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Ricordiamoci che stiamo creando la IV repubblica veneta. La prima durò almeno 1100 anni. La seconda, la Municipalità, disastrosa, pochi mesi, nel 1797, mentre la repubblica di Manin, la Repubblica di San Marco dal 17 marzo 1848 al 22 agosto 1849.
https://www.facebook.com/groups/2376236 ... 3609531384
SEI CONCETTI PER SEI MINUTI PER L’INDIPENDENZA VENETA
di PAOLO L. BERNARDINI
https://www.miglioverde.eu/sei-concetti ... ofj_vrC6PQ
Il giorno 6 ottobre, a Ospedaletto Euganeo, si è tenuto un convegno di “Liberamente”, “think tank sull’indipendentismo veneto” . Per motivi familiari non ho potuto essere presente all’evento, ma ho inviato questo mio testo, che sono lieto di pubblicare qui. Carissime, carissimi, per motivi personali non posso partecipare di persona a questo importante evento, e me ne dolgo. Ma vorrei solo, nei sei minuti che mi spettano, ribadire, per prima cosa, la mia assoluta fede nella bontà dell’indipendenza del Veneto. E vorrei mettere a punto solo alcuni concetti, chiarire alcune posizioni, che immagino saranno abbondantemente discussi oggi. L’indipendenza del Veneto deve essere vista come META FINALE di un processo che potrebbe svolgersi in molti modi, anche attraverso la conquista di porzioni sempre più nette di autonomia. Ma occorre sempre distinguere, concettualmente, tra autonomia e indipendenza: non necessariamente la prima porta alla seconda, ma soprattutto, non necessariamente quelli che si battono per la prima, ovvero l’autonomia, credono veramente nell’indipendenza. Molto spesso, e non…
Alberto Pento
Non è vero che la prima repubblica veneta durò 1100 anni, nemmeno per i veneziani; poi bisogna aggiungere che non fu una repubblica a sovranità di tutti i veneti ma solo dell'aristocrazia veneziana e che per la maggior parte dei veneti questa repubblica di cui erano sudditi durò solo 400 anni e non 1100.
Alberto Pento
La storia va raccontata giusta e non va alterata e falsificata, poiché dalla sua maggiore corrispondenza alla complessità del ver,o dipendono le maggiori probabilità e possibilità di riuscire a farla evolvere in meglio.
Caterina Dei Tanesco
Allora specifichi Lei..
Alberto Pento
La forma repiovegana del stado veneto lagounar ła scuminsia co Venesia ła deventa on comoun a partir dal 1143
https://it.wikipedia.org/wiki/Commune_Veneciarum
Il Commune Veneciarum (latino per "Comune di Venezia") è il titolo con cui dal 1143 venne designato il governo della città di Venezia e della sua Repubblica. Il comune, similmente agli altri Comuni medievali si basava sul potere dell'assemblea popolare, a Venezia chiamata Concione, rappresentativa degli uomini liberi, e su un sistema di assemblee da questa derivate: Maggior Consiglio, Minor Consiglio, Consiglio dei Pregadi, Quarantia. A differenza che nelle altre città italiane, però, a Venezia permanevano alcune vestigia proprie del precedente istituto monarchico incarnato dal Doge, per limitare il potere del quale le assemblee vennero sviluppate. Il gruppo dirigente dei maggiorenti del Comune venne nel tempo a raccogliersi attorno al nucleo delle antiche famiglie patrizie, creando un nuovo patriziato mercantile che con la Serrata del Maggior Consiglio del 1297 di fatto si appropriò del potere esautorando l'assemblea popolare.
In nome del Commune continuò tuttavia ad operare il massimo organo di rappresentanza della sovranità dello Stato - costituito dal Doge, dal Minor Consiglio e dai capi della Quarantia - sino a che nel 1423 con l'abolizione della Concione si pose fine anche all'ultimo residuo degli istituti comunali e l'organo supremo prese il nome di Serenissima Signoria.
Prasiò la Repiovega Veneta arestogratega no ła ga vesto 1100 ani ma 654.
Alberto Pento
Le lagoune venete de ła Venetia et Histria al termene de l'enpero roman d'oçidente łe jera pasà soto el domegno de l'enpero roman d'oriente, soto Bixansio e Ravena endoe ke stava l'exarca.
El primo çentro de poder połedego veneto łagounar xe stà Gravo, dapò Eraclea, podopo Matemauco e pì tardi Rivoalto ke lomè entel XII° secoło el ga canvià el so vecio nome ente coeło novo de Venesia.
Par i primi tre secołi VI,VII, VIII łe lagoune łe xe stà soto Bixansio: el "Magister Militum" e podopo i Doxe łi jera funsionari bixantini.
Dal IX secoło al XII° ghe xe stà el dogado o monarkia dei doxe, endependenti da Bixansio.
