Ensaketà, coto, ciuco, enpionbà, enbriago, bàla, ...

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Messaggioda Berto » lun gen 20, 2014 8:41 pm

Ensaketà, coto, ciuco, enpionbà, enbriago, bàla, ...
viewtopic.php?f=44&t=429



Sachè/sakè

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... chconp.jpg

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1. sacco, as, (avi), atum, are, 1 tr., filtrare, colare, SEN. e a. [saccus + -o3].
sacculus, i, m.,
sacchetto; borsellino, CATULL.: ignorat quantum ferrata distet ab arca sacculus, non sa la differenza tra la borsa di denaro e il forziere ben munito, IUV. 11, 27; filtro, LUCIL. [saccus + -ulus].

saccus, i, m.,
sacco, CIC. e a.; sacco di denaro: congestis undique saccis indormis inhians, dormi disteso a bocca aperta sui tuoi tesori, HOR. Sat. 1, 1, 70; filtro: saccus vinarius, filtro per il vino, PLIN.; bisaccia: ad saccum ire, andare a mendicare (altri: a fare il facchino), PL. Capt. 90; abito di tela di sacco, Eccl.
[voce semitica].

sacopenium, ii, n., succo resinoso, PLIN. [da gr. sagápenon].


Sakkos

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... sakkos.jpg


Anca sto sacerdos venetego forse l’è drio filtrar/sacar

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... oronso.jpg


Sakkaros (sacaroxio, sugar, sucaro)

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... sakkar.jpg


???
http://it.wikipedia.org/wiki/Sake
Il sake (酒 "liquore", pronunciato /saké/) è una bevanda alcolica tipicamente giapponese ottenuta dall'unione di alcol con il liquido derivato dalla fermentazione del riso. Per questo motivo viene anche chiamato "vino di riso". Non è classificabile tra i distillati né tantomeno tra i fermentati e costituisce una categoria a parte.

http://it.wikipedia.org/wiki/Zucchero
La parola italiana "zucchero" deriva dal termine arabo sukkar. ???
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Ensaketà, ciuco, enpionbà, enbriago, coto, bàla, kirolin

Messaggioda Berto » lun gen 20, 2014 8:44 pm

Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Ensaketà, ciuco, enpionbà, enbriago, coto, bàla, kirolin

Messaggioda Berto » lun gen 20, 2014 8:50 pm

L’è coto (enbreago)

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cuite
s. f.
1 (fam.) sbornia, sbronza: avoir la cuite, aver la sbornia, essere sbronzo; prendre une bonne cuite, prendere una bella sbornia
2 (ceram.) cottura.

cuiter (se)
v. pron. ( coniug. 3 aimer)
(fam.) sbronzarsi.


cuit (1)
agg. [f. cuite ]
cotto: cuit à point, cotto a puntino; (fig., fam.) être cuit, essere fritto; (fig., fam.) c'est du tout cuit, è bell'e fatto * vin cuit, vino cotto; terre cuite, terracotta
mi-cuit.

el nostro sculiero

cuiller o cuillère
s. f.
1 cucchiaio (m.): cuiller à soupe, cucchiaio da tavola; cuiller à café, petite cuiller, cucchiaino; cuiller à pot, cucchiaione, mestolo (di legno); (fam.) être à ramasser à la petite cuiller, essere da raccattare con il cucchiaino; (fam.) ne pas y aller avec le dos de la cuiller, non conoscere le mezze misure; (fam.) faire qc. en deux coups de cuiller à pot, fare qc. in quattro e quattr'otto; (fam.) serrer la cuiller à q., stringere la mano a q. * une cuiller d'huile, un cucchiaio d'olio; une cuiller à café avant les repas, un cucchiaino da caffè prima dei pasti; biscuits à la cuiller, savoiardi
2 (pesca) cucchiaino (m.): pêcher à la cuiller, pescare col cucchiaino
3 (armi ant.) cucchiaia: cuiller à pot, sciabola d'abbordaggio
4 (metall.) cucchiaione (m.), siviera
5 (sport) cucchiaio
6 (zool.) spatola.


