Demenzialità contro TrumpAndrea Scanzi
18 ottobre 2020
https://www.facebook.com/groups/8991042 ... 871052880/ “Ieri notte é morto di Covid-19 negli Stati Uniti, un mio amico. Viveva in Florida e percepiva una pensione-sussidio che gli permetteva di vivere peró non era sufficiente per pagare un'assicurazione medica. Non so se questo gli sia costato la vita. Peró certamente ne ha impedito l'ospedalizzazione. É morto in casa, senza cure.
Questo é il sistema sanitario americano. Un sistema che la sofferta legge di Obama, definita Obama-Care aveva cercato di migliorare e che, successivamente, Trump si é impegnato a smantellare, motivato dalle centinaia di milioni di dollari che le imprese assicuratrici statunitensi e il sistema privato di ospedali e cliniche, gli hanno generosamente garantíto durante la scorsa campagna elettorale.
Negli USA se non hai soldi, muori. Nessuno ti cura. Nessuno ti accetta nella sua clinica. Nessuno ti permette un ricovero ospedaliero. Nessuno riabilita il tuo bimbo disabile. Nessuno ti regala le medicine. Nessuno ti fa un trapianto. Nessuno ti fa la chemio se hai un cancro. Nessuno, nessuno, nessuno.
Negli USA ad oggi sono morte 219.000 persone. La maggior parte delle morti hanno colpito i settori piú deboli della popolazione statunitense: latini, afroamericani, homeless, poveri in generale. Le scellerate scelte di Trump sul covid, le ripetute dichiarazioni negazioniste hanno reso piú facile la penetrazione del virus e chi ne ha pagato maggiormente le spese, sono stati i piú deboli. Quelli, per capirci, che devono uscire di casa per forza per guadagnare. Quelli che vivono alla giornata. Un giorno dietro l'altro.
Questi sono i riferimenti ideologici del nostro capitone. Questi sono i suoi (e dei suoi colleghi della lega) obiettivi sulla sanitá italiana (peraltro ampiamente messi in pratica nelle Regioni in cui governano). Nessuna legge potrá mai essere concepita da questa parte politica in nome della difesa dei deboli. Non é escluso che Trump, alla prima occasione, indossi una mascherina con sopra scritto Salvini”.
Giancarlo Selmi
Il coronavirus non è una normale e semplice influenzaviewtopic.php?f=162&t=2899 Clamorosa FAKE NEWS di Repubblica: Trump chiese a Fauci perché “non lasciamo inondare gli Stati Uniti dal Coronavirus?”13 aprile 2020
https://osservatorerepubblicano.com/202 ... ronavirus/ Il “giornale” della Sinistra, apertamente schierato con il governo che ci vuole consegnare nelle mani della dittatura del Partito Comunista Cinese, lancia un falso articolo anti-Trump pur di farlo passare come un “pazzo dittatore”, spietato ed incurante del suo Popolo.
Andiamo subito al sodo:
La Repubblica ha riportato un pezzo del Washington Post, nel quale si spiegava – secondo non ben specificate “fonti informate alla Casa Bianca” – come il Presidente Donald Trump avesse chiesto apertamente ad Anthony Fauci, presidente del National Institute of Allergy and Infectious Deseases, durante una delle prime riunioni della task force della Casa Bianca contro il Coronavirus, di “lasciare che il virus si diffonda”: Si sarebbe voluto puntare sulla immunità di gregge sostiene La Repubblica, ma facendola passare come un perverso meccanismo di Darwinismo Sociale per il quale solo chi avesse avuto un sistema immunitario forte a sufficienza sarebbe potuto sopravvivere.
“Signor Presidente, morirebbe moltissima gente”, avrebbe risposto il principale esperto di malattie infettive della nazione. “Anthony Fauci ha salvato gli Stati Uniti” – scrive La Repubblica.
Siccome chi scrive su questo blog non è nato “trinariciuto”, appena ha visto la notizia si è fiondato a controllare più fonti.
Partiamo dal fatto che quanto scrive La Repubblica è riportato solo ed esclusivamente dal Washington Post. Non vi sono altre fonti “affidabili” che riportino questa notizia. Basta poi andare indietro di qualche giorno e trovare una dichiarazione dello stesso Donald Trump, che sottolinea la rischiosità dell’immunità di gregge perseguita dal Regno Unito.
