Se l'Africa è nera l'Europa è bianca

Re: Se l'Africa è nera l'Europa è bianca

Messaggioda Berto » dom ago 30, 2020 11:34 am

Il razzismo anti Nativi e Indigeni europei

http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... =25&t=2372

https://www.facebook.com/DirittiUmanide ... 3375750190
https://www.facebook.com/groups/altridi ... 1016267908



Sy: “Volevo bruciare bambini italiani in nome dei migranti”, è sano di mente
Vedete? Sono così, non è un problema psichico. È la loro natura.
29 giugbo 2020

https://voxnews.info/2020/06/29/sy-vole ... -di-mente/

Osseynou Sy, il 47enne senegalese che nel marzo 2019 ha sequestrato, dirottato e incendiato un bus con a bordo 50 ragazzini, due insegnanti e una bidella di Crema, non è affetto da “vizio di mente per infermità”. Lo scrivono gli psichiatri Renato Ariatti e Franco Martelli nella perizia che era stata richiesta dalla Corte d’Assise di Milano per accertare la sua “capacità di intendere e di volere al momento del fatto” e che è stata da poco depositata.
Sy non è affetto “da alcun disturbo psichiatrico inquadrabile in una diagnosi codificata” e “non è stato possibile derivare l’esistenza, all’epoca dei fatti, di uno scompenso di natura psicopatologica avente correlazione causale con le condotte antigiuridiche, di cui ai capi di imputazione, tale da potersi configurare vizio di mente per infermità”.



Alfredo Totila
Questo nero africano viene accolto nel nostro paese, ha un lavoro e ci ringrazia tentando di uccidere decine dei nostri bambini in nome dei migranti. Ma da che abissale disumanità proviene questa mostruosità criminale?
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Se l'Africa è nera l'Europa è bianca

Messaggioda Berto » dom ago 30, 2020 11:35 am

Legittima difesa


Tunisino li minaccia, ma i clienti del chiosco lo picchiano
Federico Garau - Mar, 27/08/2019

https://www.ilgiornale.it/news/cronache ... 44243.html


L'evidentemente inattesa reazione dei presenti ha mandato su tutte le furie il nordafricano, anche dopo averle prese: i sanitari del 118 sono infatti stati aggrediti mentre tentavano di soccorrerlo per portarlo in ospedale, 30 i giorni di prognosi

Completamente ubriaco, un tunisino ha provocato danni e creato scompiglio tra i tavoli di un chiosco di piazza Vittorio Veneto a Firenze.

Quello che, tuttavia, non aveva messo in conto è stata la replica dei presenti, che hanno reagito spedendolo a smaltire la sbronza direttamente al pronto soccorso.

L'episodio si è verificato intorno alle 3 del mattino quando, secondo le poche notizie fatte trapelare fino ad ora, il 32enne magrebino si è diretto verso il chiosco ed ha iniziato a molestare pesantemente i presenti. Dopo una discussione sorta con alcuni avventori il nordafricano, in preda alla furia, avrebbe iniziato a sfogarsi su tavolini e sedie, impugnando successivamente degli affilati cocci di bottiglia per minacciare i presenti.

Non si sa ancora se a reagire siano stati alcuni clienti o gli stessi titolari del chiosco, ma di sicuro il tunisino è stato picchiato, subendo ferite e lesioni poi ritenute guaribili in 30 giorni all'ospedale San Giovanni di Dio. A condurlo nella struttura il personale del 118, che ha avuto non pochi problemi col magrebino dato che, come riferito da "FirenzeToday", gli operatori sono stati a loro volta aggrediti da quest'ultimo.

Gli uomini della questura di Firenze stanno ancora indagando per ricostruire la dinamica dei fatti, mentre, come riportato da "GoNews", arriva l'attacco contro il sindaco della città da parte del capogruppo di Forza Italia Jacopo Cellai. "Quando si tratta di scagliarsi contro il ministro Salvini sui decreti sicurezza, Nardella e i suoi sembrano spinti da una molla che si aziona in automatico. Quando invece si dovrebbero mettere in campo contromisure per combattere la criminalità e il degrado dilaganti sono non pervenuti. Il sindaco si svegli dal suo torpore, non si lasci distrarre troppo dalle vicende della crisi di governo e, invece di mandare messaggi al segretario del PD Zingaretti, alzi il telefono e chiami il prefetto".



Chi molesta è l'aggressore, non certo le vittime molestate che reagiscono per legittima difesa.

Jesolo, picchiato per aver molestato clienti di un bar: tre denunciati
3 luglio 2020

https://tg24.sky.it/cronaca/2020/07/03/pestaggio-jesolo

La vittima, un 38enne tunisino, aveva infastidito alcuni avventori di un locale in piazza Milano. Tra questi un gruppo di trentenni che lo hanno pestato provocandogli un grave trauma cranio-facciale: l’uomo è ricoverato in terapia intensiva e secondo i medici è in pericolo di vita. Gli aggressori, identificati grazie alle telecamere e ad alcune testimonianze, sono accusati di lesioni personali gravissime in concorso.
Le reazioni sui social: “Esattamente quello che meritava”

Tre giovani trentenni di Jesolo sono stati denunciati per aver picchiato violentemente la notte dell’1 luglio un 38enne tunisino che, a causa delle lesioni riportate, è ricoverato in terapia intensiva in pericolo di vita all'ospedale di Mestre. La vittima del pestaggio, poco prima, aveva infastidito alcuni clienti seduti ai tavolini esterni di un bar di piazza Milano. Una vicenda che è rimbalzata sui social network, dove diversi utenti - riporta il Corriere del Veneto - si sono schierati dalla parte degli aggressori con commenti come “Fatto bene” o “Esattamente quello che meritava”. "Il momento delicato richiede attenzione anche nelle considerazioni che si possono fare - ha commentato il sindaco Valerio Zoggia - Dichiarazioni mi riserverò di farle solo dopo aver incontrato i capigruppo del consiglio comunale con i quali mi confronterò per individuare una presa di posizione congiunta".


L’aggressione

L’episodio è avvenuto intorno alle 3.50 della notte tra l’1 e il 2 luglio nella zona di piazza Milano. Il 38enne, a torso nudo e in stato di ebbrezza, passando davanti a un bar ancora aperto ha preso di mira gli avventori con insulti, minacce, e lanciando una bottiglietta in vetro che però non ha raggiunto nessuno. Molestie e provocazioni sarebbero durate per un po', fino a che dai tavoli si è staccato un gruppetto di 4-5 giovani che, raggiunto l’uomo, lo hanno massacrato di botte per poi fuggire. La vittima ha riportato un grave trauma cranio-facciale ed è stato trovato sul posto dai carabinieri steso a terra, sanguinante e in gravi condizioni.


Tutti incensurati i tre giovani denunciati

I carabinieri del Comando Stazione di Jesolo, in collaborazione con il Nucleo operativo della Compagnia di San Donà di Piave, hanno identificato gli aggressori grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza e alle dichiarazioni di alcuni testimoni. I tre denunciati, tutti incensurati, sono accusati di lesioni personali gravissime in concorso. Ma l’accusa loro contestata potrebbe variare in base alle condizioni cliniche del ferito, che i sanitari ritengono in pericolo di vita. Anche i tre giovani hanno riportato delle lesioni: uno di loro ha un trauma contusivo al ginocchio destro e alla mano sinistra, un altro alcune escoriazioni al viso e il terzo una frattura a un dito della mano destra.




https://video.repubblica.it/cronaca/jes ... 371/363928

Chi molesta è l'aggressore, non certo le vittime molestate che reagiscono per legittima difesa.
L'aggessore carnefice è il tunisino e non le vittme che hanno reagito per legittima difesa.