Dal XII° secoło, co el dogado monarkego el se ga canvià en dogado comounal e dapò ente on dogado arestogratego, al XVIII° ghe xe stà ła Repiovega Venesiana e a partir dal XIV-XV secoło ghe xe stà ła Repiovega Veneta a domegnansa venesiana.
El Stado Venesian (e veneto) endependente (rexime dogal monarkego e dogal repiovegan comunal e dapò aregogratego) lè durà suxo 1000 ani e ła Repiovega Venesiana e Veneta suxo 654 ani.
No se pol confondar łi ani de RivoaltoVenesia, co łi ani del domegno bixantin, co łi secołi del Stado Veneto Venesian endependente da Bixansio e co coełi de łi do reximi dogal monarkego e dogal comounal repiovegan arestogratego.
No se pol dir kel Stado venesian lè durà 1500 ani e ke ła Repiovega Venesiana arestogratega lè durà 1100 ani, parké no xe vero.
Alberto Pento
Anche le altre città venete erano comuni e si autogovernavano pur essendo inserite in un contesto di relazioni politiche che facevano riferimento al Sacro Romano Impero germanico, mentre Venezia faceva riferimento all'Impero Bizantino.
Alberto Pento
Sintesi cronologica di storia dell'area veneta a partire dalla fine dell'impero romano e all'arrivo delle migrazioni germaniche
Alberto Pento
Da ła Venesia de mar bixantina a ła Repiovega Veneta venesiana
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 137&t=1783
Alberto Pento La forma repiovegana del stado veneto lagounar ła scuminsia co Venesia ła deventa on comoun a partir dal 1143
https://it.wikipedia.org/wiki/Commune_Veneciarum
Il Commune Veneciarum (latino per "Comune di Venezia") è il titolo con cui dal 1143 venne designato il governo della città di Venezia e della sua Repubblica. Il comune, similmente agli altri Comuni medievali si basava sul potere dell'assemblea popolare, a Venezia chiamata Concione, rappresentativa degli uomini liberi, e su un sistema di assemblee da questa derivate: Maggior Consiglio, Minor Consiglio, Consiglio dei Pregadi, Quarantia. A differenza che nelle altre città italiane, però, a Venezia permanevano alcune vestigia proprie del precedente istituto monarchico incarnato dal Doge, per limitare il potere del quale le assemblee vennero sviluppate. Il gruppo dirigente dei maggiorenti del Comune venne nel tempo a raccogliersi attorno al nucleo delle antiche famiglie patrizie, creando un nuovo patriziato mercantile che con la Serrata del Maggior Consiglio del 1297 di fatto si appropriò del potere esautorando l'assemblea popolare.
In nome del Commune continuò tuttavia ad operare il massimo organo di rappresentanza della sovranità dello Stato - costituito dal Doge, dal Minor Consiglio e dai capi della Quarantia - sino a che nel 1423 con l'abolizione della Concione si pose fine anche all'ultimo residuo degli istituti comunali e l'organo supremo prese il nome di Serenissima Signoria.
Prasiò la Repiovega Veneta arestogratega no ła ga vesto 1100 ani ma 654.
Alberto Pento
Il ducato della Venezia Marittima, Rivoalto-Venezia, l'impero della Serenissima e Bisanzio
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... =49&t=2803
Alberto Pento El Dogado o Ducato lè n’istitudo monarkego e no repiovegan.
http://it.wikipedia.org/wiki/Ducato_(feudo)
Un ducato è un territorio, un feudo, o un dominio governato da un duca o da una duchessa.
Storicamente, i ducati del Sacro Romano Impero, compresi quelli dell'Italia settentrionale, divennero gradualmente sovrani, mentre quelli dell'Europa Occidentale (Spagna, Francia, Gran Bretagna) così come quelli dell'Italia meridionale (Stato Pontificio, Regno di Napoli, Regno di Sicilia) rimasero vassalli diretti del regno.
Tradizionalmente, un Granducato, come ad esempio la Toscana, il Lussemburgo, la Finlandia e la Lituania, era generalmente indipendente e godeva della piena sovranità territoriale.
Quando i Longobardi conquistarono l'Italia, la divisero amministrativamente in ducati. L'Italia settentrionale era divisa in vari ducati (Ducato del Friuli, Ducato di Ceneda, Ducato di Treviso, Ducato di Vicenza, Ducato di Verona, Ducato di Trento, Ducato di Parma, Ducato di Persiceto, Ducato di Reggio, Ducato di Piacenza, Ducato di Brescia, Ducato di Bergamo, Ducato di San Giulio, Ducato di Pavia, Ducato di Torino, Ducato di Asti, Ducato di Tuscia, Ducato di Milano e Ducato di Ivrea), che furono soppressi con la conquista franca nel 774 ovvero trasformati in contee, secondo l'uso carolingio.