ouillère o ouillière o oullière (agr.)
s. f.
1 impianto in file (di vigna promiscua)
2 solco intermedio (in vigna promiscua).
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Ensaketà, ciuco, enpionbà, enbriago, coto, bàla, kirolin

Messaggioda Berto » lun gen 20, 2014 8:53 pm

Ciuco, ciuca

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... 574913.jpg


http://www.etimo.it/?term=cioncare
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http://www.etimo.it/?term=cionco
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cioncare,
v. tr. e intr. ‘bere smodatamente’ (1339-40, G. Boccaccio).
Etim. sconosciuta.

cionco, agg. ‘mozzato, troncato’ (av. 1321, Dante).

“È comune opinione che si tratti di un rifacimento di truncare [‘troncare’] con un'intrusione onomatopeica” (B. Migliorini, “Linguistica”, XII [1972] 126); secondo M. Moskov (“Aevum” XLII [1968] 121-22) si tratta invece d'una parola protobulgara. Per confronti dial.: ID V (1929) 104.

(cfr. veneto cionpo ke però el va ligà a "soto, zoppo, ciotto")

ciuco
ciucca,
s. f. ‘sbornia, ubriacatura’ (av. 1327, Cecco d'Ascoli; poi ripreso alla fine del XIX sec.).
Forse vc. espressiva.
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pionba, cionbar e kirolin/chirolin

Messaggioda Berto » lun gen 20, 2014 8:57 pm

Pionba (piomba)

(el gà na pionba endoso)

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... 574913.jpg


Pionba da ligar al venesian cionbàr e a na voxe tajana ciombolare ...

Kirolin/chirolin

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... bar168.jpg


http://books.google.it/books?id=nYgHAAA ... re&f=false

http://www.toninorubattu.it/ita/etimologie-italiano.htm


In cymbalis

http://www.achyra.org/cruscate/viewtopic.php?t=1004


in cymbalis o gutta cavat lapidem
Per quanto riguarda in cymbalis nel mio dialetto esiste l'espressione esse in cimbali 'essere ubriaco'
http://www.treccani.it/vocabolario/in-cymbalis


http://www.etimo.it/?term=cimba
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http://www.etimo.it/?term=cimbalo
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http://www.etimo.it/?term=cimberli
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Immagine

cymba (cumba), ae, f.,
barca, navicella, CIC. e a.; anche in senso fig., OV., QUINT., PROP.: cymba ingenii, la navicella dell'ingegno, PROP. 3, 3, 22
[gr.].

cymbalista, ae, m.,
suonatore di cembali, APUL. Socr. 14
[gr.].

cymbalum, i, n.,
1 cembalo, comunemente il pl. cymbala, cembali e cioè piatti concavi d'ottone che si battevano l'uno contro l'altro usati specialm. nei riti di Bacco e Cibele, LUCR. e a.;
2 campana di macchina idraulica, VITR.
[gr.].

cymbium, ii, n.,
1 vaso a forma di navicella, VERG. e a.;
2 lampada della stessa foggia, APUL.
[gr.].

cymbula, ae, f., barchetta, PLIN. Ep. [cymba + -ula].


Roberto Crivello ha scritto:
Marco1971 ha scritto:Io non vedo nulla di scandaloso nel dare un titolo latino a una sezione del foro (o a un articolo, come il Morbus anglicus – se non si coglie qui il riferimento ai nomi scientifici delle malattie...). Inutile ripetere che è diverso dall’adozione di termini non italiani che designino in maniera stabile oggetti o concetti.

