Se Trump non sarà più presidente degli USA, la vedo brutta!

Se Trump non sarà più presidente degli USA, la vedo brutta!

Messaggioda Berto » dom gen 24, 2021 2:33 pm

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Trump: questo è il discorso più importante della mia vita
2 dicembre 2020
https://www.youtube.com/watch?v=rCxPV6fuOY4

Il Presidente Donald Trump è tornato a parlare pubblicamente delle elezioni americane anticipando delle "massicce prove" di brogli con le quali prova ora a convincere la Corte Suprema degli Stati Uniti.
https://www.youtube.com/watch?v=bCPlw5_ ... ture=share



“Il futuro appartiene ai patrioti”
Grande Trump, discorso da ascoltare e condividere!
https://www.facebook.com/danielasantanc ... 342085842/

https://www.repubblica.it/esteri/2019/0 ... 236821216/

"Il futuro non appartiene ai globalisti. Il futuro appartiene ai patrioti. Il futuro appartiene alle nazioni sovrane e indipendenti che proteggono i loro cittadini, rispettano i loro vicini e onorano le differenze che rendono ogni paese speciale e unico" Trump, unico barlume di buon senso in
https://www.facebook.com/watch/?v=515705402322203

https://twitter.com/alessandrocere7/sta ... 84?lang=el
https://twitter.com/carlo_bis/status/12 ... 7052877824



Elezioni Usa, Trump: "Biden non può essere presidente"
03/12/2020

https://www.adnkronos.com/fatti/esteri/ ... Yj7XI.html

"Joe Biden non può essere presidente se noi abbiamo ragione sui brogli. Parliamo di centinaia di migliaia di voti parliamo di numeri che nessuno ha mai visto prima. Abbiamo le prove, è tutto chiaro". Donald Trump carica a testa bassa. Il presidente, "nel discorso più importante mai fatto", in 45 minuti abbondanti ribadisce le accuse: "Le elezioni sono state un disastro, una truffa, una frode colossale", dice Trump nel discorso pubblicato integralmente sulla propria pagina Facebook.

"Questo potrebbe essere il più importante discorso che io abbia mai fatto. Voglio fornire un aggiornamento sui nostri sforzi per portare alla luce gli enormi brogli e le irregolarità che si sono verificate durante le elezioni del 3 novembre, che hanno avuto in modo ridicolo una durata interminabile. Una volta si diceva 'election day', ora abbiamo giorni, settimane e mesi di elezioni. Molte cose negative sono accadute durante questo surreale periodo, specialmente nel caso in cui non si deve fornire nessuna prova per accedere al nostro più grande privilegio, il diritto di voto", dice Trump.

"Come presidente, non ho dovere più grande rispetto a quello di difendere le leggi e la Costituzione degli Stati Uniti. Ecco perché sono determinato a difendere il nostro sistema elettorale, finito sotto attacco. Mesi prima delle elezioni presidenziali ci è stato detto che non avremmo dovuto dichiarare una vittoria in modo prematuro. Ci è stato più volte detto che sarebbero serviti settimane e mesi per determinare il vincitore, per contare i voti espressi per posta e per verificare i risultati. Al mio avversario è stato detto di tenersi alla larga dalle elezioni, di non fare campagna, 'non ci servi, siamo a posto, queste elezioni sono sistemate'. Si stavano comportando come se sapessero già come sarebbero andate le cose. Difenderemo la correttezza del voto", aggiunge.

Quindi, il presidente esibisce grafici e dati che dovrebbero dimostrare anomalie nello sviluppo del voto. Nel mirino, soprattutto il voto per posta: "Confronteremo le firme sulle buste con le firme in passate elezioni. E vedremo che migliaia di persone hanno firmato queste schede in maniera illegale", dice. "E' una frode che tutto il mondo sta guardando, nessuno ora è più felice della Cina. Molte persone hanno ricevuto 2, 3, 4 schede. Persone morte sono state coinvolte nel processo, alcune decedute da 25 anni. Una catastrofe totale, lo dimostreremo, speriamo nei tribunali. In particolare, davanti alla Corte Suprema degli Stati Uniti. E, col massimo rispetto, speriamo che" i giudici "facciano ciò che è giusto per gli Stati Uniti. Il nostro paese non può convivere con una simile elezione. Non mi importa se perde le elezioni, ma voglio un voto corretto. Non voglio che questo venga sottratto al popolo americano. Ecco perché lottiamo: abbiamo già le prove, è tutto chiaro. Sono pronto ad accettare ogni risultati di un'elezione regolare, spero lo sia anche Joe Biden".



Trump denuncia “la più grande frode elettorale della Storia”ordita dal Partito Democratico, si appella alla Corte Suprema e dice “Joe Biden non può essere il Presidente se noi abbiamo ragione sui brogli”.
Magdi Allam

Cari amici, nel silenzio assordante dei grandi mezzi di comunicazione di massa, il Presidente americano Donald Trump ieri, in quello che ha definito “il discorso più importante mai fatto”, ha denunciato “la più grande frode elettorale della Storia”, ha detto che “Joe Biden non può essere il Presidente se noi abbiamo ragione sui brogli”, ha ribadito la volontà di chiedere il pronunciamento della Corte Suprema. Il 14 dicembre i Grandi Elettori sceglieranno e ufficializzeranno il nuovo Presidente degli Stati Uniti.
Soltanto ventiquattr’ore ore i grandi mezzi di comunicazione di massa sostenevano che Trump aveva riconosciuto la vittoria di Biden per aver detto, nel brindisi di Natale alla Casa Bianca, “Sono stati quattro incredibili anni. Stiamo cercando di farne altri quattro. Altrimenti ci rivediamo tra quattro anni".
Questi alcuni stralci del discorso di Trump che potete vedere e ascoltare nel video in allegato:
“Le elezioni sono state un disastro, una truffa, una frode colossale. Parliamo di centinaia di migliaia di voti, parliamo di numeri che nessuno ha mai visto prima. Abbiamo le prove, è tutto chiaro".
“Voglio fornire un aggiornamento sui nostri sforzi per portare alla luce gli enormi brogli e le irregolarità che si sono verificate durante le elezioni del 3 novembre, che hanno avuto in modo ridicolo una durata interminabile. Una volta si diceva 'Election Day’. Ora abbiamo giorni, settimane e mesi di elezioni. Molte cose negative sono accadute durante questo surreale periodo, specialmente nel caso in cui non si deve fornire nessuna prova per accedere al nostro più grande privilegio, il diritto di voto".
“Come Presidente, non ho dovere più grande rispetto a quello di difendere le leggi e la Costituzione degli Stati Uniti. Ecco perché sono determinato a difendere il nostro sistema elettorale, finito sotto attacco. Mesi prima delle elezioni presidenziali ci è stato detto che non avremmo dovuto dichiarare una vittoria in modo prematuro. Ci è stato più volte detto che sarebbero serviti settimane e mesi per determinare il vincitore, per contare i voti espressi per posta e per verificare i risultati. Al mio avversario è stato detto di tenersi alla larga dalle elezioni, di non fare campagna, 'non ci servi, siamo a posto, queste elezioni sono sistemate'. Si stavano comportando come se sapessero già come sarebbero andate le cose. Difenderemo la correttezza del voto".
"Confronteremo le firme sulle buste con le firme in passate elezioni. E vedremo che migliaia di persone hanno firmato queste schede in maniera illegale".
"È una frode che tutto il mondo sta guardando, nessuno ora è più felice della Cina. Molte persone hanno ricevuto 2, 3, 4 schede. Persone morte sono state coinvolte nel processo, alcune decedute da 25 anni. Una catastrofe totale, lo dimostreremo, speriamo nei tribunali. In particolare, davanti alla Corte Suprema degli Stati Uniti. E, col massimo rispetto, speriamo che" i giudici "facciano ciò che è giusto per gli Stati Uniti. Il nostro paese non può convivere con una simile elezione. Non mi importa se perdo le elezioni, ma voglio un voto corretto. Non voglio che questo venga sottratto al popolo americano. Ecco perché lottiamo: abbiamo già le prove, è tutto chiaro. Sono pronto ad accettare ogni risultato di un'elezione regolare, spero lo sia anche Joe Biden".

Magdi Allam
Cari amici, Trump può piacere o meno ma è il Presidente degli Stati Uniti in carica che denuncia una pesante frode elettorale e legittimamente assicura agli americani di voler salvaguardare l’esito del voto regolarmente espresso dai cittadini. Tutti coloro che hanno dato per definitiva la sconfitta di Trump avrebbero fatto bene ad essere più rispettosi nei confronti del Presidente in carica e più attenti ai poteri delle istituzioni, a partire dalla Corte Suprema, preposte a garantire l’inviolabilità della Costituzione.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Se Trump non sarà più presidente degli USA, la vedo brutta!

Messaggioda Berto » dom gen 24, 2021 2:35 pm

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Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Messaggioda Berto » dom gen 24, 2021 2:36 pm

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Il Collegio Elettorale consegna la Casa Bianca a Biden.
L'Osservatore Repubblicano
14 dicembre 2020

https://www.facebook.com/elezioniusa202 ... 5241448561

Il collegio elettorale oggi 14 dicembre si è riunito per confermare Joe Biden come presidente eletto.
Nonostante le cause legali del presidente Trump che contestano i risultati delle elezioni del 3 novembre contro Biden, 538 elettori di tutti i 50 stati e Washington, DC, si sono riuniti lunedì dando a Biden i 270 voti di cui aveva bisogno per rivendicare la Casa Bianca.
Biden dovrebbe concludere la votazione dei grandi elettori con 306 voti contro i 232 di Trump, riflettendo i voti popolari di ciascuna giurisdizione (al momento della pubblicazione del post Biden ha 302 voti contro 232 di Trump).
Il voto dei grandi elettori ha attirato molta più attenzione quest'anno dopo che i leader repubblicani, come il leader della maggioranza al Senato Mitch McConnell, aveva dato come termine ultimo per riconoscere Biden come presidente eletto, il voto del 14 dicembre.
"Il collegio elettorale determinerà il vincitore", ha detto McConnell.
Al di fuori delle sfide legali, c'è ancora un meccanismo che gli alleati di Trump possono utilizzare per contrastare temporaneamente Biden: un parlamentare della Camera e un senatore possono mettere in discussione i risultati delle elezioni durante la sessione congiunta del Congresso il 6 gennaio .
Il rappresentante repubblicano dell'Alabama Mo Brooks ha già indicato che probabilmente metterà in dubbio i risultati. La strategia, tuttavia, richiede il sostegno della Camera, controllata dai Democratici, anche se con un margine ristretto.
Alle 17 non c'erano stati elettori infedeli, né un gruppo di elettori alternativi pro-Trump a cui il consigliere della Casa Bianca, Stephen Miller alludeva lunedì mattina.
Miller ha detto a Fox and Friends che Trump avrebbe probabilmente contestato le elezioni in tribunale fino all'inaugurazione di Biden il 20 gennaio.
"Abbiamo tempo più che sufficiente per correggere il torto di questo risultato elettorale fraudolento e certificare Donald Trump come il vincitore delle elezioni", ha detto . "Mentre parliamo oggi, una lista alternativa di elettori negli stati contestati andrà a votare, e invieremo quei risultati al Congresso".




I Grandi Elettori repubblicani votano per Trump
Diversi stati mettono in campo i proprio Grandi Elettori per votare per Trump mentre gli "Elettori Ufficiali" votano per Biden.
14-12-2020
https://rumble.com/vbw5hh-14-12-2020-i- ... mn-45.html

Gino Quarelo
In questi stati dove il voto è contestato si sono formate due schiere di Grandi Eelettori, una "ufficiale" per i democratici e una "ufficiosa" per i repubblicani che non riconoscono la vittoria dei democratici e di Biden per via dei brogli e delle manipolazioni anticostituzionali.
Nel caso in cui si riuscisse a provare questi brogli la vittoria sarebbe dei repubblicani e di Trump e se Biden nel frattempo si fosse insediato si dovrebbe dimettere o verrebbe dimesso automaticamente.
Io avrei preferito che la Corte Suprema Federale avesse imposto il rifacimento delle elezioni negli stati contestati, e con modalità rispettose della Costituzione federale e dei diritti di tutti i cittadini e dei vari stati.



https://twitter.com/realDonaldTrump/sta ... 2931023873


This is BIG NEWS. Dominion Voting Machines are a disaster all over the Country. Changed the results of a landslide election. Can’t let this happen. Thank you for the genius, bravery, and patriotism of the Judge. Should get a medal!
Questa è una grande notizia. Le macchine per il voto del Dominio sono un disastro in tutto il Paese. Hanno cambiato i risultati di una frana elettorale. Non possiamo permettere che questo accada. Grazie per il genio, il coraggio e il patriottismo del giudice. Dovrebbe ricevere una medaglia!
Donald Trump
15 dicembre 2020
https://twitter.com/realdonaldtrump/sta ... 23873?s=12


Here is the forensic audit report of the Dominion Voting machines in Michigan. In one county where 33% of the vote was switched electronically from @realDonaldTrump to @JoeBiden.

https://twitter.com/KMCRadio/status/1338527075276296192



Tasso di errore del 68 % nelle macchine per il voto del Michigan. Per legge dovrebbe essere una piccola percentuale dell'uno per cento. Il ministro del Michigan ha infranto la legge? Restate sintonizzati!
https://www.facebook.com/DonaldTrump/po ... 6552090725


Dopo il rilascio della perizia forense del Michigan, ora anche l'Arizona si muove. Novità dalla Corte Suprema del Wisconsin. La testimonianza di una donna che ha visto la frode da vicino
https://rumble.com/vbxd71-15-12-2020-do ... mn-47.html





Anche il falco molla Trump. Autolesionista continuare a sostenerlo
Giulia Belardelli
16 dicembre 2020

https://www.huffingtonpost.it/entry/aut ... d5d308d5a3

Abbandoniamo la nave Trump prima che il Gop si areni definitivamente in Georgia. È il messaggio - neanche troppo in codice - che il leader della maggioranza repubblicana al Senato Mitch McConnell ha inviato ai suoi, dopo il voto del collegio elettorale che ha confermato della vittoria di Joe Biden. McConnell – riporta la stampa Usa - sta cercando di interrompere qualsiasi sforzo del Senato per sostenere il prolungato assalto del presidente Trump alle elezioni.

Durante una telefonata privata martedì, l’uomo più potente del Gop ha invitato i senatori repubblicani a evitare una battaglia al Congresso a gennaio sui risultati del collegio elettorale. L’obiettivo è cercare di unire un partito frammentato in vista del decisivo ballottaggio del 5 gennaio in Georgia, da cui dipenderà il controllo del Senato. Durante il suo discorso in Aula, il falco repubblicano ha elogiato i successi “infiniti” di Trump mentre si congratulava con il presidente eletto Joe Biden. Poi però ha avvertito privatamente i senatori repubblicani di non contestare il conteggio del collegio elettorale. Quella battaglia – avrebbe detto, secondo fonti citate da Politico – rischia di produrre un “voto terribile” per il Gop.

Il timore è che insistere nella causa persa possa danneggiare i repubblicani prima dei ballottaggi del Senato in Georgia, dove due senatori repubblicani in carica, David Perdue e Kelly Loeffler, affrontano gli sfidanti democratici Jon Ossoff e Raphael Warnock in uno Stato che ha voltato le spalle al Gop nelle presidenziali di novembre. Entrambi i candidati repubblicani hanno respinto gli appelli della leadership ad accettare il voto dei grandi elettori, ribadendo ieri che continueranno a sostenere l’offensiva legale di Trump.

McConnell è stato un forte sostenitore della maggior parte degli sforzi del presidente. Ma la svolta delle ultime ore dimostra che, almeno lui e il gruppo dirigente, hanno finalmente preso atto che la musica è cambiata. Una consapevolezza che dovrebbe evitare uno spettacolo imbarazzante: una rissa in Congresso su un voto già riconosciuto in tutto il mondo.

“Voglio congratularmi con il presidente eletto Joe Biden”, ha detto McConnell all’apertura del Senato. “Molti di noi avevano sperato che le elezioni presidenziali avrebbero prodotto un risultato diverso”, ha aggiunto. “Ma il nostro sistema di governo ha i processi per determinare chi presterà giuramento il 20 gennaio. Il collegio elettorale ha parlato”. Il leader del GOP ha definito Biden una persona “che si dedica al servizio pubblico da molti anni”, e si è anche congratulato con Kamala Harris, osservando che “tutti gli americani possono essere orgogliosi che la nostra nazione abbia per la prima volta una vicepresidente eletta donna”.

Prima di porgere il ramoscello d’ulivo al ticket democratico, McConnell ha riservato ampi elogi ai quattro anni in carica di Trump, dicendo che il presidente ha mantenuto la promessa di “scuotere Washington” e ricordando, tra gli altri risultati, la nomina del presidente e la conferma da parte del Senato di tre giudici della Corte Suprema.

Biden, in partenza per la campagna in Georgia, ha riferito ai giornalisti di aver chiamato McConnell per ringraziarlo delle sue osservazioni e invitarlo a “lavorare insieme su alcuni temi”, aggiungendo di aver avuto con lui una “buona conversazione”. L’uscita dal silenzio del leader della maggioranza è stata accompagnata dalle dichiarazioni di altri influenti repubblicani, che dopo il voto di lunedì hanno detto ad alta voce ciò che privatamente avevano già ammesso: ossia che Biden è il vincitore delle elezioni presidenziali, e che Trump somiglia ormai all’ultimo giapponese incapace di arrendersi all’evidenza.

Diversi senatori del Gop – riporta l’Associated Press - hanno confermato di aver parlato con Biden, tra cui l’alleato di Trump Lindsey Graham della Carolina del Sud e Mitt Romney dello Utah, il candidato presidenziale del 2012 del Gop. Alcuni hanno avuto incontri con i candidati di Biden per incarichi amministrativi. Nella sua telefonata, Romney ha espresso ammirazione per la volontà di Biden di superare le asprezze della campagna presidenziale e servire la più alta carica della nazione, ha riferito l’ufficio del senatore. I due hanno anche discusso del difficile contesto politico che attende il Paese.

Il leader democratico al Senato Chuck Schumer ha detto ora che McConnell ha parlato “enough is enough”, riferendosi al prolungato assalto di Trump al risultato. Lui ovviamente non la pensa così e su Twitter prosegue nella sua personale denuncia di “fronte agli elettori”. Il presidente però non è solo: alcuni legislatori repubblicani – scrive AP - hanno promesso di portare la lotta fino al 6 gennaio, quando il Congresso voterà per accettare o rifiutare i risultati del Collegio elettorale. Altri hanno affermato che le battaglie legali di Trump dovrebbero proseguire fino al giorno dell’inaugurazione, il 20 gennaio. Il leader repubblicano della Camera Kevin McCarthy ha rifiutato di commentare martedì quando gli è stato chiesto se fosse pronto a riconoscere Biden come presidente eletto. Alla Camera Mo Brooks (repubblicano dell’Alabama) sta progettando di contestare i risultati del collegio elettorale quando il Congresso si riunirà per la sessione congiunta. Ma per dare seguito all’iniziativa c’è bisogno che almeno un senatore Gop si unisca alla causa, cosa che al momento non è chiara.

McConnell e i suoi luogotenenti, tra cui il senatore John Thune del South Dakota e Roy Blunt del Missouri, hanno messo in guardia i senatori dall’intraprendere qualsiasi contestazione del collegio elettorale, definendola un vicolo cieco poiché qualsiasi azione avrebbe bisogno dell’approvazione dei democratici che hanno la maggioranza alla Camera sotto la presidente Nancy Pelosi, secondo una delle persone a conoscenza della telefonata di martedì.

Con l’avvicinarsi del delicato ballottaggio in Georgia – il 5 gennaio – il vertici del partito sembrano finalmente ascoltare gli avvertimenti di consiglieri e analisti secondo cui la campagna di Trump di delegittimazione del processo elettorale rischia di trasformasi in un boomerang per il partito. Trump sta cercando di buttare via le schede di migliaia di americani, in particolare quelli che hanno votato per posta, in dozzine di cause legali che sono per lo più fallite. Il suo team legale denuncia irregolarità, anche se il procuratore generale William Barr, che si è dimesso improvvisamente lunedì, ha affermato che non ci sono prove di frodi diffuse che altererebbero i risultati delle elezioni. I funzionari delle elezioni statali, compresi i repubblicani, hanno detto che l’elezione è stata giusta e valida.

L’ultimo colpo alla battaglia di The Donald l’ha inflitto la settimana scorsa la Corte Suprema, rifiutandosi di occuparsi di due ricorsi che contrastano il processo elettorale negli Stati chiave. Lui però insiste e su Twitter accusa McConnell di essersi arreso troppo presto. “Mitch, 75 milioni di voti, un record per un presidente in carica (e di molto). Troppo presto per arrendersi. Il partito repubblicano deve finalmente imparare a combattere. Le persone sono arrabbiate!”. Per quanto prevedibile, l’abbandono della nave da parte del falco “Mitch” è per lui grande motivo di rabbia - ovviamente dopo il fatto di avere perso.



TRUMP TWITTA UN ARTICOLO CRITICO VERSO MITCH MCCONNELL, MENTRE ALCUNI ESPONENTI GOP LOCALI CHIEDONO AL PRESIDENTE DI DICHIARARE LA LEGGE MARZIALE
Elezioni USA 2020
16 dicembre 2020

Il presidente Trump ha twittato un articolo che riporta le critiche nei confronti del Leader della Maggioranza repubblicana al Senato, Mitch McConnell, dopo che ieri si era congratulato con il presidente eletto Joe Biden per la sua vittoria elettorale.
"Mitch, ho ricevuto 75 milioni di voti [in realtà, sono circa 800 mila in meno, ndt], un record per un presidente in carica (di gran lunga). È troppo presto per arrendersi. Il Partito Repubblicano deve finalmente imparare a combattere. Le persone sono arrabbiate!", ha risposto Trump nel suo tweet.
Nell'articolo del Daily Mail allegato al tweet del presidente vengono riportate le parole di alcuni esponenti e supporter repubblicani molto critici nei confronti di McConnell:
• La deputata repubblicana eletta in Georgia Marjorie Taylor Greene, considerata vicina alle posizioni di QAnon, ha scritto che "qualsiasi 'repubblicano' che non vuole combattere per riconoscere la vittoria su larga scala di Trump alle elezioni 2020 sta supportando la conquista dell'America da parte del Partito Comunista Cinese"
• L'avvocato Lin Wood, uno di quelli che sta portando avanti la battaglia legale contro i presunti brogli elettorali in maniera parallela agli esposti ufficiali della campagna di Trump, è andato anche oltre definendo McConnell un "traditore" e promettendo che "il giorno del suo giudizio si sta avvicinando". Wood fa notare che sua moglie, il Segretario ai Trasporti dell'Amministrazione Trump Elaine Chao, è di origine cinese. "McConnell vuole solo potere, influenza & soldi. Lui è pronto a svendere l'America per ottenere quello che vuole. McConnell è un traditore dei patrioti americani"
• L'ex generale Michael Flynn, di recente graziato dal presidente Trump, ha ritwittato un utente Twitter che chiede ai "patrioti americani" di far sapere a "McConnell che non siamo d'accordo con la sua idea che Biden sia presidente eletto". Flynn afferma di aver detto a Trump che "milioni e milioni e milioni di patrioti sono pronti a combattere dietro di lui in questo momento chiave della storia americana in cui è in gioco la nostra stessa repubblicana. Non falliremo e ci nasconderemo come hanno fatto alcuni nel Partito Repubblicano"
• Sebastian Gorka, un presentatore radio che per breve tempo ha avuto un ruolo nell'Amministrazione Trump, ha accusato McConnell di essersi arreso alla "mafia" concedendo la sconfitta elettorale prima del conteggio dei voti elettorali al Congresso il prossimo 6 gennaio
• Il giornalista Mark Levin di Fox News si unito al coro dei critici twittando ironicamente, "grazie per nulla, Mitch. Trump ti ha aiutato nella rielezione, così come ha fatto con molti altri deputati e senatori, e tu non hai voluto neanche attendere fino al 6 gennaio. Sei stato il 'leader' dei repubblicani al Senato per troppo tempo. È tempo per nuove persone"
• Nicholas J. Fuentes, uno di coloro che sta organizzando le manifestazioni di protesta 'Stop the Steal' in giro per il Paese, ha twittato semplicemente "McConnell è un traditore ed un RINO", dove l'ultimo acronimo sta per 'Republican in name only'
Tutto questo avviene mentre McConnell ieri, assieme al resto della leadership repubblicana al Senato, si è appellato a tutti i senatori repubblicani per evitare di farsi coinvolgere nelle contestazioni che alcuni deputati repubblicani vogliono portare in aula contro il risultato elettorale durante la sessione congiunta del Congresso che si terrà il 6 gennaio 2021 per la proclamazione ufficiale dell'elezione di Biden.
Secondo quanto riporta POLITICO, McConnell ha detto ai suoi senatori che uno scontro del genere sarebbe "una voto terribile" per i repubblicani, e che qualsiasi senatore sia intenzionato a dare una mano ai deputati trumpiani in questo disperato tentativo di rovesciare il risultato elettorale, obbligherebbe il resto dei suoi colleghi a decidere se appoggiare o rigettare pubblicamente le accuse del presidente, evidenziando la spaccatura politica sempre più esistente nel partito.
In questo clima, alcuni rappresentanti statali repubblicani sono anche andati oltre, suggerendo apertamente al presidente Trump di invocare l'Insurrection Act, sospendere la Costituzione ed i diritti civili e restare al potere annullando le elezioni.
Uno di questi è stato il senatore statale della North Carolina, Bob Steinburg, che in una intervista alla tv locale WRAL, riportata dal Washington Post, ha detto: "Sta succedendo qualcosa di più grande di quello di cui si è disposti a parlare. Non mi piacciono affatto le teorie del complotto. Ma qui sta succedendo qualcosa di più grande di quanto sembri".
Steinburg, che ha recentemente vinto la rielezione al suo seggio al Senato statale, ieri ha scritto un post durissimo su Facebook citando un'intervista con il tenente generale in pensione dell'Air Force Thomas McInerney all'inizio di questo mese.
"Il presidente Trump deve dichiarare un'emergenza nazionale", ha scritto il senatore di stato 72enne nel post, che poi è stato cancellato. "Trump dovrebbe anche invocare l'Insurrection Act", ovvero la legge firmata da Thomas Jefferson nel 1807, che consente al presidente degli Stati Uniti di dispiegare forze militari sul suolo statunitense per compiti di ordine pubblico.
Steinburg ha anche suggerito in questo post che il presidente sospenda l'habeas corpus, la norma che consente alle persone di contestare la detenzione illegale, "come Lincoln e FDR hanno fatto entrambi in tempo di guerra".
(Il presidente Abraham Lincoln sospese l'habeas corpus durante la Guerra Civile; il presidente Franklin D. Roosevelt lo fece durante la seconda guerra mondiale in modo da poter detenere in appositi campi di detenzione i cittadini americani di origine giapponese, accusati di connivenza con il nemico).
Steinburg ha poi fatto anche riferimento ad una serie di teorie complottiste affermando che i giudici della Corte Suprema hanno rifiutato di ascoltare l'esposto del Texas perché "qualcuno ha in mano qualcosa per ricattarli", aggiungendo di aver ottenuto questa informazione da presunti agenti dell'FBI e della CIA che vivono nel suo distretto.
Steiburg ha anche detto che sarebbe disposto a supportare Trump anche nel caso in cui decidesse di arrestare i suoi rivali politici:
"Se è quello che bisogna fare, se ci sono persone che sono state identificate come responsabili di crimini e che stanno minacciando la sicurezza e la fondazione della nostra nazionale, allora si. Arrestateli e deteneteli per tutto il tempo che sia necessario".
"Non sono diventato matto", ha detto ad un certo punto dell'intervista. "Non sono una persona che crede alle teorie della cospirazione".
Le parole di Steinburg sono state riprese da Amanda Chase, che è in corsa per la nomina repubblicana a governatore della Virginia, più volte definita come 'Trump in gonnella':
"Il popolo americano non è stupido", ha scritto Chase in un post su Facebook ieri. "Sappiamo che hai barato per vincere e non accetteremo mai questi risultati", ha poi aggiunto, riferendosi al presidente eletto Joe Biden, prima di associarsi alla richiesta a Trump di dichiarare la legge marziale e far gestire dai militari una "nuova votazione che rifletta la vera volontà del popolo".



