sono in costante ascese nell’ultimo periodo. La criminalità è in forte aumento nelle principali aree metropolitane, e specialmente nella più grande città della nazione, New York. Secondo i numeri del dipartimento di polizia di New York citati dalla Cnn, le sparatorie sono aumentate del 73% nel maggio 2021 rispetto all’anno precedente. Un recente sondaggio ha rilevato che il 46% degli elettori considera la criminalità la principale preoccupazione, superando di gran lunga i timori dovuti alla pandemia da Covid-19.

Come conferma la stessa Cnn, l’ondata di nuovi omicidi sta per diventare il tema principale del dibattito politico a stelle e strisce: gli omicidi sono aumentati nel 2021 e l’estate, quando gli omicidi tradizionalmente aumentano più del resto dell’anno, è appena iniziata .”Questo è un problema americano”, spiega Jeff Asher, analista di dati con sede in Louisiana per AH Datalytics. Tiene traccia dei tassi di omicidi in 72 città e ha visto un aumento degli episodi violenti quasi ovunque. Non riguarda solamente i grandi centri urbani e le grandi aree metropolitane: nella Carolina del Sud, ad esempio, che ha una popolazione inferiore a quella di New York, gli omicidi sono aumentati del 25% nel 2020 a 571. Il Sud, nel suo insieme, ha il maggior numero di omicidi rispetto ad altre regioni: ha avuto oltre il 48% degli omicidi del paese nel 2019, nonostante abbia poco meno del 40% della popolazione della nazione. Tuttavia, la città più mortale della nazione non è nel sud. Nel 2019 era St. Louis, nel Midwest. Ma è una piaga che riguarda tutti gli Stati Uniti: come osserva la stessa Casa Bianca, “gli omicidi sono aumentati del 30% e le aggressioni con armi da fuoco sono aumentate dell’8% nelle grandi città nel 2020”.


Joe Biden corre ai ripari e stanzia fondi federali per la polizia Usa

Dinanzi a questa ondata di criminalità e omicidi, il Presidente Usa Joe Biden mette da parte gli slogan di Black Lives Matter e della sinistra radicale – Defund the police – e fa l’esatto contrario di ciò che chiede la sinistra liberal del partito guidata da Alexandria Ocasio-Cortez: destina milioni di dollari ai Dipartimenti di polizia che hanno subito tagli, nell’ultimo anno, per volontà delle amministrazioni comunali guidate dai democratici. Come spiega il New York Times, il Presidente Biden ha annunciato che gli stati potrebbero attingere da 350 miliardi di dollari di incentivi federali per sostenere i dipartimenti di polizia. Biden ha chiarito che intende investire sulla prevenzione della criminalità investendo nella polizia, anziché tagliare i fondi, come vorrebbe l’ala più radicale ed estremista del suo partito.

Il Presidente ha cercato di appellarsi a democratici e repubblicani, spiegando dalla Casa Bianca che “questo non è il momento di voltare le spalle alle forze dell’ordine o alle nostre comunità”. Ad onor del vero, Joe Biden non è mai stato un buonista, come altri suoi colleghi di partito, responsabili dell’isteria collettiva contro la polizia dell’ultimo anno. Come ricorda il New York Times, infatti, come senatore sostenne una legge sulla criminalità che secondo i critici alimentò l’incarcerazione di massa. Biden, infatti, approvò la revisione del codice penale con cui vengono inasprite le pene per la detenzione di droghe e nel ’94 firmò il Violent Crime Control and Law Enforcement Act, un disegno di legge che provoca l’incarcerazione di massa agli inizi degli anni Novanta e punisce soprattutto le comunità nera e ispanica.


