Costumi o paramenti saçerdotałi pagani e eidołatri

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Messaggioda Berto » sab mar 12, 2016 5:36 am

Costumi o paramenti saçerdotałi pagani e eidołatri
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Mascare shamane e vesti o paramenti sagri
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Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Costumi o paramenti saçerdotałi pagani e eidołatri

Messaggioda Berto » sab mar 12, 2016 5:37 am

La Bibbia condanna l’idolatria che praticano i Cattolici Romani
26 novembre 2011

https://labuonastrada.wordpress.com/201 ... ici-romani

La prima obiezione che si deve muovere contro il clero e tutti i cattolici romani è il fatto che hanno tolto dal catechismo il secondo comandamento dei dieci comandamenti, che dice:
“Non ti fare scultura alcuna né immagine alcuna delle cose che sono lassù ne’ cieli o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra; non ti prostrare dinanzi a tali cose e non servir loro, perché io, l’Eterno, l’Iddio tuo, sono un Dio geloso che punisco l’iniquità dei padri sui figliuoli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, e uso benignità, fino alla millesima generazione, verso quelli che m’amano e osservano i miei comandamenti.” (Esodo 20:4-6)

La Bibbia parla contro l’idolatria e definisce cosa sono e cosa fanno gli idoli, infatti in essa leggiamo:
“Ma il nostro Dio è nei cieli; egli fa tutto ciò che gli piace.
I loro idoli sono argento ed oro, opera di mano d’uomo.
Hanno bocca e non parlano, hanno occhi e non vedono, hanno orecchi e non odono, hanno naso e non odorano, hanno mani e non toccano, hanno piedi e non camminano, la loro gola non rende alcun suono.
Come loro sian quelli che li fanno, tutti quelli che in essi confidano.” (Salmo 115:3-8)

Inoltre, è significativo il racconto biblico in cui si narra che l’Arca dell’alleanza è stata a contatto con una statua. Eccovi cosa dicono le sacre Scritture:

“I Filistei, dunque, presero l’arca di Dio, e la trasportarono da Eben-Ezer a Asdod; presero l’arca di Dio, la portarono nella casa di Dagon, e la posarono allato a Dagon. E il giorno dopo, gli Asdodei alzatisi di buon’ora trovarono Dagon caduto con la faccia a terra, davanti all’arca dell’Eterno. Presero Dagon e lo rimisero al suo posto. Il giorno dopo, alzatisi di buon’ora, trovarono che Dagon era di nuovo caduto con la faccia a terra, davanti all’Arca dell’Eterno; la testa e ambedue le mani di Dagon giacevano mozzate sulla soglia, e non gli restava più che il tronco.” (1 Samuele 5:1-4)


Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... _Dagon.jpg



Quindi, la Bibbia condanna l’idolatria da chiunque praticata, e di conseguenza anche l’idolatria praticata dai Cattolici Romani è da condannare, ed essa porta chi pratica tale peccato ad essere gettato all’inferno, perché gli idolatri non erediteranno il Regno di Dio, come ha detto Paolo:
“Non sapete voi che gli ingiusti non erederanno il regno di Dio? Non v’illudete; né i fornicatori, né GL’IDOLATRI, né gli adulteri, né gli effeminati, né i sodomiti, né i ladri, né gli avari, né gli ubriachi, né gli oltraggiatori, né i rapaci erediteranno il regno di Dio.” (1 Corinzi 6:9-10)

Pertanto, alla luce di quanto abbiamo detto sopra, mi rivolgo a voi Cattolici Romani e a tutti coloro che sono comunque idolatri: convertitevi dagl’idoli all’Iddio vivente e vero, abbandonate di fare i vostri culti idolatrici in riverenza di statue e altri oggetti che nulla hanno a che fare con il culto spirituale da rendere a Colui che ha fatto i cieli e la terra. Ravvedetevi e credete nell’Evangelo, e Iddio vi farà nascere di nuovo e diventerete così figlioli di Dio e l’ira di Dio non sarà più sopra di voi, ma sarete avvolti dalla misericordia di Dio, farete la pace con il Creatore e vivrete una vita serena e piena di gioia. Se voi non vi ravvederete e continuerete ad adorare e servire le creature e gli idoli anziché Iddio, allora sarete condannati ad essere tormentati per l’eternità nello stagno di fuoco e di zolfo. Ecco, ve l’ho detto, ora spetta a voi chiedere perdono e abbandonare l’idolatria, io sono netto del vostro sangue.