Ve la ricordate la orrida, demenziale e falsamente democratica Pelosi, con le sue calunnie e le menzogne democratiche per l'impeachment di Donald Trump, con i colossi del Web e tutti i media al suo servizio contro Trump?
Questi sono il male per gli USA e per il mondo intero!
E questi democratici traditori, pusillanimi e opportunisti vorrebbero abbandonare il campo di battaglia anziché combattere fino in fondo, almeno fino al 20 gennaio.
https://www.agi.it/estero/trump_impeach ... 020-01-15/


Questi democratici, democratici per modo di dire, stanno dalla parte del male:

Stanno dalla parte dei delinquenti abituali come Geroge Floyd e contro i poliziotti che fanno il loro dovere di fermare e di arrestare i criminali e i carnefici come Floyd,
stanno dalla parte dei suprematisti neri del BLM e degli antifa che devastano, incendiano, saccheggiano e uccidono, che sono i veri nazi fascisti in buona parte nazi maomettani,
stanno dalla parte dell'invasione criminale dei clandestini,
stanno dalla parte della delocalizzazione industriale in Cina e dell'impoverimento degli USA e dei suoi cittadini,
stanno dalla parte delle caste mafiose del Web che vorrebbero controllare e manipolare la volontà dei cittadini USA e dell'umanità intera,
stanno dalla parte del criminale nazismo maomettano, dei suo suprematismo terrorista e omicida,
stanno dalla parte del nazismo maomettano iraniano che vorrebbe la bomba nucleare per il dominio dell'oriente mesopotamico, l'egemonia del mondo islamico e la distruzione di Israele e lo sterminio dei suoi ebrei,
stanno dalla parte di Maduro e della sua dittatura social-comunista venezuelana che sta distruggendo il paese,
stanno dalla parte del mostro capital comunista cinese e del suo imperialismo economico militare,
sono antigiudei più di Hitler e anticristiani e antisemiti quasi come i nazi maomettani di cui si fanno complici demenziali e utili idioti,
stanno dalla parte di chi vuole uccidere i bambini nel grembo materno a qualche settimana prima che nascano,
stanno dalla parte di chi demonizza l'occidente, gli USA, l'Europa, i bianchi e i cristiani e che vorrebbe depredarli, schiavizzarli e ucciderli,
stanno dalla parte della UE sovietizzante anch'essa al servizio del male e contro i nostri diritti umani-civili e politici,
nel complesso stanno dalla parte delle forze del male a danno nostro e dell'umanità intera.




‘Giochi aperti: Trump è in corsa, Biden non sarà presidente’
15 dicembre 2020

https://www.libreidee.org/2020/12/gioch ... residente/

Fermi tutti: negli Usa non è ancora stato deciso niente. Lo afferma Roberto Mazzoni, giornalista italiano stanziato in Florida: da qui al 20 gennaio – unica data prevista dalla Costituzione per certificare l’elezione del nuovo presidente – potrebbe ancora accadere di tutto. Mazzoni ricorda il caso del 1960, quando i grandi elettori che avevano incoronato Nixon furono battuti a gennaio dai grandi elettori che avevano votato separatamente per Kennedy. Alla fine prevalsero questi ultimi, grazie a una contestazione elettorale in Michigan: proprio lo Stato che ora ha finalmente autorizzato una perizia legale sul sistema informatico Dominion, da cui risulta un tasso di errore mostruoso, del 65%. Si ripete il copione di cinquant’anni fa? Parrebbe di sì: i grandi elettori di Trump, intanto, il 14 dicembre hanno votato per “The Donald”, tenendolo quindi in corsa. Nel frattempo, il suo staff legale ha presentato una nuova raffica di cause alla Corte Suprema, da esaminare nei prossimi giorni. L’unica certezza, sostiene Mazzoni, riguarda Joe Biden: non sarà mai il presidente degli Stati Uniti. Nel caso il 20 gennaio venisse formalmente eletto, subito dopo – travolto dagli scandali che stanno montando – verrebbe fatto dimettere dagli stessi democratici, che fin dall’inizio hanno progettato di insediare alla Casa Bianca la new entry Kamala Harris, “creatura” di Wall Street sostenuta da Obama, con Nancy Pelosi come vice.

Donald Trump nel frattempo tiene duro: «Rischiamo di avere un presidente illegittimo, come nei paesi del Terzo Mondo», ha detto, criticando la scelta della Corte Suprema di rigettare il ricorso del Texas (e di altri 17 Stati) contro la regolarità dell’esito elettorale negli “Swing States”. «I voti non possono essere certificati, questa elezione è contestata», ribadisce Trump. «Gli Stati-chiave che hanno trovato enormi quantità di voti illegali, praticamente tutti gli Stati decisivi, non possono certificare questi voti come completi e corretti senza commettere un grave reato», afferma il presidente. «Tutti sanno che persone morte, persone sotto il limite di età, immigrati irregolari, persone con firme false, detenuti e tanti altri hanno votato illegalmente», aggiunge. Inoltre, hanno pesato «i “guasti” delle macchine (un altro termine per “frodi”), gli elettori non residenti, il voti di scambio, gli osservatori repubblicani esclusi e i voti – più numerosi degli elettori – a Detroit, Philadelphia, Milwaukee, Atlanta, Pittsburgh e altrove». Insiste Trump: «In tutti gli Stati-chiave ci sono più voti di quanti siano necessari per conquistare lo Stato e vincere le elezioni: questi voti non possono essere certificati, quest’elezione è contestata». Cosa sta per succedere? «Non possiamo saperlo», ammette Mazzoni sul suo canale “MazzoniNews” collocato sulla piattaforma “Rumble”. «Certo è che i giochi sono ancora aperti».

Un fronte è quello istituzionale: i grandi elettori trumpiani hanno comunque votato per Trump, come se fosse ancora pienamente in corsa per la rielezione, forti anche delle nuove denunce presentate alla Corte Suprema: Sideny Powell ha investito direttamente l’Alta Corte del caso dei presunti brogli in 4 Stati-chiave, mentre Rudolph Giuliani ha riciclato la denuncia del Texas, presentandola però a nome degli elettori e non più dello Stato. «Cosa deciderà, la Corte? Non lo sappiamo». Per Mazzoni, il significato dell’ultima offensiva legale è evidente: «E’ come inviare una diffida preventiva, rispetto al voto espresso il 14 dicembre dai grandi elettori di Biden: schede che saranno aperte solo il 6 gennaio». Mazzoni ricorda il precedente Nixon-Kennedy: il vincitore iniziale, Nixon, si dovette arrendere a gennaio, quando risultarono “contati male” i voti del Michigan. Sempre dal Michigan arriva ora una sorpresa clamorosa: su richiesta dell’avvocato trumpiano Matthew DePeron, il giudice Kevin Elsenheimer ha consdentito il rilascio di una perizia forense sui sistemi Dominion in una delle contee dello Stato, quella di Antrim, dove insieme alle presidenziali si votava anche per una consultazione sulla marijuana (e il conteggio del voto sulla marijuana appariva sbagliato). Risultato: Dominion è “progettato per sbagliare di proposito”.

«Dominion Voting Systems – scrivono gli esperti, nelle 23 pagine della perizia – è progettato intenzionalmente per creare errori intrinseci, allo scopo di creare frode elettorale in maniera sistematica e influenzare i risultati». Spiegano i tecnici informatici: «Il sistema genera di proposito una quantità enorme di errori nella lettura delle schede, quando vengono trasferite nel formato elettronico, affinché si decida cosa farne. Questi errori intenzionali portano all’assegnazione di blocchi di voti senza supervisione, senza trasparenza e senza lasciare tracce». La stessa contea di Antrim aveva appena ammesso di aver attribuito a Biden, “per sbaglio”, 6.000 voti di Trump. La commissione elettorale federale americana, ricorda Mazzoni, ammette “l’errore umano” entro certi limiti: tollera 1 errore su 250.000 schede (lo 0,0008%). «Qui invece il tasso di errore riscontrato su Dominion è addirittura del 65%. Letteralmente: una bomba, se si pensa che proprio Dominion ha registrato i risultati elettorali in tutti gli Stati-chiave, quelli in cui Trump sostiene di essere rimasto vittima di brogli così estesi da ribaltare il voto espresso dagli elettori. Basterà, lo scandalo-Dominion (insieme alle cause di Giuliani e Powell) per “aiutare” la Corte Suprema a riconsiderare la situazione?

E’ quello che si aspettano i grandi elettori di Trump, che hanno appena votato in Georgia, Nevada, Arizona, Pennsylvania e Michigan. Il “Washington Post” conferma la legittimità dell’iter: quei grandi elettori – se nel frattempo emergessero irregolarità comprovate e decisive – potrebbero essere determinanti, a gennaio, per la riconferma di Trump. Non solo: «Il 6 gennaio, i parlamentari repubblicani faranno obiezione, non riconoscendo come legittimo il voto dei grandi elettori di Biden, obbligando in tal modo le Camere ad aprire una discussione prima della votazione». Se non si avesse la maggioranza nelle due Camere, si dovrebbe ricominciare da capo: «Si finirebbe in un territorio nuovo», sottolinea Mazzoni, per il quale «la partita è ancora molto aperta». Secondo Roberto Mazzoni, questi “incidenti” rischiano sulla carta di complicare «il piano di sostotuzione di Biden», che sarebbe «partito troppo presto, dato che i democratici erano ormai sicuri di aver stravinto». E spiega: fin dall’inizio, era previsto che Biden facesse solo una capatina, alla Casa Bianca, per poi essere rimosso dal suo stesso partito. Per capire quello che sta avvenendo, sostiene Mazzoni, basta osservare i grandi media: «Avevano “coperto” i casi giudiziari di Hunter Biden per tutta la durata della campagna elettorale, ora invece ne parlano in modo sempre più insistente».

Per Mazzoni, si tratta di una tecnica collaudata: «Quando lo scandalo sta ormai per scoppiare, allora cerchi di impadronirtene». Vari testimoni oggi accusano direttamente Joe Biden, come se il figlio Hunter (accusato di corruzione per giri di denaro che coinvolgono l’Ucraina e la Cina) fosse solo uno schermo, dietro al quale si sarebbe nascosto l’anziano Joe. «Per i media, il discorso elettorale è ormai chiuso; quindi, Joe Biden non è più “necessario”». Mazzoni ricorda che, nel 2017, Kamala Harris (da 6 mesi diventata senatrice della California) fu invitata a The Hamptons, quartiere newyorkese di lusso vicino a Long Island, che ospita la crema di Wall Street. «Volevano conoscerla e presentarle i grandi donatori di Hillary Clinton». Nell’agosto 2019, «Kamala è tornata e ha detto: “Sono io il più grande difensore di Wall Street”. Nei comizi, invece, giurava di battersi per i poveri e la classe media. Così Kamala ha avuto l’endorsement per la Casa Bianca, supportata da Obama». Sempre secondo Mazzoni, Obama mai apprezzato Biden, e aveva chiesto ai “dem” di non puntare su di lui. Kamala però ha scontato primarie non brillanti: «La base non si fidava di questa banderuola. Che oltretutto nelle primarie ha attaccato Biden violentemente, mettendolo in imbarazzo».

Al che, Wall Street aveva ripiegato su Michael Bloomberg, pronto a spendere 800 milioni di dollari nelle primarie. Ma nemmeno Bloomberg ce l’ha fatta: «E’ come se la base dei democratici avesse detto: non vogliamo Wall Street, l’abbiamo già “assaggiata” con Obama». Ed ecco allora il vecchio Joe Biden: «Più presentabile, meno indigesto alla base». A quel punto, la Harris è tornata in gioco: «Wall Street ha deciso che Kamala sarebbe stata il nuovo presidente, la Hillary “colorata”». L’idea dei democratici? «Confermare Biden e farlo insediare, ma per poco: lo scandalo sta montando». Sta infatti circolando anche il testo di un’indagine senatoriale del 18 settembre: un dossier di 87 pagine sulla famiglia Biden, che denuncia trent’anni di corruzione. Mazzoni sintetizza il piano dei manovratori “dem”: «Joe Biden si dimette, dichiarandosi innocente ma pronto a farsi da parte per rispetto nei confronti degli elettori. A quel punto Kamala diventa presidente e offre a Joe il “perdono” presidenziale, quindi l’immunità. Vicepresidente diventa Nancy Pelosi, in quanto leader della Camera». A quel punto alla casa Bianca ci sarebbero due donne: «Chiunque le attaccasse di beccherebbe del razzista misogeno». E Biden? «Ovvio: lo metterebbero a gestire la Cina». Chiosa Mazzoni: «Il progetto sta emergendo sempre più chiaro: qualunque cosa accada a Biden, non è un problema: ormai è sacrificabile». Ma appunto: il piano funzionerà o è partito troppo presto, sottovalutando Trump?

Fermi tutti: negli Usa non è ancora stato deciso niente. Lo afferma Roberto Mazzoni, giornalista italiano stanziato in Florida: da qui al 20 gennaio – unica data prevista dalla Costituzione per certificare l’elezione del nuovo presidente – potrebbe ancora accadere di tutto. Mazzoni ricorda il caso del 1960, quando i grandi elettori che avevano incoronato Nixon furono battuti a gennaio dai grandi elettori che avevano votato separatamente per Kennedy. Alla fine prevalsero questi ultimi, grazie a una contestazione elettorale in Michigan: proprio lo Stato che ora ha finalmente autorizzato una perizia legale sul sistema informatico Dominion, da cui risulta un tasso di errore mostruoso, del 65%. Si ripete il copione di cinquant’anni fa? Parrebbe di sì: i grandi elettori di Trump, intanto, il 14 dicembre hanno votato per “The Donald”, tenendolo quindi in corsa. Nel frattempo, il suo staff legale ha presentato una nuova raffica di cause alla Corte Suprema, da esaminare nei prossimi giorni. L’unica certezza, sostiene Mazzoni, riguarda Joe Biden: non sarà mai il presidente degli Stati Uniti. Nel caso il 20 gennaio venisse formalmente eletto, subito dopo – travolto dagli scandali che stanno montando – verrebbe fatto dimettere dagli stessi democratici, che fin dall’inizio hanno progettato di insediare alla Casa Bianca la new entry Kamala Harris, “creatura” di Wall Street sostenuta da Obama, con Nancy Pelosi come vice.

Donald Trump nel frattempo tiene duro: «Rischiamo di avere un presidente illegittimo, come nei paesi del Terzo Mondo», ha detto, criticando la scelta della Corte Suprema di rigettare il ricorso del Texas (e di altri 17 Stati) contro la regolarità dell’esito Roberto Mazzonielettorale negli “Swing States”. «I voti non possono essere certificati, questa elezione è contestata», ribadisce Trump. «Gli Stati-chiave che hanno trovato enormi quantità di voti illegali, praticamente tutti gli Stati decisivi, non possono certificare questi voti come completi e corretti senza commettere un grave reato», afferma il presidente. «Tutti sanno che persone morte, persone sotto il limite di età, immigrati irregolari, persone con firme false, detenuti e tanti altri hanno votato illegalmente», aggiunge. Inoltre, hanno pesato «i “guasti” delle macchine (un altro termine per “frodi”), gli elettori non residenti, il voti di scambio, gli osservatori repubblicani esclusi e i voti – più numerosi degli elettori – a Detroit, Philadelphia, Milwaukee, Atlanta, Pittsburgh e altrove». Insiste Trump: «In tutti gli Stati-chiave ci sono più voti di quanti siano necessari per conquistare lo Stato e vincere le elezioni: questi voti non possono essere certificati, quest’elezione è contestata». Cosa sta per succedere? «Non possiamo saperlo», ammette Mazzoni sul suo canale “MazzoniNews” collocato sulla piattaforma “Rumble”. «Certo è che i giochi sono ancora aperti».

Un fronte è quello istituzionale: i grandi elettori trumpiani hanno comunque votato per Trump, come se fosse ancora pienamente in corsa per la rielezione, forti anche delle nuove denunce presentate alla Corte Suprema: Sideny Powell ha investito direttamente l’Alta Corte del caso dei presunti brogli in 4 Stati-chiave, mentre Rudolph Giuliani ha riciclato la denuncia del Texas, presentandola però a nome degli elettori e non più dello Stato. «Cosa deciderà, la Corte? Non lo sappiamo». Per Mazzoni, il significato dell’ultima offensiva legale è evidente: «E’ come inviare una diffida preventiva, rispetto al voto espresso il 14 dicembre dai grandi elettori di Biden: schede che saranno aperte solo il 6 gennaio». Mazzoni ricorda il precedente Nixon-Kennedy: il vincitore iniziale, Nixon, si dovette arrendere a gennaio, quando risultarono “contati male” i voti del Michigan. Sempre dal Michigan arriva ora una sorpresa clamorosa: su richiesta dell’avvocato trumpiano Matthew Rudolph GiulianiDePeron, il giudice Kevin Elsenheimer ha consdentito il rilascio di una perizia forense sui sistemi Dominion in una delle contee dello Stato, quella di Antrim, dove insieme alle presidenziali si votava anche per una consultazione sulla marijuana (e il conteggio del voto sulla marijuana appariva sbagliato). Risultato: Dominion è “progettato per sbagliare di proposito”.

«Dominion Voting Systems – scrivono gli esperti, nelle 23 pagine della perizia – è progettato intenzionalmente per creare errori intrinseci, allo scopo di creare frode elettorale in maniera sistematica e influenzare i risultati». Spiegano i tecnici informatici: «Il sistema genera di proposito una quantità enorme di errori nella lettura delle schede, quando vengono trasferite nel formato elettronico, affinché si decida cosa farne. Questi errori intenzionali portano all’assegnazione di blocchi di voti senza supervisione, senza trasparenza e senza lasciare tracce». La stessa contea di Antrim aveva appena ammesso di aver attribuito a Biden, “per sbaglio”, 6.000 voti di Trump. La commissione elettorale federale americana, ricorda Mazzoni, ammette “l’errore umano” entro certi limiti: tollera 1 errore su 250.000 schede (lo 0,0008%). «Qui invece il tasso di errore riscontrato su Dominion è addirittura del 65%. Letteralmente: una bomba, se si pensa che proprio Dominion ha registrato i risultati elettorali in tutti gli Stati-chiave, quelli in cui Trump sostiene di essere rimasto vittima di brogli così estesi da ribaltare il voto espresso dagli elettori. Basterà, lo scandalo-Dominion (insieme alle cause di Giuliani e Powell) per “aiutare” la Corte Suprema a riconsiderare la situazione?

E’ quello che si aspettano i grandi elettori di Trump, che hanno appena votato in Georgia, Nevada, Arizona, Pennsylvania e Michigan. Il “Washington Post” conferma la legittimità dell’iter: quei grandi elettori – se nel frattempo emergessero irregolarità comprovate e decisive – potrebbero essere determinanti, a gennaio, per la riconferma di Trump. Non solo: «Il 6 gennaio, i parlamentari repubblicani faranno obiezione, non riconoscendo come legittimo il voto dei grandi elettori di Biden, obbligando in tal modo le Camere ad aprire una discussione prima della votazione». Se non si avesse la maggioranza nelle due Camere, si dovrebbe ricominciare da capo: «Si finirebbe in un territorio nuovo», sottolinea Mazzoni, per il quale «la partita è ancora molto aperta». Secondo Roberto Mazzoni, questi “incidenti” rischiano sulla carta di complicare «il piano di sostituzione di Biden», che sarebbe «partito troppo presto, dato che i democratici erano ormai sicuri di aver stravinto». E spiega: fin dall’inizio, era previsto che Biden facesse solo una capatina, alla Casa Bianca, per poi essere rimosso dal suo stesso Kamala Harris con Nancy Pelosipartito. Per capire quello che sta avvenendo, sostiene Mazzoni, basta osservare i grandi media: «Avevano “coperto” i casi giudiziari di Hunter Biden per tutta la durata della campagna elettorale, ora invece ne parlano in modo sempre più insistente».

Per Mazzoni, si tratta di una tecnica collaudata: «Quando lo scandalo sta ormai per scoppiare, allora cerchi di impadronirtene». Vari testimoni oggi accusano direttamente Joe Biden, come se il figlio Hunter (accusato di corruzione per giri di denaro che coinvolgono l’Ucraina e la Cina) fosse solo uno schermo, dietro al quale si sarebbe nascosto l’anziano Joe. «Per i media, il discorso elettorale è ormai chiuso; quindi, Joe Biden non è più “necessario”». Mazzoni ricorda che, nel 2017, Kamala Harris (da 6 mesi diventata senatrice della California) fu invitata a The Hamptons, quartiere newyorkese di lusso vicino a Long Island, che ospita la crema di Wall Street. «Volevano conoscerla e presentarle i grandi donatori di Hillary Clinton». Nell’agosto 2019, «Kamala è tornata e ha detto: “Sono io il più grande difensore di Wall Street”. Nei comizi, invece, giurava di battersi per i poveri e la classe media. Così Kamala ha avuto l’endorsement per la Casa Bianca, supportata da Obama». Sempre secondo Mazzoni, Obama mai apprezzatoBidenBiden, e aveva chiesto ai “dem” di non puntare su di lui. Kamala però ha scontato primarie non brillanti: «La base non si fidava di questa banderuola. Che oltretutto nelle primarie ha attaccato Biden violentemente, mettendolo in imbarazzo».