Nell'Italia centromeridionale i Longobardi avevano, invece, istituito solo due ducati di grandi dimensioni: il Ducato di Spoleto ed il Ducato di Benevento. Il secondo fu conquistato dai Normanni nel 1053, il primo fu inglobato nello Stato della Chiesa nel 1198.
Nel frattempo, a partire dalla fine del VI secolo, le città marinare che appartenevano all'Impero Bizantino furono organizzate in ducati semi-autonomi. Si trattava del Ducato di Amalfi, del Ducato di Sorrento, del Ducato di Napoli, del Ducato di Gaeta e soprattutto del Ducato di Venezia. I primi quattro di questi ducati furono conquistati dai Normanni nell'XI secolo, mentre Venezia si trasformò in Repubblica. Ducato bizantino era anche il Ducato romano, che fu il primo nucleo dello Stato Pontificio (Donazione di Sutri, 728).
Nel 1059 lo stato normanno degli Altavilla ricevette dal Papa il titolo di Ducato di Puglia e di Calabria. Quando, poi, nel 1130 lo stato venne elevato, sempre dal Papa, a Regno di Sicilia, il titolo di duca di Puglia e Calabria fu spesso conferito all'erede al trono.
A partire dal 1395, le maggiori Signorie dell'Italia centrosettentrionale cominciarono ad ottennere il titolo ducale dall'Imperatore o dal Papa, ed in seguito lo ottennero sempre più territori, ormai di fatto sovrani. Complessivamente i ducati eretti dopo il 1395 furono i seguenti: Ducato di Milano, Ducato di Mantova, Ducato di Sabbioneta, Ducato del Monferrato, Ducato di Parma, Ducato di Guastalla, Ducato di Ferrara poi Ducato di Modena, Ducato di Mirandola, Ducato di Firenze poi Granducato di Toscana, Ducato di Lucca, Ducato di Massa, Ducato di Urbino, Ducato di Camerino, Ducato di Castiglione del Lago, Ducato di Castro, Ducato di Sora, Ducato di Salci. Inoltre il Ducato di Savoia aveva la sovranità sul Piemonte.
Infine, possono essere equiparate a ducati anche la Repubblica di Venezia e la Repubblica di Genova, in quanto il loro capo di stato portava il titolo di doge.
Nello Stato Pontificio e nei regni di Napoli e Sicilia rispettivamente il Papa ed il re concedevano il titolo di duca come titolo di nobiltà, inferiore a quello di principe. Questi ducati erano dei feudi che, tuttavia, non ebbero alcuna autonomia politica.
Alberto Pento
Naseda del Comoun de Venesia
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... =137&t=629
El Comoun Venesian e ła Concio
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 137&t=1835
Alberto Pento
Venezia e l'area lagunare o Venezia Marittima non hanno il monopolio della veneticità, non sono mai state più venete delle altre città venete, della terraferma veneta come Verona, Vicenza, Belluno, Rovigo, Treviso e Padova.
Quando alla fine dell'Impero romano la terra veneta è stata divisa in due parti, soggette: una a dominio romano bizzantino e l'altra a dominio longobardo germanico, la maggior parte dei veneti, 4/500mila, risiedevano nella terraferma e probabilmente solo da 1/8 a 1/10 circa, 50mila, si trovava in area lagunare.
I veneti hanno continuato ad essere tali anche nelle città venete interessate alla migrazione e al dominio longobardo germanico che è durato 930 anni e che ha ridisegnato e reimprontato la struttura sociale, culturale, urbana e politica delle città venete, 6 su 7 e quindi di gran parte della terra veneta.
Se ai veneti terrestri, in 930 anni, si sono aggiunti i migranti goti, longobardi, sassoni, franchi e normanni, svevi, alemanni, bavaresi e tirolesi, ecc.; ai veneti lagunari, più o meno nello stesso periodo si sono aggiunti i migranti dal mondo bizantino, i primi dogi del ducato marittimo erano greco-armeni, poi si sono aggiunti migranti istriani, dalmati, albanesi, slavi vari e altri da tutti i domini bizantini e veneziani continentali e del Mediterraneo.
Quindi la storia dei veneti non si può ridurre a quella di Venezia e del periodo in cui la terraferma veneta era suddita e dominio della città lagunare veneziana.
Non si possono cancellare né disprezzare i 930 anni di storia non veneziana delle città venete, ove si è formata la democrazia comunale e prima che a Venezia, da cui poi le basi delle repubbliche democratiche moderne e più civili come quella svizzera. Non dimentichiamo che la prima università veneta si è formata nella Padova veneta dei Carraresi di origine germanica e non a Venezia.
Chi insiste con l'esaltazione di Venezia e con il dispregio e la sottovalutazione della storia, della cultura, della veniticità dei veneti non veneziani delle città venete della terraferma, non è un buon veneto, non fa un buon servizio ai veneti tutti, alla loro coscienza storica, alla loro unità politica e a una loro possibile indipendenza all'interno di un continente europeo federato.