Analizzando uno degli Stati che meglio sta gestendo questa crisi, ovvero Israele, in quanto costantemente preparato a qualsiasi tipo di “attacco”, possiamo vedere un bellissimo video del ministero della difesa israeliano, Naftali Bennet, che spiega come la soluzione “migliore” sia un approccio “misto” tra immunità di gregge, isolamento delle fasce più deboli ed ovviamente i test massicci sulla popolazione.
Il Video del ministero della difesa israeliano, Naftali Bennet, in cui spiega la strategia messa a punto dallo Stato di Israele contro il Coronavirus
Consultando altri siti si possono trovare teorie simili a questa israeliana, come quella proposta sullo Spectator US Edition da Matt Strauss, medico e assistant professor di medicina in Canada.
Chi segue la politica americana, inoltre, sa che Trump ha fatto di tutto affinché si trovasse un rimedio medico a questo problema, scommettendo sul farmaco anti-malaria che, come abbiamo più volte detto, è stato riconosciuto dalla comunità scientfica come il più efficace nella lotta al Covid-19.
Questo rimedio, negli Stati Uniti, viene usato per i pazienti considerati in condizione critiche (generalmente che si trovano in terapia intensiva) e Trump ne ha ordinato di fare scorta, acquistando idroxiclorichina dall’India.
Ricordiamo, inoltre, ai lettori accaniti del Washington Post, che Trump e Bezos (il proprietario del giornale) non sono mai stati grandi amici: recentemente il fondatore di Amazon ha fatto ricorso al Pentagono, dopo aver perso un bando da 10 miliardi per la sicurezza digitale statunitense. Basterebbe fare in rapido conto per capire che quelle “fonti informate” alla Casa Bianca, potrebbero tranquillamente essere una “invenzione giornalistica”.
L’immunità di gregge sarebbe comunque “uno” dei fattori (e non “IL” fattore) in questa lotta al Covid-19.
L’Amministrazione a Washington, nel valutare tutte le opzioni, avrà certamente considerato anche questo fattore, che è cruciale nell’ottica della ripresa economica, perché – ricordiamoci – che se prolungheremo per troppo tempo questo lockdown, poi la gente inizierà comunque a morire… questa volta di fame. se non ci credete o vi sembra “esagerato” seguite la problematica della mancanza di manodopera che dovrebbe andare a raccogliere i frutti dei campi coltivati nel nostro Paese. E’ necessario quindi considerare tutte le misure possibili.
Ma da qui a farla passare come l’unica “strategia Presidenziale” nella lotta contro il Covid-19 come fa La Repubblica – sostenendo che Trump fosse stato fermato solo all’ultimo momento da Fauci nel proseguo del suo piano contorto e malvagio – è totalmente FALSO.
Evidenze empiriche che Trump abbia voluto “lasciare inondare il Stati Uniti dal Coronavirus” non ce ne sono. Anzi, se si guarda a quanto fatto finora, Trump ha puntato tutto sulla cooperazione tra il settore pubblico e privato, sui tamponi a tappeto, sulla cooperazione tra livello federale (che può assegnare le risorse) ed i Governatori degli Stati (che sono gli unici titolati a gestire l’emergenza nei propri Stati ed a dichiarare misure restrittive come il lockdown), ne mai Trump ha fatto o detto nulla nel senso di una strategia bastata esclusivamente sull’Immunità di gregge, non accompagnata o assistita da altri strumenti e protocolli. Trump non avrebbe comunque potuto “imporre” ai Governatori degli Stati alcunché, poiché la sanità è una materia in cui il singolo Stato federato ha molte responsabilità.