“Meglio tardi che mai”

La stampa conservatrice plaude all’iniziativa – tardiva – del Presidente Usa. In un editoriale, il New York Post sottolinea che se solo Biden “avesse diffuso questo modo di pensare un anno fa, quando molti dei suoi compagni democratici chiedevano di togliere i fondi alla polizia, anche se le città in tutto il Paese precipitavano nell’illegalità” quanti “morti inutili ci saremmo risparmiati?”. Meglio tardi che mai, osserva, “Joe Biden ha capito, finalmente, che meno poliziotti significa più crimini, in particolare quelli violenti, aumentati in tutta la nazione”. Lo ammetteranno in pochi, ma tagliare i budget della polizia si è rivelata una follia senza precedenti che ha provocato un’ondata di crimini e omicidi in tutte le città Usa. Nel luglio 2020 vi abbiamo raccontato su InsideOver in che condizioni disastrose si presentava il quartiere di Capitol Hill a Seattle – sei isolati nel centro cittadino – liberato dalle forze di polizia dopo tre settimane di occupazione da parte dei manifestanti antirazzisti (Black Lives Matter, Antifa e altre organizzazioni della sinistra radicale americane). Le immagini che arrivarono dalla ex zona occupata, teatro di omicidi, sparatori e stupri, e pubblicate dal New York Post, erano eloquenti per ciò che sarebbe potuta diventare l’America ma una fetta dei dem, accettati dall’ideologia, ha voluto ignorarle. E ora i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Anche del Presidente Biden, che prova a invertire una tendenza pericolosa per la tenuta della nazione.


I democratici hanno paura di parlare del crimine
L'Osservatore Repubblicano
28 giugno 2021

https://www.facebook.com/ORepubblicano/ ... 4346686901

Sembra che alcuni democratici di Washington stiano capendo che non è una buona idea politica essere morbidi sul crimine durante un'ondata di criminalità, specialmente quando le loro stesse posizioni hanno contribuito a scatenare l'ondata di criminalità. Basta guardare un nuovo titolo nel Washington Post: "I democratici hanno spinto molto l'anno scorso per tenere a freno la polizia. Un aumento degli omicidi sta inducendo un cambiamento". La versione breve è che i Democratici stanno cominciando a capire che le pessime azioni anti-polizia e la retorica che alcuni di loro hanno intrapreso dopo la morte di George Floyd l'anno scorso hanno contribuito a causare un aumento dei crimini violenti, un aumento della sofferenza, un aumento della paura - e ora, un ritorno di fiamma politico.
Ma ecco il colpo di scena: alcuni di quegli stessi democratici che hanno capito il messaggio hanno paura di parlarne in pubblico.
La storia del Post racconta alcune delle basi della storia del crimine. Racconta come, per esempio, il consiglio comunale democratico di Minneapolis ha votato per ridurre le risorse della polizia e ora alcuni funzionari della città stanno lavorando per rimediare al danno. Parla di come il leader delle primarie democratiche per il sindaco di New York, Eric Adams, ha gareggiato come candidato della legge e dell'ordine. L'articolo parla anche dei Democratici che negano di aver mai appoggiato il defunding della polizia, anche se alcuni di loro, come il presidente Joe Biden, hanno approvato il reindirizzamento di alcuni fondi dai dipartimenti di polizia. Il quadro generale è che, con il crimine che aumenta drammaticamente nelle grandi città controllate dai Democratici, alcuni politici Democratici stanno cambiando i loro toni.
Ma quando l'attenzione si rivolge al livello nazionale, e in particolare agli attacchi dei repubblicani alla Camera contro i democratici in carica per essere morbidi sul crimine, alcuni democratici sono stati troppo timorosi per discutere la questione in pubblico.
"Molti democratici stanno ora sentendo una crescente urgenza di confutare gli attacchi repubblicani, specialmente negli stati e nei distretti battleground", riporta il Post. "Alla Camera, il percorso verso il potere passa attraverso le aree suburbane, dove i democratici hanno dominato durante la presidenza di Donald Trump. Gli elettori di quei distretti sono inondati da notizie macabre di crimini violenti nelle città adiacenti".
Questa sarebbe un'opportunità per quei democratici di prendere una posizione audace e pubblica a favore delle forze dell'ordine, giusto? Sbagliato. "Molti dei democratici centristi che rappresentano questi distretti sono stati riluttanti a discutere la questione questa settimana", ha continuato il Post, "sottolineando che non è stato un terreno favorevole per il partito negli ultimi anni. Un centrista, che ha parlato a condizione di anonimato per poter discutere di questo argomento delicato, ha detto che i colleghi democratici non devono evitare di parlare dell'aumento della criminalità e delle sfide che la polizia deve affrontare".
I democratici non devono avere paura di parlare, ha affermato un democratico - in forma anonima!
Il democratico che ha esortato i colleghi a parlare pubblicamente ha avuto paura di farlo lui stesso. Questo dice più sullo stato attuale del partito sulla questione del crimine che qualsiasi altra cosa nell'articolo.
Una ragione per cui questi democratici "centristi" potrebbero avere paura di parlare è il pericolo di incappare negli estremisti dell'ortodossia progressista. Uno di questi esponenti, naturalmente, è la rappresentante democratica Alexandria Ocasio-Cortez, che ha recentemente denunciato "l'isteria" sul crimine. "Stiamo vedendo questi titoli sugli aumenti percentuali", ha detto recentemente Ocasio-Cortez in una conversazione online con un collega democratico della Camera, Jamaal Bowman. "Ora, voglio dire che qualsiasi quantità di danno è inaccettabile e troppo, ma voglio anche assicurarmi che questa isteria, sai, che questo non guidi un'isteria e che guardiamo questi numeri nel contesto in modo da poter prendere decisioni responsabili su cosa stanziare in quel contesto".
Forse proprio in questo momento, Ocasio-Cortez sta cercando di trovare il giusto "contesto" in cui collocare gli aumenti di oltre 40 punti percentuali degli omicidi in alcune città e un aumento del 25% degli omicidi a livello nazionale - "cancellando efficacemente decenni di progressi nella lotta alla criminalità violenta", come ha ammesso il sito web liberale Vox. Qual è il "contesto" per questo?
Quando si tratta di crimine, molti democratici sono profondamente spaventati. Hanno paura degli elettori che li riterranno responsabili di quegli sforzi per "tenere a freno" la polizia. E hanno paura dei loro stessi colleghi che li attaccheranno se si battono per la legge e l'ordine. Così rimangono in silenzio. Vedremo come funziona alle prossime elezioni.



