Lama, Boccalama, Lamezia Terme, Lambro

Lama, Boccalama, Lamezia Terme, Lambro

Messaggioda Berto » lun feb 22, 2016 10:59 pm

Lama, Boccalama, Lamezia Terme, Lambro
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Re: Lama, Boccalama, Lamezia Terme, Lambro

Messaggioda Berto » lun feb 22, 2016 11:01 pm

Bocalama

https://it.wikipedia.org/wiki/San_Marco_in_Boccalama
San Marco in Boccalama era un'isola, oggi sommersa, nella parte centro meridionale della laguna di Venezia. Essa era ubicata tra l'ex batteria Campana o Podo, Sant'Angelo della Polvere e le motte di Volpego. Il nome fa riferimento al fatto che l'isola, su cui sorgeva una chiesa di San Marco, si trovava alla foce del Lama, un antico ramo del Brenta.

http://www.veniceboats.com/it-flotta-ar ... calama.htm

El caxo de l’ixleta de San Marco de Bocaƚama negà soto al mar da 600 ani

Riaffiora dalla laguna la galea fantasma - Prosciugato l'isolotto, ecco la nave del XIV secolo

http://www.repubblica.it/online/cultura ... galea.html

di CINZIA DAL MASO

VENEZIA - Finalmente riappare. L'isolotto di San Marco in Boccalama, sommerso per 600 anni sotto le acque della laguna di Venezia, ora è all'asciutto. Un ettaro di terre riacquistate alla laguna grazie a una barriera di oltre 600 palancole posta tutt'intorno all'isola, e al lavoro di cinque grosse pompe che in pochissimi giorni hanno prosciugato l'intera area. Ora si vede proprio tutto. Si distingue chiaramente il contorno dell'isola, si notano le fondamenta e si vede qualche muro del monastero che occupava buona parte delle terre. Sul lato nord si individuano addirittura le ossa degli appestati sepolti qui in gran numero durante l'epidemia del 1348, quando i monaci agostiniani avevano oramai abbandonato l'isola.

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... /foto1.jpg

Riaffiorano infine le sagome dei due vascelli che nel 1328 il priore del monastero fece affondare e ancorare al suolo con grossi pali di legno. Voleva rubare così un po' di terra alle acque che già stavano sommergendo l'isola, ma fu fatica inutile. Subsidenza ed erosione ebbero la meglio (e alsamento del mar no?).
E così oggi possiamo finalmente ammirare una grande galea antica, l'unica giunta fino a noi. Il contorno della regina del Mediterraneo, vanto degli antichi maestri d'ascia dell'Arsenale della Serenissima, è di fronte ai nostri occhi in tutti i suoi 38 metri di lunghezza. E qualche metro più in là c'è pure quel vascello da trasporto a fondo piatto che finalmente gli esperti hanno identificato come un burchio. Uno di quelli che risalivano il fiume Brenta fino a Padova partendo proprio dall'isola, posta strategicamente dove un dì il Brenta sfociava nella laguna di Venezia.

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... /foto2.jpg

E sarà proprio il burchio a venire scoperto per primo, a partire da ieri sera. Finora infatti i due relitti, già scavati all'interno e coperti da geotessuto, sono stati accuratamente tenuti immersi nell'acqua. "Sono delicatissimi, e li potremo tenere all'asciutto solo per una decina di giorni o poco più", spiega il direttore dei lavori Marco D'Agostino, archeologo del Consorzio Venezia Nuova che sta eseguendo l'operazione su incarico del Magistrato alle Acque di Venezia. "Un sistema di irrorazione lavorerà ininterrottamente giorno e notte. Non possiamo correre il rischio che il legno dei relitti si secchi. Significherebbe perderli per sempre".