Lo stesso immunologo statunitense ha comunque confermato che la Stampa sta cercando in ogni modo di far passare l’idea di un continuo contrasto tra lui ed il Presidente. Riteniamo che anche questo articolo si iscriva perfettamente in questo tentativo. In realtà il rapporto tra Fauci ed il Presidente è ottimo:
Il Presidente ha sempre ascoltato ciò che ho detto con le altre persone della task force. Quando ho formulato raccomandazioni, le ha ricevute. Non mi ha mai contrastato o scavalcato. L’idea di volerci mettere l’uno contro l’altro non è utile e vorrei che si fermassero in modo da poter guardare avanti, alla sfida che stiamo affrontando per poterla superare assieme.
ha fatto sapere Fauci alla trasmissione WMAL’s Morning on the Mall
Leggi anche: Il Dr. Anthony Fauci blasta i media: Trump non mi ha ignorato, “non è utile” metterci l’uno contro l’altro
Il direttore del National institute of allergy and infectious diseases, Anthony Fauci e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump durante il briefing alla Casa Bianca (reuters)
I farmaci "voodoo" (per i media anti-Trump) che funzionano e le linee guida sbagliate dell'Oms Federico Punzi
14 Apr 2020
http://www.atlanticoquotidiano.it/quoti ... e-delloms/ Domenica il Washington Post, ripreso nella consueta modalità copia-incolla dai nostri media anti-trumpiani – da Rainews24 sempre più filo-cinese a La Stampa, Repubblica e Fatto – ha definito cure “voodoo” i farmaci anti-malaria (l’idrossiclorochina, per intenderci) citati più volte dal presidente Trump come terapia promettente contro il coronavirus.
Difficile credere che questo termine, riportato nel retroscena del quotidiano Usa su una riunione della task force anti-Covid della Casa Bianca, sia stato pronunciato da scienziati, perché questi farmaci anti-malaria vengono utilizzati anche in Italia, anche dalle nostre “eccellenze” in materia di malattie infettive, con risultati più che incoraggianti. Pare infatti che l’uso di questi farmaci stia contribuendo a ridurre il ricorso al ricovero per Covid-19, riducendo così la pressione sui nostri ospedali in una fase più che critica, disperata in alcune regioni. Per esempio, dichiara a Il Messaggero Pierluigi Bartoletti, vicepresidente dell’Ordine dei medici di Roma e leader della Federazione dei medici di medicina generale:
“A Roma e nel Lazio ci sono almeno mille pazienti di Covid-19 curati a casa, molti di questi con l’idrossiclorochina, il farmaco normalmente usato per la malaria. I risultati sono buoni. (…) Ora che abbiamo capito più cose di una malattia nuova, interveniamo prima. I dati dicono: più malati, più guariti, meno ospedalizzati in terapia intensiva, più isolamenti domiciliari”.
Sia chiaro, non esiste ancora la terapia, un farmaco “proiettile d’argento” contro il Covid-19: “Non ci sono ricette miracolistiche, bisogna sempre valutare caso per caso”, avverte Bartoletti, è “necessaria l’assistenza continua del medico”.
Ma certo siamo lontani dal poter definire questi farmaci cure “voodoo”, come per faziosità politica, per denigrare Trump, ha fatto il Washington Post, con il codazzo dei suoi follower italiani.
Tra l’altro, ricordate cosa si diceva di cortisone e antinfiammatori? Assolutamente sconsigliati dall’Oms. Ebbene, anche su questo stanno emergendo indicazioni di segno clamorosamente contrario.
Come ha spiegato all’AdnKronos Alberto Zangrillo, direttore delle Unità di anestesia e rianimazione generale e cardio-toraco-vascolare dell’ospedale San Raffaele di Milano, “la polmonite è solo l’aspetto più evidente dei casi gravi che giungono in terapia intensiva, una costante”, ma “quello che stiamo vedendo è una tempesta infiammatoria, che ha come target non solo il polmone ma anche tutta un’altra serie di organi e apparati. Soprattutto l’endotelio, la parte interna dei vasi”.
“Vediamo in una percentuale significativa di casi – continua Zangrillo – che esiste evidenza di manifestazioni tromboemboliche che peggiorano il quadro. Non è infatti da oggi che diciamo che non ci troviamo di fronte alla classica polmonite, ma a qualcosa di più complesso e differente, molto più sistemico”. Dello stesso avviso anche Luciano Gattinoni, decano dei rianimatori italiani, secondo cui il Covid-19 è “una malattia sistemica che ha la massima espressione nel polmone. E colpisce prima di tutto i vasi e poi – e meno – la parte alveolare”.