Le conseguenze della gestione democratica di queste città, che hanno supportato tutte le iniziative del gruppo anarco-terroristico Black-Lives Matter. Il problema è che chi lascia queste città continua a votare per i democratici !

https://www.facebook.com/ORepubblicano/ ... 4466677889



La risposta di Biden all'aumentare della criminalità negli Stati Uniti è analoga a quella sull'immigrazione.
L'Osservatore Repubblicano
28 giugno 2021

https://www.facebook.com/ORepubblicano/ ... 3956671940

Il nulla di Biden sul crimine
Il presidente Joe Biden ha rilasciato le tanto attese osservazioni sul crimine mercoledì 23 giugno. Il presidente, il cui partito ha sofferto politicamente dall'abbraccio di alcuni democratici della retorica "defund the police", è stato sotto pressione nel rispondere all'impennata dei tassi di criminalità violenta in alcune delle più grandi - e più democratiche - città della nazione. Ma non ha avuto molto da dire.
il punto fondamentale è stato il seguente: Biden prenderebbe di mira le armi più che i criminali che usano quelle armi.
Biden ha parlato dopo aver incontrato sindaci, capi della polizia e altri funzionari di tutto il paese. La loro massima priorità: i venditori di armi. "Per prima cosa, abbiamo discusso la repressione... dei trafficanti d'armi disonesti", ha detto Biden nelle osservazioni successive. Biden ha menzionato i commercianti sette volte in un breve discorso - dopo che il procuratore generale Merrick Garland li aveva menzionati nove volte nelle osservazioni preliminari.
"Sappiamo che se c'è un'applicazione rigorosa dei controlli sul background, meno armi finiscono nelle mani dei criminali", ha detto Biden. "E oggi, abbastanza commercianti d'armi disonesti pensano di poterla fare franca vendendo armi a persone che non sono legalmente autorizzate a possederle".
Biden si è poi addentrato in una bizzarra meditazione sul Secondo Emendamento - di cui parleremo più avanti - prima di tornare ai commercianti. "Questi mercanti di morte stanno infrangendo la legge per profitto", ha detto. "Il 5% dei trafficanti d'armi... ha venduto il 90% delle armi trovate sulle scene del crimine".
Biden ha inserito la sua attenzione sui rivenditori di armi nel contesto più ampio delle misure democratiche di controllo delle armi: "I controlli sui precedenti per l'acquisto di un'arma da fuoco sono importanti", ha detto, "un divieto sulle armi d'assalto e sui caricatori ad alta capacità - nessuno ha bisogno di avere un'arma che può sparare più di 30, 40, 50, anche fino a 100 colpi a meno che non si pensi che i cervi indossino giubbotti in Kevlar o qualcosa del genere".
Ma le armi d'assalto, o le armi stile AR-15, o come volete chiamarle, semplicemente non sono la fonte principale della carneficina nelle città degli Stati Uniti oggi. Guardate questo rapporto del dipartimento di polizia di Chicago. È del 2017, ma il modello di base del crimine in città non è cambiato da allora. "La stragrande maggioranza delle armi del crimine erano pistole possedute da adulti che non erano l'acquirente originale dell'arma da fuoco", dice il rapporto. "Più del 90 per cento dei sequestri di armi da fuoco erano pistole".
Non è una sorpresa. Uno sguardo ai rapporti della polizia ogni giorno lo confermerebbe. Inoltre, si noti che i criminali non erano "l'acquirente originale dell'arma da fuoco". A volte questo significa che stanno avendo luogo i cosiddetti "acquisti di paglia", cioè, una persona che è qualificata ad acquistare una pistola la compra per conto di un criminale. Ma la situazione è molto più complessa di così. Dal rapporto:
