Olmo e Creàso

Olmo e Creàso

Messaggioda Berto » gio dic 12, 2013 8:18 pm

Olmo e Creàso (etimołoja)
viewtopic.php?f=45&t=203

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... 11/115.jpg

http://www.tuttocreazzo.it
http://www.tuttocreazzo.it/storia.asp

Le colline di Creazzo, appartenenti al periodo terziario, furono sede delle popolazioni Euganee.
Il nome di origine romana (????), deriverebbe dal primo borgo che probabilmente si consolidò in prossimità della via Postumia, in località ricca di argilla, e dove si stabilirono un gruppo di lavoratori per l'estrazione della creta (pagus cretaceus) (????).

Alla fine del V o inizio del secolo VI Credatium (Creazzo) ebbe la sua pieve intitolata a S. Cipriano, con battistero e cimitero propri, posizionata ai piedi del monte, lungo il fiume Retrone, e prosperò in quella località fino alle invasioni Ungariche ed al periodo delle grandi alluvioni (sec. X-XI).
Dopo tale periodo la popolazione si raccolse in collina presso il castello che il Vescovo di Vicenza aveva costruito su concessione del Re d'Italia e qui costruì in seguito la nuova chiesa intitolata a S. Ulderico (990), intorno al 1000 nell'attuale località Olmo, si instaurava l'ospizio di Nonto (nome originario della località) documenti parlano fin dal 1084-1123 nel 1236 S.

Nicolò veniva nominato monastero e ospedale per la cura degli infermi e lebbrosi, nel 1260 S.Nicolò di Nonto fu affidato all'Ordine dei Cavalieri Gaudenti fino al 1300.
La chiesa di Creazzo venne ampliata intorno al 1400 in stile gotico con la costruzione di un campanile abbattuto poi nel 1832 e ricostruito nel luogo attuale i lavori promossi dal Parroco Don Giovanni Grotto e sotto la guida dell'architetto Luigi De Boni da Feltre anni 1900.
Nel frattempo, durante il XVII e XVIII secolo sorsero nell'incantevole posizione collinare del territorio di Creazzo alcune splendide ville con caratteristiche residenziali alcune ancora perfettamente conservate ed utilizzate.
Fanno spicco la villa Suppiej, villa Legrenzi detta "del Sole", villa Giaconi - Bonaguro, castello Scola Camerini, sul monte e villa Garzadori-Fochesato, villa Valmarana detta "Caserma" ora De Toni, villa Monti ora Ristorante "El Filò", sul piano.
Nel 1928 si costruì il Municipio in collina, sul luogo di quello precedente (inaugurazione 25.11.1928).
Nel 1921 la comunità attestata attorno alla statale (ora ss11) volle il ripristino della chiesa e l'istituzione della Parrocchia, dal 1945 al 1950 si inizio a costruire la nuova chiesa (ora S.Nicola) su disegno dell'Ing. Enrico Fontana di Vicenza.
La grande svolta della storia di Creazzo avviene tra il 1950 e il 1980 quando, in seguito alla spinta demografica e vista la sua posizione territoriale in vicinanza della città di Vicenza, la sua popolazione passò da 3196 unità a 9829, ora supera i 10500 unità.


In questa carta del XIV secolo Olmo non è nominato:

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... 11/210.jpg


In questa carta del XVII secolo è segnata la località de l’Olmo, posizionata su un bivio stradale in corrispondenza di un guado del Retrone:
http://it.wikipedia.org/wiki/Retrone
Il Retrone è un fiume che scorre nella provincia di Vicenza. La sua sorgente si trova a Sovizzo alla confluenza dei torrenti Valdiezza, Onte e Mezzarolo; prosegue attraversando Creazzo, poi il territorio di Altavilla e dopo 12 km sbocca nel Bacchiglione, presso l'area dell'ex cotonificio Rossi.

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... /11/34.jpg

Creàso, Creoła, Crexołe, crea, creta
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Retron, Retrona, Retenone, Rodano, Rerrone, Rodrone, Rodolon, Aedrone
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Re: Olmo e Creàso

Messaggioda Berto » gio dic 12, 2013 8:22 pm

Altre località con questo nome in area veneta e padano alpina:

