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Timavo, Timoncio, Timok, Timiş, Timau, Timia

MessaggioInviato: lun gen 06, 2014 7:52 am
da Berto
Timavo, Timoncio, Timok, Timiş, Timau, Timia
viewtopic.php?f=45&t=314

Timavo, Timava, Timâf (Reka e Kavoda)

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http://xoomer.virgilio.it/wjerman/appunti/dei.htm

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Endoe nàse el Timavo o Reka o Kavoda:

El xgorga come sorxiva valkiuxana da ‘l Turkove škulje a Mlake (Val Malàca - Croasia), so ‘l versante sud de ‘l Monte Nevoxo a poca distansa da ‘l confin co ła Xloenia, co ‘l nome de Reka e in orijne a ‘e sorxive i ‘o ciàma anca Kavoda

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Durante el so viajo verso el mar Adreatego el da vita a łe:
Gròte Cansian Xloenia
http://www.youtube.com/watch?gl=IT&hl=i ... G-PA&hl=it

Indoe el Reka-Timavo se butà intel mar

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http://it.wikipedia.org/wiki/Timavo

Il fiume Timavo (in latino Timavus, in sloveno Timava o Timav/Reka, in tedesco Recca Fluss, in friulano Timâf) sgorga come sorgente valchiusana alle pendici del Monte Nevoso, in Slovenia (precisamente dal Turkove škulje nella Val Malacca (Mlake)), a poca distanza dal confine con la Croazia (con il nome Reka, che significa semplicemente "fiume", in sloveno), e sfocia in mare nei pressi di San Giovanni di Duino (provincia di Trieste).

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Re: Timavo, Timoncio, Timis

MessaggioInviato: lun gen 06, 2014 8:00 am
da Berto
Cfr. co:

Timau (Friuli, Carnia)

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Silio Italico

http://it.wikipedia.org/wiki/Silio_Italico
http://www.thelatinlibrary.com/silius/silius12.shtml
(XII, 212-222)
Polydamanteis iuuenis Pedianus in armis
bella agitabat atrox Troianaque semina et ortus
atque Antenorea sese de stirpe ferebat,
haud leuior generis fama sacroque Timauo 215
gloria et Euganeis dilectum nomen in oris.
huic pater Eridanus Venetaeque ex ordine gentes
atque Apono gaudens populus, seu bella cieret
seu Musas placidus doctaeque silentia uitae
mallet et Aonio plectro mulcere labores, 220
non ullum dixere parem, nec notior alter
Gradiuo iuuenis nec Phoebo notior alter.


El xovane Pedian, “nelle armi di Polidamante”,
fiero el se bateva e l’orijine da Troia e ła desendensa
da ła soca de Antenore el vantava,
non inferior a ła fama de ła so jente, par el sacro Timavo
jera gloria; el so nome jera ben portà inte i canti (cantoni, lidi, bande, parti) eugani.


Ancora più leggendario è il racconto dell’arrivo dei Veneti in Virgilio, là dove Venere, gemendo per l’affannoso navigare del figlio Enea, vi contrappone la felice sorte di Antenore. “Antenore, sfuggito dalle mani degli Achei, poté addentrarsi nei golfi dell’Illiria, spingersi nel cuore del regno dei Liburni e superare la fonte del Timavo. In questa terra egli fondò la città di Padova e stabilì la sede dei Troiani… Qui diede il nome alla sua gente, appese le armi di Troia e qui riposò sereno nella tranquillità della pace. ” ( Eneide, I, 242, 249)

http://www.baiadisistiana.it/index.php? ... 92&lang=it
http://storiaaquaeductus.blogspot.com/2 ... imavo.html
http://xoomer.virgilio.it/wjerman/appunti/dei.htm

http://it.wikipedia.org/wiki/Toponimi_c ... zia_Giulia
Timavo. Friulano Timâf. È l’idronimo lat. Timāvus (delle fonti letterarie) e Temāvus (delle iscrizioni), derivato dalla radice preromana *tim-, *tem-, ‘acqua’ o ‘mare’ (G. Frau) oppure ‘stagno, pozzanghera’ (C. C. Desinan) + suff. idronimico -āuo-. F. Crevatin lo associa invece all’idronimo dace Timachus (attuale Timok) e alla radice ie. *tem(ə)- ‘oscurità’, che ha prodotto l’a.irl. tem ‘oscuro’, il medio br. teffal, l’a.cimr. timuil ‘oscuro’ (< brittonico *temēlo-). X. Delamarre cita un teonimo Temavus, che deriverebbe da *tēmo-uo- < *te(p)es-mu- ‘fervore’ [base gall. *tem-(-u, -us-)] < ie. *tep- ‘calore’; cfr. i nomi propri Temusa, Temusio (nome di dea, che però potrebbe risalire a *tem-es- ‘oscuro’). Ma A. L. Prosdocimi [(1988): p. 393] afferma categoricamente: «Confronti e assonanze sono incerti e comunque non spiegano niente».