Una recente indagine sui delinquenti adulti nella prigione della contea di Cook indica che la stragrande maggioranza delle armi da fuoco usate o possedute illegalmente sono ottenute attraverso la rete sociale del delinquente, la famiglia o altre connessioni personali. Solo il 60% di queste armi da fuoco sono state effettivamente acquistate in contanti, il restante 40% è stato scambiato, condiviso o prestato temporaneamente al criminale, a volte a causa del fatto che la pistola è stata precedentemente utilizzata in un crimine. È difficile tracciare la catena di detenzione quando le armi viaggiano attraverso i mercati illegali... Le armi del crimine spesso cambiano di mano più volte, sia legalmente che illegalmente, in molti casi lasciando le forze dell'ordine in un enigma per determinare l'effettiva catena di detenzione che porta a un particolare crimine.
Qual è la lezione da questo? Sì, ha senso perseguire gli acquirenti di paglia di armi che finiscono per essere usate nei crimini. Ma forse le forze dell'ordine e il sistema giudiziario dovrebbero dedicare la maggior quantità di risorse a perseguire i criminali stessi, tenendoli in prigione quando sono condannati per reati gravi, e non lasciando libere le persone con lunghi precedenti penali che hanno commesso nuovi reati.
Questo porta alla parte del piano di Biden che si occupa dei criminali. Il presidente ha parlato di "intervento comunitario contro la violenza". Con questo, intendeva cose come programmi che "forniscono agli uomini ad alto rischio una terapia cognitivo-comportamentale che li aiuta a reagire agli impulsi calmandosi piuttosto che a seguire la violenza". Intendeva programmi di lavoro estivi che "aiutano a far sì che i giovani prendano una busta paga invece di una pistola". E intendeva programmi di "mentore adulto e terapia comportamentale".
Era la solita vecchia storia democratica. Spingere programmi di lavoro sociale per i criminali e parlare duramente di armi. Il presidente non aveva niente di nuovo, anzi niente di niente, da offrire sul problema del crimine violento. Sembra che ci sia poco da sperare che il suo discorso di mercoledì porti a qualche risultato positivo. Ma permette a lui, e ad altri democratici, di dire che stanno affrontando il problema del crimine.
Infine, quella bizzarra riflessione sul Secondo Emendamento. Ecco cosa ha detto il presidente, dalla trascrizione della Casa Bianca delle sue osservazioni:
E potrei aggiungere: Il Secondo Emendamento, dal giorno in cui è stato approvato, ha limitato il tipo di persone che potevano possedere una pistola e che tipo di arma si poteva possedere. Non si poteva comprare un cannone. Quelli che dicono il sangue di lib -- "il sangue dei patrioti", sapete, e tutta la roba su come dobbiamo muoverci contro il governo. Beh, l'albero della libertà non è innaffiato dal sangue dei patrioti. Quello che è successo è che non ci sono mai stati -- se volete o se pensate di aver bisogno di armi per affrontare il governo, avete bisogno di F-15 e forse di qualche arma nucleare. Il punto è che c'è sempre stata la possibilità di limitare -- limitare razionalmente il tipo di armi che si possono possedere e chi le può possedere.
Ci sono molte cose da considerare, che possono essere lasciate ad un altro momento. Ma il risultato è che il presidente non sembra aver riflettuto su alcune delle questioni storiche e fondamentali che riguardano sia il secondo emendamento che i crimini che coinvolgono le armi. Date le sue osservazioni di mercoledì, non è una sorpresa.