Nei pochi giorni a disposizione il lavoro da eseguire è enorme. Documentazione videofotografica dei due vascelli, fissaggio dei punti di riferimento con un Gps ad altissima precisione per consentire poi la realizzazione del rilievo fotogrammetrico di relitti e isola. Che si farà dall'elicottero come anche dal basket della gru posizionata sul pontone al limite del perimetro di palancole.
"È stato per questo motivo che la posa delle palancole - le barriere di trattenimento dell'acqua - è stata delicatissima. Dovevano essere sufficientemente lontane dai relitti per non danneggiare nulla, ma anche sufficientemente vicine perché il basket della gru possa giungere proprio sulla loro verticale per le rilevazioni", continua D'Agostino.

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... /foto3.jpg

E intanto l'esperto verifica che tutto sia pronto per la scopertura del burchio, senza celare una grande emozione. "Li vedremo subito, i segni lasciati sul legno dai carpentieri medievali. Finalmente riusciremo a capire come lavoravano". Poi le palancole si alzeranno, e l'isola con tutti i suoi tesori sparirà nuovamente tra i flutti della laguna.
(29 agosto 2001)



Ƚe çità sepeƚie da ƚa mota dei fiumi e ƚe ixle magnà dal mar
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Lagouna veneta (pristoria e storia)
viewtopic.php?f=177&t=1249
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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... el-mar.jpg
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Re: Lama, Boccalama, Lamezia Terme, Lambro

Messaggioda Berto » lun feb 22, 2016 11:03 pm

https://it.wikipedia.org/wiki/Lama


Lama - palude o terreno paludoso formato dall'accumulo di acqua di piena in zone basse
https://it.wikipedia.org/wiki/Palude
Esistono paludi d'acqua dolce o salata a seconda se essi si formano vicino ai laghi e corsi dei fiumi o nelle vicinanze delle pianure costiere. Quando la palude è originata dall'accumulo di acqua di piena in zone basse, prende il nome di lama, mentre quando questa zona bassa si trova tra l'argine ed il corso naturale del fiume si parla di golena.


Lama - corso d'acqua delle zone carsiche
https://it.wikipedia.org/wiki/Lama_%28geologia%29
In Puglia si definiscono lame i solchi erosivi poco profondi, tipici del paesaggio pugliese, in cui corsi d'acqua effimeri convogliano le acque meteoriche dall'altopiano della Murgia verso il mare. Sono denominate lame anche i tratti terminali delle gravine, termine che designa invece incisioni profonde con sponde ripide


Lama - frazione del comune italiano Taranto
https://it.wikipedia.org/wiki/Lama_%28Taranto%29
Lama era una frazione del Comune di Taranto, situata nella zona sud-orientale del suddetto Comune, e prende il nome dalla morfologia del terreno che forma un avvallamento ameno coltivato in parte a vigneto.


Lama dei Peligni - comune italiano in provincia di Chieti
https://it.wikipedia.org/wiki/Lama_dei_Peligni


Lama Mocogno - comune italiano in provincia di Modena
https://it.wikipedia.org/wiki/Lama_Mocogno
Lama Mocogno (La Lama in dialetto frignanese) è un comune italiano di 2 760 abitanti della provincia di Modena, in Emilia-Romagna, situato a sud del capoluogo.


Lama Polesine - frazione del comune italiano Ceregnano, in provincia di Rovigo
https://it.wikipedia.org/wiki/Ceregnano
Ceregnano (Sernian o Zernian in veneto) è un comune italiano di 3 683 abitanti della provincia di Rovigo, in Veneto, situato ad est del capoluogo.


Selci-Lama - frazione di San Giustino in provincia di Perugia
...


Lama - comune francese nel dipartimento della Corsica settentrionale
https://it.wikipedia.org/wiki/Lama_%28Francia%29
Lama (in corso Lama) è un comune francese di 178 abitanti situato nel dipartimento dell'Alta Corsica nella regione della Corsica.


Lamezia Terme
https://it.wikipedia.org/wiki/Lamezia_Terme
Lamezia Terme (IPA: [laˈmɛʦʦjatɛrme]) è un comune italiano di 70.619 abitanti della provincia di Catanzaro in Calabria. La sua area urbana conta circa 125 000 abitanti, è fra i primi 100 comuni italiani per popolazione e con i suoi 162,43 km² di estensione, è al settimo posto per superficie tra i comuni calabresi.

