Demenzialità italiane e venete antigermaniche e antitedesche

Demenzialità italiane e venete antigermaniche e antitedesche

Messaggioda Berto » dom mag 27, 2018 12:25 pm

Demenzialità italiane e venete antigermaniche e antitedesche
viewtopic.php?f=22&t=2775
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Demenzialità italiane e venete antigermaniche e antitedesche

Messaggioda Berto » dom mag 27, 2018 12:27 pm

Liberiamo l'Europa dai sensi di colpa, dai miti e dai pregiudizi
viewtopic.php?f=92&t=2669

Antisemitismo, colonialismo, imperialismo romano, barbari e antigermanismo, paganismo, cristianismo
Per i diritti umani dei nativi europei!
Per un'Europa federale e democratica come la Svizzera e per un Veneto indipendente e federato.


Ci si liberi dal disprezzo per i barbari germani e si riconosca loro d'aver fatto risorgere l'Europa

Falsità sul Medioevo
viewtopic.php?f=136&t=1742

La fine dell'impero romano e il mito dei barbari invasori
viewtopic.php?f=111&t=378

Germani preistorici
viewtopic.php?f=134&t=524

Germania di Tacito: istituzioni e costumi
posting.php?mode=post&f=114

Arminio il germanico, a Teutoburgo ferma l'espansione imperiale romana e salva l'Europa
viewtopic.php?f=114&t=1589

Comune, Arengo, Medioevo, Istituzioni
viewtopic.php?f=172&t=273

Germania, mazzette, corruzione, tramacchi
viewtopic.php?f=94&t=1878

Il falso mito della sovranità monetaria
viewtopic.php?f=94&t=2490
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Demenzialità italiane e venete antigermaniche e antitedesche

Messaggioda Berto » dom mag 27, 2018 12:34 pm

Governo, l'attacco del Guardian: "Italia fra cure miracolose ed eurofobia"
27 maggio 2018

http://www.tgcom24.mediaset.it/politica ... 802a.shtml

Per la Frankfurter Allgemeine am Sonntag in caso di un governo filo-russo di Lega-M5s potrebbero essere a rischio i rapporti tra servizi segreti italiani e tedeschi

"Cure miracolose ed eurofobia: le strane origini dei nuovi governanti d'Italia": così, in un editoriale, The Guardian punta il dito contro il premier incaricato Giuseppe Conte e il ministro all'Economia in pectore Paolo Savona, ricordando l'esperienza di Conte a favore del Metodo Stamina e le posizioni anti euro di Savona. Per il quotidiano tedesco Fas a rischio i rapporti tra servizi segreti di Roma e Berlino.

La critica del The Guardian segue quella scagliata dal giornale tedesco Spiegel, autore del tanto discusso titolo "Gli scrocconi di Roma".

"Di fatto è stato provato che Stamina era un imbroglio - ha scritto il quotidiano britannico - ma è tornato sotto i riflettori la scorsa settimana quando Conte è stato pescato dall'anonimato e nominato nuovo capo del governo. E' stato scelto malgrado la mancanza di qualsiasi esperienza politica dai due leader Luigi Di Maio e Matteo Salvini, che non riuscivano ad accordarsi su nessun altro".

La testata ha poi ricordato come Savona consideri l'ingresso dell'Italia nell'euro come un "errore storico". Il Movimento 5 Stelle e la Lega "hanno entrambi una lunga storia di appoggio a teorie dietrologiche e non ortodosse, considerate tradizionalmente come dei fondamenti della società italiana".

Il The Guardian, con il domenicale Observer, ha inoltre interpellato l'ex ministro degli Esteri e Commissario europeo Emma Bonino, che confessa di essere "spaventata" da molti degli elementi della "agenda congiunta" di Lega e M5s, compresa la loro "resistenza alle norme della politica". "Considerano le istituzioni una loro proprietà e questo credo che sia il problema di base", ha affermato. La Bonino ha dichiarato anche che il metodo Stamina e l'opposizione alle vaccinazioni obbligatorie sono espressioni del "fortissimo sentimento antiscientifico" raccolto dai due partiti.

Fas: "A rischio collaborazione tra servizi segreti italiani e tedeschi" - Ma l'allarme per la situazione politica italiana non si limita a provenire dal Guardian e dallo Spiegel. Un altro "alert" arriva infatti dalla Frankfurter Allgemeine am Sonntag che parla di rischio per i rapporti tra servizi segreti italiani e tedeschi, riprendendo l'allarme dei responsabili della Commissione del Bundestag addetta ai servizi segreti. Nel caso della formazione di un governo filorusso, formato da Lega e Movimento 5 Stelle, anche lo scambio delle informazioni andrebbe infatti ripensato: non potrebbe andare avanti senza riserve, si spiega. In caso, per esempio, di attacchi hacker da parte della Russia, o di fronte a situazioni come quella che si è verificata con l'avvelenamento dell'agente Serghei Skripal in Gran Bretagna, la collaborazione procederebbe in modo diverso.

I 5 Stelle "rispondono" pubblicando il Contratto in inglese- Alle critiche della stampa estera il M5s ha risposto pubblicando sul blog delle Stelle un riassunto in inglese dell'accordo stretto con la Lega. "Questo è un riassunto del Contratto per il governo del Cambiamento, firmato dal MoVimento 5 Stelle e dalla Lega, le due forze politiche che hanno vinto le ultime elezioni in Italia e che rappresentano 17 milioni di cittadini. Non fidatevi dei media generalisti".

I punti sono in tutto 29. Alla voce Unione Europea si trova: "Revisione degli accordi europei (politica monetaria, patto di stabilit' e crescita, Fiscal Compact, Fondo salvastati etc.); lotta alla contraffazione e alla falsificazione dei prodotti del Made in Italy; revisione del contributo dell'Italia all'UE; opposizione a CETA, MES Cina, TTIP e trattati simili". Quanto al "debito pubblico e deficit" viene indicato come programma la sua "riduzione attraverso la crescita del PIL, piuttosto che attraverso misure fiscali e di austerità; rivitalizzazione della domanda interna sia attraverso investimenti ad alto moltiplicatore che attraverso politiche di sostegno del potere d'acquisto delle famiglie e della domanda estera, creando migliori condizioni per le esportazioni".




PAOLO SAVONA CON LE SUE REMINISCENZE STORICHE DELL’ATAVICO AMORE-ODIO TRA IL BELPAESE E I TEUTONICI EUROPALADINI EPIGONI DI BISMARCK E RADETZKY
Massimiliano Sciava Verona
26/05/2018

https://www.facebook.com/observeritalia ... 6201943689


In queste ore Sergio Mattarella sta seguendo da vicino la formazione del futuro governo gialloverde. E i nome che stanno girando tra i corridoi della politica non lo convincono affatto. A partire da Paolo Savona che, stando ai desiderata di Matteo Salvini, dovrebbe andare al ministero dell’Economia.

Una scelta che darebbe al nuovo esecutivo una marcata impronta anti europea. La filosofia dell’economista, già ministro dell’Industria con Carlo Azeglio Ciampi, è racchiusa in un libro che sarà nelle librerie nei prossimi giorni. “L’euro è una gabbia tedesca, adesso serve un piano B”, si legge in uno degli stralci pubblicati oggi dalla Stampa a sostegno dei dubbi avanzati da Mattarella.

Fine economista e naturalmente politico di rara onestà intellettuale, si capisce perfettamente perché il suo nome non sia gradito ai tutori dell’establishment euro tedesco che vede nel presidente Sergio Mattarella il loro garante nel nostro paese.

Il richiamo alla memoria storica denunciato a suo tempo da Paolo Savona, ovvero gli infelici sposalizi col gigante Teutonico nel passato, dalla Triplice Alleanza passando per il Patto d’Acciaio per finire con la sigla del Trattato di Maastricht culminante nella nascita dell’Euro, moneta unica concepita su misura e a beneficio della Germania nuovamente riunita, non sono evidentemente bastati a metterci in guardia da una Germania che ha intrinsecamente nel proprio DNA la concezione di superiorità e di dominio sull’Europa, militarmente nel passato, economicamente oggi.