Purtroppo, spesso questa gente è abituata a farla franca a fare i prepotenti e a passarla liscia, questa volta gli è andata male, bisognerebbe che la nostra gente si difendesse più spesso e difendesse i deboli, i bambini, i ragazzi, le donne e gli anziani che subiscono le molestie, le angherie, i sopprusi, le violenze e il razzismo trebale e idolatra di questi africani.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Se l'Africa è nera l'Europa è bianca

Messaggioda Berto » dom ago 30, 2020 11:41 am

Demenzialità anti bianche di una nera mulatta internazicomunista antieuropea e razzista che aveva problemi con il padre bianco e friulano

CONCORDO E SOTTOSCRIVO OGNI PAROLA!!!
Andrea Bandini

https://www.facebook.com/permalink.php? ... 3890608325

"Voi non riuscite nemmeno a immaginare quanto sia difficile per me scrivere, tentando di non ferire le vostre povere sensibilità di piccoli bianchi, totalmente ignoranti del loro passato di carnefici di neri, ebrei e musulmani.
Non conoscete nulla di quello che avete nel vostro DNA storico, vi riempite la bocca di ebrei solo per salvarvi la coscienza, raccontando di come gente tipo Perlasca – un fascista di merda che dovrebbe morire mille volte solo per essere stato fascista ed aver sostenuto fossanche per un solo minuto quel regime – ne ha salvato alcuni.
Siete un popolo senza futuro perché siete un popolo senza memoria.
Me ne fotto degli italiani brava gente. Anzi, mi correggo, me ne fotto degli italiani bianchi e cristiani, naturalmente brava gente.
Non lo siete.
Siete ignoranti, stupidi, pavidi, vigliacchi.
Siete il peggio che la razza bianca abbia mai prodotto.
Brutti come la fame, privi di capacità e di ingegno se non nel business della malavita organizzata e nella volontà delle vostre donne (studentesse, casalinghe, madri di famiglie) di prostituirsi e di prostituire le proprie figlie.
Anche quando dimostrate un barlume di intelligenza, questa si perde nei rivoli del guadagno facile e del tirare a fregare chi sta peggio di voi.
Nessuna delle vostre battaglie ha un senso per altri se prima non produce un tornaconto per voi stessi.
Dalla politica alla religione, dal sociale alla cultura, siete delle nullità.
Capaci di raccogliere firme e manifestare, salvo poi smentire con ogni vostro atto quotidiano quello che a grande voce dichiarate pubblicamente. Andate a marciare da soli, che marci siete e marci rimarrete e non vi voglio profumare.
Non avete una classe media, siete una penosa e noiosa classe mediocre, incivile e selvaggia. I giornali più venduti sono quelli che trattano di gossip e i programmi televisivi più gettonati – al fine di vendere le proprie figlie come bestiame, come le vacche che sono destinate inevitabilmente a diventare, vista la vostra genia – sono i reality.
Avete acclamato qualsiasi dittatore e sottoscritto qualsiasi strage, salvo poi dimenticarvene ed assurgere come vittime di un élite. Non avete un’élite, coglioni, fatevene una ragione: i vostri deputati e senatori sono delle merde tali e quali a voi, i vostri capitani d’azienda sono dei progetti andati a male dei centri di collocamento, ma che o avevano buoni rapporti famigliari o il culo l’hanno dato meglio di voi.
Non solo quelli al governo (o che fanno capo all’area governativa), anche e soprattutto quelli che fanno capo all’opposizione.
Da quelli oggi al governo non ci aspettiamo nulla se non quello che da anni ci danno: razzismo, esclusione, spedizioni punitive, insulti ed umiliazioni.
Ma da quelli all’opposizione, quelli che si sono arricchiti con anni di Arci, Opere Nomadi, Sindacati Confederali, e sempre sulla nostra pelle, facendoci perdere diritti che ormai davamo per acquisiti, ci aspettiamo che si facciano da parte.
Sono ormai troppi anni che deleghiamo le nostre lotte a persone che in teoria dovrebbero averle fatte proprie, dimenticandoci l’infima qualità dell’italiano pseudobianco e pseudocristiano: non vale un cazzo perché non ha valori che valgano.
Un popolo di mafiosi, camorristi, ignoranti bastardi senza un futuro perché non lo meritano: che possano i loro figli morire nelle culle o non essere mai partoriti.
Questo mondo non ha bisogno di schiavi dentro come lo siete voi, feccia umana, non ha bisogno di persone che si inginocchiano a dei che sia chiamano potere e denaro e nemmeno di chi della solidarietà ha fatto business.
Ha bisogno di altro, che voi non avete e quindi siete inutili.
Dite che non è così?
Ditelo ai Rom perseguitati in tutta Italia, ditelo ad Abdoul, ditelo ai 6 di Castelvoturno, ditelo a Emmanuel, ditelo ai gay massacrati da solerti cristiani eterosessuali.
Ditelo a mio fratello, bastardi.
Ditelo alle decine di persone vere, non zecche e pulci come voi, che non denunciano perché sanno che se vanno dalla vostra polizia bastarda e assassina li umilieranno e magari li picchieranno di più e forse li uccideranno come l’Aldro [ammazzato come un cane perché pensavano fosse un extracomunitario], e se sono donne le violenteranno, e non avranno nessuno a cui rivolgersi per essere difesi.
Ditelo a quelli che rinchiudete per mesi nei vostri campi di concentramento senza alcun genere di condanna, solo per gonfiare le casse di qualche associazione che finanzierà un qualche partito, generalmente di sinistra, ditelo a quelli che lavorano per i vostri partiti e sindacati da lustri senza avere un contratto ma in nero, ditelo a quelli che si sono fidati di voi per anni, ditelo a quelli che raccolgono l’ultimo respiro di quei maiali dei vostri vecchi, e a quelli che si sfilano dalle fighe delle nostre ragazze per infilarsi in quelle larghe e flaccide delle vostre donnacce, ditelo ai nostri ragazzi che vincono medaglie e che saranno il futuro di questo paese, ditecelo, figli di puttana.
Ditelo col cappello in mano, e gli occhi bassi, cani bastardi. Ma sappiate che la risposta ve l’hanno già data a Castevolturno: Italiani bastardi, Italiani di merda. Io ci aggiungo bianchi, perché il discrimine è questo. Valete poco perché avete poco da dire e nulla da dare.
Dacia Valent"


Andrea Bandini
Elena Serra chiaramente sono ironico. Se fossi veramente d'accordo con questo che ha scritto, meriterei di essere ucciso.
Chiarito questo, alcune verità sugli intrallazzi della sinistra li condivido tutti. Chiaramente lei c'era dentro e ben aveva conosciuto la realtà di interessi economici e di potere e di sesso che si nasconde dietro alla falsa accoglienza.
In realtà se segui la parabola discendente di questa persona, è il più chiaro paradigma di ciò che sta avvenendo adesso e che potremo aspettarci in un prossimo futuro se non troncheremo questa deriva razzista nei confronti dei bianchi e dell'auto razzismo di certi bianchi.

Elena Serra
Andrea Bandini te lo chiedevo perché hai fatto la scelta di pubblicarlo, non fraintendere sono dalla tua stessa parte ma la prudenza è fondamentale.

Andrea Bandini
Elena Serra ovviamente la mia è una provocazione.
Rilevo però come sia facile partire da una giusta causa per poi scivolare nell'inferno del razzismo verso i bianchi. E sta succedendo con BLM che sono suprematisti neri, già stigmatizzati da altri neri sicuramente con un'ampia e più tollerante visione democratica.
E comunque, come ho già detto, le riconosco di averci visto giusto sulla forma criminosa messa in atto dalla sinistra, fatta di soldi, potere e sesso, spacciata per accoglienza umanitaria



Dacia Valent
Figlia di Lucio Gregorio Valent, un diplomatico friulano, e di Egal Esman Zohra, appartenente all'aristocrazia somala, Dacia Valent nacque a Mogadiscio nel 1963; la famiglia si trasferì poi a Udine nel 1980. Nella cittadina friulana uno dei suoi fratelli, Giacomo, fu assassinato con 63 coltellate a 16 anni, il 9 luglio 1985, da due compagni di scuola che lo avevano precedentemente insultato perché di colore.
Arruolatasi nella Polizia di Stato e inizialmente assegnata alla questura di Milano, Dacia Valent fu successivamente trasferita prima alla Squadra Mobile e quindi al servizio scorte di Palermo.

https://it.wikipedia.org/wiki/Dacia_Valent



Gino Quarelo
Un personaggio demenziale di una falsità ideologica criminale.