La città prende il nome dal fiume Amato, un tempo chiamato Lametos, che l'attraversa nella sua parte più periferica. Questo nome fu originariamente dato solo all'ex comune di Sant'Eufemia Lamezia. Con l'unione amministrativa del 1968, si è scelto il nome di Lamezia per l'intera città, a cui è stato aggiunto Terme, per via delle terme di Caronte che si trovano nell'omonima frazione nei pressi dell'ex comune di Sambiase.
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Re: Lama, Boccalama, Lamezia Terme, Lambro

Messaggioda Berto » lun feb 22, 2016 11:04 pm

???

Lambar (Lanbro)
https://it.wikipedia.org/wiki/Lambro
Il Lambro (Lamber o Lambar in lombardo) è un fiume della Lombardia lungo 130 km, tributario di sinistra del Po. Il colatore Lambro Meridionale, che si forma a Milano e raccoglie anche parte delle acque dell'Olona, è il suo maggiore affluente.
???
Il nome italiano deriva dal latino Lambrus, che si è voluto far derivare dal greco λαμπρως (lampròs) 'lucente', come la sua acqua. Che anticamente lo fosse, lo conferma il detto milanese ciar com'el Làmber, limpido come il Lambro.
Sfortunatissimo Antonio de Beatis, segretario del cardinale Luigi d'Aragona che accompagnò in un lungo viaggio in Europa: come scrive nel suo Diario di viaggio, "giunti al Lambro nei pressi di Monza, questo era fangosissimo, in antitesi con il suo nome".

Tuttavia, secondo Julius Pokorny (Pokorny, Indogermanisches etymologisches Wörterbuch 1132, legʷh-), il nome latino Lambrus corrisponde al greco ἐλαφρός 'leggero, svelto' ('leicht, flink' in tedesco) ed è da mettere in relazione all'illirico lembus (*lengʷho-s) 'veicolo leggero' ('leichtes Fahrzeug' in tedesco), da cui deriva il greco λέμβος. Pokorny cita Hans Krahe, Gymnasium 59 (1952), p. 79.

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... /Amber.jpg

Cfr.

Anbra (ambra)
https://it.wikipedia.org/wiki/Ambra_%28resina%29
Ambra (in greco antico ἤλεκτρον, elektron) è un termine usato in passato come sinonimo di resina fossile e di resinite e questa ambiguità è stata fonte di fraintendimenti e confusione. In particolare, nella letteratura europea antica, il termine ambra è stato usato in senso molto restrittivo per identificare la "succinite", la varietà di ambra baltica più importante dal punto di vista gemmologico, ed ancora oggi questa accezione è molto comune, probabilmente per l'importanza commerciale che questa varietà di ambra ha rivestito nella storia europea.
Nella comunità scientifica oggi, per ambra si intende una qualsiasi resina fossile, e le sue varietà vengono identificate secondo la provenienza geografica.

L'etimologia del termine è incerta, non avendo spiegazione nell'arabo, da cui sembrerebbe derivare a causa del prefisso.
Questa resina veniva raccolta anche nell'antico Egitto ove con essa si producevano oggetti preziosi.
Monili in ambra sono stati trovati anche in Grecia, dove veniva chiamata elektron. Secondo il mito, quando Fetonte figlio di Helios (il Sole) è stato ucciso , le sue sorelle in lutto divennero pioppi e le loro lacrime divennero l'origine di elektron, ambra.

https://it.wikipedia.org/wiki/Via_dell'ambra
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Re: Lama, Boccalama, Lamezia Terme, Lambro

Messaggioda Berto » lun feb 22, 2016 11:06 pm

Immagine

lama.
s. f. ‘terreno basso che si trasforma in palude per il ristagno di acque’, ‘campagna paludosa’ (1300-13, Dante).