Gestione liberal della città di New York
La "disastrosa" riforma della cauzione è la "principale" causa dell'aumento della criminalità a NYC
L'Osservatore Repubblicano
29 giugno 2021

https://www.facebook.com/ORepubblicano/ ... 9413307061

Il crimine di New York City sta aumentando dopo decenni di declino a causa di "disastrose" riforme liberal della giustizia penale, ha detto domenica 13 giugno l'ex commissario della polizia di New York Bill Bratton.
"Hanno approvato una serie di leggi di riforma della giustizia penale e la riforma della cauzione che si sono dimostrate disastrose", ha detto Bratton al conduttore John Catsimatidis su "The Cats Roundtable" di WABC Radio.
Le sparatorie sono aumentate nei cinque distretti di quasi il 70 per cento finora nel 2021, secondo i recenti dati della polizia di New York. Anche gli omicidi sono aumentati di quasi il 12% finora quest'anno, ma rispetto al 2019, quella cifra schizza a quasi il 50%, secondo il NYPD.
Bratton, che ha servito come poliziotto di punta sotto entrambi i sindaci Rudy Giuliani e Bill de Blasio, ha definito gli sforzi "per risolvere un sacco di cose che non dovevano essere risolte "la causa "principale" del picco di attività criminale, insieme alla proliferazione "incredibile" di armi illegali.
"Abbiamo una legislatura ad Albany e il consiglio comunale di New York City - e sto parlando specificamente di New York, ma è riecheggiato in tutto il paese - e procuratori che hanno come loro obiettivo primario quello di ... prendersi cura dell'imputato, e non di concentrarsi sulla vittima", ha detto Bratton.
Bratton ha insistito sul fatto che i dipartimenti di polizia sono stati riformati significativamente prima che i legislatori e il governatore Cuomo approvassero la legislazione che limita i tipi di reati per i quali i giudici possono richiedere la cauzione (e quindi far rimanere in carcere chi ha commesso il delitto se non paga).
Infatti adesso per tutta una serie di reati vieni arrestato e poi rilasciato in attesa del processo.
I suoi commenti fanno eco a quelli di de Blasio e dell'attuale commissario di polizia Dermot Shea, che hanno entrambi parlato contro le controverse riforme.
"Il crimine ... era ai minimi storici prima che si cominciasse a pasticciare con esso", ha aggiunto Bratton. "Gli arresti erano diminuiti, le condanne erano diminuite, le citazioni erano diminuite, l'uso della forza era diminuito drasticamente".
Bratton ha detto di essere stato "favorevole" alla riforma, ma che i fautori "hanno buttato via il bambino con l'acqua sporca".
"Ci aspetta un'estate lunga, calda e violenta - perché non credo che niente al momento possa mitigare questo", ha avvertito l'ex commissario.
"Abbiamo meno poliziotti per affrontarlo, abbiamo così poca volontà politica per affrontarlo e abbiamo, purtroppo, comunità con molti giovani armati"#MAGA



Io ho costruito il muro; Biden ha costruito una catastrofe umanitaria
Articolo di Donald J. Trump sull'immigrazione pubblicato sul Washington Times il 30 giugno 2021.
L'Osservatore Repubblicano
30 giugno 2021