Eccovi anche dei video che mostrano chiaramente dove hanno il cuore gli idolatri cattolici romani. Per prima cosa si vede che servono servono gli idoli con il loro cuore e il loro corpo; per secondo vediamo quanto si dispiacciono che il gesso dei loro idoli si rompa quando cadono a terra.
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Re: Costumi o paramenti saçerdotałi pagani e eidołatri

Messaggioda Berto » sab mar 12, 2016 5:38 am

Dagon o Dagan
https://it.wikipedia.org/wiki/Dagon
Dagon (ebraico דגון) è il nome ebraico del dio Dagan, importante divinità mesopotamica e semitico orientale; era la divinità della fertilità e del raccolto nel pantheon dei Cananei, che secondo il mito era il padre di Baal. Il suo aspetto era di un uomo sorgente da una spiga di grano, oppure di un uomo barbuto con la parte inferiore del corpo a forma di pesce.
Il suo culto si estese dalla Palestina fino in Mesopotamia. Dagon venne adottato come divinità principale dalla confederazione dei Filistei, i quali erano formati da diverse popolazioni preindoeuropee provenienti dall'Egeo e dall'Anatolia, che adoravano in origine la Grande Madre. Nella Bibbia si ricorda un episodio, nel libro di Samuele 1 capitolo 5, in cui la statua di Dagon nella città filistea di Ashdod, crolla dinanzi all'Arca dell'alleanza. Dagon entrò nel pantheon delle divinità adorate dai fenici, e nella sua forma di uomo-pesce i fenici lo fecero conoscere ai greci che lo chiamarono Tritone, e ancora ai nostri giorni Tritone rappresenta uno dei simboli più ricorrenti legati al mare e alla navigazione. Nei trattati demonologici del Medioevo, Dagon fu considerato demonio di seconda categoria (incaricato nientemeno che della preparazione delle torte nella cucina dell'Inferno!). Esso presenta anche analogie con Oannes.

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... mitria.jpg




https://en.wikipedia.org/wiki/Dagon
Dagon (Hebrew: דגון'‎, Tib. Dāḡôn) or Dagan (Ugaritic: Dgn, Dagnu, or Daganu; Akkadian: Dagana) was originally an East Semitic Mesopotamian (Akkadian, Assyrian, Babylonian) fertility god who evolved into a major Northwest Semitic god, reportedly of grain (as symbol of fertility) and fish and/or fishing (as symbol of multiplying). He was worshipped by the early Amorites and by the inhabitants of the cities of Ebla (modern Tell Mardikh, Syria) and Ugarit (modern Ras Shamra, Syria). He was also a major member, or perhaps head, of the pantheon of the Philistines.
In Ugaritic, the root dgn also means grain: in Hebrew דגן dāgān, Samaritan dīgan, is an archaic word for grain.
The Phoenician author Sanchuniathon also says Dagon means siton, that being the Greek word for grain. Sanchuniathon further explains: "And Dagon, after he discovered grain and the plough, was called Zeus Arotrios." The word arotrios means "ploughman", "pertaining to agriculture" (confer ἄροτρον "plow").
It is perhaps related to the Middle Hebrew and Jewish Aramaic word dgnʾ 'be cut open' or to Arabic dagn (دجن) 'rain-(cloud)'.
The theory relating the name to Hebrew dāg/dâg, 'fish', based solely upon a reading of 1 Samuel 5:2–7 is discussed in Fish-god tradition below. According to this etymology: Middle English Dagon < Late Latin (Ec.) Dagon < Late Greek (Ec.) Δάγων < Heb דגן dāgān, "grain (hence the god of agriculture), corn."
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Re: Costumi o paramenti saçerdotałi pagani e eidołatri

Messaggioda Berto » sab mar 12, 2016 5:39 am

Çingoło

El çingoło łi ło doparava xa ente ła vecia Mexopotamia 2000 ani v.C

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... ingolo.jpg
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Re: Costumi o paramenti saçerdotałi pagani e eidołatri

Messaggioda Berto » sab mar 12, 2016 5:41 am

Mitra o mitria
na tradision atestà xa da i Sumeri e sù longo i miłegni: ...

https://it.wikipedia.org/wiki/Mitra_%28copricapo%29

http://www.whale.to/c/dagon.html

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... Mitria.jpg


http://it.wikipedia.org/wiki/Dagon
Canaanite/Pharisees Babylon Fish head/Mitre hat
http://www.whale.to/c/dagon.html