Lat. lama(m), di orig. oscura, t. raro, anche se usato da Orazio; si potrebbe postularne la sopravvivenza a livello pop. in “un linguaggio tecnico-agricolo toscano di remota matrice latina” (B. Basile in Enc. dant., con ampia bibliografia), tanto più che i testi e i dialetti offrono un'abbondante documentazione della sua vitalità e produttività (Degli Atti Gloss. con bibliografia; FEW). Ormai inconsistente l'ipotesi di un'orig. longob., nata da un equivoco in cui incorse lo stesso Paolo Diacono I 15, quando del re Agelmundo scrisse: “et quia eum de piscina, quae eorum lingua lama dicitur, abstulit, Lamissio eidem nomen imposuit”, intendendo prob. laba (H.-F. Rosenfeld, Langobardisch lama “piscina”, in “Neuph. Mitt.” LII, 1951, 103-117). V. Di Mauro Istr. 17 e F. van der Rhee in “Romanobarbarica” V, 1980, 285-286.

http://www.etimo.it/?term=lama
Immagine

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... 5/lama.jpg

Dal Filologo J.Semerano:
Lāma, -ae = palude in latino. Lituano lomà, lettone lāma: accadico lu(h)āmu (palude, ‘mud’, ‘Morast ???, Schlamm’).


Schlamm
http://it.bab.la/dizionario/tedesco-italiano/schlamm
limo, melma, fango
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Re: Lama, Boccalama, Lamezia Terme, Lambro

Messaggioda Berto » lun feb 22, 2016 11:13 pm

???

Cfr. co: Elam

Immagine
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/ ... sation.png

https://it.wikipedia.org/wiki/Elam
Elam è il nome convenzionale con cui si fa riferimento ad una civiltà sviluppatasi dal III al I millennio a.C. nell'area corrispondente all'attuale Iran occidentale, nelle regioni del Khuzistan e del Fars. I due centri di riferimento furono Susa, nell'estensione sud-orientale del bassopiano mesopotamico, e Anshan, identificato con il sito di Tall-i Malyan, nella piana di Marvdasht (a nord-est di Shiraz), la stessa in cui più tardi fu costruita Persepoli.
Il nome, correntemente usato negli studi sul Vicino Oriente antico, deriva dalla tradizione biblica, secondo la quale deriverebbe a sua volta da Elam (עֵילָם in ebraico), figlio maggiore di Sem e nipote di Noè, come attesterebbe Genesi, 10,22. Il dettato biblico dà dunque a intendere che Elam avrebbe generato la sua discendenza in queste terre. Presumibilmente, però, l'origine della popolazione elamita non era semitica. Gli Elamiti chiamavano la propria terra Haltamti, che corrispondeva a ELAM in lingua sumera, mentre in lingua accadica il nome era Elamû ("abitante di Susa"; al femminile Elamītu). I geografi greci la conoscevano con il nome di Susiana, dal nome del grande centro elamita e poi achemenide, Susa.

Insieme all'alluvio mesopotamico, la Susiana fu uno dei grandi centri della prima urbanizzazione: i suoi inizi sono documentati archeologicamente almeno dalla fine del IV millennio a.C. La storia dell'Elam fu condizionata dalla vicinanza con le civiltà mesopotamiche (che influenzeranno in modo significativo la religiosità elamica): l'Elam rappresenterà per millenni una fascia di mediazione e compromesso tra le tradizioni dell'altopiano iranico e quelle dell'alluvio mesopotamico. La ricostruzione della storia dell'Elam rimane piuttosto frammentaria, anche perché si basa principalmente su fonti esterne mesopotamiche.