ERA UNO 'SPORCO NEGRO' PER QUESTO L' HANNO UCCISO
di GIORGIO CECCHETTI
30 luglio 1985

https://ricerca.repubblica.it/repubblic ... uesto.html

UDINE - "Sporco negro" e giù botte e coltellate. Così è morto Giacomo Valent, 16 anni, ucciso per il colore della sua pelle da due compagni di classe. Daniele P. di 14 anni e Andrea S. di 16 sono già in carcere, uno di loro ha confessato, ma a chiarire agli inquirenti come è maturato quel delitto assurdo sono stati alcuni compagni di classe del giovane assassinato. Doveva essere una lezione, data ad un "diverso" innanzi tutto per il colore della pelle, ma anche per le sue idee di sinistra, che di certo "stonavano" in un liceo privato e frequentato dai figli della borghesia friulana. Invece la "lezione" si è trasformata in un omicidio. Giacomo era figlio del capo cancelliere dell' ambasciata italiana in Jugoslavia e di una principessa somala, Egal Uba Osman. Aveva i capelli crespi e la pelle color caffelatte. Era un ragazzone alto e robusto, sempre sorridente e molto disponibile a stare in compagnia dei coetanei, ma nella sua classe del liceo linguistico "Kennedy" non si trovava bene. Se n' era lamentato anche con il fratello Roberto, più vecchio di lui di due anni, e con alcuni amici. Il disagio non era dovuto alle fatiche dello studio, o a qualche inevitabile cattivo voto, ma agli "scherzi" e alle "battute" pesanti di alcuni compagni di classe. Lo prendevano in giro, lo schernivano e quando durante l' intervallo passava per i corridoi arrivavano spintoni e anche qualche sputo. Un ragazzo in particolare si distingueva per l' impegno che metteva in queste "ragazzate", come le chiamavano alcuni professori dell' istituto: Daniele P., un giovane che non si vergognava di uscire di casa con la camicia nera con distintivo fascista ed anelli con la svastica al dito. Dopo l' arresto dei due giovani in molti a Udine si sono chiesti se all' interno della scuola preside ed insegnanti fossero mai intervenuti per limitare le "intemperanze" e la propaganda nazista di alcuni studenti, ma l' unica risposta è stata: "Erano bravate e nessuno pensava potesse finire così". Poi alle spalle i due ragazzi avevano famiglie "agiate e perbene". Giacomo Valent, comunque, non si faceva calpestare. Rispondeva per le rime, anche perchè le sue simpatie politiche erano opposte. Ma proprio questo suo atteggiamento negli ultimi giorni aveva peggiorato le cose. Così Daniele e amici avevano pensato di dargli una lezione per spaventarlo a morte. "Domani pomeriggio - gli avevano detto - vieni in via Cicogna, ti mostriamo delle armi che abbiamo trovato in una casa abbandonata". Giacomo decide di andare ma prima avvisa il fratello Roberto, accennandogli alla questione dell' arsenale. Nel pomeriggio del 10 luglio arriva nel casolare, solitamente mèta di tossicodipendenti e prostitute, e trova Daniele ed Andrea. Con loro hanno portato un lenzuolo, un rotolo di nastro adesivo e un paio di guanti da chirurgo: volevano inscenare una tortura simulata, oppure picchiare Giacomo, legarlo e lasciarlo libero dopo un po' di ore? Secondo Daniele, a portare il coltello è stato lo stesso Giacomo, che probabilmente diffidava delle intenzioni dei due compagni. Ma non ha avuto il tempo di usarlo. Infatti sarebbe stato disarmato subito e colpito prima con due fendenti, quindi con altri 61, in totale 63 coltellate. "I primi due colpi - avrebbe detto Daniele al sostituto procuratore che lo interrogava - li ho dati per errore durante la zuffa, gli altri per confondere le indagini, in modo che la polizia si gettasse sulle tracce di un ipotetico maniaco". Ma il capo della Squadra mobile udinese Luigi De Martino ed i suoi collaboratori, che hanno risolto il caso, non sono del tutto convinti che il coltello l' avesse portato Giacomo. I due ragazzi, quando si sono accorti che il compagno era morto, hanno infilato il corpo in un sacco di plastica, l' hanno avvolto in un lenzuolo, quindi l' hanno nascosto sotto un vecchio materasso. A dare l' allarme ed a condurre gli inquirenti in via Cicogna è stato Roberto Valent, memore di quello che gli aveva raccontato il fratello. Per alcuni giorni gli inquirenti hanno esaminato ogni indizio finchè ad un funzionario viene l' idea di controllare se il giorno del delitto qualcuno fosse andato a farsi medicare al Pronto soccorso. Scoprono che Daniele P. la sera del 10 luglio ha avuto otto punti per suturare una ferita al braccio. Il ragazzo ha raccontato che era caduto dal motorino, ma invece si tratta chiaramente di una ferita da taglio. Il secondo elemento che conduce al liceo della giovane èlite udinese sono le urla che il giorno dell' omicidio ha sentito Laura Ricatti, una donna residente a pochi passi dal luogo dove è stato ritrovato il corpo di Giacomo. "Andrea, aiutami! Aiuto! Andrea" aveva sentito gridare la donna. Ora che la pista dei compagni di scuola è già aperta, non è difficile individuare chi è Andrea e capire che cosa significava quella richiesta di soccorso. È probabile che Andrea S. non abbia partecipato direttamente alla zuffa e quindi non sia stato lui a colpire con il coltello Giacomo. Forse era a pochi passi e si limitava ad osservare, oppure ha solo trattenuto il giovane, permettendo all' altro di colpire con maggior facilità. Sulla morte di Giacomo Valent è intervenuta ieri anche la Chiesa. L' Osservatore romano scrive che "l' orrore annichilisce". Il caso, secondo il giornale "Non può non riproporre un' ulteriore riflessione sulle pseudo-culture devianti che hanno preso piede nella società e hanno finito per produrre aberrazioni soprattutto nelle coscienze in formazione". E monsignor Pasini, della Caritas italiana, denuncia il fenomeno allarmante di una "crescente intolleranza nei confronti di tutte le persone diverse".


Gino Quarelo
Il fratello si era reso odioso non perché nero ma perché comunista e il suo essere mulatto (figlio di un bianco e di una nera), quindi con una certa diversità/singolarità, ha soltanto marcato questa sua contrapposizione ideologica che in quelli anni, primi ottanta, caratterizzava la contrapposizione sociale tra i giovani e i loro conflitti.
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Re: Se l'Africa è nera l'Europa è bianca

Messaggioda Berto » dom ago 30, 2020 11:49 am

L’Occidente in ginocchio pratica l’autorazzismo
Intervista a cura di Daniele Dell’Orco per Nazione futura.
Daniele Dell’Orco, Nazione futura (luglio 2020)

http://www.marcelloveneziani.com/lo-scr ... orazzismo/

La pandemia avrebbe dovuto cambiare i nostri stili di vita ma soprattutto il nostro modo di approcciarci ad essa, in realtà non sembra essere cambiato granché. Che idea si è fatto?

Chi pensava che ci avrebbe resi “migliori” o più “responsabili” vaneggiava. Anche perché non si era trattato di un’improvvisa scoperta di senso civico, come ripetevano gli altoparlanti di regime: il cambiamento drastico delle abitudini, il rispetto delle restrizioni come mai era accaduto, nascevano da paura, istinto di conservazione ed effetto della campagna terroristica e intimidatoria del governo e della strisciante dittatura sanitaria che si è instaurata. D’altra parte non vedo perché il lockdown avrebbe dovuto migliorare lo stile di vita.

Per qualche mese abbiamo avuto la sensazione che i grandi sommovimenti sociali, politici e culturali del nostro tempo fossero stati messi in stand-by per via del nemico comune. Invece molte di queste placche ideologiche hanno semplicemente trovato un nuovo terreno di scontro: fede contro scienza, tecnica contro politica, individuo contro comunità. Chi sta vincendo?

Mi pare che ci sia stato un cortocircuito. Nel senso che la scienza ha dominato sulla fede e su ogni altro campo, si è fatta dominazione; ma dall’altra parte è apparsa incapace di dare risposte adeguate, inattendibile, divisa al suo interno, a volte funzionale più all’Apparato sanitario-farmaceutico e al suo vertiginoso business che realmente protesa alla ricerca e al bene comune. La tecnica e la politica sono apparse complici nell’impotenza, nella incapacità di governare la situazione, anche se hanno cercato di mettere a frutto l’emergenza ai fini del consenso, della sospensione della democrazia, del voto, delle libertà più elementari. L’individuo ha perso ma la comunità non ha vinto: c’è stato piuttosto un rafforzamento dell’individualismo di massa, una società molecolare ma messa in fila… Solitari e allineati.

