La Cina sta uccidendo gli americani con il fentanyl, e lo fa deliberatamenteGordon G. Chang
25 ottobre 2020
https://it.gatestoneinstitute.org/16687 ... Q.facebook Il fentanyl viene spesso inviato per posta negli Stati Uniti, il che significa che lo Stato cinese, tramite il Servizio postale nazionale cinese, è il distributore. L'U.S. Customs and Border Protection (CBP), l'autorità doganale statunitense, ha scoperto che il 13 per cento dei pacchi provenienti dalla Cina contiene qualche merce di contrabbando, tra cui il fentanyl e altre sostanze letali. Nella foto: Il 24 giugno 2019, un funzionario dell'U.S. Customs and Border Protection esegue insieme a un cane un'ispezione nella struttura del servizio postale, situata presso l'Aeroporto John F. Kennedy di New York. (Foto di Johannes Eisele /AFP via Getty Images)
"Non invoco alcun tipo di complotto, credo solo ai semplici fatti: il fentanyl e il Covid sono arrivati entrambi dalla Cina e beneficiano della morte di molte migliaia di americani", ha osservato Tucker Carlson nella sua trasmissione del 16 ottobre.
Da anni, il regime cinese spinge il fentanyl negli Stati Uniti.
Secondo i Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie, lo scorso anno, negli Stati Uniti, le morti per overdose hanno raggiunto la cifra record di 70.980 vittime. Di questi decessi, 36.650 sono stati causati da oppioidi sintetici come il fentanyl. Anche le morti per cocaina e metanfetamina sono aumentate, soprattutto perché queste sostanze sono state mescolate con il fentanyl.
Come osservato da Vanda Felbab-Brown della Brookings Institution, in una pubblicazione del luglio scorso: si tratta della "epidemia di droga più letale nella storia degli Stati Uniti".
Non c'è alcun dubbio in merito alla provenienza di questa droga. "Dal 2013, la Cina è la principale fonte del fentanyl che ha inondato il mercato illegale statunitense di stupefacenti – o degli agenti precursori da cui viene prodotto il fentanyl, spesso in Messico", riporta Felbab-Brown.
Un rapporto di intelligence della Drug Enforcement Administration (DEA), pubblicato a gennaio, giunge alla stessa conclusione in merito alla fonte del letale fentanyl.
Qualche anno fa, un ex funzionario della sicurezza nazionale americana mi disse che in Cina, le bande lavorano nei laboratori sui composti di fentanyl per creare più dipendenza da questo oppioide sintetico. Inoltre, i chimici cinesi modificano costantemente le formule per evitare il rilevamento al confine americano.
In breve, il regime cinese sta uccidendo gli americani con il fentanyl. E lo fa deliberatamente. Carlson aveva ragione a parlare di intenzionalità.
Dietro insistenti pressioni dell'amministrazione Trump, Pechino ha annunciato nell'aprile 2019 il divieto di produzione, di vendita e di esportazione senza autorizzazione di sostanze a base del principio attivo del fentanyl.
Tale divieto, ovviamente, è stato un passo nella giusta direzione, ma gli analisti hanno rilevato che le nuove regole sono difficili da applicare. "La sfida dell'applicazione", afferma il documento della Brookings, "è formidabile poiché le industrie chimiche e farmaceutiche cinesi coinvolgono decine di migliaia di aziende e centinaia di migliaia di impianti, e la Cina non dispone di adeguate capacità di ispezione e di monitoraggio".
Ciò implica che in Cina le bande criminali possono operare nell'ombra. Questa prospettiva è altamente opinabile.
Per prima cosa, il Partito Comunista, attraverso le proprie cellule, controlla qualsiasi attività di rilievo.
Inoltre, il governo centrale cinese gestisce quello che è senza dubbio il sistema di controllo sociale più sofisticato al mondo. Utilizzando grandi quantità di dati e l'intelligenza artificiale, decine di migliaia di osservatori del governo sorvegliano 1,4 miliardi di persone con circa 626 milioni di telecamere di sorveglianza e decine di milioni di monitor posizionati nei quartieri e quadri del Partito Comunista. Pechino esercita un rigoroso controllo sul sistema bancario ed è immediatamente a conoscenza dei trasferimenti di denaro.
