Corte

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Messaggioda Berto » dom dic 08, 2013 5:11 am

Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Corte

Messaggioda Berto » sab giu 14, 2014 11:10 am

Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Corte

Messaggioda Berto » sab giu 14, 2014 4:36 pm

Cognomi veneti:

Corte, Cortexe, Cortiana, Corteƚàso, Cortivo, Da ƚa Corte, De ƚa Corte, ...
viewtopic.php?f=41&t=1214
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Corte

Messaggioda Berto » dom gen 01, 2017 11:42 am

Corte

http://it.wikipedia.org/wiki/Corte
Dal latino cohorte, "spazio che comprende l'orto", "recinto", passato poi al significato di "schiera", "guardia del corpo", ma anche "signoria" e "fattoria". ??? ła sołeta o mema menà dal latin ???

http://it.wikipedia.org/wiki/Corte_lombarda
http://it.wikipedia.org/wiki/Corte_Franca
http://it.wikipedia.org/wiki/Corte_regia



http://www.etimo.it/?term=corte
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corte,
s. f. ‘spazio scoperto circondato totalmente da un edificio’ (curtis nel lat. mediev. di Salimbene, 1281-88; it. corte: av. 1294, Guittone), ‘organizzazione dell'età feudale, formata dall'insieme degli edifici e dei territori sottoposti al signore feudale’ (1219, Breve di Montieri: Cast. Tosc. 50), ‘reggia; insieme dei cortigiani; insieme del sovrano, i suoi ministri e il suo governo’ (inizio sec. XIII, Uguccione da Lodi), ‘gruppo di persone che accompagnano un personaggio importante o ricco’ (fine sec. XIV, Ser Giovanni), ‘collegio di giudici’ (av. 1294, B. Latini).

Derivati:
corteggiamento,
s. m. ‘atto, effetto del corteggiare spec. una donna’ (av. 1566, A. Caro),
corteggiare,
v. tr. ‘accompagnare un personaggio potente rendendogli ossequi e servigi’ (sec. XIV, Libro di viaggi), ‘far la corte’ (1520-28, L. Ariosto),
corteggiatore,
s. m. ‘chi corteggia’ (av. 1519, Leonardo),
corteggio,
s. m. ‘seguito di persone che accompagnano qualcuno per cerimonia o per ossequio’ (cortegium nel lat. mediev. di Perugia del 1526: Sella Ven.; it. corteggio: av. 1617, B. Baldi),
corteo,
s. m. ‘seguito di persone che accompagna qualcuno per rendergli onore, ossequio e simili’ (av. 1449, D. Burchiello), ‘insieme di persone che prende parte a una dimostrazione pubblica portandosi da un luogo all'altro’ (1874, G. Carducci),

cortese,
agg. ‘di corte’ (sec. XIII, C. Davanzati), ‘gentile, garbato’ (sec. XIII, Proverbia super natura feminarum), ‘generoso, prodigo’ (av. 1321, Dante),
cortesia,
s. f. ‘qualità di cortese’ (inizio sec. XIII, Rinaldo d'Aquino), ‘atto cortese’ (av. 1250, Giacomo da Lentini),
cortigiana,
s. f. ‘donna di corte’ (av. 1529, B. Castiglione), ‘prostituta’ (1534, Aretino Cort. V, 6, 1),
cortigianeria,
s. f. ‘atto, comportamento da cortigiano; adulazione’ (1554, M. Bandello; prob. falsa l'attest. dello Zibaldone Andreini riportata in Crusca 4,5, TB e Batt.: Volpi Fals.),
cortigianesco,
agg. ‘da cortigiano’ (1536, Aretino Dial.), ‘cerimonioso, simulato’ (av. 1566, A. Caro),
cortigiano,
agg. ‘pertinente alla corte’ (av. 1348, G. Villani),
s. m. ‘uomo di corte’ (av. 1357, I. Passavanti),
cortile,
s. m. ‘area libera scoperta, interna a uno o più edifici, per illuminare e ventilare gli ambienti interni; corte della casa colonica’ (curtile nel lat. mediev. di Bologna del 1282: Sella Em.; it. cortile: av. 1348, G. Villani).