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... tb9it8.jpg

http://it.wikipedia.org/wiki/Dagon
Dagon (ebraico דגון) è il nome ebraico del dio Dagan, importante divinità mesopotamica e semitico orientale; era la divinità della fertilità e del raccolto nel pantheon dei Cananei, che secondo il mito era il padre di Baal. Il suo aspetto era di un uomo sorgente da una spiga di grano, oppure di un uomo barbuto con la parte inferiore del corpo a forma di pesce.
http://it.wikipedia.org/wiki/Tritone_%28mitologia%29
http://en.wikipedia.org/wiki/Dagon

http://en.wikipedia.org/wiki/Adad
http://it.wikipedia.org/wiki/Adad

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... C5%82i.jpg

Sto costume-mascara-paramento a forma de pese el ghe jera xa co łi sumeri tra łi anunnaki:
Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... ession.jpg

http://it.wikipedia.org/wiki/Anunnaki
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Re: Costumi o paramenti saçerdotałi pagani e eidołatri

Messaggioda Berto » sab mar 12, 2016 5:43 am

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Re: Costumi o paramenti saçerdotałi pagani e eidołatri

Messaggioda Berto » sab mar 12, 2016 5:44 am

Infułe so mitria e so tiara

https://it.wikipedia.org/wiki/Infule
https://it.wikipedia.org/wiki/Stola_%28liturgia%29

La stola è un paramento liturgico utilizzato dalla Chiesa cattolica e da altre comunità cristiane, comune ai diaconi, ai presbiteri e ai vescovi.
Essa è costituita da una striscia di stoffa lunga tra i 200 e i 250 centimetri ed è ornata generalmente con tre croci, una a ciascuna estremità ed una al centro; la stola può essere più o meno decorata con ricami e il suo colore varia a seconda del tempo liturgico.

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... mitria.jpg

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... C5%82i.jpg

Mitria
Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... _Mitra.jpg

Tiara
Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... _Tiara.jpg
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Re: Costumi o paramenti saçerdotałi pagani e eidołatri

Messaggioda Berto » sab mar 12, 2016 6:09 am

Triton, Poxeidon, Netun


https://it.wikipedia.org/wiki/Tritone_%28mitologia%29

Tritone è, nella mitologia greca, il figlio di Poseidone il dio del mare e della nereide Anfitrite.
Tritone aveva un corno di conchiglia il cui suono calmava le tempeste e annunciava l'arrivo del dio del mare. Notissimo per l'aiuto che diede a Giasone e agli Argonauti nel trovare la rotta da seguire.
Tritone veniva raffigurato con la metà superiore umana e quella inferiore a forma di pesce, tutta la pelle era verde.
La sua origine è pregreca, probabilmente fenicia (vedi Dagon).
Nell'iconografia con il nome di Tritone si designa un ampio numero di divinità marine minori che accompagnano Poseidone.

https://en.wikipedia.org/wiki/Triton_%28mythology%29

https://en.wikipedia.org/wiki/Poseidon
https://it.wikipedia.org/wiki/Poseidone
Nell'età dell'oro, Poseidone, se si fa affidamento alle tavolette d'argilla in scrittura Lineare B giunte fino a noi, nell'antica città di Pilo era considerato il più importante tra gli dei; in queste iscrizioni il nome PO-SE-DA-WO-NE (Poseidone) ricorre con frequenza molto maggiore rispetto a DI-U-JA (Zeus).

https://it.wikipedia.org/wiki/Nettuno_% ... t%C3%A0%29
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Re: Costumi o paramenti saçerdotałi pagani e eidołatri

Messaggioda Berto » sab mar 12, 2016 9:51 am

Dagon lè el sumero Adad el Dio de le tenpeste

http://www.homolaicus.com/storia/antica ... sh/dei.htm
Altre importanti divinità sono Ishkur (in accadico Adad, dio delle tempeste assimilato poi a Baal), Dumuzi (in accadico Tammuz, dio dei pastori), Ninurta (dio della guerra), Nabu (dio degli scribi e delle arti) e la triade infernale Ereshkigal (la notte), Namtar (il destino), Nergal (in accadico Erra, la pestilenza). [Divinità ittite: Shaushga (Ishtar), dea Khepat della città di Uda, dio Gurwasu, dea Ningal, dee Damnassara nel racconto di Kesh-shi p. 162 Sap 1996]

