Elenco: 100 fallimenti di Biden in 100 giorni, da ‘America First’ a ‘America last”
1 maggio 2021
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Quando Joe Biden ha preso il microfono sul podio della Camera mercoledì sera per il suo primo discorso in una sessione congiunta del Congresso, la sua attenzione si è posta su ciò che sente di aver raggiunto – come il rallentamento della pandemia di Coronavirus – nei suoi primi 100 giorni e i suoi piani per costruire l’azione politica dei prossimi anni su quel successo. E giustamente.
Ma per metà di quella Camera, l’attenzione è stata posta sulla suo inaspettata “svolta a Sinistra“, il suo fallimento nel fare qualsiasi tentativo per favorire l’unità nazionale come invece aveva ha promesso, il suo programma di tasse e spese, e la catastrofe al confine tra Stati Uniti e Messico.
“Ha promesso unità ma ci ha consegnato all’unilateralismo. Non è riuscito a riaprire completamente le scuole per gli studenti della scuola pubblica americana, ma ha aperto le nostre frontiere agli immigrati illegali. Ha distrutto migliaia di posti di lavoro degli americani attraverso regolamenti schiaccianti, mentre rilanciava il radicale Green New Deal e altre politiche climatiche estreme”
Ha detto il rappresentante James Comer, Repubblicano del Kentucky e membro del Committee on Oversight and Reform della Camera.
“In poche parole, siamo passati da ‘America First‘ a ‘America Last‘ sotto il presidente Biden”
Ha aggiunto Comer, che ha preso di mira almeno sette iniziative di Biden per le indagini.
La lista, fornita a Secrets e mostrata qui sotto, è una lunga lista che evidenzia le promesse non mantenute ed i cambiamenti alle politiche rispetto all’ex presidente Donald Trump, che i Repubblicani avevano applaudito e creduto migliorassero la nazione.
Naturalmente, il Team Biden, i media e i Democratici vedono una lista fatta solamente di successi. Il capo dello staff della Casa Bianca Ron Klain ha twittato un titolo che paragona Biden al presidente a Franklin D. Roosevelt, ed un importante collaboratore di MSNBC ha mostrato una timeline di vittorie sul suo account Twitter.
I punti salienti della lista di Comer, tuttavia, dimostrano quanto Biden si sia spostato a Sinistra, specialmente nell’aumentare le tasse, sulla spesa pubblica, nell’espandere l’aborto, nell’appoggiare la trasformazione della città di Washington, D.C. in uno stato, nell’aggiungere regolamenti, nell’ampliare l’Obamacare, e persino nel fornire “570 milioni di dollari per ulteriori congedi pagati ai dipendenti federali in modo che possano guardare i loro figli a scuola su Zoom“.
Quasi un terzo della lista di Comer tocca la crisi di confine, una potenziale piaga politica che sta facendo arrabbiare sempre di più persone, secondo i sondaggi.
Al N. 1 c’è probabilmente il più grande fallimento di Biden: “Ha promesso unità ma ha solo spinto per un’agenda di parte e progressista”.
Il sondaggista Bill McInturff ha notato che il divario di opinione sotto Biden è più alto che mai.