Lat. cohorte(m) (V. coòrte), passato dal sign. di ‘schiera’ a quello di ‘guardia del corpo’, poi ‘signoria’ e ‘fattoria’. Far la corte è un calco sul fr. faire la cour (1538: Zolli Infl. 183-4), e deriva dal sign. di ‘persone che stanno intorno a un personaggio importante’. Corteo è un dev. di un ant. corteare ‘far corteo agli sposi’ (provz. cortejar, da cort ‘corte’); cortese è il provz. cortes ‘della corte’, fr. ant. curteis (sul quale V. “Travaux de ling.” XXXI [1993] 195-209).

Bibliografia:
V. Bruppacher, VR XX (1961) 127-135.



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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... cohors.jpg


Da: Le origini delle lingue europee, del glottologo Mario Alinei Volume II
Preistoria linguistica germanica
Capitolo XI
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Abbiamo:

con il significato di «recinto e siepe»:
nel gotico -gards, tedesco Garten, antico islandese garðr;

nelle lingue slave :
protoslavo *gordia, antico slavo gražь, russo goróža, ucraino bielorusso horóža, bulgaro graž(d) (f.), serbocroato grâđa, sloveno grája, tutti con il significato di «recinto», ceco hráze, slovacco hrádza «muro di giardino», polacco gródza «siepe», lituano gardas «recinto, siepe», albanese gardh «siepe», antico islandese gerði «terreno recintato»;

con valore di giardino:
antico slavo gradъ, ogradъ, antico slavo e bulgaro gradina (>rumeno grǎdinǎ), polacco ogród, ceco zaharada, russo ogorod), confrontabili con il latino hortus «orto»;

con valore di città:
antico slavo gradъ, serbo croato e sloveno grad, ceco hrad, polacco gród, basso sorabo grod, casciubo gard, polabo gord, russo górod, ucraino hórod;

con valore di castello, fortificazione:
antico slavo gradъ (>russo grad), ceco hrad, polacco gróod, serbo croato gràdina, bulgaro gradište, ceco hradište, russo gorodišče.

Il significato primitivo dei termini legati al toponimo Garda era quello di «orto, campo coltivato e recintato» poi solo nelle lingue slave ha assunto anche quello di «città, di castello/fortificazione).



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Esempi Di Stratigrafia Lessicale Celtica
Volune II, capitolo tredicesimo, pagina 553
4.1. Prestiti che il Celtico condivide con altri gruppi linguistici

Divido questi prestiti sia per campo semantico che per area, e distinguo anche i prestiti panceltici da quelli di area parziale.

4.1.1. Agricoltura

Prestiti a diffusione panceltica

1) «Campo seminato recintato, giardino»:
C e l t i c o: antico irlandese e irlandese gort «campo (seminato a grano)», antico irlandese lubgort «giardino» (luib «pianta»), bretone liorz «giardino», gallese garth «campo recintato, orto, giardino», bretone gara «recinzione, siepe», antico irlandese garda, irlandese harrdha, gallese gardd «giardino»;
G e r m a n i c o: antico alto tedesco garto «giardino», tedesco Garten, inglese yard «corte, cortile», ecc., antico islandese garðr, ecc.;
L a t i n o: hortus «orto» [Buck 8.12, 8.13];
S l a v o: russo gorod, ucraino horod «città», antico slavo gradъ «città, giardino» ecc.;
B a l t i c o: lituano gardas «siepe, recinzione»;
A l b a n e s e: gardh «siepe» [Vasmer s.v. gorod] ecc.

Come abbiamo visto nel I volume, questo tipo lessicale a vasta diffusione europea è un probabile prestito semitico, che in Celtico sarà stato introdotto dalla LBK germanica.
Notiamo che il suo sviluppo semantico è identico a quello della sequenza di tedesco Zaun «siepe», nederlandese tuin «giardino, orto», inglese town «città», celtico dunum «forte», ma occupa un’area più vasta.
Sarà probabilmente più antico e risalirà, in ultima analisi, al complesso del Neolitico balcanico e all’introduzione dell’agricoltura in Europa.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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