Ciò che bisogna combattere, insomma, è una “microembolia polmonare nell’ambito di un processo infiammatorio-degenerativo”. Già ai primi sintomi occorre essere pronti a somministrare un’adeguata profilassi. Oltre agli anti-virali, degli anti-aggreganti, come l’enoxaparina. Ma si fa strada anche l’uso, al momento giusto, di anti-infiammatori e cortisone, per evitare che l’infiammazione degeneri.
Il problema è che a ormai due mesi dall’inizio della fase più acuta dell’emergenza, in Italia non siamo ancora in grado di intervenire e seguire i casi al manifestarsi dei primi sintomi. A giudicare dal numero delle testimonianze in questo senso, persino all’aggravamento (tosse e febbre alta) resta ancora difficile essere sottoposti al tampone.
No, non sta andando tutto bene. È ormai il tempo di abbandonare teorie auto-assolutorie per spiegare l’elevato numero di morti nel nostro Paese. Nonostante la preparazione dei nostri medici che per intuito ed esperienza sembrano vicini a scoprire i segreti di questa nuova malattia, il Covid-19 ci ha colti impreparati dal punto di vista organizzativo. Test e tracciamenti erano e sono fondamentali, non solo per individuare e isolare precocemente i focolai, ma anche per iniziare una terapia prima che i pazienti si aggravino al punto da non essere più recuperabili. E purtroppo, la strategia dei test a tappeto e di tracciamenti immediati, che richiede l’impiego di molte squadre, è stata scartata quasi subito dopo Codogno dai nostri “esperti”, più o meno da quando Walter Ricciardi, membro italiano del board esecutivo dell’Oms, è stato nominato consulente dal Ministero della salute. E così l’unica strategia è diventata quella di restare chiusi in casa aspettando che passi…
Dal bollare, il 27 febbraio, come un “errore” i test agli asintomatici, Ricciardi ha cambiato idea a metà marzo, al mutare delle linee guida dell’Oms, che dal testare soggetti solo sintomatici, e che fossero stati a contatto con positivi o provenienti da focolai, passava con nonchalance alla linea “test, test, test”, invitando tutti i Paesi a moltiplicare i test.
Ovviamente, questa confusione e incertezza è in gran parte dovuta ad un virus nuovo, che non si sa bene come si comporti (e le variabili sono innumerevoli), ma anche dalla mancanza di informazioni e trasparenza della Cina, in primis con l’Oms, in una misura che sarà bene accertare.
E proprio a Washington, alla Casa Bianca, il presidente Trump sembra intenzionato a muoversi in questa direzione: la scorsa settimana ha minacciato di tagliare i fondi Usa all’Oms, annunciando una indagine per capire cosa sia andato storto nel comportamento dell’organizzazione, che ha commesso “troppi errori”, e se le sue decisioni siano state condizionate dall’influenza politica di Pechino.
Trump, il coronavirus e la deformazione dei fatti di David Elber
20 aprile 2020
http://caratteriliberi.eu/2020/04/20/cu ... dei-fatti/Domenica scorsa come ogni domenica mattina, è andata in onda su Radio Rai 1 la trasmissione radiofonica “Voci dal mondo”. Si tratta di un programma di informazione sui temi di attualità internazionale, ed è una trasmissione che ben rappresenta il sistema di informazione in Italia e il modo in cui esso è veicolato. Tema del programma è stato il riemergere della guerra fredda alla luce del Coronavirus e di come Putin e Trump stiano affrontando le sfide poste da questo pericoloso virus.
Assai istruttivo è come è stato presentato il presidente americano Donald Trump e le sue scelte nell’affrontare l’emergenza pandemia che ha investito anche gli Stati Uniti. L’ospite che ha descritto “l’inefficienza”, “l’incapacità” e il “pressapochismo” di Trump è stato il prof. Mario Del Pero, professore di Storia all’Istituto Sciences Po. A un certo punto il professore ha affermato che il presidente americano per coprire le proprie incapacità nel gestire la situazione ha avuto bisogno non di un capro espiatorio ma bensì di tre capri espiatori: la Cina, l’OMS e il partito Democratico soprattutto tramite i suoi governatori. Prima di entrare in merito alle accuse rivolte a Trump, vediamo di capire esattamente cosa significhi capro espiatorio:
Per il dizionario italiano, il suo significato in senso figurato, è “Chi viene sacrificato per una colpa altrui”.