WashingtonExaminer.com
1 Ha promesso unità ma ha solo spinto per un’agenda di parte e progressista
2 Ha firmato più ordini esecutivi nella sua prima settimana di qualsiasi altro presidente in passato, ignorando il ruolo del ramo legislativo
3 Non è riuscito a riaprire le scuole – il 50% delle scuole non si riunisce ancora completamente in presenza
4 Si è impegnato a seguire la scienza e ad ascoltare gli esperti medici, ma sta seguendo i sindacati degli insegnanti invece che i dottori Walensky e Fauci sulla riapertura delle scuole che hanno detto che non c’è alcuna ragione medica per le scuole di rimanere chiuse
5 Ha provocato la crisi alla frontiera
6 Non ha un piano per affrontare la crisi al confine da lui stesso provocata
7 Ha fornito solo un accesso limitato e censurato dei media alle strutture sovraffollate che ospitano i migranti
8 Ha incaricato la vicepresidente Kamala Harris, che una volta ha paragonato l’ICE al KKK, come plenipotenziaria per la crisi alla frontiera
9 Il presidente Biden e la vicepresidente Harris non hanno ancora visitato il confine meridionale
10 Ha proposto di inviare 4 miliardi di dollari ai paesi corrotti del Centro America per prevenire l’immigrazione illegale
Ha soppresso degli accordi di asilo cooperativo con il Messico
Ha aperto la porta agli individui che minacciano la sicurezza nazionale dell’America revocando le restrizioni di viaggio del presidente Trump
Ha soppressò lo stato di “emergenza nazionale” al confine meridionale
Ha soppresso i protocolli di protezione dei migranti
Non ha utilizzato pienamente il Titolo 42 alla frontiera
Ha soppresso la costruzione del muro di confine nonostante gli stanziamenti approvati dal Congresso
Ha rilasciato migliaia di attraversatori illegali del confine arrestati di recente dalla custodia senza nemmeno emettere un avviso di comparizione al tribunale dell’immigrazione
Ha proposto una amnistia per gli immigrati illegalmente residenti
Ha bloccato le deportazioni
Ha permesso agli stranieri criminali di essere rilasciati nelle comunità americane
Ha permesso l’invio di fondi federali alle “città santuario” che non cooperano con le agenzie federali per il rimpatrio dei migranti illegali individuati e sottoposti a fermo
Ha proibito agli ufficiali federali incaricati dell’applicazione della legge sull’immigrazione di usare termini statutari corretti come “straniero”.
Ha eliminato le multe per gli immigrati illegali che non lasciano gli Stati Uniti.
Ha permesso la violazione delle linee guida del CDC al confine
Ha rilasciato gli stranieri positivi al COVID in Texas
Ha nominato Chris Magnus a capo della U.S. Customs and Border Protection (CBP), anche se si oppone alle politiche di immigrazione incentrate sulla deterrenza
C’è numero sempre più crescente di immigrati illegali che sfuggono alla cattura da parte delle pattuglie di confine
Aumento del 400% dei migranti arrestati nel marzo 2021 rispetto al marzo 2020
Aumento del 486% dei minori stranieri non accompagnati (UAC) che arrivano al confine nel marzo 2021 rispetto al marzo 2020
1056% di aumento delle famiglie che arrivano al confine nel marzo 2021 rispetto al marzo 2020
Oltre 5.000 migranti con condanne penali arrestati dal CBP nell’anno fiscale 2021, tra cui omicidio, aggressione e reati sessuali
Un numero record di minori stranieri non accompagnati (UAC) in custodia del governo
Ha impiegato la forza lavoro federale che ha poca o nessuna formazione per occuparsi dei minori stranieri non accompagnati (UAC)
Ha assegnato un massiccio contratto a una no-profit gestita da un ex funzionario del Biden-Harris Transition Team per aiutare a gestire l’ondata di minori stranieri non accompagnati (UAC)
Ha aperto 12 nuovi rifugi temporanei per ospitare i minori stranieri non accompagnati (UAC)
Ha speso 60 milioni di dollari a settimana per ospitare i minori stranieri non accompagnati (UAC)
