Cfr. co:
Orio, Oriolo, Orolo, (e Oriago, Moriago ?)Oriohttp://it.wikipedia.org/wiki/Orio http://it.wikipedia.org/wiki/Orio_Litta Di origine romana (infatti veniva usato come stalla e granaio sulla Mantovana per rifocillare i viandanti di quella strada) ???, Orio Litta sorse su un territorio paludoso bonificato grazie ai Benedettini di San Pietro in Lodivecchio a partire dall'885.
Fu coinvolta nelle lotte tra i comuni lombardi e l'impero.
Divenuta feudo dei Lampugnani (1375), passò in mano a varie famiglie, fino ad arrivare ai Cavazzi che, nel 1700, portarono il paese a grande splendore.
In età napoleonica (1809-16) al comune di Orio furono aggregate Cantonale e Corte Sant'Andrea, ridivenute autonome con la costituzione del Regno Lombardo-Veneto.
Nel 1863 Orio assunse il nome ufficiale di Orio Litta, per distinguersi da altre località omonime.
Il nome deriva probabilmente da "
horreum" o "
hordeum", termini legati al grano (infatti indica il granaio), e dalla famiglia Litta. ???
Orio Canavexehttp://it.wikipedia.org/wiki/Orio_Canavese Orio Al Seriohttp://it.wikipedia.org/wiki/Orio_al_Serio Orio Bascohttp://it.wikipedia.org/wiki/Orio_(Spagna)
Es posible que el nombre de Orio no sea más que una deformación de "río Oria" en cuya desembocadura se encuentra la población. La villa fue fundada en la Edad Media bajo el nombre de Noble y Leal Villarreal de San Nicolás de Bari de Orio, pero está denominación tan larga se fue perdiendo y pasó a ser conocida simplemente como Orio. De forma coloquial y al hablar en euskera el nombre de la población se pronuncia Óriyo.
Sobre el origen etimológico del nombre del río este es desconocido. Una hipótesis es que proceda del latín aurea (dorada) o bien del euskera horia (amarillo), que poseen significados parecidos. En cualquier caso, posiblemente por esa similitud entre el nombre del pueblo y el nombre en euskera del color amarillo; este color se viene usando desde hace bastantes años como símbolo del municipio. Esta tradición se debe a que la exitosa trainera de Orio utiliza desde hace un siglo ese color. La bandera de Orio es de color blanco con ribete azul y el escudo del pueblo en su interior. Los carteles indicadores de las calles llevan fondo amarillo, etc.
A los habitantes de Orio se les conoce como oriotarras, gentilicio procedente del euskera y que se usa indistintamente tanto para hombres como para mujeres. Los oriotarras tienen en euskera el apodo ijitoak (gitanos).
http://es.wikipedia.org/wiki/R%C3%ADo_Oria Oriahttp://it.wikipedia.org/wiki/Oria Oria (Oria in dialetto brindisino) è un comune di 15.365 abitanti del Salento, in provincia di Brindisi, situato su un territorio collinare.
La fondazione di Oria, secondo Erodoto, avvenne quando un gruppo di cretesi naufragò lungo le coste salentine non lontano da Oria. I cretesi scelsero il colle più alto per iniziare la costruzione della città in quanto da lì potevano ben controllare tutto il territorio circostante.
Diedero a tale città il nome Hyria.
Durante l'VIII secolo a.C. Oria comincia, la sua evoluzione da abitato "sparso" a città vera e propria, infatti abbiamo una concentrazione, probabilmente di capanne sul colle più alto della città come attestato dalla libera università di Amsterdam. La città messapica di Oria aveva contatti con tutte le più importanti città dell'epoca, sia della messapia che città magno-greche. Di particolare interessa risulta il rapporto con la vicina e potente città di Taranto, con la quale il rapporto non era certo dei più pacifici, anche se vi erano periodi di floridi scambi culturali e commerciali. La rivalità dei Messapi con Taranto giunse all'apice nel 473 a.C. quando i Tarantini, uniti ai Reggini si scontrarono con i Messapi. Tale forte conflitto fini con l'indebolire sia i Messapi che i Tarantini, Con il 272 a.C. Taranto e di li a poco i Messapi persero la loro indipendenza almeno in parte, a causa della crescente potenza di Roma, Oria non perse però la sua importanza. Nel 88 a.C. divenne quindi municipio romano, ed ebbe l'importante privilegio di continuare a battere monete.
