XborniaDalla versione web del Vocabolario Etimologico della Lingua Italiana di Ottorino Pianigiani.
http://www.etimo.it/?pag=hom http://www.etimo.it/?term=sborniasbornia,
s. f. ‘ubriacatura’ (1839-41, Molossi, che rinvia allo Zannoni anteriore di qualche anno; sborgna è attest. nel dial. venez. fin dal 1829, Boerio).
Derivati:
sborniare,
v. rifl. ‘ubriacarsi’ (1875, Rigutini-Fanf.).
Voce d'orig. incerta: “È dubbia l'origine da
*ebrionia (lat. pop.) «ubbriachezza» (lat.
ebrius «ubbriaco»), da cui l'antico francese
ivroigne «ubbriachezza» (dal sec. XII), moderno
ivrogne «ubbriacone; ubbriaco»”, scrive il VEI, “ma probabilmente la parola italiana è da tener distinta da quella francese e da accostare a
sborniare «alluciare», da
bornio «cieco da un occhio» e «losco»” (F. Ageno, in LN XIV [1953] 28, ove si portano altri accostamenti). Alessio Postille è però poco convinto anche di quest'ultima ipotesi e ritiene più prob. “che il gergale
sborgna sia stato estratto da
sborgnare, che potrebbe ben essere un prestito dal francese
ivrogner, con raccostamento al sinonimo it. (s)bronza «ubbriacatura»”.
sbronza,
s. f. ‘ubriacatura, sbornia’ (1927, Panz. Diz., in ordine alfabetico dopo sbolognare).
Derivati:
sbronzarsi,
v. rifl. ‘prendere una sbronza’ (1931, Panz. Diz., s. v. sbronza),
sbronzo,
agg. ‘ubriaco’ (1935, Panz. Diz.).
Vc. dell'Italia centrale (sbronza in L. Spotti, Vocabolarietto anconitano-italiano, Genève, 1929; sbronzasse ‘ubriacarsi’ nel romanesco di Trilussa fin dal 1919 e sbronzo ibidem nel 1915: G. Vaccaro, Vocabolario romanesco-trilussiano, Roma, 1971), d'orig. non chiara. Il DEI avvicina la vc. al veneto bronza ‘brace (spenta)’, Devoto Avv. fantastica di un “incr. di lat. tardo *ebrionia con it. broncio: a) con sostituz. di s- estrattivo a e- erroneamente ritenuto prefisso rispetto a -brionia; b) con trattam. settentr. di broncio in *bronso poi bronzo” (ipotesi che non tiene conto dell'area da cui si è irradiata la vc.), Migliorini-Duro propongono con riserve un accostamento a sbornia, ma nessuna delle ipotesi persuade.
F. Ageno, in LN XIV (1953) 28, parlando di sbornia dice che “Un'immagine affine deve contenere il romanesco, e ormai italiano sbronza ‘sbornia’. La voce è anche di altri dialetti, per es. dell'emiliano; il piemontese ha nello stesso senso brunsa [...], che può essere identico a quel brunza glossato Glut nei glossari veneti, e a brónza ‘intenso calore, brace accesa’, voce, per l'appunto, di area settentrionale e centrale (DEI): con sbronza si accenna forse al luccicore degli occhi, piuttosto che al calore dato dal vino”. Per altra ipotesi si vedano Alessio Postille, che vorrebbe far derivare la vc. romanesca dal piem. brunsa ‘ubbriacatura’ e questa dal color rossiccio del bronzo e R. Bracchi (in Paideia XXXIV [1979] 105-106 e poi nel suo volume Parlate speciali a Bormio, Roma, 1987, pp. 342-344, ai quali si rinvia per ulteriori indicazioni bibliografiche) che la vorrebbe far derivare da bronzo ‘campana’, “attraverso i valori intermedi di «dondolare come una campana, ciondolare, barcollare, perdere l'equilibrio come gli ubriachi»” (il passaggio sarebbe avvenuto nell'area sett., data la presenza di bronza ‘ubriacatura, ebbrezza’ nel bergamasco e nel valtellinese).