Al che, Wall Street aveva ripiegato su Michael Bloomberg, pronto a spendere 800 milioni di dollari nelle primarie. Ma nemmeno Bloomberg ce l’ha fatta: «È come se la base dei democratici avesse detto: non vogliamo Wall Street, l’abbiamo già “assaggiata” con Obama». Ed ecco allora il vecchio Joe Biden: «Più presentabile, meno indigesto alla base». A quel punto, la Harris è tornata in gioco: «Wall Street ha deciso che Kamala sarebbe stata il nuovo presidente, la Hillary “colorata”». L’idea dei democratici? «Confermare Biden e farlo insediare, ma per poco: lo scandalo sta montando». Sta infatti circolando anche il testo di un’indagine senatoriale del 18 settembre: un dossier di 87 pagine sulla famiglia Biden, che denuncia trent’anni di corruzione. Mazzoni sintetizza il piano dei manovratori “dem”: «Joe Biden si dimette, dichiarandosi innocente ma pronto a farsi da parte per rispetto nei confronti degli elettori. A quel punto Kamala diventa presidente e offre a Joe il “perdono” presidenziale, quindi l’immunità. Vicepresidente diventa Nancy Pelosi, in quanto leader della Camera». A quel punto alla casa Bianca ci sarebbero due donne: «Chiunque le attaccasse di beccherebbe del razzista misogeno». E Biden? «Ovvio: lo metterebbero a gestire la Cina». Chiosa Mazzoni: «Il progetto sta emergendo sempre più chiaro: qualunque cosa accada a Biden, non è un problema: ormai è sacrificabile». Ma appunto: il piano funzionerà o è partito troppo presto, sottovalutando Trump?


Accuse al vetriolo verso due giudici della Corte Suprema dall'avvocato Lin Wood
18 dicembre 2020
https://rumble.com/vc01mz-18-12-2020-tr ... mn-52.html



Dominion sotto accusa. La Casa Bianca sul voto dei grandi elettori
19 dic 2020
https://www.youtube.com/watch?v=gdn7wPe ... ture=share


Quale sarà la possibile strategia di Trump per risolvere il problema elettorale?
19 dicembre 2020
https://rumble.com/vc0wc1-19-12-2020-em ... mn-53.html



LA LOTTA ALLE FAKE NEWS PASSA PER UNA CORRETTA INFORMAZIONE
Noi con Trump
13 novembre 2020

https://www.facebook.com/NoiconTrump/po ... 5910356355

È doveroso fermarsi un attimo e fare una importante riflessione: come si combattono le FAKE NEWS? La risposta è semplice: CON UNA CORRETTA INFORMAZIONE.
Ma se da un lato il MainStream disinforma (con tante FAKE NEWS) e i Social Media censurano, dall’altro la quantità di notizie non verificate corrono su aspetti prettamente sensazionalistici, dando ampio spazio a vere e proprie menzogne che non rendono giustizia né a noi (che come cittadini abbiamo molto di più da dire e da dare all’Italia e agli italiani) né a Donald J. Trump.
Non è accettabile combattere la FAKE NEWS con altre FAKE NEWS. Come associazione, come Noi con Trump, ovviamente siamo politicamente e culturalmente schierati, ma questo non ci ha mai autorizzato a perseguire pseudo verità al fine creare una visibilità effimera. La nostra forza è nei nostri contenuti e nelle nostre capacità, non passa per slogan vuoti e pseudo articoli e post sensazionalistici.
Si, abbiamo tifato (e stiamo tifando) la vittoria di Trump, stiamo lavorando con il preciso scopo di portare avanti un progetto che crei le giuste premesse anche in Italia, ma sempre in un principio di attendibilità su tutto quello che abbiamo fino ad oggi pubblicato.
Troppo spesso veniamo accumunati a complottisti e bufalari con cui non abbiamo nulla a che fare (basta leggere i nostri post e i nostri articoli dal sito http://www.noicontrump.com). In qualche rara occasione abbiamo anche noi forzato la mano, ma sempre con notizie che prendevano spunti di riflessioni da fonti ufficiali o che comunque che nascevano da siti, notizie e circostanze reali.
Chi crede a tutto ciò che passa in televisione non è un buon cittadino, ma non lo è nemmeno chi crede a tutto ciò che passa sul web.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Se Trump non sarà più presidente degli USA, la vedo brutta!

Messaggioda Berto » dom gen 24, 2021 2:37 pm

FIGHT FOR TRUMP: SAVE THE AMERICA, SAVE THE WORLD
19 dicembre 2020

https://www.facebook.com/watch/?ref=sav ... 9361790671
In tutto il mondo si sta levando il grido di libertà e di lotta sotto il nome e la bandiera di Donald J. Trump. Realtà come la nostra stanno prendendo piede in modo sempre più importante in tutto il mondo. Perciò abbiamo il dovere di perseguire ciò in cui crediamo e trovare la strada per realizzarlo, insieme. Il globalismo totalitario, antidemocratico e anazionale, nemico del nostro tempo, deve essere sconfitto.



Il Presidente Donald J. Trump, Leader dell'Opposizione.
Donald Trump potrà uscire dalla Casa Bianca, ma non uscirà uscire dal palcoscenico politico.
L'Osservatore Repubblicano
20 dicembre 2020

https://www.facebook.com/elezioniusa202 ... 2444415174

Ci sono numerosi ruoli esistenti che potrebbe interpretare una volta che lascerà la Casa Bianca (o sarà mandato via, a seconda dei casi) a gennaio. Ma Trump appare intento a scrivere lui stesso il copione, uno che gli permetterà di rimanere un protagonista nella politica americana per i prossimi quattro anni e che forgiasse, come il giornalista Garrett M. Graff si espresse , un post-presidenza “diverso da qualsiasi cosa L'America - o il mondo - abbia mai sperimentato ".
Scrivere memorie, viaggiare per il mondo tenendo discorsi ben pagati, fondare una biblioteca presidenziale, andare in pensione come statista anziano: queste sono le attività tipiche di una post-presidenza all'inizio del 21 ° secolo. Sono sicuri, prevedibili, rispettabili, in una parola, noiosi. Trump non è noioso e neanche rispettabile.
Come ha sempre ricordato durante il suo mandato, non è presidenziale; è "presidenziale moderno". Mantenere l'attenzione del pubblico con tali attività sarebbe possibile, ma solo limitatamente. Trump mira a rimanere saldamente al centro dell'attenzione.
Per questo, Trump deve fare qualcosa che lo mantenga al centro della politica americana in un modo che pochi dei suoi predecessori hanno provato o addirittura desiderato. Qualcosa al di là di ciò che può ottenere anche con il suo account Twitter (che rimarrà un'arma potente, almeno fino a quando Twitter non lo limiterà una volta che non godrà più dell'immunità presidenziale). Qualcosa che potrebbe avere un impatto profondo sul sistema politico americano. Qualcosa come rendere chiara la sua intenzione di tornare alla Casa Bianca il 20 gennaio 2025, non appena se ne andrà il 20 gennaio 2021.
Nessun presidente sconfitto ha mai espresso subito la volontà di ritornare alla Casa Bianca e si è subito dichiarato candidato alle prossime elezioni. Tuttavia, più notizie hanno suggerito che Trump intende fare proprio questo. Ha anche preso in considerazione l'idea di saltare l'inaugurazione del presidente eletto Joe Biden e di tenere uno spettacolo simultaneo, fatto per la televisione, per lanciare la sua campagna. Trump stesso ha accennato che le voci erano vere quando ha detto a una festa natalizia alla Casa Bianca per i funzionari del Partito Repubblicano che "ci vediamo tra quattro anni" se i suoi sforzi per ribaltare le elezioni falliscono, cosa che sono avvenuti. Ultimamente, tuttavia, è diventato riluttante a discuterei suoi piani per il 2024 da allora e sarebbero una tacita ammissione di sconfitta.
Candidarsi di nuovo è qualcosa che i candidati presidenziali sconfitti erano soliti fare abbastanza regolarmente. Diversi uomini hanno perso più di un'elezione. Ma la mossa di Trump, se dovesse farlo, sarebbe praticamente senza precedenti. Andrew Jackson quando corse alle presidenziali del 1824 perse, ma non era il presidente uscente quando perse e vinse poi le elezioni del 1828. Grover Cleveland è l'unico uomo a riconquistare l'incarico, rivendicandolo nel 1892 dopo averlo perso nel 1888. Passando alla storia più recente, Gerald Ford, Jimmy Carter e George HW Bush negli anni successivi sono diventati personaggi rispettati, persino amati. Ma all'indomani della loro uscita dallo Studio Ovale, i loro partiti, anche il pubblico, non poterono liberarsene abbastanza velocemente.
Rientrando subito in gara, Trump rimarrebbe il repubblicano più importante del Paese e una delle persone più importanti in politica. Ma lo trasformerebbe anche in qualcosa che raramente, se non mai, è esistito nel governo americano: un leader identificabile e in buona fede con l'opposizione. Il successo di Trump nel dare sostanza a questo ruolo non ufficiale e nell'esercitare il suo potere determinerà probabilmente se rimarrà un attore importante nella politica americana.
Uno degli obiettivi principali di un leader dell'opposizione è vincere le prossime elezioni. Trump, sia che abbia avviato un'offerta di rielezione il 20 gennaio o che l'abbia semplicemente presa in considerazione, sarebbe come un primo ministro che perde un'elezione ma rimane come leader del partito per vincere quella successiva. Ciò renderebbe effettivamente i prossimi quattro anni una prova generale per la rivincita del 2024, requisendo l'intero paese in una nuova campagna che inizierebbe proprio quando quella vecchia si chiude.
A differenza di un primo ministro, tuttavia, Trump, una volta uscito dalla Casa Bianca, non ricoprirà né cariche costituzionali né politiche. In senso politico, non sarebbe più responsabile, né di un partito né della nazione. Nelle democrazie parlamentari, il leader dell'opposizione è un ruolo formale con compiti e funzioni definiti. Nel nostro sistema, Trump occuperebbe un ufficio che non esiste.
Nel Regno Unito, Sir Keir Starmer è leader del partito laburista, ma in virtù di tale carica è anche leader dell'opposizione. Sir Keir riceve persino uno stipendio come leader dell'opposizione in aggiunta al suo stipendio come membro del Parlamento. Inoltre, i suoi principali collaboratori formano il Gabinetto Ombra, che esiste come controparte e rivale del Gabinetto dei ministri che gestisce i vari dipartimenti, nonché un'anteprima per gli elettori del potenziale prossimo governo.
Gli Stati Uniti possono a volte avere dei simboli dell'opposizione ufficiale (ad esempio, la risposta al discorso sullo stato dell'Unione), ma a differenza della Gran Bretagna, il concetto di opposizione manca di riconoscimento istituzionale. I padri fondatori erano consapevoli dalla storia e dalla loro esperienza della politica britannica contemporanea della persistenza della fazione. Molti di loro hanno vissuto per vedere la crescita dei partiti politici nella loro nuova repubblica. Ma la Costituzione che hanno progettato non prevedeva i partiti. Il governo che ha istituito, con i suoi tre rami uguali e la separazione dei poteri, non lascia spazio a un leader formale dell'opposizione poiché, a differenza di un sistema parlamentare, le funzioni legislative ed esecutive sono divise e i loro capi non appartengono allo stesso organo e non sono eletti contemporaneamente o nello stesso modo.
Altri potrebbero essere scoraggiati lavorando al di fuori del sistema in modo così radicale, ma al di fuori del sistema spesso sembra che Trump sia più a suo agio. Ad essere sinceri, si potrebbe persino dire che Trump è in opposizione al sistema stesso. Il modo in cui saranno colpiti quelli che operano all'interno del sistema da un Trump, leader dell'opposizione determinerà la portata dell'impatto di Trump.
Dove andrebbero a finire i leader del GOP del Congresso, Mitch McConnell al Senato e Kevin McCarthy alla Camera? Potrebbero finire per negoziare con l'account Twitter di Trump tanto quanto con la nuova amministrazione. I repubblicani al Congresso prenderebbero spunto dai leader del loro caucus o da Trump? Se qualcuno può navigare in queste insidiose secche, è McConnell; ma anche lui sarebbe messo alla prova.
Joe Biden dice che sarà in grado di eliminare le divisioni partigiane e di lavorare con i repubblicani. Con chi, però, negozia con Trump o McConnell? Trump è sicuro di criticare Biden (su Twitter o altrove). Biden si sentirà in obbligo di rispondere regolarmente, il che porterebbe a consumare il suo primo mandato? Potrebbe Trump sabotare la legislazione dall'esterno, come dalla Casa Bianca?
E per quanto riguarda gli eletti? Lisa Murkowski dell'Alaska è una dei repubblicani centristi il cui nome appare regolarmente nelle storie sui senatori del GOP che potrebbero lavorare con Biden. È in corsa per la rielezione nel 2022. Il suo marchio è forte e ha una base di appoggio al di fuori del GOP. Ma avrebbe ancora bisogno dei repubblicani per vincere. Ne avrebbe abbastanza se Trump rimediasse alla sua minaccia di fare campagna contro di lei?
Essendo Trump, non c'è motivo di pensare che limiterebbe la sua attenzione esclusivamente, o addirittura principalmente, a Biden. Le ripetute denunce di Trump di funzionari repubblicani che si sono rifiutati di attuare i suoi piani per invertire i risultati delle elezioni dei loro stati, come il governatore dell'Arizona Doug Ducey, il governatore della Georgia Brian Kemp e il segretario di Stato della Georgia Brad Raffensperger, potrebbero essere un'anteprima di ciò che ha in serbo per i repubblicani. O lo sarebbe, se non avessimo già visto lo stesso con Jeff Sessions, Mark Sanford, Mitt Romney e altri.
Non sono solo i repubblicani a trovarsi dalla parte sbagliata della frusta e del pungolo di Trump. Uno degli oggetti preferiti della sua ira ultimamente è stato Fox News. Colpevole secondo lui del crimine più atroce, lesa maestà, "vuole fargliela pagare", ha detto un confidente di Trump a Jonathan Swan di Axios . Le voci secondo cui Trump vuole creare un impero dei media sono antecedenti alla sua presidenza, ma hanno avuto nuova vita nelle ultime settimane mentre circolavano rapporti secondo cui Trump e la sua cerchia stavano pensando di avviare il proprio cavo o servizio di streaming, o di acquistare un organo amico di Trump come Newsmax e girare in un'alternativa a Fox News.
È improbabile che "Trump TV" raggiunga le onde radio in qualunque momento presto. Ma se mai lo farà, potrebbe sfidare Fox e il GOP tanto quanto Biden e i Democratici, il che significa che potrebbe diventare la sede dell'opposizione a tutte le cose anti-Trump.
I repubblicani hanno incoraggiato i suoi sforzi per rimanere in prima linea nel partito. I potenziali rivali per la nomination, nel frattempo, hanno abbracciato la possibilità di una campagna Trump 2024, dichiarandolo il presunto favorito anche se mette il partito in una situazione tale per i prossimi anni, incapace di andare avanti senza Trump.
Non che abbiano scelta.
Anche nella sconfitta, Trump rimane popolare tra i repubblicani. Continua ad essere una macchina per la raccolta di fondi, avendo raccolto oltre $ 200 milioni dalle elezioni. Conserva l'entusiastico, schiacciante sostegno della base, come testimoniato dalla sua manifestazione del 5 dicembre in Georgia e dalle proteste a livello nazionale a suo favore una settimana dopo. La maggioranza degli elettori repubblicani lo sosterrebbe nel 2024, secondo recenti sondaggi . Quindi, se i repubblicani che sono stati eletti sembrano dei quadri di partito che cercano di evitare un biglietto di sola andata per il gulag, difficilmente puoi biasimarli. Leggono gli stessi sondaggi, che mostrano che il partito sostiene il suo leader, non loro.
Se i democratici vincono entrambi i ballottaggi del Senato in Georgia e i repubblicani concludono che le accuse scurrili e vituperate di Trump di frode elettorale e le denunce dei leader repubblicani della Georgia costano loro quei seggi e quindi il controllo del Senato, forse la loro fedeltà a lui potrebbe finalmente iniziare a diminuire. La lealtà è una strada a doppio senso, ma non lo è mai stata per lui. Come di solito accade con Trump, tuttavia, non è lui che i suoi seguaci accuserebbero di slealtà.
Ciò che significa veramente descrivere Trump come il leader dell'opposizione, quindi, è questo: è il leader della loro opposizione - le vaste fasce di elettori scontenti del GOP che si sono sentiti dati per scontati fino a quando non è sceso da quella scala mobile, e che sospettano che lo faranno di essere trattati altrettanto sprezzante senza di lui. Finché quella dinamica persiste, lo farà anche lui.
Trump sotto molti aspetti ha sempre guidato un'opposizione. Probabilmente ha costruito la sua presidenza su questo. Contro Repubblicani, Democratici, media, sinistra, "stato profondo", élite, città, giudici, Messico, militari, "loro". Per lui immettersi, ora dopo aver lasciato la Casa Bianca in una situazione che non è mai esistita nella storia americana, né sanzionata dalle nostre istituzioni e tradizioni, sulla base di queste antipatie seriali, è naturale, forse anche l'unica conclusione logica, il culmine della sua carriera politica.
I presidenti in pensione sono figure eminenti, ma non di spicco. I presidenti sconfitti spesso non sono né l'uno né l'altro. Eppure Trump aspira a rimanere la figura preminente del Partito Repubblicano. Che questo sia persino concepibile è un duro promemoria di quanto la politica sia cambiata a causa dell'ambiente dei media, della polarizzazione e dell'indebolimento delle strutture istituzionali dei partiti. Ma sarebbe anche solo l'ultima norma infranta da un politico che si è vantato di averle frantumate.
Un alto funzionario della campagna ha detto a Politico che Trump dovrebbe "telegrafare audacemente al pubblico ... che guiderà l'opposizione per i prossimi quattro anni". Pensare all'idea è il primo passo per realizzarla.
Non c'è alcuna garanzia che lo sarà, ovviamente. "Sempre in movimento è il futuro", per prendere in prestito l'adagio di Yoda. Molti ostacoli si frappongono. Ciò che è insolito nella nostra storia è che potrebbe accadere dopo tutto.




Il Procuratore Generale William Barr ha dichiarato che non ha riscontrato le condizioni per nominare un Procuratore Speciale per l'indagine su Hunter Biden e sulla regolarità delle elezioni.
L'Osservatore Repubblicano
21 dicembre 2020

https://www.facebook.com/elezioniusa202 ... 9177665834

Lunedì il procuratore generale William Barr ha dichiarato di non avere "alcun piano" per nominare un procuratore speciale che si occupi dell'indagine federale sugli "affari fiscali" di Hunter Biden, o uno per indagare sulle accuse di frode elettorale diffusa nelle elezioni presidenziali del 2020.
Barr ha annunciato la scorsa settimana che avrebbe lasciato il suo incarico di procuratore generale il 23 dicembre, prima della fine dell'amministrazione Trump.
I repubblicani avevano chiesto di nominare un procuratore speciale per continuare l'indagine federale su Hunter Biden per garantire che continui anche durante l'amministrazione Biden. Secondo quanto riferito, il presidente Trump stava discutendo di un potenziale procuratore speciale per quell'indagine.
Ma Barr, lunedì, ha detto che non ha intenzione di nominare un procuratore speciale per quell'indagine, o uno per rivedere le elezioni, prima di lasciare il Dipartimento di Giustizia.
"Penso che nella misura in cui c'è un'indagine in corso, penso che sia gestita in modo responsabile e professionale", ha detto Barr lunedì a proposito delle indagini su Hunter Biden. "A questo punto non ho visto un motivo per nominare un procuratore speciale e non ho intenzione di farlo prima di andarmene".
Hunter Biden ha confermato all'inizio di questo mese di essere sotto inchiesta federale per i suoi "affari fiscali".
Una fonte governativa di un certo livello ha detto a Fox News che Hunter Biden è stato un "soggetto"/"obiettivo" sotto inchiesta del gran giurì. Secondo la fonte, essere un "target" significa che c'è "un'alta probabilità che la persona abbia commesso un crimine", mentre un "soggetto" è qualcuno che "non si sa per certo" se ha commesso un crimine.
La fonte ha detto che il presidente eletto Biden non è al momento oggetto di alcuna indagine del gran giurì.
La fonte ha anche detto a Fox News che questa indagine è stata innescata, in parte, da Suspicious Activity Reports (SAR) riguardo a transazioni estere sospette.
Un'altra fonte che ha familiarità con le indagini ha detto a Fox News che le SAR riguardavano fondi dalla "Cina e da altre nazioni straniere".
Un funzionario del Dipartimento del Tesoro, che non ha commentato le indagini, ha parlato ampiamente delle SAR, dicendo a Fox News che le SAR vengono presentate dalle istituzioni finanziarie "se c'è qualcosa di straordinario/anomalo in una particolare transazione".
Il funzionario ha detto a Fox News che la semplice presentazione di una comunicazione non significa che ci sia stato un atto criminale, o violazione di regolamenti, ma invece, segnala che una transazione è "fuori dall'ordinario" per il cliente. Il funzionario ha osservato, tuttavia, che una SAR potrebbe essere parte di un'indagine sul riciclaggio di denaro o per violazione delle norme fiscali.
L'indagine, secondo una fonte a conoscenza della questione, è iniziata nel 2018.
Nel frattempo, Barr, all'inizio di questo mese, ha affermato che il Dipartimento di Giustizia non ha scoperto prove di frodi elettorali diffuse che potrebbero cambiare l'esito delle elezioni presidenziali del 2020, nonostante le affermazioni del presidente Trump e del team legale della sua campagna.
Barr, durante un'intervista con l'Associated Press all'inizio di questo mese, ha affermato che gli procuratori statunitensi e i funzionari dell'FBI hanno lavorato per dare seguito a reclami e acquisire informazioni specifiche, ma non hanno scoperto prove sufficienti che cambierebbero l'esito delle elezioni.
"Ad oggi, non abbiamo visto frodi su una scala che avrebbe potuto influenzare un risultato diverso nelle elezioni", ha detto Barr all'Associated Press.
Barr, all'inizio di questo mese, ha reso pubblico di aver nominato il procuratore degli Stati Uniti del Connecticut John Durham, che stava esaminando le origini dell'indagine Trump-Russia, come Procutaore speciale, per garantire che le indagini potessero continuare nell'amministrazione Biden.
"Prima delle elezioni, come sapete, ho designato John Durham come consulente speciale perché volevo garantire a lui e al suo team che sarebbero stati in grado di finire il loro lavoro, e ora stanno facendo buoni progressi, e io mi aspetto che saranno in grado di finire il loro lavoro ", ha detto Barr. "E spero che la prossima amministrazione gestisca la questione in modo responsabile".



Usa, Cnn: Trump minaccia di non lasciare la Casa Bianca
22 dicembre 2020

https://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/c ... 002a.shtml

Il presidente avrebbe confidato a consiglieri esterni la sua intenzione di non lasciare il palazzo presidenziale il giorno del giuramento di Biden

"Ci sono scenari che fanno davvero paura", avrebbe ammesso un funzionario dell'amministrazione, ribadendo come Trump, col sostegno di alcuni deputati e senatori, sarebbe comunque determinato a creare il caos in Congresso il 6 gennaio, quando si dovranno contare ufficialmente i voti dei grandi elettori che hanno dato la vittoria a Biden.

Da venerdì e per tutto il weekend il presidente uscente avrebbe quindi ricevuto più volte nello Studio Ovale o sentito al telefono personaggi come l'avvocatessa cospirazionista Sidney Powell, il suo ex consigliere per la sicurezza nazionale (appena graziato) Michael Flynn, il suo ex stratega politico Steve Bannon, il falco consigliere al commercio Peter Navarro e l'eccentrico fondatore ed ex Ceo del sito di commercio online Overstock.com Patrick Byrne.

Sarebbe proprio loro a fomentare in queste ore Trump, insieme all'immancabile Rudy Giuliani, puntando il dito contro i consiglieri ufficiali del presidente come il capo dello staff della Casa Bianca Mark Meadows o il consigliere legale della Casa Bianca Pat Cipollone. Intanto su Facebook c'è già chi organizza un "Inauguration Day" alternativo e in contemporanea a quello ufficiale del 20 gennaio, per dare inizio a quello che viene descritto come il secondo mandato presidenziale di Trump. Migliaia le adesioni.


Riunione speciale alla Casa Bianca
MAZZONINEWS
21-12-2020

https://rumble.com/vc35vv-21-12-2020-ri ... mn-54.html

Dei discorsi pericolosi sulle elezioni e sui militari…
Riportiamo un interessante Editoriale del grande Byron York del Washington Examiner.
22 dicembre 2020

https://osservatorerepubblicano.com/202 ... -militari/


Segue la traduzione dell’articolo.
Il Generale Michael Flynn
Edizione speciale Daily Memo di Byron York: Dei discorsi pericolosi sulle elezioni e sui militari…

Negli ultimi giorni ci sono stati molti commenti sul Presidente Donald Trump riguardanti le elezioni e la legge marziale.

Non è chiaro cosa ne pensi lo stesso Presidente – in ogni caso, sabato sera ha twittato che le notizie in merito erano delle “fake news” e che erano state “consapevolmente mal riportate” – ma è chiaro che il suo ex-consigliere per la sicurezza nazionale, il generale in pensione Michael Flynn, ha espresso opinioni su un possibile “ruolo militare” nelle elezioni che sono da ritenersi sconsiderate ed allarmanti.

In breve, Flynn ha lanciato l’idea che Trump dovesse far sequestrare le macchine per il voto in tutto il paese ed inviare i militari in alcuni degli “Stati Chiave” per “far ripetere” le elezioni presidenziali. Il fatto che Flynn, noto sia per la sua illustre carriera militare sia per essere stato ingannato da zelanti democratici che avevano preso di mira il presidente nell’indagine Trump-Russia, abbia discusso di tali azioni come un’opzione praticabile per Trump è sia sbalorditivo che oltraggioso.

