Uruk cuna de çeveltà

Uruk cuna de çeveltà

Messaggioda Berto » mar mar 24, 2015 9:28 am

Uruk cuna de çeveltà
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Recoustrusion epotetega de Uruk:
Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... /uruk1.jpg

http://it.wikipedia.org/wiki/Uruk
Uruk (la sumerica Unug, la biblica Erech, la greca Orchoë e l'araba وركاء, l'odierna Warka) un'antica città dei Sumeri e successivamente dei Babilonesi, situata nella Mesopotamia meridionale. Nel IV millennio a.C. il piccolo insediamento divenne una vera e propria città, la prima per cui sia possibile utilizzare questo termine; questo perché fu la prima ad avere due caratteri fondamentali per una città: la stratificazione sociale e la specializzazione del lavoro.
Uruk si trova oggi 20 chilometri ad est del fiume Eufrate, in una regione paludosa a circa 230 chilometri a sud-est di Bagdad. Secondo una moderna ipotesi, tuttora puramente speculativa, il nome "Iraq" deriverebbe da Uruk.
Nel suo momento di massimo splendore, Uruk contava una popolazione di circa 80.000 abitanti che vivevano in 6 chilometri quadrati racchiusi da una doppia cinta di mura lunga 10 chilometri, rappresentando, al suo tempo, la più grande e popolosa città del mondo, oltre che una delle più antiche nella storia dell'uomo.
Il sito di Uruk fu occupato per almeno 5.000 anni, dal tardo periodo di Ubaid (4000 a.C.) fino all'inizio del III secolo a.C. Alla fine del IV millennio a.C. era uno dei più grandi insediamenti urbani della Mesopotamia, se non del mondo.

L'origine della città sembra derivare da due primi insediamenti, successivamente conosciuti come Kullab (anche Kulaba o Kullaba) ed Eanna. Queste due zone della città erano caratterizzate da ampie piattaforme costruite con mattoni di fango aventi in cima i templi dedicati al culto: Kullab era l'area dedicata al dio maggiore del pantheon, Anu, nell'Eanna vi erano invece i templi associati al culto della dea dell'amore Inanna (Ishtar).

Uruk, fin dai primi tempi, ebbe un ruolo molto importante nella storia politica e religiosa del paese. Agli inizi del III millennio a.C. la città, sotto la terza dinastia di Uruk, estese la sua egemonia sulla Babilonia e divenne un grande centro di culto del dio Anu e in generale uno dei maggiori centri religiosi del regno.

Uruk fu la città dello storico re Gilgameš, eroe della famosa epopea. Le mura di Uruk si dice fossero state costruite proprio da questo re, oppure dal suo predecessore Enmerkar (il fondatore della città secondo la Lista dei re), che fece anche costruire il famoso tempio di Eanna, dedicato al culto di Inanna (Isthar).

Oppenheim al riguardo ha detto: “Ad Uruk, nella Bassa Mesopotamia, la civiltà sumera sembra raggiungere il suo massimo picco creativo. Ciò è sottolineato dai ripetuti riferimenti a questa città in ambito religioso e, in particolare, dai testi letterari, compresi quelli di ordine mitologico; anche la tradizione storica della lista dei re sumeri lo conferma. Da Uruk il centro del potere politico sembra poi muoversi verso la città di Ur."

Attorno al 2100 a.C., con il governo della terza dinastia di Ur, il prestigio e il potere di Uruk iniziano a declinare. Successivamente la città ebbe un ruolo primario nelle lotte dei Babilonesi contro gli Elamiti fino al 2004 a.C., anno in cui fu gravemente danneggiata; i ricordi di alcuni di questi conflitti si ritrovano nell'epopea di Gilgamesh.

La città continuò ad esistere sino all'epoca seleucide, nel III-II secolo a.C., periodo nel quale la città trovò nuovo splendore, con la costruzione di alcuni templi. Anche in epoca posteriore, sotto i Parti (141 a.C. - 225 d.C.) furono erette nuove costruzioni, come l'imponente santuario di Eanna.
La città fu definitivamente abbandonata a partire dal V secolo d.C.
Il centro della città era il quartiere di Kullaba che probabilmente era il toponomastico di un primigenio insediamento che si perde nella notte dei tempi, successivamente inglobato nell'agglomerato urbano dell'antichissima metropoli. Ad Uruk vi erano tre zone sacre. La più importante era quella di Eanna, dove erano raggruppati la maggior parte dei santuari. La zona sacra di Eanna era separata dal resto della città con un muraglione. Fu dapprima consacrata al dio Anu, in seguito alla dea Inanna. Il principale monumento di questa zona era lo ziqqurat, oggi quasi totalmente eroso. Il primo documento scritto della Mesopotamia fu scoperto proprio nell'Eanna, benché sia difficile datarlo con precisione.
La seconda zona sacra era quella dello ziqqurat di Anu. In realtà non era propriamente uno ziqqurat, ma un'alta terrazza su cui si trovava lo splendido Tempio Bianco di Anu.
La terza zona comprendeva un tempio di epoca seleucide.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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