Un insperato scenario si staglia all’orizzonte qualora l’inedito connubio giallo-verde la spuntasse sulle resistenze del Colle: quello di veder nascere un governo con singoli esponenti di gran lunga più autorevoli dei loro promotori, e di ciò, da italiani non possiamo che rallegrarcene.

Tuttavia in questi giorni le brutali sferzate sul nostro paese della stampa tedesca e britannica (Der Spiegel, Frankfurter Allgemeine, The Economist) sulla cronica tendenza del nostro paese a volere tirare a campare con la nota allergia al rispetto delle scadenze e all’onoramento del proprio debito riaccende i fari in realtà ad un annoso problema antropologico che affligge in effetti la cultura del nostro paese;

dell’odioso trinomio pizza-spaghetti-mafia dobbiamo purtroppo farne ammenda in proprio, non sono sfuggite infatti agli attenti osservatori internazionali le ragioni profonde del grande successo elettorale (specie al sud) del Movimento 5 Stelle: l’idea (tale infatti è il messaggio subliminale passato) di poter starsene comodamente sul divano percependo un “reddito di cittadinanza” ha letteralmente drogato il mercato elettorale italiano rivelandone, anzi confermando, la sua profonda immaturità civica specie se paragonata ai modelli civili e sociali anglosassoni e mitteleuropei.

Le sirene e gli strilloni dei soliti ignoranti che pretendono di non avere bisogno di lezioni da nessuno sono talmente ciechi da non vedere una disarmante realtà chiara come il sole: se Germania, Francia e Gran Bretagna, tra le nostre principali accusatrici, vantano un’economia assai più dinamica e, non secondario, uno status civile e sociale di gran lunga più evoluto, motivi ci devono pur essere, e tra questi sicuramente la voglia di dominare attraverso l’ingegnosità e il lavoro, esattamente l’opposto della sfigatissima cultura assistenzialista che purtroppo affligge il nostro povero paese e che gli incoscienti sciagurati grilletti elevano addirittura a propria bandiera ...

I migliori auguri a Paolo Savona, e che Dio continui pazientemente a preservare il nostro paese dai suoi peggiori figli.



De Benedetti attacca Savona: "Lui ministro? No, è anti-tedesco"
Sergio Rame - Sab, 26/05/2018

http://www.ilgiornale.it/news/de-benede ... 32557.html

L'Ingegnere dopo il taglio del rating: "Le agenzie come Moody's fanno solo il loro mestiere". E su Savona: "È un ideologo antitedesco: non può fare il ministro dell'Economia"

Ieri sera la scure di Moody's si è abbattuta sull'Italia al termine di una giornata difficile per il governo gialloverde che fatica a formarsi.

Alcuni analisti leggono la messa sotto osservazione dell'Italia come una spada di damocle sulle teste di Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Non per Carlo De Benedetti che oggi, all'agenzia Ansa, è corso a difendere l'operato della società di New York. "Le agenzie di rating fanno il loro mestiere - ha detto - non c'è nessun complotto giudaico massonico, fanno semplicemente le loro considerazioni quando vedono l'ipotesi di un governo sovranista e populista".

Ieri Moody's ha messo sotto osservazione il rating "Baa2" dell'Italia per un possibile downgrade. Due le ragioni addotte in un comunicato pubblicato nella serata italiana. Il rischio significativo di un indebolimento materiale della "forza fiscale dell'Italia dati i piani fiscali del nuovo governo" e "il rischio che lo sforzo per le riforme strutturali si fermi e che le riforme del passato come quella delle pensioni siano ribaltate". Da quanto alle ultime elezioni politiche hanno fatto il pieno di voti due forze anti sistema come la Lega e il Movimento 5 Stelle, il differenziale tra Btp e Bund tedeschi è tornato a salire e la finanza mondiale a scommettere contro il sistema Italia. E puntuale è arrivato i primi avvertimenti delle agenzie di rating. Tutto da copione, insomma. De Benedetti, però, non vede niente di male in tutto questo. "Le agenzie di rating - spiega - si limitano a fare il loro mestiere".

"Mi sembra che bastino Moody's e Fitch per dare un quadro della situazione...", ha argomentato l'Ingegnere a margine del convegno Il welfare state nel XXI secolo organizzato all'Università di Pavia dalla Fondazione Rodolfo Debenedetti. "Non c'è nessun complotto giudaico massonico - ha, poi, continuato - fanno semplicemente le loro considerazioni quando vedono l'ipotesi di un governo sovranista e populista". Poi ha sparato a zero contro Paolo Savona, l'economista che Salvini vorrebbe al ministero dell'Economia. "Lo conosco benissimo perché quando sono stato vicepresidente di Confindustria lui era direttore generale - ha spiegato - è una persona assolutamente perbene ed è una persona competente...". C'è però un "ma". "È un ideologo antitedesco, tutti dicono che è anti euro, no lui è antitedesco - ha, quindi, sentenziato De Benedetti - e con una simile posizione non può fare il ministro dell'Economia". Nel suo intervento l'Ingegnere se l'è presa con i libri di Savona: "Uno che parte della triplice alleanza dell'Ottocento per arrivare alla moneta unica e dice che i tedeschi ci hanno sempre messo sotto e quindi bisogna ribellarsi ai tedeschi, è chiaro che "non può fare il ministro dell'Economia".


LETTERA APERTA DI PAOLO SAVONA A SERGIO MATTARELLA: NO A CESSIONI SOVRANITA’
Paolo Savona, MF 21 agosto 2015

https://scenarieconomici.it/lettera-ape ... -sovranita

Caro Presidente,

per il rispetto che porto all’istituzione che presiede e a Lei personalmente, è con molta ansia che Le indirizzo questa lettera aperta riguardante una scelta che considero fondamentale per il futuro dell’Italia: la cessione della sovranità fiscale per far funzionare la sovranità monetaria europea, dato che questa è stata ceduta dagli Stati-membri senza stabilire quando e come si dovesse pervenire all’indispensabile unione politica necessaria per rendere irreversibile l’euro, né attribuire alla Banca Centrale Europea il potere di svolgere la funzione di lender of last resort in caso di attacchi speculativi come quelli che abbiamo vissuto dopo la crisi finanziaria americana del 2008.

Invece di affrontare questi due problemi vitali per il futuro dell’Europa si chiede di sottoscrivere un accordo per cedere la sovranità fiscale residua che, per pudore, viene chiamata “gestione in comune”. Il Presidente della Bundesbank ha riproposto e precisato i contenuti in un recente discorso.

Leggo sui giornali che Lei avrebbe concordato con il Presidente della BCE e il Ministro dell’economia e finanza italiano una strategia in attuazione del previsto accordo. Non credo di dovere spiegare a Lei perché nomino istituzioni e non persone. Penso che queste notizie siano suggerimenti di persone scriteriate (l’aggettivo è di un Suo illustre predecessore, Luigi Einaudi) che, non fidandosi più del Paese, ammesso che mai se ne siano fidate, lo vogliono colonizzare; una sorta di fastidio per i disturbi che provengono per i loro interessi. Spero che la notizia sia infondata, perché se non lo fosse, sarebbe Suo dovere smentirle, secondo un insegnamento che mi ha dato Ugo La Malfa: se un notizia è falsa, non si smentisce, se è vera, si deve farlo; e, aggiungeva che, se i contenuti della notizia erano particolarmente importanti – come sarebbe la cessione della sovranità fiscale che marcherebbe la fine della democrazia italiana senza che ne nasca un’altra – non si doveva solo smentire, ma farlo in modo energico.

A ogni buon conto, se una tale scelta maturasse, Lei non potrebbe ratificarla, perché l’art. 11 della Costituzione dice chiaramente che l’Italia … consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

Naturalmente diranno che la decisione risponde a queste condizioni (pace, giustizia e parità con altri Stati) ma, sulla base dell’esperienza fatta con la cessione all’Unione Europea della sovranità di regolare i mercati e di battere moneta, queste sono pure ipotesi, una vera truffa per taluni e un’ingenuità per altri, che né la scienza economica (mi passi il termine), né la politica, che pretese di scienza non ha mai avuto, possono asseverare.