Nel ragionamento del prof. Mario Del Pero, Trump usando la Cina, l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e il partito Democratico come capri espiatori, vuole addossare a loro delle colpe non loro ma che sono il risultato dell’incapacità di Trump nel gestire la situazione di pandemia.
Proviamo a ripercorrere le singole accuse e vediamo alcuni fatti per comprendere meglio gli avvenimenti.
Primo, ’affermazione di Trump sul “virus cinese” viene utilizzata dal professor Del Pero per stigmatizzare Trump nel volere addossare le responsabilità alla Cina per la pandemia, che sta’ dilagando negli USA, la quale sarebbe da attribuire all’incapacità del presidente.
Questa affermazione, di per sé, è molto indicativa su come vengono presentate le cose nei media italiani. La prima riflessione che si può fare è che il virus si sia diffuso in tutto il mondo partendo dalla città cinese di Wuhan, su questo punto tutti gli scienziati sono concordi. La quasi totalità degli scienziati è convinta che il coronavirus sia stato trasmesso all’uomo dai pipistrelli catturati e venduti nei mercati di animali vivi che abbondano ancora nella città di Wuhan. Poi il contagio umano sarebbe avvenuto tramite un altro animale – il Pangolino – anch’esso venduto vivo per essere mangiato. E’ da porre in luce, inoltre, che ultimamente sta’ prendendo corpo la notizia (ancora in fase embrionale) che indicherebbe l’origine del virus in un esperimento “scappato di mano” da un laboratorio di Wuhan. Questa teoria, emersa dalle parole di Mike Pompeo, non è stata esclusa neanche da Macron in una sua recente dichiarazione. In Italia ne ha parlato diffusamente Guido Olimpio sul Corriere Della Sera. Quindi perché scandalizzarsi se Trump utilizza l’espressione “virus cinese” se questo virus proviene dalla Cina?
Inoltre, e cosa più importante, è che questa espressione, è stata utilizzata da Trump dopo che funzionari cinesi, in febbraio, avevano iniziato a far circolare la notizia che il Coronavirus fosse stato prodotto in laboratori americani e diffuso volontariamente nella città di Wuhan per causare un danno economico e d’immagine alla Cina. Solo da questo momento Trump ha utilizzato il termine “virus cinese”. Forse per coprire la propria incapacità? O per ribadire da dove proviene il virus a proposito del quale le autorità cinesi negano ogni addebito addossandole invece ad altri?
Secondo, l’affermazione di Trump “La colpa è anche dell’OMS”. E’ così scandalosa? È certo che l’OMS abbia agito nel migliore dei modi? Così non sembra.
Alla fine di dicembre 2019 da Taiwan (Taiwan è uno dei paesi meno colpiti in assoluto avendo compreso velocemente il pericolo) parte l’allarme su una potenziale pandemia di uno sconosciuto virus molto aggressivo e letale.
Alcuni taiwanesi di rientro da Wuhan ne erano infetti. Sì tratta di quello che verrà poi chiamato Covid-19. Taiwan informa l’OMS del pericolo. Su pressioni del governo cinese l’OMS non prende per seria la notizia e non mette in allarme nessuno. Taiwan non fa parte dell’OMS per volere di Pechino. Anzi, il 14 gennaio con un Tweet l’OMS dichiara: “le indagini preliminari di Pechino non dimostrano la diffusione tra umani”. Quindi non bisogna allarmarsi.
Nel frattempo emerge, dalle poche notizie che filtrano dalla Cina, che il dottor Li Wenliang (poi morto di Covid-19) di Wuhan mise in allarme le autorità cinesi già nel dicembre 2019, e per questo fu minacciato e costretto a dichiararsi pentito.
Poco dopo, la dottoressa cinese Ai Fen, che in un’intervista accusò la censura di regime di avere ritardato le misure contro l’epidemia, sparisce dalla circolazione e la famiglia e i colleghi vengono arrestati. Di seguito arriviamo a fine gennaio e l’epidemia è già molto diffusa. Trump decide di interrompere tutti i voli da e per la Cina. Viene subito accusato di razzismo (da esponenti del partito Democratico ma su questo punto torneremo più avanti) e di misure eccessive e dannose secondo molto “esperti” ad iniziare dal direttore dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, che il 28 gennaio dopo un incontro con Xi Jinpin, elogia le misure adottate dalla Cina e critica il presidente USA per allarmismo.