Ha cessato di condurre i controlli sulle impronte digitali dell’FBI dei membri adulti della presunta famiglia che si presenta con un minore straniero non accompagnato (UAC)
Ha forniti vaccini agli immigrati illegali
Ha influito sull’accurata ripartizione del censimento del 2020 per includere gli stranieri illegali
Si è tornati a proporre un test di educazione civica obsoleto per gli individui che cercano di ottenere la cittadinanza
Ha rescisso la regola del presidente Trump sulle “cariche pubbliche” che richiedeva agli immigrati di essere autosufficienti e di non appoggiarsi più ai programmi di assistenza pubblica
Ha cancellato il Keystone Pipeline, distruggendo migliaia di posti di lavoro ben retribuiti
Ha aderito all’accordo di Parigi, sfavorendo gli Stati Uniti e lasciando gli americani a sostenere i costi di bollette energetiche sempre più alte, salari più bassi, meno posti di lavoro, meno produzione di energia
Ha fermato il leasing per l’estrazione di petrolio e gas dei terreni federali
Ha provocato l’aumento dei prezzi del gas
Ha aggiunto più burocrazia al processo di regolamentazione richiedendo al capo di ogni agenzia federale di rivedere ogni regolamento, politica e documento di orientamento emesso durante il mandato del presidente Trump che l’amministrazione Biden ritiene incoerente con la sua agenda sul clima
Ha permesso alla California di fissare standard di carburante più severi e dettare le norme sulle emissioni dei veicoli in tutto lo stato
Ha annullato gli sforzi dell’amministrazione Trump per ridurre gli oneri normativi che richiedevano l’annullamento di due regolamenti prima di crearne uno nuovo
Ha rescisso un ordine esecutivo di buon governo che richiedeva alle agenzie di pubblicare le linee guida online in un database facilmente accessibile
Ha annullato le “rules on rules” dell’amministrazione Trump presso il Dipartimento dei Trasporti, riducendo le informazioni disponibili per il rulemaking, consentendo l’abuso di documenti di orientamento ed eliminando il giusto processo nelle aggiudicazioni
Ha cancellato il piano del presidente Trump per permettere a più medici di prescrivere un farmaco per il trattamento degli oppioidi
Ha aderito all’Organizzazione Mondiale della Sanità senza che questa sia stata sottoposta alle necessarie riforme
Ha nominato Xavier Becerra come segretario dell’HHS, nonostante non abbia alcuna esperienza nel campo dell’assistenza sanitaria, abbia fatto causa alle Little Sisters of the Poor e abbia chiuso le chiese in California durante la pandemia
Ha nominato l’ex segretaria del Dipartimento della Sanità della Pennsylvania, Rachel Levine, ad un posto di primo piano dell’HHS, anche se ha emesso un ordine che mandava i pazienti COVID-positivi alle case di cura per gli anziani
Si rifiuta di ritenere il governatore di New York Andrew Cuomo responsabile per il suo ordine e l’insabbiamento delle morti nelle casa di cura per anziani
Non è riuscito a stabilire una strategia nazionale dei test sul COVID-19
Ha falsamente affermato di avere un piano di distribuzione dei vaccini quando in realtà si è basato sul piano del presidente Trump
Ha firmato un ordine esecutivo che impone l’uso di mascherine sulle proprietà federali, ma ore dopo è stato avvistato senza mascherina su una proprietà federale
Ha emesso l’ordine esecutivo che permette l’applicazione della critical race theory nei posti di lavoro federale
Ha rescisso le riforme sulla forza lavoro federale per dare potere alla burocrazia federale e permettere al massiccio potere burocratico di non essere controllato
Ha rescisso le riforme sulla forza lavoro federale per ridurre il tempo che i dipendenti federali trascorrono in attività sindacali invece che nel loro lavoro
Ha revocato gli sforzi del presidente Trump per espandere l’accesso agli apprendistati in tutta l’America
Non applicherà una regola dell’Office of Labor-Management Standards che richiede ai sindacati di rivelare alcuni dati finanziari