I trattati internazionali sono contratti giuridici tra nazioni e l’oggetto del Patto stipulato a Maastricht in attuazione dell’Atto unico e ribadito a Lisbona nel 2000 parla chiaro: all’art. 2, punto 3, afferma che L’Unione …. Si adopera per lo sviluppo sostenibile dell’Europa, basato su una crescita economica equilibrata e sulla stabilità dei prezzi, su un’economia sociale di mercato fortemente competitiva, che mira alla piena occupazione e al progresso sociale, e su un elevato livello di tutela e di miglioramento della qualità dell’ambiente. Essa promuove il progresso scientifico e tecnologico. L’Unione combatte l’esclusione sociale e le discriminazioni e promuove la giustizia e la protezione sociali, la parità tra donne e uomini, la solidarietà tra le generazioni e la tutela dei diritti del minore. Essa promuove la coesione economica, sociale e territoriale, e la solidarietà tra gli Stati membri.

Le chiedo, caro Presidente, se Lei ritiene che questo impegno sia stato adempiuto e quali siano, anche dopo l’esperienza della crisi greca, le probabilità che lo possa essere anche ipotizzando di cedere la parte residua della sovranità nazionale in cambio (il termine è già un eufemismo) di un’assistenza finanziaria accompagnata da vincoli che violano il dettato della nostra Costituzione che Lei è deputato da tutelare. Invece di uscire dal paradosso di un non-Stato europeo formato da non-Stati nazionali si intende approfondire questa strana configurazione istituzionale, perché appare vantaggiosa a pochi paesi capeggiati dalla Germania.

Poiché la tesi del vantaggio che potremmo ricavarne è priva di fondamento, da tempo si insiste nello spargere terrore su quello che avverrebbe se l’euro crollasse, trascinando il mercato unico, aggiungendo la ciliegina della speranza che in futuro le cose andranno meglio e che si va facendo di tutto affinché ciò avvenga.

Vivere nel terrore del dopo e nelle speranze che le cose cambino, senza attivare gli strumenti adatti affinché ciò avvenga, non è posizione politica dignitosa. L’Italia non si è tirata indietro quando è stato chiesto di pagare un costo elevato in termini di vite umane per giungere all’unità e per uscire dalla dittatura nazifascista perché sapeva valutare il costo di rimanere nelle condizioni in cui si trovava, spero che la nuova classe dirigente non si tiri indietro e sappia chiedere e far accettare un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni.

Per l’Italia non esiste alternativa al chiedere il rispetto congiunto del dettato costituzionale e dell’oggetto del Trattato europeo vigente e Lei ne è garante.


Governo, l'ultimatum di Lega e M5S: "O si chiude o si torna al voto"
Claudio Cartaldo - Sab, 26/05/2018

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 32608.html

Il comizio di Salvini da Martinengo: "Savona? La sua unica colpa è difendere gli italiani". E stasera manda a Conte la lista di ministri

O Savona o si muore. Sembra questo il messaggio che Matteo Salvini invia al Colle (e a chi intende porre veti) sulla partita del ministero dell'Economia: "Io ho detto 'O si parte o per noi basta'.

Mi rifiuto di andare avanti ancora a trattare per settimane. I mutui non aspettano, la benzina non aspetta, gli sbarchi nemmeno". E lo stesso fa, a ruota Luigi Di Maio da Terni: "Abbiamo già perso troppo tempo, o si chiude entro 24 ore e siamo messi nelle condizioni di poter cominciare a lavorare o lasciamo perdere". Il Colle è avvisato.

I due leader parlano da due luoghi molto distanti eppure sembrano ancora allineati nel non cedere aiveti di Mattarella sul professore anti euro. Il segretario è alla festa della Lega a Martinengo, in provincia di Bergamo. A chi gli chiede come procede la trattativa sul voto, non si lascia pregare e risponde: "Sicuramente non sono nato per tirare a campare - dice - Non faccio nomi nè cognomi anche perchè non è una indicazione della Lega non ha la tessera della Lega in tasca".

Su Savona la sua è una posizione granitica. Lo aveva già detto poche ore prima dopo una riunione con i vertici del partito:nessun passo indietro. E ora dal palco ribadisce che l'idea del Carroccio è quella di "avere all'economia uno che garantisca l'interesse nazionale, se serve andando a ridiscutere tutti i vincoli europei". Mattarella vorrebbe un altro candidato. Ma per ora la lega, che stasera invierà la sua lista di nomi a Conte, non vuole assolutamente trattare. "Ci stupirebbe - è il Salvini pensiero - se ci fosse un 'no' a qualcuno la cui colpa sarebbe quella di difendere troppo l'interesse nazionale". Inaccettabili i veti: "Ci dicono che uno non può fare il ministro perché ha detto che l'Unione Europea deve cambiare. Quello non può farlo perché vuole cambiare i regolamenti, vuole cambiare i trattati. Perché una volta disse che l'Euro era una moneta che avrebbe aiutato solo i tedeschi....se uno la pensa così: è il mio ministro". Il riferimento, è ovvio, è proprio al professor Savona.

Ecco perché ora non c'è più tempo per discutere. Dopo oltre 80 giorni dal voto, per Salvini è il momento di dare una guida al Paese. "Il governo - dice - Io lo avrei fatto anche ieri. I nomi ci sono, il programma c'è. Speriamo che nessuno abbia dubbi o problemi o si parte o basta. Mi rifiuto di andare avanti ancora per giorni a trattare, disfare, discutere. O siamo in condizioni di lavorare o qualcuno se ne prenderà la responsabilità". La responsabilità di far naufragare il governo giallo-verde. E andare a elezioni anticipate.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Demenzialità italiane e venete antigermaniche e antitedesche

Messaggioda Berto » dom mag 27, 2018 12:35 pm

Le demenze antigermaniche di GIUSEPPE POVIA
LA GERMANIA CI DICE "SCROCCONI E FANNULLONI"?
https://www.youtube.com/watch?v=5M1-d2y ... ture=share



A Povia faccio presente:

I primati dello stato italiano e dell'Italia in Europa e nel mondo
viewtopic.php?f=22&t=2587

Mostruosità italiane o italiche
viewtopic.php?f=196&t=2524
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Demenzialità italiane e venete antigermaniche e antitedesche

Messaggioda Berto » dom mag 27, 2018 12:56 pm

Giulio Meotti contro la Germania
26/05/2018

https://www.facebook.com/giulio.meotti/ ... 5448299075

Prima hanno devastato l'Europa con il nazismo e incenerito un terzo degli ebrei al mondo. Poi hanno separato l'Europa con un muro a Berlino e una Cortina di ferro. Poi hanno fatto ripagare a tutta l'Europa l'unione delle loro due Germanie. Da anni, i tedeschi non pagano la Nato quanto dovrebbero e scroccano la sicurezza all'America, hanno declinato ogni responsabilità nella guerra al terrorismo islamico e hanno destabilizzato un bel po' il continente accogliendo un milione di siriani, sempre per espiare il loro senso di colpa. Ora i tedeschi ci danno di "scrocconi" e pubblicano vignette simili contro l'Italia. Ma vafangulo!



Andrea Baucero
Mi dispiace ma su questo non sono d'accordo. L'Italia ha accumulato un debito stratosferico con una gestione fuori di testa della spesa pubblica, riempiendo l'amministrazione pubblica di dipendenti in esubero solo per motivi clientelari ed elettorali. Adesso arriva qualcuno che incolpa l'Euro e pretende che ci siano cancellati 250miliardi di debito in mano alla BCE. Sinceramente, gli italiani e la sua classe dirigente dovrebbero piangersi meno addosso e iniziare a risparmiare per abbattere il debito. Fino ad allora è normale che siamo considerati gli scrocconi d'Europa!

Giulio Meotti
Fa schifo anche a me il debito e la retorica populista, ma quasi di più mi fa schifo la retorica antitaliana di questi bolsi moralisti nordeuropei. Andassero dove meritano

Daniela Santus
Ci andremo noi, caro Giulio Meotti, dove meritiamo.

Giulio Meotti
Daniela Santus forse. Ma senza lezioni morali e sberleffi tedeschu. Hai mai visto copertine dei loro giornali sui siriani che stuprano etc? Eh?