Ma chi è Tedros Adhanom Ghebreyesus? Il direttore dell’OMS (che non è neanche medico) è un etiope che è stato eletto a capo dell’OMS per esplicita volontà di Pechino: la nomina avvenne tramite la compravendita di oltre 40 voti di paesi africani visti gli strettissimi legami economici tra il paese africano e la Cina. Sistema questo in auge in molti organismi ONU.
Fino ad oggi, Ghebreyesus era famoso non tanto per la sua preparazione scientifica ma per il tentativo, appena eletto, di nominare Robert Mugabe, il dittatore sanguinario dello Zimbabwe in orbita cinese, come ambasciatore onorario delle Nazioni Unite. Nomina fallita per l’opposizione di molti politici e intellettuali.
Dopo la decisione della Casa Bianca di interrompere i voli con la Cina, dall’OMS esce il seguente comunicato: “le misure adottate da Washington il 31 gennaio servono soltanto ad alimentare le paure e lo stigma”. A febbraio ormai il virus è diffuso in tutto il mondo, Italia compresa, ma l’OMS tace. Bisognerà aspettare l’11 marzo affinché l’OMS riconosca ufficialmente la pandemia globale. I morti si contano già a decine di migliaia. L’OMS è un capro espiatorio di Trump o parte del problema. L’affermazione di Trump che “il partito democratico e i suoi governatori sono corresponsabili della situazione” è così scandalosa? Sono un capro espiatorio?
Dopo che, il 29 gennaio, Trump prese la decisione di chiudere i voli per la Cina, Joe Biden (il candidato presidenziale del partito democratico), la speaker della Camera USA Nancy Pelosi e il Governatore dello Stato di New York Cuomo accusarono Trump immediatamente di razzismo per aver intrapreso un’azione del tutto esagerata rispetto ai pericoli reali posti da coronavirus.
Molti media americani iniziarono una campagna mediatica contro la sua decisione. In particolare Cuomo si scagliò contro Trump esigendo che “le porte dell’America rimanessero aperte per i viaggiatori cinesi”. Nancy Pelosi, da parte sua, fece una campagna mediatica in favore delle celebrazioni del Capodanno cinese a San Francisco, chiedendo la massima partecipazione possibile.
Sono le medesime persone che imputano a Trump di aver preso sotto gamba la minaccia e di aver ignorato il pericolo posto dal virus. In particolare Cuomo (Governatore dello Stato di New York dove si sono verificati circa il 50% dei morti americani), tramite la stampa liberal e i suoi quotidiani proclami via Twitter, vuole riscrivere la storia degli ultimi due mesi accusando Trump di avere completamente sottovalutato il pericolo. Nonostante ciò, per il prof. Mario Del Pero i democratici sono il capro espiatorio utilizzato da Trump per coprire le sue incapacità.
Si può fare un’ultima annotazione su quanto è emerso da una indagine condotta circa dieci giorni fa dal giornale americano New York Post. Come ha scritto in un suo articolo Caroline Glick “Il New York Post ha riferito che, da fine gennaio a fine febbraio, il regime cinese ha vietato alle società straniere di forniture mediche con impianti di produzione in Cina di esportare le loro attrezzature mediche.
Ad esempio, funzionari cinesi hanno vietato alla società americana 3M di spedire equipaggiamento protettivo negli Stati Uniti. La Cina ha sequestrato da sola tutte le apparecchiature pertinenti al coronavirus. Ancora peggio, secondo i funzionari dell’amministrazione che hanno parlato con il New York Post, da fine gennaio a fine febbraio, i cinesi hanno acquistato $ 1,2 miliardi di dispositivi di protezione medica. Ciò includeva due miliardi di maschere e oltre 25 milioni di tute protettive.