Cesare Marchi (sì, quello di "Impariamo l'italiano", che ai linguisti non è piaciuto per niente) nel 1986 ha anche pubblicato "Siamo tutti latinisti", un repertorio di "tutte le parole latine che usiamo senza saperlo" (mi chiedo però quanti usino in cymbalis o gutta cavat lapidem, mentre tutti certo capiscono bonus malus o sacra rota). Marchi aveva uno stile brioso, quindi la storia di ciascuna parola si legge speditamente. Dal retro di copertina (l'avrà scritto lui?):

Nel televisore c'è il bottone del video e dell'audio, dal benzinaio acquistiamo la super, in tribunale siede il giudice a latere, l'assicurazione generale prevede il bonus e il malus, i contratti sono validi erga omnes, il governo ci fa pagare l'una tantum, l'imputato si procura l'alibi, il presidente del consiglio assume l'interim di un ministero e teme che, se si aggraverà il deficit, diminuirà il reddito pro capite. A teatro si chiede il bis, la squadra di calcio cerca uno sponsor, il candidato alle elezioni sogna di raggiungere il quorum. Della lingua di Cicerone questo libro allinea, in ordine alfabetico, parole e frasi che con maggior frequenza compaiono nel nostro parlare quotidiano. Senza alcuna pretesa di completezza, è un vademecum di pronto intervento per chi non ha mai studiato il latino, per chi lo ha dimenticato, per chi vuole saperne di più di questa lingua morta che continua a godere discreta salute.
Quando una parola latina entra nel nostro lessico familiare, va accolta con gioia. È un antenato che ritorna fra noi, con tante cose da raccontare. Ascoltiamolo.


Per quanto riguarda in cymbalis nel mio dialetto esiste l'espressione esse in cimbali 'essere ubriaco


http://www.dizionario.org/d/index.php?pageurl=cimbalo

http://www.dizionario.org/d/index.php?pageurl=cimberli
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Re: Ensaketà, coto, ciuco, enpionbà, enbriago, bàla, ...

Messaggioda Berto » lun gen 20, 2014 9:07 pm

.
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Ensaketà, coto, ciuco, enpionbà, enbriago, bàla, kirolin

Messaggioda Berto » lun gen 20, 2014 9:07 pm

Bàla

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balla 2,
s. f. ‘frottola, fandonia, bugia’ (1845, G. Giusti, ma nei dial. ancor prima: p. es., milan.: 1812, C. Porta; bresciano: 1817, Melchiori).

Derivati:
ballista,
s. m. ‘chi racconta fandonie’ (1942, Migl. App. con una citaz. da Civinini; però il milan. balista è attestato da oltre un secolo prima: 1839, Cherubini; anche contaballe).

Una balla, riferita ad una ‘quantità di bugie’ nel Fagiuoli (av. 1742: – Né men per ombra potessi mai dirvi una bugia. – Fin'ora se n'è detto una balla), farebbe arguire un facile passaggio da bàlla 1, ma non è escluso, che ci sia un collegamento col sett. balla ‘palla’ (cfr. l'uso ant. di vescica ‘fandonia’), come proverebbe il modo milan. registrato dal Cherubini, bassee el coo, lassee passà sta balla “detto ironico per chi s'affolta a contar qualche gran meraviglia con iperboli grandi”, e quello analogo bresciano del Melchiori daroì lasé pasà sta bala che l'è grosa.

balla 3,
s. f. ‘sbornia’ (1863, Fanf. Tosc. con le loc.
aver la balla ‘esser briaco’ e
pigliar la balla ‘imbriacarsi’, vc. dichiarata d'uso volg.; il milan. C. Porta conclude proprio con balla il Brindisi di Meneghino all'osteria [1810], e bala era registrato ancora nel 1759 nel Voc. bresc. e tosc.).

Per il VEI proviene, forse, da bàlla 2, ma non se ne intravede chiaramente il percorso. Il LEI IV 782 fa notare che la stessa metafora si presenta anche nel ted. Kugel ‘palla’ e nello svizzero ted. Chugle ‘sbornia’.



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ballern
A itr fam
1 <haben> (knallen) sparare a salve; {DONNERSCHLÄGE, SCHÜSSE} crepitare: zu Silvester wird immer viel geballert, per l'ultimo dell'anno si fanno sempre molti botti
2 <sein> (stoßen) gegen/an etw (akk) ballern {GEGEN/AN DIE TÜR} battere a qc, picchiare a qc
B tr
slang <haben> (mit Wucht werfen) etw gegen/in etw (akk) ballern {BALL GEGEN DIE GARAGE, SCHULTASCHE IN DIE ECKE} sbattere qc contro/in qc
* jdm eine/[ein paar] ballern fam, appioppare ‹uno schiaffo›/[due ceffoni] a qu fam.