https://www.facebook.com/ORepubblicano/ ... 6666526669

Quando ero presidente, ho mantenuto la promessa di costruire un muro di confine per proteggere il nostro paese. Tutto quello che Joe Biden doveva fare era dipingerlo.
Invece, Biden ha messo in atto la più radicale agenda di frontiere aperte che si possa immaginare. Questa è forse la prima volta nella storia del mondo che una nazione ha smantellato di proposito e sistematicamente le proprie difese per invitare milioni di migranti stranieri a entrare nel suo territorio e a infrangere le sue leggi.
Nessuno sa chi sono, rappresentando una pericolosa minaccia per gli americani. Dire che Biden ha provocato un disastro di sicurezza nazionale non rende nemmeno lontanamente giustizia alla calamità.
A maggio, gli attraversamenti illegali delle frontiere erano quasi il 700% più alti di quando ero presidente nello stesso periodo dell'anno scorso. Per ognuno degli ultimi tre mesi, sono arrivati più minori non accompagnati che in qualsiasi mese precedente nella storia registrata. I sequestri di fentanyl ultra letale sono aumentati del 265% rispetto all'anno scorso - è già stata intercettata più droga che in tutto il 2020.
Joe Biden ha ripristinato il catch-and-release, ha fatto a pezzi i nostri faticosamente guadagnati accordi di asilo con Messico, Guatemala, Honduras e El Salvador, e ha annunciato che chiunque sul pianeta viva in un'area afflitta dal crimine ha ora i requisiti per ottenere asilo negli Stati Uniti. Nel frattempo, l'ICE è effettivamente chiuso, gli alti funzionari della sicurezza di frontiera sono stati licenziati, e i criminali vengono rilasciati in numero record.
Per finire, l'amministrazione Biden ha annunciato un nuovo programma per cui il governo degli Stati Uniti pagherà letteralmente per far arrivare via aereo i parenti degli stranieri illegali da altri paesi per raggiungerli negli Stati Uniti.
Queste politiche sono assolutamente depravate - le azioni di qualcuno che, secondo tutte le indicazioni, vuole abolire completamente il confine meridionale dell'America.
Eppure, di tutte le azioni vendicative, scioccanti e autolesioniste che Joe Biden ha intrapreso per la sicurezza dei confini, nessuna supera la sua decisione di fermare il completamento finale del muro.
Quasi 740 miglia di muro di confine sono state interamente finanziate e più di 660 miglia sono state già costruite o in costruzione, ha confermato la Customs and Border Protection il 15 gennaio, cinque giorni prima che io lasciassi l'ufficio. Dopo più di due anni di controversie e di ostruzione democratica, il muro stava salendo ad un ritmo medio di due miglia al giorno. Avevamo già più che raddoppiato la lunghezza della barriera fisica che protegge il nostro confine meridionale. Avevamo anche sostituito gran parte delle recinzioni fatiscenti esistenti con nuove travi metalliche impenetrabili, concentrandoci sulle aree di maggior traffico che gli stessi agenti della pattuglia di confine avevano identificato.
Il muro era stato pianificato, approvato, pagato e praticamente fatto. Rimanevano da completare solo alcune aree chiave. Tutto quello che Joe Biden doveva fare era lasciare che gli appaltatori finissero il loro lavoro. Gli agenti di frontiera lo volevano, e avrebbe reso l'intero paese più sicuro.
Invece, Biden ha sabotato il completamento del muro, ha ordinato un arresto immediato della costruzione il suo primo giorno in carica, ha sequestrato i fondi che il Congresso aveva stanziato e ha preso provvedimenti per terminare la dichiarazione di emergenza nazionale che l'aveva facilitato.
Fermando la costruzione, Joe Biden ha volutamente e deliberatamente lasciato dei varchi nel muro, creando canali non sigillati proprio nel mezzo del confine per essere sfruttati dai trafficanti di esseri umani e di droga. Io ho costruito un muro - Biden ha costruito una catastrofe umanitaria.
Questa decisione ha anche fatto un danno enorme alla nostra sovranità. Come la mia amministrazione ha chiaramente dimostrato, i muri funzionano. Dopo la costruzione del mio muro di confine, gli attraversamenti illegali della frontiera sono diminuiti del 90% nella zona di Yuma e dell'80% nella Rio Grande Valley e in alcune parti di El Paso. Anche il traffico illegale di droga e il contrabbando di esseri umani sono diminuiti drasticamente in quelle aree. La costruzione di appena 12 miglia di muro di confine solo a San Diego ha ridotto il personale necessario delle pattuglie di confine di 150 agenti al giorno, risparmiando milioni di dollari dei contribuenti, e liberando quegli agenti per fornire ulteriore sicurezza al confine altrove.
Come risultato dell'abdicazione di Biden ai suoi doveri giurati, il Texas ora dice che "costruirà il muro". Questo non dovrebbe essere necessario ed è al massimo un cerotto sulla ferita aperta creata da Biden.
La sicurezza del confine è una responsabilità fondamentale del governo federale - e la mia amministrazione aveva già fatto tutto il necessario per completare il progetto. Ci siamo assicurati le necessarie autorità legali, abbiamo acquistato il terreno, progettato, ingegnerizzato e testato il muro. Con poco aiuto da parte del Congresso, la mia amministrazione ha ottenuto il denaro, eseguito i contratti e assunto il personale. Per il Texas essere inutilmente costretto a ripetere questi passi complicati richiederà mesi o anni, se è possibile farlo.
I governatori e le legislature statali dovrebbero certamente fare quello che possono - ma non c'è nessun sostituto per l'azione federale.
Abbiamo consegnato a Biden il confine più sicuro della storia. Abbiamo messo fine alle frodi sull'asilo, terminato il catch and release, negoziato accordi storici sull'immigrazione con il Messico e altri paesi, e praticamente fermato l'immigrazione illegale.
Proprio grazie a queste politiche, abbiamo ottenuto un'incredibile riduzione del 90% degli attraversamenti illegali.
La nostra nazione viene distrutta dalla crisi di confine di Biden. Gli Stati Uniti devono immediatamente ripristinare l'intera serie di misure di sicurezza alle frontiere e di applicazione delle leggi sull'immigrazione che abbiamo messo in atto - e soprattutto, dobbiamo finire il muro.
Una nazione senza confini non è affatto una nazione. Per il bene del nostro paese, Joe Biden deve finire di sigillare il confine immediatamente, o il popolo americano deve eleggere un Congresso che lo faccia.
Donald J. Trump è il 45° presidente degli Stati Uniti.


