Demenze antifrancesi e l'incendio di Notre Dame

Re: Demenze antifrancesi e l'incendio di Notre Dame

Messaggioda Berto » dom apr 21, 2019 8:08 am

Ma la Francia sfrutta colonialmente l'Africa? No!

Da qualche tempo circola sul web la diceria che la Francia sfrutta le sue ex colonie attraverso un nuovo colonialismo finanziario, economico e politico.
Questa diceria ha fatto presa nelle teste vuote dei complottisti ed è montata negli ambienti grillini dove i complottisti sono la maggioranza e in quelli della destra nazionalista italiana dove non mancano; con qualche ripresa anche nell'area leghista e venetista.


https://www.facebook.com/alberto.pento/ ... 4085574741

Il pacco demagogico statalista fascio-comunista dei 5 stelle, le scimmie irresponsabili dell'ignorante e presuntuoso orango genovese, il salvatore della provvidenza, il comico della patacca sull'idrogeno, lo sciamano della chiacchera a cui non è mai riuscito nemmeno un miracolo.
viewtopic.php?f=129&t=2740
https://www.facebook.com/alberto.pento/ ... 8790654040
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Demenze antifrancesi e l'incendio di Notre Dame

Messaggioda Berto » dom apr 21, 2019 8:09 am

Libia e l'IS, il colonialismo, Gheddafi e i clandestini
viewtopic.php?f=188&t=2250


I libici da sempre come maomettani sono razziatori, predatori, schiavisti, pirati, quindi anche trafficanti di uomini e scafisti
https://it.wikipedia.org/wiki/Libia

Dominio arabo e ottomano

Nel IX secolo l'Ifriqiya abbaside (che abbracciava una buona parte dell'attuale Libia, ma non la Tripolitania) fu assegnata in gestione autonoma all'Emiro Ibrahim ibn al-Aghlab, eponimo della dinastia Aghlabide, allo scopo di meglio combattere l'endemico insurrezionalismo religioso, economico e sociale dei locali kharigiti. I Fatimidi ismailiti sconfissero gli Aghlabidi nel 990, fondando un nuovo califfato (ufficialmente "Imamato") in Egitto, di cui le regioni che formeranno l'attuale Libia divennero tributarie.

La Seconda Crociata permise infine ai Normanni di Ruggero II di Sicilia di impadronirsi dell'intera costa libica, compresa tra Tripoli e Capo Bon (1135), pur venendo in breve tempo cacciati (1163) dagli Almohadi di al-Andalus. Dal 1350 sino alla metà del XV secolo furono i governatori Hafsidi di Tunisi a governare in autonomia la Libia finché le principali città si proclamarono autonome, arricchendosi con la "guerra di corsa" foraggiata anche dalle autorità hafsidi e che vide impiegato un buon numero di corsari che, nel mondo latino coevo, furono definiti "barbareschi".

La minaccia dei corsari barbareschi spinse nel 1510 gli spagnoli, padroni del Regno di Sicilia, a intervenire, affidando Tripoli e Malta ai Cavalieri di San Giovanni. Infine, furono gli Ottomani a occupare Cirenaica (1517) e Tripolitania (1521-1551) in maniera stabile.

Con l'indebolimento dell'Impero ottomano, un nuovo regno autonomo si stabilì in Libia tra il 1711 e il 1835, sotto la dinastia Karamanli, ufficialmente tributaria del Sultano, e prosperò per il commercio degli schiavi e la guerra di corsa. La pirateria libica spinse gli Stati Uniti d'America a intervenire, per la prima volta fuori dal continente, nella Prima guerra barbaresca (1801-1805), occupando la città di Derna. Maggiori pressioni degli europei spinsero il Sultano a sollevare i Karamanli dall'incarico e ristabilire il dominio ottomano (1835), mentre nel 1843 Muḥammad b. ʿAlī al-Sanūsī, capo di un'importante confraternita mistica, si stabilì in Cirenaica facendo proseliti in tutta la Cirenaica e nella Tripolitania.


Corsari Barbareschi
https://it.wikipedia.org/wiki/Corsari_barbareschi
I corsari barbareschi furono marinai musulmani - nordafricani e ottomani, ma anche rinnegati - stabilmente attivi contro possedimenti, beni e imbarcazioni dell'Europa cristiana a partire dal XVI secolo fino agli inizi del XIX secolo in tutto il Mediterraneo occidentale e lungo le coste atlantiche dell'Europa e dell'Africa.
Loro basi di partenza furono le piazzeforti disseminate lungo le coste del Nordafrica (principalmente Tunisi, Tripoli, Algeri, Salé e altri porti del Marocco), in quelle zone che gli europei chiamavano "Barberia" o stati barbareschi (cfr. fr. Côte des Barbaresques, ingl. Barbary Coast - tutti termini connessi col nome proprio Berberi che identifica i nativi delle regioni nordafricane).
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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