In altre parole, mentre la Cina nascondeva i pericoli del virus made in China dal mondo, stavano acquistando la fornitura mondiale di dispositivi di protezione e assicurando così che quando il virus ha iniziato a colpire il resto del mondo, il resto di il mondo non avrebbe avuto i mezzi per proteggersi”. Si può solo aggiungere che ancora oggi, a detta dei “Soloni” nostrani, gli Stati Uniti sono carenti di sistemi di protezione contro il virus, naturalmente per “l’inefficienza di Trump” non per il comportamento tenuto dalla Cina. Mala tempora currunt.
REGOLE PER I GIORNALISTI CHE PARLANO DI DONALD TRUMP(Scuola di Giornalismo di Aix-EN-Provence)
https://www.facebook.com/dragor.alphan. ... 53925504081) Scegliere sempre una foto poco lusinghiera.
2) chiamarlo " il ticoon ", mai " presidente.".
3) Assumere un'espressione a seconda dei casi disgustati o divertito.
4) Chiamarlo sempre: Clown, idiota, sessista, razzista, populista, mufle, vai in guerra, incompetente.
5) Ignorare i suoi successi dove trasformarli in scacchi.
6) Estrapolare le sue parole dal contesto per torcerle contro di lui.
7) Sistemare le traduzioni dell'inglese in francese in modo che faccia sempre una brutta figura.
8) attribuirgli tutti gli insuccessi degli Stati, fingendo di ignorare che dipendono dai governatori.
9) Ogni tanto tentare di ottenere il suo impeachment con un me too con un "gate".
10) chiamare sua moglie puttana.
(Grazie a mia figlia micio)
Negli ultimi giorni la nostra Stampa Igienica,
con il solito spocchioso sarcasmo insito nella sedicente superiorità culturale che suppongono di detenere nel DNA, semplicemente per la loro militanza a sinistra, ha affermato che Trump ha invitato a fare delle "punture di candeggina” per debellare il Coronavirus.
In testa, a sbandierare questa presunta dichiarazione del Presidente degli Stati Uniti, si è distinta una tra le più gettonate scribacchine itaGliane: la Aggrubbere. Si proprio lei: la venerata e canottata Lilly nazionale, all'anagrafe Dietlinde Gruber. (Forse perché lei, di iniezioni di chimica se ne intende!)
Scherzi a parte, ancora una volta è ributtante come la stampaglia nazionale propini bufale colossali salvo poi, ergersi per primi a no-pasdaran delle fake news.
Ma dovete sapere che i pigiatasti nostrani riportano le notizie dagli USA prendendo come oro colato la CNN, un network che ha ”un’equidistanza” nei confronti di Trump che, a confronto, Travaglio con Berlusconi avrebbe potuto sembrare Emilio Fede!
Però, siccome Totò diceva " cà nisciune è fesso" sia con Google e sopratutto con l’aiuto del mio preziosissimo "corrispondente dagli USA” Jaime sono andato a rivedermi bene la questione, esaminando documentazioni e filmati originali.
La vicenda nasce dalla conferenza stampa, presso la Casa Bianca, del 23 Aprile scorso. In tale conferenza Bill Bryan Direttore Scientifico del Dipartimento per la Sicurezza Nazionale, illustra che come da analisi effettuate nei laboratori statali, il Coronavirus venga distrutto praticamente all’istante sia da vari detergenti contenenti cloro o attraverso una forte esposizione a raggi ultra violetti (UV-A)
A quel punto Donald Trump chiede a Bill Bryan: "...suppose you brought the light( n.d.r. i raggi UV-A) inside the body, which you can do either through the skin or in some other way [...] And then I see the disinfectant, where it knocks it out in one minute. And is there a way we can do SOMETHING LIKE THAT that by injected inside or almost a cleaning ?"
Quindi in primis, Donald J. Trump formula delle semplici domande e le domande, per definizione, non sono affermazioni, né tantomeno indicazioni, né sopratutto disposizioni di un Governo. Sono domande. Risulta poi evidente a chiunque sia in buona fede che parole come ".....suppose you brought the light o something like that ” non significhino "curiamo il Covid-19 con i lettini abbronzanti o inoculiamoci tutti con il Lysoform."
E questi sono i fatti, verificabili semplicemente andando a vedersi su YouTube la conferenza stampa in oggetto.