https://fr.wikipedia.org/wiki/%C3%89lam

Le terme Élam employé actuellement est, comme de nombreux noms géographiques du Moyen-Orient antique, présent dans le texte biblique, notamment la Genèse ou les livres de Jérémie et de Daniel. Il s'agit d'un emprunt au terme akkadien identique Elam, peut-être lui-même dérivé de l'élamite Ha(l)tamti, à moins que ce soit ce dernier qui soit emprunté à l'akkadien. Les Sumériens du IIIe millénaire anciens désignent les régions du Sud-Ouest iranien (pas seulement élamites) sous le terme NIM, « élevé », en raison de leur topographie montagneuse qui contraste avec la platitude de leur propre pays11. Quoi qu'il en soit, ces termes employés par les Mésopotamiens pour désigner une région extérieure ou bien par les rois élamites pour en présenter une vision unificatrice idéalisée ne doivent pas masquer le fait que durant toute son existence l'Élam est un ensemble hétérogène de micro-régions ayant leur propre identité et souvent une autonomie politique (voire un langage propre), conditions sans doute facilitées par le cloisonnement des vallées montagnardes. Au cours de son histoire, l'Élam a pu être unifié par des souverains puissants, notamment au IIe millénaire, mais il n'a jamais constitué un ensemble homogène politiquement et culturellement. Du reste, l'« élamicité » est difficile à déceler : il y a bien des divinités qui peuvent être caractérisée comme « élamites », mais celles-ci ont en fait un ancrage régional marqué (il y a un groupe de divinités de Suse, un autre d'Anshan, etc.) ; la langue élamite, isolat linguistique peut-être apparenté à des langues dravidiennes, est connue par des tablettes et inscriptions cunéiformes qui ne disent pas grand-chose de son emploi en tant que langue parlée et de la possible présence de dialectes régionaux.

Une question liée à cette hétérogénéité de l'espace élamite est le lien entre ses deux principaux centres aux périodes historiques, Suse et Anshan.
La première est située dans une région de plaine, la Susiane (actuel Khuzistan) qui présente des conditions écologiques similaires à la Basse Mésopotamie dont elle peut être vue comme une extension orientale. Elle a présenté tout au long de l'Antiquité des affinités culturelles fortes avec cette dernière, et sa population semble en grande partie parler la même langue que les Mésopotamiens, l'akkadien (au moins au IIe millénaire).
C'est dans cette région que l'emploi du cunéiforme est le plus attesté et que la documentation archéologique est la plus importante, ce qui n'est pas lié uniquement aux conditions de la recherche mais reflète sans doute une réalité antique : cette région est la plus urbanisée et lettrée de l'Élam. Le pays d'Anshan (en gros l'actuel Fars) est en revanche un pays montagnard peuplé en majorité de semi-nomades ne disposant pas d'établissement permanent et n'employant que très peu l'écriture, ce qui explique pourquoi il est peu documenté. Cette différence a souvent été vue comme une dualité. Pour P. Amiet, l'histoire élamite alterne ainsi entre des phases durant lesquelles l'influence mésopotamienne est forte et d'autres durant lesquelles celle des montagnards du « Haut-Pays », vu comme proprement élamite, domine. La documentation de la Susiane est un baromètre indiquant ces influences, car cette région balance entre les deux. Allant plus loin, F. Vallat ne considère pas Suse comme élamite durant la majeure partie de son histoire, car l'Élam serait centré sur le Haut-Pays d'Anshan qui serait le seul à être de culture proprement élamite tandis que Suse aurait plutôt une culture de type mésopotamien. Elle ne serait « élamite » que durant la première moitié du Ier millénaire quand la documentation en élamite y est prépondérante. D. Potts propose une vision plus modérée des choses : certes les habitants de Suse et d'Anshan seraient différents, de même que ceux des autres régions voisines comme Awan, Sherihum, Simashki et autres, mais tous sont perçus comme Élamites du point de vue mésopotamien qui semble primordial pour la définition de cette entité géographique.
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Re: Lama, Boccalama, Lamezia Terme, Lambro