Gino Quarelo
Sulla Germania non sono d'accordo con te Giulio Meotti. Sugli ebrei e Israele sì, sul nazismo maomettano sì; sull'Islam buono e sulla Germania cattiva assolutamente no.

Daniela Santus
Giulio Meotti non mi risulta i siriani siano in Europa

Giulio Meotti
Daniela Santus ah vabbè. Un po' fragile come argomento. Ripeto: hai mai visto copertine simili che sfottono i loro bravi siriani?

Gino Quarelo
La Germania purtroppo ha accolto un milione circa di siriani.

Daniela Santus
Giulio Meotti per favore siamo seri: si sta parlando di un Paese, l'Italia, che potenzialmente può danneggiare l'intera area euro.

Pier Cena
Mi spiace Meotti, ma il nostro paese è indifendibile...

Giulio Meotti
Daniela Santus l'euro cosi com'è rende molto ai tedeschi e alle loro aziende e banche, siamo seri. Si può parlare di tutto per me. O l'euro è la Bibbia?

Daniela Santus
L'euro non é la Bibbia, ma fuori dall'euro siamo morti. E preferisco la Merkel un miliardo di volte a Di Maio/Salvini.

Gabriele Monti
L' Italia va male perché ci sono troppi tafazzi. Qui ce n'è un bel campionario. Gente che non sa neppure l'abc dell'economia ma che si spara sulle palle in fede ai propri complessi di inferiorità.

Giulio Meotti
Daniela Santus ho parlato di di maio e salvini? Ho parlato di come i nord europei da sempre prendono per il culo gli italiani, che hanno dato molto più di loro alla cultura e alla civiltà. Fatti un abbonamento alla Faz se pensi

Daniela Santus
Comunque Giulio Meotti, cambiando argomento, hoesso il tuo volume in programma dei corsi per i miei studenti della magistrale

Giulio Meotti
Daniela Santus ma cambiamo troppo argomento cosi ;-))) grazie comunque. Baci


Gino Quarelo
Giulio Meotti ha scritto: "Daniela Santus ho parlato di di maio e salvini? Ho parlato di come i nord europei da sempre prendono per il culo gli italiani, che hanno dato molto più di loro alla cultura e alla civiltà. Fatti un abbonamento alla Faz se pensi."
Non sono assolutamente d'accordo, per esempio: la democrazia comunale sorta nel medioevo è un portato dei germani che alla fine dell'impero romano hanno preso in carico l'Europa devastata dalla mostruosità imperiale romana e l'hanno fatta risorgere.


Riccardo Minervini
Concordo su tutto. Non accetto l'idea che abbiano preso i siriani per espiare il loro senso di colpa. Non credo che i tedeschi siano capaci di tali sentimenti. Hanno preso i siriani e non solo loro per implemntare il piano Kalergi.

Daniela Santus
Il piano Kalergi, tra un pò verrà riesumato anche il complotto giudaico.

Pietro Puricelli
il complottismo sulle colpe della germani nel disastro italiano è indissolubilmente legato alle teorie sulla FINANZA EBRAICA

Gino Quarelo
Non esiste alcun Piano Kalergi, Kalergi era un buon uomo e non c'entra nulla con questa fantomatica ipotesi di miscuglio di ingegneria politica etnogenetica.
viewtopic.php?f=92&t=1475
Non è il piano Kalergi ma caso mai il piano Spinelli e del Manifesto di Ventotene.
Kalergi era un europeo, austriaco, cristiano, liberale che sognava un'Europa delle libertà e dei popoli; questa Europa è quella voluta dai comunisti come Spinelli e gli altri di Ventotene a cui si sono aggiunti gli ex radicali come la Bonino, i cattolici bergogliani e tutti gli ademocratici e illiberali della finanza internazionale e delle mutinazionali favorevoli ai totalitarismi, agli assolutismi e alla massificazione degli uomini e dei popoli. Ma il buon Kalergi con tutto ciò non 'c'entra nulla lui sognava un'Europa come la Svizzera.


Giorgio Bressan
Signor Meotti mi spiace ma su questo argomento non sono d'accordo. Si ricordi che subito dopo il 45 il nostro miglior governo vendette una parte di suoi cittadini al Belgio in cambio di carbone; che la Germania si riempì di emigranti italiani dando loro un avvenire che in Italia non avrebbero mai ottenuto. Si ricordi che negli anni 70 i tedeschi ci imprestarono i marchi che ci permisero di fallire ed a garanzia vollero oro e la liberazione del loro cittadino nazista da noi in prigione. Si ricordi che i nostri ortaggi prendevano la via verso il mercato di Monaco che le nostre spiagge si riempiono o dobbiamo dire si riempivano di turisti tedeschi? Caro Meotti siamo noi che stiamo x fallire non noi. Loro hanno ZERO debito pubblico noi invece non riusciamo più a tenerne conto. Siamo noi sempre in sudditanza nei loro confronti non loro con noi.

Giulio Meotti
Vero vero vero. Loro però devono chinare sempre un po' la testa. Quel non avere debito li ha portati anche a togliere tutti i denti d'oro agli ebrei. No lezioni morali dalla Germania

Gino Quarelo
Mi spiace caro Giulio Meotti ma sono paragoni inqualificabili e lei si sta mettendo sullo stesso piano degli antisemiti cristiani che da duemila anni danno addosso agli ebrei con l'accusa di deicidio del loro idolo Cristo. E anche in questo caso valgono gli stessi argomenti che sono valsi contro tale demenziale tesi cristiana antigiudaica di cui sono stati vittima anche i tedeschi come tutti i popoli della terra divenuti cristiani. Le responsabilità e le colpe dei tedeschi nazisti non possono attribuirsi ai tedeschi di oggi e nemmeno a tutti i tedeschi di ieri. L'oro dei denti degli ebrei non ha nulla a che fare con la civiltà e la correttezza monetaria, fiscale, economica e finanziaria della Germania odierna che si basa sul lavoro, sulla produttività, sul merito, sulla ricerca, sull'assenza di parassiti e di mafiosi e non certo sull'oro che i nazisti hanno cavato agli ebrei prima di sterminarli, motivati principalmente dall'antigiudaismo cristiano che qualificava i giudei come umanità disumana e mostruosa di cui liberarsi.



Leopoldo Nuti
Giulio mi dispiace ma non sono d'accordo. I tedeschi sono pesanti e conducono una politica fiscale sbagliata ma il debito pubblico non ce l'hanno fatto loro, ce lo siamo fatto da soli. E ora è troppo comodo dare la colpa a loro delle nostre tare strutturali. Sostanzialmente vogliamo la svalutazione per poter continuare a essere cialtroni, evadere le tasse e sperperare denaro pubblico. Loro sono flessibili come un paracarro, ma noi siamo gli unici responsabili dei nostri mali

Luca Berardi
Giulio non ha parlato di questioni fiscali o economiche ma del posizionamento in politica estera della Germania

Giulio Meotti
Tutto vero e i populisti ragliano, ma non ti urta questa retorica tedesca antitaliana da anni Trenta?


Gino Quarelo
Scusate tanto ma con questi primati negativi l'Italia non ha alcunché da insegnare a chichessia, tanto meno può accusare di alcunché chichessia dell'occidente tanto meno la Germania. L'Italia del buon senso può solo che vergognarsi e fare mea culpa.

I primati dello stato italiano e dell'Italia in Europa e nel mondo
viewtopic.php?f=22&t=2587

I terroristi nazi maomettani d'Europa, in Francia, in Gran Bretagna, in Belgio, in Germania, in Spagna, in Italia non sono siriani e non sono i maomettani siriani che la Germania ha accolto: prevalentemente essi sono marocchini, tunisini e africani in genere.
Crimini dei nazisti maomettani marocchini e africani in Europa
viewtopic.php?f=188&t=2753



Ivano Danna
Diciamo che tra Tedeschi e Italiani c’è una differenza antropologica culturale significativa. Bene. I Tedeschi sono assai metodici e programmatici: il loro zelo nel far fuori qualche milione di Ebrei è passato alla Storia. Noi Italiani, da sempre, ci siamo distinti più per capacità individuali e poca propensione al lavoro di gruppo. In ogni caso, se guardo alla Storia, preferisco andare a dormire da Italiano.