Poi dopo i fatti ci sono le opinioni e qualcuno potrebbe affermare che, queste di Trump, siano comunque domande cretine. Vediamo un po’...
Riguardo ai raggi UV-A, con con un comunicato stampa dello scorso 20 Aprile, cioè tre giorni prima delle dichiarazioni di Trump, la casa Farmaceutica Americana Aytu BioSxience, ha dichiarato di aver siglato un accordo in esclusiva con il Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles (cioè mica la farmacia di Vanzaghello, eh!).
Tale accordo è in merito allo sviluppo e alla sperimentazione (già avvenute) di una sonda progettata per essere introdotta come un catetere nei polmoni, attraverso la trachea, e che permette un’irrorazione di raggi UV-A che distruggono agenti patogeni, incluso il Covid-19.
Suddetta sperimentazione viene anche ripresa in un paper scientifico della UEG, cioè dalla United European Gastroenterology, che non è propriamente un ente "pakato da ATTtumpe”!
Per quando riguarda la domanda sui "detergenti” o meglio sul "something like that” la stessa ha riferimenti in protocolli consolidati di medicina; per esempio nel modo in cui agiscono gli anticolagulanti, lo stesso modo in cui il naxolone lega i composti oppiodi nel flusso sanguigno per bloccare un'overdose, ma anche lo stesso in cui un farmaco sperimentale chiamato D-PDMP ripulisce le arterie dal colesterolo.
Quindi siete ancora convinti che uno con tre miliardi di dollari di patrimonio, uno che in meno di un anno ha conquistato la Presidenza degli USA avendo contro tutti, anche il suo stesso partito, sia così cretino da invitare a farsi delle intramuscolo di Amuchina?
Se si, secondo me avete un problema.
Trump ha detto che potrebbero funzionare delle iniezioni di disinfettante, chi può credere ad una simile panzana?Otto e Mezzo, Lilli Gruber smentita da Riccardo Luna su Donald Trump: gelo in studio
Andrea Tempestini
https://www.liberoquotidiano.it/news/pe ... ggina.htmlSmentita a casa sua. Si parla di Lilli Gruber, che a Otto e Mezzo su La7 ha dovuto incassare il "colpo basso" di Riccardo Luna, giornalista di Repubblica e componente della task-force del governo contro le fake-news. Il tema erano le controverse dichiarazioni di Donald Trump circa la possibilità di testare iniezioni di candeggina. E la Gruber, rivolgendosi a Fabrizio Pregliasco, presente in collegamento, ha affermato: "Trump ha detto che potrebbero funzionare delle iniezioni di disinfettante, chi può credere ad una simile panzana?”. E Pregliasco ha parlato di "esempio micidiale di disinformazione", in riferimento alla "ricetta" di Trump. Ma a quel punto si è inserito Luna, il quale ha puntualizzato: "Se si va a vedere la conferenza stampa si scopre che Trump non lo ha detto. Ha atto una domanda, che è molto diverso".
"Bagnai gli dà del dittatore e voi...?". Travaglio non si smentisce: la difesa ridicola di Conte
Dunque, Luna ha spiegato nel dettaglio quanto accaduto: "Le conferenze sono molto divertenti, se non fosse che stiamo parlando di una tragedia. Trump ne ha dette di tutti i colori, ma questa volta ha fatto una domanda, ha chiesto ad un medico se poteva essere una buona idea, ovviamente non lo era. Si comporta come un uomo della strada. La cosa migliore che è accaduta è che il medico lo ha spiegato, tutta la stampa lo ha spiegato. Il miglior antidoto contro le fake sono la credibilità dei giornalisti e degli scienziati. La domanda di Trump è finita lì". Evidente l'imbarazzo della Gruber, che con palese stizza e disappunto ha affermato: "Sì sì, diciamo così... era una domanda alla Trump... ma chi non è esperto e poco avveduto e attento...". Gelo in studio.
Cina e virus. Le responsabilità della Cina e della sua dittatura capital-comunistaviewtopic.php?f=162&t=2905 Cina, le responsabilità della Cina e della sua dittatura capital-comunista in questa pandemia mondiale che sta facendo morti e danni come una guerra mondiale.https://www.facebook.com/photo.php?fbid ... e=3&theate