Sostiene il salario minimo di 15 dollari, che si stima distruggerà 1,4 milioni di posti di lavoro
Ha firmato un pacchetto di spesa di 2.000 miliardi di dollari in legge con la scusa dei “ristori COVID”, anche se circa 1.000 miliardi di dollari di spesa precedente rimangono ancora inutilizzati
Ha speso solo il 5% dei fondi previsti nel pacchetto di spesa dei Democratici per riaprire le scuole nel 2021
Ha speso 1 miliardo di dollari dei contribuenti per una campagna di promozione dei vaccini contro il COVID-19 dopo aver messo in discussione la loro sicurezza ed efficacia durante le elezioni del 2020
Ha permesso un salvataggio di stati decotti e mal gestiti con 350 miliardi di dollari senza vincoli
Ha impedito agli stati che ricevono il “recovery relief funds” di tagliare le tasse per i residenti all’interno dei loro confini
Ha fornito 570 milioni di dollari per ulteriori congedi retribuiti ai dipendenti federali in modo che possano guardare i loro figli a scuola su Zoom
Ha promulgato la più grande espansione dell’Obamacare sin dalla sua creazione nel 2010
Ha rimosso il consigliere generale del National Labor Relations Board (NLRB) ed il suo vice, una mossa senza precedenti
Ha licenziato dai comitati consultivi scientifici dell’EPA i membri che non condividono le convinzioni ambientali radicali dei Democratici
Ha rimosso un rispettato scienziato che stava supervisionando il National Climate Assessment degli Stati Uniti
Ha incaricato il procuratore generale di rendere più facile per i detenuti delle prigioni avere il materiale per l’accesso alle urne
Nominato David Chipman a capo del Bureau of Alcohol, Tobacco, Firearms, and Explosives, nonostante abbia una lunga esperienza nel cercare di limitare i diritti del secondo emendamento degli americani
Ha spinto il Dipartimento di Giustizia a perseguire riforme sostanziali sulle armi che attaccano i diritti del secondo emendamento dei cittadini rispettosi della legge
Ha sostenuto l’ampliamento della Corte Suprema
Ha sostenuto la riforma dell’ostruzionismo al Senato, che ha difeso per anni mentre era al Senato degli Stati Uniti
Sostiene la H.R. 1 per inviare denaro pubblico ai politici democratici
Sostiene un disegno di legge incostituzionale per concedere la statualità alla capitale Washington, D.C.
Ha ritirato le regole di buon senso che richiedono alle università statunitensi e alle scuole K-12 con programmi di scambio all’estero di rivelare i legami finanziari o altre connessioni con l’Istituto Confucio cinese, che cerca di influenzare studenti e adulti a credere alla propaganda del Partito Comunista Cinese
Ha proposto una regola per stabilire le priorità per le sovvenzioni nei programmi di storia americana e di educazione civica, in particolare i “progetti che incorporano prospettive diverse dal punto di vista razziale, etnico, culturale e linguistico” come la critical race theory ed il Project 1619
Ha respinto i regolamenti messi in atto dall’ex segretario Betsy DeVos per proteggere gli studenti universitari nelle audizioni del Titolo IX
Ha emesso un ordine esecutivo che nega i finanziamenti alle scuole a meno che non permettano l’accesso ai trans nei bagni, negli spogliatoi e nelle squadre sportive femminili
Ha rrescisso l’ordine del presidente Trump che vieta di spendere fondi federali all’estero per finanziare gli aborti
Ha revocato la politica Pro-life del presidente Trump di impedire che i fondi federali siano stanziati ad organizzazioni che fanno riferimenti all’aborto
Ha congelato la regola dell’amministrazione Trump volta ad abbassare i prezzi di insulina ed EpiPen
Ha riportato gli Stati Uniti ad impegnarsi con il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, non riformato.
Ha nominato Linda Thomas-Greenfield come ambasciatrice delle Nazioni Unite, nonostante abbia tenuto un discorso all’Istituto Confucio e che da allora abbia detto che “il suprematismo bianco è cucito nei nostri documenti e principi fondamentali”.