Gino Quarelo
Io no, io sono veneto e almeno un terzo delle radici dei veneti e dei friulani sono germaniche. Alighieri è un cognome germanico, anche Garibaldi. Dalle mie parti il periodo romano è durato 650 anni, quello germanico 930.

Ivano Danna
Gino Quarelo Armati, fai la secessione e annettiti alla Germania.

Gino Quarelo
Io lavoro per un'Europa federale dei popoli e delle libertà come la Svizzera, all'interno della quale trova spazio anche il mio Veneto e la libertà, l'indipendenza e l'autodeterminazione dei veneti. Sicuramente mi armerei volentieri per difendermi dai predatori italiani.

Ivano Danna
Gino Quarelo Comunque mia nonna era di Venezia, e il nonno di Rovigo. Ma non trovo in me istinti germano/nazisti, si saranno diluiti.

Gino Quarelo
Non esiste alcun istinto germano nazista ma trovo che esistano gli italiani fascisti e comunisti, mafiosi, parassiti, ladri, bugiardi, irresponsabili, fanfaroni, castuali, ademocratici, ... .

Ivano Danna
Gino Quarelo Quindi sei puntuale nella critica anti italiana, più che legittima e anche condivisibile, ma sei molto generoso verso i Tedeschi i quali, nonostante tu non voglia ricordarlo hanno ideato il nazismo, con relativi effetti collaterali.



Gino Quarelo
Anche con te vale il commento che ho scritto per Meotti:

Giulio Meotti
Vero vero vero. Loro però devono chinare sempre un po' la testa. Quel non avere debito li ha portati anche a togliere tutti i denti d'oro agli ebrei. No lezioni morali dalla Germania

Gino Quarelo
Mi spiace caro Giulio Meotti ma sono paragoni inqualificabili e lei si sta mettendo sullo stesso piano degli antisemiti cristiani che da duemila anni danno addosso agli ebrei con l'accusa di deicidio del loro idolo Cristo. E anche in questo caso valgono gli stessi argomenti che sono valsi contro tale demenziale tesi cristiana antigiudaica di cui sono stati vittima anche i tedeschi come tutti i popoli della terra divenuti cristiani. Le responsabilità e le colpe dei tedeschi nazisti non possono attribuirsi ai tedeschi di oggi e nemmeno a tutti i tedeschi di ieri. L'oro dei denti degli ebrei non ha nulla a che fare con la civiltà e la correttezza monetaria, fiscale, economica e finanziaria della Germania odierna che si basa sul lavoro, sulla produttività, sul merito, sulla ricerca, sull'assenza di parassiti e di mafiosi e non certo sull'oro che i nazisti hanno cavato agli ebrei prima di sterminarli, motivati principalmente dall'antigiudaismo cristiano che qualificava i giudei come umanità disumana e mostruosa di cui liberarsi.



Ivano Danna
Gino Quarelo Mi sa che coltivi un’immagine mitica e un po’ stereotipata della Germania. Forse sarebbe il caso tu approfondissi la ricerca, volta a considerare vari comportamenti scorretti, egoistici e non in linea con le regole dell’Europa, tenuti dai tanto puri e onesti Tedeschi.
Il Nazismo fa parte della Storia dei Tedeschi, quello che combinano ora, invece fa parte della cronaca contemporanea.

Gino Quarelo
I tedeschi danno molto lavoro ai veneti e pagano puntualmente, non ci truffano e non ci derubano come fanno gli italiani. Poi ci portano un mucchio di quattrini con il turismo sul Garda e sulle coste balneari.
A noi veneti i tedeschi hanno fatto solo che del bene. Anche gli austriaci a suo tempo ci hanno fatto meno male degli italiani.



Ivano Danna
Gino Quarelo Si vede che voi Veneti avete capacità di interagire con i nipotini dei Nazisti.

Gino Quarelo
Lei non merita più alcuna risposta.

Ivano Danna
Gino Quarelo Ah, comunque quando vengo in Veneto, e lo faccio regolarmente da anni, pago hotel, ristoranti, e so per esperienza diretta che altri puzzolenti Italiani pagano regolarmente.

Annamaria Marino
Gino Quarelo mentre i tuoi fratelli tedeschi sono simili agli dei?
Ma fammi il favore.....si vede che poco hai avuto a che fare con la deutscheland, in particolare quella del 3 Reich,forse qlc aspetta il 4

Gino Quarelo
Ricordo a tutti che ad invadere Israele, a sterminare giudei, a uccidere il rabbino ebreo Cristo, a cacciare gli israeliti dalla loro terra storica e a imporre l'antigiudaismo-antisemitismo cristiano al mondo furono prima i romani con il loro impero una volta divenuto cristiano (e poi i nazi maomettani) e che questo antigiudaismo cristiano sta alla base dell'antisemitismo germanico, unitamente a quello maomettano che si aggiunse durante la II guerra mondiale.
Ricordo pure che tutto l'Occidente cristiano era antisemita anche la Francia, la Gran Bretagna e gli USA, ricordo inoltre che dopo la II guerra mondiale gli ebrei e Israele furono abbandonati dall'Europa all'aggressione dei nazisti maomettani e che solo gli USA presero le loro difese.
Ricordo ancora che a far crescere il nazismo maomettano in Asia fu innanzitutto l'imperialismo britannico in India e in Cina a cui si aggiunsero gli USA in Afganistan in funzione anticomunista.


Gino Quarelo
Io sto dalla parte dei buoni uomini di buona volontà che siano essi ebrei, israeliti, veneti o germani e tedeschi o italiani responsabili.


Gianni Pellegrini
E vogliamo parlare dei loro TRE default in meno di 100 anni, prontamente pagati dalla comunità internazionale?
O dell'oro della Banca di Grecia, RUBATO E MAI RESTITUITO?


Roberto Bolzan
Che post squalificante. Mi dispiace.

Luigi Lisandri
Detto da loro che taroccavano le centraline della auto per passare i controlli sulle emissioni di Co2

Alexandre Eisenberg
L'idea che i tedeschi stiano spiando colpe quando danno rifugio a siriani ed altri immigranti musulmani non fa senso. È totalmente assorda. Che colpa hanno i tedeschi della porcheria che sono i paesi islamici? Dovrebbero sentire colpa - enorme colpa - per quanto hanno fatto agli ebrei e zingari e serbi e i suoi propri ritardati. In rispetto a questi popoli da loro massacrati - e, almeno nell'universo morale giudaico-cristiano, anche in rispetto a loro stessi - non dovrebbero mai accogliere tanti musulmani, poiché i paesi islamici furono fedeli sostenitori dei nazi da allora fino ad oggi. Serbi, bulgari e tutti i popoli balcanici non musulmani odiano quest'ultimi per ragioni storiche. Inoltre è ovvio che i leader tedeschi sanno meglio di noi tutto ciò (non ebbero vergogna di fare ritornare agenti della intelligence nazi ai loro stessi posti dopo la guerra, sotto supervisione americana, per spionare la URSS). Quello che fanno i tedeschi oggi dimostra che i suoi leader non esattamente si pentono di quanto fecero i suoi predecessori qualche decenni fa. Così è la Germania... una meraviglia tecnica-tecnologica-scientifica-artistica, ma una spazzatura morale.


Annamaria Marino
Ha affogato la Grecia alla quale devono andrà finire di pagare i debiti di guerra.
Non mi sono mai illusa su di loro.per la germania esiste solo un popolo ,il popolo tedesco e questo sentimento di rivalsa sul resto del mondo riemerge SEMPRE


Alexandre Eisenberg
Non credo che sia un sentimento della maggioranza dei tedeschi. Ma è certo che la sua elite politica pensa e sente così...

Annamaria Marino
Alexandre Eisenberg non potrò mai dimenticare l intero capitolo suggerito e scritto insieme a P.Levi,Z"L, sul significato di popolo...tedesco è che sopra ho in parte riassunto.anche io penso che non tutti i tedeschi sono così,anche durante il 3 Reich non tutti erano così....ma erano veramente pochissimi.....



Sergio Scalpelli Giulio,
su Israele ti seguo al 100%, anzi ti ringrazio ogni giorno. Sulla Germania no. Lascia stare due articoli di giornale sgraziati.
Ma noi non possiamo considerare gli altri un bancomat. Prima o poi si seccano.