Nonostante le reali preoccupazioni per alcune irregolarità ben localizzate, non c’è alcun aspetto delle elezioni in corso (la vittoria di Joe Biden è stata certificata negli Stati e formalizzata nel Collegio Elettorale) che giustificherebbe un’azione del genere. Per il Presidente seguire il consiglio di Flynn sarebbe disastroso, sia per il Paese che per lo stesso Trump.

Flynn ha discusso la questione su Newsmax il 17 dicembre. Ha detto che il Presidente avrebbe “un paio di opzioni che può prendere in considerazione, e che deve prendere. Deve prenderle subito”. In primo luogo, ha detto Flynn, Trump “ha bisogno di nominare immediatamente un Procuratore Speciale” per indagare sulle elezioni. Quindi, il Presidente “deve impossessarsi di queste macchine per il voto sia della Dominion che di altre società che abbiamo in tutto il paese”. In questo modo, ha affermato Flynn, si consentirebbe al Presidente di indagare e di scoprire se vi è stata “un’influenza straniera” legata ai sistemi di voto utilizzati nelle elezioni. Flynn ha menzionato che Cina, Russia, Iran e Venezuela potrebbero essere stati coinvolti.

A quel punto, il conduttore di Newsmax, Greg Kelly, ha sollevato la questione militare secondo Flynn. “Quindi ho sentito alcuni mormorii”, ha detto Kelly, “sai, che riguardano lo staff del Pentagono. Stanno mettendo in campo delle persone che potrebbero non essere contrarie ad azioni anche aggressive, ed il Presidente avrebbe alcune opzioni, almeno sulla carta. Puoi dirci quali sono queste opzioni e la tua opinione se potrebbe prenderne qualcuna?”. “Non lo so se deciderà di eseguire una di queste opzioni”, ha detto Flynn. “Il Presidente deve pianificare ogni evenienza, perché non possiamo permettere che queste elezioni e la loro integrità vengano compromesse. Questo è semplicemente insoddisfacente. Non esiste nessun modo al mondo in cui noi saremo in grado di andare avanti come Nazione in questa situazione. Quindi il presidente – ho appena menzionato una delle opzioni – potrebbe immediatamente, su suo ordine, far sequestrare ognuna di queste macchine per il voto in tutto il paese”.

Flynn non ha detto come, precisamente, Trump dovrebbe sequestrare ogni macchina per il voto in tutto il paese”, o anche solo ogni macchina per il voto prodotta dalla Dominion. Ma ha poi delineato una possibilità per un’azione militare.

“[Trump] potrebbe anche ordinare, all’interno degli Stati contestati, se lo volesse, potrebbe prendere degli assets militari e mandarli in quegli Stati e, fondamentalmente, far ripetere le elezioni in ciascuno di questi stati. Voglio dire, non è senza precedenti. Preciso, che quelle persone che parlano di legge marziale come se fosse qualcosa che non abbiamo mai fatto prima… l’abbiamo già fatto – la legge marziale è stata istituita 64 volte “. Uno sguardo agli archivi storici in merito all’applicazione della legge marziale rileva che è stata infatti dichiarata più di 60 volte, quasi sempre dai Governatori, negli Stati nel corso degli anni, ma non ci sono mai stati dei precedenti per un’azione di questo genere su iniziativa presidenziale come quella di cui parla Flynn.

Il Generale Michael Flynn

È stato un momento sbalorditivo. Il fatto che provenisse da un militare era particolarmente preoccupante. Flynn, un generale a tre stelle in pensione, non ha avuto la presenza sullo schermo di Burt Lancaster, che, nel melodramma golpista degli anni ’60, “Seven Days in May“, aveva interpretato una recriminazione generale sulla debolezza della leadership politica della nazione. Ma Flynn ha comunque “evocato” quel film mentre criticava la situazione attuale e di come percepiva come una “debolezza” le azioni sia del Presidente che della Corte Suprema, della Corte nel suo insieme, e del Partito Repubblicano.

“Non la sto invocando” ha precisato Flynn in merito all’opzione militare che aveva così appena delineato. “Abbiamo un processo costituzionale. Abbiamo chiaramente un processo costituzionale … che deve essere seguito. Ma ti dirò che sono un po’ preoccupato per il Presidente della Corte Suprema, John Roberts. Non possiamo scherzare con il tessuto della Costituzione degli Stati Uniti. E penso che, in questo momento, la Costituzione, se la Corte Suprema non viene coinvolta almeno nell’assicurarsi che il tessuto di quella Costituzione sia ancora tenuto insieme … tutto ciò che hanno da fare è guardare alle prove. Devono guardare le prove. Non sono sicuro, anzi non credo, che la Corte Suprema degli Stati Uniti abbia nemmeno esaminato il merito di uno dei casi che gli sono stati finora proposti. Quello che hanno esaminato sono i documenti del processo. Questo è insoddisfacente. Per me è mancato il coraggio, è mancata la fibra morale al supremo giudice delle leggi e, francamente, ai membri della Corte Suprema”.

Flynn ha continuato esprimendo la sua insoddisfazione per il Partito Repubblicano ed esortando i suoi leader ad “alzarsi in piedi e combattere per questo Presidente.”

Ora ci sono dei rapporti secondo cui Michael Flynn e Sidney Powell, l’avvocatessa che ha rappresentato Flynn nelle indagini del Procuratore speciale Mueller e che ora sta seguendo il caso che vi siano state delle interferenze straniere e della pirateria informatica nelle elezioni del 2020, erano alla Casa Bianca venerdì, il giorno dopo Flynn ha delineato i suoi pensieri su Newsmax. Il New York Times ha riferito che il tema della legge marziale è stato sollevato nella discussione alla Casa Bianca, ma che è stato fortemente contrastato dagli assistenti e consiglieri apicali del Presidente.

Il discorso sulle “idee” di Flynn ha ricevuto così tanta attenzione che i capi delle forze armate, venerdì, hanno rilasciato una dichiarazione dicendo: “Non c’è alcun ruolo per le forze armate statunitensi nel determinare l’esito di un’elezione americana”.

Cosa farne dunque di tutto questo? Erano solo “parole al vento”? Durante la sua Presidenza i critici di Trump hanno mancato – o si sono rifiutati – di distinguere tra le “cose che il Presidente a volte dice” e le “cose che effettivamente fa”. È giusto dire che non c’è alcuna possibilità che la legge marziale venga dichiarata e che i risultati delle elezioni vengano ribaltati. È facile immaginare il Presidente che dice a qualcuno: “dicono che dovrei sequestrare le macchine per il voto. Cosa pensi?”. Questo è il modo in cui Trump ha discusso molti, molti altri argomenti durante il suo mandato. Allo stesso tempo, Donald Trump ha anche dimostrato più e più volte che la sua “retorica” spesso finisce per rimanere solo nel suo linguaggio parlato e non si trasferisce nella sue azioni.

“Nonostante la sua retorica allarmante, Trump ha rispettato coerentemente le decisioni dei tribunali e ha operato all’interno del sistema legale”, ha scritto il professore di diritto della George Washington University, Jonathan Turley nel discutere questa storia della legge marziale.

Ma se si trattasse solo di “discussioni“, che dire allora dell’idea che ci siano invece alcune cose che non possono essere considerate tali? Il fatto che l’esercito intervenga in un’elezione negli Stati Uniti sembra una di quelle cose, specialmente se è il Comandante in Capo a parlarne. D’altra parte, non sappiamo esattamente cosa abbia detto Trump. Ma sappiamo quello che ha detto il generale Flynn su Newsmax, ed erano parole ben al di fuori dei “limiti” delle discussioni ragionevoli.

Le parole di Flynn sono state anche imbarazzanti per molti che lo avevano difeso, o più specificamente, che avevano criticato il trattamento che aveva ricevuto per mano dell’FBI e del Procuratore Speciale dell’indagine Trump-Russia, Robert Mueller. L’intervista di Flynn su Newsmax è stata “una dichiarazione oltraggiosa e sconsiderata che equivaleva a un appello alla tirannia“, ha scritto Turley. “Per quelli di noi che hanno difeso Flynn per il suo procedimento giudiziario abusivo, è stata anche una delusione che qualcuno che ha difeso a lungo questo paese abbia abbracciato idee così antidemocratiche. Francamente, Trump avrebbe dovuto ricordare a Flynn che stava parlando al Presidente degli Stati Uniti nello Studio Ovale e che un tale suggerimento era da considerarsi altamente offensivo e da squilibrato”.

No, ovviamente, la posizione di Flynn sulle elezioni non cambia il fatto che sia stato trattato in modo sbagliato nella questione Trump-Russia. Questo è quello che è. Ma ora Flynn, parlando dopo che il Presidente lo ha “perdonato” e quindi gli ha dato la libertà di parlare, sta promuovendo un’idea “squilibrata” sull’intervento militare nelle elezioni che, se il Presidente provasse a mettere in pratica, sarebbe una catastrofe per tutti quelli coinvolti. Flynn si è lamentato del fatto che i leader del Partito Repubblicano non avrebbero appoggiato un’azione del genere. È corretto. Non lo faranno, e nemmeno nessun altro dovrebbe.


Trump ha graziato 15 persone
23 dicembre 2020

https://www.ilpost.it/2020/12/23/trump- ... lackwater/

A poco meno di un mese dalla fine del suo mandato, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha concesso la grazia a 15 persone condannate per vari crimini e ridotto la pena ad altre cinque. Tra le persone graziate ce ne sono due che si erano dichiarate colpevoli durante l’inchiesta sulle interferenze russe nelle elezioni del 2016, il cosiddetto “Russiagate”, e quattro che facevano parte della compagnia militare privata Blackwater e che sono state condannate per l’uccisione di civili durante la guerra in Iraq, nel 2007.

La Casa Bianca ha reso pubblica la decisione in un comunicato uscito martedì sera. Secondo la Costituzione, il presidente può concedere la grazia a chiunque, con pochissime limitazioni. Di solito, però, i candidati alla grazia sono vagliati dal dipartimento di Giustizia, che compila una lista di persone che hanno i requisiti per riceverla. Attualmente ci sono 14mila persone in attesa della grazia negli Stati Uniti. Trump, però, finora ha quasi sempre ignorato le raccomandazioni del dipartimento di Giustizia, preferendo favorire con atti di clemenza persone legate a lui, o suoi alleati politici. Anche in questi ultimi casi, ha scritto il New York Times, più di metà delle persone graziate non raggiungerebbe i criteri informali normalmente considerati per concedere la grazia.

Secondo una ricerca di un professore della Harvard Law School citata dal New York Times, dei 45 atti di clemenza concessi da Trump in precedenza (dunque esclusi quelli di martedì) l’88 per cento è stato concesso a persone che hanno legami diretti con il presidente o che sono funzionali al raggiungimento dei suoi obiettivi politici. Altri presidenti avevano usato la grazia per aiutare persone a loro connesse, per esempio Bill Clinton graziò il suo fratellastro condannato per possesso e spaccio di cocaina, ma nessuno l’ha mai fatto con la stessa costanza di Trump.

I graziati coinvolti nell’inchiesta Russiagate sono George Papadopoulos e Alex van der Zwaan. Dei due, il primo è decisamente il più famoso: è stato consigliere per la politica estera della campagna elettorale di Trump nel 2016 e, secondo ricostruzioni giornalistiche, tutta l’inchiesta Russiagate partì da alcune sue chiacchiere avventate, fatte da ubriaco in un bar di Londra. Papadopoulos si dichiarò colpevole nell’ottobre del 2017 per aver mentito all’FBI e trascorse 12 giorni in carcere. In seguito, scrisse un libro in cui si dichiarava vittima del “deep state”, cioè del presunto e inesistente apparato segreto che contrasta Trump all’interno dell’amministrazione, e in varie occasioni ha chiesto a Trump la grazia, per ripulirsi la fedina penale.

Alex van der Zwaan, meno famoso, è un avvocato olandese che lavorò con Paul Manafort, il capo della campagna elettorale di Trump: fu condannato a 30 giorni di prigione nell’aprile del 2018 per aver mentito durante le indagini sul Russiagate.

Con questi due atti di clemenza, Trump ha proseguito la sua attività di smantellamento dei risultati dell’inchiesta sulle interferenze russe, che fu guidata dal procuratore speciale Robert Mueller e che lui continua a giudicare come un atto di persecuzione immotivata e una bufala. Anche nell’annuncio della grazia, la Casa Bianca ha specificato che l’inchiesta non riuscì a provare la collusione tra la campagna di Trump e la Russia e che i provvedimenti di clemenza «contribuiscono a correggere i torti fatti dal team di Mueller a tante persone».

Trump ha già concesso la grazia e altri provvedimenti di clemenza a persone coinvolte nel Russiagate: a novembre ha graziato Michael Flynn, il suo ex consigliere per la Sicurezza nazionale, che si era dichiarato colpevole più volte nel corso dell’inchiesta, tra le altre cose per aver mentito all’FBI. Qualche mese prima, aveva commutato la pena di Roger Stone, suo consigliere e amico, condannato a 40 mesi di prigione per diversi reati, tra cui ostruzione della giustizia e falsa testimonianza. In questo modo, Stone ha evitato il carcere. Secondo i media americani, prima della fine del suo mandato Trump potrebbe anche graziare Paul Manafort, condannato per reati fiscali ma anche lui coinvolto nell’inchiesta di Mueller.

Trump, dicevamo, ha anche graziato quattro membri della compagnia militare privata Blackwater coinvolti nelle uccisioni di civili a piazza Nisour, a Baghdad, nel 2007. I quattro uomini facevano parte di una squadra inviata a scortare un convoglio americano e, secondo le ricostruzioni delle indagini, aprirono il fuoco sui civili senza che ci fosse una minaccia concreta usando anche mitragliatrici e granate stordenti, e uccisero 17 persone, tra cui due bambini di 8 e 11 anni. Uno dei quattro, Nicholas Slatten, era stato condannato all’ergastolo perché, secondo le indagini, era stato lui il primo a sparare. Gli altri tre erano stati condannati a 30 anni di prigione ciascuno. Il massacro di piazza Nisour è ricordato come uno degli eventi più simbolici della guerra in Iraq, che ha colpito duramente la fiducia degli iracheni negli Stati Uniti.

Durante la sua presidenza, Trump ha spesso difeso militari accusati di crimini di guerra, come per esempio l’ex Navy SEAL Edward Gallagher, ma questi atti di clemenza hanno anche un collegamento diretto con lui: l’ex capo di Blackwater è Erik Prince, un miliardario e un suo forte sostenitore. La sorella di Prince, Betsy DeVos, è segretaria all’Educazione.

Infine, tra gli altri graziati celebri ci sono tre ex deputati repubblicani, due dei quali sono stati precoci sostenitori di Trump: Duncan Hunter, che si dichiarò colpevole e fu condannato a 11 mesi di prigione per aver usato i fondi della sua campagna elettorale per affari privati, tra cui vacanze e spese legate a un rapporto extraconiugale, e Chris Collins, condannato a 26 mesi per insider trading e per aver mentito all’FBI. Anche Collins si era dichiarato colpevole. Il terzo ex deputato repubblicano è Steve Stockman, condannato per aver tenuto per sé centinaia di migliaia di dollari destinati a progetti di interesse pubblico. La sua grazia è stata sostenuta tra gli altri da Sidney Powell, l’avvocata coinvolte in queste settimane nel tentativo di Trump di sovvertire il risultato delle elezioni presidenziali.

È molto probabile che questi atti di clemenza non saranno gli ultimi della presidenza Trump. Secondo il Washington Post, Trump avrebbe detto ai suoi collaboratori che intende usare ampiamente il suo potere di grazia prima della fine del mandato, e la Casa Bianca ha ricevuto moltissime richieste di clemenza da membri del Congresso, avvocati, lobbisti e vari sostenitori del presidente.

Secondo i media, Trump starebbe anche riflettendo sulla possibilità di concedere ai suoi collaboratori e famigliari una grazia preventiva, che li protegga da inchieste future su presunti crimini commessi fino al momento dell’emissione della grazia. È una facoltà che la legge attribuisce al presidente, anche se è stata usata in rari casi, per esempio dal presidente Gerald Ford per proteggere il suo predecessore Richard Nixon dalle inchieste sullo scandalo Watergate. Trump starebbe perfino pensando di graziare se stesso, ma su questo non ci sono precedenti, e la giurisprudenza è molto meno chiara.



Gino Quarelo
Forza Trump sei comunque il migliore anche solo come il meno peggio necessario ad evitare un male acora più grande come la Clinton, Obama o Biden!
Trump ha di sicuro le sue buone ragioni ed io mi fido al 100%, non sta a me giudicare.
La grazia ai soldati è un suo diritto, perché si sà che in guerra basta un niente per sparare e tutti possiamo sbagliare.
I giudici hanno fatto il loro e lui come Presidente fa il suo.
Sicuramente si è trattato di una azione colposa e non dolosa, ald… Altro...
Per quanto riguarda i graziati del caso Russiagate nessuno di noi sa bene com'è andata, i media antiTrump possono raccontare tutte le balle che vogliono, Trump sa quel che fa.






Riparte l'offensiva contro le frode elettorali con Trump in prima fila che chiede al suo elettorato di entrare in azione
https://rumble.com/vc4n8d-23-12-2020-tr ... mn-57.html



Gli auguri del Presidente Trump e Melania a tutti i cristiani per il Natale
21 Dicembre 2020
https://www.facebook.com/watch/?ref=sav ... 9775466780


Le cose si stanno scaldando qui, il silenzio è saltato e tutti gli occhi sono sposati con un solo uomo oggi, Mike Pence
22 dicembre 2020

https://www.facebook.com/groups/5130138 ... 8618073747

Per chi non lo sapesse, il 23 dicembre (domani) è una data cruciale in cui il Presidente del Senato, nel nostro caso il vicepresidente Mike Pence, riceve ufficialmente gli elettori di tutti i 50 stati ma, allo stesso tempo può anche respingerli allo stremo
Lasciatemi spiegare..
Quando il presidente del Senato ha prestato giuramento e si è insediato, ha giurato che avrebbe fatto il suo lavoro e protetto la Costituzione americana e che non avrebbe permesso che altre considerazioni o qualsiasi influenza esterna interferissero con il dovere di assoluta lealtà verso il diritto americano e la Costituzione. Torneremo alla torcia
La Costituzione americana è chiara sul processo elettorale e ordina all'organo legislativo in ogni stato di applicare una legge elettorale che detta l'intero processo dall'inizio alla fine, secondo la Costituzione americana
Vuol dire che ogni paese nominerà i propri elettori solo dopo un processo elettorale legale come dettano le Case dei Rappresentanti in ogni stato e stato
(Articolo 2 sec. Costituzione del 1.2 noi)
Il 17 dicembre, un giorno prima della data della riunione degli elettori Dott. Peter Navarro ha pubblicato un rapporto di 36 pagine (link al secondo rapporto di risposta) che dimostra le irregolarità, la cattiva gestione, le violazioni delle leggi elettorali, la frode e la falsificazione negli Stati del Michigan e del Wisconsin Vergia Pennsylvania Arizona e Nevada.
Il 18 dicembre gli stati del Michigan e del Wisconsin Georgia Pennsylvania Arizona, New Mexico e Nevada hanno inviato doppi elettori. Questo significa che Biden e Trump hanno elettori uguali negli stessi Stati. Lo stato ha inviato ai suoi elettori che si basavano su presunti conteggi di voto illegali e il partito repubblicano ha anche inviato i propri elettori a favore di Trump
Una situazione del genere potrebbe interessare il presidente del Senato Mike Pence a respingere gli elettori degli stessi Stati, sulla base del fatto che negli stessi Stati il processo elettorale non è stato condotto secondo la legge che la Camera dei Rappresentanti ha emesso un infortunio alla Costituzione americana che chiede a tutti gli stati di gestire il sistema elettorale secondo le leggi che il Congresso ha emanato e alla fine il Presidente del Senato tornerà negli stessi Stati. Gli elettori di Trump e Biden.
E la Camera dei Rappresentanti degli Stati gli chiede di nominare un elettore.
Allora qual è il nxt? I democratici ovviamente si opporranno alla mossa e vorranno fare una petizione alla Corte Suprema dopo che si sono sottoposti alla circoscrizione, quindi appello e poi buona fortuna alla Corte Suprema con il fatto che la Corte Suprema ha già respinto la causa del Texas per mancanza di status e si è rifiutata di affrontare le accuse. Se e quando la Corte Suprema sorprende e si affronta la questione quasi certa che preferirebbe semplicemente pulirsi le mani e inviare la decisione alla Camera dei Rappresentanti
Nella Camera dei rappresentanti del Michigan Wisconsin Pennsylvania Georgia e Arizona ci sono la maggioranza assoluta dei repubblicani e se devono nominare gli elettori, è evidente che Trump sarà il prossimo presidente a prestare giuramento il 20 gennaio.
Fino ad allora, si parla di attivare l'ordine presidenziale 13848 per interferenze esterne alle elezioni, si parla di un parziale lockdown di 3 settimane a Washington
Ci sono segnali che Trump sta nominando Sydney Powell come procuratore speciale per venire a conoscenza con gli operatori di questo tentativo di golpe e c'è anche una grande probabilità che tutte le macchine usate negli stessi Paesi siano prese per un test pornese
Ora fatti una domanda e rispondi sinceramente
Come sapete Mike Pence lavorerà per proteggere la Costituzione Americana ed eliminare gli elettori dall'inferno o forse uscirà anche uno schnitzel e metterà un coltello alle spalle dell'America


CONTINUEREMO A COMBATTERE FINCHÈ OGNI VOTO LEGALE SARÀ CONTATO!
Il vicepresidente Mike Pence ha appena parlato con gli studenti allo Student Action Summit di Turning Point USA
"Vi faccio una promessa:
"Continueremo a combattere finchè ogni voto legale sarà contato!"
"Continueremo a combattere finchè ogni voto illegale sarà gettato!"
"Vinceremo la Georgia, salveremo l'America e non smetteremo mai di combattere per rendere l'America di Nuovo Grande (MAGA)!
https://www.facebook.com/RagioneCritica ... 7590836049



Il presidente Donald J. Trump ha posto il veto alla legge sull'autorizzazione della difesa nazionale per l'anno fiscale 2021 (National Defense Authorization Act).
L'Osservatore Repubblicano
23 dicembre 2020

https://www.facebook.com/elezioniusa202 ... 5960867489

Trump aveva avvertito il 1 ° dicembre che avrebbe posto il veto alla NDAA se non avesse incluso l'abrogazione della Sezione 230 (per rendere responsabili i social network dei contenuti pubblicati sulle piattaforme social).
Il presidente Trump ha posto il veto al National Defense Authorization Act per l'anno fiscale 2021 mercoledì, definendolo un "regalo" agli avversari statunitensi quali Cina e Russia e mantenendo la promessa di porre il veto se non avesse abrogato una legge che protegge alcune società Big Tech dalla responsabilità sui contenuti pubblicati.
"La mia amministrazione riconosce l'importanza della legge per la nostra sicurezza nazionale", ha scritto il presidente ai membri della Camera dopo aver posto il veto al disegno di legge. "Sfortunatamente, la legge non include misure critiche di sicurezza nazionale, include disposizioni che non rispettano i nostri veterani e la nostra storia militare, e contraddice gli sforzi della mia amministrazione per mettere l'America al primo posto nelle nostre azioni di sicurezza nazionale e politica estera".
Nella sua lettera, ha individuato la Sezione 230 del Communications Decency Act del 1996 come motivo per il veto, sostenendo che non riuscire a risolverlo "renderà la nostra intelligence praticamente impossibile da portare avanti".
La sezione 230 concede alle società Internet uno scudo di responsabilità non disponibile per altre forme di media. Dice che non possono essere considerati editori per le informazioni pubblicate sulle loro piattaforme da terze parti.
Protegge i social, inclusi Facebook e Parler, da azioni legali se consentono la condivisione di discorsi controversi o critici da parte dei loro utenti, secondo l'American Civil Liberties Union. Non protegge gli utenti dall'essere responsabili dei propri post.
Ha anche contestato che la NDAA richiederebbe "la ridenominazione di alcune installazioni militari". Tali disposizioni eliminerebbero gradualmente i nomi confederati delle basi militari.
Inoltre, ha sostenuto che l'NDAA si oppone direttamente a uno dei suoi principali obiettivi di politica estera: portare più truppe statunitensi a casa, definendo "incostituzionale" il sostituire la sua autorità di comandante in capo.
"Mi oppongo a guerre senza fine, così come l'opinione pubblica americana. Su obiezioni bipartisan, tuttavia, questa legge pretende di limitare la capacità del presidente di ritirare le truppe dall'Afghanistan, dalla Germania e dalla Corea del Sud", ha continuato il presidente.