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... /11/44.jpg



Olmo al Brembo

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... /11/61.jpg


http://www.provinciabergamasca.com/vall ... rembo.html
http://www.provinciabergamasca.com/vall ... tiche.html
http://www.valbrembanaweb.it/cai_piazza ... /olmo.html
Olmo al Brembo appartenne dapprima ai Vescovi di Bergamo e, successivamente ai Visconti che accordarono speciali statuti (1368) confermati dalla Repubblica Veneta nel 1431 e nel 1588. Fino al 1863 si chiamo' OLMO. La parte antica dell'abitato presenta strade irregolari,con sottoportici e piazzette /cortile, che nonostante la modesta architettura, rilevano pregevoli ambienti: notevoli un palazzetto con loggia ad archi tribolati di influenza veneta ed una bella fontana settecentesca. La moderna parrocchiale conserva una tela del CAVAGNA.
http://it.wikipedia.org/wiki/Olmo_al_Brembo
Il primo documento che attesta l’esistenza del paese risale all’anno 1194, quando si cita il borgo di Olmo in un atto riguardante un’investitura. Recenti studi indicano comunque che i primi insediamenti fossero antecedenti al XI secolo. Il toponimo deriva certamente da Ulmus, ovvero la pianta di olmo, particolarmente presente sul territorio in quei tempi.

http://it.wikipedia.org/wiki/Nogara

La Necropoli dell'Olmo di Nogara:
La necropoli è situata sulla sponda destra del fiume Tartaro ad ovest del centro di Nogara ed è lunga oltre 300 metri ed è una delle più grandi e importanti necropoli europee dell’età del Bronzo Medio, sono state scavate 19 sepolture tardoantiche, disposte attorno ad un pozzo e ad una profonda buca.
http://www.verona.com/it/Guida-Verona/Nogara

http://it.wikipedia.org/wiki/Olmo_(Arezzo)

http://it.wikipedia.org/wiki/Olmo_(Martellago)

http://it.wikipedia.org/wiki/Olmo_(Francia)
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Re: Olmo e Creàso

Messaggioda Berto » gio dic 12, 2013 8:25 pm

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Re: Olmo e Creàso

Messaggioda Berto » gio dic 12, 2013 8:26 pm

Etimoloja tradisional da l'albaro de l'olmo:

Olivieri: Toponomastica Veneta

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/uploads/2013/11/9




Utet: Toponomastica Italiana

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... 11/107.jpg
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Re: Olmo e Creàso

Messaggioda Berto » gio dic 12, 2013 8:28 pm

L'albero dell'Olmo:

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... 11/116.jpg


http://it.wikipedia.org/wiki/Ulmus
http://www.icnovellara.it/alberi/olmo.htm
Nome Dialettale: Olum, Olma, Elber
Descrizione: è un albero che può raggiungere i 20-30 metri di altezza, con chioma densa e irregolare, tronco diritto molto ramificato, soprattutto in alto. Il tronco, che supera facilmente il metro di diametro, ha raggiunto in esemplari secolari, come quello vissuto in Francia dal 1200 fino al secolo scorso, i 9 metri. Alla base del tronco spesso ci sono dei polloni. La corteccia, di colore grigio-bruno, è molto suberificata e screpolata verticalmente. I rami giovani sono coperti da peli che perdono già nel secondo anno di vita diventando suberosi. E' un albero molto longevo, infatti può superare i 600 anni di vita. E’ attaccato da una malattia fungina, la Grafiosi, dovuta ad un fungo, il Graphium ulmi, diffuso da coleotteri che vivono sotto la corteccia e che provocano la morte delle piante. Notevole è l’olmo di Campagnola (RE),l’"OLMA", esemplare stupendo ed evidentemente resistente alla Grafiosi.

Habitat: l’olmo preferisce suoli freschi e fertili, ma si adatta anche a terreni compatti e pesanti. Cresce in pianura e in collina fino a circa mille metri d’altitudine. Raramente forma boschi puri; si trova facilmente associato ad ontani, pioppi e farnie.



Olmo
(Forse questo è un toponimo fitonimico che si potrebbe rifare all'albero dell'Olmo)
http://www.valdaveto.net/documento_9.html
http://www.appennino4p.it/sale.htm

Matteo Vinzoni e le partenze dall'Olmo verso i Feudi Imperiali
di Sandro Sbarbaro


L'Osteria dell'Olmo a Molassana fu nel 1700 un'importante stazione di Cambio o Posta.
Oltre alla funzione sua propria di Osteria, infatti, aveva anche quella di mettere a disposizione dei clienti le cavalcature che facevan alla bisogna per viaggi verso i territori che erano alle porte della Serenissima Repubblica di Genova.
I Feudi Imperiali d'Aveto e Trebbia, appartenenti all'epoca ai Doria, quelli di Scrivia, appartenenti ai Fieschi di Savignone e agli Spinola, e quelli della Val Borbera, appartenenti in gran parte agli Spinola e ai Crosa di Vergagni, per citare solo i feudatari principali, furono oggetto di una accurata indagine da parte del Colonnello Ingegnere Matteo Vinzoni, illustre cartografo, per conto delle Magistrature della Serenissima Repubblica che volevano finalmente conoscere, grazie ed in virtù di opportune sollecitazioni del lungimirante Colonnello, quali fossero in realtà i propri confini.
Occorre dire che, da sempre, la Repubblica Genovese non aveva badato al rilevamento degli stessi per questioni di pura strategia militare.
Dall'Olmo partivano le strade che si dirigevano verso il Piacentino, la Lombardia e parte del basso Piemonte.
Riguardo all'Olmo, una brutta copia di lettera inviata da Neirone il 18 luglio 1738 dal Colonnello Matteo Vinzoni al Signor Antonio Bottini, e giacente in Archivio di Stato a Genova fra le filze Vinzoniane della Sala Carte , così recita:
" Donde aviso d'arivo in d[ett]a parte,e di ciò che resta esseguito