Sondaggio: 2 elettori su 3 vogliono che Joe Biden ripristini i controlli alle frontiere dell'era Trump
L'Osservatore Repubblicano
30 giugno 2021

https://www.facebook.com/ORepubblicano/ ... 4766533859

Più di 2 elettori registrati su 3 negli Stati Uniti vogliono che il presidente Joe Biden ripristini il programma "Remain in Mexico" dell'ex presidente Donald Trump, che ha contribuito a controllare e ridurre l'immigrazione illegale al confine tra Stati Uniti e Messico, secondo un nuovo sondaggio.
Un sondaggio Harvard/Harris rivela che circa il 67% degli elettori, o più di 2 su 3, ha dichiarato che gli immigrati che attraversano il confine meridionale dovrebbero essere rimandati in Messico - una politica attuata per la prima volta da Trump, denominata Remain in Mexico.
Solo circa il 33% degli elettori ha detto che i clandestini dovrebbero essere rilasciati all'interno degli Stati Uniti, come sta facendo l'amministrazione Biden. Anche se i dati ufficiali complessivi non sono stati rivelati nei mesi, probabilmente decine di migliaia di clandestini sono stati rilasciati all'interno degli Stati Uniti da quando Biden è entrato in carica.
Biden ha messo fine al programma Remain in Mexico, rilasciando finora circa 11.000 immigrati illegali all'interno degli Stati Uniti e avviando a breve la possibilità di riportare negli Stati Uniti gli stranieri illegali deportati per il loro rilascio all'interno degli USA.
Il sondaggio mostra anche che il 64% degli elettori ha detto che Biden dovrebbe " emanare nuove e più severe politiche per ridurre il flusso di persone che attraversano il confine", mentre solo il 36% ha detto che l'amministrazione dovrebbe continuare la sua attuale massiccia operazione di cattura e rilascio.
Una maggioranza di circa il 55% degli elettori ha detto che Biden avrebbe dovuto mantenere i controlli di Trump sui confini e sull'immigrazione che hanno portato a una minore immigrazione illegale, a una maggiore applicazione della legge sull'immigrazione interna, e quindi a un mercato del lavoro più stretto con salari statunitensi più alti.
Il sondaggio arriva mentre gli esperti prevedono che il primo anno di Biden in carica sarà uno dei peggiori anni per l'immigrazione illegale nella storia americana. Quest'anno, circa 1,2 milioni di stranieri illegali dovrebbero essere intercettati dai funzionari federali dell'immigrazione al confine meridionale.
Il sondaggio Harvard/Harris è stato condotto dal 15 al 17 giugno e ha intervistato più di 2.000 elettori registrati.
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