San Pietro d'Oriohttp://it.wikipedia.org/wiki/San_Pietro_d'Orio San Pietro d'Orio è un'isola della Laguna di Grado, abitata fin da epoca romana e ora ridotta a un piccolo lembo di terra.
Il nome deriva da
orium (sponda, in latino).
L'isola, che si trova nella parte occidentale della laguna (palù de soto), occupa una posizione strategica: prossima alla città di Grado e al mare, e affacciata su uno dei principali canali lagunari, cui dà il nome (canale di San Pietro d'Orio).
Oggi l'isola ospita poche rovine ed è esposta alle minacce del mare, soprattutto dopo la forte riduzione del Banco d'Orio, il cordone sabbioso che la proteggeva a sud.
Oriolohttp://it.wikipedia.org/wiki/OrioloOriolo è un comune italiano di 2.480 abitanti della provincia di Cosenza, in Calabria. Di origine remote, nacque come fortezza a difesa dei cittadini scappati dalle coste per rifugiarsi dalle continue incursioni dei saraceni.
Atti notarili fino al 1139 chiaramente parlano del kastro di Oriolo. Nell'atto il nome di Oriolo è riportato come "kastron Ourtzoulon" (in greco bizantino Κάστρον Ορτζουλόν). Negli atti successivi è riportato come "kastron Ourzoulon" (1117), "Ortzoulon" (1131), Orgilon (1132), Orghiolon (1186), Ordeolum (1221-atto di donazione di Federico II di Svevia). Nel settembre del 1117 Mabilia, contessa di Oriolo, donò al monastero della SS. Trinità di Cava, al suo abate Pietro ed agli altri fedeli la chiesa di S. Pietro di Bragalla con i casali e tutte le pertinenze che possedeva nell'ambito del territorio di Oriolo. Con l'abbandono dei territori da parte di Bisanzio cominciò la loro latinizzazione e subentrarono le monarchie normanne.
Oriolo romanohttp://www.comuneorioloromano.vt.it/Storia.htm Oriolo Romano conta circa 3500 abitanti ed è situato a circa 400m s.l.m.. Al confine tra la provincia di Roma, da cui dista 53 Km, e quella di Viterbo, da cui dista 39 Km e di cui fa parte, il territorio comunale di Oriolo si espande su una zona collinare ricca di boschi d'alto fusto, lungo la via Clodia, antica strada che congiungeva il nord dell'agro romano con la Tuscania, oggi in parte parallela alla via Braccianese e alla via Cassia.
...
L'origine umbra dei primi abitanti di Oriolo, risulta ancora oggi, a distanza di secoli, in talune inflessioni dialettali, usi culinari e folcloristici che si possono osservare nell'attuale popolazione. I modi di dire non appartengono alla cultura di queste perché i paesi qui intorno sono stati fondati da persone che provenivano dall'orvietano. Ad esempio "ai garbo" è un'espressione intraducibile che corrisponde più o meno all'espressione italiana "dio lo voglia" o "se dio vuole", molto frequente in Umbria. Queste forme dialettali si stanno perdendo per vari motivi, immigrazioni, emigrazioni ma soprattutto a causa della televisione che ha imposto un linguaggio unificato. Rimangono modi di dire caratteristici nei toponimi, ad esempio un monte che a Canale è chiamato "la bandifera" nella parte che guarda ad Oriolo è chiamato "scialimate" che significa la "cosa franata."
Orolo (torrente a Vicenza)https://www.regione.veneto.it/web/guest ... Id=3004715http://it.wikipedia.org/wiki/OroloL'Orolo o Giara o Livergon è un torrente in provincia di Vicenza che ha le sue sorgenti sul monte Raga a Magrè di Schio. Da qui il corso del torrente prende il nome di Livergon. All'uscita del comune di S. Vito di Leguzzano cambia nome in Giara, passa anche per il comune di Isola Vicentina, e in località Motta di Costabissara diventa Orolo. Il torrente confluisce nel fiume Bacchiglione, il fiume che attraversa la città di Vicenza.