A pandemia non ancora terminata, un grimaldello di cronaca nera (l’omicidio di George Floyd) ha scatenato nuove ondate di “proteste antirazziste”, che dagli Stati Uniti hanno attraversato l’Oceano e trovato terreno fertile negli stessi ambienti che parlavano fino a pochi mesi fa di ritorno del fascismo. Com’è che il mondo progressista riesce a manipolare l’agenda in modo così efficace da proporre sempre le stesse battaglie (con forme diverse) finché non raggiunge l’obiettivo?

Ogni giorno nel mondo vengono uccisi in tanti per motivi religiosi, per repressioni dittatoriali o per mano della criminalità; ma l’opinione pubblica mondiale si muove come una scimmia ammaestrata solo se la vittima è un nero e il colpevole è un poliziotto, meglio se americano dell’era Trump (non sarebbe accaduto con Obama, ma di fatto succedeva anche allora). Abbiamo assistito alle prove tecniche di una specie di religione nuova: pugni chiusi, auto bruciate, persone in ginocchio. tutto per buttare giù Trump alle prossime elezioni. Il problema è che l’egemonia dell’informazione e della mobilitazione ideologica è ancora saldamente nelle mani di un ceto progressista, pur minoritario a livello elettorale.

Antirazzismo, autorazzismo, cultura del privilegio: trova delle differenze?

Dietro l’antirazzismo c’è sempre più marcato un automatismo: ogni atto di solidarietà verso i neri sorge da un atto di disprezzo di sé, da un’autoaccusa nei confronti del proprio mondo, della propria c civiltà, della propria storia. L’antirazzismo va letto ormai a contrario, è un odio verso tutto ciò che è nostrano e un amore verso tutto ciò che è altro da noi. Una forma di masochismo culturale, di autodenigrazione militante, che porta solo alla fine di una civiltà e di una cultura, non certo alla nascita di un mondo nuovo.

Cosa si può contrapporre a questi fenomeni? Pensa che possa esistere una contro-narrazione efficace?

Il problema, vorrei dire il dramma, della nostra epoca, è che esiste un sentire comune diffuso che è all’opposto rispetto a queste tendenze, ma è un sentire che non diventa un pensare, un narrare, un rappresentare. Mancano gli strumenti culturali, manca la maturazione di un pensiero antagonista, manca un amore delle proprie radici, tradizioni, che sia anche espresso in testi, film, inchieste, linguaggio, cultura.

Mosca. Pechino. Teheran. Ankara. Non pensa che di fronte alle immagini di statue divelte e saccheggi diffusi nei palazzi del potere di queste capitali in molti se la stiano ridendo?

La furia suicida dell’Occidente è cominciata ormai dai primi anni Sessanta. Già in quegli anni c’era chi scriveva del Suicidio dell’Occidente (James Burnham); poi la cultura venuta dal ’68 ha radicalizzato questa tendenza e questo amore per tutto ciò che è altro da noi, opposto a noi. Di quelle capitali, comunque, quella che mi pare per noi più infettante, perché invasiva a ogni livello, mi pare quella cinese; il totalitarismo comunista combinato al mercato e al commercio, alla conquista dell’Africa, alle nuove tecnologie e all’emergenza sanitaria può produrre effetti letali. Tra l’annuncio di nuove ondate di sbarchi dall’Africa e la globalizzazione made in China, l’acquiescenza nei confronti delle sue repressioni, noi preferiamo martellare i nostri testicoli…



Il senso di colpa
viewtopic.php?f=196&t=2914

Il senso di colpa lo provo solo quando sento di aver fatto del male, quando sento di aver violato le buone leggi universali della vita causando del male che mi si ritorce contro o che potrebbe ritorcermisi contro.
Se non ho coscienza di aver fatto del male non provo alcun senso di colpa.
E non vi è alcuna colpa nell'essere bianchi, occidentali, cristiani, atei, aidoli, laici, sani, forti, belli e ricchi, non vi è alcun male nello stare bene e lo stare bene non si fonda sul male degli altri, come la ricchezza non si fonda sulla povertà altrui e la forza non si fonda sulla debolezza altrui.
Il proprio star bene, la propria forza e la propria ricchezza benefica anche gli altri d'intorno.


Io non mi inginocchio di fronte al male e alla manipolazione del bene
viewtopic.php?f=196&t=2918
https://www.facebook.com/alberto.pento/ ... 2853240946


Noi siamo europei e bianchi e l'Europa è la nostra terra, il nostro continente!
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https://www.facebook.com/DirittiUmanide ... 6175194568


Europa e i diritti negati e calpestati dei cittadini nativi europei
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... =92&t=2682
No all'Europa che viola i Diritti Umani degli indigeni e dei popoli europei e che sostiene la Spagna che tortura i catalani e che sostiene i nazisti maomettani che perseguitano e sterminano i cristiani e gli europei.
https://www.facebook.com/permalink.php? ... 7003387674


Si liberi l'Europa dai sensi di colpa, dai miti e dai pregiudizi
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... =92&t=2669
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Re: Se l'Africa è nera l'Europa è bianca

Messaggioda Berto » dom ago 30, 2020 11:49 am

LE PREOCCUPAZIONI DI GEORGE SOROS il demenziale sinistro pro invasione, pro nazismo maomettano, pro razzismo contro i bianchi e i cristiani, gli euroamericani e gli europei, un vero criminale
12 agosto 2020

https://www.facebook.com/permalink.php? ... 4575318063


George Soros, in una intervista oggi pubblicata su "La Repubblica" esprime la sua preoccupazione. Per che cosa? Per L'Italia.

Ascoltiamolo.

"La mia principale preoccupazione in questo momento riguarda l'Italia. Matteo Salvini, leader antieuropeo ha guadagnato consensi finchè, sopravvalutando il suo successo, ha commesso l'errore fatale di provocare la crisi di governo. La sua popolarità è in declino, ma è in ascesa quella di Giorgia Meloni di Fratelli di Italia, ancora più estremista e della stessa coalizione".

L'estremista ancora più estremista Giorgia, sarà forse lusingata da questa caratterizzazione fatta dal grande speculatore, che, nella stessa intervista, qualifica Trump come un imbroglione e un violatore della Costituzione americana (varie volte), anche se non spiega come l'avrebbe violata.

Dobbiamo preoccuparci noi per la preoccupazione di Soros?

Nel mentre, apprendiamo dalla stessa intervista che ha donato 220 milioni di dollari alla "causa dell'eguaglianza razziale e alle cause dei neri". L'intervistatore gli chiede cosa ne pensa di Black Lives Matter e lui risponde prevedibilmente:

"È davvero importante. È la prima volta che una larga maggioranza della popolazione, non solo gli afroamericani, riconosce che l'attuale discriminazione contro i neri può essere ricondotta alla schiavitù".

Frase memorabile. Tutta colpa della schiavitù se George Floyd è stato ucciso e se altri neri americani vengono uccisi dalla polizia, così come è senz'altro colpa della schiavitù se percentualmente la maggioranza dei crimini negli Stati Uniti è commessa dai neri americani.

Trump l'imbroglione, la Meloni estremista, Black Lives Matter un movimento importante (quanti sono i denari da parte di Soros che sono arrivati direttamente nelle sue casse?)

Il pensiero di Soros è luminoso, lui è l'alfiere della Società Aperta, di un mondo senza confini e paratie in cui le differenze nazionali, le identità troppo connotate (come quella ebraica, per esempio) saranno dissolte e finalmente verrà alla luce l'Umanità.

Non è un pensiero particolarmente originale. Idee simili le avevano già avute Saint Simon, il suo discepolo Auguste Comte e, naturalmente, Karl Marx. Ognuno, a suo modo, voleva disalienare gli uomini e renderli più felici. È esattamente l'impegno di Soros, il quale, ha devoluto la parte più consistente della sua enorme sostanza, 32 miliardi di dollari (sì, leggete bene) alla costellazione di ONG che compone la sua creatura, la Open Society Foundations, la quale, in suo nome, continuerà a operare anche dopo la sua morte.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Se l'Africa è nera l'Europa è bianca

Messaggioda Berto » dom set 06, 2020 7:39 pm

Grazie Trump, hai fatto una cosa buona e giusta contro le menzogne e le calunnie razziste internazi comuniste contro i bianchi per demonizzarli e criminalizzarli.