Ballermann
m
fam (Pistole, Revolver) cannone m slang, sputafuoco m oder f slang.

Ballast <-(e)s, ø oder rar -e>
m
1 aero naut zavorra f
2 (unnütze Beschwerung) zavorra f; (Person) auch peso m morto
* Ballast abwerfen auch fig, gettare la zavorra.


balla (balla)
adj
slang fuori slang: der Typ ist ein bisschen balla, oder?, quel tipo è un po' fuori, vero?
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Re: Ensaketà, coto, ciuco, enpionbà, enbriago, bàla, ...

Messaggioda Berto » lun gen 20, 2014 9:09 pm

Xbornia

Dalla versione web del Vocabolario Etimologico della Lingua Italiana di Ottorino Pianigiani.
http://www.etimo.it/?pag=hom
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http://www.etimo.it/?term=sbornia
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sbornia,
s. f. ‘ubriacatura’ (1839-41, Molossi, che rinvia allo Zannoni anteriore di qualche anno; sborgna è attest. nel dial. venez. fin dal 1829, Boerio).

Derivati:
sborniare,
v. rifl. ‘ubriacarsi’ (1875, Rigutini-Fanf.).

Voce d'orig. incerta: “È dubbia l'origine da *ebrionia (lat. pop.) «ubbriachezza» (lat. ebrius «ubbriaco»), da cui l'antico francese ivroigne «ubbriachezza» (dal sec. XII), moderno ivrogne «ubbriacone; ubbriaco»”, scrive il VEI, “ma probabilmente la parola italiana è da tener distinta da quella francese e da accostare a sborniare «alluciare», da bornio «cieco da un occhio» e «losco»” (F. Ageno, in LN XIV [1953] 28, ove si portano altri accostamenti). Alessio Postille è però poco convinto anche di quest'ultima ipotesi e ritiene più prob. “che il gergale sborgna sia stato estratto da sborgnare, che potrebbe ben essere un prestito dal francese ivrogner, con raccostamento al sinonimo it. (s)bronza «ubbriacatura»”.


sbronza,
s. f. ‘ubriacatura, sbornia’ (1927, Panz. Diz., in ordine alfabetico dopo sbolognare).

Derivati:
sbronzarsi,
v. rifl. ‘prendere una sbronza’ (1931, Panz. Diz., s. v. sbronza),
sbronzo,
agg. ‘ubriaco’ (1935, Panz. Diz.).

Vc. dell'Italia centrale (sbronza in L. Spotti, Vocabolarietto anconitano-italiano, Genève, 1929; sbronzasse ‘ubriacarsi’ nel romanesco di Trilussa fin dal 1919 e sbronzo ibidem nel 1915: G. Vaccaro, Vocabolario romanesco-trilussiano, Roma, 1971), d'orig. non chiara. Il DEI avvicina la vc. al veneto bronza ‘brace (spenta)’, Devoto Avv. fantastica di un “incr. di lat. tardo *ebrionia con it. broncio: a) con sostituz. di s- estrattivo a e- erroneamente ritenuto prefisso rispetto a -brionia; b) con trattam. settentr. di broncio in *bronso poi bronzo” (ipotesi che non tiene conto dell'area da cui si è irradiata la vc.), Migliorini-Duro propongono con riserve un accostamento a sbornia, ma nessuna delle ipotesi persuade.
F. Ageno, in LN XIV (1953) 28, parlando di sbornia dice che “Un'immagine affine deve contenere il romanesco, e ormai italiano sbronza ‘sbornia’. La voce è anche di altri dialetti, per es. dell'emiliano; il piemontese ha nello stesso senso brunsa [...], che può essere identico a quel brunza glossato Glut nei glossari veneti, e a brónza ‘intenso calore, brace accesa’, voce, per l'appunto, di area settentrionale e centrale (DEI): con sbronza si accenna forse al luccicore degli occhi, piuttosto che al calore dato dal vino”. Per altra ipotesi si vedano Alessio Postille, che vorrebbe far derivare la vc. romanesca dal piem. brunsa ‘ubbriacatura’ e questa dal color rossiccio del bronzo e R. Bracchi (in Paideia XXXIV [1979] 105-106 e poi nel suo volume Parlate speciali a Bormio, Roma, 1987, pp. 342-344, ai quali si rinvia per ulteriori indicazioni bibliografiche) che la vorrebbe far derivare da bronzo ‘campana’, “attraverso i valori intermedi di «dondolare come una campana, ciondolare, barcollare, perdere l'equilibrio come gli ubriachi»” (il passaggio sarebbe avvenuto nell'area sett., data la presenza di bronza ‘ubriacatura, ebbrezza’ nel bergamasco e nel valtellinese).
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Ensaketà, coto, ciuco, enpionbà, enbriago, bàla, kirolin

