Cortehttp://it.wikipedia.org/wiki/Corte Dal latino cohorte, "spazio che comprende l'orto", "recinto", passato poi al significato di "schiera", "guardia del corpo", ma anche "signoria" e "fattoria". ??? ła sołeta o mema menà dal latin ???
http://it.wikipedia.org/wiki/Corte_lombarda http://it.wikipedia.org/wiki/Corte_Franca http://it.wikipedia.org/wiki/Corte_regiahttp://www.etimo.it/?term=corte corte,
s. f. ‘spazio scoperto circondato totalmente da un edificio’ (curtis nel lat. mediev. di Salimbene, 1281-88; it. corte: av. 1294, Guittone), ‘organizzazione dell'età feudale, formata dall'insieme degli edifici e dei territori sottoposti al signore feudale’ (1219, Breve di Montieri: Cast. Tosc. 50), ‘reggia; insieme dei cortigiani; insieme del sovrano, i suoi ministri e il suo governo’ (inizio sec. XIII, Uguccione da Lodi), ‘gruppo di persone che accompagnano un personaggio importante o ricco’ (fine sec. XIV, Ser Giovanni), ‘collegio di giudici’ (av. 1294, B. Latini).
Derivati:
corteggiamento,
s. m. ‘atto, effetto del corteggiare spec. una donna’ (av. 1566, A. Caro),
corteggiare,
v. tr. ‘accompagnare un personaggio potente rendendogli ossequi e servigi’ (sec. XIV, Libro di viaggi), ‘far la corte’ (1520-28, L. Ariosto),
corteggiatore,
s. m. ‘chi corteggia’ (av. 1519, Leonardo),
corteggio,
s. m. ‘seguito di persone che accompagnano qualcuno per cerimonia o per ossequio’ (cortegium nel lat. mediev. di Perugia del 1526: Sella Ven.; it. corteggio: av. 1617, B. Baldi),
corteo,
s. m. ‘seguito di persone che accompagna qualcuno per rendergli onore, ossequio e simili’ (av. 1449, D. Burchiello), ‘insieme di persone che prende parte a una dimostrazione pubblica portandosi da un luogo all'altro’ (1874, G. Carducci),
cortese,
agg. ‘di corte’ (sec. XIII, C. Davanzati), ‘gentile, garbato’ (sec. XIII, Proverbia super natura feminarum), ‘generoso, prodigo’ (av. 1321, Dante),
cortesia,
s. f. ‘qualità di cortese’ (inizio sec. XIII, Rinaldo d'Aquino), ‘atto cortese’ (av. 1250, Giacomo da Lentini),
cortigiana,
s. f. ‘donna di corte’ (av. 1529, B. Castiglione), ‘prostituta’ (1534, Aretino Cort. V, 6, 1),
cortigianeria,
s. f. ‘atto, comportamento da cortigiano; adulazione’ (1554, M. Bandello; prob. falsa l'attest. dello Zibaldone Andreini riportata in Crusca 4,5, TB e Batt.: Volpi Fals.),
cortigianesco,
agg. ‘da cortigiano’ (1536, Aretino Dial.), ‘cerimonioso, simulato’ (av. 1566, A. Caro),
cortigiano,
agg. ‘pertinente alla corte’ (av. 1348, G. Villani),
s. m. ‘uomo di corte’ (av. 1357, I. Passavanti),
cortile,
s. m. ‘area libera scoperta, interna a uno o più edifici, per illuminare e ventilare gli ambienti interni; corte della casa colonica’ (curtile nel lat. mediev. di Bologna del 1282: Sella Em.; it. cortile: av. 1348, G. Villani).