Stamattina quando ho sentito la notizia ho pensato fosse una fake news, infatti ci sono passato sopra senza pensarci o controllarne la veridicità.

Finalmente qualcosa si muove nel verso giusto.

Per anni e anni io e tanti altri siamo stati tacciati di essere cospirazionisti e nazisti perché parlavamo della propaganda anti-bianchi attuata dai marxisti che infesta numerose istituzioni.

Ma oggi Trump, finalmente, ha riconosciuto l'esistenza di questa propaganda, e ha detto basta lì dove può dire basta, cioè nelle agenzie governative.

"viene indicato a tutte le agenzie di iniziare ad identificare tutti i contratti o altre spese legate ad ogni corso sulla 'critical race theory', "privilegio bianco', o ogni altro corso o impegno propagandistico che insegna o suggeriste che (1) gli Stati Uniti sono un paese intrinsicamente razzista o malvagio (2) che una qualsiasi razza o etnia sia intrinsicamente razzista o malvagia"

Il memo dice anche "impiegati nell'Executive Branch sono stati costretti a seguire corsi in cui gli è stato detto che 'virtualmente tutti i bianchi contribuiscono al razzismo' o dove vengono costretti a dire che 'beneficiano dal razzismo'"
https://www.facebook.com/groups/8991042 ... 724133596/



Trump bans 'anti-American' diversity training
5 settembre 2020

https://www.bbc.com/news/world-us-canada-54038888

Image caption The president has previously said he does not believe the US has a systemic racism problem

US President Donald Trump has ordered federal agencies to stop racial sensitivity training, labelling it "divisive, anti-American propaganda".

A memo to government agencies says it has come to his attention that millions of dollars of taxpayers' money have funded such "trainings".

The document says these sessions only foster resentment in the workforce.

Mr Trump has previously said he does not believe systemic racism is a problem in the US.

The memo comes amid the social justice protests that have swept the nation in recent months.

Friday's two-page document from Office of Management and Budget Director Russell Vought is addressed to the heads of federal executive departments and agencies.

"All agencies are directed to begin to identify all contracts or other agency spending related to any training on 'critical race theory,' 'white privilege,' or any other training or propaganda effort that teaches or suggests either (1) that the United States is an inherently racist or evil country or (2) that any race or ethnicity is inherently racist or evil," it says.

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Media captionGeorge Floyd death: What’s changed, 100 days later?

The memo says that "according to press reports, employees across the Executive Branch have been required to attend trainings where they are told that 'virtually all White people contribute to racism' or where they are required to say that they 'benefit from racism'."

Again citing press reports, the text says that some of the training sessions "have further claimed that there is racism embedded in the belief that America is the land of opportunity or the belief that the most qualified person should receive a job.

"These types of 'trainings' not only run counter to the fundamental beliefs for which our Nation has stood since its inception, but they also engender division and resentment within the Federal workforce."

It was not clear which reports Mr Vought was referring to or what prompted the memo. But such training sessions have been highlighted by the Discovery Institute, a conservative non-profit think tank based in Seattle.

Media playback is unsupported on your device
Media captionOne thing Americans find hard to talk about

Chris Rufo, one of its research fellows, told Fox News this week that the US Department of Treasury is among federal agencies that have hired such trainers.

Mr Rufo says his public records requests show these sessions have included teaching employees that white people uphold America's system of racism, and sending white male executives to mandatory training in which they write letters of apology to minorities.

Democratic presidential candidate Joe Biden, who will challenge Mr Trump for the White House in November, has vowed to fight systemic racism if elected.

"For generations, Americans who are black, brown, Native American, immigrant, haven't always been fully included in our democracy or our economy," the former vice-president said in July.



Le demenze razziste dei democratici contro i bianchi

"Gli studenti prepareranno un articolo descrivendo gli avvenimenti della storia americana che hanno condotto gli americani ebrei ed irlandesi ad avere un privilegio razziale" ...

En Californie, les démocrates imposent aux élèves de suivre un cours d’études ethniques accusant les Juifs de « privilège racial »
Sep 03, 2020
https://www.europe-israel.org/2020/09/e ... ge-racial/

«Ils en apprendront davantage sur les systèmes imbriqués d’oppression et de privilèges qui affectent toutes les personnes de couleur», indique le programme proposé.
La législature californienne a adopté l’AB-331 lundi, faisant un pas de plus pour devenir le premier État américain à obliger tous les lycéens à suivre un cours d’études ethniques pour obtenir leur diplôme.
Le cours suivrait un programme d’études modèle d’études ethniques qui accuse les Juifs de posséder un «privilège racial».


LOTTA AL POLITICAMENTE CORRETTO
6 settembre 2020

https://www.facebook.com/elezioniusa202 ... __tn__=K-R

Il Presidente Donald J. Trump ha ordinato di cessare immediatamente qualunque corso di formazione all'interno del Governo federale (ministeri e agenzie) che insegni ai propri dipendenti teorie per le quali gli Stati Uniti siano una nazione razzista e teorie stupide sul privilegio bianco che hanno il solo scopo di dividere ancora di più il Paese e i suoi cittadini.

Sotto la direzione del presidente, l'Office of Management and Budget ha ordinato a tutte le agenzie federali di "cessare e desistere" da qualsiasi programma di formazione governativo che includa qualsiasi riferimento alla "teoria critica della razza" o al "privilegio bianco".

La teoria è stata a lungo in voga tra gli accademici. Trump ora cerca di sradicarla all'interno dello Stato. Tra le idee alla base della CRT (critical race theory), ora formalmente condannata dalla Casa Bianca, c'è che la legge e tutte le istituzioni sono intrinsecamente razziste, e che la razza in sé non ha basi biologiche. Il concetto di etnia è, invece, il prodotto di una società bianca che utilizza sistemi e istituzioni per promuovere i propri interessi a scapito delle minoranze.

Perché è importante questa tesi accademica? Perché guida l'azione del governo. E perché, durante questa estate di disordini in seguito alla morte di George Floyd per mano di un agente di polizia di Minneapolis, al presidente è stato chiesto numerose volte se crede che il razzismo sistemico sia un problema in America. La sua risposta è stata sempre no e un'immagine più chiara del suo pensiero arriva sotto forma di un memo scritto dal direttore dell'OMB (Office of Management and Budget) Russ Vought.

"È giunto all'attenzione del presidente che le agenzie del ramo esecutivo hanno speso milioni di dollari dei contribuenti fino ad oggi 'addestrando' i lavoratori del governo a credere alla propaganda anti-americana che è divisiva", scrive Vought nel promemoria, ottenuto per primo da RealClearPolitics.

"Ad esempio, secondo i resoconti della stampa, i dipendenti di tutto il ramo esecutivo sono stati tenuti a partecipare a corsi di formazione in cui viene detto loro che" praticamente tutti i bianchi contribuiscono al razzismo "o dove sono tenuti a dire che" traggono vantaggio dal razzismo "

Mentre il paese è alle prese con questioni di razza e uguaglianza nella polizia, Trump ha ordinato che qualsiasi programma relativo al "privilegio bianco" finisca immediatamente. Secondo la Casa Bianca, tali idee sono "propaganda contro gli americani".

Il crossover tra teoria accademica e programmi di formazione sul lavoro federale, scrive Vought, è "contrario alle convinzioni fondamentali per le quali la nostra nazione si è battuta sin dal suo inizio" e inoltre "genera divisione e risentimento all'interno della forza di lavoro federale".

"Non possiamo accettare che i nostri dipendenti ricevano una formazione che cerchi di minare i nostri valori fondamentali come americani e guidare la divisione all'interno della nostra forza lavoro", si legge nel promemoria a tutte le agenzie federali.

Le agenzie federali sono incaricate di identificare eventuali contratti o spese che finanziano programmi che insegnano ai dipendenti federali la teoria critica della razza e / o sui privilegi bianchi. Ciò include, ha appreso RCP, qualsiasi tentativo di insegnare o suggerire che "gli Stati Uniti sono un paese intrinsecamente razzista o malvagio" o che "qualsiasi razza o etnia è intrinsecamente razzista o malvagia".