Democratici di alto rango hanno criticato il veto.
"Donald Trump ha appena posto il veto a un aumento di stipendio per le nostre truppe in modo da poter difendere i traditori confederati morti", ha twittato il leader della minoranza del Senato Chuck Schumer. "I democratici voteranno per annullarlo".
Il senatore Mark Warner, vicepresidente del Senate Intelligence Committee, ha dichiarato in una dichiarazione pochi istanti dopo il veto che si aspetta che il Congresso annullerà il veto del presidente. Il piano bipartisan è stato precedentemente approvato con maggioranze a prova di veto sia alla Camera che al Senato.
"È inconcepibile che il presidente scelga di "gettare una chiave inglese" nel passaggio di un disegno di legge così critico come il disegno di legge annuale della difesa della nostra nazione", ha detto Warner. "La decisione del presidente di porre il veto a questa legislazione bipartisan rappresenta una seria minaccia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti".
Sebbene Trump lo definisce un "regalo" alla Cina e alla Russia, quasi 7 miliardi di dollari nel disegno di legge è per una nuova "iniziativa di deterrenza del Pacifico" per affrontare una Cina in ascesa, che il Pentagono ha affermato pochi mesi fa che ora ha la "più grande marina militare del mondo."
Tra le armi aggiuntive finanziate nel disegno di legge ci sono i piani per un secondo sottomarino di classe Virginia, che ha fatto il suo debutto in combattimento al largo delle coste della Siria nel 2018. La USS John Warner è diventata la prima unità di classe Virginia a lanciare missili da crociera Tomahawk contro un obiettivo.
Ci sono anche soldi per due sottomarini missilistici balistici di classe Columbia, in sostituzione dei vecchi boomers di classe Ohio che trasportano 24 missili balistici intercontinentali Trident D5 ciascuno con più testate nucleari indipendenti, dando a ciascun sottomarino la capacità di distruggere oltre 200 città a una distanza. di oltre 7.000 miglia.
La US Navy mantiene sempre almeno un sottomarino con missili balistici negli oceani Atlantico e Pacifico. Gli obiettivi caricati a sistema in caso di attacco nucleare su queste unità includono città e basi in Russia e Cina.


Trump campaign independently filing with Supreme Court over election results
December 20, 2020

https://www.washingtonexaminer.com/news ... on-results

The Trump campaign issued its first independent filing with the Supreme Court on Sunday, in hopes of reversing actions taken by Pennsylvania's high court.

The campaign aims to reverse three Pennsylvania Supreme Court cases that changed the state's mail balloting law immediately before and after this year's election.

"This petition follows a related Pennsylvania case where Justice Alito and two other justices observed ‘the constitutionality of the [Pennsylvania] Supreme Court’s decision," President Trump's personal attorney Rudy Giuliani said in a statement, referring to extending the deadline of mail-in ballots from 8 p.m. on Election Day to 5 p.m. three days later.

Trump's team claims there is a "strong likelihood" Pennsylvania's high court violates the Constitution and says decisions by the Pennsylvania Legislature on mail-in ballots led to fraud.

Earlier this month, the Supreme Court rejected a GOP-led effort to overturn the election results over the same claims on Pennsylvania's handling of mail-in ballots. The state of Texas also filed for the court to take up a similar case, but those efforts were also tossed out.

Giuliani alleges election officials were not allowed to check if signatures on ballots were genuine, blaming the Legislature for prohibiting campaigns from challenging mail-in ballots during canvassing for irregularities and not properly allowing observers to be close enough to poll workers to see how ballots were counted. Giuliani added that the Legislature eliminated statutory requirements that voters properly sign, address, and date mail-in ballots.

"The petition seeks all appropriate remedies, including vacating the appointment of electors committed to Joseph Biden and allowing the Pennsylvania General Assembly to select their replacements," Giuliani said.

The campaign requested the Supreme Court order responses by Dec. 23 and reply by Dec. 24 to allow the court to issue a ruling ahead of Jan. 6 when Congress meets to count the Electoral College votes.

Trump has refused to concede to President-elect Joe Biden since he was first announced as the declared winner by media outlets a month ago. Biden's win was secured by the Electoral College last week, granting him 306 votes compared to Trump's 232. Trump's team is planning to remain in litigation into 2021 up until Inauguration Day on Jan. 20.



Campagna Trump depositare indipendentemente i risultati delle elezioni presso la Corte Suprema
20 dicembre 2020

https://www.washingtonexaminer.com/news ... on-results

La campagna Trump ha pubblicato domenica il suo primo deposito indipendente presso la Corte Suprema, nella speranza di invertire le azioni intraprese dall'alta corte della Pennsylvania.
La campagna mira a rovesciare tre casi della Corte Suprema della Pennsylvania che hanno cambiato la legge sulle votazioni per corrispondenza dello Stato immediatamente prima e dopo le elezioni di quest'anno.
"Questa petizione segue un caso collegato della Pennsylvania in cui il giudice Alito e altri due giudici hanno osservato 'la costituzionalità della decisione della Corte Suprema [della Pennsylvania]", ha detto l'avvocato personale del Presidente Trump Rudy Giuliani in una dichiarazione, riferendosi all'estensione del termine delle votazioni per corrispondenza dalle 20.00 del giorno delle elezioni alle 17.00 di tre giorni dopo.
Il team di Trump sostiene che c'è una "forte probabilità" che l'alta corte della Pennsylvania violi la Costituzione e afferma che le decisioni della Legislatura della Pennsylvania sulle schede elettorali per corrispondenza hanno portato a frodi.
All'inizio di questo mese, la Corte Suprema ha respinto uno sforzo guidato dal GOP per ribaltare i risultati elettorali sulle stesse affermazioni relative alla gestione delle schede elettorali della Pennsylvania. Anche lo Stato del Texas ha chiesto alla corte di occuparsi di un caso simile, ma anche questi sforzi sono stati respinti.
Giuliani sostiene che i funzionari elettorali non sono stati autorizzati a controllare se le firme sulle schede erano autentiche, accusando il legislatore di aver proibito alle campagne elettorali di contestare le schede per corrispondenza durante le indagini per le irregolarità e di non aver permesso agli osservatori di essere abbastanza vicini per vedere come sono state contate le schede. Giuliani ha aggiunto che la legislatura ha eliminato i requisiti di legge che impongono agli elettori di firmare, indirizzare e datare correttamente le schede per corrispondenza.
"La petizione cerca tutti i rimedi appropriati, tra cui la cancellazione della nomina degli elettori impegnati con Joseph Biden e la possibilità per l'Assemblea generale della Pennsylvania di selezionare i loro sostituti", ha detto Giuliani.
La campagna ha richiesto alla Corte Suprema di ordinare le risposte entro il 23 dicembre e la risposta entro il 24 dicembre per consentire alla corte di emettere una sentenza prima del 6 gennaio, quando il Congresso si riunirà per contare i voti del Collegio Elettorale.
Trump ha rifiutato di cedere al Presidente eletto Joe Biden da quando è stato annunciato per la prima volta come vincitore dichiarato dai media un mese fa. La vittoria di Biden è stata assicurata dal Collegio Elettorale la scorsa settimana, concedendogli 306 voti rispetto ai 232 di Trump. Il team di Trump ha in programma di rimanere in causa fino al 2021 fino al giorno dell'inaugurazione, il 20 gennaio.

Tradotto con www.DeepL.com/Translator (versione gratuita)


Forse questo ti sorprenderà un po '
Non so come finiranno le elezioni negli Stati Uniti.
23 dicembre 2020

https://www.facebook.com/groups/5780011 ... 7581851579

Sì, anche se Donald Trump ha fatto un'indagine approfondita sulla questione dalla sua squadra
Anche se il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha tenuto un discorso speciale alla nazione in cui spiega tutti i mega brogli elettorali che sono stati fatti
Nonostante le pubblicazioni impressionanti provenienti da siti di notizie affidabili come Newsmax, erspectives frsfqtyvh e il ritorno di Fox News da pubblicare a favore di Donald Trump.
Nonostante l'intervento di Facebook, Twitter, YouTube contro il tentativo di pubblicare le prove sulle reti, bloccando molti dettagli e impedire di guardare e condividere anche se in realtà è stato fatto da molti utenti sulla rete.
Nonostante il silenzio di tutti i media in Israele su tutte le chiare mega fakes che erano, e lo abbiamo dimostrato online che siamo contro questo silenzio, e continuano con l'audacia di tacere, preferiscono tacere.
Continueremo ad abbassare le percentuali di visualizzazione
Nonostante tutto questo, la conclusione con cui vado
E non importa come finisce questo sistema
In ogni cosa della tua vita, senti che ci sono alcune cose puzzolenti, che mancano i dettagli, come quando improvvisamente hai fermato il voto contando inusuale e hai visto un cambiamento drastico esattamente dal continuo conteggio dei voti
Come i casi di Netanyahu che sono stati cuciti e molti cittadini sentono e annusano che c'è anche l'iniziativa qui per rovesciare un primo ministro attraverso i casi di cucito e l'invenzione per falsare la legge, quanto abbiamo lottato per averla online, tante discussioni su questo Qui è una procedura sbagliata, che qui c'è ingegneria consapevole in collaborazione con i ricercatori e la procura insieme allo stesso, che la percentuale di visualizzazione diminuisce solo da lei.
Anche nei piccoli dettagli della tua vita, e al lavoro non tacere
Vedi una procedura sbagliata parlare, condividere, commentare.
Vai con la tua verità ovunque, cammina con essa fino alla fine sfondi ogni porta con essa, invia tutte le tue prove, e anche se dicono che hai torto o silenzio ti piacciono i media corrotti
Sappiate stare forti e dire che sappiamo la verità
Anche se ti senti a pezzi dal viaggio, comprenderai che il percorso che hai percorso, nessuno ti porterà via l'impressionante traguardo
Anche se il silenzio tornerà, sappi che non sei solo.
La mia conclusione e non importa quale sia il risultato, attenetevi alla giustizia e alla verità, e alla vostra intuizione, non mollate e combattete con essa fino alla fine
Credo nella vittoria di Trump, e ci vado fino in fondo, e se c'è chi preferisce chiudere gli occhi
(Come i media in Israele)
O gente che mi ha chiamato delirante che io abbia iniziato a parlare dei falsi.
Che ero quasi un'opinione di minoranza
Dovrebbero continuare a mentire e io continuerò a camminare con la verità con molti altri che credono e pensano come me
Nel paese e all'estero
Man mano che procedi, sei esposto a dettagli che possono mettere in pericolo un mondo intero nei legami cinesi in un esperimento per mangiare gli Stati Uniti dall'interno
Se non trattata dai sistemi di intelligence pulendo molte talpe (come Eric Swallowal) all'interno del sistema, questo trapianto potrebbe portare alla terza guerra mondiale
Qualcosa che nessuno al mondo è pronto per tornare lì.
Da tutti gli aspetti il proseguimento dell'amministrazione Trump è molto importante.
E per queste due direzioni
Vittoria dei democratici nonostante le tante fake che hanno fatto
Lui è la vittoria dei paesi comunisti sul mondo e noi diventeremo sulla strada per un'acquisizione mondiale da parte loro
La vittoria di Trump è un regime oscuro che lavora in collaborazione tra paesi comunisti e democratici, ripulire tutto questo male si evita qui il pericolo globale che galleggia il mondo intero in questi giorni e che è un tentativo di controllare il mondo libero, così il mondo intero rimarrà al sicuro e sicuro
Questa è una vittoria del mondo intero, e per questo dobbiamo ringraziare il Creatore del mondo.
Andando con Trump fino alla vittoria.
Lotta per Trump combatti per tutto il mondo.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Berto
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Se Trump non sarà più presidente degli USA, la vedo brutta!

Messaggioda Berto » dom gen 24, 2021 2:37 pm

Ultimi sviluppi sul fronte elettorale negli USA come pure sugli altri fronti mentre ci si prepara ai grandi eventi dei prossimi giorni. Quali sono i veri amici di Trump?
MAZZONINEWS
December 26, 2020

https://rumble.com/vc73br-26-12-2020-pr ... mn-59.html


Zone rosse contee vinte da Trump 2547 (82%)
Zone blù contee vinte da Biden 0509 (18%)

https://it.wikipedia.org/wiki/Contee_de ... %27America

https://www.borsainside.com/politica/75 ... -di-trump/


Le elezioni kafkiane: come trovare una via d’uscita da questo labirinto
27 dicembre 2020

https://osservatorerepubblicano.com/202 ... labirinto/

Abbiamo trovato questo articolo molto interessante di Frank Miele per RealClearPolitics, pubblicato il 6 novembre 2020, pochi giorni dopo l’Election Day, e lo prendiamo come una sorta di “Fact Checking” a garanzia di quanto da noi detto nelle varie Live che abbiamo tenuto sulle elezioni americane.

In particolare, sulla poca affidabilità del voto postale o per corrispondenza negli Stati Uniti, ormai chiaro essere la primaria causa di confusione nelle giornate successive al voto, sull’impossibilità di distinguere tra voti legali ed illegali una volta conteggiati, sulle stranezze di certi dati sull’affluenza, sui conteggi e nei risultati negli “Stati Chiave”, sul ruolo delle Corti e della Corte Suprema in particolare, che non avevano spazio di manovra, sul comportamento osceno del circuito mediatico e social che si è eretto giudice e garante della correttezza delle elezioni senza avere alcuna autorità morale e legale per farlo.

Tutti punti che abbiamo sempre trattato e discusso più volte e che ci rincuora vedere confermati da una fonte diretta che vive negli Stati Uniti, a sigillo quindi della qualità e dell’affidabilità del nostro blog e per l’impegno e la dedizione che abbiamo profuso.

Interessante anche la parte sul ruolo che avrebbero potuto svolgere i parlamenti statali, specialmente quelli a maggioranza repubblicana. Del perché, sul come e sul quanto sia stato fatto in questo senso sarà nostra premura scoprirlo nei prossimi articoli.

Le elezioni kafkiane: come trovare una via d’uscita da questo labirinto

articolo di Frank Miele, RealClearPolitics.

Le elezioni del 2020 sono un incubo dal quale io – assieme a milioni di altri – cerco di svegliarmi.

Come in molti incubi, è incerto sapere esattamente cosa stia accadendo. Schede elettorali fantasiose che vanno e vengono. Delle vittorie dei Repubblicani apparentemente insormontabili che scompaiono nella bocca di una macchina divoratrice di voti e che spuntano fuori dall’altra parte come inarrestabili rimonte dei Democratici, appena oltre la soglia per chiedere un riconteggio. E come in ogni incubo degno di questo nome, proprio quando pensi che stia per finire, una nuova botola si apre e si cade in un altro livello di confusione e caos, in un labirinto senza via di uscita

Ma questa è l’America. Non dovrebbe essere un romanzo di Kafka.

Allora come siamo arrivati a un punto in cui, giorni dopo le elezioni, nonostante molti proclami contrari nelle testate giornalistiche, non sappiamo ancora chi ha vinto, non sappiamo chi ha votato e non sappiamo per certo se le regole siano state seguite nel voto come nel conteggio?

Varie irregolarità sono state segnalate in cinque grandi città, tutte negli “Stati Chiave”, ed in particolare a Detroit, in Michigan; a Philadelphia, in Pennsylvania; ad Atlanta, in Georgia; a Milwaukee, in Wisconsin; e a Las Vegas, in Nevada. Le accuse vanno da misteriosi voti elettorali che sembrano riportare decine di migliaia di preferenze per Joe Biden e zero per il Presidente Donald Trump, affluenze record inspiegabili nelle contee che hanno comunicato i risultati in ritardo (tutte dominate dai Democratici) e che superano di gran lunga l’affluenza nelle contee di altri Stati in cui i voti sono stati conteggiati tempestivamente; e, naturalmente, il divieto illegale imposto agli osservatori elettorali proprio in quelle contee in cui sono state segnalate le anomalie più oltraggiose.

I Democratici ci dicono che non c’è nulla di strano, e i media compiacenti si sono portati diligentemente avanti, non disposti ad indagare da soli od addirittura ad esprimere “preoccupazione” per potenziali illeciti. Persino Fox News si è trasformata in un “cagnolino” del Partito Democratico, chiamando l’Arizona per Joe Biden molto prima che qualcuno potesse sapere con certezza in che direzione sarebbe andato lo Stato.

Giovedì sera, mentre la Contea di Fulton stava per far entrare la Georgia nella colonna degli Stati che hanno votato per Biden, John King della CNN ha fatto un appunto arrogante a Donald Trump:

“Indovini cosa, Signor Presidente? Conteremo i voti e, se ti favoriranno, lo dimostreremo. E se non lo faranno, lo dimostreremo. È così che funziona la democrazia. Stiamo solo contando i voti.”

Ehm, No, non è così che funziona. I canali di notizie non contano un accidente. Riportano solo i numeri spediti dagli uffici elettorali da varie Contee nel paese, e se la CNN o qualsiasi altra testata giornalistica stessero effettivamente facendo il loro lavoro, sarebbero attenti agli schemi ricorrenti che suggeriscono delle frodi nei numeri che riportano. Se “solo contare i voti” fosse tutto ciò che serve per avere una democrazia, la Russia di Vladimir Putin sarebbe un esempio glorioso di democrazia, come lo sarebbe la Repubblica islamica dell’Iran.

Ma la CNN e il New York Times la vedono diversamente. Ecco cosa ha twittato il Times il giorno delle elezioni:

“Il ruolo di dichiarare il vincitore di un’elezione presidenziale negli Stati Uniti spetta ai media. Le reti di trasmissione e gli organi di informazione via cavo hanno promesso di essere prudenti”.

Ebbene, sì, immagino che sia meglio che giurare di essere venali, egoisti, elitari e pericolosamente prevenuti, ma questo è ciò che sono realmente le agenzie di stampa negli Stati Uniti. Non riesco a pensare ad un gruppo di arbitri meno qualificato a cui investire il potere di giudicare i vincitori ed i vinti di un processo democratico, soprattutto se penso a persone come Jake Tapper e Rachel Maddow.

Eppure loro – e i loro Big (Tech) Brothers su Twitter e Facebook – si sono costituiti come “autorità morali” sulla legge elettorale. Insistono sul fatto che non c’è niente di improprio nell’elezione perché, beh, perché è finita con il risultato che volevano. Chiunque non sia d’accordo con loro, compreso il Presidente degli Stati Uniti, lo etichettano come un “teorico della cospirazione“.

Ma pensiamoci. Nonostante la totale mancanza di curiosità mostrata dai media mainstream, ci sono molte domande sia sulle procedure che sul conteggio dei voti in più Stati, e tutto inizia con quel “mostro amorfo” di cui Trump ci ha avvertito per mesi: il voto per corrispondenza. Purtroppo, non c’è modo di verificare che i risultati delle elezioni siano accurati perché non importa quante volte riconti i voti, non sarai in grado di accertare quali sono legali e quali sono illegali.

Quando si vota di persona, si effettua prima di tutto una “scelta attiva” di voto, si conferma la propria identità di elettore registrato ad un addetto alle operazioni di voto, quindi si effettua la propria votazione in privato ma in presenza di altre persone ed infine si ripassa dall’addetto che lo scansiona direttamente in una macchina per il conteggio dei voti mentre guardi. In altre parole, stabilisci il tuo diritto legale di voto ed hai una catena di custodia sicura del tuo voto, fino a quando non viene scansionato, a cui partecipi tu stesso.

Nessuno di questi passaggi è presente nella votazione per corrispondenza. Sei un destinatario “passivo” di una scheda elettorale, la tua identità viene presunta piuttosto che confermata, potresti esprimere il tuo voto sulla tua scheda elettorale sotto la pressione di familiari o estranei ed inviare la scheda elettorale da un addetto alle elezioni anonimo, attraverso uno dei tanti metodi di spedizione insicuri. Non hai la certezza che il tuo voto sia stato conteggiato e, quel che è peggio, non sei nemmeno presente quando il tuo voto viene espresso a tuo nome.

La cosa più importante da sapere sulle schede per corrispondenza è che, una volta separate dalla loro busta, sono completamente non identificabili. Potrebbero provenire da elettori legali o potrebbero non esserlo. Potrebbero essere arrivati per posta o potrebbero essere arrivati con il furgone per la consegna delle bibite. Potrebbero essere arrivati uno alla volta, o potrebbero essere arrivati in 100.000 tutti assieme.

E nessuno lo saprà mai.

Ma le testate delle notizie via cavo dicono che non c’è motivo di preoccuparsi delle schede per posta. Dicono che dovremmo fidarci delle persone che contano le schede perché, beh, perché qualcuno dovrebbe imbrogliare per eleggere il più importante funzionario pubblico del mondo? Basta andare avanti, non c’è nulla da vedere qui.

Ed è questo che lo rende così frustrante, non solo per il Presidente, ma anche per i suoi sostenitori, che pensano che ci possa essere stato un inganno nel processo di conteggio dei voti. Perché se c’è una frode, come diavolo lo provi?

Ci sono solo due strade per un candidato che pensa di essere stato defraudato di una vittoria legittima, ed entrambe hanno il potenziale per farlo sembrare (come Jim Acosta ha accusato Trump di essere) un “perdente irritato”. Uno è il processo giudiziario, che è dove ci troviamo ora, e l’altro è un processo costituzionale, sul quale dirò di più tra un minuto.

Il processo giudiziario consente ad un candidato di andare in tribunale per presentare prove di frode o violazioni della legge nella procedura di voto o nel conteggio delle schede, ma poi cosa? Gli avvocati di Trump hanno già dimostrato che ai loro osservatori elettorali è stato illegalmente impedito di presenziare al conteggio dei voti a Philadelphia. Stanno anche sostenendo che in Nevada sono stati espressi voti illegali e sollevando serie preoccupazioni sul motivo per cui il conteggio dei voti si è fermato misteriosamente nelle grandi città gestite dai Democratici durante le ore piccole del mattino del giorno dopo le elezioni. Ma se i Repubblicani dimostrano per frodi, qual è esattamente la soluzione? Ricordate, non si può distinguere un voto legale da un voto illegale una volta che sono stati conteggiati, quindi cosa può fare un giudice? Cosa potrebbe fare la Corte Suprema?

Ebbene, in una piccola parte, la Corte Suprema è in realtà ben posizionata per agire. Questo perché la Corte ha già ascoltato un caso basato sulla disposizione costituzionale secondo cui le elezioni federali sono di competenza esclusiva dei legislatori statali. La Corte si è divisa 4 contro 4 su una sentenza che avrebbe vietato alla Pennsylvania di contare i voti ricevuti per tre giorni dopo il giorno delle elezioni perché quella regola è stata implementata da un tribunale della Pennsylvania, non dal legislatore della Pennsylvania. I giudici federali hanno stabilito che era troppo tardi per modificare il mandato del tribunale di grado inferiore, ma hanno ordinato alla Pennsylvania di conservare i voti giunti in ritardo separati dal resto, nel caso in cui la questione si trasformasse in controversia.

Ebbene, è polemica. Quindi ci si aspetta che l’intera Corte – ora inclusa Amy Coney Barrett – rivisiterà la questione di quelle votazioni giunte in ritardo e molto probabilmente le eliminerà. Non c’è dubbio che siano incostituzionali.

Ma questo potrebbe invertire solo per una piccola misura di danno e non necessariamente riparerebbe tutti gli errori delle elezioni. Per il resto di quelli – quelli che coinvolgono procedure o scrutini illegali che non possono essere distinti da quelli legali – i tribunali hanno opzioni limitate. In realtà, esiste davvero solo un certo rimedio giudiziario, ed è così estremo che quasi nessuno immaginerebbe che venga utilizzato – vale a dire, buttare via i risultati delle elezioni ed imporre che una nuova elezione si tenga in un particolare Stato, sia esso la Pennsylvania o un’altro.

Ciò dovrebbe ovviamente essere fatto in modo accelerato, poiché il voto del Collegio elettorale è previsto per il 14 dicembre, ma non c’è motivo per cui un’elezione non possa svolgersi in modo tempestivo in una data determinata dal tribunale e amministrata dai rappresentanti della Corte. O forse dovrei dire che non c’è motivo per cui ciò non possa essere realizzato se non per la mancanza di volontà di intervenire che possiamo aspettarci dai giudici distrettuali o dai giudici della Corte Suprema.

Sarebbe un passaggio pesante.

Quindi questo ci porta alla soluzione costituzionale. Questa è più elegante, ma richiede comunque una dose inebriante di “faccia tosta”. Come è noto, ai sensi dell’articolo II della Costituzione degli Stati Uniti, i legislatori statali sono gli unici responsabili nel determinare come vengono nominati i Grandi Elettori di ogni Stato. Se un legislatore fosse convinto che le elezioni presidenziali in quello Stato siano state “contaminate”, potrebbe convocare ed approvare una risoluzione di emergenza che dichiari le elezioni “nulle” e quindi scegliere di nominare una lista di elettori “per fiat”. Poiché l’accusa di “cattiva condotta” viene avanzata dai Repubblicani contro i Democratici, si può presumere che ci vorrebbero dei parlamenti controllati dai Repubblicani per fare una mossa così audace.

Casualmente, i Repubblicani controllano entrambe le camere dei parlamenti di Michigan, Pennsylvania, Wisconsin, Georgia e Arizona. Il solo Nevada, tra gli stati contestati, ha un parlamento a maggioranza democratica. Se i legislatori sono convinti che la presidenza sia stata “strappata dalle mani” dei Repubblicani a causa di imbrogli o corruzione, potrebbero rimediare alla questione esercitando le loro prerogative costituzionali. Anche questa è una contestazione pesante, ma se gli Stati intenderanno esercitare la loro autorità sotto il nostro sistema di governo federale, non ci sarebbe un momento più appropriato per farlo di quando una parte politica cerca di arrogarsi un potere che non ha guadagnato attraverso delle elezioni libere e corrette.