Ill[ustrissi]mo Sig[nor]e ..... ...(leggasi la continuazione sul sito lincato: http://www.valdaveto.net/documento_9.html ).


Il nome dell'albero Olmo (Ulmus) in varie lingue europee:

Veneto: ólmo

Ceco: jilm
Danese: elm
Svedese: Almsläktet

Slovencina: Brest
Tedesco: Die Ulmen (Ulmus), auch Rüster oder Rusten genannt, bilden eine Gattung in der Familie der Ulmengewächse (Ulmaceae).
Inglese: elm

Eesti: Jalakas
Suomi: Jalavat
Polacco: Wiąz
ВЯЗ, лём (лац. Ulmus), род лістападных дрэў, радзей кустоў сямейства вязавых.
Nederland: lep
Francese: Orme

Catalano: om
Portoghese: Ulmeiro
Asturiano: Llamera
Spagnolo: ulmus, olmos

Turco: Karaağaç

Rumeno popolare: ulm

Olmo
(Forse questo è un toponimo fitonimico che si potrebbe rifare all'albero dell'Olmo) : (??? da indagare)
http://www.valdaveto.net/documento_9.html
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Re: Olmo e Creàso

Messaggioda Berto » gio dic 12, 2013 8:29 pm

In realtà la maggior parte di questi toponimi sono di origine germanica ed in particolare del germanico settentrionale e sono stati introdotti in area italica, tedesca e franco-iberica dai Longobardi
( e non hanno nulla a che vedere con il nome dell'albero Olmo/Ulmus) :

Tutta la pedemontana veneta, dal Friuli al Lago di Garda è stat interessata all'insediamento dei comunità di longobardi oltre che in precedenza di Goti; numerosi sono anche i tipici toponimi Fara:
http://www.terraorobica.org/Fare%20Longobarde.htm

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Da Da Origini delle lingue europee, del glottologo Mario Alinei
(Volume II)
Preistoria linguistica germanica (cap. XI)
2.3.1. Innovazioni comuni al «Germanico settentrionale» (Nordico e Ingevone)

Come ho detto, queste innovazioni devono essere sorte nel periodo della deglaciazione, quando una stessa cultura costiera poteva accomunare i gruppi nord-orientali e nord-occidentali, escludendo i soli meridionali. Si noti che questo scenario diverrebbe ancora più plausibile se si accettasse con le opportune modifiche il succitato modello di Vennemann.
..........................

3) Il nome dell'«isola» in «Germanico settentrionale» si sviluppa dalla nozione IЕ di «altura», ciò che si lascia spiegare bene solo nello scenario della deglaciazione: antico islandese holmi, holmr, islandese. hólmi, hólmur, feringio hólmur, norvegese e svedese holme, nоrvegese e danese holm, inglese dialettale holm, shetland hulm, mansio holme, normanno houlme, homme, hou, tutti «isola», antico sassone holm «altura», medio basso tedesco e medio nederlandese holm «isola in un fiume» (cfr. lat. collis «colle» e le voci anche italiane "colmo, culmine (la parte più alta)").
...............................................................


Norvegia/Norway
Idronomastica norvegese della regione Finnmark
http://water.worldcitydb.com/finnmark_i ... state.aspx
Holm Vandene Holmebukta Holmefjorden Holmegrunn Holmegrunnen (2 casi) Holmengraafjorden
Holmengrafjorden Holmevand Holmevatn (3 casi) Holmsjo Holmsjoen Holmvand (8 casi) Holmvandene Holmvandene Holmvandet Holmvann Holmvann Holmvaselven Holmvatn Holmvatna Holmvatnan Holmvatnet (4 casi)


http://www.worldcitydb.com/valgamaa_in_ ... state.aspx
Hellenurme Helme Helmet Helmut Holdre Hummelshof Hummuli Hummuli Asundus Iigaste

http://www.worldcitydb.com/alvborgslan_ ... state.aspx
Holm Holm Holm Holma Holma Holma Holma Holmakra Holmakra Holmared Holmared Holmasa
Holmen Holmen Holmen Holmen Holmestad Holmestrand Holsljunga


http://www.worldcitydb.com/orebro_in_sweden_state.aspx
Holmsjon Holmsjon Holmstorp Holmtjarn Hore Kaggelholm Kagleholm

http://www.worldcitydb.com/jonkoping_in ... state.aspx
Holm Holma Holmebo Holmen

http://www.worldcitydb.com/gavleborg_in ... state.aspx
Holm Holm Holmberg Holmen Holmen Holmen Holmsveden Holmsveden