Messaggioda Berto » mar feb 23, 2016 7:46 am

Lea, lia ,loa, lua, losa, lozza, letamaio, luamaro, lutia, leda
viewtopic.php?f=44&t=2226


dixonaro "fango" # tradur "fango"
http://xref.w3dictionary.org/index.php?fl=it&id=32013

afrikaans modder
danese mudder
olandese modder

norvegese gytje

bielorusso бруд

bulgaro кал
macedone кал

catalano fang
italiano fango melma poltiglia

gallese mwd
tedesco Schlamm Matsch Schmuddel Sumpf Modder Patsche Schmiere Schlick Mansch Dreck Schmutz

greco λάσπη

estone muda
finlandese muta

francese boue

irlandese láibe

galiziano Lama
portoghese lama

albanese baltë
polacco błoto
croato blato
slovacco bahno
ceco bahno

russo грязи
serbo блато
ucraino бруду

ungherese sár

islandese drulla

lituano purvas

lettone dubļi

maltese tat-tajn

rumeno noroi

svedese lera

swahili matope

malese lumpur
indonesiano lumpur

turco çamur

ebraico בוץ
yiddish בלאָטע
arabo الطين
persiano گل

filippino putik

cinese (cina) 泥
cinese (taiwan) 泥

giapponese 泥
coreano 진흙

vietnamita bùn

thai โคลน
hindi कीचड़




wörterbuch "Schlamm" # übersetzen "Schlamm"
http://xref.w3dictionary.org/index.php?fl=de&id=47204

afrikaans slib
niederländisch slib

dänisch slam
deutsch Schlamm Matsch Brühe
norwegisch slam
schwedisch slam

galizisch lamas
maltesisch ħama
portugiesisch lamas
albanisch llum

ukrainisch шлам
weißrussisch шлам
russisch шлам
serbisch муљ

mazedonisch талог

rumänisch nămoluri

bulgarisch утайка

katalanisch fangs
italienisch fanghi

tschechisch kal

kymrisch llaid
griechisch λάσπη

englisch sludge
spanisch lodos
irisch sloda

estnisch muda
finnisch lietemäiset lieju muta liete sohjo

französisch boues

ungarisch iszapszerű salak

indonesisch lumpur
malaiisch lumpur

litauisch dumblas
lettisch dūņas

polnisch osadów

türkisch çamur

slowakisch kal usadená špina bahno blato nečistota špinavý olej špinavá mastnota
slowenisch blato
kroatisch mulja blato

jiddisch סלאַדזש
hebräisch רפש

chinesisch (taiwan) 污泥
chinesisch (china) 污泥
vietnamesisch bùn
thai โคลน
filipino putik
japanisch 汚泥
koreanisch 슬러지
hindi कीचड़
persisch لجن
arabisch حمأة





Pałù (pałua, palude, paduła)
viewtopic.php?f=44&t=2220
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... 09x300.jpg
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... olexie.jpg

dixonaro "pałù" # tradur "palude"
http://xref.w3dictionary.org/index.php?fl=it&id=29706

afrikaans moeras
olandese moeras broek moer drasland

irlandese riasc
svedese marsh MORAS SUMPMARK SUMP TRÄSK

tedesco Marsh Sumpf
yiddish זומפּ zump

inglese marsh

estone Marsh soo lodu
indonesiano marsh
vietnamita Marsh
finlandese marsh marskimaa suomaa
norvegese myr
portoghese marsh brejo paul pântano charco
rumeno Marsh ţinut mlăştinos pământ mlăştinos mlaştină mocirlă
francese marais
catalano maresmes
spagnolo marismas ñanga pantano ciénaga

gallese gors

turco bataklık

ceco bažina (cfr. co bacino)
maltese bassasa (cfr. co ła basa/bassa)

greco βάλτος

bielorusso балота
bulgaro блато
russo болотный
ucraino болотний

lituano Pelkė raistas bala liūnas
polacco bagno błoto moczary

lettone purvs slīksnājs

italiano palude acquitrino
malese paya

macedone мочуриште
croato močvaran
ungherese mocsár
slovacco bažina močiar trasovisko močarina blato barina
sloveno Močvirja
albanese kënetë moçal
serbo мочваран
polacco bagno błoto moczary

ebraico בצה
arabo الأهوار

coreano 늪
giapponese 湿地
hindi मार्श
persiano مرداب

thai กระพัง

filippino bana

cinese (cina) 沼泽
cinese (taiwan) 沼澤



slovník "špina" # preložiť "špina"

