Sosan (Sossano)


Re: Sosan (Sossano)

Messaggioda Berto » gio nov 06, 2014 9:45 pm

Robe dal mondo de ƚi doti ‘gnoranti

http://www.comune.sossano.vi.it/homepag ... toria.html
http://it.wikipedia.org/wiki/Sossano
Situato a 19 metri sul livello del mare, il paese è limitato a sud dai fiumi Frassenella e Liona e a nord dai Colli Berici. Il nucleo storico del paese (Castro Celsano) si trova nelle vicinanze dell'antica chiesa di San Michele, vicino all'attuale cimitero.
Castro Celsano ???

Storia (???)

Secondo lo storico padre Barbarano " vien detto Celsano quasi cielo sano, perché ivi è l'aere salutifero, et la nebbia poco si ferma presso il monte ".
Il nome può essere anche fatto risalire a Josano, da "Giove Sano", godendo di un clima meraviglioso.
A tali interpretazioni del nome di Sossano si adeguò probabilmente fin da epoca antica il comune di Sossano, adottando uno stemma in cui, divisi da una sbarra d'argento con la scritta "Coelsanus", appaiono un cielo sereno con un sole a sedici raggi ed un cielo notturno con un crescente di luna tra due stelle d'argento.
In realtà, il nome potrebbe più probabilmente derivare da "fundus Celsianus", ovvero "possedimento di Celsio". Infatti, il suffisso "-anus" indicherebbe una proprietà terriera concessa, nell'Antica Roma, ai veterani militari, fenomeno che influenza ancora oggi numerosi toponimi italiani.
Celsano = cielo sano ???
Josano, da "Giove Sano" ???
da "fundus Celsianus", ovvero "possedimento di Celsio" ???
"-anus" indicherebbe una proprietà terriera concessa, nell'Antica Roma, ai veterani militari, fenomeno che influenza ancora oggi numerosi toponimi italiani ???

Preistoria
La particolare conformazione geografica del luogo in cui sorge Sossano, favorì sin da epoca antichissima gli insediamenti umani. Sulla dorsale del monte della Croce sono state identificate tracce di industrie che risalgono alla preistoria più remota. Sono stati trovati numerosi reperti risalenti all'età del bronzo e al primo ed al secondo periodo atestino. In pianura, in località Costa, è stata rinvenuta la presenza di numerose industrie dell'età neolitica ed in località Monticello un villaggio a fondi di capanna risalente all'età del bronzo, portato alla luce durante la seconda guerra mondiale.

Epoca romana
Un ruolo non secondario dovette avere Sossano per tutta l'età romana. Lo dimostrano l'identificazione dell'antico Olmo con l' "ombilicus urbano" e del territorio e i notevolissimi reperti che si attribuiscono al primo ed al secondo secolo d.C. Fondamentali per ricostruire l'assetto del territorio in età romana, sono il tempio augurale del monte Cistorello e alcuni cippi, quali il basamento della croce del monte della Croce, e la cosiddetta croce di pietra.

Olmo con l' "ombilicus urbano" ???
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Re: Sosan (Sossano)

Messaggioda Berto » gio nov 06, 2014 9:47 pm

http://www.comune.sossano.vi.it/homepag ... toria.html
http://it.wikipedia.org/wiki/Sossano

Medioevo

Verso l'anno 753 d.C., Sant'Anselmo donò all'abbazia di Nonantola, presso Modena, che aveva lui stesso fondato, il monastero e l'ospizio di Santa Giustina, che aveva istituito nelle sue proprietà nel luogo detto Sossano.
Anselmo era fratello della regina Geltrude, moglie di re Astolfo, e di Gaido, ultimo duca longobardo di Vicenza e conte di Carlo Magno.
Dal secondogenito di quest'ultimo discesero più tardi i conti di Sossano, di stirpe longobarda, che diedero origine a molte tra le più antiche e nobili casate vicentine e padovane.
Nella località detta Sajanega, con la sua celebre e vasta foresta, nel X-XI secolo, fiorì una intensa vita eremitica e vi soggiornò San Romualdo, che qui fondò un eremo, dove tra il 1037 e il 1066 visse e morì il santo francese Teobaldo, eremita e confessore.
Celsano ( Celsano ???) ebbe nel tempo tanta fama per la salubrità dell'aria e la dolcezza del clima, che qui convennero nel 1428, per salvarsi dalla peste che infuriava nelle Venezie, numerosi e celebri umanisti e letterati veneziani. Cessata l'epidemia, fu eretta la chiesa del Santo Sepolcro, e da essa proviene la splendida scultura del Cristo morto, opera di Niccolò da Venezia, lo stesso che realizzò l'immagine della Mater Misericordiae, conservata oggi nel santuario di Monte Berico a Vicenza.
Da Sossano proveniva anche Bartolomeo Cavazza, ottimo scultore, che fu il primo maestro del giovane Andrea Palladio.