Le bande cinesi sono grandi e ampiamente ramificate. Nello Stato cinese semi-totalitario non è possibile per tali organizzazioni criminali operare all'insaputa del Partito Comunista. E se il Partito in qualche modo disconosce l'esistenza di una particolare banda è perché ha deciso che sia così.
Inoltre, il fentanyl non può lasciare il Paese passando inosservato, poiché teoricamente tutte le merci spedite vengono esaminate prima di abbandonare il suolo cinese. Jonathan Bass, CEO dell'azienda importatrice PTM Images, ha detto al Gatestone che le autorità ispezionano e sigillano ogni container che lascia la Cina. Il fentanyl viene spesso inviato per posta negli Stati Uniti, il che significa che lo Stato cinese, tramite il Servizio postale nazionale cinese, è il distributore. Il volume del traffico postale di questo oppioide sintetico è elevato.
Quanto elevato? L'U.S. Customs and Border Protection (CBP), l'autorità doganale statunitense, sulla base dei dati forniti dalle sue ispezioni "a sorpresa" nell'ambito dell'Operazione Mega Flex, ha scoperto che il 13 per cento dei pacchi provenienti dalla Cina contiene qualche merce di contrabbando, tra cui il fentanyl e altre sostanze letali. Il servizio postale cinese deve sapere che è diventato, tra le altre cose, il corriere della droga più attivo al mondo.
Spacciare droga è un piccolo prezzo da pagare per raggiungere la grandezza nazionale, secondo i funzionari cinesi. Come ha asserito al sottoscritto Cleo Paskal della Foundation for Defense of Democracies, con sede a Washington, D.C., sono ossessionati dal "comprehensive national power" (CNP). Lo misurano meticolosamente, lo studiano a fondo e confrontano costantemente le classifiche della Cina con quelle di altri Paesi, soprattutto gli Stati Uniti.
I funzionari cinesi non si fermeranno davanti a nulla per accrescere il potere relativo del loro regime. Ci sono due modi per farlo, osserva Paskal: accrescere il CNP della Cina e ridurre quello degli altri Paesi. La Cina sta tentando maliziosamente di ridurre il comprehensive national power dell'America con il fentanyl. Non ci può essere altra spiegazione del fatto che Pechino consente alle organizzazioni criminali di operare indisturbate.
Il regime, di conseguenza, utilizza la criminalità come strumento della politica di Stato. "Nessuno di quelli che conosco della comunità delle forze dell'ordine mette in dubbio per un istante che i servizi cinesi sappiano esattamente cosa sta accadendo, dato il loro controllo interno totale", mi ha detto l'ex funzionario di sicurezza. "L'ipotesi è che Pechino ne sia a conoscenza, lo approvi e ne tragga profitto."
Il regime ha adottato la dottrina della "Guerra senza restrizioni", spiegata nel 1999 in un libro dal titolo omonimo, scritto da Qiao Liang e Wang Xiangsui. La tesi degli autori, entrambi colonnelli dell'aeronautica militare cinese, è che la Cina non dovrebbe essere vincolata da alcuna regola o accordo nel suo tentativo di annientare gli Stati Uniti.
Il regime cinese è sempre stato caratterizzato dalla malvagità. Mao Zedong, fondatore della Repubblica Popolare Cinese, ha creato una società all'insegna dell'"uccidi o sarai ucciso" e i suoi valori sono disumani.
La combinazione dell'inesorabile desiderio della Cina di accrescere la propria forza relativa e la convinzione che nessuna tattica sia al di fuori dei limiti consentiti indica che Pechino considera il fentanyl un'arma.
Alla fine del 2017, mi trovavo a passare insieme a un amico davanti a una chiesa di Severna Park, nell'Anne Arundel County, in Maryland. Lì, vidi ragazze e ragazzi vestiti di nero scendere i gradini della locale agenzia di pompe funebri. Le ragazze erano in lacrime, aggrappate l'una all'altra; e i ragazzi fissavano il vuoto con sguardo assente. Poi arrivarono i genitori, ancora sotto shock.
"Lo sappiamo entrambi", disse il mio amico. "Qualcuno sta seppellendo il proprio figlio e qualcun altro – in Cina – conta i soldi."
Quelle brave persone di Anne Arundel – e tutti gli altri americani – sono sotto attacco. Gli aggressori sono cinesi, la loro spada è il fentanyl e i decessi scaturiscono dalla malvagità nella capitale cinese.