Lat. cohorte(m) (V. coòrte), passato dal sign. di ‘schiera’ a quello di ‘guardia del corpo’, poi ‘signoria’ e ‘fattoria’. Far la corte è un calco sul fr. faire la cour (1538: Zolli Infl. 183-4), e deriva dal sign. di ‘persone che stanno intorno a un personaggio importante’. Corteo è un dev. di un ant. corteare ‘far corteo agli sposi’ (provz. cortejar, da cort ‘corte’); cortese è il provz. cortes ‘della corte’, fr. ant. curteis (sul quale V. “Travaux de ling.” XXXI [1993] 195-209).
Bibliografia:
V. Bruppacher, VR XX (1961) 127-135.
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... cohors.jpg Da: Le origini delle lingue europee, del glottologo Mario Alinei Volume IIPreistoria linguistica germanica
Capitolo XI
Abbiamo:
con il significato di «recinto e siepe»:
nel gotico
-gards, tedesco
Garten, antico islandese
garðr;
nelle lingue slave :
protoslavo *
gordia, antico slavo
gražь, russo
goróža, ucraino bielorusso
horóža, bulgaro
graž(d) (f.), serbocroato
grâđa, sloveno
grája, tutti con il significato di
«recinto», ceco
hráze, slovacco
hrádza «muro di giardino», polacco
gródza «siepe», lituano
gardas «
recinto, siepe», albanese
gardh «
siepe», antico islandese
gerði «
terreno recintato»;
con valore di giardino:
antico slavo
gradъ,
ogradъ, antico slavo e bulgaro
gradina (>rumeno
grǎdinǎ), polacco
ogród, ceco
zaharada, russo
ogorod), confrontabili con il latino
hortus «orto»;
con valore di città:
antico slavo
gradъ, serbo croato e sloveno
grad, ceco
hrad, polacco
gród, basso sorabo
grod, casciubo
gard, polabo
gord, russo
górod, ucraino
hórod;
con valore di castello, fortificazione:
antico slavo
gradъ (>russo
grad), ceco
hrad, polacco
gróod, serbo croato
gràdina, bulgaro
gradište, ceco
hradište, russo
gorodišče.
Il significato primitivo dei termini legati al toponimo Garda era quello di «orto, campo coltivato e recintato» poi solo nelle lingue slave ha assunto anche quello di «città, di castello/fortificazione).
Esempi Di Stratigrafia Lessicale Celtica
Volune II, capitolo tredicesimo, pagina 553
4.1. Prestiti che il Celtico condivide con altri gruppi linguistici
Divido questi prestiti sia per campo semantico che per area, e distinguo anche i prestiti panceltici da quelli di area parziale.
4.1.1. Agricoltura
Prestiti a diffusione panceltica
1) «Campo seminato recintato, giardino»:
C e l t i c o: antico irlandese e irlandese
gort «campo (seminato a grano)», antico irlandese
lubgort «giardino» (
luib «pianta»), bretone
liorz «giardino», gallese
garth «campo recintato, orto, giardino», bretone
gara «recinzione, siepe», antico irlandese
garda, irlandese
harrdha, gallese
gardd «giardino»;
G e r m a n i c o: antico alto tedesco
garto «giardino», tedesco
Garten, inglese
yard «corte, cortile», ecc., antico islandese
garðr, ecc.;
L a t i n o:
hortus «orto» [Buck 8.12, 8.13];
S l a v o: russo
gorod, ucraino
horod «città», antico slavo
gradъ «città, giardino» ecc.;
B a l t i c o: lituano
gardas «siepe, recinzione»;
A l b a n e s e:
gardh «siepe» [Vasmer s.v.
gorod] ecc.
Come abbiamo visto nel I volume, questo tipo lessicale a vasta diffusione europea è un probabile prestito semitico, che in Celtico sarà stato introdotto dalla LBK germanica.
Notiamo che il suo sviluppo semantico è identico a quello della sequenza di tedesco
Zaun «siepe», nederlandese
tuin «giardino, orto», inglese
town «città», celtico
dunum «forte», ma occupa un’area più vasta.
Sarà probabilmente più antico e risalirà, in ultima analisi, al complesso del Neolitico balcanico e all’introduzione dell’agricoltura in Europa.