Il promemoria arriva dopo che sono emerse lamentele su iniziative guidate dal governo che cercano di correggere convinzioni di vecchia data sulla razza che sono state recentemente ritenute offensive. Come riporta Fox News, la NASA ha annunciato che avrebbe eliminato tutti i riferimenti a frasi come "Nebulosa eschimese" e "Galassia gemella siamese". E all'inizio dell'anno, il National Museum of African American History & Culture è stato pubblicamente ridicolizzato per una grafica che metteva in relazione concetti come "famiglia nucleare" e "autosufficienza" alla base della cosiddetta cultura bianca.

La Casa Bianca si impegna a garantire pari opportunità e trattamento per tutti i cittadini. Il presidente Trump, tuttavia, non è disposto a convalidare tesi che affermino che le strutture di potere all'interno del paese, o che la nazione stessa, è razzista.

"Il presidente ha una comprovata esperienza di difesa di coloro la cui voce è stata a lungo ignorata e che non sono riusciti a beneficiare di tutto ciò che il nostro paese ha da offrire, e intende continuare a sostenere tutti gli americani, indipendentemente da razza, religione o credo. ", Scrive Vought.

"La propaganda divisiva, falsa e umiliante del movimento critico per la teoria della razza è contraria a tutto ciò che rappresentiamo come americani e non dovrebbe avere posto nel governo federale", ha concluso.

https://www.whitehouse.gov/wp-content/u ... stream=top
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Re: Se l'Africa è nera l'Europa è bianca

Messaggioda Berto » mar set 15, 2020 8:55 pm

Noi siamo europei e bianchi e l'Europa è la nostra terra, il nostro continente!
viewtopic.php?f=205&t=2923
https://www.facebook.com/groups/3389296 ... 858725737/
https://www.facebook.com/DirittiUmanide ... 6175194568



“La decivilizzazione dell'Occidente è stata realizzata da intellettuali occidentali assaliti dall'odio e dalla vergogna di sé”. Il libro del politologo francese Pierre-André Taguieff
“Dietro la bandiera antirazzista oggi c’è un grande ritorno alla più classica visione razzista. Il terribile messaggio dello pseudo-antirazzismo è che non esistono ‘bianchi’ innocenti
"

Giulio Meotti

https://meotti.substack.com/p/la-decivi ... loccidente
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Re: Se l'Africa è nera l'Europa è bianca

Messaggioda Berto » mer dic 29, 2021 8:21 am

Gran Bretagna: Offrire un terreno fertile al totalitarismo
Andrew Ash
21 novembre 2020

https://it.gatestoneinstitute.org/16779 ... alitarismo

Quando la statua di Winston Churchill che si trova nella Piazza del Parlamento londinese è stata vandalizzata, la polizia, chiaramente tenuta in ostaggio dalla correttezza politica, è rimasta a guardare mentre il suo ruolo veniva pubblicamente compromesso da un aperto disprezzo della legge. (Foto di Isabel Infantes/AFP via Getty Images)

Una volta gli inglesi erano noti per il loro stoicismo, per la loro capacità di affrontare le avversità, contro ogni probabilità. Il cosiddetto "blitz spirit" (l'atteggiamento di stoica determinazione e tenacia, N.d.T.) di ottant'anni fa, che ha visto la nazione "unire gli sforzi e andare avanti" malgrado i bombardamenti nazisti delle nostre città, ha contraddistinto una generazione che aveva conosciuto due guerre mondiali, senza chinare il capo.

Durante la pandemia di Covid-19, tuttavia, questo "blitz spirit" è stato visibilmente assente. Senza dubbio, ben poca è stata la determinazione a unire gli sforzi, al contrario, politici, attivisti e una popolazione sempre più frammentata non hanno fatto altro che litigare, screditarsi e insultarsi a vicenda.

Com'era prevedibile, molti tra i media di opposizione hanno rapidamente trasformato il Covid-19 in un conflitto politico. L'affermazione secondo la quale chiunque sia contrario all'uso delle mascherine, ai vaccini o ai test è di estrema destra, mentre coloro che osservano le norme in materia di sicurezza sono di sinistra, è tanto semplicistica quanto bislacca. Una pandemia letale avrebbe dovuto fungere da potente strumento di unità nazionale, ponendo fine ai litigi che hanno contraddistinto la politica britannica (e americana) in questi ultimi anni. Piuttosto, la politica identitaria ha creato fermento, rendendo più turbolento che mai un periodo già burrascoso.

Il malcontento ha spinto qualcuno a un livello di cattiveria tale da esprimere pubblicamente la speranza, ad esempio, che il premier britannico Boris Johnson non guarisse dal coronavirus. Nessuna unione nazionale in questo caso. Nessuno "blitz spirit". Nessuna compassione. Solo rancori, rivalità e divisioni sempre più profonde.

Il "terreno" fertile, seppur impalpabile, del cyberspazio è diventato la fucina perfetta dei radicali di ogni risma, per diffondere le loro dottrine di divisione tra i giovani millenial politicamente maturi durante il lockdown. Mettere tutti contro tutti – Sinistra contro Destra, giovani contro anziani, neri contro bianchi, donne contro uomini, trans (apparentemente) contro tutti – sembra essere il loro obiettivo. Tutto ciò sembra creare un profondo risentimento tra le comunità.

Quasi ogni giorno i media riportano notizie di genitori "attaccati" dai loro figli neopoliticizzati per aver espresso sui social media opinioni "sbagliate" e "politicamente scorrette" o di persone che hanno perso il lavoro per qualcosa che potrebbero o meno aver detto anni fa. Chiunque osi mettere l'accento sull'aggettivo "Grande" di "Gran Bretagna" viene definito "razzista". Per chi è così ingenuo da credere alla biologia di base – ossia che l'anatomia delle donne e degli uomini è differente – deve aspettarsi di essere spedito in un gulag. E chi osa dire l'impensabile, vale a dire che "tutte le vite contano", deve prepararsi a lasciare la città.

Numerosi sobillatori – noncuranti della civiltà e della tolleranza – continuano a perpetuare l'idea, sviluppata da precoci bambini di due anni, che se gridano abbastanza a lungo i loro desideri finiranno per essere esauditi. Questa convinzione di essere sempre nel giusto è arrivata a contraddistinguere un gruppo di popolazione in cui la fascia più giovane, che conduce una vita relativamente confortevole, non ha idea di cosa siano gli orrori di una guerra, o addirittura di quelle che siano le vere difficoltà. Questa mancanza di rispetto, o di comprensione, della storia, insieme a una visibile necessità di inventare, importare o ridestare i risentimenti del passato, porta poi questi manifestanti a gridare vendetta per un rancore nei confronti di persone che non hanno fatto nulla per suscitarlo. Solo gli altri sono invitati a dare prova di tolleranza. Per molti "progressisti" non esiste una strada a doppio senso. Gli agitatori ora sembrano concentrare le loro energie e focalizzarsi sulla causa degli animali domestici, che secondo loro tutti dovrebbero abbracciare. Tra le altre cause perorate spiccano quella degli uomini che hanno cambiato sesso che dovrebbero competere negli sport femminili; c'è poi la causa a favore dell'obiettivo di tagliare i fondi alla polizia così che le comunità più svantaggiate saranno ancora più incapaci di proteggersi; e ancora, la causa dell'estensione della censura al mondo accademico e al settore tecnologico, o la necessità di erogare miliardi di fondi dei contribuenti ad altri Paesi, in cambio delle promesse di smettere di utilizzare combustibili fossili in una data remota e senza alcun controllo. Ah, e comunque, non c'è nulla da discutere. Occorre fare solo quello che viene detto.

I perturbatori Remainer che hanno trascinato la loro opposizione al Brexit il più a lungo possibile, e che hanno visto congedarsi due premier in questo processo, hanno assaporato il loro potere. È stato solo dopo la schiacciante vittoria dei Tories nel dicembre 2019 che hanno finito per abbandonare il loro sogno di ribaltare il Brexit, ma non prima di aver additato come xenofobi bigotti tutti i sostenitori dell'uscita dall'Unione Europea.

