3) Da “Toponomastica alpina” di Paul-Luis Rousset, p. 145 16.
SAL, SEL, SIL, pietra, pietraia, altezza.
I toponimi che iniziano con SAL, SEL, SIL, o che comunque contengono queste radici, vanno esaminati con molta attenzione prima di emettere un giudizio sulla loro etimologia, onde evitare errori grossolani.
In effetti, col sovrapporsi dei linguaggi e delle utenze, intervennero parole diverse nella composizione dei nomi, talora anche per crearne dei nuovi e non solo per contaminare arcaiche radici, delle quali si era perso il significato.
Nel nostro caso, esistono parecchi composti in lingue e dialetti “convenzionalmente dette neolatine” dove interviene la parola “
sale” (celtico “
hall”, tedesco “
Salz”) di origine indoeuropea (quindi comune a molte lingue e dialetti diffusi in tutta Europa).
Alcuni possono contenere la voce “
siglen” = palude, delle lingue galliche e del gallese, ad esempio “
Sillans”.
Altri corrispondono a voci analoghe al latino”
cella” indicante un deposito, “
Celle” di Bellino, localmente “
Selles”;
altri ancora contengono il termine “
sala”, di probabile origine germanica, indicante una dimora feudale, da cui l'italiano “
sala e salone” per i locali di rappresentanza (“
salle” in francese).
La voce SALA, oltre a designare la residenza nobiliare ed i suoi annessi, nucleo di molti villaggi attuali, passò anche ad indicare il luogo di riunione della comunità, il palazzo comunale.
Ancora adesso, nelle Valli Occitane, gli anziani usano dire
“andare in ‘sala’”, anzichè andare in municipio.
Questa la probabile origine dei vari “
Sala” e di “
Salbertrand” in Val di Susa.
L'idea d’altezza è invece connessa al termine occitano “
la sei, la sea” che indica la cornice di neve depositata dal vento sulle creste, da cui l'oronimo “
Sea Bianca” tra la Val Po e la Val Pellice.
Ma su questa voce torneremo parlando di SIR, forse di origine altaica.
Nel caso dei toponimi più arcaici, quelli effettivamente derivati dalle radici preindoeuropee SAL, SEL, SIL, non manca mai il riferimento alla pietra.
Il latino stesso nella voce “
silex” (italiano
selce) ha probabilmente assimilato un termine preistorico con tale significato.
Nelle lingue dravidiche “
cil, selè, sii, sila, sile” indicano sempre la pietra; l’ebreo ha conservato “
sela” = roccia, “
salaï” = roccioso.
Alfredo Trombetti ha riscontrato in Asia Minore molti toponimi quali “
Sala, Salon, Salos” ed un Monte “Salbake” in Caria. Il patois del Triève (Isère) con la voce “
salar” designa pietre e massi erratici lasciati dai ghiacciai.
Tale pare essere il significato del “
Passo dei Salati”, presso al Col d’Olen, tra Gressoney ed Alagna.
Dal punto di vista semantico la base SAL ha subito delle evoluzioni nel corso della sua lunga esistenza. Parecchi ricercatori insistono sul significato di pietraia, sfasciume di roccia, e molti toponimi lo confermano; tra questi è tipico il caso delle “
Saline” di Val Codera, laterale della Val Chiavenna, una sede d’alpeggio tra rocce e sfasciumi.
Molto indicativa è pure la presenza di una “
Cima delle Saline” (2612 m) nel massiccio carsico del Marguareis (Alpi Marittime).
Altrove la radice è giustificata dall'esistenza di una parete o di una vetta che condiziona tutto il paesaggio; oppure la base SAL esprimerebbe unicamente l’idea d'altezza e questa potrebbe essere un’interpretazione etimologica di “
Saluzzo”, toponimo che col tempo ha subito l’attrazione del latino “
salus, salutis”.
O ancora i tre significati di pietraia, di parete rocciosa e di altezza, possono coesistere, come nel Monte “
Salève” (1380 m),
Seleuco nel IV secolo,
Salevus nel 1209, che domina Ginevra, nella Becca di Salé (3137 m) in Val d’Aosta, nel Pizzo Saliera (2958 m) a S-E di Selva in Val Gardena, o nel
Monte Salza della Val Varaita, ad oltre 3300 m.
Ritroviamo lo stesso toponimo Salza, in Val Germanasca, per un nucleo abitato sito in zona elevata e rocciosa.La Pointe de Sales (2496 m) in Alta Savoia, imponente, cinta da falesie inaccessibili, fa parte dell’insieme tutta roccia noto come Désert de Platé e ha dato il nome anche ai Chalets, al Torrente ed al
Passo di Sales, nonchè al casato nobiliare di
San Francesco di Sales.
Nel Giura Svizzero il Monte Sala (1510 m) domina il villaggio di Bassins (Vaud).