Divinità minori sono: Ashnan (dea del grano), Lahar (dea del bestiame), Emesh (dio dell'agricoltura), Enten (dio agricoltore), Uttu (dio dei costumi domestici), Enbililu (protettore del Tigri e dell'Eufrate), Ennugi (o Enkimdu, custode dei canali d'irrigazione), Kabta (custode degli strumenti agricoli), Mushdamma (custode delle fondamenta delle case), Sumuqan (dio della steppa), Ghibil (dio del fuoco), Ziqiqu (o Anzaqar dio dei sogni), Geshtinanna (sorella di Dumuzi e dea della vite e del vino), Baba (patrona delle nascite), Nusku (visir di Enlil).


https://it.wikipedia.org/wiki/Baal
Baal (o Ba‘al, del accadico “bēlu”: signore, padrone, proprietario) di una delle principali divinità della mitologia fenicia, può essere considerata la figura centrale del modo religioso dell'antica Ugarit. Per i Cananei dell'Antico Testamento il nome fu ereditato ad indicare sinonimo di dio, e, solamente intorno al XIV secolo a.C., passò a indicare il maggiore degli dèi e il signore dell'universo, e quindi successivamente come falso dio. Con il passaggio al monoteismo giudaico, fu quindi indicato con una statuetta materiale, simbolo della idolatria dell'uomo verso i falsi dei.
Secondo il mito fenicio, la sua residenza fu il monte Casio, antico Sapanu, ed era il tradizionale dio semitico della tempesta, a cui corrispondevano anche il controllo della fertilità e della fecondità. Nella mitologia greca Baal veniva associato al nome di Crono, poi Saturno dai Romani.
Baal, come molte altre divinità antiche, è stato assimilato come demone nella religione cristiana.

Aleyan-Baal, divinità di Ugarit, dio della vegetazione e delle tempeste, conosciuto anche con l'appellativo di signore dei solchi. Sposo di Anat. A volte paragonato al dio Marduk o al dio El. Disponeva di un tempio sul Monte Carmelo. Venne ucciso da Mot.
Poiché più di un dio portava il titolo di "Ba‘al" e più di una dea quello di "Ba‘alat" o "Ba‘alah", solo il contesto di uno scritto o iscrizione può indicare con esattezza di quale "Signore" Ba‘al, o "Signora" Ba‘alat, si parli. Sebbene sia assai probabile che il dio Hadad (o Adad) fosse chiamato Ba‘al, Hadad era lungi dall'essere l'unico dio con quel titolo.
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Re: Costumi o paramenti saçerdotałi pagani e eidołatri

Messaggioda Berto » sab mar 12, 2016 9:24 pm

Yahweh è un dio sumero?

Le rivelazioni di un Sacerdote.
Cari lettori, alcuni mesi fa pubblicammo delle brevi trasmissioni dove gli scrittori Alessandro ed Alessio De Angelis mettevano in risalto alcuni loro studi interpellando un famoso sacerdote e docente universitario, prof. alla Pontificia Università Gregoriana, alla Pontificia Università Lateranense, all’Antonianun di Roma etc. etc. Registrazioni video che dopo alcune settimane furono
oscurate dagli stessi De Angelis in seguito a pressioni subite. Ora non ricordo bene come andarono i fatti e non è importante, quello che conta è che un nostro lettore ci ha segnalato la pubblicazione, proveniente dall'estero, di un sunto di questa famosa registrazione. Ecco a voi:

Tivoli (Roma) Giovedì 3 Giugno 2010

http://www.altrogiornale.org/yahweh-a%C ... -sacerdote

In un confronto televisivo tra il prof. Alessandro De Angelis, noto antropologo e studioso antico testamentario, ed un famoso sacerdote e docente universitario, prof. alla Pontificia Università Gregoriana, alla Pontificia Università Lateranense, all’Antonianun di Roma ecc., nonché preside di un importante studio teologico, sono state portate le prove di come gli Ebrei costruirono Dio (chiamato Yahweh nell’Antico Testamento) tramite un sincretismo degli antichi dei sumeri, avvalendosi di ricerche epigrafiche, archeologiche e filologiche.
La conferenza ha assunto un particolare interesse quando l’emerito prof. e sacerdote, una volta presa la parola, ha confermato e convalidato le sopra dette ricerche facendo cadere in 15 minuti il dio delle tre maggiori religioni monoteistiche mondiali. Riportiamo in sintesi le ricerche esposte dal prof. De Angelis cui seguirà la ratifica del sacerdote.

