Lario, Larino, LarioneLario (Lago di Como)
http://it.wikipedia.org/wiki/Lago_di_Como Gli autori latini designano il lago di Como con il termine latino Lārius o, come Polibio, nella forma greca Λάριος.
Il limnonimo è di origine prelatina.
Secondo Trombetti deriva da una radice preindoeuropea *lar- (luogo incavato). Secondo Falileyev deriva dal celtico lāro- (piana, suolo) < ie. *plāro- < *pelh- (largo, piano). Si veda anche l'antico irlandese lár (suolo), l'antico cimrico laur (platea), l'antico bretone lor (suolo).
A partire dal medioevo venne chiamato anche lacus commacinus o comensis fino al definitivo lago di Como (v. Comacchio).
???
Da Giovanni Semerano
Larius il nome probabilmente ligure del lago di Como, riflette perfettamente la sua configurazione, poiché correndo da nord a sud si divide in due rami.
Larius corrisponde ad antico babilonese
lârum (ramo, biforcazione, ‘branch, fork’).
La stessa etimologia ha il nome dell'antica città dei Frentani,
Larinum, ubicata su un ramo del
Tifernus: -inum corrisponde ad accadico
-īnum che ha costantemente il significato di " fiume ", più che di " sorgente ".
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... merarn.jpg Larione (fiume)
http://www.governolo.it/Storia/antico_p ... mincio.htm ...
A questo punto il Marani ci presenta la problematico questione di dove esattamente fosse l'antico punto di confluenza del Mincio col Po. I documenti medievali mostrano indifferentemente che il Mincio sfocia nel Po o nel
Lirone (Torelli R.M.: 1 ottobre 997 n. 255; 4 maggio 1.101).
E' da precisare che Larione era l'attuale denominazione locale di un ramo del Po. Essa coincideva con il corso che segue oggi il fiume mentre il corso principale era quello che ora viene denominato Po vecchio, con alveo ora quasi asciutto.
Più incerto è il luogo esatto dell'incontro dei due fìumi. Oggi avviene a Km. 1,5 da Governolo. Il Marani fa notare che in alcuni documenti (Torelli R.M.: 13 agosto 1096 n. 121; - 22 febbraio 1159 n. 309) Governolo viene citata come luogo di esazione daziaria per le imbarcazioni del Po arrivando alla conclusione che il paese sorgeva sulle rive del Po Larione e non su quelle del Mincio. A tale proposito avanza due ipotesi.
La prima (avvalorata dal documento dell'anno 1109, Torelli R.M. n. 144) suppone che il villaggio del periodo matildico fosse stato abbattuto e ricostruito a distanza. La seconda suppone l'esistenza di una larga ansa del Larione la quale bagnava Governolo dove ora vi è l'ultimo tratto dell'alveo del Mincio che sfocia in Po.[2] E' interessante osservare come nel 1231 un documento mostra la foce del Mincio situata presso Governolo (Atti e memorie dell'Accademia Virgiliana, vol. 1, parte 1, 1908, pag. 68). Altra conferma viene data dalla «Divina Commedia» (Dante, Inferno canto XX). Vedi anche articolo Antico percorso del Mincio in C. Gobbetti "Passeggiando lungo il Mincio" p. 76 ...
Larino (CB)
http://www.comunelarino.it http://www.comunelarino.it/index.php/larino/storia L'origine della nostra città è sicuramente anteriore alla fondazione di Roma, come si desume dalle iscrizioni sulle lapidi rinvenute nel corso degli anni e gli studiosi ne identificano la nascita (1200 - 1100 a.c.) ad opera di popoli italici, probabilmente gli etruschi, che identificavano in Ladino d l'Urbs princeps frentanorum, vale a dire la capitale della Frentania.
Con il passare dei secoli questo termine subì modifiche tramutandosi nel nome latino Larinum e in epoca romana fu una città importantissima e dopo la vittoria dei Romani sui Frentani nel 319 a.C., Larino assunse a res publica Larinatium, restando autonoma rispetto alle altre città frentane, per volontà dei vincitori che ne fecero un centro chiave per controllare i Sanniti.
Durante la seconda guerra punica (217-201 a.c) fu teatro di battaglie tra l'esercito di Annibale, accampato nella vicina Gerione, e Fabio Massimo, dittatore a Larino.
Al tempo di Augusto, venne trasferita una colonia militare cluenziana, che pare dette il nome ad una delle famiglie della Frentania, la Cluentia. A questa famiglia appartenne Lucio Cluentio, larinate, che mori nel 89 a.c. nella battaglia di Nola.
A Larino nacque anche Aulo Cluentio, noto per essere difeso da Cicerone nella celebre orazione Pro Cluentio pronunciata nel 66 a.c. Successivamente, dopo la caduta dell'impero romano, la dominazione dell'Italia meridionale ad opera dei Longobardi (VI - X sec d.c.) influenzò la vita di Larino che divenne parte integrante del Ducato di Benevento, conservando una certa autonomia giuridica garantita dalla presenza di un conte.
http://larino-turismo.blogspot.com/2000 ... -oggi.html La città di Larino è di origine etrusca (???). Gli studiosi ne identificano la fondazione anteriore di circa 500 anni alla quella di Roma (1200-1100 a.C.). Dopo la distruzione della città di Frenter (il suo nome etrusco), la Città fu ricostruita con il nome di Ladinod ( dalla radice lad che ha il significato di signoria o dimora) nome impresso anche sulle sue monete.
Con il passare dei secoli questo termine subì modifiche tramutandosi nel nome latino Larinum ,deformandosi successivamente in Larina ,quindi in Alarino,per raggiungere nel XIX secolo l'attuale forma di Larino.
La Città costituisce un impianto urbano solido ed evoluto già nel IV secolo,testimoni le mura perimetrate di edifici recentemente scoperti.
In epoca romana fu importantissima ,ebbe il foro,le terme,l'anfiteatro che pochissime città potevano vantare.
Durante la seconda guerra punica (217-201 a.C. ) fu teatro di battaglie tra l'esercito di Annibale,che era accampato a Gerione e Fabio Massimo,dittatore a Larino. Al tempo di Augusto ,venne trasferita una colonia militare cluvenziana,che pare dette il nome ad una delle famiglie della Frentania,la Cluentia.
A questa famiglia appartenne Lucio Cluentio larinate,che morì nel 89 a.C .
A Larino nacque anche Aulo Cluentio assurto a notorietà per essere stato difeso da Cicerone (ricordiamo appunto la famosa orazione "Pro Cluentio" pronunciata nel 66 a.C. ).
In epoca longobarda Larino divenne capoluogo di una delle 34 Contee nelle quali fu ripartito il ducato di Benevento.
Oggi questa Città ,è famosa per le testimonianze delle epoche passate, l’anfiteatro e i mosaici romani (d’età romana), i sontuosi palazzi,la Cattedrale di San Pardo, le ville nobiliari e le Chiese, tra cui quella di S. Francesco, mostrano le tracce di una storia millenaria …