Ha riconsiderato l’abolizione delle sanzioni all’Iran per rientrare nel difettoso Iran Nuclear Deal
Ha rilasciato il suo bilancio per l’anno fiscale 2022 quasi 70 giorni dopo la scadenza di legge
Propone di aumentare le spese non legate alla difesa del 16% nell’anno fiscale 2022, nonostante abbia già firmato una legge di spesa di 2.000 miliardi di dollari
Ha proposto una tassa del 43,4% sulle plusvalenze
Ha proposto un aumento delle tasse, che potrebbe colpire le famiglie, non solo gli individui, che guadagnano più di 400.000 dollari all’anno, rompendo una promessa fatta al popolo americano
Ha proposto un piano per le cosiddette “infrastrutture” da 2.000 miliardi di dollari, dove solo il 6% della spesa è in strade e ponti
Propone di spendere 600 miliardi di dollari per le disposizioni radicali del Green New Deal nel pacchetto sulle “infrastrutture”
Ha spacciato false argomentazioni sulla legge elettorale della Georgia e ha incoraggiato la MLB a spostare l’All-Star Game, che sta danneggiando le piccole imprese locali della zona di Atlanta
Ha sostenuto gli sforzi della Speaker Nancy Pelosi per ribaltare i risultati di una corsa congressuale in Iowa, nonostante i risultati siano stati certificati da funzionari elettorali statali bipartisan
Ha accantonato la nuova commissione per studiare la riforma della polizia, favorendo invece una legislazione di Sinistra ed anti-poliziotti.
Policy Paper – I problemi pratici e legali con uno Stato di Washington D.C.
Questo articolo è tratto e tradotto da un Policy Paper del Republican Policy Committee del Senato degli Stati Uniti d’America.
2 maggio 2021
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PUNTI CHIAVE
I Democratici alla Camera e al Senato hanno proposto di concedere la maggior parte delle terre del Distretto di Columbia ad un nuovo Stato, da chiamare “Washington, Douglass Commonwealth”.
Il rimasuglio del Distretto Federale di Columbia avrebbe ancora 3 voti del Collegio Elettorale, con il presidente e la sua famiglia potenzialmente gli unici elettori che assegneranno quei voti.
Il piano provocherebbe spinose questioni costituzionali e creerebbe un nuovo stato molto diverso dagli stati attuali.
Nella loro spinta per creare uno stato diverso da qualsiasi altro nell’Unione, i Democratici hanno ignorato i problemi pratici e legali che graverebbero sul Distretto Federale e sul sistema elettorale nel suo complesso. Poiché sarebbe necessario un emendamento costituzionale per concedere a D.C. stessa la statualità, il piano dei Democratici prevede di concedere la maggior parte della terra dell’attuale Distretto di Columbia ad un nuovo stato, che si chiamerà “Washington, Douglass Commonwealth“. Il rimanente Distretto Federale di Columbia sarebbe minuscolo, e comprenderebbe diversi edifici federali, tra cui il Campidoglio e la Casa Bianca.
GLI ASPETTI BIZZARRI DI UNO STATO A WASHINGTON D.C. E DEI RIMASUGLI DEL DISTRETTO DI COLUMBIA
Lo stato che emergerebbe sotto l’attuale piano dei Democratici sarebbe costituzionalmente fastidioso e altamente insolito in molti modi. A giudicare dai recenti risultati elettorali, sarebbe di gran lunga lo stato più politicamente schierato del paese, e se il suo parlamento riflettesse l’attuale consiglio comunale, sarebbe l’unico stato senza dei funzionari Repubblicani eletti in nessun ramo nel governo statale. Nel frattempo, il Distretto Federale rimasto dopo la creazione di uno Stato di D.C. potenzialmente assegnerebbe al presidente e alla sua famiglia tanti voti nel Collegio Elettorale quanto lo stato del Vermont. Anche gli onesti sostenitori della statalizzazione di Washington riconoscono che attualmente non esiste una soluzione plausibile ad alcuni di questi problemi.
IL PIANO DEMOCRATICO PER LO STATO DI D.C.
Il Distretto di Columbia è una creazione della Costituzione, che limita ciò che il Congresso può fare per cambiare il suo status senza un emendamento costituzionale. L’articolo I, sezione 8, clausola 17 della Costituzione stabilisce che il Congresso ha potere legislativo “esclusivo” su “tale distretto (non superiore alle dieci miglia quadrate) che può, per cessione di particolari stati e l’accettazione del Congresso, diventare la sede del governo degli Stati Uniti”.