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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... 11/121.jpg

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... 11/132.jpg
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Re: Olmo e Creàso

Messaggioda Berto » gio dic 12, 2013 8:51 pm

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Re: Olmo e Creàso

Messaggioda Berto » gio dic 12, 2013 10:06 pm

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Re: Olmo e Creàso

Messaggioda Berto » mer apr 01, 2015 5:50 am

Retron, Retrona, Retenone, Rodano, Rerrone, Rodrone, Rodolon, Aedrone
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Re: Olmo e Creàso

Messaggioda Berto » gio dic 10, 2015 8:15 pm

Hum, la città più piccola del mondo
http://www.festivaldelmedioevo.it/porta ... -del-mondo


Per il Guinness dei Primati, “la città più piccola del mondo” è Hum (in italiano Colmo) un centro medievale della Croazia, nel cuore dell’Istria. Fa parte del comune di Buzet (Pinguente). Ha soltanto 20 abitanti e un’estensione di appena 100 metri di lunghezza per 30 di larghezza.
Hum risale al IX secolo. Allora l’Istria apparteneva al regno Franco; il conte Ulrico I fece costruire un castello sui resti dell’antica fortezza. Intorno crebbe un piccolo borgo che, da allora, non è cambiato. Per entrare nella minuscola città medievale, l’unica via di accesso è ancora un antico portone di bronzo che si apre su due vicoli che ospitano una manciata di case, nobilitate da due chiese romaniche: quella di San Gerolamo e quella di San Giacomo, su cui svetta una bella torre campanaria. Nel 1102 Ulrico I scelse di lasciare Hum e alcuni altri suoi castelli al Patriarca di Aquileia. Nell’atto di donazione si parla del “castrum Cholm” (Hlm in croato). E’ la prima citazione conosciuta di Hum. Una fortezza quindi, il cui abitato è rimasto all’interno dei confini che furono stabiliti già nell’alto Medio Evo.
Il piccolo centro è famoso anche per alcuni particolari e preziosi affreschi romanici con influssi di pittura bizantina conservati nella chiesa di San Girolamo.
La ricchezza storica della città in miniatura è confermata da un monumento di eccezionale interesse: il “Viale dei glagoliti”, un percorso di 7 chilometri che si estende da Roč (Rozzo) fino a Hum. Il cammino fu edificato nel 1977 a ricordo del più antico alfabeto slavo conosciuto.
Il glagolitico venne creato dal missionario Cirillo, insieme a suo fratello Metodio, intorno all’862-863. Servì a tradurre la Bibbia e altri testi sacri in antico slavo ecclesiastico. Il nome deriva dal sostantivo “glagolŭ”, che vuol dire “verbo” (ma è anche il nome della lettera “G”) o da “glagolati” che significa “parlare”.
Ancora oggi, in Croazia, questo alfabeto è utilizzato nella liturgia. Presso gli altri popoli slavi che ne facevano uso fu invece sostituito intorno al X secolo dal cirillico, che è una sua derivazione.
La forma della passeggiata tra i segni dell’antica lingua somiglia alla lettera glagolitica “S”. Comprende 11 monumenti dedicati all’alfabeto voluto da Cirillo. Il percorso si conclude proprio a Colmo, dove una scritta di benvenuto accoglie il visitatore sulla porta d’ingresso del caratteristico centro.
Hum conserva ancora l’usanza che risale a molto più di mille anni fa, di scegliere il prefetto sul tavolo di pietra. Il 9 giugno tutti gli uomini della parrocchia eleggono lo zupano (il capo villaggio medievale) facendo una incisione su un bastone di legno chiamato “raboš”.
Vince chi ottiene il maggior numero di intagli. Il capo che viene eletto ha il compito di prendersi cura della parrocchia, di risolvere le controversie tra gli abitanti e di emettere eventuali sentenze nei confronti dei disubbidienti o di coloro che turbano l’ordine pubblico. Ma c’è veramente bisogno di lui soltanto il primo giorno dell’elezione, che coincide con una famosa sagra alla quale accorrono anche gli abitanti dei paesi vicini, per assaggiare la biska, una grappa medicinale al vischio la cui ricetta segreta risale ai druidi che la portarono in Istria più di 2000 anni fa.


Cfr. con

Ulm
https://it.wikipedia.org/wiki/Ulma
e
Olmo
viewtopic.php?f=45&t=203
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