Quell'insulto è un particolare schiaffo alla popolazione di questa nazione paziente. Per decenni i britannici hanno fatto del loro meglio per muoversi al passo con i tempi inquietanti e "progressisti" in cui viviamo. L'accettazione di una serie di cambiamenti sociali spesso controversi, come le dilaganti rivendicazioni avanzate da varie lobby gender brandite come "diritti umani", sembra sfuggire a questi progressisti, così determinati a promuovere la loro agenda identitaria. Se questo è il modo in cui viene mostrato apprezzamento per l'accettazione discreta e rispettosa da parte della popolazione britannica dei cambiamenti spesso controversi che rappresentano un "punto di svolta" nella società, allora non c'è da meravigliarsi che gran parte di questi cittadini abbia stabilito di averne avuto abbastanza di questa nuova ortodossia.

Sebbene l'epidemia di coronavirus, con le sue limitazioni di movimento, abbia per un breve periodo tacitato l'attivismo woke, ben presto gli attivisti estremisti sono tornati ad agitarsi. Fino alla morte di George Floyd, un afroamericano a quanto pare ucciso da un poliziotto bianco, questi individui erano impegnati ad attaccare le personalità di destra per non aver preso abbastanza sul serio il Covid-19. All'improvviso, niente di tutto ciò aveva più importanza. Una frenesia di proteste orchestrate da Black Lives Matter (BLM) è esplosa in tutta la Gran Bretagna, nonostante la vicenda di Minneapolis non avesse assolutamente alcuna analogia con quanto accadeva nelle strade della Gran Bretagna e nonostante il movimento BLM fosse relativamente anonimo nel Regno Unito.

Sono stati numerosi i giornalisti che hanno fatto in modo che il messaggio fosse forte e chiaro: protestare contro una forma apparente di razzismo – anche se questo atto di razzismo è stato perpetrato in un altro continente – era più importante di qualsiasi pandemia.

Pertanto, dopo mesi in cui c'era stato detto che saremmo stati perseguiti se avessimo violato le regole anti-Covid, abbiamo dovuto vedere in televisione migliaia di manifestanti che, non solo infrangevano le regole di sicurezza, ma abbattevano monumenti storici, e tutto questo a causa di una rimostranza largamente importata.

Anche se le proteste sono diventate violente, non ci sono stati arresti. Il governo aveva però precisato che qualsiasi violazione delle regole imposte dal lockdown non sarebbe stata consentita dalla legge – senza riserve o eccezioni. Probabilmente, nessuno ne era molto contento, tuttavia le regole sono state osservate – per il bene comune.

Poi, all'improvviso, è scoppiato il caos nei paesi e nelle città di tutto il Regno Unito. Nei notiziari e sui giornali, tra la violenza dei disordini civili, non solo venivano violate le regole imposte dal lockdown, ma sotto la bandiera del Black Lives Matter, veniva tollerata una serie di diffusi comportamenti antisociali. Quando la statua di Winston Churchill, situata nella Piazza del Parlamento londinese è stata vandalizzata, la polizia, chiaramente tenuta in ostaggio dalla correttezza politica, è rimasta a guardare mentre il suo ruolo veniva pubblicamente compromesso da un aperto disprezzo della legge.

Il rifiuto del patrimonio storico britannico da parte dei manifestanti, un tentativo di "cancellare" la storia, sembra una minaccia per la nazione. Non abbiamo nulla di cui essere orgogliosi. I nostri successi presumibilmente sono stati poco più che il bottino di un sistema patriarcale malvagio e bigotto. I manifestanti che giurano fedeltà agli artefici marxisti di quella narrazione, non solo offendono la memora di coloro che hanno combattuto e sono morti per le libertà che ora diamo per scontate, ma offrono altresì un terreno fertile al totalitarismo.

Mentre i diritti delle minoranze di genere ed etniche sembrano essere scolpiti nella pietra in modo indelebile, da un momento all'altro lo Stato può privarci della libertà di visitare i nostri familiari, di frequentare pub o di recarci in biblioteca. Migliaia di manifestanti che marciano per le strade delle città nello stesso giorno? Nessun problema. Mentre la folla di gente che si riversa sulle spiagge in una giornata estiva rischia l'arresto. La libertà di un uomo, a quanto pare, è diventata motivo di risentimento per un altro uomo.

E allora cosa ci resterà dopo il Covid-19, mentre cercheremo di tornare alla nostra vita in un mondo che non è ancora post-woke? Regnerà un clima crescente di sfiducia e cautela. La gente ha sempre più paura di dire quel che pensa. Anche le forze dell'ordine sono colpite dalla paralisi del politicamente corretto (si veda qui, qui, qui e qui).

Mentre il Regno Unito era impegnato a promuovere il multiculturalismo e a rigettare scelte come il Cristianesimo, la famiglia nucleare e un patrimonio culturale assemblato con cura da persone che sono state spesso liquidate come bianche e morte, noi non ci siamo accorti delle divisioni sociali che sono sorte. Secondo i media, ad esempio, circa 19 mila dei nostri bambini sono stati molestati e stuprati dalle bande. La pandemia di coronavirus, anziché unirci, è servita a mettere in luce le divisioni che stanno trasformando il Regno Unito in qualcosa di regressivo, non evoluto e irriconoscibile. Purtroppo, il Regno Unito è tutt'altro che unito in questo momento.
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Re: Se l'Africa è nera l'Europa è bianca

Messaggioda Berto » mer dic 29, 2021 8:23 am

Il declino culturale e politico dell’Europa sta tutta in questa foto.

https://www.facebook.com/photo?fbid=312 ... 3996909683

La Commissione Ue posta questa immagine su Instagram per dire ‘Think future. NextGenerationEU’, con un chiaro riferimento al piano europeo di ripresa e al destino delle future generazioni. Sono un padre e un figlio, una bella immagine familiare, ma davvero il futuro dell’Europa è rappresentato da due persone di colore? Non c’entra il razzismo, c’entra il politicamente corretto. Nessuna discriminazione per le seconde e terze generazioni, per chi in Europa lavora e rispetta le leggi e ha pieno diritto di cittadinanza, ma davvero la Commissione europea non trova una immagine diversa, di due europei bianchi, pee dire che l’Europa siamo noi, con la pelle bianca, appartenenti a una comune storia e tradizione giudaico cristiana. Siamo bianchi: dobbiamo vergognarcene?



Ogni terra ha la sua popolazione storica che va rispettata l'Africa ha la sue popolazioni nere e more meno nere come l'Europa ha le sue bianche e l'Asia quelle bianche, gialle e more e lo stesso l'America e gli USA con le sue popolazioni di vario colore che vanno tutte rispettate.
Nell'ambito dei comportamenti rispettosi vi è il dovere di non invadere la casa e i paesi altrui e di non demonizzare il prossimo tra cui anche i bianchi.


https://www.facebook.com/Pilpotis/posts ... 2074397:40
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Re: Se l'Africa è nera l'Europa è bianca

Messaggioda Berto » mer dic 29, 2021 8:28 am

“La decivilizzazione dell'Occidente è stata realizzata da intellettuali occidentali assaliti dall'odio e dalla vergogna di sé”. Il libro del politologo francese Pierre-André Taguieff
“Dietro la bandiera antirazzista oggi c’è un grande ritorno alla più classica visione razzista. Il terribile messaggio dello pseudo-antirazzismo è che non esistono ‘bianchi’ innocenti"


Giulio Meotti

https://meotti.substack.com/p/la-decivi ... loccidente




Il demenziale razzismo di un nero verso i bianchi
Questo demenziale nero razzista è anche un nazi maomettano che odia e disprezza i cristiani e gli ebrei.



Il pensiero bianco, è il titolo di un libro demenziale che raccoglie una sequela di demenzialità e di menzogne contro i bianchi. Quest'uomo ex calciatore della Juventus, va boicottato, interdetto e perseguito per istigazione all'odio contro i bianchi.
Un libro di un'ignoranza spaventosa che demonizza falsamente i bianchi per criminale razzismo ideologico-politico e religioso.



Lilian Thuram - Il pensiero bianco
add editore
https://www.addeditore.it/catalogo/lili ... ro-bianco/

Non si nasce bianchi, lo si diventa

«Bisogna fare uno sforzo non indifferente per liberarsi di tutte le maschere che si è stati obbligati a portare, e anche quando ci si riesce, si corre il rischio di non essere capiti, perché la società non ama gli spiriti liberi. Ma sono gli spiriti liberi a cambiare le società.»

