Borgorico (Borgoricco) e Dexman (Desmano)

Borgorico (Borgoricco) e Dexman (Desmano)

Messaggioda Berto » mar gen 07, 2014 10:12 pm

Borgorico (Borgoricco) e Dexman (Desmano)
viewtopic.php?f=45&t=337

Borgorico
viewtopic.php?f=45&t=337

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... /11/b1.jpg



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lè on nome ciaramente xerman:
Burgo e ricco sono voci germaniche, altro che latine, giunte in area italica e assunte in tutte le varianti linguistiche dell'area, compreso il latino, l'italiano e il veneto:


Borgo e ricco:

http://www.etimo.it/?term=borgo
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http://www.etimo.it/?term=ricco
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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... /11/eb.png

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... burg-s.jpg


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wardè kive come ke li lo ga canvia en nome roman:

Sentì coxa ke i conta:

1) Da wikipedia:

http://it.wikipedia.org/wiki/Borgoricco
Borgoricco è nel cuore della zona centuriata dagli antichi romani, nella pianura padana, a nord-est di Padova.
Il territorio è attraversato dal canale di scolo Lusore, a nord-est è toccato dal fiume Muson Vecchio, a ovest dal fiume Muson che incrocia a sud-ovest del paese, il fiume Tergola.

Il nome di questo paese deriva dal latino "burgus" castello, torre, mentre "richo" ha qui il significato di "dominante" per l'importanza dell'insediamento romano.

Quando giunsero i coloni romani il territorio era in parte popolato da piccoli gruppi dediti alla caccia, alla pesca e ad una agricoltura primitiva. Nel territorio sono stati ritrovati sia manufatti di queste genti che testimonianze romane: ogni oggetto viene raccolto e catalogato nel museo locale, il museo della centuriazione.

Borgoricco sembra essere l'unico comune d'Italia che abbia il privilegio di aver avuto l'autorizzazione di inserire nel proprio emblema comunale, nella quarta ripartizione, il graticolato romano Cis Musonem con una croce, in filetto rosso, che rappresenta le due strade : la via Desmàn ("Decumanus Maximus" della centuriazione), che conduceva da Vicenza ad Altino, e la via Cornara (forse Cornelia), che andava da Padova ad Asolo.

2) Dal comun de Borgorico:

http://www.comune.borgoricco.pd.it/modu ... age&pid=15
INFORMAZIONI STORICHE

Caratteristica dei territorio di questo comune è la sua suddivisione regolare: le strade diritte e lunghe si intersecano disegnando una scacchiera che nonostante il trascorrere di secoli ha mantenuto l'originalità romana del famoso "graticolato". IL terreno veniva diviso in "centurie", quadrati di circa 710 metri di lato da ripartire in poderi destinati ai coloni e Borgoricco è nel cuore della zona centuriata a nord- est di Padova, il cui tracciato è perfettamente conservato.

Anche il toponimo è di origine latina: "burgus" castello, torre, mentre "richo" ha qui il significato di "dominante" per l'importanza dell'insediamento romano.
"Qualcuno sostiene invece che il paese abbia preso il nome dai Conti Burgo Richo".


L’arrivo dei coloni (favorito dall'imperatore Ottaviano con la centuriazione) trovò che il territorio era in parte popolato da piccoli gruppi dediti alla caccia, alla pesca e a una agricoltura primitiva; il terreno restituisce ora sia manufatti di queste genti che testimonianze romane: ogni oggetto viene raccolto e catalogato dal museo locale.


I manoscritti più antichi parlano invece delle chiese e dei castelli di epoca medioevale. In una donazione dei 1085 è nominata la chiesa di S. Leonardo, la cui fama di santo taumaturgo si era diffusa agli inizi dello stesso secolo; il testamento di Speronella del 1192, con la precedente, ricorda la chiesa di S. Eufemia e l'oratorio di S. Nicolò in Favariego. La nobildonna apparteneva alla ricchissima famiglia Dalesmanini che possedeva estese proprietà nella zona, è documentato che in località Castellaro sorgeva una loro residenza fortificata, protetta da fossato con due ponti, della quale ora rimane traccia solo nel toponimo.


3) Da Toponomastica Italiana:

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... 11/b-u.jpg
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Re: Borgorico (Borgoricco)

Messaggioda Berto » mar gen 07, 2014 10:18 pm

Bepin Segato de Borgorico:

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... /11/bs.jpg


.........................................................

Toponomastica germanica:
http://www.worldcitydb.com/bavaria_in_g ... state.aspx

Burdberg Burg (10 casi) Burgadelzhausen Burgambach Burgau Burgau Kreis Gunzburg Burgberg Burgberg Burgberg Burgbernheim Burgebrach Burgegg Burgellern Burger Burgerding Burgerl Burgerlleiten Burgerroth Burgersdorf Burgfarrnbach Burggaillenreuth Burggen Burggrafenhof Burggrafenried Burggriesbach Burggrub (5 casi) Burggrumbach Burghagel Burghaig Burgham Burgharting Burghaslach Burghausen (6 casi) Burghausen bei Munnerstadt Burgheim Burghochstadt Burghofe Burgholz Burgkirchen Burgkirchen am Wald Burgkirchen an der Alz Burgkrain Burgkranzegg Burgkundstadt Burgkunstadt Burglauer Burgle Burglegenfeld Burglein Burgleiten Burglengenfeld Burglesau Burgmagerbein Burgmannshofen Burgoberbach Burgpreppach Burgrain Burgrain Burgratz Burgsalach Burgsalack Burgschlag Burgsinn Burgstadt Burgstall (10 casi) Burgthann Burgtreswitz Burgwalden Burgwallbach Burgweg Burgweinting Burgweisach Burgwindheim Burk (4 casi) Burkardroth Burkatshofen Burkersdorf Burkersreuth Burkhardsberg Burkhardsreuth Burkhardsrieth Burkhausen Burkheim Burkheim
.......................................
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Re: Borgorico (Borgoricco)

Messaggioda Berto » mar gen 07, 2014 10:24 pm

Coelo ke xe da ociar par ben lè ke ente sto teritoro, endoe ke se ga conservà le traçe de na çenturiasion de li ani veneto-romani, n'area ke no la xe mai stà negà da xluvion ente sti oltimi 2000 ani, el nome del paexe lè de orexene xermana, vol dir ke co xe rivà i xermani (goti, longobardi, franki, sasoni) el posto el jera o spopolà o popolà da poke caxe sparse de contadini e co se ga ensedià i migranti xermani li ghe ga dà el nome al paexe

Ma li talioti-talioni li ga la tara talego-romana de vedar ensediamenti romani dapartuto anca endove ke no li ghe jera.


Le falbe çenturiasion romane ente ła tera veneta
https://docs.google.com/file/d/0B_VoBnR ... BxY3M/edit
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Çenturasion de Adria-Viładoxe
https://docs.google.com/file/d/0B_VoBnR ... 9TNDA/edit
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Çenturiasion vixentine de Marostega e de Thiene
https://docs.google.com/file/d/0B_VoBnR ... JGVnc/edit
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Çenturiasion de Bełun
https://docs.google.com/file/d/0B_VoBnR ... U2Vnc/edit
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Re: Borgorico (Borgoricco)

Messaggioda Berto » mar gen 07, 2014 10:31 pm

La formante -ricco

la se cata anca sol:

Monte Ricco de Monselexe
Monte Ricco de Axolo
Monte Ricco de Parona a Verona (Negrar)

tuti posti endoe ke ghe jera fortefegasion (casteli, roke) xermane.


http://www.etimo.it/?term=ricco

2) Dal DELL (dizionario etimologico della lingua italiana) di Cortellazzo e Zolli:
ricco,
agg. ‘che è fornito di beni, sostanze, denaro, oltre il normale’ (riccu: fine sec. XII, Ritmo di S. Alessio, ricco: av. 1292, Giamboni Vizi e virtù; 1300 ca., Albertano volgar.: “Quegli è ricco che ha tanta possessione quanta a vivere largamente gli basta”), est. ‘che è fornito abbondantemente di elementi di varia natura o qualità’ (sec. XIV, Fazio degli Uberti e Ovidio volgar.), (chim.) ‘di sostanza che contiene un'elevata percentuale di un dato elemento o composto’ (1563, M. Florio: piombo ricco [di argento]), ‘ingente per valore, prezioso’ (1374, F. Petrarca), est. ‘che esprime ricchezza in quanto è vistoso, lussuoso o sfarzoso’ (fine sec. XIII, Novellino), ‘che fornisce ricchezza o un cospicuo reddito, detto di cosa’ (1600-03, M. Cavalli),
s. m. ‘chi è abbondantemente fornito di beni e di mezzi per vivere’ (1853, Proverbi toscani).

Longobardo rihhi ‘potente’ (e con questo sign., conservato nel fr. ant., è usato, p. es., da Chiaro Davanzati), che ha completamente sostituito il lat. dive(m), anche se “è preferibile pensare a un accoglimento di *riki (germ. occ.) o reiks (got.) avvenuto già verso il IV-V secolo, nel senso primitivo di ‘potente’” (A. Castellani in SLI XI [1985] 178-179). In ricchezza è applicato all'agg. il vecchio suff. lat., diventato produttivo, -itia(m): Rohlfs III § 1153. Ricchezza mobile si oppone alla ricchezza immobile, come beni mobili a beni immobili, ed è stata istituita, secondo Rigutini Neol. s. v. mobile, da Marco Minghetti.


Monte Cerro Rico a Potoxi en Bołivia – Ła spagnola çità de l’arxento

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... _base_.jpg

http://it.wikipedia.org/wiki/Potos%C3%AD
Fondata nel 1546 come città mineraria, ben presto produsse ingenti ricchezze, diventando la più grande città delle Americhe a eccezione di Città del Messico, con una popolazione di oltre 200.000 abitanti. In spagnolo esiste ancora un detto, "vale un Potosí", che significa "vale una fortuna", mentre per gli europei il Perù è ancora una mitica terra di ricchezze (la Bolivia faceva parte del vicereame del Perù ed era conosciuta come Alto Perù, prima di ottenere l'indipendenza nel 1825).
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http://upload.wikimedia.org/wikipedia/c ... si_air.jpg
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Re: Borgorico (Borgoricco)

Messaggioda Berto » mar gen 07, 2014 10:50 pm

Par Dexman (Desmano) lè conpagno:

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... man-VE.jpg

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... strada.jpg


om kinome-toponemo veneto-xerman fato pasar par roman.

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... cumano.jpg


Demain, demanio, dexmanià, Dexman

Maxo, Maxon, Maxio, Maxi, Maxer, Maxera, Maxerà, mansio, maison, demain (demanio), maniero, Manero, Masaria, transumansa, transumare/transumanare

viewtopic.php?f=45&t=971

LA CAMPAGNA ISTRIANA NEL MEDIOEVO
di FRANCO COLOMBO
Trieste - Dicembre 2005

http://www.circoloistria.it/public/La%2 ... dioevo.pdf

Esaminiamo ora in particolare un paesaggio agrario al tempo dei Franchi.

Quasi tutti i testi, cominciando da quelli scolastici, insistono soprattutto a parlare del “sistema curtense” applicato nella grande villa carolingia. Nella realtà, ci fu allora una grande varietà di sistemi di organizzazione del territorio rurale. La villa carolingia derivava sicuramente dalla grande villa gallo-romana ma non era certamente l’unico tipo di conduzione agricola dell’Alto Medioevo in quanto di fronte alle grandi proprietà regie, laiche ed ecclesiastiche stava un frazionamento del suolo molto più spinto a causa di un gran numero di appezzamenti, allora comunemente chiamati mansi, del tutto liberi, ingenuili, detti allora allodi.

La parola “manso”, sconosciuta nell’epoca romana (??? no ła jera scognosesta ma forse no ła gheva ancora el senso ke ła vesto dapò ente li ani carołenghi), appare in un testo per la prima volta nel 475, poi, rara nella documentazione merovingia, diviene frequente, a partire dai polittici, nell’età carolingia.

Mansus deriva dal latino manere, abitare e mansio, da cui poi anche il francese manoir, per indicare inizialmente la casa d’abitazione, le costruzioni agricole annesse (stalla, granaio) ed il terreno (campi, orto, pascoli, bosco).

Questo focolare domestico agricolo che in precedenza era stato chiamato casa, sala, borda, masura, hospitium, herbergamentum sarà poi chiamato nell’antica lingua germanica Hoba (a Viçensa ghe jera on sindacaro kel se ciamava Oboe/Hoboe) o Hova, quindi Hufe ed in inglese hida per indicare un’unità fiscale ed insieme un’unità produttiva, in quanto originariamente esso è occupato da un’unica famiglia contadina e la sua superficie, che varia moltissimo a seconda delle condizioni di fertilità del suolo, è calcolata per assicurare il mantenimento dell’intera famiglia di un concessionario: spesso era la terra che poteva essere messa a coltura in un anno da un aratro tirato da un paio di buoi.

I testi carolingi ci indicano nelle grandi proprietà di tipo curtense diverse categorie di mansi: ingenuiles, se concessi ad uomini liberi, serviles a uomini non liberi che così diventavano servi casati, lidiles ad uomini affrancati dalla schiavitù che secondo il diritto germanico erano considerati semiliberi, ma poi già a partire del IX secolo non c’è più regola assoluta ma tanti casi particolari riguardanti sia il grado di libertà sia le superfici dei diversi mansi, per cui talvolta si cedono frazioni di manso sia talvolta dei mansi ospitano più famiglie.

Infine i testi carolingi fanno una distinzione tra i mansi vestiti che sono coltivati e mansi absi che non vuol dire incolti, come hanno scritto alcuni studiosi, ma vacanti, non occupati, o per partenza e morte del concessionario o per distruzione della sua magione (mansio).
Da notare che la parola manso continua ancora nelle zone di montagna nel termine maso, anche se con una riduzione di significato. Il termine “allodio”, parola di origine germanica (da al=totale e od=bene), indicava invece il terreno esente da qualunque forma di dipendenza, che non doveva pagare censi o prestazioni come il manso.

I mansi infatti pagavano dei canoni fissi, talvolta in denaro ma più spesso in natura, anticamente, come l’agrarium, proporzionali al raccolto (un decimo), in seguito in quantità fisse di cereali (frumento, avena, segale, spelta, orzo) o in polli ed uova, meno frequenti in capi di bestiame (porci, pecore, mai buoi e cavalli) probabilmente perché erano destinati ad approvvigionare l’esercito franco. Poi prodotti manuali: travi, cerchi di botte, pali per le viti, e tessili: un certo numero di pezze di tela di lino o tessuti di lana eseguiti dalle donne della famiglia contadina. Poi prestazioni di lavoro (l’abusatissimo termine di corvées indicava solo i servizi di aratura nelle terre signorili) quali lavori agricoli (la vendemmia, l’aratura, la sarchiatura, la fienagione, la mietitura, la trebbiatura), servizi di carriaggio quali le angariae.

Riguardo la sua origine il manso non è né un’istituzione romana derivante dallo “jugum”, l’unità fiscale, come vogliono gli studiosi “romanisti” né un’istituzione germanica importata dai barbari invasori nell’Impero come sostengono i “germanisti”, in quanto la sua diffusione è maggiore sia delle zone romanizzate sia delle regioni occupate da invasori (o migranti) germanici.

Anche se il termine diventa comune appena a partire dal VII secolo, sotto altro nome il manso, come indicazione del luogo in cui si abita, della “terra di una famiglia”, della superficie che un aratro può lavorare in un anno, è certamente più antica delle invasioni barbariche, risale già alla sistemazione delle campagne con i primi villaggi. Dalle lontane origini la sua superficie ha variato nel corso dei secoli per gli ordinamenti giuridici, per la qualità del suolo, i tipi di conduzione e la qualità degli strumenti di lavoro, la composizione del gruppo familiare ecc. ma la sua funzione è rimasta pressoché immutata.
...

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http://dizionari.corriere.it/dizionario ... Inglese/D/dalesman.shtml
dalesman : n.m. (pl. -men); abitante m./f. dello Yorkshire del nord.

Speronella Dalesmanni, figlia di Dalesmanno Dalesmanni
http://it.wikipedia.org/wiki/Ezzelini

Gli Ezzelini, o Ecelini, sono un importante famiglia medioevale veneta. Di probabile origine tedesca, si stabilirono presso il castello di Onara (oggi frazione di Tombolo) dal 1035 circa al 1199 e per questo furono ricordati nei documenti dell'epoca come Ecelini de Onara. Successivamente, in seguito alla distruzione del castello di Onara, la famiglia si trasferì nel castello di Romano (attuale Romano d'Ezzelino). Il più noto esponente fu senza alcun dubbio Ezzelino III il Terribile, sicché si è soliti indicare la famiglia anche come Ezzelini da Romano. In seguito alle ritorsioni avvenute alla morte di questi, gli ultimi esponenti della casata furono trucidati il 26 agosto 1260.

Ecelino II, o Ezzelino II il “Monaco”, (morto in monastero nel 1235). Fu castellano di Onara fino al 1199, anno in cui il castello fu confiscato e distrutto dai Padovani (perché aveva fatto una pace separata con Vicenza) (8) quando spostò la residenza della famiglia a Romano. Continuò a gestire anche i castelli di Bassano, di Godego. Tra il 1191 e il 1193 fu Podestà di Treviso, nel 1200 fu Podestà di Verona e nel 1211 fu Podestà a Vicenza. Si sposò più volte, nell'ordine:

Agnese d'Este, figlia di Obizzo I, marchese della famiglia d'Este e di Sofia da Lendinara (muore di parto nel 1167);
nel 1170 Speronella Dalesmanni, figlia di Dalesmanno Dalesmanni (morta il 24 dicembre 1199), già divorziata e che lo abbandonò.
Cecilia, erede di Manfredo conte di Abano (attuale Abano Terme), ripudiata dal marito;
nel 1184 Adelaide, figlia dei conti di Mangona (località a nord di Prato) e di Emilia dei conti Guidi.
Dal primo e dal quarto di questi matrimoni ebbe, nell'ordine, i seguenti figli:

Palma (muore 1218), sposerà un Valpertino da Cavaso, l'attuale Cavaso del Tomba.
Agnese, sposerà un Giacomo dei Guidotti
Palma Novella, sposerà un Alberto da Baone.
Ecelino III (o Ezzelino III da Romano “il Terribile”), (vedere anche Ezzelino da Romano),
Alberico II o Alberico da Romano.
Emilia, che sposerà Alberto dei conti di Vicenza.
Sofia, che sposerà Enrico da Egna (Bolzano)
Cunizza III che sposerà, prima di morire a Firenze:
Riccardo conte di San Bonifacio (VR), morto nel 1254
Sordello della famiglia Visconti.
Bonio da Treviso
Rainerio da Breganze un ignoto nobile.

http://it.wikipedia.org/wiki/Speronella_Dalesmanni
Speronella Dalesmanni o Dalesmanin (Padova, 1149 – 24 dicembre 1199) , figlia di Dalesmano e Mabilia Dalesmanni, madre di Zamponia e di Jacopo da Sant'Andrea. Nobile e ricca feudataria del vescovo di Padova, a seguito di diversi matrimoni entrò in possesso di un ampio territorio compreso tra il Brenta ed il Muson, e tra Santa Maria di Non, attuale frazione di Curtarolo, e la laguna di Venezia.


Il comune di Borgoricco ha ricordato Speronella Dalesmanina intolandogli una via del graticolato romano.




A ghè ansì (ausì) anca entel ravanexe (Ravennate) el toponemo via Dixmano

e ke cofà par el Dexman veneto łi “doti” łi ło rivar dal decumano roman


Dismano (Ravenna)

http://extraweb.comune.ra.it/odonomasti ... dTopon=416

Via DISMANO
da via Romea dopo il Ponte Nuovo al confine con Cesena - attraversando le frazioni di Ponte Nuovo, Madonna dell'Albero, S. Bartolo, S. Stefano, Campiano, S. Zaccaria, Casemurate e Mensa-Matellica.
Circa l'origine di questo toponimo molto si è scritto in passato.
Esaminando tuttavia i numerosi documenti conservati, specialmente quelli di data anteriore al Trecento, gli studiosi moderni hanno rilevato che una parte della pianura ravennate veniva un tempo indicata, quasi che si trattasse di un'entità distinta, come Territorio del Decimo oppure Territorio decimano o decumano.
La sua istituzione dovrebbe risalire ai tempi dell'Esarcato se non addirittura al tempo romano.

Intendo parlare di quella vasta zona, attraversata appunto dalla via Dismano, che dalla via Emilia presso Cesena porta in linea retta fino alle porte meridionali di Ravenna.

Dalla dizione di «territorio decimano» o anche semplicemente «il Decimo» deriverebbe quindi il nome della via: strada del Decimano poi corrotto in via del Dismano, come si dice ancora oggi nella parlata comune.

Il Decimo fu designato nei documenti come struttura amministrativa distinta dal restante del territorio ravennate fino ai primi del secolo XIII. Comprendeva, in ordine decrescente di ampiezza, quattro Pievi: S. Cassiano in Decimo (Campiano), S. Zaccaria, S. Pietro in Quinto (Pievequinta) e S. Pietro in Cistino (Pieve Sestina).
Per risalire molto addietro nel tempo, ritengo di dover citare il «Liber Pontificalis» di Agnello, in cui si rileva che nel 711, cioè durante il periodo bizantino, nell'insurrezione di Ravenna e dell'esarcato contro il dominio di Bisanzio, i coloni decumani, sullo stesso piano delle principali città dell'esarcato stesso, a cui era affidata la difesa delle coste e dei porti ravennati, hanno il particolare incarico di vigilare per la difesa del porto Candiano. Un documento posteriore di circa 60 anni (a. 775), poco dopo la caduta del dominio bizantino, ricorda, con altre città dell'Emilia, il Tribunato del Decimo, come se questo fosse un'entità giuridica differenziata in qualche modo dal resto del territorio di Ravenna.
Nota
A. Campana nella sua trattazione «Decimo, Decimano, Dismano ecc.» pubblicato dall'istituto di Studi Romani - Sez. Emiliana - nel volume Emilia Romagna - Casa Ed. Marzocco - Firenze - 1941 così scrive al n. 6 del Riassunto della sua trattazione: «La bellissima strada, che ancora oggi congiunge Ravenna a Cesena attraverso questo territorio, con ogni probabilità romana, appare nei documenti col nome di via Decimani (Dismani), cioè Via del (territorio) Decimano, a partire dal secolo XII. Da questa si passò, sempre per indicare la strada, alla forma assoluta nominativale (Decimanus = Dismano). L'oscillazione dell'uso fra le due forme continua tuttora, sebbene prevalga nell'uso popolare Dismano su via del Dismano».
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Re: Borgorico (Borgoricco) e Dexman (Desmano)

Messaggioda Berto » mar lug 08, 2014 8:11 am

Dexman (desman) el dovaria esar on mansio xvestio o mansi absi o dexmanià/dexmansià ke lè stà ente sta condision par tanto tenpo da devegner on nome purpio:

LA CAMPAGNA ISTRIANA NEL MEDIOEVO - di FRANCO COLOMBO
Trieste - Dicembre 2005

http://www.circoloistria.it/public/La%2 ... dioevo.pdf

Esaminiamo ora in particolare un paesaggio agrario al tempo dei Franchi.

... Infine i testi carolingi fanno una distinzione tra i mansi vestiti che sono coltivati e mansi absi che non vuol dire incolti, come hanno scritto alcuni studiosi, ma vacanti, non occupati, o per partenza e morte del concessionario o per distruzione della sua magione (mansio). ---

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... 1/kw15.jpg

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... %C3%A0.jpg

Dexman da = mansio dexmansià/dexmasià
entel “pato de Bionde” de l’a. 1091 (da Porçile de Belfior) se stabeleva ke : li mansi ke fuse restà sensa gnaon ke łi laorase (“mansi desmansiàti o desmasiati”), łi garia fato on tut'oun e łi saria ndàsti ente łe man de łi viçini ke li garia menestrà pal so mejo.


Demesne

http://en.wikipedia.org/wiki/Demesne
Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... or-oro.jpg
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/c ... _manor.jpg
In the feudal system the demesne ( /dɨˈmeɪn/ de-main; from Old French demeine ultimately from Latin dominus, "lord, master of a household") was all the land, not necessarily all contiguous to the manor house, which was retained by a lord of the manor for his own use and support, under his own management, as distinguished from land sub-enfeoffed by him to others as sub-tenants. The system of manorial land tenure, broadly termed feudalism, was conceived in Western Europe, initially in France but exported to areas affected by Norman expansion during the Middle Ages, for example the Kingdoms of Sicily, Scotland, Jerusalem, and England.

Demanio regio
http://it.wikipedia.org/wiki/Demanio_regio

http://pl.wikipedia.org/wiki/Dominium_( ... 87_ziemska)
http://sv.wikipedia.org/wiki/Dom%C3%A4n ... ekonomiskt)
http://de.wikipedia.org/wiki/Landgut

Demesne
http://www.thefreedictionary.com/demesne
1. Law Possession and use of one's own land.
2. Manorial land retained for the private use of a feudal lord.
3. The grounds belonging to a mansion or country house.
4. An extensive piece of landed property; an estate.
5. A district; a territory.
6. A realm; a domain.

1. (Law) land, esp surrounding a house or manor, retained by the owner for his own use
2. (Law) Property law the possession and use of one's own property or land
3. (Government, Politics & Diplomacy) the territory ruled by a state or a sovereign; realm; domain
4. (Government, Politics & Diplomacy) a region or district; domain

http://en.wiktionary.org/wiki/demesne
From Anglo-Norman demeyne, demene et al., Old French demeine, demaine, demeigne, domaine (“power”) ( > French domaine (“domain”)), a noun use of an adjective, from Latin dominicus (“belonging to a lord or master”), from dominus (“master, proprietor, owner”). See dame, and compare demain, domain.

Dessmannsdorf

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... andorf.jpg

http://de.wikipedia.org/wiki/De%C3%9Fmannsdorf
Deßmannsdorf ist ein Stadtteil der kreisfreien Stadt Ansbach.
Erstmals genannt wurde der Ort 1288. Der Ortsname bedeutet zum Dorf des Dankswind. Im Dreißigjährigen Krieg brannte das Dorf völlig nieder. 1856 hatte Deßmannsdorf 74 Einwohner. Bis zur Gebietsreform (1972) gehörte es zur ehemaligen Gemeinde Bernhardswinden.
Deßmannsdorf è un distretto della contea-città di Ansbach.
Fu chiamato il luogo 1288 Il toponimo significa villaggio grazie al vento. Nella guerra dei trent'anni ', il villaggio bruciato completamente. Deßmannsdorf 1856 aveva 74 abitanti. Fino alla riforma del governo locale (1972) apparteneva ai venti ex comune Bernhard.

http://de.wikipedia.org/wiki/Ansbach
http://it.wikipedia.org/wiki/Ansbach
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Re: Borgorico (Borgoricco) e Dexman (Desmano)

Messaggioda Berto » sab lug 12, 2014 6:15 am

El Podestà de Viçensa Manfredo de Dexmanini padovan

Storia della citta di Vicenza di Silvestro Castellini.pdf
https://docs.google.com/file/d/0B_VoBnR ... dmcXc/edit

http://www.giottoagliscrovegni.it/ita/monum/storia.htm
Agevolato forse dal bisogno di liquidità dell'acquirente, Enrico Scrovegni acquista da Manfredo Dalesmanini l'intera Arena (d’epoca romana), che aveva un grande valore perché comprensiva di un complesso di immobili costituiti da un palazzo con annessi bagni caldi e altri edifici accessori, stalle per cavalli, due torrioni o "dongioni" eretti sulle due porte d'ingresso, rispettivamente verso gli Eremitani e verso il fiume.

Un Manfredo Dalesmanini risulta essere stato podestà di Padova
http://books.google.it/books?id=ZMwOAAA ... ni&f=false

Desmanini Manfredo Podestà 6*.
Poi vi è la Desmanina, moglie ripudiata d'Ezzelino il Monaco
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Borgorico (Borgoricco) e Dexman (Desmano)

Messaggioda Berto » gio lug 09, 2015 9:17 pm

Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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