Anselmo de Nonantoƚa
http://it.wikipedia.org/wiki/Anselmo_di_Nonantola
Anselmo (Cividale del Friuli, 723 – Nonantola, 803) è stato duca del Friuli dal 749 al 751, poi, ritiratosi, fondatore dell'abbazia di Nonantola di cui fu abate.

Abbiamo di lui notizie certe da bolle pontificie, diplomi e altri documenti. Anche una Vita scritta da un autore anonimo, che era già citata nel 1037 nel Catalogus Abbatum. Asceso al trono ducale di Cividale nel 749 (in associazione con Pietro), quando Astolfo, già duca in seguito all'elezione di Rachis a sovrano dei Longobardi, divenne a sua volta re a Pavia.
La tradizione della Chiesa cattolica lo identifica con sant'Anselmo da Nonantola, che avrebbe abbandonato il trono ducale nel 750-751, quando si ritirò nel monastero di Fanano, da lui stesso fondato in un luogo donatogli da re Astolfo, il quale avrebbe sposato sua sorella Gisaltruda. Due anni più tardi, intorno al 752, fondò poi il monastero di Nonantola, sempre presso Modena, per poi recarsi in seguito a Roma, dove papa Stefano II gli donò alcune reliquie di san Silvestro e lo nominò abate di Nonantola. In seguito fondò diversi ricoveri per i poveri e i malati, ma nel 756 venne scacciato da Nonantola dal nuovo re longobardo, Desiderio, che aveva intrapreso una vasta opera di riorganizzazione dei monasteri del regno longobardo per garantirsi il loro appoggio. Anselmo si ritirò a Montecassino fino al 774 quando, deposto Desiderio da Carlo Magno, poté rientrare a Nonantola, dove morì nell'803.
Un'identificazione alternativa, ipotetica e induttiva, è invece con il terzo figlio di Pemmone e Ratperga, accanto a Rachis e Astolfo: Ratchait. Se la corrispondenza è corretta, anche a lui va estesa la qualifica di "valoroso" attribuita da Paolo Diacono a tutti i figli di Pemmone. Ratchait appare alla corte di Liutprando all'indomani della deposizione del padre a favore di Rachis, nel momento in cui il sovrano ordina l'arresto dei sostenitori del duca deposto.

Anselmo d’Aosta
http://it.wikipedia.org/wiki/Anselmo_d'Aosta
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Re: Sosan (Sossano)

Messaggioda Berto » gio nov 06, 2014 9:48 pm

Kinomastega o toponomastega de orexene xermana (gota, longobarda, sasone e franca) de torno a Sosan:

Orxan/Orgian, Mosan, Castegnero (?), Viƚaganxerla, Bugan, Montegalda, Bastia, Colsè, Deba, Barbaran (?), Viƚabalsana (?), Coƚogna Veneta (?), Brendoƚa, Meƚedo, Sarego, Montexeƚo de Fara, Coƚoredo, Ghixoƚe (Ghizzole), Viƚaga, ...
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Re: Sosan (Sossano)

Messaggioda Berto » gio nov 06, 2014 9:49 pm

???
Cfr co:

Soissons
http://it.wikipedia.org/wiki/Soissons

Soissons è un comune francese di 29.997 abitanti situato nel dipartimento dell'Aisne della regione della Piccardia. È una delle più antiche città della Francia, antica capitale dei Suessioni.

Storia

Soissons deve il suo nome ai Suessioni, una tribù della Gallia Belgica menzionata da Gaio Giulio Cesare nel De bello Gallico. Cesare conquistò la cittadina nel 57 a.C. Noviodunum prese il nome di Augusta Suessionum e divenne dopo Reims la città più importante della provincia romana della Gallia Belgica.

Dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente, i Franchi, guidati dal re merovingio Clodoveo sconfissero il generale romano Siagrio sotto le mura di Soissons nel 486 (Battaglia di Soissons). Alla battaglia è legata la tradizionale narrazione dell'episodio del "vaso di Soissons".

Soissons continuò ad essere la capitale del regno dei Franchi e successivamente del regno di Neustria (o occidentale) dopo la suddivisione seguita alla morte di Clotario I, figlio di Clodoveo, nel 561.

Una seconda battaglia combattuta sotto le mura di Soissons nel 718 segnò la sconfitta del regno di Neustria che fu ricongiunto al regno di Austrasia sotto Carlo Martello, ufficialmente "maestro di palazzo" o "maggiordomo" del re merovingio. Il figlio, Pipino il Breve, si fece riconoscere re da un'assemblea di nobili ("leudes") e vescovi tenutasi a Soissons nel 752, al posto dell'ultimo dei Merovingi, Childerico III, e venne riconosciuto immediatamente da papa Zaccaria.
Nel 768 vi fu incoronato Carlomanno, mentre a pochi chilometri di distanza a Noyon veniva incoronato re anche il fratello Carlo Magno dopo la morte di Pipino il Breve.
Sotto la dinastia dei Carolingi iniziarono gli attacchi dei Normanni: dopo i saccheggi di Saint-Quentin e di Château-Thierry, la stessa Soissons resistette con difficoltà al loro attacco nell'886.
È celebre per essere stato designato dalle diplomazie francese e austriaca quale luogo d'incontro tra i novelli sposi Napoleone Bonaparte e Maria Luisa d'Asburgo-Lorena dopo la celebrazione a Vienna del loro matrimonio per procura.
Napoleone il 23 marzo 1810 preferì anticipare l'incontro e la carrozza con gli sposi cambiò itinerario, con grande delusione delle autorità locali e della cittadinanza.


http://it.wikipedia.org/wiki/Regno_di_Soissons
http://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_di_Soissons_(718)
http://www.santiebeati.it/dettaglio/75150
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Re: Sosan (Sossano)

Messaggioda Berto » gio nov 06, 2014 9:49 pm

http://www.centrostudiberici.it/pubblicazioni.php

Sotto il Gonfalone di S. Giorgio. La mia fanciullezza in tempo di guerra

Il gonfalone di S. Giorgio è il vecchio stendardo rosso dell’antica parrocchia di Toara, lo stendardo fiammeggiante dietro cui si raccoglieva tutto il paese nei grandi momenti religiosi e civili che ne segnavano la vita. Nel presente libro il “gonfalone” diventa il simbolo della storia e della vita di tutto un popolo, a cui l’autrice dedica questi ricordi. Il libro ci parla infatti della vita, com’era sessanta anni fa, in una piccola frazione del basso vicentino. Leggerlo è aprire una di quelle vecchie cassettiere, d’antico legno odoroso, appena ne tiri un cassetto sei sorpreso nel trovarvi lenzuola fresche di spigo, lavate e stirate ier l’altro. Il libro della maestra De Marchi è uno spaccato di storia minore, quotidiana, sconosciuta ai libri, del nostro ventesimo secolo. Esso rievoca dieci o dodici anni a cavallo fra la seconda metà degli anni trenta, e gran parte degli anni quaranta (il racconto finisce con il 1948). Davanti agli occhi incantati d’una bimba inquieta e ribelle, scorre il film della vita quotidiana di un piccolo e povero villaggio del nostro Veneto, immerso in una natura generosa e splendente. Con lei è come stare dietro una telecamera curiosa ed impertinente che immortala le situazioni di vita d’ogni giorno. Nel libro sfilano i lutti, le sofferenze e le fatiche delle famiglie, i momenti di festa, le testimonianze sui tanti mestieri così come si svolgevano allora, i giochi dei bimbi, le loro imprese scolastiche, la vita quotidiana del paese, con le sue speranze, i sacrifici, le povertà, gli affetti, i riti religiosi. [...]