Che cosa vuol dire essere bianco? E se invece di un colore della pelle indicasse un modo di pensare? Diventare bianco, non è forse imparare a pensare a sé stesso come dominante?

Quando si parla di razzismo, il nostro sguardo si rivolge alle persone discriminate, mentre dovremmo guardare alle persone che da queste discriminazioni traggono vantaggio.

Sul filo della storia – le conquiste coloniali, la schiavitù, la continua razzia di materie prime e dell’arte africana – Lilian Thuram racconta il pensiero bianco, come è nato e come funziona, il modo in cui dilaga e divide.
È la cristallizzazione di una gerarchia, di un sistema economico di dominazione e di sfruttamento.
Capire i meccanismi intellettuali invisibili che sostengono questo schema, e rimetterli in discussione, ci farà prendere coscienza che il nostro modo di definirci – sono un uomo, sono una donna, sono nero, sono bianco, sono meticcio, sono cattolico, sono musulmano, sono ebreo, sono ateo – è frutto di un pregiudizio storico e culturale.
Per cambiare la realtà, dobbiamo cambiare punto di vista.
Questo ci permetterà di considerarci per quello che siamo: esseri umani.

«Pierre, tu ti senti bianco?»
Percepisco un’esitazione dall’altra parte del filo.
«In che senso, Lilian?»
«Pierre, sei d’accordo che io sono nero?»
«Beh, sì.»
«Se io sono nero, tu cosa sei?»
«Beh… io sono normale.»

È da quella parola, “normale”, che comincia questo libro.



Pensiero bianco, l’ultimo libro di Lilian Thuram
24 Ottobre 2021
https://www.ultimavoce.it/pensiero-bian ... an-thuram/

“Se io sono nero, tu cosa sei?” chiese una volta Lilian Thuram a un amico d’infanzia. “Beh, io sono normale”, rispose l’amico.Questo aneddoto, raccontato nel libro Il pensiero bianco, l’ultimo libro di Lilian Thuram (add editore), illustra le basi del pensiero dell’ex campione mondiale di calcio.

Profondamente coinvolto nell’educazione delle giovani generazioni sul razzismo, l’ex calciatore Lilian Thuram decifra in un libro la storia della gerarchia delle razze e il perpetuarsi del “pensiero bianco”.

Quello che vuole mostrare è come l’egemonia bianca, stabilita nel corso degli ultimi secoli, continua a contaminare gli aspetti più intimi della vita di tutti. Essere percepiti come bianchi significa far parte del gruppo dominante. Significa prendere sé stessi come la “norma” e, per questo, non porsi tutta una serie di domande che persone percepite come “non bianche” si pongono. Significa essere abituati a sentirsi un “universale”, una persona “normale”, quando le persone razzializzate* sono ancora troppo spesso percepite come “gli altri”.

Il pensiero bianco viene descritto come un’ideologia politica che ha diviso gli esseri umani in razze che sono presumibilmente legate a un colore della pelle. Si utilizza il termine “presunto” perché le categorie legate al colore della pelle sono false. L’autore ha avuto esperienza diretta di questo con suo figlio Khephren. Thuram gli ha chiesto “amore mio, sei l’unico ragazzo nero della tua classe? Ha detto: “Beh, papà, non sono nero, sono marrone! Gli ho chiesto di che colore erano gli altri della sua classe. Ha detto: “Sono rosa! Usiamo categorie legate al colore della pelle ma non conosciamo la storia di queste categorie. Fino al 1950 ai bambini veniva detto a scuola che c’era una razza superiore, la razza bianca.



Questo ignorante razzista nero sembra non sapere che:

1) si nasce bianchi come si nasce neri e non si diventa né bianchi né neri con il tempo, allo stesso modo che si nasce femmine o maschi, alti o bassi, biondi o mori;
2) la normalità è un fatto naturale: l'Europa è bianca e l'Africa è nera; è normale essere neri in Africa e bianchi in Europa, come è normale essere gialli nell'estremo oriente;
3) non vi è alcun pregiudizio nell'essere donne o uomini, femmine o maschi, neri o bianchi, rossi o gialli, è semplicemente un fatto naturale e normale; il pregiudizio caso mai sta nel negare questo fatto naturale, nel mettere in discussione ciò che è naturale e normale, nel demonizzare il prossimo accusandolo falsamente e nel provocare pretestuosamente problemi che altrimenti non esisterebbero, che fanno del male agli altri e che danneggiano l'umanità;
4) le persone più razziste della terra si possono incontrare in Africa tra i neri di quel continente e in Occidente sempre tra i neri e nel Mondo intero tra i neri e i meno neri nazi maomettani come questo personaggio demenziale;
5) in Africa i neri hanno cacciato i bianchi e quelli rimasti li uccidono volentieri per rapinarli, stuprarli o semplicemente perché sono bianchi e magari cristiani;
6) in Africa i neri uccidono anche i neri che per fatalità nascono bianchi come gli albini;
7) in Africa il razzismo maggiore è insito e proprio del tribalismo nero e del nazismo maomettano;
8) in Africa la schiavitù che si accompagna al razzismo è stata praticata innanzi tutto daiìlle tribù nere tra loro e poi dai nazi maomettani arabizzati verso gli altri neri, i non maomettani, i cristiani e gli ebrei.


Questo nero razzista è anche un nazi maomettano che odia e disprezza i cristiani e gli ebrei.


Attentati di Parigi, Thuram si schiera: "Siamo in guerra da tempo, Le Pen mi spaventa"
17 novembre 2015

https://www.goal.com/it/news/7078/crona ... -guerra-da

L'ex difensore di Juventus e Parma, Lilian Thuram, prende posizione dopo gli attentati di Parigi: "La Francia è in guerra da tempo. E Le Pen mi spaventa...".

Dopo gli attentati terroristici di Parigi, che hanno provocato la morte di 129 persone innocenti, l'ex difensore di Juventus e Parma, Lilian Thuram, di fede musulmana, intervistato su 'Radio 2' per il programma 'Un giorno da pecora', ha preso una posizione dura e controcorrente.

"Hollande ha detto che noi francesi siamo in guerra dopo gli attentati di venerdì scorso? E' vero, il mio Paese è in guerra, sì, ma non da oggi. - ha sostenuto il campione del Mondo nel 1998 - La Francia sta facendo la guerra fuori dalla Francia da un po' di tempo. Perché quando il tuo Paese va fuori e bombarda un altro Paese vuol dire che è in guerra".

"Nel 1998 eravamo un esempio di integrazione, ma ne è passato di tempo. - ha aggiunto, ricordando l'esperienza del Campionato del Mondo vinto in patria - Da allora è cambiato molto, per esempio c'è stata una politica che è andata in tv per dire che la Francia è un Paese di razza bianca e che è di religione cristiana. E questo cosa vuol dire? Che chi non è bianco e cattolico non è francese?".

L'ex juventino ha espresso il proprio timore per quanto affermato da Marine Le Pen: "Ci porta alla violenza. - ha sottolineato - quando crei divisioni nella tua comunità alla fine finisce sempre così. I giovani che ascoltano i discorsi con cui i terroristi fanno proseliti si sentono dire: vedete, non siete francesi per gli altri, lo sapete no?".


Alberto Pento
La verità è che si nasce bianchi o neri, maschi o femmine, ma che non si nasce mussulmani o nazi maomettani come racconta il demenziale e criminale Maometto.
La violenza in Africa e nel Mondo, più che dai bianchi in quanto bianchi (magari ebrei e cristiani) è indotta dal nazismo maomettano, dall'Islam, dal Corano, dal demenziale Maometto e dal suo mostruoso idolo Allah
.



Africa razzista, il continente nero è tra i più razzisti della terra
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 196&t=2750

Gli schiavi dei mussulmani, degli arabi, dei turchi, dei nazi maomettani
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 149&t=1336

Le demenziali menzogne sull'Africa del vittimismo africano
viewtopic.php?f=175&t=2953
https://www.facebook.com/Pilpotis/posts/877868459456592

Crimini dei nazisti maomettani marocchini e africani in Europa
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 188&t=2753
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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