Giulio Meotti
Vero. Ma siamo sicuri di poter prendere lezioni morali dalla Germania? Il loro 3 per cento sforato nel 2001? I soldi che hanno fatto sulla Grecia? Il dieselgate? L'economia nera che hanno? Ogni paese ha la propria rogna


Rossella Anticoli
Comunque riguardo ai maomettani chiamati dalla merkelona a invadere l'europa io un'idea ce l'avrei e l'ho sottoposta al vaglio di fior di intelliggentoni oni oni oni, boccconiani ani ani che NON mi hanno risposto :
È semplice: Mutui subprime, obbligazioni derivate dai mutui subprime, gli americani fanno i soldoni, i "geni della finanza" nostrani (che conosciamo, tipo monti, per dire) dicono "e noi, no?" E si buttano a pesce sull'affaire.
La merkel scopre inorridita che le kassen delle sue banken sono piene zeppe di titoli che valgono come i suoi test sulle emissioni di gas delle BMW (zero) e kiete i $$ a chi ce li ha, ovvero gli arabi. Che chiedono in cambio l'islam in Europa.



Stephen D'Avola
Giulio mi chiedo sostanzialmente due cose:
1. Che fine ha fatto il debito di guerra che la Germania doveva pagare dopo che per le sue politiche ha ucciso e fatto morire decine di milioni di persone?
2. Se facciamo così schifo, perché allora non ci lasciano di liberi e tranquilli di sceglierci il ministro dell'Economia che chi ha vinto le elezioni democraticamente vuole?

Gino Quarelo
Alla Germania fu imposto l'euro a cui fu costretta con il ricatto della possibilità di riunire le due germanie est-ovest dopo il crollo dell'URSS e del muro di Berlino. La Germania preferiva il marco.
Alla Germania converrebbe abbandonare l'euro e l'Europa e togliersi le zavorre solo che ci sono alcuni zavorrani p zavorristi che vorrebbero far saltare il banco per non pagare i debiti.


Elisabetta Dell'Arca
Aggiungiamo magari anche che hanno costruito un’Unione Europea a loro immagine e somiglianza (mi riferisco specialmente all’euro),che hanno compiuto un esperimento di autentica macelleria sociale in Grecia (un paese attualmente in condizioni paragonabili a quelle di un dopoguerra ma che non desta nessun sentimento di compassione anche perché - chissà come mai - è calato il,silenzio più totale ),che hanno imposto una politica di austerità giudicata da molti economisti di una miopia e ottusità straordinarie. Con questo non voglio assolvere i paesi del sud Europa dalle loro responsabilità e nemmeno entrare sulla questione debito pubblico (che comunque è schizzato alle stelle con l’europeista Monti graditissimo alla trojka). Ma trovo fastidioso oltre che masochista la continua autoflagellazione e la visione della Germania come della quintessenza della virtù. E per quanto riguarda i cosiddetti profughi siriani, leggendo gli articoli del Gatestone institute viene fuori un’immagine un po‘ diversa. E per finire la UE sta preparando una normativa sulle fake news il cui solo scopo, se andrà in porto, sarà di imbrigliare l’informazione che non riescono a controllare.

Gino Quarelo
Alla Germania fu imposto l'euro a cui fu costretta con il ricatto della possibilità di riunire le due germanie est-ovest dopo il crollo dell'URSS e del muro di Berlino. La Germania preferiva il marco.

Elisabetta Dell'Arca
Gino Quarelo mi pare che con l’euro la Germania grazie al cambio euro-marco ha incrementato in modo esponenziale le sue esportazioni.

Gino Quarelo
Non è la Germania a voler questa Europa sovietica, spinelliana, all'insegna del Manifesto di Ventotene, ma lo sono tutti i comunisti, i socialisti e i socialdemocratici che finora hanno governato gli stati europei e che costituiscono la casta dei parassiti che in Italia ha fatto e sta facendo un mucchio di danni; a cui si possono tranquillamente aggiungere anche i leghisti e i pentastellati e i nazionalisti fascisti che ancora non ci hanno detto come pensano di risolvere i problemi italiani, della povertà, della gente che si uccide dalla disperazione, del lavoro che manca, delle imprese che scappano, delle tasse troppo alte, dei numerosi parassiti-ladri-bugiardi e fanfaroni, dell'enormità del debito pubblico.

Elisabetta Dell'Arca
Comunque anche il partito della Merkel tutto mi pare fuorchè antieuropa. Ma, certo, appena la Germania smetterà di guadagnare dalla Ue la farà crollare. Ma ripeto, non mi scandalizzo: chi ha la forza, la usa. Solo non vorrei sentirmi sempre ripetere il pistolotto moralista che leggo qua e là in alcuni commenti (non mi riferisco a lei) per cui la Germania è brava virtuosa onesta lavoratrice ecc. e poi ci sono i buoni a nulla, fannulloni ecc. Pur non essendo io una fan senza se e senza ma dell’Italia, da cui se potessi andrei via volentieri.


Ariel Akiva
debito a parte la germania tutta deve camminare rasente i muri della storia...come un cane rasato vergognoso della sua nudità ...

Gino Quarelo
A pagare per i problemi e il debito dell'Italia devono essere gli italiani, le loro caste demenziali, irresponsabili, parassite e ladre e le loro clientele altrettanto ladre, parassite e irresponsabili e non certo i tedeschi e la Germania.

Federico Alfieri
La Germania, ha voluto fortemente l'Euro per mettere fine alle fluttuazioni della lira che danneggiavano il mercato dell'acciao. Si scrive Unione Europea, si legge lebensraum.



Un articolo sinistro ma interessante che contiene delle verità.

La Germania fu costretta ad accettare l'euro in cambio della riunificazione
17 settembre 2009 (MoviSol)

http://movisol.org/09news172.htm

L'11 settembre il Foreign Office britannico ha rilasciato documenti secretati, che confermano che nel 1990 l'allora Primo ministro Margaret Thatcher e il Presidente francese Mitterrand esigerono che la Germania sacrificasse la sovranità nazionale, attraverso l'integrazione europea, come precondizione per la riunificazione dopo la caduta del Muro di Berlino.

Secondo il Süddeutsche Zeitung del 5 settembre, che ha visionato in anticipo le carte, che coprono il periodo che va dall'aprile 1989 al novembre 1990, "l'accettazione di una moneta unica europea da parte della Germania fu il prezzo che Mitterrand esigé, e ottenne, da Kohl per l'unificazione". In quel modo, la Germania perse l'occasione storica di usare la caduta del Muro per lanciare grandi progetti per lo sviluppo industriale sia dell'Europa orientale che occidentale, come propose il movimento di LaRouche a quel tempo (cfr. il "Triangolo Produttivo Parigi-Berlino-Vienna"). Al suo posto, sotto i criteri suicidi del Trattato di Maastricht, la Germania procedette a smantellare la sua economia produttiva, in modo da calmare le paure degli interessi anglo centrici, al pari degli altri membri dell'UE.

Benché gli atti diplomatici britannici siano di solito secretati per 30 anni, il Foreign Office ha deciso di pubblicare le circa 500 pagine dopo soli due decenni. Secondo il Financial Times del 10 settembre, "La decisione del FO di pubblicare le carte, dopo un anno di deliberazioni dei funzionari di Whitehall, viene vista come un tentativo britannico di chiarire le posizioni e mostrare che i diplomatici inglesi erano favorevoli alla riunificazione, a dispetto delle apprensioni personali della signora Thatcher".

In effetti, nelle rivelazioni non c'è nulla di nuovo, ma vengono pubblicate ora per motivi interni all'establishment britannico. Come questa newsletter ha riportato spesso, Francois Mitterrand e il Presidente USA George H.W. Bush si mossero in consonanza con la campagna britannica contro il "Quarto Reich", per contenere la Germania. Helmut Kohl lo ha ammesso, descrivendo il "regno del terrore" imposto sul suo governo.

Naturalmente la signora Thatcher era la più rumorosa del trio, in modo quasi caricaturale. Il SDZ riferisce che in un seminario alla fine di marzo 1990, la Lady di Ferro fece una sfilza di domande, per finire con: "Ma i tedeschi sono veramente cambiati, o sono rimasti gli stessi Unni di una volta?"