La Repubblica è in gioco, e non è solo un incubo. È la realtà.





Le elezioni annullate in Austria per i brogli nel voto postale di un candidato verde della sinsitra austriaca

Nel 2016 il candidato verde della sinistra austriaca aveva vinto le presidenziali grazie al voto postale. Peccato che quelle elezioni siano state annullate perché, ad esempio, in una cittadina di poco più di 30.000 abitanti avevano votato in più di 70.000.
Le risorse dell'assinistra sono infinite, come infinita è la dabbenaggine dei boccaloni libbberali.
Se poi tu pensi che tutto sia regolare, auguri! Io so solo che nel 2016 in USA votarono 138,8 milioni di elettori (un record) e che Killary Clinton prese 65,8 milioni di voti, mentre quest'anno hanno votato ben 19,5 milioni di elettori in più e che Rimbam-Biden ha avuto 15,5 milioni di voti in più della Clinton. Il tutto grazie al voto postale...



Caos repubblicano in Austria. Annullate le elezioni presidenziali per brogli nel 2016
La corte suprema austriaca ha annullato le elezioni presidenziali in quanto viziate da brogli e irregolarità di ogni genere, ed ha ordinato di ripeterle tra fine settembre e inizio ottobre.

http://www.italiareale.it/rassegna/caos ... per-brogli

Nel ballottaggio per le elezioni presidenziali, dello scorso 22 maggio, Van der Bellen aveva battuto il candidato Norbert Hofer, ottenendo il 50,3% e superando Hofer di circa 30mila voti. Decisivi sono stati i 750.000 postali voti - circa il 12% dei 6,4 milioni di elettori registrati in Austria – che avevano reso incerto il risultato.
Il primo turno si era chiuso con la vittoria di Hofer ma le 740.000 schede elettorali spedite per posta ribaltarono l’esito.

Nel corso delle due settimane di udienza dedicata all’esame della questione, i giudici hanno ascoltato circa 90 testimoni, tra cui membri dei seggi di tutto il Paese, e molti di loro hanno ammesso che spesso non è stata rispettata la legge elettorale, in particolare i tempi e le modalità del conteggio dei voti per posta. Migliaia di schede secondo la loro ricostruzione sono state aperte prima del dovuto e una parte conteggiate da gente non autorizzata a farlo.

Ecco alcuni esempi che dimostrerebbero i brogli elettorali nel voto austriaco: Nel collegio “Waidhofen an der Ybbs” si è registrata un’affluenza al voto del 146,9% (dove ha vinto, guarda caso, proprio Van der Bellen); A Linz, nel voto “per conto terzi” (cioè nel voto espresso per procura), l’affluenza alle urne è stata del 598%, dove Van der Bellen ha vinto su Hofer di ben 8.500 voti; il numero delle schede giunte dai votanti dall’estero è stato “magicamente” aumentato, in una notte, di circa 60.000 unità.

I giudici hanno stabilito che ben 78mila schede sono da considerare invalide e considerando che lo scarto era di appena 31mila voti, il voto è stato falsificato. Inoltre la Corte Costituzionale ha dichiarato illegale l'invio da parte del Ministero dell'Interno ai media dei risultati elettorali locali mentre le urne erano ancora aperte, in quanti è vietata la diffusione di sondaggi e risultati prima della fine del voto.

La cerimonia del giuramento di Alexander Van der Bellen è stata annullata. Come previsto il presidente uscente Heinz Fischer lascerà il palazzo imperiale di Vienna l’ 8 luglio e sarà sostituito dal presidente del parlamento, Doris Bures, e dai suoi due vice, che gestiranno la presidenza in modo collegiale.

Le elezioni sono il fondamento della democrazia e quindi l’annullamento della elezioni presidenziali sono molto significative.

Intanto questo clamoroso evento è avvenuto in un paese europeo dove esiste una democrazia consolidata, non in un paese del terzo mondo o in una repubblica delle banane ...
Se anche in un paese come l’Austria è possibile falsificare le elezioni presidenziali chissà cosa è successo e cosa potrà succedere in altri Paesi.
Inoltre questi brogli sono avvenuti in un piccolo paese dove i politologi ritengono che i controlli siano più efficaci, e quindi dove è meno elevato il rischio di brogli.

Un punto importante è che è lecito pensare che questi brogli siano stati pilotati e facilitati dalla Troika che avevano gli interessi a far vincere il candidato più gradito alla UE.
I brogli in Austria è l'ennesimo golpe della nomenklatura di Bruxelles, che è arrivata addirittura a mettere le mani nelle urne. Si sa che gli euro fanatici odiano la democrazia ma finora non si pensava arrivassero addirittura ai brogli elettorali, ma pur di vincere, gli “illuminati” hanno truccato le urne per l’elezione del presidente della repubblica austriaca.

Con questi legittimi sospetti sul voto in Europa la Democrazia è a rischio, visto che gli eurocrati appunto hanno voluto abbattere il pericolo Hofer. Esiste in questa Unione Europa la democrazia ?
L’UE non poteva sopportare che un partito nazionalista ed euroscettico avesse la maggioranza assoluta in un Paese dell’Eurozona, quindi ogni mezzo era “lecito” perchè tale evenienza fosse evitata.

L’annullamento delle elezioni presidenziali austriache è un vero disastro per gli euro fanatici e per i repubblicani.
La vicenda dimostra una tendenza in atto, cioè che nel quadro dell’Ue come unione dei capitali europei e come svuotamento delle democrazie degli Stati nazionali sovrani, la democrazia tende a sparire.

Infine come mai quasi tutti i quotidiani italiani hanno evitato di raccontare quello che è successo in Austria? Perché si parla dell'Austria solo per criminalizzare il partito FPO oppure il governo se decide di riprisitinare il controllo al Brennero?

A pochi giorni dall’esito del referendum che ha portato all’uscita della Gran Bretagna dall’Ue, arriva un nuovo schiaffo all’Unione Europea.
Adesso la ripetizione delle elezioni presidenziali austriache sono seguite con apprensione dagli illuminati di Bruxelles perché temono che possa vincere il nazionalista ed euroscettico Hofer, che ha sempre criticato l’UE, in particolare per l’immigrazione e la difficile situazione economica.


???
US. Mr Biden ha vinto in tutte le contee che per lo scrutinio usavano Dominion. Che caso.
Giuseppe Sandro Mela.
2020-12-28.

https://senzanubi.wordpress.com/2020/12 ... -che-caso/

Uno stormo di cigni celesti si è posato sul camino di Joe Biden.
«Joe Biden Appears To Outperform In Counties Using Dominion Or HART Voting Machines»
Chi mai avrebbe potuto immaginarsi un caso del genere? Chi mai?
Giocare alla roulette per duecentododici volte consecutive lo stesso numero e vincere sempre.
Bisogna essere davvero maligni nella mente e nel cuore per pensare male di questo raro, rarissimo, evento. Ma noi non siamo maligni: siamo candidi ingenui.

Joe Biden Appears To Outperform In Counties Using Dominion Or HART Voting Machines: Data Analyst.
Democratic presidential candidate Joe Biden outperforms in counties that use the Dominion or HART InterCivic voting machines, according to a data analyst.
“Analysis evidence suggests the use of the Dominion X/ICX BMD (Ballot Marking Device) machine, manufactured by Dominion Voting Systems, and machines from HART InterCivic appear to have abnormally influenced election results,” the data analyst wrote in a report that went public on Thursday.
The data analyst, who chose to remain anonymous for safety reasons, has 30 years of experience in data analysis, according to his profile reviewed by The Epoch Times.
In his research, he used voting data and 2017 census data to set up a baseline scenario to predict the election result. Then, he used the baseline model to compare the results of the November election.
The results show Biden falling above the prediction line in 78 percent of counties that use voting machines from those two companies.
His analysis also indicates that Biden consistently received 5.6 percent more votes in those counties than he should have.
Data analysis shows Democratic presidential candidate Joe Biden outperforms in counties that use specific voting machines. (Screenshot)
“That should not happen … The counties using Dominion machines are clearly too high,” he said in a video introducing his research results.
“That is a dramatic red flag in my opinion … something’s going on here.”
He said that the “plus 5.6 percent” pattern is not caused by the above-mentioned voting machines being widely used in strong Democratic counties, as it can also be found in counties that have strong support for President Donald Trump.
The research has not been peer-reviewed.
Hart InterCivic didn’t immediately respond to a request for comment from The Epoch Times. Dominion Voting System refused to comment on the results of the analysis. The company said that “courts of law across America have confirmed multiple times that there is no credible evidence to suggest any vote switching or fraud using Dominion Voting Systems.”
The analysis said he didn’t draw any conclusion on who caused the possible irregularities.
However, he believes that there must be a big scheme if the potential irregularities in his analysis have been caused by intentional activities.
“The patterns I’m seeing are across many counties—so my findings concern an organization with large-scale, national impact. That is, what I am seeing is not a local optical scan operator running a box of ballots through the system three times.”
He didn’t name any company or related party for wrongdoing.


Il candidato presidenziale democratico Joe Biden vince nelle contee che utilizzano le macchine di voto Dominion o HART InterCivic, secondo un analista di dati.
"Le prove di analisi suggeriscono l'uso della macchina BMD (Ballot Marking Device) del Dominion X/ICX, prodotta da Dominion Voting Systems, e le macchine dell'HART InterCivic sembrano aver influenzato in modo anomalo i risultati elettorali", ha scritto l'analista di dati in un rapporto reso pubblico giovedì.
L'analista dei dati, che ha scelto di rimanere anonimo per motivi di sicurezza, ha 30 anni di esperienza nell'analisi dei dati, secondo il suo profilo rivisto dall'Epoch Times.
Nella sua ricerca, ha utilizzato i dati di voto e i dati del censimento del 2017 per impostare uno scenario di base per prevedere il risultato delle elezioni. Poi, ha usato il modello di base per confrontare i risultati delle elezioni di novembre.
I risultati mostrano che Biden sta superando la linea di previsione nel 78% delle contee che utilizzano macchine per il voto di queste due società.
La sua analisi indica anche che Biden ha ricevuto costantemente il 5,6% di voti in più in quelle contee di quanto avrebbe dovuto.
"Questo non dovrebbe accadere... Le contee che usano le macchine del Dominio sono chiaramente troppo alte", ha detto in un video di presentazione dei risultati della sua ricerca.
"Questo è un drammatico segnale d'allarme, secondo me... qui sta succedendo qualcosa".
Ha detto che il modello "più 5,6 per cento" non è causato dal fatto che le macchine per il voto di cui sopra siano ampiamente utilizzate nelle forti contee democratiche, come si può trovare anche nelle contee che hanno un forte sostegno per il presidente Donald Trump.
La ricerca non è stata sottoposta a peer-review.
Hart InterCivic non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento del The Epoch Times. Il Dominion Voting System si è rifiutato di commentare i risultati dell'analisi. La società ha detto che "i tribunali di tutta l'America hanno confermato più volte che non c'è alcuna prova credibile che suggerisca un cambio di voto o una frode utilizzando Dominion Voting Systems".
L'analisi ha detto di non aver tratto alcuna conclusione su chi ha causato le possibili irregolarità.
Tuttavia, egli ritiene che ci debba essere un grande schema se le potenziali irregolarità nella sua analisi sono state causate da attività intenzionali.
"Gli schemi che sto vedendo sono in molte contee, quindi le mie conclusioni riguardano un'organizzazione con un impatto nazionale su larga scala. Cioè, quello che sto vedendo non è un operatore locale di scansione ottica che fa passare una scatola di schede elettorali attraverso il sistema per tre volte".
Non ha nominato alcuna società o parte correlata per irregolarità.

Tradotto con http://www.DeepL.com/Translator (versione gratuita)



Trump mobilita la sua base per la più grande manifestazione pubblica nella storia degli USA.
27 dicembre 2020
https://rumble.com/vc7xrv-27-12-2020-tu ... mn-60.html
Grande prova di forza nei confronti della vecchia guardia del partito Repubblicano. Mobilitazione che avrà impatto sulla riunione parlamentare del 6 di gennaio per la scelta del nuovo presidente.


https://it.wikipedia.org/wiki/Falun_Gong


Elezioni Usa, New York Post a Trump: "Fermi follia del golpe"
28/12/2020

https://www.adnkronos.com/fatti/esteri/ ... refresh_ce

"Signor presidente, fermi questa follia". Così, con un titolo a tutta pagina, il New York Post implora Donald Trump di mettere fine alla "nera farsa" delle contestazione dei risultati delle presidenziali. Il tabloid, che aveva dato il suo endorsement a Trump al voto del 3 novembre, lo accusa oggi di esortare il Parlamento ad "un golpe anti democratico", mentre dovrebbe pensare al voto in Georgia.

Il voto del 5 gennaio in Georgia "è enormemente importante" perché determinerà chi avrà la maggioranza in Senato, ma lei, signor presidente "è ossessionato con il 6 gennaio", scrive il quotidiano. Il riferimento è al giorno in cui il Congresso certificherà il risultato delle elezioni presidenziali. Trump ha esortato su Twitter i parlamentari repubblicani ad avere "coraggio" e ribaltare il risultato del voto. Ma questo sarebbe "un golpe anti democratico", sottolinea il New York Post.




Donald Trump, durissimo attacco del NY Post di Murdoch: "Basta con questa farsa, è un colpo di Stato"
Orchidea Colonna

https://www.liberoquotidiano.it/news/es ... o-usa.html

Una fine durissima da digerire, per Donald Trump. Soprattutto dopo il durissimo attacco del New York Post piovuto nelle ultime ore. Già, anche il quotidiano di Rupert Murdoch abbandona il presidente uscente degli Stati Uniti. E lo fa con l'ultimo strappo, quello definitivo, il più brutale. Un editoriale al vetriolo, in cui viene contestato il fatto che Trump non voglia riconoscere la vittoria di Joe Biden. Come riporta Dagospia, sul NY Post si legge: "È ora di porre fine a questa oscura farsa. Stai tifando per un colpo di Stato antidemocratico, ma la tua eredità è al sicuro. Smetti di pensare al 6 gennaio e pensa ai ballottagi del 5 gennaio. Se la Georgia cade, tutto è a rischio". Ma non solo. Stando ad alcune indiscrezioni, inoltre, Murdoch vorrebbe convincere Trump a mollare subito la Casa Bianca comprando per 100 milioni di dollari i diritti delle sue memore presidenziali. Accetterà?



Il famoso documentario di Seth Holehouse, uno dei più rispettati giornalisti indipendenti negli USA. Il video del Grande Risveglio americano, in inglese con sottotitoli in italiano.
???
https://rumble.com/vc8wrv-the-plot-to-s ... erica.html
https://mia.news/
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Se Trump non sarà più presidente degli USA, la vedo brutta!

Messaggioda Berto » dom gen 24, 2021 2:38 pm

.
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Se Trump non sarà più presidente degli USA, la vedo brutta!

Messaggioda Berto » dom gen 24, 2021 2:39 pm

02)
In attesa del 5, del 6 e del 20 gennaio 2021


Usa, Cnn: Trump minaccia di non lasciare la Casa Bianca
22 dicembre 2020

https://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/c ... 002a.shtml

Il presidente avrebbe confidato a consiglieri esterni la sua intenzione di non lasciare il palazzo presidenziale il giorno del giuramento di Biden

"Ci sono scenari che fanno davvero paura", avrebbe ammesso un funzionario dell'amministrazione, ribadendo come Trump, col sostegno di alcuni deputati e senatori, sarebbe comunque determinato a creare il caos in Congresso il 6 gennaio, quando si dovranno contare ufficialmente i voti dei grandi elettori che hanno dato la vittoria a Biden.

Da venerdì e per tutto il weekend il presidente uscente avrebbe quindi ricevuto più volte nello Studio Ovale o sentito al telefono personaggi come l'avvocatessa cospirazionista Sidney Powell, il suo ex consigliere per la sicurezza nazionale (appena graziato) Michael Flynn, il suo ex stratega politico Steve Bannon, il falco consigliere al commercio Peter Navarro e l'eccentrico fondatore ed ex Ceo del sito di commercio online Overstock.com Patrick Byrne.

Sarebbe proprio loro a fomentare in queste ore Trump, insieme all'immancabile Rudy Giuliani, puntando il dito contro i consiglieri ufficiali del presidente come il capo dello staff della Casa Bianca Mark Meadows o il consigliere legale della Casa Bianca Pat Cipollone. Intanto su Facebook c'è già chi organizza un "Inauguration Day" alternativo e in contemporanea a quello ufficiale del 20 gennaio, per dare inizio a quello che viene descritto come il secondo mandato presidenziale di Trump. Migliaia le adesioni.




Trump mobilita la sua base per la più grande manifestazione pubblica nella storia degli USA.
27 dicembre 2020
https://rumble.com/vc7xrv-27-12-2020-tu ... mn-60.html
Grande prova di forza nei confronti della vecchia guardia del partito Repubblicano. Mobilitazione che avrà impatto sulla riunione parlamentare del 6 di gennaio per la scelta del nuovo presidente.



Elezioni Usa, New York Post a Trump: "Fermi follia del golpe"
28/12/2020

https://www.adnkronos.com/fatti/esteri/ ... refresh_ce

"Signor presidente, fermi questa follia". Così, con un titolo a tutta pagina, il New York Post implora Donald Trump di mettere fine alla "nera farsa" delle contestazione dei risultati delle presidenziali. Il tabloid, che aveva dato il suo endorsement a Trump al voto del 3 novembre, lo accusa oggi di esortare il Parlamento ad "un golpe anti democratico", mentre dovrebbe pensare al voto in Georgia.

Il voto del 5 gennaio in Georgia "è enormemente importante" perché determinerà chi avrà la maggioranza in Senato, ma lei, signor presidente "è ossessionato con il 6 gennaio", scrive il quotidiano. Il riferimento è al giorno in cui il Congresso certificherà il risultato delle elezioni presidenziali. Trump ha esortato su Twitter i parlamentari repubblicani ad avere "coraggio" e ribaltare il risultato del voto. Ma questo sarebbe "un golpe anti democratico", sottolinea il New York Post.




Donald Trump, durissimo attacco del NY Post di Murdoch: "Basta con questa farsa, è un colpo di Stato"
Orchidea Colonna

https://www.liberoquotidiano.it/news/es ... o-usa.html

Una fine durissima da digerire, per Donald Trump. Soprattutto dopo il durissimo attacco del New York Post piovuto nelle ultime ore. Già, anche il quotidiano di Rupert Murdoch abbandona il presidente uscente degli Stati Uniti. E lo fa con l'ultimo strappo, quello definitivo, il più brutale. Un editoriale al vetriolo, in cui viene contestato il fatto che Trump non voglia riconoscere la vittoria di Joe Biden. Come riporta Dagospia, sul NY Post si legge: "È ora di porre fine a questa oscura farsa. Stai tifando per un colpo di Stato antidemocratico, ma la tua eredità è al sicuro. Smetti di pensare al 6 gennaio e pensa ai ballottagi del 5 gennaio. Se la Georgia cade, tutto è a rischio". Ma non solo. Stando ad alcune indiscrezioni, inoltre, Murdoch vorrebbe convincere Trump a mollare subito la Casa Bianca comprando per 100 milioni di dollari i diritti delle sue memore presidenziali. Accetterà?



Il famoso documentario di Seth Holehouse, uno dei più rispettati giornalisti indipendenti negli USA. Il video del Grande Risveglio americano, in inglese con sottotitoli in italiano.
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https://rumble.com/vc8wrv-the-plot-to-s ... erica.html
https://mia.news/

Quello che succederà il 6 di gennaio a Washington può cambiare completamente la storia degli Stati Uniti.
Sarà Pence ad eleggere Trump?
29-12-2020
https://rumble.com/vc9rm5-29-12-2020-sa ... mn-62.html


Con l’adesione del primo senatore repubblicano che promette di contestare i voti chiave a sostegno di Biden, la possibilità che Pence dia la vittoria a Trump si rafforza.
Elezioni USA: la strategia “Pence” si rafforza
30-12-2020
https://rumble.com/vcb089-30-12-2020-el ... mn-63.html



31-12-2020 Elezioni USA: c’è del marcio in Georgia
MAZZONINEW
January 1, 2021
https://rumble.com/vcc349-31-12-2020-el ... mn-64.html



Nel 2000, 2004 e 2016 ci furono dei Democratici che all'assemblea del 6 Gennaio contestarono i voti elettorali dei Repubblicani.
È già successo.
Jaime Andrea Jaime
Protests, Objections Disrupt Final Count Of Electoral Votes - Trump Declared President
6 gen 2017
https://www.youtube.com/watch?v=S-4tkOT ... ture=share


USA2020: MITCH MCCONNELL DEFINISCE IL VOTO DEL 6 GENNAIO AL CONGRESSO COME "IL PIU' IMPORTANTE DELLA MIA CARRIERA POLITICA"
Elezioni USA 2020

In una conference call straordinaria tenuta ieri mattina con i colleghi repubblicani del Senato, il leader della maggioranza Mitch McConnell ha dichiarato che il suo voto del 6 gennaio per certificare la vittoria di Joe Biden alle elezioni del 2020 sarà "il più importante che io abbia mai espresso".
È quanto rende noto Axios , secondo una fonte che ha partecipato alla chiamata, iniziata dopo che il senatore repubblicano del Missouri, Josh Hawley, ha sfidato apertamente il desiderio di McConnell di evitare questo voto ed ha invece dichiarato pubblicamente che si opporrà alla certificazione dei voti elettorali in Pennsylvania e forse anche in altri Stati.
In questo modo, Hawley, associandosi ad una serie di deputati repubblicani che intendono presentare la stessa contestazione, obbligherà il Congresso ad una discussione di due ore e successivo voto finale, nell'ultimo tentativo disperato di bloccare la vittoria di Trump.
McConnell aveva precedentemente esortato i senatori a non forzare la mano con questo voto, che riteneva avrebbe posto i repubblicani in lizza per la rielezione nel 2022 in una posizione difficile, costringendoli a scegliere tra sfidare il politico più popolare del partito, Donald Trump, o a minare il processo democratico delle elezioni.
McConnell ha detto durante la chiamata che la decisione del 6 gennaio è "un voto di coscienza", hanno detto queste fonti. È probabile che le sue osservazioni alla sua conferenza aumentino la rabbia del presidente Trump nei suoi confronti per aver osato riconoscere la sconfitta di Trump.
Molti senatori repubblicani sono furiosi con Hawley per averli costretti a prendere quello che Trump sta impostando come l'ultimo test di lealtà nei suoi confronti il 6 gennaio.
Secondo quanto riporta la CNN, tra i deputati repubblicani sarebbero almeno 140 pronti a votare contro la certificazione del risultato, un dato che mostra quanto sia forte nel partito l'ala più trumpiana, ma che comunque non basterebbe per rovesciare il risultato del voto, visto che occorre la maggioranza semplice in entrambe le camere, ed i democratici continuano a controllare la Camera dei Rappresentanti.
Durante la chiamata, McConnell ha chiesto a Hawley di spiegare cosa aveva intenzione di fare il 6 gennaio. Poco dopo, il senatore dell'Indiana Todd Young ha insistito chiedendo ad Hawley quali Stati intendesse contestare, ed il senatore della Pennsylvania Pat Toomey è interventuo difendendo l'integrità delle elezioni del suo stato.
C'è solo un problema: sono stati accolti con il silenzio. Hawley infatti ha deciso di non partecipare alla conference call in quanto non ha alcuna intenzione di tirarsi indietro dalla sua decisione di opporsi alla certificazione dei voti elettorali. Anzi Hawley ha approfittato di questa sua decisione per inviare una email per la raccolta fondi ai suoi sostenitori.
Ma che si tratti di una strategia destinata al fallimento sembra più chiaro ogni giorno che passa. Ieri infatti il vicepresidente MIke Pence ha chiesto ad un giudice federale del Texas di rigettare l'esposto presentato dal deputato Louie Gohmert (R-Texas) ed altri repubblicani per chiedere di rendere incostituzionale l'Electoral Count Act del 1887 ed assegnare maggiori poteri a Pence per ribaltare la vittoria di Biden in aula.
Pence ha spiegato la sua posizione, nei documenti presentati al giudice distrettuale, affermando di non essere la persona giusta contro cui presentare la denuncia. "Un esposto per stabilire che il vicepresidente debba avere discrezionalità sul conteggio dei voti, ma che allo stesso tempo è stato presentato contro il vicepresidente, è una contraddizione legale vivente".
Tipicamente, come previsto dall'Electoral Count Act, il ruolo del vicepresidente nella sessione congiunta del Congresso per la certificazione del voto e la proclamazione del nuovo presidente è puramente formale.
Ma l'intento di questo esposto era quello di abolire la legge per consentire a Pence di avere un ruolo più assertivo e decidere in maniera autonoma se accettare o meno i voti dei grandi elettori di alcuni Stati chiave a favore di Biden, che secondo la campagna di Trump ed i suoi sostenitori, sono stati il risultato di brogli di massa, mai provati sinora nelle corti federali.
Per questo motivo Pence è sempre più sotto pressione sia da parte dei supporter più hardcore del presidente che dal presidente Trump stesso, per usare il suo ruolo, affinchè venga contestato il risultato del voto durante la sessione congiunta del 6 gennaio.