Nei testi sumeri di circa 6000 anni fa si parla del dio EN.LIL, che aveva l’epiteto di ILU.KUR.GAL, ovvero “Signore della grande montagna”; egli aveva tre figli, uno dei quali si chiamava ISH.KUR o “Signore della montagna”, difatti il glifo KUR in sumero significa “montagna” mentre ISH è un gioco di parole che deriva dall’unire l’accadico ISHA (signore) con la desinenza cananea ISH (montagna), glifo che viene tradotto in accadico con SHADDU, e che si evolverà in ebraico in El Shaddai, dove El vuol dire “Signore”, mentre Shaddai significa “montagna”. Questo è l’epiteto con cui Dio si presenterà per la prima nell’Antico Testamento, quando in Genesi 17: 1,2 disse ad Abramo: «Io sono El Shaddai, cammina alla mia presenza e sii perfetto».

Ishkur prenderà il nome di Hadad in accadico, mentre per i cananei diventerà Baal Hadad. Gli Assiri cercarono di concretizzare il primo tentativo di monoteismo sul dio semitico Baal, tuttavia resosi conto che questo dio non era idoneo ad assurgere a tale funzione a causa della sua tradizione secolare, nonché dell’importanza che la sua figura ricopriva nel Pantheon cananeo, capirono che sarebbe stato arduo far traslitterare su di esso le caratteristiche di altre maggiori divinità. La soluzione per un passaggio dal politeismo al monoteismo fu trovata quindi facendo prendere in sposa al dio Baal la sua sorellastra Asherah, ed il figlio nato dalla loro unione fu chiamato Yaw El, dove possiamo subito notare l’assonanza con il dio biblico Yahweh. Fu così fatto traslitterare, questa volta con successo, il tentativo di monoteismo dal dio fenicio Baal a Yahweh, tanto che ritroviamo in entrambi lo stesso epiteto di Cavaliere delle nubi. Difatti il dio fenicio Baal lo ritroviamo in un testo proveniente da Ugarit e risalente al XIV secolo a.C., dove si legge:

Per sette anni possa Ba‘al essere assente,
per otto anni il Cavaliere delle Nubi!
CTA 19: IV: 204-205; KTU 1.19: IV: 42-43

Come è possibile notare dalle tavolette ugaritiche, Baal è identificato con l’epiteto di Cavaliere delle nubi, lo stesso che, di fatto, ritroviamo in Salmi 68: 5 attribuito al dio biblico Yahweh:

Cantate, o dèi! Inneggiate, o suoi cieli!
Spianate la strada al Cavaliere delle Nubi!
In Yahweh gioite
ed esultate dinanzi a lui!
Salmi [LXVIII: 5]

Questo epiteto, di derivazione semitica, è la prova che Yahweh sia nato dalla traslitterazione del dio fenicio Baal, derivazione a sua volta di quell’ISH.KUR sumerico. Non solo: per completare il processo di sincretismo Asherah, madre di Yahweh, fu data in sposa a suo figlio, come evidenziato, oltre che da numerosi ritrovamenti archeologici, anche da una iscrizione paleo ebraica risalente all’VIII secolo a.C. e recentemente rinvenuta nei pressi di Kuntillet ‘Ajrud, dove si legge:

Ti benedico tramite Yahweh di Samaria e la sua Asherah
Iscrizione Paleoebraica

Gli invasori Hyksos-Ebrei, adoratori del dio Baal, come raccontato da Manetone conquistarono l’Egitto nel 1750, scegliendo Seth per affinità elettive con il loro dio. Dopo le due cacciate del primo e secondo Esodo, gli Ebrei promuoveranno il nuovo dio Yahweh eliminando i riferimenti a sua madre, ed in seguito moglie, Asherah, come testimoniato da numerosi riferimenti biblici (cfr. I Samuele 7: 4 e 12: 10; II Re 10: 19; II Re 11: 18). L’esatta interpretazione dell’epiteto biblico “El Shaddai”, che designerebbe Yahweh come un dio delle montagne, è peraltro confermata anche da numerosi riferimenti biblici:

I Re 20: 23 – «Ma i servi del re di Aram dissero a lui: “Il loro dio è un dio delle montagne»

Salmo 67: 14-17 – «Dio ha scelto a sua dimora il monte di Basan, il monte delle alte cime; il Signore lo abiterà per sempre»
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