Re: Timavo, Timoncio, Timis

MessaggioInviato: lun gen 06, 2014 8:02 am
da Berto
A nuoto nelle caverne del Timavo
http://archiviostorico.corriere.it/1994 ... 2042.shtml

Le grote del dio Mitra
http://www.utherpendragon.it/home/index ... ieste.html

Circa le origini della città di Trieste, la storia si intreccia alla leggenda. Una antichissima leggenda narra che il fondatore della città fosse Tergeste, un amico di Giasone e degli Argonauti e che qui volle fermarsi.
Nella prima metà del 3000 a.C. tribù protovenete si insediarono sull’odierno Colle di San Giusto, ove si sviluppò il villaggio. In merito all'etimologia del nome di Trieste, ci sono due ipotesi.
L'antica Tergeste, divenne colonia romana intorno al 178 a.C. collocandosi sul Colle di San Giusto ed era costituita da una piccola fortificazione dotata di mura, e da qui si espanse l’antico e fiorente villaggio, grazie anche all’importanza degli scambi commerciali che avvenivano via mare. Con la caduta dell'Impero d'Occidente, inizia un periodo buio: con le invasioni barbariche, la città cadde sotto il dominio dei Goti, poi cacciati dall'imperatore bizantino Giustiniano, finché nel 568 Trieste viene distrutta dai Longobardi.
Nel 1202 il doge Enrico Dandolo assoggetta la città al dominio della Serenissima.
Nel Medioevo alla fine del XIII secolo Trieste, era un comune libero ed allora vennero anche coniate le prime monete. Di quel tempo è originaria anche l'alabarda che è il simbolo di Trieste.
Nel 1382 arriva la protezione del duca Leopoldo d'Austria destinata a durare per circa cinque secoli.
Tra il 1700 e il 1800, la città passa per tre occupazioni napoleoniche.
Nel 1920, dopo che i bersaglieri nel 1918 sbarcarono con l’"Audace" al molo San Carlo (oggi molo Audace), Trieste fu ufficialmente incorporata al Regno d'Italia..
Dopo il tormentato e tragico periodo passato nell’ultima guerra, Trieste tornò ad essere annessa all’Italia solo il 26 ottobre 1954.


Paganesimo a Trieste

La grotta del Dio Mitra, nell'area delle fonti del Timavo, è una preziosissima reliquia del passato, una finestra sulla storia più antica.
Si tratta di una cavità naturale in cui si praticava il culto misterico del dio Mitra, diffuso nel mondo romano dalla fine del I secolo sino al trionfo del cristianesimo. Al centro della grotta si trovano due banconi paralleli e tra di essi un blocco di calcare, squadrato, su cui veniva spezzato il pane durante le cerimonie religiose.
Sulla parete di fondo trova spazio il calco di una lapide sostenuto da delle colonnine: raffigura il dio Mitra mentre uccide il toro primigenio. Così recita la dedica: "All'invitto dio Mitra Aulo Tullio Paumniano offre per la sua salute e per quella dei suoi fratelli". Nella grotta, inoltre, sono state trovate moltissime offerte: circa 400 monete, la più antica delle quali fu coniata da Antonino Pio, 160 lucerne e un gran numero di vasetti, tutti databili tra il I e il V secolo d.C.
Il tempio Mitreo di Duino è l'unico, in tutto il mondo, ad essere situato in una grotta ed è uno dei più antichi mai scoperti.

La grotta del Dio Mitra è piuttosto nascosta ma di facile accesso. Dista circa due chilometri dalle fonti del Timavo, in direzione di Duino. Si percorre la statale 14, sino al bivio che porta al centro di Duino.