Republicans have a perfect presidential candidate for 2024 — and it’s not Trump
Cal Thomas

At the 1980 Democratic National Convention in New York, Sen. Ted Kennedy, D-Mass., delivered a speech following his defeat by Jimmy Carter for the presidential nomination. The speech was boilerplate liberalism. Kennedy criticized Republicans and Ronald Reagan for their ideas, which he said were from the past (today the past is looking a lot better than the immediate future under Joe Biden and the Democrats).

A part of his closing line would be good for today's Republicans to consider following the abbreviated Trump era. Kennedy said that "the work goes on, the cause endures, the hope still lives, and the dream shall never die."

Trump has contributed mightily to the GOP, giving the party a backbone it seemed to have misplaced following the Reagan years. He also has reminded people that conservative ideas work, including tax cuts, a reduction in regulations and constitutional judges.

TRUMP CAMPAIGN POLL ASKS IF HE SHOULD RUN FOR PRESIDENT IN 2024

Add to these significant accomplishments the Trump administration's brokering of four peace deals in the Middle East no one thought possible, much less achievable, and the development of a coronavirus vaccine various "experts" said was not possible by the end of the year.

As Trump leaves office, where will Republicans go in 2024?
More from Opinion

The president has hinted he may run again in four years. If he wins, he and his supporters could enjoy sweet revenge. But should he be a candidate? As much as he has done for the party and the country, should Republicans put all their faith and trust in him?

A lot could depend on how President-elect Biden does in office. Biden almost certainly will not seek a second term when he is 82.

Last August, Trump was questioned at a White House press briefing about polls showing his popularity was declining. Asked to explain, he responded: "Nobody likes me. It can only be my personality. That's all." It was a rare moment of transparency for him.

There is still a remnant of old-fashioned values my grandparents' generation embraced and tried to instill in their descendants. One was not to belittle, demean, talk down to, or call other people names. Trump has consistently ignored that advice. While a large number of Americans still support him and the number who voted for him far outpaced any other Republican presidential candidate, or incumbent president, it wasn't enough.

The reason can only be his personality.

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Most Americans expect a certain amount of dignity emanating from one who temporarily holds our highest office. Could Trump have achieved all he has without the name-calling? I think so. At a minimum, he might have resurrected a quote from a man who knew plenty about enemies, all of them domestic.

I have referenced Abraham Lincoln's First Inaugural Address before, but it is worth remembering, even memorizing. At the dawn of the Civil War, Lincoln said: "We are not enemies, but friends. We must not be enemies. Though passion may have strained, it must not break our bonds of affection. The mystic chords of memory will swell when again touched, as surely they will be, by the better angels of our nature."

Could such an attitude have delivered a second term for President Trump? It might have swung enough votes to him from people who place a high value on deportment.

Republicans can continue to embrace Trump's policies while getting behind someone without his baggage. Who might that be? My view of the perfect candidate is Vice President Mike Pence, who has been loyal to the president without the name-calling, while preserving his own personality, dignity, Christian faith and kindness.

Republicans could do a lot worse than Pence, but not much better.



I repubblicani hanno un perfetto candidato alla presidenza per il 2024 - e non è Trump
Cal Thomas

https://www.foxnews.com/opinion/republi ... ence-trump

Alla Convention Nazionale Democratica del 1980 a New York, il senatore Ted Kennedy, D-Mass., pronunciò un discorso dopo la sconfitta di Jimmy Carter per la nomina presidenziale. Il discorso è stato un discorso sul liberalismo. Kennedy ha criticato i repubblicani e Ronald Reagan per le loro idee, che ha detto essere del passato (oggi il passato sembra molto meglio del futuro immediato sotto Joe Biden e i democratici).

Una parte della sua linea di chiusura sarebbe bene che i repubblicani di oggi prendessero in considerazione la possibilità di seguire l'abbreviazione di Trump. Kennedy ha detto che "il lavoro va avanti, la causa dura, la speranza vive ancora, e il sogno non morirà mai".

Trump ha contribuito enormemente al GOP, dando al partito una spina dorsale che sembrava essere fuori luogo dopo gli anni di Reagan. Ha anche ricordato alla gente che le idee conservatrici funzionano, compresi i tagli alle tasse, la riduzione dei regolamenti e i giudici costituzionali.

SONDAGGIO DELLA CAMPAGNA ELETTORALE TRUMP CHIEDE SE DOVREBBE CANDIDARSI ALLA PRESIDENZA NEL 2024

A questi risultati significativi si aggiunge l'intermediazione da parte dell'amministrazione Trump di quattro accordi di pace in Medio Oriente che nessuno pensava possibile, tanto meno realizzabile, e lo sviluppo di un vaccino contro il coronavirus, secondo vari "esperti", non era possibile entro la fine dell'anno.

Quando Trump lascerà il suo incarico, dove andranno i repubblicani nel 2024?
Altro da Opinion

Il presidente ha accennato al fatto che potrebbe candidarsi di nuovo tra quattro anni. Se vince, lui e i suoi sostenitori potrebbero godere di una dolce vendetta. Ma dovrebbe essere un candidato? Come ha fatto per il partito e per il Paese, i repubblicani dovrebbero riporre in lui tutta la loro fede e la loro fiducia?

Molto potrebbe dipendere da come il Presidente eletto Biden si comporterà in carica. Biden quasi certamente non cercherà un secondo mandato quando avrà 82 anni.

Lo scorso agosto, Trump è stato interrogato durante una conferenza stampa della Casa Bianca su sondaggi che mostravano che la sua popolarità era in calo. Gli è stato chiesto di spiegare, e lui ha risposto: "Non piaccio a nessuno. Può essere solo la mia personalità. Questo è tutto". È stato un raro momento di trasparenza per lui.

C'è ancora un residuo di valori antiquati che la generazione dei miei nonni ha abbracciato e ha cercato di instillare nei loro discendenti. Non si trattava di sminuire, di sminuire, di sminuire, di parlare a bassa voce o di insultare gli altri. Trump ha sempre ignorato questo consiglio. Mentre un gran numero di americani lo sostiene ancora e il numero che ha votato per lui ha superato di gran lunga qualsiasi altro candidato repubblicano alle presidenziali, o presidente in carica, non è stato sufficiente.

Il motivo può essere solo la sua personalità.

La maggior parte degli americani si aspetta una certa dignità da chi ricopre temporaneamente la nostra più alta carica. Trump avrebbe potuto ottenere tutto ciò che ha senza l'insulto? Credo di sì. Come minimo, avrebbe potuto far risorgere una citazione da un uomo che conosceva un sacco di nemici, tutti domestici.

Ho già fatto riferimento al Primo discorso inaugurale di Abraham Lincoln, ma vale la pena di ricordarlo, anche a memoria. All'alba della guerra civile, disse Lincoln: "Non siamo nemici, ma amici. Non dobbiamo essere nemici. Anche se la passione può essere stata tesa, non deve rompere i nostri legami d'affetto. Le corde mistiche della memoria si gonfieranno quando saranno di nuovo toccate, come sicuramente lo saranno, dagli angeli migliori della nostra natura".

Un simile atteggiamento avrebbe potuto portare a un secondo mandato per il presidente Trump? Potrebbe avergli dato abbastanza voti da parte di persone che danno grande valore al portamento.

I repubblicani possono continuare ad abbracciare le politiche di Trump mentre si mettono dietro a qualcuno senza il suo bagaglio. Chi potrebbe essere? Il mio punto di vista sul candidato perfetto è il vicepresidente Mike Pence, che è stato fedele al presidente senza nominarlo, preservando la sua personalità, la sua dignità, la sua fede cristiana e la sua gentilezza.

I repubblicani potrebbero fare molto peggio di Pence, ma non molto meglio.

Tradotto con http://www.DeepL.com/Translator (versione gratuita)


McConnell rejects standalone $2,000 checks, links increase to other Trump requests in new bill
Melissa Quinn
December 30, 2020

https://www.cbsnews.com/news/mcconnell- ... -requests/

Washington — Senate Majority Leader Mitch McConnell on Tuesday blocked an attempt to vote on the $2,000 stimulus checks approved by the House, but resurrected the higher payments in a new bill that includes other items on President Trump's wish list: The creation of a commission to study election fraud and the repeal of Section 230, which shields social media companies from lawsuits.

The House passed the bill introduced last week and brought it to the floor for a vote in response to the last-minute request from Mr. Trump to increase the payments to $2,000. A number of Republicans joined with their Democratic counterparts in support of the measure.

While Republicans resisted efforts by their Democratic colleagues to approve a coronavirus relief package with a $1 trillion price tag, a growing number of GOP senators have announced their support for the increased direct payments, including Georgia's two Republican senators who are on the ballot in a pair of runoff elections January 5.

Senator Kelly Loeffler tweeted earlier Tuesday to announce her support for the $2,000 payments, saying, "I agree with @realDonaldTrump — we need to deliver $2,000 direct relief checks to the American people." Senator David Perdue quickly followed, tweeting, "President @realDonaldTrump is right — I support this push for $2,000 in direct relief for the American people."

But McConnell's new legislation puts Senate Democrats, who have been supportive of the payment increase, in a bind, as they would also have to approve the commission and the repeal of Section 230. The legislation is also likely to face opposition from fiscally conservative Republicans, who insist targeted relief, not checks for all, is the way to go.

Senate Minority Leader Chuck Schumer, whose office circulated McConnell's new bill, blasted McConnell's attempt to bundle the stimulus increase with other measures.

"Senator McConnell knows how to make $2,000 survival checks reality and he knows how to kill them," Schumer said. "If Sen. McConnell tries loading up the bipartisan House-passed CASH Act with unrelated, partisan provisions that will do absolutely nothing to help struggling families across the country, it will not pass the House and cannot become law – any move like this by Sen. McConnell would a blatant attempt to deprive Americans of a $2,000 survival check. Will Senate Republicans go along with Sen. McConnell's cynical gambit or will they push him to give a vote on the standalone House-passed CASH Act?"

The Joint Committee on Taxation estimated replacing the $600 direct payments approved in the latest coronavirus relief package with $2,000 checks would cost roughly $463.8 billion.

Following McConnell's objection earlier Tuesday, Mr. Trump said the Senate must approve the $2,000 checks "ASAP" unless they have a "death wish."

"$600 IS NOT ENOUGH! Also, get rid of Section 230 - Don't let Big Tech steal our Country, and don't let the Democrats steal the Presidential Election. Get tough!" he tweeted.

Unless Republicans have a death wish, and it is also the right thing to do, they must approve the $2000 payments ASAP. $600 IS NOT ENOUGH! Also, get rid of Section 230 - Don’t let Big Tech steal our Country, and don’t let the Democrats steal the Presidential Election. Get tough! https://t.co/GMotstu7OI
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) December 29, 2020

The push for increased relief payments to Americans was driven by an 11th hour-demand from Mr. Trump last week for Congress to raise the $600 payments approved by lawmakers last week to $2,000. The president suggested he would not sign the original measure, which was combined with a $1.4 trillion government spending bill, calling it a "disgrace" and pushing the nation closer to a government shutdown.

House Speaker Nancy Pelosi swiftly seized on Mr. Trump's demand, and on Christmas Eve, the House attempted to pass by unanimous consent a bill to provide $2,000 checks. But Republicans blocked the proposal.

Then, on Sunday, the president unexpectedly relented and signed the package. Still, he continued to push for the $2,000 relief checks and said the Senate would "start the process for a vote."

He tweeted Tuesday, "$2000 for our great people, not $600! They have suffered enough from the China Virus!!!"


McConnell rifiuta gli assegni da soli da $2.000, i link aumentano ad altre richieste di Trump nella nuova fattura
Melissa Quinn
30 dicembre 2020

https://www.cbsnews.com/news/mcconnell- ... -requests/

Washington - Il leader della maggioranza del Senato Mitch McConnell ha bloccato martedì un tentativo di voto sugli assegni di stimolo da 2.000 dollari approvati dalla Camera, ma ha fatto risorgere i pagamenti più alti in un nuovo disegno di legge che include altre voci nella lista dei desideri del Presidente Trump: La creazione di una commissione per studiare i brogli elettorali e l'abrogazione della Sezione 230, che protegge le aziende dei social media dalle cause legali.

La Camera ha approvato il disegno di legge presentato la scorsa settimana e lo ha portato al voto in risposta alla richiesta dell'ultimo minuto del signor Trump di aumentare i pagamenti a 2.000 dollari. Un certo numero di repubblicani si sono uniti ai loro omologhi democratici a sostegno del provvedimento.

Mentre i Repubblicani hanno resistito agli sforzi dei loro colleghi Democratici per approvare un pacchetto di aiuti per il coronavirus con un prezzo di 1.000 miliardi di dollari, un numero crescente di senatori del GOP ha annunciato il proprio sostegno all'aumento dei pagamenti diretti, inclusi i due senatori repubblicani della Georgia che sono al voto in un paio di elezioni di ballottaggio del 5 gennaio.

La senatrice Kelly Loeffler ha twittato martedì scorso per annunciare il suo sostegno ai pagamenti di 2.000 dollari, dicendo: "Sono d'accordo con @realDonaldTrump - dobbiamo consegnare gli assegni di 2.000 dollari di aiuti diretti al popolo americano". Il senatore David Perdue ha seguito rapidamente, twittando: "Il presidente @realDonaldTrump ha ragione - sono d'accordo con @realDonaldTrump - sostengo questa spinta per 2.000 dollari in aiuti diretti al popolo americano".

Ma la nuova legislazione di McConnell mette in difficoltà i Democratici del Senato, che hanno sostenuto l'aumento dei pagamenti, in quanto dovrebbero anche approvare la commissione e l'abrogazione della Sezione 230. La legislazione rischia anche di incontrare l'opposizione dei repubblicani fiscalmente conservatori, che insistono su un sollievo mirato, non su controlli per tutti, è la strada da seguire.

Il leader delle minoranze al Senato Chuck Schumer, il cui ufficio ha fatto circolare il nuovo disegno di legge di McConnell, ha fatto saltare il tentativo di McConnell di abbinare l'aumento degli stimoli con altre misure.

"Il senatore McConnell sa come far sì che i 2.000 dollari di sopravvivenza controllino la realtà e sa come ucciderli", ha detto Schumer. "Se il Senatore McConnell cercherà di caricare il bipartisan House-passed CASH Act con disposizioni non correlate e di parte che non faranno assolutamente nulla per aiutare le famiglie in difficoltà in tutto il paese, non passerà la Camera e non potrà diventare legge - qualsiasi mossa del Senatore McConnell sarebbe un palese tentativo di privare gli americani di un assegno di sopravvivenza di 2.000 dollari". I Repubblicani del Senato saranno d'accordo con la cinica mossa del Senatore McConnell o lo spingeranno a votare la legge sul CASH Act?".

La Joint Committee on Taxation ha stimato che sostituire i 600 dollari di pagamenti diretti approvati nell'ultimo pacchetto di aiuti per il coronavirus con assegni da 2.000 dollari costerebbe circa 463,8 miliardi di dollari.

In seguito all'obiezione di McConnell di martedì scorso, il signor Trump ha detto che il Senato deve approvare gli assegni da 2.000 dollari "al più presto", a meno che non abbiano un "desiderio di morte".

"600 DOLLARI NON SONO ABBASTANZA! Inoltre, sbarazzatevi della Sezione 230 - Non lasciate che la Big Tech rubi il nostro Paese, e non lasciate che i Democratici rubino le elezioni presidenziali. Fate i duri!", ha twittato.

A meno che i Repubblicani non abbiano un desiderio di morte, ed è anche la cosa giusta da fare, devono approvare i pagamenti di 2000 dollari al più presto. 600 DOLLARI NON SONO SUFFICIENTI! Sbarazzatevi anche della Sezione 230 - Non lasciate che la Big Tech rubi il nostro Paese, e non lasciate che i Democratici rubino le elezioni presidenziali. Fate i duri! https://t.co/GMotstu7OI
- Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 29 dicembre 2020

La spinta per l'aumento dei pagamenti di soccorso agli americani è stata guidata da una richiesta di 11 ore da parte del signor Trump la scorsa settimana per il Congresso di portare a 2.000 dollari i pagamenti di 600 dollari approvati dai legislatori la scorsa settimana. Il presidente ha suggerito che non avrebbe firmato la misura originale, che è stata combinata con un disegno di legge sulla spesa pubblica di 1,4 trilioni di dollari, definendola una "vergogna" e spingendo la nazione più vicina alla chiusura del governo.

La Presidente della Camera Nancy Pelosi ha prontamente colto la richiesta del signor Trump, e la vigilia di Natale, la Camera ha tentato di approvare all'unanimità un disegno di legge per fornire assegni da 2.000 dollari. Ma i repubblicani hanno bloccato la proposta.

Poi, domenica, il presidente ha ceduto inaspettatamente e ha firmato il pacchetto. Tuttavia, ha continuato a spingere per gli assegni da 2.000 dollari e ha detto che il Senato avrebbe "iniziato il processo per un voto".

Martedì ha twittato: "2000 dollari per il nostro grande popolo, non 600 dollari! Hanno già sofferto abbastanza per il China Virus!


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La Camera ha votato per contrastare il veto di Donald J. Trump sul disegno di legge sulla Difesa.
L'Osservatore Repubblicano
30 dicembre 2020

https://www.facebook.com/elezioniusa202 ... 8887104863

La Camera ha votato l 28 dicembre per annullare il veto del presidente Trump sulla proposta di legge per il budget della Difesa (quest'anno di 740 miliardi di dollari). Il veto era un modo per superare in disegno di legge che includesse la rimozione delle protezioni dalla responsabilità legale delle piattaforme social per i contenuti pubblicati.
Il veto è stato superato e ora va al Senato, dove Trump probabilmente dovrà affrontare una sconfitta simile già martedì. Sarebbe la prima volta nella sua presidenza che Trump perde una sfida politica su un veto.
La Camera ha votato per trasformare in legge il National Defense Authorization Act sulle obiezioni di Trump dopo averlo approvato con un sostegno schiacciante all'inizio di questo mese.
Trump voleva che i legislatori includessero una disposizione nel disegno di legge per eliminare lo scudo legale di cui i Big Tech hanno goduto per più di due decenni. Trump si è anche opposto a una disposizione nel disegno di legge che chiedeva la ridenominazione di installazioni militari che ora prendono il nome da ufficiali confederati, e si è opposto alle disposizioni nel disegno di legge che limita la sua autorità a disporre delle truppe all'estero.
Sebbene Trump abbia prevalso su otto veti durante la sua presidenza, è probabile che perda questa battaglia.
Entrambe le camere hanno approvato l'NDAA a dicembre con maggioranze a prova di veto, sebbene alcuni membri della Camera del GOP intendono sostenere il veto di Trump, tra cui il leader della minoranza Kevin McCarthy, della California, e i 40 membri della House Freedom Caucus.
Il disegno di legge sulla politica di difesa è stato approvato dal Congresso ininterrottamente per quasi 60 anni ed è considerato fondamentale per la pianificazione militare e la sicurezza nazionale. La misura attuale è particolarmente importante sulla scia dei recenti attacchi informatici russi su operazioni governative critiche, hanno affermato i legislatori. La NDAA include nuovi finanziamenti per la sicurezza informatica e il ripristino di una posizione dominante in campo informatico.



Donald J. Trump , l'uomo più ammirato dell'anno!
L'Osservatore Repubblicano

https://www.facebook.com/elezioniusa202 ... 7880512297
Ogni anno la Gallup Organization pubblica i risultati del suo sondaggio chiedendo agli americani chi ammirano di più.
Per molti anni, l'ex presidente Barack Obama è stato l'uomo più ammirato e l'ex First Lady Michelle Obama la donna più ammirata. Quest'anno, la signora Obama rimane la donna più ammirata, ma c'è un nuovo uomo più ammirato: il presidente Donald Trump .
Ogni anno Gallup chiede: "Quale uomo hai sentito o di cui hai letto, che vive oggi in qualsiasi parte del mondo che ammiri di più?" Chiunque sia il presidente, frequentemente è in cima alla lista, anche se in diversi momenti sette presidenti quali Truman, Johnson, Nixon, Ford, Carter, GWBush e Trump non hanno vinto il primo posto. L'anno scorso, Trump era alla pari con Obama fra i più ammirati. Ora, Trump è il chiaro vincitore.
Il diciotto per cento degli intervistati ha definito Trump il più ammirato, mentre il 15 per cento ha nominato Obama. Al terzo posto, con appena il sei percento, il presidente eletto Joe Biden, seguito dal dottor Anthony Fauci con il tre percento e Papa Francesco con il due percento. Successivamente, un gruppo di persone estremamente variabile ha ottenuto l'uno per cento ciascuno: Elon Musk, Bernie Sanders, Bill Gates, LeBron James e il Dalai Lama. (I numeri sono relativamente piccoli, infatti Trump ha vinto con il 18%, perché la domanda è aperta e gli intervistati possono nominare chiunque vogliano, che si tratti del nonno, del loro migliore amico, di una celebrità o di chiunque altro).
Gallup ha suddiviso i risultati per affiliazione politica. Tra i repubblicani, il 48% ha definito Trump il più ammirato. (Gallup ha notato che nessun altro personaggio pubblico ha ottenuto un punteggio superiore al due per cento tra i repubblicani).
Tra i democratici, il 32 per cento ha definito Obama il più ammirato, mentre solo il 13 per cento ha nominato Biden. I risultati per Biden indicano che, anche dopo aver vinto le elezioni presidenziali, è ancora dietro all'uomo per cui è stato vicepresidente per otto anni.
Il sondaggio è una notizia agrodolce per Trump, che ha perso contro Biden nelle votazioni del mese scorso. Ma è un promemoria della profondità del sostegno del presidente tra i repubblicani e molti indipendenti. (Tra gli indipendenti, Trump e Obama hanno pareggiato all'11%, con Biden che è rimasto indietro al 3%.)
Quanto alla donna più ammirata, Michelle Obama ha vinto per il terzo anno consecutivo. La vicepresidente eletta Kamala Harris si è classificata seconda, mentre la First Lady Melania Trump è terza. La presenza della signora Trump è un'anomalia in una lista fortemente democratica delle donne più ammirate. Oltre a Michelle Obama e Kamala Harris, il gruppo di testa comprende anche Oprah Winfrey, Hillary Clinton e Alexandria Ocasio-Cortez.
Ma la grande storia è il presidente. Nel suo quarto anno in carica, uscendo dalla porta della Casa Bianca, viene nominato, per la prima volta, l'uomo più ammirato d'America. L'unica cosa che può essere certa di Donald Trump è che non ha intenzione di lasciare la scena pubblica. Il sondaggio Gallup mostra che avrà un pubblico ricettivo.