Santi cristiani dei migranti xermani ente l’ara veneta:
viewtopic.php?f=24&t=997


La Chiesetta dell'Olmo di Sossano

L'attuale abitato di Sossano, al centro del quale sorge la Chiesetta della Madonna dell'Aiuto, appare discosto dal primitivo insediamento. Condividendo la sorte di quasi tutti gli altri comuni del Basso Vicentino, comprensorio intercollinare che si estende nella fascia meridionale della Provincia di Vicenza, anche il nucleo originario di Sossano si sviluppò in una zona sopraelevata e, precisamente, sulle pendici del Monte della Croce. La pianura, solcata da una fitta rete di corsi d'acqua privi di regolamentazione, era pressoché costantemente invasa da paludi e, di conseguenza, inabitabile. Reminiscenze di questa realtà, protrattasi per secoli, le possiamo trovare nel persistere di toponimi come: Palù, Isola, Valle. I ritrovamenti archeologici, emersi dagli scavi operati nella zona, testimoniano la presenza di insediamenti umani fin dal periodo neolitico. Reperti di età romana (mejo dir veneto-romana ke xe pì justo) sono stati sterrati sulle prime propaggini della fascia collinare, una cinquantina di metri dietro la chiesa parrocchiale. Collegando il ritrovamento di colonne e capitelli, di tessere musive, monete e suppellettili, con la lapide ricordata dal Mommsen, è stata ipotizzata la presenza di una villa romana (mejo dir veneta de ƚi ani veneto-romani, ke xe pì justo). [...]

Olmo
viewtopic.php?f=45&t=203
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Re: Sosan (Sossano)

Messaggioda Berto » gio nov 06, 2014 11:09 pm

Viƚaga (Viraga)

http://www.comunevillaga.vi.it/1/storia ... 00742.html

Anticamente Villaga era chiamata col termine latino "Viraga", presente nel Regesto del 1262 e negli Statuti del 1275 e citato in vari documenti della seconda metà del secolo XIII.
Secondo la tradizione, il toponimo deriva forse da "viridum", verde, riferito alla conca verde in cui si trova il paese, adagiato ai piedi dei Colli Berici (???).
Le origini di Villaga appaiono legate al periodo longobardo, confermate dalla dedicazione della chiesa parrocchiale a S. Michele Arcangelo.
I Longobardi, infatti, riconoscevano nell'Arcangelo S. Michele armato il patrono del loro sentimento cavalleresco. Probabilmente Villaga venne fondata dopo che Vicenza divenne sede di uno dei 36 ducati del regno longobardo.

In un documento del 1066 e in uno successivo del 1268, Villaga risulta compresa nella curia di Barbarano. La chiesa parrocchiale era infatti un'antica cappella della vicina pieve di Barbarano; più tardi divenne matrice della chiesa e parrocchia di Santa Lucia di Pozzolo.
Storicamente il Comune di Villaga nacque in seguito alle modifiche che riguardarono l'ordinamento del territorio vicentino a partire dal Duecento, epoca in cui venne smembrata la giurisdizione di Barbarano e furono creati i tre Comuni autonomi di Barbarano, Mossano e Villaga.
Fin dal secolo XIII i Conti Barbarano, antichi feudatari della Chiesa vicentina, avevano vasti possedimenti nella zona compresa tra Barbarano, Villaga e Sossano. Di questa nobile famiglia, tra le più antiche del Vicentino, rimane a Villaga il simbolo che tuttora lo contrassegna: lo stemma araldico, identico a quello degli antichi padroni, raffigurante il leone illeopardito con la coda biforcata e rampante di nero.
Nel territorio di Villaga possiamo annoverare anche la presenza significativa di ordini cavallereschi quali i Templari e i Cavalieri di Malta. Essi fondarono due ospizi, in soccorso dei pellegrini che, passando per la Riviera Berica, intendevano imbarcarsi a Venezia per raggiungere la Terrasanta o recarsi a Roma attraverso la via Romea e l'Appennino.
E' certo infatti - come sostiene lo studioso Antonio Verlato - che a Villaga esistevano due "mansio" o ospedali, uno detto di S. Silvestro, presso l'omonima villa, con chiesetta verso la contrada di Noseo; l'altro, detto di S. Giovanni Decollato, un tempo esistente in località Motta, sopra le colline di Toara. Si può pertanto sostenere che tali istituzioni religiose siano sbocciate dalla capillare presenza dell'ordine benedettino nell'area del Basso Vicentino, fin da epoche precedenti al Mille.

Santi cristiani dei migranti xermani ente l’ara veneta:
viewtopic.php?f=24&t=997
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Re: Sosan (Sossano)

Messaggioda Berto » gio nov 06, 2014 11:10 pm

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