Il mio amico di recente mi ha lasciato un messaggio. "C'è ancora", ha scritto, "qualche vecchio eroinomane, ma non conosco alcun vecchio tossicomane da fentanyl."
Gordon G. Chang è l'autore di "The Coming Collapse of China", è Distinguished Senior Fellow presso il Gatestone Institute e membro del suo comitato consultivo.
Rubata ad un amico che lavora nel campo da 30 anni.
25 ottobre 2020
https://www.facebook.com/saved/?list_id=344317289478381 Molti pensano che la guerra commerciale tra USA e Cina sia una bizza di Trump che si risolvera` non appena Trump se ne andrà fuori dalle scatole. Non è così. Per molte gigantesche multinazionali anche non americane, questa è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso. I costi in Cina sono saliti troppo e troppo rapidamente e le politiche espansionistiche di Xi rendono il clima politicamente instabile. Indirettamente sono state colpite dalle decisioni americane e non vogliono che la cosa si ripeta ancora per via delle bizze di quel pazzo che manda avanti la Cina. Immaginate se invadessero Taiwan, cosa che intendono fermamente fare, sarebbero ulteriori sanzioni e blocchi alle importazioni in mercati come gli USA. Ecco quindi che la Samsung ha spostato il 100% della produzione di telefonini in India e Vietnam in tempi record. La Samsung usa chips fatti in USA e chips fatti in Korea per cui può lavorare senza la Cina. Intanto però la citta` di Huizhou è diventata una citta` fantasma e l'economia è crollata completamente. È dove Samsung aveva impiantato le fabbriche ora spostate , tutti i dipendenti sono stati licenziati. Pensate (articolo più in basso) che solo nel 2015 Huizhou era in procinto a diventare la città più importante al mondo per la telefonia cellulare settando questo obbiettivo per il 2025, ora è deserto, le case stanno crollando di valore, tutti stanno fallendo dalle palestre ai ristoranti agli hotel. Quel crapulone ignorante di Xi che evidentemente è bravo nella scena politica cinese ma un perfetto ignorante in Storia ed Economia dovrebbe imparare da questa esperienza. Purtroppo non lo farà, come tutti i despoti credo che tenterà di sistemare i problemi interni facendo casino all'estero magari una guerra, per far leva sul nazionalismo cinese e distrarre i cittadini dai pasticci che sta combinando.
Samsung to end Chinese PC production as costs soar
KOTARO HOSOKAWA, Nikkei staff writer
Global PC shipments rose 0.6% in 2019 to 261.23 million units, research firm Gartner says. (Photo courtesy of Samsung Electronics)
August 4, 2020 00:47 JST | South Korea
https://asia.nikkei.com/Business/Electr ... costs-soarSEOUL -- Samsung Electronics will end Chinese personal computer production as it looks to shift production to Vietnam to cut costs and remain competitive in the PC business.
The plant in the city of Suzhou will close as soon as this month and convert part of the facility into a research and development center. Samsung informed employees of the factory stoppage and job cuts at the end of July.
The South Korean tech group looks to shift production to an existing factory in Vietnam. A spokesman said the decision to shut the Chinese plant was based on the need to find a cost advantage.
Samsung Electronics Suzhou Computer, the unit that runs the Chinese plant, was established in 2002 as a PC assembly center. The computers made at the factory were sold mainly in South Korea, North America and China.
At its peak, Suzhou Computer employed 6,500 people, South Korean media say. The headcount has since shrunk to 1,700.
Global PC shipments inched up 0.6% last year to 261.23 million units, research firm Gartner said. China's Lenovo Group holds the top share at 24.1%, while U.S. rival HP ranks second at 22.2%.
Samsung's share appears to be in the single digits, below that of U.S. rivals Dell and Apple as well as Taiwan's Acer and Asus.
In general-use PCs built with common parts, market share is directly linked to earnings. Japanese makers have left the business as top players dominate the market. Samsung will continue to make PCs, but the company will cut labor and other costs by relocating production.
Samsung once operated three smartphone factories in China, but the group shut down all Chinese production at the end of 2019. The capacity has been transferred to Samsung's Vietnamese facilities or delegated to contract manufacturers.
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