SCONTRO TRUMP PENCE SULLA NOMINA DI BIDEN! L'AVV. POWELL DIMOSTRA LA VITTORIA DI TRUMP! L'ALTRA VIA!
30 dic 2020
https://www.youtube.com/watch?v=QQQj6oq ... ture=share

Il Leader di Maggioranza repubblicana, il senatore Senator Mitch McConnell ha presentato martedì 29 dicembre la sua proposta di legge sugli assegni Covid da 2.000 dollari e altre priorità di Trump.
L'Osservatore Repubblicano
30 dicembre 2020

https://www.facebook.com/elezioniusa202 ... 0783760340

Il disegno di legge presentato abrogherebbe anche la Sezione 230, la controversa protezione legale dalla responsabilità per i contenuti pubblicati per le piattaforme social, e creerebbe un comitato nella Commissione di assistenza elettorale per studiare l'integrità delle elezioni.
McConnell ha discusso del disegno di legge per affrontare questi tre problematiche nelle sue osservazioni martedì 29 dicembre.
"Durante questo processo, il presidente ha evidenziato tre ulteriori questioni di importanza nazionale che vorrebbe che il Congresso affrontasse insieme", ha detto McConnell, prima di elencare le richieste del presidente sull'ammontare degli assegni covid, la sezione 230 e le elezioni.
"Questi sono i tre argomenti importanti che il presidente ha collegato insieme", ha detto McConnell. "Questa settimana, il Senato inizierà un processo per mettere a fuoco queste tre priorità".
Le osservazioni non erano una promessa tale che queste questioni avrebbero ricevuto un voto o che McConnell avrebbe spinto in modo particolarmente pesante per loro. Ed è improbabile che lo stesso disegno di legge di McConnell ottenga il sostegno dei 60 senatori che sarebbero necessari per rompere un ostruzionismo. Alcuni repubblicani, in particolare la manciata che ha già detto di volere gli assegni covid da 2.000 dollari, probabilmente sosterrebbero il disegno di legge, ma la maggior parte dei democratici probabilmente non voterà a favore a causa delle altre questioni affrontate dal disegno di legge di McConnell.
Ciò che il disegno di legge di McConnell potrebbe fare, tuttavia, è consentire ai senatori del GOP che vogliono poter dire di aver votato per assegni di stimolo economico da 2.000 dollari di farlo proteggendo al tempo stesso le priorità della maggior parte del suo caucus che in precedenza si era opposto ad assegni superiori a $ 600.
Il senatore David Perdue. R-Ga., Uno dei repubblicani che ha detto di sostenere assegni da $ 2.000 ma è anche coinvolto in un difficile ballottaggio il 5 gennaio per mantenere il suo posto.
"Gli stessi Democratici hanno fatto ostruzionismo per mesi e così qui, all'ultimo minuto, si lamentano del normale funzionamento del Senato", ha detto Perdue. "Sono un outsider di questo processo, ma posso dirvi che queste cose che Mitch McConnell sta cercando di fare sono in linea con quanto ha detto il Presidente. Sostengo ciò che il Presidente sta cercando di fare rispetto alla Sezione 230, l'abrogazione e anche i $ 2.000 di assegni di stimolo. Siamo pienamente a favore di questo ".
Il leader della minoranza al Senato Chuck Schumer, DN.Y., ha definito la proposta di McConnell una "mossa cinica".
Nessuna azione sul disegno di legge di McConnell è stata programmata. Trump, nel frattempo, ha avvertito i repubblicani che dovrebbero supportare l'approvazione rapida degli assegni di stimolo economico a meno che non "abbiano un desiderio di morte" in un tweet di martedì. Ha raddoppiato mercoledì mattina, dicendo: "$ 2000 ASAP!"
McConnell martedì ha bloccato i tentativi da parte di Schumer e del senatore Bernie Sanders, I-Vt., di approvare rapidamente il disegno di legge sugli assegni Covid che la Camera aveva approvato con oltre due terzi dei membri che hanno votato a favore lunedì.
Se il disegno di legge della Camera o il disegno di legge McConnell riceveranno voti, dipenderà da McConnell, che controlla l'azione in senato. Il leader della maggioranza sta attualmente dando la priorità agli sforzi per annullare il veto di Trump del National Defense Authorization Act (NDAA), che finanzia l'esercito per il prossimo anno.
Trump era contrario al disegno di legge che voleva ribatezzare le basi intitolate ai Confederati e voleva che fosse abrogata la Sezione 230, ma la legislazione è passata in modo schiacciante sia alla Camera che al Senato. La Camera ha già votato per annullare il veto del presidente.
Sanders ha ritardato gli sforzi di McConnell sul disegno di legge della difesa nel tentativo di ottenere concessioni sui controlli di stimolo. Ma se McConnell andrà avanti come programmato, venerdì potrebbe esserci un voto per porre fine al dibattito sull'override del veto e un voto finale per annullare il veto sabato.
L'attuale Congresso si conclude domenica 3 gennaio, il che significa che qualsiasi altra azione sui controlli degli stimoli deve avvenire rapidamente. A quel punto, i legislatori dovranno riavviare completamente il processo legislativo.




L ' America è una Repubblica i cui leader vengono scelti nelle elezioni democratiche. Queste elezioni, a loro volta, devono rispettare la Costituzione e il diritto federale e dello stato.
Senator Ted Cruz
2 gennaio 2021

https://www.facebook.com/jaime.mancagra ... 7424061693

Quando gli elettori decidono equamente un'elezione, secondo lo stato di diritto, il candidato che perde dovrebbe riconoscere e rispettare la legittimità di queste elezioni. E, se gli elettori scelgono di eleggere un nuovo incarico, la nostra Nazione dovrebbe avere un trasferimento pacifico di potere.
L ' elezione del 2020, come l'elezione del 2016, è stata duramente combattuta e, in molti stati altalenanti, è stata duramente decisa. Le elezioni del 2020, tuttavia, hanno mostrato accuse senza precedenti di frodi agli elettori, violazioni e la mancata applicazione della legge elettorale e altre irregolarità di voto.
La frode elettorale ha rappresentato una sfida persistente alle nostre elezioni, sebbene la sua ampiezza e la sua portata siano contestati. Per qualsiasi misura, le denunce di frode e irregolarità nelle elezioni del 2020 superano ogni anno.
E queste accuse non sono credute solo da un singolo candidato. Invece sono diffusi. Il sondaggio Reuters / Ipsos, tragicamente, mostra che il 39 % degli americani ritiene che le elezioni siano state truccate. ′′ Questa credenza è detenuta da repubblicani (67 %), democratici (17 %) e indipendenti (31 %).
Alcuni membri del Congresso non sono d'accordo con questa valutazione, così come molti membri dei media.
Ma, che ci credano o meno i nostri eletti o giornalisti, quella profonda sfiducia nei nostri processi democratici non scomparirà magicamente. Dovrebbe riguardarci tutti. E rappresenta una minaccia costante alla legittimità di qualsiasi amministrazione successiva.
Idealmente, i tribunali avrebbero sentito le prove e risolto queste affermazioni di grave frode elettorale. Due volte la Corte Suprema ha avuto l'opportunità di farlo; due volte la Corte ha rifiutato.
Il 6 gennaio spetta al Congresso votare se certificare i risultati delle elezioni del 2020 Quel voto è l'unico potere costituzionale che rimane per considerare e costringere la risoluzione delle molteplici accuse di grave frode agli elettori.
In quella sessione congiunta quadrennale, c'è un lungo precedente dei membri democratici del Congresso che sollevano obiezioni ai risultati delle elezioni presidenziali, come hanno fatto nel 1969, nel 2001, nel 2005 e nel 2017. e nel 1969 2005, un senatore democratico si è unito a un membro della Camera Democratica nel costringere i voti in entrambe le case a votare se accettare che gli elettori presidenziali fossero messi in discussione.
Il precedente più diretto su questa questione è emerso nel 1877, a seguito di gravi accuse di frode e di condotta illegale nella gara presidenziale Hayes-Tilden. In particolare, le elezioni in tre stati - Florida, Louisiana e South Carolina - sono state condotte illegalmente.
Nel 1877, il Congresso non ha ignorato queste affermazioni, né i media hanno semplicemente archiviato coloro che le sollevano come radicali cercando di minare la democrazia. Invece, il Congresso ha nominato una Commissione elettorale - composta da cinque senatori, cinque membri della Camera e cinque giudici della Corte Suprema - per valutare e risolvere i ritorni contestati.
Dovremmo seguire quel precedente. Ad ogni modo, il Congresso dovrebbe immediatamente nominare una Commissione elettorale, dotata di piena autorità investigativa e informativa, per effettuare un audit di emergenza di 10 giorni sulle restituzioni elettorali negli Stati contestati. Una volta completato, i singoli Stati valuterebbero i risultati della Commissione e potrebbero convocare una sessione legislativa speciale per certificare, se necessario, una modifica del loro voto.
Di conseguenza, si intende votare il 6 gennaio per respingere gli elettori degli stati contestati come non ′′ regolarmente dati ′′ e ′′ legittimamente certificati ′′ (il requisito legale), salvo e fino a quando non sarà completata la revisione contabile di 10 giorni di emergenza.
Non siamo ingenui. Ci aspettiamo pienamente che la maggior parte dei democratici, e forse più di alcuni repubblicani, votino diversamente. Ma il sostegno all'integrità elettorale non dovrebbe essere una questione di parte. Un audit equo e credibile, condotto rapidamente e completato ben prima di gennaio 20, migliorerebbe drasticamente la fiducia degli americani nel nostro processo elettorale e rafforzerebbe significativamente la legittimità di chiunque diventi il nostro prossimo Presidente. Lo dobbiamo al popolo.
Queste sono questioni degne del Congresso e affidateci per difendere. Non prendiamo questa azione alla leggera. Stiamo agendo non per ostacolare il processo democratico, ma per proteggerlo. E ognuno di noi dovrebbe agire insieme per garantire che le elezioni siano lecitamente condotte secondo la Costituzione e fare tutto il possibile per ridare fede alla nostra Democrazia.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Se Trump non sarà più presidente degli USA, la vedo brutta!

Messaggioda Berto » dom gen 24, 2021 2:40 pm

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Se Trump non sarà più presidente degli USA, la vedo brutta!

Messaggioda Berto » dom gen 24, 2021 2:41 pm

03)
6 gennaio 2021 Riunione dei grandi Elettori a Washington, contestazione dei senatori e manifestazione dei repubblicani



Trump sei ancora la nostra speranza di bene per tutta la terra.
Trump per noi uomini di buona volontà di tutta la terra sei ancora la nostra speranza
https://www.facebook.com/profile.php?id=100017003387674


Io non americano ho dato fiducia a Trump come se l'avessi votato e non mi pento per nulla. Non era un uomo perfetto anzi, però per me ha fatto un mucchio di cose buone ed era il male minore rispetto alla orrenda Clinton. Non rinnego nulla ci mancherebbe.
Mi dispiace che abbia perso, mi dispiace che abbia perso in questo modo, mi dispiace che abbia perso con l'indelebile sospetto dei brogli, mi dispiace che abbia lasciato che questi demenziali di QAnon offuscassero la sua immagine.
Mi dispiace che abbiano vinto i democratici, questi demenziali democratici sostenuti dai BLM e dagli antifa, dai cinesi e dagli iraniani e da Maduro.
Ciao Trump per me sei stato un buon Presidente e un buon uomo, nessuno è perfetto e ti ringrazio ancora, ti ricorderò con simpatia e nostalgia.
La vita continua e non è detta l'ultima parola, non siamo ancora morti!


Trump per noi uomini di buona volontà di tutta la terra sei ancora la nostra speranza
https://www.facebook.com/profile.php?id=100017003387674

In un mondo dove il male assoluto (internazi-comunista e nazi-maomettano e dei loro tototalitarismi dogmatici, dell'imperialismo capital-comunista e globalista, del politicamente corretto, dell'invasione e del meticciato forzato, antisemita e antisraeliano, antibianco e antioccidentale, della violazione dei nostri valori e diritti umani, civili e politici a casa nostra) imperversa, ben venga il suprematismo di Trump dell'"America First".
Ben venga Trump che promuove la difesa dei cittadini e dei lavoratori americani, la difesa dei bambini non ancora nati dall'aborto selvaggio, la difesa dei bianchi a casa loro e nei loro paesi, degli ebrei e di Israele, contro il razzismo del suprematismo nero in Africa e in America, che contrasta il globalismo demenziale e antidemocratico che ha fatto crescere il mostro imperialista cinese e che ha sdoganato il nazismo maomettano della Fratellanza Mussulmana, dell'ISIS e della teocrazia iraniana che vuole cacciare o sterminare gli ebrei e distruggere Israele.

TRUMP DOES THE UNTHINKABLE. by Liz Crokin
https://www.facebook.com/fox11la/posts/ ... 766410553/

As an entertainment journalist, I've had the opportunity to cover Trump for over a decade, and in all my years covering him I've never heard anything negative about the man until he announced he was running for president. Keep in mind, I got paid a lot of money to dig up dirt on celebrities like Trump for a living so a scandalous story on the famous billionaire could've potentially sold a lot of magazines and would've been a Huge feather in my cap.
Instead, I found that he doesn't drink alcohol or do drugs, he's a hardworking businessman. On top of that, he's one of the most generous celebrities in the world with a heart filled with more gold than his $100 million New York penthouse.
Since the media has failed so miserably at reporting the truth about Trump, I decided to put together some of the acts of kindness he's committed over three decades which has gone virtually unnoticed or fallen on deaf ears.
In 1986, Trump prevented the foreclosure of Annabell Hill's family farm after her husband committed suicide. Trump personally phoned down to the auction to stop the sale of her home and offered the widow money. Trump decided to take action after he saw Hill's pleas for help in news reports.
In 1988, a commercial airline refused to fly Andrew Ten, a sick
Orthodox Jewish child with a rare illness, across the country to get medical care because he had to travel with an elaborate life-support system. His grief-stricken parents contacted Trump for help and he didn't hesitate to send his own plane to take the child from Los Angeles to New York so he could get his treatment.
In 1991, 200 Marines who served in Operation Desert Storm spent time at Camp Lejune in North Carolina before they were scheduled to return home to their families. However, the Marines were told that a mistake had been made and an aircraft would not be able to take them home on their scheduled departure date. When Trump got wind of this, he sent his plane to make two trips from North Carolina to Miami to safely return the Gulf War Marines to their loved ones.
In 1995, a motorist stopped to help Trump after the limo he was traveling in got a flat tire. Trump asked the Good Samaritan how he could repay him for his help. All the man asked for was a bouquet of flowers for his wife. A few weeks later Trump sent the flowers with a note that read: We've paid off your mortgage.
In 1996, Trump filed a lawsuit against the city of Palm Beach ,
Florida, accusing the town of discriminating against his Mar-a-Lago resort club because it allowed Jews and blacks. Abraham Foxman, who as the Anti-Defamation League Director at the time, said Trump put the light on Palm Beach not on the beauty and the glitter, but on its seamier side of discrimination. Foxman also noted that Trump's charge had a trickle-down effect because other clubs followed his lead and
began admitting Jews and blacks.
In 2000, Maury Povich featured a little girl named Megan who struggled with Brittle Bone Disease on his show and Trump happened to be watching. Trump said the little girl's story and positive attitude touched his heart. So he contacted Maury and gifted the little girl and her family with a very generous check.
In 2008, after Jennifer Hudson's family members were tragically murdered in Chicago , Trump put the Oscar-winning actress and her family up at his Windy City hotel for free. In addition to that, Trump's security took extra measures to ensure Hudson and her family members were safe during such a difficult time.
In 2013, New York bus driver Darnell Barton spotted a woman close to the edge of a bridge staring at the traffic below as he drove by. He stopped the bus, got out and put his arm around the woman and saved her life by convincing her to not jump. When Trump heard about this story, he sent the hero bus driver a check simply because he believed his good deed deserved to be rewarded.
In 2014, Trump gave $25,000 to Sgt. Andrew Tamoressi after he spent seven months in a Mexican jail for accidentally crossing the US-Mexico border. President Barack Obama couldn't even be bothered to make one phone call to assist with the United States Marine's release; however, Trump opened his pocketbook to help this serviceman get back on his feet.
In 2016, Melissa Consin Young attended a Trump rally and tearfully thanked Trump for changing her life. She said she proudly stood on stage with Trump as Miss Wisconsin USA in 2005. However, years later she found herself struggling with an incurable illness and during her darkest days, she explained that she received a handwritten letter from Trump telling her she's the bravest woman, I know. She said the opportunities that she got from Trump and his organizations ultimately
provided her Mexican-American son with a full-ride to college.
Lynne Patton, a black female executive for the Trump Organization, released a statement in 2016 defending her boss against accusations that he's a racist and a bigot. She tearfully revealed how she's struggled with substance abuse and addiction for years. Instead of kicking her to the curb, she said the Trump Organization and his entire family loyally stood by her through immensely difficult times.
Donald Trump's kindness knows no bounds and his generosity has and continues to touch the lives of people from every sex, race, and religion. When Trump sees someone in need, he wants to help.
Two decades ago, Oprah asked Trump in a TV interview if he'd ever run for president. He said: "If it got so bad, I would never want to rule it out totally because I really am tired of seeing what's happening with this country.'"
That day has come. Trump sees that America is in need and he wants to help. How unthinkable! On the other hand, have you ever heard of Hillary or Obama ever doing such things with their own resources?
Now that's really unthinkable! Might be worth passing on!!!
Just shows we hired the right guy. If Hollywood , the liberals and the
media ever STOP harassing him, Trump will have time to do many more positive things for our country....the good ole United States of America!!
PS ~ To those who are already Fact Checking, don't bother . . . already did it, and all the stories are TRUE!
The Liberal, progressive, socialists want to destroy this guy. .


TRUMP DOES THE UNTHINKABLE. by Liz Crokin
https://www.facebook.com/fox11la/posts/ ... 766410553/

COSE IMPENSABILI DI TRUMP
di Liz Crokin
Come giornalista dell'intrattenimento, ho avuto l'opportunità di seguire Trump per oltre un decennio, e in tutti i miei anni che lo ho seguito non ho mai sentito nulla di negativo sull'uomo fino a quando non ha annunciato che si candidava alla presidenza. Ricordate che mi hanno pagato un sacco di soldi per scovare sporco su celebrità come Trump per vivere, quindi una scandalosa storia sul famoso miliardario avrebbe potuto potenzialmente vendere un sacco di riviste e sarebbe stata una grande piuma nel mio cappello.
Invece ho scoperto che non beve alcolici o droghe, che è un imprenditore laborioso. Oltre a ciò, è una delle celebrità più generose al mondo con il cuore pieno di più oro del suo attico di New York da 100 milioni di dollari.
Dato che i media hanno fallito così miseramente nel riportare la verità su Trump, ho deciso di mettere insieme alcuni degli atti di gentilezza che ha commesso nel corso di tre decenni, che sono passati praticamente inosservati o caduti sulle orecchie sorde.
Nel 1986 Trump ha impedito il pignoramento della fattoria di famiglia di Annabell Hill dopo che suo marito si è suicidato. Trump ha telefonato personalmente all'asta per fermare la vendita della sua casa e ha offerto soldi alla vedova. Trump ha deciso di prendere provvedimenti dopo aver visto le richieste di aiuto di Hill nei notiziari.
Nel 1988 una compagnia aerea commerciale si è rifiutata di volare Andrew Ten, un malato
Bambino ebreo ortodosso con una malattia rara, in tutto il paese per ricevere cure mediche perché doveva viaggiare con un elaborato sistema di supporto vitale. I suoi genitori colpiti dal dolore hanno contattato Trump per chiedere aiuto e lui non ha esitato a mandare il suo aereo per portare il bambino da Los Angeles a New York per poter ottenere il suo trattamento.
Nel 1991, 200 Marines che hanno prestato servizio nell'Operazione Desert Storm hanno trascorso del tempo a Camp Lejune in North Carolina prima che tornassero a casa dalle loro famiglie. Tuttavia, ai Marines fu detto che era stato commesso un errore e un aereo non sarebbe stato in grado di portarli a casa alla data di partenza prevista. Quando Trump ha saputo di questo, ha inviato il suo aereo per fare due viaggi dal North Carolina a Miami per restituire i Golf War Marine ai loro cari.
Nel 1995, un automobilista si è fermato per aiutare Trump dopo che la limousine in cui stava viaggiando ha avuto una ruota a terra. Trump ha chiesto al Buon Samaritano come avrebbe potuto ripagarlo per il suo aiuto. Tutto ciò che l'uomo chiedeva era un mazzo di fiori per sua moglie. Qualche settimana dopo Trump ha inviato i fiori con una nota che recitava: Abbiamo ripagato il tuo mutuo.
Nel 1996 Trump ha intentato una causa contro la città di Palm Beach,
Florida, accusa la città di aver discriminato il suo club di resort Mar-a-Lago perché permetteva a ebrei e neri. Abraham Foxman, che come direttore della Lega anti-diffamazione all'epoca, ha detto che Trump ha messo la luce su Palm Beach non sulla bellezza e sui brillantini, ma sul suo lato marinaio della discriminazione. Foxman ha anche notato che l'accusa di Trump ha avuto un effetto trickle-down perché altri club hanno seguito la sua guida e ha iniziato ad ammettere ebrei e neri.
Nel 2000, Maury Povich presentava una bambina di nome Megan che lottava contro Brittle Bone Disease nel suo show e Trump guardava per caso. Trump ha detto che la storia della bambina e l'atteggiamento positivo gli hanno toccato il cuore. Così ha contattato Maury e ha regalato alla bambina e alla sua famiglia un assegno molto generoso.
Nel 2008, dopo che i membri della famiglia di Jennifer Hudson sono stati tragicamente assassinati a Chicago, Trump ha messo gratis l'attrice vincitrice dell'Oscar e la sua famiglia al suo hotel Windy City. Oltre a questo, la sicurezza di Trump ha adottato misure supplementari per garantire che Hudson e i suoi familiari fossero al sicuro in questo momento così difficile.
Nel 2013, l'autista dell'autobus di New York Darnell Barton ha avvistato una donna vicino al bordo di un ponte che guardava il traffico sottostante mentre passava. Ha fermato l'autobus, è uscito e ha messo il braccio intorno alla donna e le ha salvato la vita convincendola a non saltare. Quando Trump ha sentito parlare di questa storia, ha inviato un assegno all'autista eroe dell'autobus semplicemente perché credeva che la sua buona azione meritasse di essere premiata.
Nel 2014 Trump ha dato 25,000 dollari al Sergente. Andrew Tamoressi dopo aver trascorso sette mesi in un carcere messicano per aver attraversato accidentalmente il confine tra USA e Messico. Il presidente Barack Obama non si è nemmeno preoccupato di fare una telefonata per assistere al rilascio dei Marine degli Stati Uniti; tuttavia, Trump ha aperto il suo tasketbook per aiutare questo service a rimettersi in piedi.
Nel 2016, Melissa Consin Young ha partecipato a un rally di Trump e ha ringraziato Trump per aver cambiato la sua vita. Ha detto di essere orgogliosamente sul palco con Trump nel ruolo di Miss Wisconsin USA nel 2005. Tuttavia, anni dopo si è trovata a lottare contro una malattia incurabile e durante i suoi giorni più bui, ha spiegato di aver ricevuto una lettera scritta a mano da Trump che le diceva che era la La donna più coraggiosa, lo so. Lei ha detto che le opportunità che ha avuto da Trump e dalle sue organizzazioni alla fine ha fornito al suo figlio messicano-americano un giro completo per il college.
Lynne Patton, dirigente di colore femminile per la Trump Organization, ha rilasciato una dichiarazione nel 2016 difendendo il suo capo dalle accuse di essere razzismo e bigotto. Strappatamente ha rivelato come ha lottato per anni con abuso di sostanze e dipendenze. Invece di prenderla a calci sul marciapiede, ha detto che l'Organizzazione Trump e tutta la sua famiglia le stavano lealmente accanto in momenti immensamente difficili.
La gentilezza di Donald Trump non conosce limiti e la sua generosità ha e continua a toccare la vita delle persone di ogni sesso, razza e religione. Quando Trump vede qualcuno che ha bisogno, vuole aiutare.
Due decenni fa, Oprah ha chiesto a Trump in un'intervista televisiva se si fosse mai candidato alla presidenza. Ha detto: ′′ Se la cosa diventasse così brutta, non vorrei mai escluderlo totalmente perché sono davvero stanco di vedere cosa sta succedendo con questo paese. '′′
Quel giorno è arrivato. Trump vede che l'America ha bisogno e vuole aiutare. Quanto è impensabile! D ' altra parte, avete mai sentito parlare di Hillary o Obama che fanno queste cose con le proprie risorse?
Questo sì che è impensabile! Potrebbe valere la pena di passare!!!
Solo mostra che abbiamo assunto il ragazzo giusto. Se Hollywood, i liberali e i media non smettono mai di molestarlo, Trump avrà il tempo di fare molte altre cose positive per il nostro Paese.... il buon ole Stati Uniti d'America!!
PS ~ A chi è già Fact Checking, non disturbatevi. .... già fatto, e tutte le storie sono VERE!
I socialisti liberali, progressisti, vogliono distruggere questo buon uomo.


I provvedimenti politico amministrativi dell'amministrazione Trump
https://www.whitehouse.gov/trump-admini ... lishments/







Indice

1)

Il processo di certificazione del voto del Collegio Elettorale è terminato. Joe Biden assumerà ufficialmente l’incarico di Presidente degli Stati Uniti il 20 gennaio.

2)
La pacifica e ordinata manifestazione di protesta del 6 gennaio, promossa da Trump per protestare contro i brogli perpetrati in alcuni stati dai democratici, che renderebbero nulla la elezione di Biden.

3)
La deriva della frangia estrema che ha occupato il Palazzo del Congresso ed altre stranezze.

4)
Repubblicani uomini d'onore che onorano Trump e repubblicani disonorati contro Trump


5)
Considerazioni sui fatti di Washington del 6 gennaio 2021


6)

La censura di Trump da parte dei social come Facebook e Twitter, a cui si è accodato anche Google, è una violazione criminale dei diritti umani, civili e politici non solo di Trump ma di centinaia di milioni di americani e di qualche miliardo di esseri umani in tutta la terra ed è un atto eversivo della civiltà democratica propria dei peggiori totalitarismi e delle dittature più orrende della terra.
I responsabili amministratori di questi social andrebbero arrestati.



7)
I demenziali democratici con in testa l'orrenda Pelosi calunniano Trump e vorrebbero che si dimettesse minacciando insulsamente l'impeachement.


8)
Giudizi frettolosi a caldo


9)
Demenzialità contro Trump e i suoi elettori

10)
Scontro epocale tra il bene incarnato da Trump e il male da Biden


11)
Resistere con Trump contro il male


12)
Contro la censura criminale dei social media, un ottimo esempio da seguire

13)
Nuova piattaforma social con Trump

14)
L'ottimo Trump è e resterà il Presidente USA sino al 20 gennaio, checché ne dicano i demenziali democratici come la Pelosi e Biden e gli ancora più demenziali e antidemocratici media che la sostengono.

15)
Le minacce di morte a Trump del criminale nazimaomettano iraniano Khamenei
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Se Trump non sarà più presidente degli USA, la vedo brutta!

Messaggioda Berto » dom gen 24, 2021 2:42 pm

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Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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