Ensaketà, coto, ciuco, enpionbà, enbriago, bàla, ...

Re: Ensaketà, coto, ciuco, enpionbà, enbriago, bàla, ...

Messaggioda Berto » gio lug 09, 2015 6:41 am

El vin (no lè na envension de łi romani)
viewtopic.php?f=31&t=39

El vin ente ła tera veneta
https://docs.google.com/file/d/0B_VoBnR ... tUUGM/edit
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Ensaketà, coto, ciuco, enpionbà, enbriago, bàla, ...

Messaggioda Berto » gio lug 09, 2015 6:49 am

Immagine

1. bibaculus, a, um, agg.,
dedito al bere, PLIN. praef. 24
[bibax + -ulus].

bibax, acis, m.,
ubriacone, GELL. 3, 12, 1
[1. bibo + -ax].
bibosus, a, um, agg.,
avido di bere, ubriacone, LABER. in GELL. 3, 12
[1. bibo + -osus].

bibulus, a, um, agg.,
che beve volentieri; col gen.: bibulus Falerni, che ha tracannato il Falerno, HOR. Epist. 1, 14, 34; di cose = che assorbe: bibulae nubes, umide nubi, OV. Met. 14, 368; lapis bibulus, pietra porosa (che assorbe), VERG.; bibulae aures, orecchie assetate (di lode), PERS. 4, 50; Bibulus, i, m., Bibulo, cognome romano, CIC. e a.
[1. bibo + -ulus].

balatro, onis, m.,
buffone, ciarlatano, HOR. Sat. 1, 2, 2.

baro, onis, m.,
semplicione, scioccone, CIC. Fin. 2, 76 e a.

babaecalus, i, m.,
1 scioccone, tanghero (sign. inc.), PETR. 37;
2 bellimbusto (sign. inc.), ARN. 4, 22
[cf. gr. babaí, kalós].

baceolus, i, m.,
babbèo, stupido, AUGUST. in SUET. Aug. 87, 2
[cf. gr. bákelos].

barcala, ae, m.,
babbeo, PETR. 67, 7.
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Re: Ensaketà, coto, ciuco, enpionbà, enbriago, bàla, ...

Messaggioda Berto » gio lug 09, 2015 6:57 am

Brindixi, cin cin, proxit

https://it.wikipedia.org/wiki/Brindisi_%28saluto%29

Brindisi deriva dallo spagnolo brindis, mutuato dal tedesco bring dir’s, cioè “lo porto a te", intendendo il saluto, espressione trasmessa dai lanzichenecchi alle truppe spagnole.

Cin cin è l'esclamazione più comune in Italia all'atto del brindisi. Ha origini cinesi: deriva infatti da qǐng qǐng (请请; Wade-Giles: ch’ing ch’ing), che significa "prego, prego", promosso nell'uso anche per la somiglianza onomatopeica con il suono prodotto dal battere due bicchieri tra loro. Usato tra i marinai di Canton come forma di saluto cordiale ma scherzoso, fu esportato nei porti europei.

Prosit è una parola latina significa "sia utile, faccia bene, giovi", o anche "sia a favore", terza persona singolare del congiuntivo presente del verbo latino prōsum, prodes, prōfui, prodesse ("giovare", "essere di vantaggio"). È utilizzata come esclamazione all'atto del brindisi. La parola è usata anche in campo liturgico al rientro in sacrestia, dopo la conclusione della Messa, dai ministranti verso il celebrante, il quale risponde con "Deo gratias vobis quoque".
Nell'antica Grecia si usava declamare discorsi o versi poetici durante il brindisi e l'usanza richiedeva che le parole fossero improvvisate.
Dal Seicento in poi, si diffuse il cosiddetto brindisi poetico e numerosi furono gli autori che se ne occuparono, da Chiabrera a Giovanni Mario Crescimbeni, per non parlare del Brindisi funebre carducciano.


L'edizione del 1910 dell'Encyclopædia Britannica, in merito all'origine dell'usanza, dice: "L’usanza di bere ‘alla salute’ dei vivi deriva molto probabilmente dall’antico rito religioso di bere in onore degli dèi e dei defunti. Ai pasti i greci e i romani versavano libagioni agli dèi, e ai banchetti cerimoniali bevevano in onore degli dèi e dei defunti", aggiungendo: "Il bere alla salute dei vivi dev’essere stato strettamente collegato a queste usanze che in sostanza equivalevano a libagioni". Un'opera più recente (1995) dice: "[Il brindisi] è probabilmente un vestigio religioso di antiche libagioni sacrificali in cui un liquido sacro veniva offerto agli dèi: sangue o vino in cambio di un desiderio, una preghiera riassunta con le parole 'lunga vita!' o 'alla salute'".


