MagiMagi
http://it.wikipedia.org/wiki/Magi_%28Bibbia%29 Nella tradizione cristiana i magi (singolare magio) sono alcuni astronomi e sacerdoti zoroastriani che, secondo il Vangelo di Matteo (2,1-12), seguendo "il suo astro" giunsero da Oriente a Gerusalemme per adorare il bambino Gesù, il "re dei Giudei" che era nato.
http://it.wikipedia.org/wiki/Magi_%28zoroastrismo%29 I magi (singolare magio o mago, dal latino magus, dal greco µάγος; dal persiano maguš e proto-curdo mâgî) sono stati un'antica casta sacerdotale ereditaria della religione zoroastriana.
Secondo Erodoto (I, 101), che elenca i nomi delle sei tribù o caste dei Medi, i magi erano una casta ereditaria di sacerdoti. Essi furono molto influenti nella società meda fino all'unificazione degli imperi Medo e Persiano nel 550 a.C., dopo la quale il loro potere fu ridimensionato da Ciro il Grande e da suo figlio Cambise II. I magi si rivoltarono contro Cambise e sostennero un rivale pretendente al trono, uno dei loro, che prese il nome di Smerdi. Smerdi e le sue forze vennero sconfitti dai Persiani sotto Dario I. I magi continuarono a esistere nella Persia unificata, ma da allora la loro influenza rimase limitata, e fu solo con l'avvento dell'Era Sasanide (226-650) che poterono riacquistare l'antica importanza.
Il Libro di Geremia (Geremia 39:3 e Geremia 39:13) indica con il titolo rab mag (maestro magio/magus/מָג) il capo dei magi, Nergal Sharezar (la Septuaginta, la Vulgata e la Bibbia di Re Giacomo lo traslitterano come Rabmag e ne fanno un personaggio a sé).
In Erodoto magos si riferisce alla casta sacerdotale e tribù dei Medi (1.101) e dice che sono abili a interpretare i sogni (7.37), ma in seguito il termine può essere usato nella cultura greca per indicare ogni incantatore o mago, ma anche ciarlatani e medicastri, specialmente da filosofi come Eraclito che avevano un atteggiamento scettico riguardo all'arte dell'incantatore, e nella letteratura comica (Lucio o l'asino di Luciano di Samosata). In epoca ellenistica magos iniziò ad essere usato come aggettivo relativo alla magia, come nell'espressione magas techne "ars magica" (usata per esempio da Filostrato).
Essi sono anche nominati da Giordano Bruno nel "De Magia" ove sono definiti come sapienti.
La radice proto-indoeuropea *magh- sembra abbia espresso il potere o l'abilità, e ha prodotto in greco attico mekhos (cfr. meccanica) e in germanico magan (inglese may), magts (inglese might).