Poiché la Costituzione è così chiara su questo punto, sarebbe necessario un emendamento costituzionale per rendere effettivamente il Distretto di Columbia, come attualmente stabilito, uno stato. Data l’implausibilità di un emendamento costituzionale su questo punto, i Democratici al Congresso hanno un piano diverso per la statalizzazione di Washington.
Il piano non darebbe tecnicamente a D.C. la statualità. Piuttosto, creerebbe un nuovo stato, da chiamare Washington, Douglass Commonwealth, da una concessione di terreni, fatta dal governo federale, che consiste nella maggior parte dell’attuale Distretto di Columbia. Il Congresso ridurrebbe la superficie del Distretto Federale di Columbia per includere solo alcuni edifici del governo federale, come il Campidoglio, la Casa Bianca e la Corte Suprema.
ARGOMENTI COSTITUZIONALI
Evitando di rendere la sede del governo federale uno stato, il piano dei Democratici evita la necessità di un emendamento costituzionale per permettere la statalizzazione di Washington. Ma così facendo, il piano crea nuove questioni costituzionali.
La Costituzione delinea come la terra può entrare in possesso del Distretto di Columbia – “cessione da particolari stati” – ma non come la terra può lasciarlo. Mentre questo potrebbe sembrare significare che il Congresso possa restituire la terra, disposizioni simili nella Costituzione riguardanti la statualità sollevano qualche dubbio. Per esempio, la clausola di ammissione dà al Congresso il potere di ammettere nuovi stati ma nessun potere di espulsione o di secessione. La Corte Suprema ha affermato nel 1868 che una volta che uno stato entra nell’unione, il rapporto è “indissolubile”. Su questa linea, alcuni studiosi di diritto hanno sostenuto che proprio come la Costituzione fornisce un modo per gli stati di entrare ma non di lasciare l’unione, la Costituzione fornisca un modo ai terreni di entrare nel Distretto di Columbia ma non, al contrario, di essere ceduti.
Ad opporsi a questa visione giuridica è il fatto che nel 1846 il Congresso concesse indietro dei terreni ceduti dalla Virginia per formare l’originale Distretto di Columbia. Questa restituzione di terra, tecnicamente definita una “retrocessione“, fu contestata alla Corte Suprema nel 1875 da un residente di Alexandria che cercava di evitare di pagare le tasse alla Virginia. La Corte Suprema non si pronunciò sulla costituzionalità della retrocessione per risolvere il caso, e lasciò la retrocessione in vigore. Gli osservatori nel corso del tempo non hanno concordato sul fatto che la questione fosse stata risolta. Il presidente William Taft credeva che la retrocessione fosse incostituzionale e voleva, nel 1909, che la terra della Virginia fosse restituita al Distretto. In teoria, se la Corte Suprema ora ritenesse che la terra non possa lasciare il Distretto per formare il Commonwealth di Douglass, potrebbe anche mettere in discussione la legalità della retrocessione, anche se è stata accettata come fatto per 175 anni.
Un’altra questione derivante dal piano dei Democratici è il divieto costituzionale di formare nuovi stati dalla giurisdizione di qualsiasi altro stato senza il consenso delle legislature degli stati interessati. La terra che costituisce l’attuale Distretto di Columbia è stata concessa dal Maryland, quindi alcuni studiosi di legge hanno sostenuto che il Maryland avrebbe dovuto acconsentire alla concessione della terra ad un nuovo stato. Altri sostengono che il Maryland abbia rinunciato definitivamente alla sua rivendicazione sulla terra con la sua concessione al governo federale. In entrambi i casi, la Corte Suprema dovrà probabilmente chiarire lo status di tali concessioni di terreni in un caso futuro, se il piano dei Democratici per D.C. vera implementato.