El bevar o trincar rełijoxo veneto:
Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... isegno.jpg



El bindar ente xvare łengoe:

afrikaans: gesondheid.
albanese: gëzuar.
armeno: genatzt.
azero: afiyæt oslun.
bulgaro: наздраве (nazdrave).
cantonese: gom bui.
ceco: na zdraví.
coreano: konbae (più raro: chukbae).
croato: živjeli.
danese: skål.
ebraico: l'chaim.
egiziano (arabo): fee sihetak, bisochtak.
esperanto: je via sano.
estone: tervist.
finlandese: kippis.
francese: santé, tchin tchin.
gaelico: slangiva.
georgiano: vakhtanguri.
giapponese: kanpai.
greco: στην υγειά σου/σας (stín ygeiá sou/sas); Εις υγείαν! (eis ygeían)
groenlandese: kassutta, imeqatigiitta.
hawaiano: okole maluna.
hindi: pro.
inglese: cheers.
irlandese: sláinte.
islandese: skál.
lettone: uz veselibu.
libanese (arabo): kessak.
lituano: į sveikatą.
mandarino: yung sing, gan bei.
malayalam: adi aliya.
macedone: na zdravje.
norvegese: skål.
olandese: proost, gezondheid.
polacco: na zdrowie.
portoghese: saúde.
rumena: pentru sanatate, noroc.
russo: ваше здоровье (vaše zdorov'e).
scozzese: slainte.
siriano (arabo): kasak.
slovacco: na zdravie.
somalo: auguryo.
spagnolo: salud.
svedese: skål.
swahili: maisha marefu.
tedesco: Prost, zum Wohl.
tagalog: tagay, kampay.
turco: şerefe.
ucraino: будьмо (budmo).
ungherese: kedves egeszségedre.
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Re: Ensaketà, coto, ciuco, enpionbà, enbriago, bàla, ...

Messaggioda Berto » gio lug 09, 2015 7:01 am

El cin cin (çinexe)

https://it.wikipedia.org/wiki/Brindisi_%28saluto%29
In giapponese cin cin può confondersi facilmente con la parola chinchin (hiragana: ちんちん; katakana: チンチン, fonologicamente tintin), che significa, tra le altre cose, "pene" (specie nel linguaggio infantile); simile, con lo stesso significato, anche ochinchin (kanji: 御珍々).


cfr. co ste voxi atestà en latin:

Immagine

1. cinnus, i, m.,
bevanda mista, costituita di vari elementi, ARN., NON.

cinnabaris, is, f.,
cinabro, PLIN. (-ri, is, n., SOLIN.)
[gr.].

cinnameus, a, um, agg.,
di cannella: c. crines, chioma odorosa di cannella, APUL.
[cinnamum + -eus].

cinnamominus, a, um, agg.,
di cannella, PLIN.
[gr.].

cinnamomum e cinnamum, i, n.,
cinnamomo, cannella: cinnama quassa, cinnamomo tritato, OV. Met. 15, 399
[gr.].


https://it.wikipedia.org/wiki/Cinnamomum_verum
La cannella o cinnamomo (Cinnamomum verum J.Presl, sin. C. zeylanicum Blume) è un albero sempreverde delle famiglia delle Lauracee, originario dello Sri Lanka, dal quale si ricava l'omonima spezia diffusa in Europa quanto in Asia. Vengono chiamate ugualmente cannella piante diverse. Le due più frequentemente usate come spezie sono Cinnamomum verum e Cinnamomum cassia.
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Re: Ensaketà, coto, ciuco, enpionbà, enbriago, bàla, ...

Messaggioda Berto » gio lug 09, 2015 7:37 am

El bevar o trincar rełijoxo veneto:

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... isegno.jpg

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... a-vace.jpg



Alkomno metlon sikos enogenes vilkenis horvionte donasan
viewtopic.php?f=88&t=168

http://picasaweb.google.it/pilpotis/Alk ... ePreromana
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Sto mestolo lè conpagno de sti kive:

Mestoło o caserola/casseruola o simpula
https://docs.google.com/file/d/0B_VoBnR ... pSQWM/edit
Immagine


Spertoałetà de łi nostri avi veneteghi
viewtopic.php?f=24&t=21

Santoaro de San Piero Montagnon (Montegroto Terme):
https://picasaweb.google.com/pilpotis/S ... grotoTerme
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