Messaggioda Berto » lun gen 20, 2014 9:10 pm

Enbriago, ubriaco, brio, brioxo, ebbro

http://www.etimo.it/?term=ubriaco
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http://it.wikipedia.org/wiki/Ubriachezza
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Etimoloja de evro, ivre, ebbro, ebrius del filologo Xane Semeran

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... ivr390.jpg


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ebrius, a, um, agg.,
1 ebbro, ubriaco, avvinazzato: senex ebrius, vecchio ebbro, OV.; ebrius factus, ubriacatosi, CIC.; satollo, rimpinzato: saturitate ebrius, rimpinzato a sazietà, PL. Capt. 109; sost. m. ebrius, ii, un ubriaco, un ubriacone, CIC.;
2 di cose, di o da ubriaco: ebria vestigia, passi vacillanti, PROP.; ebria verba, parole da ubriaco, TIB.; nox non ebria, notte che non degenera nell'ubriachezza, MART.; lauto: cena ebria, lauto pranzo, PL.; imbevuto (de sanguine Sidoniae conchae, di porpora), MART. 14, 154, 1;
3 fig. ebbro, inebriato: dulci fortuna ebria, inebriata dal favore della fortuna, HOR.; ebrii ocelli, i cari occhi inebriati d'amore, CATULL. 45, 11; sanguine ebrius, ebbro di sangue, PLIN.

bria, ae, f., vaso da vino, ARN. 7, 29.
brisa, ae, f., vinaccia, COL. 12, 39, 2 [cf. gr. tà brýtea].

brisa, ae, f.,
vinaccia, COL. 12, 39, 2
[cf. gr. tà brýtea].


Le bateau ivre
http://poesie.webnet.fr/lesgrandsclassi ... _ivre.html

La Marula
(n’arbaro sagro e maxego de le bestie afregane; mi a credo ke n’omo ente on posto cusita a magnarse le marule en conpagnia de li anemali el podaria rivar a parlar con lori)
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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... leconp.jpg


Ah ke xgagnasar, tute le bestie enbriaghe!
http://www.youtube.com/watch?v=D5E5TjkD ... r_embedded

http://it.wikipedia.org/wiki/Sclerocarya_birrea
I frutti della marula sono simili a prugne, di colore verde quando acerbi e giallo quando maturi. All'interno si trova un nocciolo molto duro, che contiene due o tre semi.
http://it.wikipedia.org/wiki/Amarula
Amarula è una crema di liquore, originaria dello Zimbabwe ma prodotta principalmente in Sudafrica, a base di frutta selvatica e dal sapore di caramello leggermente fruttato, con una gradazione alcoolica di 17 gradi e zuccherina di 20 gradi. Gli ingredienti principali sono zucchero, panna e il frutto dell'albero denominato Marula (Sclerocarya birrea), chiamato anche "Albero degli Elefanti" o "Albero del Matrimonio".


Cfr. co brio, brioxo, ebbro

http://www.etimo.it/?cmd=id&id=2597&md= ... c59e66dada
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http://www.etimo.it/?term=ebbro
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http://www.etimo.it/?term=ebrio
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Re: Ensaketà, coto, ciuco, enpionbà, enbriago, bàla, ...

Messaggioda Berto » sab feb 07, 2015 9:18 pm

Cheno, Keno (etimoloja)
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