Infine, il 23° emendamento crea bizzarri problemi con i voti del Collegio Elettorale per l’ipotetico Distretto Federale di Columbia rimpicciolito. L’emendamento, ratificato nel 1961, garantisce al Distretto non più Grandi Elettori di quelli del più piccolo stato dell’unione, che attualmente sono 3 Grandi Elettori. I Grandi Elettori non dipendono dalla popolazione del Distretto. Secondo il piano dei Democratici, i residenti del nuovo, più piccolo Distretto, sarebbero probabilmente solo il presidente e la famiglia del presidente che vivono alla Casa Bianca. La famiglia presidenziale otterrebbe effettivamente tre voti al Collegio Elettorale. L’articolo II, sezione 1, clausola 2 della Costituzione prevede però che nessuna persona “che ricopra una carica di fiducia o di profitto sotto gli Stati Uniti” venga nominata Grande Elettore. Questo termine include il presidente. Quindi, se un presidente vivesse da solo alla Casa Bianca, è possibile che nessun residente del distretto possa effettivamente servire come Grande Elettore.
L’attuale versione della proposta di legge dei Democratici per la statalizzazione di Washington, D.C. richiede procedure accelerate per considerare l’abrogazione del 23° emendamento, ma l’abrogazione richiederebbe la ratifica di tre quarti degli stati. Un numero così grande di stati che votano per la ratifica richiederebbe la ratifica sia di stati repubblicani che democratici, e uno dei partiti politici vedrebbe sacrificati tre voti elettorali garantiti nelle prossime elezioni presidenziali.
UN NUOVO TIPO DI STATO
Lo Stato di Washington, Commonwealth di Douglass sarebbe insolito sotto molti aspetti, presentando nuove domande su come gli stati possono o dovrebbero funzionare. La superficie media di uno stato americano è di circa 76.000 miglia quadrate. Il Rhode Island, lo stato più piccolo, è di 1.545 miglia quadrate. Washington, Commonwealth di Douglass sarebbe di 68 miglia quadrate, meno di un ventesimo della dimensione del Rhode Island.
Il nuovo stato sarebbe anche di gran lunga lo stato più politicamente schierato dell’Unione. Il risultato più divaricato nelle elezioni presidenziali del 2020 tra gli stati attuali è stato quello di Donald Trump che ha ricevuto il 70% dei voti nel Wyoming. Al contrario, Joe Biden ha ricevuto il 93% dei voti a Washington, D.C. Attualmente non ci sono funzionari repubblicani eletti a Washington, D.C. e se Washington, D.C. diventasse uno stato ed il suo parlamento riflettesse l’attuale composizione del consiglio comunale, sarebbe l’unico governo statale in cui gli esponenti di uno dei due principali partiti politici degli Stati Uniti non ricoprirebbero alcuna carica elettiva.
RPC.Senate.gov
Che cos’è il Republican Policy Committee?
Il Republican Policy Committee (RPC) del Senato degli Stati Uniti è stato istituito nel 1947. Il senatore Roy Blunt del Missouri ne è il 16° presidente ed è il quarto membro della leadership repubblicana al Senato degli Stati Uniti. Il comitato promuove le politiche repubblicane fornendo posizioni sulla legislazione, sul dibattito in aula e sulle votazioni. L’RPC fornisce anche un’analisi approfondita su questioni specifiche, soluzioni politiche ed alternative, e una guida strategica. Fornisce anche un’analisi registrata dei voti e gestisce la trasmissione televisiva interna di RPC. Nella tradizione dei presidenti passati, l’RPC fornisce un forum per i senatori repubblicani per discussioni politiche. Questo si svolge principalmente attraverso un pranzo settimanale dove vengono discusse le policy. L’RPC ospita anche i direttori del personale repubblicano e i direttori legislativi per discutere le commissioni del Senato e l’agenda politica.
Le origini di RPC risalgono al 1947 e al suo presidente fondatore, il senatore Robert A. Taft dell’Ohio. Il Comitato fu creato in seguito a una proposta bipartisan del Comitato congiunto sull’organizzazione del Congresso nel 1946. L’RPC era originariamente composto da nove senatori repubblicani. Essi fornivano a tutti gli altri senatori repubblicani una descrizione delle discussioni della riunione ed il presidente teneva una conferenza per la stampa della stampa dopo la riunione. Le discussioni politiche oggi includono tutti i senatori repubblicani.