Celti in Regione

Come quasi tutte le regioni del nord e del centro Italia, anche il Friuli-Venezia Giulia ha radici celtiche. Ed è soprattutto nel periodo pre-romano che è stata attraversata da Celti, e Istro-Veneti.
Intorno al 400 a. C. le tribú dei Carno-Celti -chiamati Galli dai Romani e poi passati alla storia con l’appellativo di Carni-, entrarono ufficialmente in Friuli nella zona oggi chiamata Carni, stabilendosi .
In molte altre zone del Friuli soggette a scavi archeologici, sono affiorati centinaia di reperti tra cui fibule, gioielli, ornamenti vari e spade, e da tutte queste testimonianze possiamo prender atto che qualcuno di noi può trovare le proprie radici in questo fiero popolo antico.
Ma veniamo a Trieste, la già nota Tergeste romana. E’ stato ipotizzato che il suo etimo derivi ancor prima dalla parola celtica “Terges”, che significa “mercato”, e ciò già potrebbe far presumere un’origine celtica prima ancora che romana. In effetti, visto i numerosi commerci che i Celti avevano con tutti paesi a noi confinanti, è un’ipotesi da non scartare.
..... ma ecco una curiosità:
uno dei vari misteri sui Celti a Trieste, è quello dell’anfiteatro (naturale?) meglio conosciuto come “Dolina Celtica”, situata a Basovizza dove purtroppo, nemmeno la prova con il carbonio 14 è riuscita ad attribuirne la datazione certa né risalire alle sue origini. Ma..., su di una pietra del sito (ancora presente ma non facilmente individuabile), è stata trovata un’incisione raffigurante un guerriero celtico (!), mentre un’altra simile è stata usata per finire la costruzione del campanile di San Giusto.
Il mistero continua.

Re: Timavo, Timoncio, Timis

MessaggioInviato: lun gen 06, 2014 8:03 am
da Berto
Trato fora dal laoro del fiłołogo semetołogo Joani Semeran
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POPOLI E PAESI NEL SEGNO DEL LORO NOME

VENETICI

Il nome del Timavo, Timavus, greco Tίμαυος, non può disgiungersi da Timacus, il Timok, fiume della Mesia Superiore. Tale nome riaffiora in Timau, fiume dell'Alta Carnia, al valico di Monte Croce, dove dalla roccia scaturisce abbondante corrente, il Fontanone; accanto al fiume Cellina, sopra Maniago, fu rinvenuta un'ara votiva al Timavo, della fine della repubblica (v. Religione dei Venetici).

Gli Istri non derivano il nome dalle basi che richiamano l'idronimo Istro (letteralmente ' anse, ritorni del fiume ') : accadico id (fiume, 'river '), calcato da āşû, āşītu (sorgente, ' spring, canal ') e tīru (ansa di fiume, ritorno, ' Windung ') : Istria, " l'ansa ", richiama basi semitiche: ebraico i ('coast-land ') con determinativo -eš, e tā'ar (' to turn round '), accadico tīru.

Nessun fiume più del Timavo merita la denominazione generica di Istro, di fiume che erra, scompare e ritorna.
I rapporti con civiltà preelleníche sono trasparenti nel mito degli Argonauti, di Medea e di Apsirto, localizzati alle foci del Timavo, a Pola, nelle isole del Quarnaro.


TIMOK, (TIMACUS fiume)
Mesia:
http://it.wikipedia.org/wiki/Mesia

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... imacus.jpg


Timisoara (Romania)

http://it.wikipedia.org/wiki/Timi%C5%9Foara
Timişoara (in ungherese Temesvár, in tedesco Temeswar o Temeschwar o Temeschburg, in serbo Темишвар, in turco Tamışvar) è un municipio della Romania di 307.347 abitanti[1], capoluogo del distretto di Timiş, nella regione storica del Banato, appartenuto all'Ungheria fino al 1918.
Tutte le varianti del suo nome derivano dal fiume Timiş, che sfocia nel Danubio vicino a Belgrado. Timişoara è una città multiculturale, con influenti minoranze, principalmente tedeschi, magiari, e serbi, ma anche italiani, palestinesi, e greci. Importante centro industriale, fu la prima città europea ad avere lampioni elettrici.

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... isoara.jpg


Timiş (Romania)

http://it.wikipedia.org/wiki/Timi%C5%9F_(fiume)
Il Timiş o Tamiš (rumeno: Timiş; serbo: Тамиш o Tamiš; tedesco: Temesch; ungherese: Temes) è un fiume lungo 359 km, che nasce nei Monti Semenic, Carpazi, distretto di Caraş-Severin, Romania. Scorre attraverso la regione del Banato e sfocia nel Danubio vicino a Pančevo, nella Serbia settentrionale.
Nell'antichità, il fiume era conosciuto anche come Tibiscus e Tibisis.

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... -timis.jpg

Re: Timavo, Timoncio, Timok, Timiş, Timau

MessaggioInviato: lun gen 06, 2014 8:07 am
da Berto
Altri nomi (toponimi e idronimi) da verificare:

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... 1-timo.jpg


Poi vi sono tutte le varianti radicali in Tam- (Tamigi e Tambre), Tem- ;
da verificare se anche in Tom- e Tum- (?)