Le sue uscite facevano comunque parte di una strategia generale decisa dall'Impero Britannico nei confronti dell'Europa, espressa allora da Robert Cooper, attualmente assistente di "Mister PESC" Javier Solana. L'approccio consisteva nel contenere la Germania sia attraverso l'UE che la NATO, in modo di trasformare l'Europa nell'alfiere del neoimperialismo liberale teorizzato da Cooper. Il processo iniziò con un bagno di sangue nei Balcani, e poi continuò in altre parti del mondo. Oggi non solo la Germania, ma anche paesi europei neutrali partecipano ad avventure militari neocoloniali, che vedono nell'Afghanistan il progetto pilota. Nel frattempo, i britannici si vantano di come l'UE e la NATO abbiano garantito la pace… in Europa.

http://www.opinione-pubblica.com/dallan ... cantilista
http://www.repubblica.it/online/mondo/k ... erand.html

http://ricerca.repubblica.it/repubblica ... mania.html


Federico Alfieri
Sono dei razzisti, altro che Europa Unita! Tutta retorica ed ipocrisia!

Maria Ballarin
E' dal 1527 che stanno massacrando e dividendo il Continente.

Gino Quarelo
I romani imperialisti, massacratori di popoli e di giudei, uccisori di Cristo, venditori di feticci, di santi e di madonne, di indulgenze e di miracoli sono sempre la causa dei disastri. Come oggi con Bergoglio che apre le porte all'Africa e ai nazi maomettani che ha santificato, con la sua Roma capitale imperiale del cattolicesimo romano e capitale del Mediterraneo.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Demenzialità italiane e venete antigermaniche e antitedesche

Messaggioda Berto » dom mag 27, 2018 12:56 pm

Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Demenzialità italiane e venete antigermaniche e antitedesche

Messaggioda Berto » dom mag 27, 2018 3:37 pm

.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Demenzialità italiane e venete antigermaniche e antitedesche

Messaggioda Berto » dom mag 27, 2018 6:33 pm

Il falso mito della sovranità monetaria
viewtopic.php?f=94&t=2490


La crisi economica della Grecia
viewtopic.php?f=94&t=1590

Altro che colpa della Germania:

https://it.wikipedia.org/wiki/Crisi_eco ... lla_Grecia
La crisi economica della Grecia è parte della crisi del debito sovrano europeo. La crisi inizia ufficialmente nell'autunno del 2009, quando il neo primo ministro George Papandreou rivela pubblicamente che i bilanci economici inviati dai precedenti governi greci all'Unione europea erano stati falsificati con l'obiettivo di garantire l'ingresso della Grecia nella Zona Euro.


Ripropongo questa interessante tabella perché, con la crudezza dei numeri, sfata una serie di grossolani miti che in Italia vanno per la maggiore, solo perché in questo paese l’analfabetismo economico è diffuso ancora più di quello funzionale.

https://www.facebook.com/fabio.cintoles ... 3445493492

Il primo mito è che i problemi dell’Italia sono causati dall’euro. Come si può ben vedere, ci sono molti paesi dell’area euro che dal 2000 ad oggi hanno avuto tassi di crescita sostenuta e duratura. Non che io sostenga che l’euro sia stato un buon affare, ma se molte economie, anche già sviluppate, sono cresciute nel quadro della moneta unica, ci sono delle ragioni. Capirle servirebbe per trovare qualche soluzione e non inseguire i guaiti di chi sbraita di moneta sovrana per risolvere i problemi dell’Italia.

Il secondo mito sono le dimensioni di un paese, cioè che secondo alcuni un paese piccolo non competere in un mondo globalizzato. Affermazione demenziale profondamente smentita dai numeri. Ai primi nove posti di questa tabella ci sono 9 paesi che messi tutti insieme non fanno la popolazione dell’Italia. Piccolo è bello? Sicuramente molti piccoli stati hanno dimostrato di essere più efficienti e dinamici di fronte alle sfide globali di grandi paesi.

Il terzo mito è quello secondo il quale senza fare debito pubblico non si possono ricreare le condizioni per la crescita economica. Italia e Grecia sono i paesi più indebitati d’Europa, e forse tra i più indebitati della Via Lattea, ma in quanto a crescita economica siamo fanalini di coda a livello mondiale (davanti ai soli Venezuela e Siria, forse). Debito pubblico tra l’altro in costante crescita, che però non crea né sviluppo, né occupazione, ma solo clientele al servizio della classe politica e rendite parassitarie molto estese. Molti vedono il pareggio di bilancio come un abominio, ma in realtà per un paese come l’Italia, forse sarebbe una panacea, per motivi non soltanto economici.

Non ho letto di alcun partito politico italiano che in questa campagna elettorale abbia iniziato una seria riflessione in tal senso. E’ per questo che le cose non potranno migliorare a breve o a medio termine.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Demenzialità italiane e venete antigermaniche e antitede

Messaggioda Berto » dom mag 27, 2018 6:50 pm

La Germania fu costretta ad accettare l'euro in cambio della riunificazione
17 settembre 2009 (MoviSol)

http://movisol.org/09news172.htm

L'11 settembre il Foreign Office britannico ha rilasciato documenti secretati, che confermano che nel 1990 l'allora Primo ministro Margaret Thatcher e il Presidente francese Mitterrand esigerono che la Germania sacrificasse la sovranità nazionale, attraverso l'integrazione europea, come precondizione per la riunificazione dopo la caduta del Muro di Berlino.

Secondo il Süddeutsche Zeitung del 5 settembre, che ha visionato in anticipo le carte, che coprono il periodo che va dall'aprile 1989 al novembre 1990, "l'accettazione di una moneta unica europea da parte della Germania fu il prezzo che Mitterrand esigé, e ottenne, da Kohl per l'unificazione". In quel modo, la Germania perse l'occasione storica di usare la caduta del Muro per lanciare grandi progetti per lo sviluppo industriale sia dell'Europa orientale che occidentale, come propose il movimento di LaRouche a quel tempo (cfr. il "Triangolo Produttivo Parigi-Berlino-Vienna"). Al suo posto, sotto i criteri suicidi del Trattato di Maastricht, la Germania procedette a smantellare la sua economia produttiva, in modo da calmare le paure degli interessi anglo centrici, al pari degli altri membri dell'UE.

Benché gli atti diplomatici britannici siano di solito secretati per 30 anni, il Foreign Office ha deciso di pubblicare le circa 500 pagine dopo soli due decenni. Secondo il Financial Times del 10 settembre, "La decisione del FO di pubblicare le carte, dopo un anno di deliberazioni dei funzionari di Whitehall, viene vista come un tentativo britannico di chiarire le posizioni e mostrare che i diplomatici inglesi erano favorevoli alla riunificazione, a dispetto delle apprensioni personali della signora Thatcher".

In effetti, nelle rivelazioni non c'è nulla di nuovo, ma vengono pubblicate ora per motivi interni all'establishment britannico. Come questa newsletter ha riportato spesso, Francois Mitterrand e il Presidente USA George H.W. Bush si mossero in consonanza con la campagna britannica contro il "Quarto Reich", per contenere la Germania. Helmut Kohl lo ha ammesso, descrivendo il "regno del terrore" imposto sul suo governo.

Naturalmente la signora Thatcher era la più rumorosa del trio, in modo quasi caricaturale. Il SDZ riferisce che in un seminario alla fine di marzo 1990, la Lady di Ferro fece una sfilza di domande, per finire con: "Ma i tedeschi sono veramente cambiati, o sono rimasti gli stessi Unni di una volta?"

Le sue uscite facevano comunque parte di una strategia generale decisa dall'Impero Britannico nei confronti dell'Europa, espressa allora da Robert Cooper, attualmente assistente di "Mister PESC" Javier Solana. L'approccio consisteva nel contenere la Germania sia attraverso l'UE che la NATO, in modo di trasformare l'Europa nell'alfiere del neoimperialismo liberale teorizzato da Cooper. Il processo iniziò con un bagno di sangue nei Balcani, e poi continuò in altre parti del mondo. Oggi non solo la Germania, ma anche paesi europei neutrali partecipano ad avventure militari neocoloniali, che vedono nell'Afghanistan il progetto pilota. Nel frattempo, i britannici si vantano di come l'UE e la NATO abbiano garantito la pace… in Europa.

http://www.opinione-pubblica.com/dallan ... cantilista
http://www.repubblica.it/online/mondo/k ... erand.html

http://ricerca.repubblica.it/repubblica ... mania.html





Undici mesi per riunificare la Germania.