http://xref.w3dictionary.org/index.php?fl=sk&id=12894

čeština špína bláto lejno
slovenčina špina

afrikánčina vuil
bieloruský бруд
bulharský мръсотия

katalánsky brutícia

waleština baw
dánsky snavs
nemecký Schmutz
grécky βρωμιά

anglický dirt
vietnamský dirt
albánsky dirt

španielsky suciedad basura lodo
estónsky mustus
fínsky lika
francúzsky saleté
galicijsky sujidade
chorvátsky prljavština blato šljam
maďarský piszok
indonézsky kotoran
islandský óhreinindi
taliansky sporcizia
litovský purvas
lotyšský netīrumi māls
macedónsky нечистотија
malajsky kotoran
maltský ħmieġ
holandský vuil
nórsky skitt
poľský brud błoto
portugalský sujidade lodo lama poeira
rumunský murdărie
ruský грязь
slovinský umazanijo
srbský прљавштина
švédsky smuts LORT SMÖRJA LERA
swahilsky uchafu
filipínsky ang dumi
turecký kir çamur
ukrajinský бруд

hebrejský עפר
jidišsky שליאַך


čínština (čína) 污物
čínština (tchaj-wan) 污垢
japonský 汚れ
kórejský 흙
hindština गंदगी
thai สกปรก

perzský کثافت
arabský الترابية


Spina
viewtopic.php?f=45&t=728
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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... /Spina.jpg
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Re: Lama, Boccalama, Lamezia Terme, Lambro

Messaggioda Berto » mar feb 23, 2016 3:30 pm

???

Cfr. co lacuna/laguna, lacrima e lamina

http://www.etimo.it/?term=lacuna
Immagine

http://www.etimo.it/?term=lacrima
Immagine
Immagine

http://www.etimo.it/?term=lamina
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Immagine

lamina (lammina, lamna), ae, f.,
1 lamina, piastra, foglia di metallo, di legno, etc.: tigna laminis clavisque religare, tener salde le travi con lamine e chiodi, CAES. B. C. 2, 10, 3;
2 lama: argutae lammina serrae, la lama della stridula sega, VERG.; lammina dissiluit, la lama (della spada) andò in pezzi, OV. Met. 5, 173; ardentes laminae, le lame incandescenti (strumento di tortura), CIC.;
3 verga di metallo non coniato, moneta: inimicus lamnae, spregiatore della ricchezza inoperosa, HOR. Carm. 2, 2, 2; lammina fulva, lamina d'oro, OV.;
4 tenero mallo della noce, PLIN.;
5 lobo dell'orecchio, ARN.

lamna, ae, vd. lamina.
lamnula, ae, f., laminetta, TERT. [lamna + -ula].
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Re: Lama, Boccalama, Lamezia Terme, Lambro

Messaggioda Sixara » mar feb 23, 2016 7:55 pm

No i ve ga fato el bacino de espansione co le so vaske de laminazione là Caldogno?
https://it.wikipedia.org/wiki/Bacino_di_espansione

A ghè on verbo intaresante ( ke però no lo cato tel Pianijani) : dilamare o anca slamare ke i vien da lama: terén bàso - na basàna - indoe ke l acoa la se "impaluda" dopo la pièna .
Però lama a vòe dire anca "frana", smottamento... e lora no se capìse se dilamare l è el franare, on smottamento o inpaludamento, ca se dixe dilamarsi.
Dognimòdo l è on xbrisàre (zo). Boh.
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Re: Lama, Boccalama, Lamezia Terme, Lambro

Messaggioda Berto » mar feb 23, 2016 8:41 pm

La łama cofà pałù non ła ga ła mema orexene de ła łama de on corteło o de na spada, łameta, łamineta, łamina.
Laminasion cofà łamara (palù, bàçin, fòsa) no ła xe ła mema voxe de ła laminasion de i metałi.
Le voxi, ke łe par paregne, łe ga n'orexene etimołojega difarente.



???
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