Re: Timavo, Timoncio, Timok, Timiş, Timau

MessaggioInviato: lun gen 06, 2014 8:08 am
da Berto
Timonchio (Venetia vixentina)

http://www.liceoquadri.it/progetto%20le ... Leogra.doc
http://it.wikipedia.org/wiki/Timonchio
Il Timonchio è un torrente che attraversa il territorio comunale di Schio, Santorso,Molina di Malo, Villaverla e Caldogno. Solitamente il suo alveo è povero d'acqua o in secca. Quando piove la sua portata raggiunge 1m³/s.

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... onchio.jpg



Timonchio (etimoloja dà/data)

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Re: Timavo, Timoncio, Timok, Timiş, Timau

MessaggioInviato: lun gen 06, 2014 8:10 am
da Berto
Forse l’ edronemo TIMAVO lè łigà ag łi edronemi Timia, Tinia, Tin, Tino (toponemo Altino) ?

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... 02/144.jpg

http://it.wikipedia.org/wiki/Tinia

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Re: Timavo, Timoncio, Timok, Timiş, Timau, Timia

MessaggioInviato: sab mag 10, 2014 2:05 pm
da Berto
Natixon, Nadison, Nadiža, Natisone
Nadison in friulano, Nediža in dialetto sloveno locale, Nadiža in sloveno, Natisone en tajan e Natixon en veneto.

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... Natisa.jpg

viewtopic.php?f=45&t=320


Tore (Torre)
viewtopic.php?f=45&t=328
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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... p-Tore.jpg

Timavo, Timoncio, Timok, Timiş, Timau, Timia
viewtopic.php?f=45&t=314


Furlania
viewforum.php?f=163

Friul/Friuli, Priula, Friola, Feriole, Feriolo, Ferriol, Frejus etimoloja
https://docs.google.com/file/d/0B_VoBnR ... JoWWc/edit
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Gravo, Grado, Grau/Grao (etimołoja e storia)

viewtopic.php?f=151&t=111
https://docs.google.com/file/d/0B_VoBnR ... ZPak0/edit

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Aquileia, Akileja
viewtopic.php?f=151&t=317

Re: Timavo, Timoncio, Timok, Timiş, Timau, Timia

MessaggioInviato: dom mag 11, 2014 8:27 pm
da Berto

Re: Timavo, Timoncio, Timok, Timiş, Timau, Timia

MessaggioInviato: mer apr 20, 2016 1:36 pm
da Berto
???

Cfr. co Timna

Archeologia, la valle di Timna rivela un tesoro inaspettato: scoperto tessuto dei tempi di David e Salomone
http://coolisrael.it/2016/03/07/archeol ... e-salomone

Eccezionale ritrovamento effettuato da una squadra di archeologi israeliani nella valle di Timna, nel deserto meridionale di Israele:durante gli scavi sono venuti infatti alla luce oltre 100 pezzi di tessuto risalenti al X secolo a.e.v. Il team della Tel Aviv University, guidato dal Dr. Erez Ben-Yosef, ha scoperto una vasta collezione di tessuti per lo più di lana ma anche di lino, di vario colore, design e di grande originalità.

Questa scoperta getta nuova luce sul vestiario dell’epoca del regno di David: risultano infatti di qualità inaspettatamente alta, paragonabili a tessuti fatti mille anni più tardi in epoca romana.

“Timna è un sito unico perchè l’estrema aridità conserva i resti organici come non potrebbe avvenire altrove in quasi tutto il Levante”

ha spiegato il Dr. Erez ben Yosef, che poi ha aggiunto:

“Nessun tessuto è stato mai trovato in siti di scavo come Gerusalemme, Megiddo e Hazor, quindi questa scoperta fornisce una finestra unica di un intero aspetto della vita di cui non abbiamo mai avuto prove fisiche prima. Abbiamo trovato frammenti di tessuti che erano originari di borse, vestiti, tende, corde e cavi. L’ampia varietà di tessuti fornisce anche nuove e importanti informazioni circa gli Edomiti, che, secondo la Bibbia, hanno combattuto con il Regno di Israele. Abbiamo trovato solo i tessuti riccamente decorati ed indossate da chi rappresentava i più alti ranghi della loro società; si tratta di prodotti di qualità di lusso, ornati, realizzata da artigiani di tutto rispetto che gestiscono le fornaci di rame”

Stando al testo biblico, nelle miniere di rame di Timna, situata nella valle di Arava a nord di Eilat sul Mar Rosso, lavoravano operai Edomiti, caduti sotto il controllo di Gerusalemme dopo le conquiste di re David, mentre sono ritenute da altri essere il sito delle miniere di Re Salomone. Gli archeologi ipotizzano che i lavori di estrazione fossero supervisionati da soldati inviati da Gerusalemme con il compito anche di proteggere il sito e riscuotere l’imposta dagli Edomiti.


https://it.wikipedia.org/wiki/Valle_del_Timna
http://goisrael.it/tourism_ita/articles ... timna.aspx

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