150 anni per l’Italia incompiuta. Poi ci chiediamo perché comanda la Merkel
4 Oct 2015

http://www.lindipendenzanuova.com/undic ... -la-merkel

di BENEDETTA BAIOCCHI

La Germania rievoca la caduta del muro e la sua riunificazione. Sembra preistoria davanti agli eventi dell’Europa, ai suoi conflitti, al suo declino.

Ci vollero 11 mesi, e i primi 25 anni cadevano giusto ieri, per rimettere insieme l’Est e l’Ovest. Inevitabile pensare all’oltre secolo e mezzo di unità d’Italia, in qui si rimena ancora nell’arena politica la questione meridionale e il Nord lamenta di pagare per tutti.

A leggere l’intervista rilasciata in esclusiva per l’Ansa a Berlino dall’ultimo premier della Repubblica democratica tedesca, si comprende il cambio di passo e il perché la Germania uscì velocemente dalle secche. Oggi noi contestiamo Angela Merkel, l’eccessiva centralità della Germania. Ma la ragione? La Germania ha una classe politica, è un paese federale. L’Italia ha politici che vengono scelti nei listini bloccati delle leggi elettorali, non vanno mai a casa e non pagano mai per i loro errori. Basta questo?

Prima di diventare l’ultimo primo ministro della Ddr, e di trattare con la Repubblica di Bonn le condizioni per una riunficazione tedesca, Lothar de Maiziere faceva l’avvocato. E rievocando nei dettagli l’impresa irripetibile della sua vita, questo signore di 75 anni, che oggi è tornato alla professione legale ed è violista in un quartetto, dice di sé: “Io mi sono sentito l’avvocato della Germania dell’est”. “Prima avevo circa 160 mandanti all’anno – racconta in un’intervista concessa all’ANSA a Berlino, nel suo ufficio -. All’improvviso i miei mandanti erano diventati 16 milioni”. “Dovevo fare in modo che i diritti dei miei concittadini non fossero calpestati. C’era il rischio – spiega infatti – che la gente dell’Est fosse privata della propria biografia”. Fa un esempio, subito. “Per imporre il riconoscimento dei titoli di studio, dovetti infuriarmi! Non vengo con un popolo di analfabeti!”, reagì con l’ovest.

La riunificazione tedesca, che il 3 ottobre compie 25 anni, fu una conseguenza logica della caduta del Muro. Ma ci volle molto lavoro, e fu fatto in pochissimo tempo: 11 mesi in tutto. A de Maiziere, politico dell’Unione cristiano-democratica della Germania dell’Est, che dopo essere stato ministro del governo di transizione di Hans Modrow, vinte le prime elezioni libere nella Germania orientale (il 18 marzo, con un trionfo assegnato dal 48% dei consensi), fu chiamato a guidare l’ultimo esecutivo della DDR – dal 12 aprile al 2 ottobre del 1990 – spettò il compito di trattare con la Repubblica federale di Kohl. “Nella Volkskammer, il Parlamento, in pochi mesi abbiamo varato 164 leggi e io stesso ho promulgato 143 regolamenti. Inoltre elaborammo i tre grandi trattati. Su ogni aspetto della vita quotidiana, che fossero le pensioni, la proprietà o i titoli di studio, si doveva riflettere: com’è e dove va”.

“Venivano a prendermi alle 6.30 del mattino e mi portavano a casa intorno alle due di notte“, risponde quando gli si chiede della giornata tipo in quei sei mesi straordinari. Aggiunge anche un dato personalissimo, che rende il clima del negoziato: “Prima della riunificazione io pesavo 67 kg. Subito dopo, 51. Andavo avanti a sigarette e caffè. E dormivo pochissimo. Ma soprattutto ricordo la pressione di quella enorme responsabilità”.

La partita più difficile restava comunque quella esterna, giocata in prima linea da Kohl: con le potenze che sedevano al tavolo del trattato 2 più 4 . “Mitterand era preoccupato che la Germania riunificata fosse troppo concentrata su se stessa e trascurasse la Comunità europea. Ma Kohl replicò che, se vi fosse stata una unione monetaria in Europa, questo non sarebbe potuto accadere. Maastricht veniva preconizzato in quella sede. E questo argomento rese più semplice l’ok di Parigi”, racconta questo testimone privilegiato delle trattative. Con Londra era più difficile: “Una volta la Thatcher mi ha detto: vi abbiamo sconfitto già due volte, in due guerre mondiali, adesso mettete di nuovo la testa fuori dalla finestra?“.

La situazione più complicata era comunque con l’Urss: “Andai a Mosca in veste di premier, e portai con me Angela Merkel, portavoce del mio governo all’epoca. Angela parlava fluentemente il russo e io le chiesi di riferirmi cosa pensava la gente della riunificazione. ‘O mio Dio – mi raccontò – dicono che Stalin ha vinto la II guerra mondiale, e Gorbaciov la sta perdendo”. Per i russi la divisione della Germania era un trofeo di guerra. “E senza Gorbaciov – aggiunge – non avremmo potuto raggungere la riunificazione”.

Cosa pensava l’Italia? “Gli italiani a mio avviso capirono molto presto che questo evento avrebbe spinto Roma in una posizione più marginale”. Dopo il 3 ottobre del 1990 gli equilibri in Europa cambiarono radicalmente: “da una dimensione verticale si passò a un asse orizzontale nel continente, e se prima l’Italia era fondamentale per ogni decisione in Europa, ora lo era un po’ meno”. Con la fine della guerra fredda, aggiunge alla sua analisi, “si smetteva di definire il proprio peso politico nei contra e ci si doveva ridefinire in base al proprio valore. Questo era più difficile. L’Italia tornò ad acquisire la sua dimensione reale”. Nessun complotto franco-tedesco, è la postilla: la penisola paga ancora oggi “le sue contraddizioni interne”.

Sul fronte tedesco, intanto, De Maiziere trattava con Helmut Kohl e con il suo ministro dell’Interno Wolfgang Schaeuble. Se gli si chiede se abbia avuto comprensione per Alexis Tsipras, alle prese col falco di Angela Merkel, la risposta è spiazzante: “Ben più difficile era con Kohl. Lui era un cattolico renano, io un evangelico prussiano. Più diversi non si poteva. Lui era uno storico, pensava in grandi linee. Io un giurista, ragionavo in dettagli. Schaeuble era evangelico e giurista, come me. Ci siamo capiti in modo straordinario”.

L’ex primo ministro descrive così la differenza fra il cancelliere e il suo braccio destro: “Kohl pensava di sé di essere lo Stato, Schaeuble si sente al servizio dello Stato. È molto diverso”. A Kohl, aggiunge, “non interessava la politica interna”. “Lui aveva buoni rapporti con Mitterand, Bush, Gorbaciov. E già pensava di finire nei libri di storia”. Nel rapportarsi a lui De Maiziere poteva però contare su un’alleata: “La moglie Hannelore. Una volta mi disse: se ha problemi con lui mi chiami. Io posso parlargli nel weekend e convincerlo. Se però accade che Helmut le telefoni dandole improvvisamente ragione, gli faccia credere che ha deciso lui”. Un escamotage servito di tanto in tanto, “Kohl mi chiamava il lunedì e mi sentivo ripetere come se fossero sue, le mie argomentazioni. Grazie ad Hannelore”.


Perché la Germania ha abbandonato il Marco
https://docs.google.com/file/d/0B_VoBnR ... V4NVE/edit
Il 70% dei tedeschi voleva tenersi il Marco.


Il domani dell'euro
https://docs.google.com/file/d/0B_VoBnR ... 1mUGM/edit
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Demenzialità italiane e venete antigermaniche e antitedesche

Messaggioda Berto » dom mag 27, 2018 6:51 pm

.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Prossimo

Torna a Europa e America

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite