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Tore/Torre (torente)

MessaggioInviato: lun gen 06, 2014 9:33 pm
da Berto
Tore/Torre (torente)
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Tore/Torre
http://it.wikipedia.org/wiki/Torre_(fiume)
Drena insieme all'affluente Natisone una notevole porzione del bacino dell'Isonzo. Le sue acque, di ottima qualità, alimentano un acquedotto.
Nasce nelle Prealpi Giulie dal monte Sorochiplas (1.084 m.) ad una altitudine di 529 metri s.l.m.. per poi scorrere ai piedi dei Musi, in una delle zone più piovose d'Europa.
Nella parte montagnosa, la forza dell'acqua ha eroso la roccia creando una profonda forra.
All'uscita della zona collinare le sue acque vengono, in parte, utilizzate per l'irrigazione della campagna circostante.
Dopo Tarcento solca la pianura con un letto ghiaioso molto ampio (la larghezza raggiunge anche i 500 metri); presso Nimis riceve le acque del torrente Cornappo.
Raggiunta Reana del Rojale e la periferia orientale della città di Udine, a causa di fenomeni carsici scompare nel sottosuolo.
Nel tratto inferiore ha andamento discontinuo confondendosi con altri corsi d'acqua laterali sino a giungere nei pressi di Trivignano Udinese dove riaffiora e riceve le acque del Natisone.
Da qui scorre per un brevissimo tratto in provincia di Gorizia, ricevendo da sinistra il torrente Iudrio per poi tornare in provincia di Udine dove, dopo 70 km., sfocia da destra nell'Isonzo.
Il fiume viene citato come "Turrus" da Plinio nella sua Naturalis Historia (volume III, paragrafo 126) e ricordato, in testi medioevali, come "Turrim".
L'idronimo è di origine dubbia e forse deriva da una base in lingua celtica "tur" a cui si è aggiunta la forma locale "is".

Re: Tore/Torre (torente)

MessaggioInviato: lun gen 06, 2014 9:34 pm
da Berto
Cfr. co staltri nomi:

Torreggio (torrente della Lombardia)

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http://it.wikipedia.org/wiki/Torreggio
Il Torreggio è un torrente della Lombardia, che scorre in provincia di Sondrio. Nasce dal ghiacciaio del Cassandra, sul Monte Disgrazia, e scorre in direzione ovest-est nella Valle Airale, confluendo da destra nel Mallero a Torre di Santa Maria, in Valmalenco.


Torreano (Toreàn in friulano, Tavorjana in sloveno)

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http://it.wikipedia.org/wiki/Torreano
Torreano (Toreàn in friulano[2], Tavorjana in sloveno), è un comune italiano, di 2.270 abitanti della provincia di Udine in Friuli-Venezia Giulia.
Menzionato nel medioevo col nome di Tauriano, è l'evoluzione del prediale latino Taurianus, a sua volta derivato dal nome di una gens o dal nome proprio Taurius.
Peculiarità del territorio di Torreano è di trovarsi a cavallo tra l'area linguistica friulana (della quale fa parte la maggioranza dei locutori) e quella slava della Benecia, in cui è ancora diffuso un peculiare idioma di antica derivazione slovena detto Natisoniano o Beneciano (presente nella parte alta del comune, limitatamente alle frazioni di Costa, Canalutto, Masarolis, Reant, Tamoris).

Re: Tore/Torre (torente)

MessaggioInviato: lun gen 06, 2014 9:35 pm
da Berto
Etimoloja de Tore/Torre

http://it.wikipedia.org/wiki/Torre_(fiume)
http://it.wikipedia.org/wiki/Discussione:Torre_(fiume)

Torre è pìù che evidentemente l'essenza radicale o tematica della voce torrente. Il dio germanico Thor non centra alcunchè, generalmente non serve scomodare gli dei per spiegare i nomi dei monti, dei fiumi, dei mari, delle città ... spesso sono gli dei che traggono nome dalle cose più ordinarie, terrene, modeste e quotidiane. È corretto connettere Torre a torrente e entrambe alla estesa famiglia a cui appartiene anche il latino torreo: "la famiglia IE" per «secco», ben rappresentata in Germanico: antico islandese þurr «secco», islandese þur, feringio turrur, norvegese turr, svedese torr, danese tør, gotico þaursus, anglosassone ðyrre, antico sassone thurri, antico alto tedesco durri, tedesco dürr, inglese dry, nederlandese droog (cfr. antico indiano tṛsyati «avere sete», greco térsomai «seccare», latino torreo «seccare» vedasi anche torrido, torrone e torrefare ecc.). Anche il DELI (dizionario etimologico della lingua italiana) del Cortellazzo e Zolli accostano torrente al latino torrere di cui torrente(m) sarebbe participio presente ... . Il fiume-torrente Torre ad un certo punto lungo la piana carsica s'interra, seccandosi in superfice; per quanto mi riguarda la famiglia lessicale di Torre (idronimo)- torrere (seccare) è paneuropea e quindi italica e preromana/prelatina, celtica e germanica e perciò non è possibile sostenere e dimostrare una discendenza da voci latine; a riguardo si pensi soltanto: dal glottologo Mario Alinei"il nome del «merluzzo» - ancora oggi fondamentale nell’economia di pesca del mare dei Nord - è motivato in modo trasparente solo in area germanica, dove probabilmente venne coniato per la prima vita nei Mesolitico, nel quadro della scoperta della tecnica dell’essiccamento dei pesce: antico islandese þorskr, islandese korskur, feringio torscur, norvegese svedese danese torsk, medio basso tedesco medio nederlandese dorsch". Da verificare l'accostamento a Tronto (Truentus); v. anche Taras e forse anche il toponimo Trento?)... da aggiungere il Tiaranto affluente del Danubio; e da verificare e confrontare con accadico taru, turru (girare, serpeggiare, "tor-" tornire, tornare, torcere, "torre"...)?. Alberto Pento

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Re: Tore/Torre (torente)

MessaggioInviato: lun gen 06, 2014 9:35 pm
da Berto
Da: Le origini delle lingue europee, del glottologo Mario Alinei Volume II
Preistoria linguistica germanica
Capitolo XI

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...
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5) Il nome dei «merluzzo»» - ancora oggi fondamentale nell’economia di pesca del mare dei Nord - è motivato in modo trasparente solo in area germanica, dove probabilmente venne coniato per la prima vita nei Mesolitico,
nel quadro della scoperta della tecnica dell’essiccamento dei pesce:

antico islandese þorskr, islandese korskur, feringio torscur, norvegese svedese danese torsk, medio basso tedesco medio nederlandese dorsch risalgono tutti alla famiglia IE per «secco», ben rappresentata in Germanico: antico islandese þurr «secco», islandese þur, feringio turrur, norvegese turr, svedese torr, danese tør, gotico þaursus, anglosassone ðyrre, antico sassone thurri, antico alto tedesco durri, tedesco dürr, inglese dry, nederlandese droog (cfr. antico indiano tṛyati «avere sete», greco térsomai «seccare», latino torreo «seccare» ecc.).

Il nome dei merluzzo significava quindi «(pesce) che è stato essiccato».

Si noti l’'ulteriore diffusione del nome: medio irlandese trosg, irlandese trosc, scozzese trosg, Ebridi trosg, finlandese turska, estone tursk, livone tūrska, lappone dorske, russo treska.

Stocafiso e Bacalà
https://docs.google.com/file/d/0B_VoBnR ... FmYW8/edit
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Re: Tore/Torre (torente)

MessaggioInviato: lun gen 06, 2014 9:36 pm
da Berto
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torrente,
s. m. ‘corso d'acqua breve, di solito a forte pendenza e con accentuate variazioni di portata’ (av. 1321, Dante; sec. XIV, Esposizione di Salmi: “Torrente si è un fiume, il quale subitamente, e impetuosamente cresce, e manca e scema, perocché non viene da vene d'acqua viva, ma da acqua piovana”), est. ‘ciò che scorre, scende o precipita con forza e in gran quantità, anche fig.’ (1374, F. Petrarca).
Locuzioni:
torrente glaciale ‘prodotto dalle acque di fusione di un ghiacciaio’ (1922, Zing.).
Derivati:
torrentizio,
agg. ‘di torrente’ (1879, TB, con rinvio ad Alessandro Manetti; per regime torrentizio V. regìme),
torrenziale,
agg. ‘che procede, scende come un torrente’ (1877, Fanf.-Arlìa).
Vc. dotta, lat. torrente(m), propr., per quanto possa sembrare strano, part. pr. del v. torrere ‘seccare’ (presto aggettivato e sostantivato). La contraddizione si spiega attraverso i successivi passaggi: ‘corso d'acqua, che si disseca’ > ‘corso d'acqua’ > ‘corso d'acqua impetuoso’. Torrenziale è il fr. torrentiel (1836).

torrefare,
v. tr. ‘sottoporre a torrefazione’ (torefare: av. 1460, Savonarola De regimine; torrefare: 1812, Bernardoni; 1855, Ugol.: “ognun vede di per sè la bruttezza della parola”; ma il Viani, 1860, replica: “Io non ci veggo bruttezza di sorta alcuna, ma semplicemente un latinismo [torrefacere], usato da' farmacisti e da altri, e notato anche da' vocabolaristi napolitani”; del part. pass. e agg. torrefatto ‘tostato’ si hanno es. di S. Manetti, 1765, e di G. Targioni Tozzetti, 1768-79).
Derivati:
torrefazione,
s. f. ‘operazione consistente in un forte riscaldamento cui vengono sottoposte molte sostanze per disidratarle o abbrustolirle o modificarne la composizione chimica’ (1713, D. Auda: “La torrefazione è privare una materia affatto del proprio umido radicale sopra il fuoco senza che si abbruggi”).
Vc. dotta, lat. torrefacere ‘abbrustolire’, comp. del radicale del v. torrere ‘far seccare’ (di orig. indeur.) e facere ‘fare’: ‘far diventare secco’. Considerate le tarde attestazioni it., s'impone un tramite fr. (torréfier dal 1520 ca., torréfaction dal 1690).
torrido,
agg. ‘bruciato, riarso, caldissimo’ (1684, A. Marchetti; av. 1729, A. M. Salvini).
Locuzioni:
zona torrida ‘parte della Terra attraversata dall'equatore e compresa tra i due tropici’ (1500, A. Vespucci: Arch. par. I).
Vc. dotta, lat. torridu(m) ‘bruciato, arso’ (dal v. torrere ‘rendere secco’, di orig. indeur.). Per il senso che torrido ha nel Malatesta, av. 1429, ‘impetuoso’ di fiume, V. torrente.

torrone,
s. m. ‘dolce di mandorle tostate tenuto insieme da un impasto di miele, zucchero, bianco d'uovo’ (1549, C. Messi Sbugo, cit. da M. Catricalà in SLeI IV 1982 188; in Florio, 1598: toroni ‘una specie di confetti’; 1726, A. M. Salvini: “quella confezione fatta di mandorle, che per la forte presa che fa col mele si domanda torrone”).
Sp. turrón (dal 1423), dal v. turrar ‘arrostire’ (lat. torrere ‘seccare’). “I torroni spagnoli dovettero arrivare prima a Napoli, al tempo della signoria spagnola: la prima notizia riguardante codesto mandorlato in Italia è nel Lombardi (La Ciucceide XII 17, a. 1674), il quale parla di una tenna co na banca de terrone” (A. Prati, cit. in Bibl.). L'ipotesi è tuttora sostenibile, anche se la presenza di torrone nel Messi Sbugo scalza la priorità nap., ma è sempre un testo non privo (tutt'altro) di ispanismi (si è in un sec., il XVI, di grande influsso sp.).
Bibliografia:
F. Miola, Torrone, in LN II (1940) 84 (con riepilogo delle varie ipotesi etim., senza menzione dell'orig. sp., convincentemente sostenuta, invece, da A Prati, Torrone, in LN VII 1946 84). Su qualche dubbio sull'orig. della vc. sp.: G. Colón, Un problema de préstamo: esp. “turrón”, ora nel volume El léxico catalán en la Romania, Madrid, 1976, pp. 334-353.

Cristoforo da Messisbugo (... – Ferrara, 1548)
http://it.wikipedia.org/wiki/Cristoforo_di_Messisbugo
Non si conoscono molte notizie sulla sua vita. È indicato come nativo delle Fiandre da alcuni storiografi ferraresi. Fu nominato conte palatino da Carlo V il 10 gennaio 1533, e prese in moglie la nobile ferrarese Agnese di Giovanni Gioccoli. Le sue spoglie sono sepolte a Ferrara, nella chiesa di Sant'Antonio in Polesine.
http://it.wikipedia.org/wiki/Torrone
http://www.museodidatticoestense.it/mdv ... essi-sbugo



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torrefacio, is, feci, factum, ere, 3 tr., torrefare, abbrustolire, COL. [torreo + facio].

1. torrens, entis, part. agg. di torreo con comp. e sup.,
1 ardente, cocente, che brucia: flammae torrentes, ardenti fiamme, VERG.; assol., con val. mediale: (miles) torrens meridiano sole, (soldato) investito dalla vampa meridiana del sole, LIV. 44, 38, 9 (lez. inc.); terra torrens (arsa) aestu, COL.;
2 trasl., impetuoso, torrenziale, violento, rapido: torrens unda, onda impetuosa, VERG.; Padus torrentior, PLIN. 3, 117; torrenti sanguine (col rifluire del sangue) dividit aequor, LUC. 2, 220; impetus torrens (torrenziale), SEN.; fig. di parole, torrenziale, impetuoso: torrens dicendi copia, eloquenza torrenziale, IUV. 10, 9; torrens dicentis oratio, QUINT.
2. torrens, entis, m.,
torrente: tumidus torrens, OV.; fragosus torrens; rapidus torrens, VERG.; fertur quasi torrens oratio, il discorso procede rapido come un torrente, CIC. Fin. 2, 3; fig. torrens armorum et virorum, un torrente d'armi e d'armati, SIL.; di parole: quo torrente, quo impetu saeculum nostrum defendit, con che corrente di parole, con che impeto difende il nostro tempo!, TAC. Dial. 24; inanis verborum torrens, fiume di vuote parole, QUINT. 10, 7, 23
[cf. 1. torrens].

torreo, es, torrui, tostum, ere, 2 tr.,
far seccare, disseccare; quindi disseccare al fuoco, asciugare, arrostire, cuocere; bruciare; consumare: fruges torrere parant flammis, si accingono ad asciugare al fuoco il grano, VERG. Aen. 1, 179; rapidus Sirius torrens Indos, la violenta canicola che brucia gli Indi, VERG.; sidera torrentia agros, costellazioni che bruciano i campi, HOR. Carm. 3, 1, 31; undique flamma torreri, essere esposto da ogni parte al calore insopportabile del fuoco, CAES. B. G. 5, 43, 4; torrere (seccare) pisces sole, PLIN. 7, 30; exta in veribus torrere, abbrustolire le viscere (della vittima) su spiedi, VERG.; liba tosta petere, richiedere focacce cotte, OV.; solis ardore torreri (essere arso), CIC.; violento sole torreri, IUST.; sol torrebat (bruciava) corpora Gallorum, LIV.; detto della febbre: torrentur febribus artus, OV. Her. 21, 171; detto del freddo, bruciare, VARR.; dell'amore, infiammare: Lycorida Cyri torret amor (l'amore per Ciro), HOR. Carm. 1, 33, 6; me torret face mutua Calais, me arde di ricambiato amore Calaide, HOR. ibid. 3, 9, 13 [cf. gr. térsomai].

torresco, is, ere, 3 intr.,
abbrustolirsi, essere divorato dalle fiamme, LUCR.; disseccarsi, ISID.
[torreo + -sco].

torrido, as, are, 1 tr.,
disseccare, bruciare, NON.; part. torridatus, MART. CAP.
[torridus + -o3].

torridus, a, um, agg.,
seccato, inaridito, disseccato; arso, bruciato: torridi fontes rivique, fonti inaridite e ruscelli asciutti, LIV. 4, 30, 8; torrida tellus, LUCR.; torrida farra, farro abbrustolito, OV.; di cibo, arrostito, C. AUR.; per il freddo, bruciato, intirizzito: iumenta torrida frigore, LIV.; di persona, secco: homo vegrandi macie torridus, uomo straordinariamente magro e secco, CIC. Agr. 2, 93; torrido, ardente, cocente: aestas torrida, VERG.; del freddo, mordente, gelido, CALP.
[torreo + -idus].

torris, is, m.,
tizzone, VERG., OV. e a.; torris obustus, tizzone tutto intorno arso, VERG.
[cf. torreo].

torror, oris, m.,
calore ardente; esposizione (del corpo) al sole, C. AUR.
[torreo + -or].

1. torrus, i, m.
= torris, tizzone, ACC. in NON., ENN. e PACUV. in SERV.
2. torrus, a, um, (grafia arcaica torus)
= torridus, FEST.

Re: Tore/Torre (torente)

MessaggioInviato: mer ago 06, 2014 9:28 am
da Berto
Timavo, Timoncio, Timok, Timiş, Timau, Timia
viewtopic.php?f=45&t=314

Natixon-Nadison-Nadiža-Natisone
viewtopic.php?f=45&t=320

Istria, Istros (Donau)
viewtopic.php?f=152&t=737

Donau, Danubio
viewtopic.php?f=45&t=746

Friul/Friuli, Priula, Friola, Feriole, Feriolo, Ferriol, Frejus
https://docs.google.com/file/d/0B_VoBnR ... JoWWc/edit

Gravo, Grado, Grau/Grao (etimołoja e storia)
https://docs.google.com/file/d/0B_VoBnR ... ZPak0/edit

Re: Tore/Torre (torente)

MessaggioInviato: dom dic 21, 2014 10:46 am
da Berto
???

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scaturrex (-ix), rigis, m.,
sorgente abbondante, VARR. Men. 112
[cf. scaturio].

scateo, es, ere, 2 intr. e arc. scato, is, ere, 3 intr.,
1 scaturire, sgorgare, zampillare, LUCR. (fontes scatere) e a.: si vino scatat, se mandasse fuori vino, PL. Aul. 558;
2 trasl., uscire in gran copia, LUCR. 6, 896; essere pieno, rigurgitante, abbondare, pullulare, col gen. e con l'abl.: terra ferarum scatit, la terra abbonda di belve, LUCR. 5, 40; arx scatens fontibus, acropoli pullulante di sorgenti, LIV.; ostentis volumen scatit, il volume è pieno di prodigi, PLIN.; scatere verbis, avere una parlantina inesauribile, GELL.; irarum... scatebat (era pronta ad erompere in), GELL. 1, 17, 1; con l'acc. n. del pron.: id tuus scatit animus, il tuo animo ne è traboccante, PL. Persa 177; bollire, C. AUR.

scaturio (-urrio), is, ivi, ire, 4 intr.,
1 scaturire, sgorgare, zampillare: scaturiens aqua, PALL.; summi scaturient montes, le sommità dei monti rovesceranno fonti di acque, SEN., COL. e a.;
2 fig. essere pieno fino a traboccare: Curio totus hoc scaturit, Curione è tutto traboccante d'entusiasmo in questo senso, CAEL. in CIC. Fam. 8, 4, 1
[cf. scateo].

scaturigo (-urrigo), ginis, f.,
1 sorgente, zampillo, LIV. e a.;
2 brulichio di insetti; commeabant multiiuga scaturrigine, andavano e venivano con incessante fluire, APUL. Met. 8, 22;
3 torrente (di sangue), AMM.
[scaturio + -igo].


Cfr. co:

Thuras
http://it.wikipedia.org/wiki/Thuras_%28torrente%29
Il Torrente Thuras (anche detto Thures) è un affluente della Ripa che percorre l'omonima vallata alpina. Il perimetro del suo bacino misura 37 km.[3]
Con il Torrente Ripa e a la Piccola Dora è tra i principali rami sorgentizi della Dora Riparia.

Dora
http://it.wikipedia.org/wiki/Dora_Riparia

Cadore
http://it.wikipedia.org/wiki/Cadore
(da Catubrini ?)